F1 – Road to …. Russia

La Formula 1 torna in Russia per la seconda edizione del suo Gran Premio. Certamente la prima non è passata alla storia come la gara più esaltante, ma quest’anno gli scenari potrebbero cambiare grazie anche alla scelta della Pirelli di portare le Soft e Supersoft. Sono attesi infatti tempi cronometrici migliori di circa 3”, che potrebbero  animare la corsa

Salvo cataclismi sarà l’ennesimo fine settimana all’insegna della Mercedes, che potrebbe già aggiudicarsi il Mondiale Costruttori. Sul fronte Piloti, per Nico è veramente l’ultima chiamata. Hamilton parte avvantaggiato sia dal punto di vista psicologico che di punti, poichè gli basterebbero cinque secondi posti per confermarsi campione. Alle loro spalle dovremo trovare la Ferrari (a suo agio con queste mescole anche se le temperature saranno intorno ai 15-20°C) che dovrà guardarsi le spalle non solamente dalla Williams, ma anche da Red Bull e Lotus. Spero che gli uomini di Enstone abbiano trovato una soluzione definitiva con la Renault per poter programmare al meglio il futuro e chiudere con maggiore serenità la stagione.

Parliamo di un tracciato semi-cittadino con 18 curve (12 a destra e 6 a sinistra) caratterizzato dalla curva più lunga di tutto il mondiale, che mette sotto stress le gomme. Avvicinandosi alla parte finale le forze in campo sono praticamente delineate anche se la Ferrari ha il dovere di proseguire lo sviluppo per avvicinarsi ulteriormente alla Mercedes. Non possono alzare la guardia.

Proseguiranno le trattative nel dietro le quinte, poiché ad oggi Red Bull e Toro Rosso sono senza un motore. Le ore iniziano a scarseggiare anche se hanno tutte le risorse per recuperare il tempo perso. Le ultime indiscrezione parlano di una Toro Rosso molto vicina alle Power-unit di Maranello ed una red Bull che avrebbe riaperto le trattative con Mercedes, cercando di by-passare la figura di Toto Wolff. E’ arrivato il momento id fare chiarezza.

 

F1 – Gp Giappone: IL PUNTO

Tutto è tornato nella routine. Dopo la parentesi negativa di Singapore, qui in Giappone la Mercedes ha mostrato nuovamente tutto il suo strapotere con un Hamilton imprendibile, che ha dimostrato alla concorrenza di avere le redini del gioco e di poter fare cosa vuole. Nico Rosberg, sbagliando la partenza, ha compromesso non solamente la sua gara, ma anche le sue chance iridate.

La W06 Hybrid è su un altro pianeta, al di la di qualche errore o problema. Dopo una vittoria, un terzo posto è sempre un “boccone” amaro, ma il terzo e quarto posto sono un buon bottino per la Ferrari. Vettel porta a casa il decimo podio stagionale su un tracciato difficile per la rossa, che consolida il suo secondo posto nel Mondiale Costruttori, ai danni di una Williams già orientata al 2016.

Un gran premio che comunque ci ha regalato dei bei duelli e sorpassi, come quello di Nico ai danni di Bottas o Verstappen sul compagno Sainz. Per fortuna la regia ha cambiato politica, dando molto spazio alle lotte di metà gruppo. Ancora una volta i due giovani “tori” hanno animato la corsa, regalando alla Toro Rosso tre punti importanti in ottica Campionato nonostante qualche errore, come nel caso di Sainz Jr all’ingresso della corsia box danneggiando la sua ala. Complimenti anche alla Force India e, soprattutto, alla Lotus. Il team diVijay Mallya, che ha confermato anche per la prossima stagione Hulkenberg e Perez, dimostra che il quinto posto nel mondiale è più che meritato. Molto bella la reazione della Lotus che saluta Suzuka col settimo e ottavo posto, nonostante i momenti difficili. Un premio per tutto lo staff che continua a lavorare nonostante la forte pressione. Speriamo che nei prossimi giorni arrivi l’annuncio del passaggio di proprietà.

