F1 | Gp Cina, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari da titolo, ma serve Raikkonen”

Sul circuito di Shanghai abbiamo assistito ad uno dei gran premi più belli delle ultime stagioni. I nuovi regolamenti e l’introduzione delle gomme larghe ci stanno regalando sorpassi veri e non artefatti dal DRS. Da applausi le azioni di Verstappen e Vettel ai danni di Daniel Ricciardo. Molto bello anche il sorpasso del tedesco sul compagno di box.

Dopo la gara inaugurale di Melbourne, la lotta tra Mercedes e Ferrari sta diventando una realtà interessante. Maranello conferma di essere in netta ripresa.  Lewis Hamilton e Sebastian Vettel saranno i veri antagonisti di questo mondiale e ci sono le premesse per assistere ad una bella lotta per tutto il campionato. La Mercedes dimostra di avere ancora un vantaggio che, diversamente dall’anno precedente, resta costante sia in qualifica e in gara sull’ordine dei 2-3 dec.

Una Ferrari che può ambire al titolo Costruttori, complice anche una Mercedes che dimostra di essersi indebolita con Valtteri Bottas – protagonista di un errore da dilettante che potrebbe riaprire velocemente il mercato-piloti -, ma serve un Raikkonen decisamente più reattivo. Venti secondi di ritardo nei confronti di Sebastian Vettel sono decisamente troppi, oltre ad aver compromesso la possibile rimonta sul britannico di casa Mercedes, facendogli perdere quei secondi che sono stati determinanti.

A Maranello dovranno guardarsi le spalle da una Red Bull che non lascia niente al caso. Il terzo e quarto posto di Verstappen-Ricciardo da fastidio in termini di punti. L’olandese ci ha regalato numerosi sorpassi agguantando velocemente la zona podio dopo esser partito dal fondo, uniti ad una bella lotta col compagno conclusa con un sorpasso all’esterno.

Week-end difficile per Antonio Giovinazzi. Dopo l’errore di gioventù commesso in qualifica (dopo aver agguantato la Q2) si è ripetuto in gara. La scelta delle gomme slick è stato un azzardo e il team aveva il compito di proteggerlo. Invece di cercare l’azzardo, sarebbe stato più utile dargli la possibilità di macinare chilometri. Purtroppo ha vanificato il bel lavoro fatto in Australia. Mi auguro che tra sei giorni, in Bahrein, abbia la possibilità di un pronto riscatto.

Azzardo che ha pagato in casa Toro Rosso con l’importante settimo posto di Carlos Sainz. Dimostra di essere un gran pilota e di avere un bel futuro davanti a sé.

Tra una settimana avremo il terzo capitolo di un campionato che si prospetta interessante.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Cina, Minardi “Grande occasione per Giovinazzi”

Per orgoglio nazionale mi fa piacere apprendere che Antonio Giovinazzi sarà nuovamente al volante della Sauber. Un segnale sicuramente positivo anche se mi spiace per quanto successo a Wehrlein. Dopo il positivo esordio nel gran premio inaugurale in Australia, Antonio ha ricevuto riscontri positivi dalla stampa sia nazionale che internazionale, specialmente dall’Inghilterra. Un risultato doppiamente importante perché arrivato su un circuito in cui è difficile fare esperienza diretta, così come sulla pista di Shanghai.

Dopo il semi-circuito australiano il Circus arriva su un tracciato vero e sarà interessante vedere come si comporteranno le nuove gomme Pirelli, che ha scelto di portare le Mediun, Soft e Supersoft. Parliamo di un manto stradale sicuramente più abrasivo.

Ripartirà la sfida tra Ferrari e Mercedes. La Mercedes ha dimostrato il suo vantaggio in qualifica con la pole conquistata da Lewis Hamilton, ma per la prima volta dall’introduzione dei motori ibridi i tedeschi hanno perso un gran premio non per problemi di affidabilità o errori, ma perchè sono stati sconfitti in pista. Shanghai, come i prossimi circuiti, sarà importante per delineare il potenziale della Red Bull – ancora alle prese con una power unit non al top – e della Force India e Williams che all’Apbert Park hanno accusato ritardi importanti.