Un pensiero anche sulla gara di Fernando Alonso. Certamente non condivido lo sfogo via radio dello spagnolo che non ha risparmiato critiche pesanti verso la sua McLaren-Honda, dopo l’ennesimo sorpasso subito. Posso capire però la sua frustrazione. Nonostante abbia lottato costantemente ha chiuso solamente in undicesima posizione, davanti al compagno fermo al sedicesimo posto. E’ un momento veramente difficile sia per lui, ma soprattutto per la Honda. Sono preoccupato di cosa possano fare i giapponesi davanti ad una situazione così critica. Il divario tecnico è importante e non si vedono miglioramenti sulla Power-Unit. Ad oggi non vedo per loro un futuro in Formula 1 oltre il 2016.

Il Circus però sta affrontando una situazione non facile. Alcune realtà stanno camminando sui carboni ardenti. Insieme alla Honda, le cui problematiche si riversano anche sulla componente economica del team, abbiamo una Red Bull (RBR e TR) senza un motore, oltre alla Lotus che aspetta con ansia la Renault. Il tempo stringe e questa settimana, stando alle indiscrezioni, dovrebbero sbloccarsi alcune situazioni complicate. Potrebbe esserci anche un ripensamento da parte della Mercedes nei confronti della Red Bull. Sta di fatto che c’è un regolamento che parla chiaro: ciascun team deve avere un motore. Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà. Da ottimo maestro d’orchestra, Mr E. non starà a guardare.

F1 – Road to ….. Suzuka

Entriamo negli ultimi 6 gran premi della stagione, con ancora 150 punti a disposizione. Dopo la vittoria a Singapore targata Ferrari e Vettel, e il ritiro per problemi di Lewis Hamilton, tutti sognano l’impossibile.

Il Circus arriva in Giappone, a Suzuka. Circuito storico di vecchia concezione dove l’errore viene pagato pesantemente. I piloti dovranno dimenticarsi velocemente le lunghe, asfaltate e sicure vie di fuga alla “Tilke”.

Parliamo di una pista che ha scritto pagine importanti di questo sport, lungo, veloce e molto impegnativo, caratterizzato anche dalle avverse condizioni climatiche. Ovviamente la mente corre veloce ad un anno fa, a quel terribile incidente che ci ha poi strappato Jules Bianchi. Motori e gomme vengono notevolmente sollecitati creando maggiore incertezze, come il possibile ingresso della Safety-car

Sarà interessante vedere come sapranno reagire in casa Mercedes. La Ferrari, piano piano, sta rosicchiando punti importanti. Il passato ci insegna che la compagine tedesca, messa sotto pressione, non è poi così perfetta. La Williams credo abbia ormai la testa al 2016. Il terzo posto è per loro una certezza. Non penso che la Red Bull abbia la forza per recuperare l’attuale gap, così come la Lotus nei confronti della Force India. La Toro Rosso proverà invece ad infastidire proprio il team di Enstone coi suoi due giovani alfieri reduci da un bel week-end a Singapore, specialmente Verstappen protagonista di un buon recupero agevolato anche dalle due Safety car.

Sarà un appuntamento importante anche nel dietro le quinte con manovre pesanti per un futuro non così roseo. Abbiamo una Honda che, tra i tanti problemi, si preparare a fare gli onori di casa, una Red Bull senza motore e una Renault che deve decidere i suoi piani. In tutto questo il tempo scorre inesorabile.

F1 – Gp Singapore: IL PUNTO

Siamo passati dal podio di Monza alla pole position con vittoria di Singapore. Sebastian Vettel e la Ferrari mettono a segno un week end praticamente perfetto, condito anche dal terzo posto di Kimi Raikkonen. Al tedesco è mancato solamente il giro più veloce della gara, marchiato da Daniel Ricciardo, secondo al traguardo

Autore di un giro perfetto in qualifica, Sebastian ha fatto la sua gara a piacimento, spingendo al massimo e gestendo quando era necessario. Neanche le safety car (reali e virtuali) hanno rovinato la festa “rossa”. Ad ogni ripartenza è stato bravissimo e tenersi dietro l’ex-compagno di team, rispondendo agli attacchi dell’australiano mettendo tra la sua Ferrari e la Red Bull Racing un gap sicuro. Sul fronte SC ho trovato veramente assurda la decisione del Direttore di gara, in occasione dell’invasione di pista durata neanche 30”, di tenerla in pista addirittura per 5 giri. Sono quegli episodi che possono anche farti perdere la vittoria.  Terzo successo stagionale quindi per la Ferrari. Ad inizio anno l’obiettivo era di due sigilli. Week-end da dimenticare invece per la Mercedes e per i suoi alfieri Hamilton e Rosberg. Non sono mai stati della “partita”, una vera e propria novità da due anni da questa parte. Addirittura in qualifica si sono dovuti accomodare in terza fila. Ora diventa importante capire le motivazioni, poiché non è possibile un rovescio di questo tipo. Potrebbe essere un problema legato alle pressioni dei pneumatici o alle alte temperature. Dopo aver dominato in lungo e in largo fino ad oggi, Hamilton è stato costretto al ritiro per mancanza di potenza, con Nico quarto al traguardo. Grazie allo Zero del compagno, Rosberg ha ridotto leggermente il distacco in classifica (41 punti), ma dovrà guardarsi le spalle da Vettel (distaccato solo di 8 punti). Grazie al terzo posto del finlandese la Ferrari consolida il secondo posto tra i Costruttori, anche se Kimi è stato molto più lento del compagno e poco incisivo.

Come avevo pronosticato, in un circuito cittadino la Red Bull è risorta. Molto probabilmente la Power-Unit Renault a bassi regimi si difende molto bene, dando il meglio di se stessa. I problemi sorgono quando c’è bisogno della potenza massima come nei tracciati a basso carico. Un plauso anche alla Toro Rosso che è tornata in zona punti con tutti e due i piloti. Bravissimo Max Verstappen. Dopo l’errore al via ha recuperato fino all’ottava posizione facendoci divertire ancora una volta con dei bellissimi sorpassi. Sul finale non è riuscito a sopravanzare Perez. Bene anche Sainz Jr, nono davanti alla Sauber di Nasr.

F1 – Road to …. Singapore

Dal Salone di Francorforte Carlos Ghosn ha annunciato la fine della collaborazione tra Renault e Red Bull, senza aggiungere ulteriori dettagli sul futuro in F1 del Costruttore francese. E’ una situazione certamente pesante per la Red Bull che a metà settembre si trova senza una Power Unit. Non credo che sia una notizia inaspettata per gli uomini di Horner, che già diverso tempo fa si erano mossi verso la Mercedes prima, e ora Ferrari. Toto Wolff ha vinto la sua battaglia coi vertici Mercedes, poiché non ha mai nascosto di essere contrario a fornire un avversario affamato di vittoria. Sarò a Singapore, dove proverò a raccogliere maggiori informazioni per essere più chiaro.

Il toto-motore sarà l’apice del Gran Premio di Singapore, uno dei più belli, coreografici e spettacolari. Il primo gran premio in notturna che ha aperto una nuova era legata alla visibilità. Mi fa piacere ricordare che tutto questo è possibile grazie ad un’azione italiana, romagnola, come la DZ Engineering. Un circuito che racchiude numerose incognite. Coi suoi 5065 mt e le sue 23 curve (13 a sinistra e 10 a destra) il Marina Bay è il circuito più impegnativo del Mondiale, come dichiarano gli stessi piloti. Ancora più di Montecarlo. Ha tutte le difficoltà di un cittadino: righe bianche della segnaletica stradale, i tombini e la safety-car  a cui dobbiamo però aggiungere l’umidità (intorno all’80%) e le temperature esterne intorno ai 35°C. L’affidabilità sarà un punto focale, anche a causa di foschia e inquinamento, che potrebbero “soffocare” i motori

Tantissime incognite che renderanno il week end aperto a qualsiasi scenario, anche se la Mercedes resta favorita con la solita lotta interna tra Hamilton e Rosberg. Nico deve giocarsi al meglio le ultime carte per tenere vivo il Mondiale. Alle loro spalle auspico di vedere una Ferrari, in crescita, che deve dimezzare il gap dalla Mercedes. Occhio alla Red Bull, anche se certamente non avrà più nessun aggiornamento da qui alla fine del mondiale. La Toro Rosso proverà ad agguantare quei punti che gli sono scappati fino ad oggi causa poca affidabilità, mentre la Force India sta viaggiando sopra le sue aspettative.

Sul fronte pneumatici la Pirelli proporrà, come nel 2014, le SuperSoft e Soft. L’anno scorso Hamilton vince con SS-SS montando le Soft solamente negli ultimi 10 giri.