Renault è al lavoro per preparare una nuova power-unit dopo i problemi emersi a Melbourne, così come Honda anche se la situazione dei giapponesi è decisamente più tragica.

Nei giorni scorsi c’è stata una riunione importante tra tutti i costruttori, a cui hanno partecipato anche i responsabili di Alfa Romeo e Volkswagen. Il 2020 è ancora lontano, ma è un piccolo segnale di apertura ed interessamento verso il mondo della F1, oltre ad un abbandono quasi definitivo della tecnologia aspirata.

I motori verranno accesi venerdì mattina per le prime due sessioni di prove libere (ore 4,00 e 8,00) con la qualifica a partire dalle 9,00 (ora italiana) di sabato. Il  gran premio scatterà invece alle 8,00 (ora italiana)

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Melbourne: IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Sulla pista di Melbourne è andato in scena un fine settimana emozionante per i colori italiani. Dopo la conquista della prima fila da parte della Ferrari di Sebastian Vettel e il debutto di Antonio Giovinazzi al volante della Sauber (al posto dell’infortunato Pascal Weherlein,  il tedesco si è aggiudicato anche il primo gran premio della stagione portando sul gradino più alto la SF70H.

Non dobbiamo cadere nella tentazione dei facili trionfalismi, ma su questo tracciato semi-permanente vettura e pilota hanno reso il 100%. Il quarto posto di Kimi Raikkonen, autore del giro più veloce della gara, contribuisce a portare la Ferrari in vetta nella classifica costruttori. A mio avviso questo obiettivo è alla portata del team di Maranello, ma sarà importante che il finlandese si piazzi davanti al connazionale Bottas. Non mi è sembrato il Raikkonen del finale di stagione.

Un successo importante quello di Maranello che darà la giusta carica per continuare a lavorare, anche se in qualifica Lewis Hamilton ha dimostrato di essere ancora in vantaggio.  Una Mercedes che ha sofferto in particolar modo il degrado delle nuove gomme.  La causa potrebbe essere da cercare nel passo lungo della vettura.

Decisamente positivo l’esordio di Antonio Giovinazzi. In qualifica ha sfiorato l’accesso alla Q2 nonostante una chiamata dell’ultimo minuto e in gara si è reso protagonista di una performance solida, conclusa al dodicesimo posto senza incorrere in errori. Non dobbiamo dimenticare che la Sauber paga un dazio importante anche sotto il profilo della motorizzazione essendo spinta dalla power-unit della passata stagione.

In casa Red Bull sono stati in corsa solamente con Max Verstappen, visti i problemi accusati da Ricciardo fin dal giro di schieramento, che ha portato a casa il massimo del risultato. Per il momento non possono ancora esprimere a pieno il loro potenziale, ma siamo solamente al primo appuntamento dopo un cambio di regolamento importante.

Tra quindici giorni il Circus arriverà in Cina e sarà interessante verificare se saranno confermati i distacchi tra i primi tre della classe Ferrari-Mercedes-Red Bull e il resto del gruppo. Williams e Force India hanno concluso con distacchi importanti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Australia. Si parte, ma senza Nico Rosberg ed Mr. Ecclestone

Dopo un inverno molto lungo per tutti gli appassionati siamo alle porte di un nuovo campionato del Mondo di Formula 1. Dopo diversi anni la Formula 1 sarà orfana del suo campione del mondo, visto il ritiro inaspettato di Nico Rosberg, ma anche di quel Bernie Ecclestone che per 40 anni ha tirato le fila (da abile burattinaio) del Circus. Il gioco è passato nelle mani di un nuovo promoter, Liberty Media. Ora sarà interessante capire quali saranno le nuove linee guida.

Ci apprestiamo ad arrivare in Australia per il primo gran premio dopo solamente otto giornate di test sulla pista di Barcellona che hanno certamente premiato Mercedes e Ferrari sul fronte dell’affidabilità e bocciato qualcun altro (vedi Honda). Al di la dei riscontri cronometrici visti fino ad oggi, solamente alla fine delle qualifiche potremo avere il termometro di questa stagione poiché in Spagna molti non hanno giocato a carte scoperte.

Tra tante incertezze c’è un dato certo: le power-unit 2017 consumano molto di più e questo sta creando qualche grattacapo agli ingegneri. Il limite di 105 kg di carburante imposto dalla FIA non sarebbe sufficiente a concludere la corsa. Questo maggiore consumo deriva anche dalle nuove gomme Pirelli (molto più larghe rispetto al 2016) che permettono un maggiore grip e una maggiore velocità in curva. Gomme che a quanto si apprende degradano molto poco. Pertanto potremo vedere solamente un pist-stop. Per questo appuntamento i team avranno a disposizioni le mescole Soft, SuperSoft e Ultra Soft.  

La curiosità è tanta. Da tifoso mi piacerebbe vedere una Ferrari molto vicina alla Mercedes (che per me resta la vettura da battere) e una bella bagarre tra questi due costruttori. Non sottovaluterei però anche la Red Bull.

Auguri a tutti un buon gran premio e ci sentiamo domenica dopo la corsa.

F1 | Gp Abu Dhabi – Rosberg campione del Mondo. Ferrari sul podio

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Nella notte di Abu Dhabi Nico Rosberg vince il suo primo titolo mondiale. Un tedesco al volante di una macchina tedesca. E’ il giusto epilogo di una stagione lunghissima caratterizzata da 21 gare. Rosberg era partito alla grande accusando una flessione nel mese di luglio, per poi riprendere il comando della classifica. Ha lottato contro un tre volte campione del mondo che non gli ha reso la vita facile, anche in quest’ultimo gran premio. Nonostante tutto ha mantenuto la freddezza dimostrando di meritare il titolo. E’ stata una corsa entusiasmante conclusa con quattro vetture racchiuse in meno di 2”, grazie anche alla strategia adottata da Hamilton, che ha tentato il tutto per tutto. Una corsa molto tecnica e tattica dove i piloti hanno dato il 100%

Il comportamento dell’inglese di casa Mercedes non mi è piaciuto e dovrà riflettere e sfogarsi durante le vacanze. Non è corretto recriminare, sul podio, momenti negativi del team. E’ stato un campionato lungo, in cui affidabilità ed  errori del pilota fanno parte del gioco. Fino all’ultimo la Mercedes ha messo i due piloti nelle condizioni di giocarsi il titolo alla pari. Dovrebbe mostrare maggiore sportività. Per questo apprezzo maggiormente lo stile di Nico. Anche nei momenti difficili non ha trovato scuse. Ricordiamoci che in alcune occasioni è stato vittima di decisioni soggettive (e non oggettive) da parte dei commissari.

Bello il sorpasso ai danni di Verstappen. Un’azione determinante per la difesa del titolo. Un rischio calcolato che andava preso. Con questo successo ha eguagliato il padre sempre molto attento ma mai invadente. E’ arrivato in pista a titolo ormai conquistato. Complimento a tutta la famiglia Rosberg.

La Ferrari chiude la stagione alla grande, con un terzo posto di Vettel autore del giro più veloce e di un bellissimo sorpasso ai danni di Max Verstappen, protagonista di un errore al via e di una bella rimonta. Una Red Bull che deve recriminare qualcosa nei confronti di Daniel Ricciardo, nuovamente penalizzato dalla strategia del team.

Cala il sipario su una stagione lunga, ma il 2017 è alle porte. Ci aspetterà un campionato impegnativo con macchine decisamente diverse e regolamenti nuovi che potrebbero portare ad un rimescolamento delle forze in campo o ad un campionato maggiormente combattuto, con la speranza che possa regalarci maggiori soddisfazioni coi colori italiani.