F1, Gp d’Italia – IL PUNTO

Il velocissimo e impegnativo layout del tracciato di Monza ha messo in evidenza l’unico vero Tallone d’Achille di quel gioiello tecnologico qual è la Mercedes: l’affidabilità. Si è notato soprattutto osservando le diversità nelle tabelle dei tempi. Durante i long run del venerdì, la Ferrari pagava un dazio di 1-1,2” nei confronti dei tedeschi, sceso poi incredibilmente a 3 dec durante le qualifiche del sabato.

Nel frattempo abbiamo saputo che Nico Rosberg era stato costretto a qualificarsi con una Power-Unit datata, con alle spalle già 5 gran premi ed oltre 4000 km, causa un cedimento al super motor portato proprio per Monza. Questo ha obbligato anche Hamilton a girare in modalità più “soft”. Nonostante questa spada di Damocle, in gara Vettel pagava costantemente in ritardo di 5” al giro nei confronti del leader. Divario che poi è tornato ad oltre 1” proprio sul finale, quando gli ingegneri Mercedes hanno chiesto a Lewis di spingere.

L’errore allo start di Kimi Raikkonen, autore poi di una bellissima rimonta, mi fa pensare ad una modifica della strategia della “Rossa” che contava di poter mettere una maggiore pressione alle frecce d’argento. Un secondo posto certamente importante sia per la Ferrari che per i tifosi, che hanno festeggiato Hamilton-Vettel-Massa sotto il podio infiammando l’autodromo. Un podio che conferma Maranello come seconda forza del Mondiale, proprio davanti alla Williams che ha completato il podio con Felipe Massa, terzo davanti al compagno Bottas. Il brasiliano ha mostrato di che pasta è fatto.

Ritornano nella top 10 le Force India di Sergio Perez, in cerca della conferma, e del neo-confermato Nico Hulkenberg. Molto bravi anche i piloti della Toro Rosso, con Verstappen autore di bellissimi sorpassi. Purtroppo ancora una volta sono stati penalizzati dalla PU francese. Week-end da dimenticare invece per la Lotus, che continua a lottare in acque poco serene, anche se per i prossimi giorni sono attese comunicazioni importanti riguardanti il loro futuro.

Arriviamo però al “giallo” che sta avvolgendo la corsa. Sventolata la bandiera a scacchi, sono iniziate a circolare le voci di una possibile penalizzazione nei confronti della Mercedes, che non avrebbero rispettato la pressione delle gomme consigliata dalla Pirelli. Da qui si capisce il perchè dell’enigmatica comunicazione rivolta a Hamilton nelle fasi finali. Siamo davanti nuovamente ad un caso di F1-caos. Tanto per cambiare non si capisce nulla. Si parla di possibile penalizzazioni, ma su quali basi? La FIA dovrebbe dimostrare che l’uso di una pressione più bassa, rispetto a quanto indicato ai team da parte della Pirelli, avrebbe creato una situazione di Pericolo * ….

E’ stato un fine settimana anche ricco di riunioni, legate al futuro del Gran Premio d’Italia a Monza post-2016. Riunioni che fanno ben sperare sul rinnovo anche se parlare di percentuali di successo è un po’ prematuro. Per l’occasione oggi era presente in autodromo anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sono dell’idea che si debba difendere la tappa italiana, poiché non è solo un evento legato alla Regione Lombardia, ma un know-how di tutta l’Italia.

* Il caso “pressione-pneumatici” si è chiuso con un nulla di fatto. I commissari sportivi hanno confermato la vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes poiché ha rispettato le procedure

F1 – Road to …. Monza

Dopo le emozioni che hanno saputo regalarci Spa-Francorchamps e il Trofeo Lorenzo Bandini, che ha incoronato la Mercedes nella cornice del Comune di Brisighella, ci avviamo a vivere il Gran Premio di Monza, giunto alla sua 66esima edizione.

Sarà senza alcun dubbio un fine settimana ricco di problematiche, come abbiamo potuto assistere durante la presentazioni con le esternazioni del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e la difesa del Presidente AC Milano Ivan Capelli e del Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, e di incontri dietro le quinte per provare a sbloccare la situazione post-2016. A fare gli onori di casa, nella giornata di Domenica, arriverà in circuito anche Matteo Renzi.

Week end caratterizzato anche dalle problematiche finanziarie della Lotus e sul futuro motoristico della Red Bull il cui pre-accordo con la Mercedes potrebbe essere messo in discussione, viste le difficoltà incontrate da Renault nell’acquisizione della Lotus. Nei giorni scorsi c’è stato un incontro dei vertici Red Bull col costruttore francese che potrebbe riaprire porte ad oggi chiuse. Da quello che ho appreso a Brisighella, la Mercedes Motorsport non vede di buon occhio l’accordo coi “bibitari”, diversamente invece dal Management della casa tedesca. A dirigere l’orchestra, ancora una volta, c’è di mezzo Mr E. che nei giorni scorsi ha pagato gli stipendi ai dipendenti Lotus, oltre ad essere impegnato a mettere insieme un parterre di partecipanti per mantenere competitivo e interessante il mondiale. Dall’altro poi abbiamo una Ferrari interessata all’acquisto di una parte della Toro Rosso.

Arrivando invece alla pista, nei prossimi giorni è attesa una conferenza stampa della Pirelli che spiegherà nel dettaglio quanto successo a Spa. Diversamente da quanto fatto l’anno scorso, il costruttore porterà in pista le mescole Soft e Medium. Sul fronte meteo potrebbe essere un fine settimana disturbato da temperature più miti. Ci avviamo dunque verso la fine del campionato e tutti daranno il massimo. Mercedes resta la favorita, ma bisognerà fare molta attenzione all’affidabilità. A Monza per il 67% del tracciato le PU gireranno al massimo e anche le frenate hanno un ruolo importante, come i cambi di direzione. Occhio naturalmente alla prima variante teatro di momenti difficili. Ferrari, Williams, Red Bull, Force India e, speriamo, anche la Lotus proveranno ad inserirsi nella lotta per le posizioni di vertice. Per Rosberg sarà anche una delle ultime occasioni per tenere aperto il mondiale. Il neo-papà, speriamo che si presenti a Monza con la testa libera e pronto a dare battaglia vera al compagno

Ci sono tutti gli ingredienti per vivere un bellissimo week end e gran premio. Tutti davanti al televisore e sulle tribune. Sarò presente in circuito e auspico di vedere le gradinate e i prati pieni di tifosi. Sarebbe una bella spinta anche per firmare il nuovo contratto

F1, Gp Belgio – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un affascinate G.P del Belgio arrivato alla sua 60° edizione di cui 48 corse a SPA e contemporaneamente si è festeggiato il 900° GP della Ferrari, un traguardo veramente importante per la Casa di Maranello che ha fortemente contaminato del suo DNA il mondo delle corse e della F.1 in particolare.

Dopo una Qualifica strepitosa da parte di Hamilton  che con un giro perfetto ha conquistato la pole e addirittura distanziato di 0”458 il suo compagno di squadra, il Campione del Mondo Mercedes non ha sbagliato nulla partendo in testa alla corsa e gestendo a suo piacimento la gara senza mai essere impensierito da Rosberg che invece ha sbagliato la partenza e  dovuto  recuperare nei primi giri la seconda posizione occupata da un ottimo Pérez. Vettel che partiva dalla 8° posizione dopo una buona partenza ha faticosamente conquistato la 3° posizione  con una strategia molto spinta, basata su un solo pit stop fatto al 15° giro. Strategia purtroppo vanificata dallo scoppio dello pneumatico posteriore destro a due giri dalla fine che lo ha messo ko. E’ così salito al terzo gradino del podio un ottimo Grosjean sulla Lotus  che ha fatto comparire il sorriso al proprio box in un W. E. difficile visto i problemi economici che il Team sta affrontando.

Certamente la strategia Ferrari è stata un pò azzardata, ma credo vada investigato meglio da parte Pirelli quanto è accaduto anche sulla scia del problema simile riscontrato da Rosberg (ma la Pirelli per il caso occorso alla Mercedes sottolinea che è stato causato da detriti).  In entrambi i casi però è accaduto ad una gomma non in appoggio e certamente i bravissimi Tecnici Pirelli ci sapranno dire se si tratta di un problema tecnico di costruzione o un problema di affaticamento della struttura visto che, nel caso di Vettel, non si è manifestato alcun calo di prestazione dovuto ad usura della mescola poiché i tempi sul giro segnati dal Campione ferrarista sono stati costanti fino al momento dello scoppio.