Va in archivio un anno importante per l’ACI Team Italia grazie al secondo e terzo posto in Gp2 con Giovinazzi e Marciello e al terzo posto di Fuoco in GP3. Voglio ringraziare questi ragazzi perché ci hanno fatto ascoltare diverse volte l’Inno di Mameli, a dimostrazione quanto il lavoro della Federazione sia vincente. L’Italia ha la possibilità di esprimersi ad altissimi livelli insieme ai suoi piloti. Ci sono ancora dei posti vacanti in F1 e speriamo che le prossime settimane ci possano regalare una bella sorpresa.

F1 | Gp Abu Dhabi – La sfida finale

Dopo venti gran premi, e una stagione così lunga, Nico Rosberg e Lewis Hamilton si giocheranno il titolo di Campione del Mondo ad Abu Dhabi, per la gioia sia di Bernie Ecclestone che degli Arabi. Il contratto infatti prevede il pagamento di un surplus qualora il mondiale venga  assegnato all’ultima gara. I due piloti Mercedes sono appaiati sul fronte vittorie – nove a testa – con un vantaggio di Rosberg sui  secondi posti e di Hamilton con la somma dei quarti posti. Questo significa che se Rosberg dovesse arrivare oltre la terza posizione (con una vittoria di Hamilton), a parità di punti il titolo scivolerebbe tra le mani dell’inglese.

In questi mesi Nico ha dimostrato di meritare la vittoria, sia per la sua costanza che per l’educazione con la quale ha digerito decisioni alquanto discutibili da parte dei commissari, prese in modo soggettivo e non oggettivo. Diversamente avremmo già il nuovo iridato.

Dopo la bella prestazione di San Paolo, gli occhi saranno puntati anche verso Max Verstappen che dovrà dimostrare di essere maturo in previsione di un 2017 da protagonista. Speriamo non sia distratto dagli elogi ricevuti nei giorni successivi.  L’olandese di casa Reb Bull tenterà la sgambetto ai datti di Vettel, provando a strappargli la quarta posizione nella classifica piloti. Per il tedesco si tratterebbe certamente di un risultato negativo.  Per la Ferrari sarà difficile controbattere la Red Bull, che si appresta a chiudere una stagione in crescendo.

Abu Dhabi sarà anche teatro della sfida finale tra Force India e Williams per la quarta posizione, col team di Silverstone in vantaggio, e tra Toro Rosso e McLaren per il sesto posto. Sainz e Kvyat proveranno il colpaccio ai danni di Woking. Sul fronte pneumatici, team e pilota avranno a disposizione tutte le mescole morbide, dalla Soft alla Ultra-Soft. Sette le mescole di “viola” portate da Mercedes e Ferrari contro le sei di casa Red Bull. Cinque set di “gialle” per Vettel, Ricciardo e Verstappen contro le quattro della coppia Nico/Lewis e di Raikkonen. Solo Seb avrà a disposizione un set delle rosse SuperSoft, contro i due dei principali avversari

Sarà un paddock molto caldo anche sul fronte dei nuovi regolamenti. In questi giorni Bernie Ecclestone ha proposto di dividere il Gran Premio in due gare. Una soluzione che avevo già prospettato e che mi trova d’accordo. Ma questa è un’altra storia….

F1 | Gp Brasile – IL PUNTO “Chapeau, Verstappen!”

 

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Un gran premio difficilissimo, corso in condizioni impegnative durato la bellezza di tre ore, che ci ha regalato un Verstappen incredibile. Ha fatto divertire il mondo intero con staccare, rimonte, controsterzi nonostante una strategia azzardata da parte del suo muretto che gli poteva costare caro. Ci ha fatto rivivere un GP di altri tempi. Il ragazzino, se gestito bene, ha davanti a sé un futuro importante a cui è impossibile dare un limite.

Verstappen ha sfruttato al 100% tutto il potenziale della sua Red Bull che si è adattata benissimo alle particolari condizioni mettendo in risalto grip e carico aerodinamico della vettura. Un Verstappen che ha surclassato Ricciardo, a parità di vetture e strategia. Devo dire che, ancora una volta, non mi trovo d’accordo coi commissari a riguardo della penalità inflitta all’australiano (entrato in corsia box nonostante fosse chiusa in quell’istante). Cinque secondi sono troppo pochi.  Il pit-stop gli avrebbe potuto regalare un vantaggio notevole se le condizioni fossero cambiate, pagando una penalità minima.