Problemi ancora una volta in casa Williams con errori ai Box che hanno vanificato la ottima prestazione di Bottas in qualifica con il terzo tempo. C’è, tuttavia,  da osservare che in gara sia lui che Massa disponevano di una vettura che stressava enormemente le gomme. Una nota positiva di questo GP viene dai due giovani Kvyat (4°) e Verstappen (8°) che con la loro grinta e i loro sorpassi hanno vivacizzato  la corsa dimostrando che qualche volta puntare sui giovani è corretto. Poco da dire di uno sfortunato Kimi in prova; bravo per un 7° posto finale nonostante una partenza dalla 15° posizione, ma i  55” secondi di distacco dai primi e la poca competitività della vettura nei confronti di Pérez e Massa che lo hanno preceduto, non hanno permesso al finlandese di festeggiare nel migliore dei modi il rinnovo del contratto per il 2016.

I prossimi quindici giorni saranno come sempre caratterizzati, per tutti, da un intenso lavoro  in vista del prossimo G. P. che si svolgerà a Monza, una delle vetrine storiche della F1.

F1 – Road To … Spa-Francorchamps

Dopo le tre settimane di pausa il Mondiale di F1 è pronto a ripartire tra entusiasmo, visto l’approdo su un tracciato affascinante come Spa-Francorchamps e i risultati dell’Hungaroring, incertezze, dettate dalle condizioni atmosferiche che sono una variabile costante in territorio belga, la partenza delle vetture che per la prima volta non sarà più completamente assistita, la prima curva a “gomito” – teatro di momenti spettacolari – e certezza, con la solita corazzata tedesca firmata Mercedes.

Resta aperta la lotta tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg coi due portacolori Mercedes separati da 18 lunghezze. Alle loro spalle una bella sfida marchiata Ferrari e Williams. La rossa di Maranello si presenta nelle Ardenne forte del secondo successo stagionale firmato da Sebastian Vettel che in Ungheria ha riacceso gli entusiasmi e sogni per un’impresa quasi irraggiungibile. Occhio però alla Williams. Il Circus si prepara ad arrivare su due/tre circuiti veloci, sulla carta favorevoli al team di Grove. Un piccolo aiuto per Vettel e Raikkonen potrebbe arrivare dalla Pirelli che anche quest’anno si presenterà con le Soft e Medium, come nel 2014, seppure di costruzione diversa. Proprio le mescole “gialle” potrebbero favorire la SF15-T. Occhio alle condizioni meteo.

Diversamente da quanto assistito sul lento tracciato ungherese, a Spa la Power-Unit sarà determinante nei rettilinei, nelle accelerazioni e nei cambi di direzioni. Certamente è un tracciato lungo in cui il pilota può fare la differenza, ma senza poter compiere miracoli. Il Pilota è sempre importante su questo circuito, ma le vetture attuali evidenzieranno sopratutto lotte tra piloti della stessa casata, piuttosto che sopperire differenze tecniche tra vetture delle varie Scuderie. Se non dovesse avere problemi di affidabilità, telaisticamente la Red Bull potrebbe dire la sua, anche se incombe l’incognita delle prime penalizzazioni.

Tra i team di fascia B confido nella Toro Rosso che negli ultimi appuntamenti ha perso punti importanti causa affidabilità, chiudendo comunque la prima parte di stagione col bel quarto posto di Verstappen in Ungheria. Da loro mi aspetto un finale di stagione aggressivo e interessante. Spa potrebbe essere il loro trampolino di lancio per avvicinarsi al quel quinto posto nei costruttori che era l’obbiettivo di inizio stagione. . Poca fiducia invece per Lotus, impegnata nella trattativa con la Renault per la cessione del team, e Force India, causa problemi economici.

Dietro le quinte continueranno le manovre in vista del 2016, mentre domani (martedì 18) si riunirà il Working Gruop. Vedremo che decisioni saranno prese. Auspico diverse da quelle abbozzate nelle scorse riunioni, per poi eventualmente commentarle a parte.

F1, Gp Ungheria – IL PUNTO

All’Hungaroring la Formula 1 ci consegna un gran premio all’insegna delle sorprese, anche grazie alla particolare caratteristica del tracciato ungherese.

L’enorme differenza di potenziale tra le Mercedes e le Ferrari emerso nelle giornate di venerdì e sabato si è completamente annullato nella gara. Incredibile la rimonta della rossa, nonostante temperature più basse. Le gomme continuano a giocare un ruolo determinante nel risultato finale.

La Ferrari e Sebastian Vettel conquistano il secondo successo stagionale grazie ad una partenza molto buona, anche se bisogna restare coi piedi per terra poiché le Mercedes restano il punto di forza. Certamente oggi le Frecce d’Argento non sono state esenti da errori importanti sia sul fronte della strategia che dei piloti. Ancora una volta la partenza non è stata perfetta e abbiamo visto un Hamilton tanto nervoso quanto fortunato. In uno dei suoi week end più neri, in cui ha rischiato seriamente di vedersi annullato il vantaggio in classifica nei confronti del compagno di box, proprio sul finale Nico è costretto ad una sosta ai box aggiuntiva per sostituire la gomma forata dal contatto con un Ricciardo graziato dai commissari. Come già successo in Malesia, la Ferrari si è fatta trovare pronta.

Abbiamo assistito ad una gara veramente difficile da decifrare, con un bel rimescolamento delle forze in campo. Peccato per Kimi Raikkonen, rallentato da un problema all’affidabilità, quando era saldamente al secondo posto. La vittoria poteva essere una doppietta. Sul podio sono tornate così le due Red Bull, con un bel secondo e terzo posto di Kvyat e Ricciardo seguite da Verstappen, quarto con la Toro Rosso, e dal quinto posto di Fernando Alonso con la McLaren che si lascia dietro la Mercedes di Hamilton. Fantastico il quinto posto dello spagnolo che ha lottato ad armi pari con Sainz conquistando questo posto non solo per demerito degli altri.

Male le Williams, come ci si poteva aspettare in un tracciato come questo. Certamente sapranno riprendersi dopo la pausa estiva con l’arrivo del Circus a Spa-Francorchamps e Monza.

Gara con diverse penalizzazioni, sorpassi e contatti. Tutti ingredienti che ci stanno vista la conformazione kartistica del tracciato. Quello che continua a lasciarmi perplesso sono le decisioni dei Commissari. Il metro di giudizio non sempre lo stesso.

F1 – Road to…. Hungaroring

Il circuito dell’Hungaroring, che questo fine settimana ospiterà il decimo Gran Premio di Formula 1, viene spesso paragonato ad un kartodromo, proprio per il suo layout molto lento che richiede un alto carico aerodinamico, in contrapposizione ai due appuntamenti che lo seguiranno, sui tracciati di Spa-Francorchamps e Monza.

Sarà un week-end ricco di insidie, a partire dal grande caldo che sta interessando praticamente tutta l’Europa che metterà a dura prova la resistenza delle gomme Pirelli Soft e Medium, il poco grip dell’asfalto e la polvere che si deposita in questo periodo dell’anno, anche perché parliamo di un tracciato poco utilizzato. Un’altra variabile sarà dettata dalla gomma che si depositerà fuori dalla traiettoria ideale, che potrebbe creare qualche difficoltà ai piloti impegnati nei sorpassi.

Causa l’annullamento del Gran Premio di Germania, arriviamo in Ungheria dopo tre settimane di pausa forzata. Vedremo chi avrà lavorato meglio e quali novità saranno state anticipate. Al di là del dominio Mercedes, spero che la Ferrari sia in grado di controbattere la rimonta della Williams, che negli ultimi appuntamenti ha dato segnali molto forti di crescita. Maranello è chiamata a dare un segnale forte per tornare ad essere la seconda forza del mondiale anche in pista.

Alle spalle di questi due team il divario è molto sensibile. Basta veramente poco per cambiare le forze in campo. La Red Bull resta il grande mistero di quest’anno. Per il loro potenziale restano una realtà temibile anche se stanno pagando pesantemente il ritardo della PU Renault. In aggiunta qualche problema di telaio esiste. I cugini della Toro Rosso hanno “firmato” per il quinto posto tra i Costruttori. Certamente con il loro potenziale tecnico ed economico questo risultato è alla loro portata, ma i problemi di affidabilità stanno compromettendo questo traguardo. Finora non hanno raccolto quanto meritato. Il quinto posto sarà un’impresa non facile da raggiungere e la Force India “viaggia” con un vantaggio di 20 punti.