Tutto secondo copione in casa Mercedes. Lewis Hamilton vince e Nico Rosberg arriva secondo. Un Hamilton che è andato costantemente all’attacco in tutto il fine settimana. Lui doveva solo vincere. Più difficile la corsa di Rosberg – sotto il profilo psicologico –  che aveva tutto da perdere.

La Ferrari saluta il Brasile col quinto posto di Sebastian Vettel. E’ stato bravo a recuperare la macchina senza riportare danni, al contrario di Kimi Raikkonen. Seb ha salvato un fine settimana non esemplare per se stesso, dopo esser stato battuto in qualifica dal compagno. Dopo l’errore si è reso protagonista di una bella rimonta.

Una corsa che ha regalato duelli importanti. La Force India ha consacrato il quarto posto nel mondiale davanti alla Williams e la Sauber potrebbe aver salvato il bilancio – ai danni della Manor –  anche se resta un gran premio in calendario

Aspettiamo Abu Dhabi per il gran finale, ma continuare a seguirci perché nei giorni successi approfondiremo alcune tematiche del fine settimana brasiliano

F1 | Gp Brasile – Pista spettacolare, ma a rischio

Meno due. Dopo un cammino lungo diciannove appuntamenti, la Formula 1 è pronta a sbarcare in Brasile – San Paolo – per il penultimo round della stagione. Arriviamo su una pista impegnativa con la prima curva, in discesa, insidiosa e teatro di spettacolari contatti e sorpassi. Sarà la preoccupazione principale per Nico Rosberg che proverà a chiudere la partita col compagno su una pista in cui storicamente va forte.

Il Gran Premio del Brasile sarà anche l’ultima gara in “casa” per Felice Massa che proverà a regalare al suo pubblico un risultato importante, anche se la sua Williams sembra battere la fiacca. Una pista che lo ha incoronato campione del mondo per alcuni secondi, prima di consegnare lo scettro in modo definitivo a  Lewis Hamilton. San Paolo è stata terra di conquista anche per l’ultimo titolo mondiale pilota targato Ferrari grazie a Kimi Raikkonen. Una Ferrari  chiamata ad affrontare una situazione confusa. Ancora una volta dovrà fare i conti con il telaio e l’aerodinamica della Red Bull.

Sul fronte mescole, la Pirelli porterà Hard, Medium e Soft. Diversamente da Ferrari e Red Bull che porteranno sette mescole si soft per pilota, Hamilton e Rosberg avranno ciascuno otte set di “gialle” quattro di “bianche” medie e un solo set di “rosse” Soluzioni differenziate in casa Ferrari con cinque set di medie per Vettel e una hard contro le quattro medie di Raikkonen e due hard.

San Paolo fa parte di quelle realtà che potrebbero perdere il Circus, rinunciando a firmare il rinnovo. Auspico un grande afflusso di pubblico poiché è una pista che merita di restare in calendario per il layout affascinante e il calore del pubblico.

Una pista che mi rievoca importanti ricordi. Proprio col papà di Max Verstappen, Jos, nel 2003 avremo potuto conquistate un risultato storico. Ci trovavamo nelle posizioni di vertice quando, con l’arrivo della pioggia, finì fuori pista alla Curva do Sol.  Stessa situazione con Christian Fittipaldi che, purtroppo, non rientrò ai box per montale le rain, nonostante le indicazioni del muretto. 

Abbiamo avuto il piacere di collaborare con diversi piloti brasiliani – Tarso Marques, Christian Fittipaldi, Moreno Roberto – oltre ad aver firmato il nostro esordio nel mondiale di F1 il 5 aprile 1985 (a Rio) Proprio con Marques, nel 2001, abbiamo conquistato la top-10 chiudendo la corsa al nono posto, così come con Piero Martini nel 1990 (9°),  e Gianni Morbidelli  nel 1991 (8°) e 1992 (7°)  

 

F1 | Gp Messico – IL PUNTO “Penalità ridicola a Vettel. Hamilton graziato”

Un Gran Premio del Messico dove il pubblico esce vincente nei confronti di una Formula 1 che spesso ci regala gare piatte. Nei paesi in cui il Circus fa il suo ritorno dopo diversi anni, ritrova un pubblico appassionato che crede in questo sport, dimostrando quanto sia ancora importante questo spettacolo.