Gp Inghilterra – IL PUNTO

Un inizio di gara che ha cambiato le carte in tavola con le due Williams che si portano  subito al comando davanti ad Hamilton e Rosberg, autori di una brutta partenza così come in casa Ferrari. Una Williams che fino al primo pit stop era riuscita a tenere testa alla Mercedes.

Con il cambio gomme Lewis ha rimesso le cose in chiaro andando a guidare il gruppo. Con l’arrivo della pioggia nelle fasi finali la Williams è scivolata anche già dal podio, in favore della Ferrari di Sebastian Vettel. Una Ferrari che ha azzeccato la strategia, anche se  il lavoro da fare è veramente tanto considerando il distacco accusato in qualifica. Un terzo posto molto importante che li riporta sul podio, ma dovranno guardarsi da una Williams in forte crescita.

Lewis Hamilton ha messo in campo tutta la sua esperienza inglese indovinando il momento esatto per passare alle Intermedie, mentre in questa gara Nico non è stato perfetto al 100%. Molto bravo Felipe Massa, autore di un ottimo tempo in qualifica e di una solida gara chiusa davanti a Bottas. Fino al pit-stop aveva guidato la gara, per poi “arrendersi” alla Mercedes e alla pioggia in favore di Maranello. Positivo il sesto e settimo posto di Kvyat e Hulkenberg che portano in alto la Red Bull (orfana di Ricciardo costretto al ritiro) e la Force India che completa il gran premio con il nono posto di Perez, alle spalle della SF-15T di Kimi Raikkonen. Un punticino per Fernando Alonso che chiude il fine settimana inglese della McLaren con il decimo posto dopo un avvio di gara difficile con il ritiro di Jenson Button

Una Mercedes che ancora una volta ha dimostrato tutto il suo strapotere anche in termini di Power-Unit con sei vetture nei primi dieci posti, e una Ferrari che dovrà guardarsi le spalle dal ritorno della Williams

F1 – Road To Silverstone

Entriamo nella seconda parte di un campionato che ormai ha ben poco da raccontare sul fronte dei Campioni del Mondo. La Mercedes ha in mano l’assoluta leadership. Resta solamente aperta la lotta interna tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Nelle ultime uscite abbiamo visto un Nico in maggiore spolvero rispetto al compagno, distratto e innervosito. L’anno scorso il tedesco era andato molto forte firmando la pole position, lasciando la vittoria al compagno solamente per la rottura del cambio.

Sarà un gran premio da seguire con attenzione soprattutto per una Williams che proprio a Silverstone aprì le danze ad una seconda parte di campionato eccezionale, che le consegnò il terzo posto tra i Costruttori. Il team inglese sarà da tenere sotto controllo, soprattutto dalla Ferrari che al momento è la seconda forza in campo.

E’ un circuito particolarmente abrasivo e per i 52 giri la Pirelli ha portato Medium e Hard. Occhio alla pioggia che da sempre è una caratteristica importante. In questo momento l’Inghilterra è attraversata da un’alta pressione che potrebbe allontanare l’incognita pista bagnata.

Nel dietro le quinte si parlerà anche di mercato-piloti e mi auguro che possano essere presi in considerazione anche i nostri giovani che stanno ben figurando nelle categorie propedeutiche come Marciello, Fuoco (che ha fatto il suo esordio nei test post-Austria), Ghiotto vincitore in GP3 e Giovinazzi che si sta difendendo nella F3 Internazionale. Proprio a riguardo dei giovani, lo scorso fine settimana ero presente a Imola, per l’ACI Racing week-end. Interessante numericamente parlando e anche qualitativamente con 40 vetture GT e 27 monoposto Formula 4 con una griglia che ha visto 16 vetture F4 racchiuse in appena 9 dec. Chi era seduto sugli spalti ha assistito a gare combattute con in azione le leve del futuro. La FIA dovrà fare ancora un passo in avanti poiché, ad oggi, il salto dalla F4 alla F3 Internazionale è molto elevato e assistiamo troppo spesso ad incidenti spettacolari e pericolosi