Dopo aver vissuto 68 giri senza grandi emozioni, tra il 69esimo e 71esimo passaggio la corsa si infiamma con un duello a tre, tra Verstappen-Vettel-Ricciardo. L’olandese, per difendersi dall’attacco decisivo del ferrarista, taglia la curva e l’ingegnere lo intima a restituire la posizione al tedesco. Il pilota Red Bull prosegue la sua corsa con “Seb” che si dimostra aggressivo anche nei team-radio, venendo attaccato da Ricciardo. I due piloti arrivano ad un leggero contatto – senza conseguenza per entrambi – conservando le rispettive posizioni. Risultato: Verstappen penalizzato di 5″ e Vettel sul podio.

Corretta la penalizzazione di Verstappen, troppo spesso graziato e favorito dai commissari. Torna così sul podio la Ferrari con un risultato insperato dopo le qualifiche. I team-radio del ferrarista dimostrano tutto il nervosismo che si respira all’interno della scuderia che continua a soffrire la concorrenza. Vettel però è stato molto bravo mettendo in pista tutta la sua grinta, regalando a lui e al team il podio. La doccia fredda arriva poche ore dopo: 10” di penalità a Vettel e podio per Ricciardo. Decisione che trovo assurda. E’ stato un semplice contatto di gara. Torniamo al discorso  affrontato già parecchie volte: se penalizziamo questi episodi portiamo la F1 verso il baratro.

Di contro, invece, per i commissari tutto regolare il taglio di chicane, al via, di Lewis Hamilton. Ancora una volta i commissari hanno avuto un occhio di riguardo per il tre volte campione del mondo che vince senza difficoltà il gran premio del Messico. Col secondo posto Rosberg fa un ulteriore passo verso il mondiale, titolo che solo lui può perdere. Il tedesco della Mercedes sa che non può commettere il minimo errore quando mancano solamente due gare alla fine

Devo fare i complimenti alla Force India e a Nico Hulkengerg. Il quarto posto nel mondiale costruttori sta diventando una realtà. Risultato eccellente sia dal punto di vista sportivo che finanziario.

Nelle prossime ore torneremo ad affrontare in modo puntuale le penalizzazione.

F1 | Il Circus arriva in Messico, mentre Sepang pensa di lasciare

A sette giorni dall’ennesima doppietta targata Mercedes nel Gp USA, il Circus della F1 fa il suo ritorno all’Autódromo Hermanos Rodríguez, per la sua seconda edizione dopo il restyling e il rientro nel mondiale.

Si arriva in un paese molto vicino al motorsport, che dodici mesi fa ha accolto in grande stile il ritorno del campionato riempiendo gli spalti. Speriamo che questo trend possa continuare a lungo poiché, purtroppo, in giro si sentono suonare campane a morto. L’ultimo campanello d’allarme arriva dalla Malesia, Sepang Circuit, i cui organizzatori stanno pensando di non rinnovare l’accordo.

E’ un segnale poco rassicurante poiché parliamo di un evento supportato dallo Stato e non dal pubblico pagante. Al momento non vedono nel ritorno dell’audience televisivo e mediatico un buon investimento per lo sviluppo del paese.

Essendo posizionato a 2300 metri di altitudine, i team dovranno lavorare sul bilanciamento della vettura poiché l’aria rarefatta influenza negativamente l’aerodinamica e sul setup della centralina e sulla carburazione. Inoltre è caratterizzato da un lungo rettilineo iniziare e da una parte mista che sollecita anche la meccanica con oltre 5500 cambiate nell’arco del gran premio. L’anno scorso Nico Rosberg aveva dato inizio ad una striscia di vittorie, nonostante il titolo già assegnato ad Hamilton, proseguito anche in questa stagione. Ventisei lunghezze separano Hamilton dal tedesco quando mancano solamente tre appuntamenti alla fine. Per laurearsi campione a Rosberg bastano, si fa per dire, altrettanti secondi posti. Sarà una bella lotta tra i due portacolori di casa Mercedes, che vuole provare a battere tutti i record.

Nonostante i proclami, non credo che la Ferrari possa recuperare i cinquantatré punti che la separano dalla Red Bull, nella ricorsa al secondo posto nel mondiale costruttori, così come Daniel Ricciardo potrà iniziare a festeggiare il suo terzo posto tra i piloti.

Come successo ad Austin, gli pneumatici e le strategie avranno un ruolo importante. La Pirelli porterà per la prima volta le SuperSoft, insieme alle Soft e Medium. Ancora una volta la Ferrari ha deciso di puntare sulle mescole più soffici, portando sei set di SuperSoft come la Red Bull, una in più rispetto alla Mercedes. Cinque set di Soft per Raikkonen contro i quattro di Vettel che avrà un set in più di medium rispetto al compagno (2 medium). Nico Rosberg predilige le mescole a banda bianca (medium) con quattro set, contro le tre di Hamilton. C’è da dire che la Mercedes ha dimostrato di sapersi adattare molto bene a qualsiasi soluzione. Strategia uguale per Ricciardo e Verstappen con tre medium, quattro soft e sei supersoft.

Non ci resta che guardare la gara che scatterà alle ore 20.00 (ora italiana)

F1 | Gp USA – Il PUNTO di Gian Carlo Minardi

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Un Gran Premio che ha stravolto le previsioni della vigilia coi ritiri in casa Red Bull e Ferrari. C0m’era prevedibile Lewis Hamilton sta giocando tutte le sue corte per provare a ribaltare una situazione che lo vede inseguire il suo compagno, conquistando la sua cinquantesima vittoria proprio davanti a Nico Rosberg che col 54esimo podio raggiunge Niki Lauda.

Una Ferrari che, indipendentemente dai giri veloci arrivati grazie alla scelta delle gomme, si conferma terza forza del mondiale dietro a Mercedes e Red Bull. Sfruttando il problema tecnico capitato a Verstappen, avrebbe potuto rosicchiare qualche punto alla Red Bull, vanificato dall’errore al pist-stop di Kimi Raikkonen. Al limite del regolamento l’azione del finlandese, che è rientrato in corsia box in retromarcia.

Bella la gara di Fernando Alonso che chiuda al quinto posto, davanti ai diretti avversari della Toro Rosso. Ha guidato con grinta, segnando diversi giri veloci in successione. Nonostante le difficoltà in rettilineo ha portato a casa un risultato prezioso per la McLaren-Honda.

Un Gran Premio stravolto nelle strategie. Le gomme non hanno risposto come ci si aspettava e i team hanno cambiato i programmi in corsa. In casa Ferrari hanno usato anche le mescole Medium.

Ci aspettano ancora tre gare e potremo arrivare all’ultimo appuntamento con ancora il titolo da assegnare in casa Mercedes.  Abbiamo visto in azione la virtual safety-car, ma continuo a trovare discutibile questo sistema di sicurezza. Diversi piloti ne hanno tratto beneficio, tra cui anche Rosberg. Avrei visto meglio la classica vettura di sicurezza. Con questo vi auguro una buona notte e vi do appuntamento in Messico

F1 | Gp America – Presentazione

Entriamo nella parte incandescente del calendario con solamente quattro appuntamenti alla bandiera a scatti. Ogni gara potrebbe essere decisiva per Nico Rosberg e Lewis Hamilton. I trentatré punti di vantaggio su Hamilton sono un vantaggio molto importante per Nico, anche sotto l’aspetto psicologico poiché gli bastano quattro secondi posti per laurearsi campione del mondo. Con la macchina che si ritrova tra le mani, salvo problemi di affidabilità, è un risultato più che raggiungibile. In casa Mercedes continueranno a giocare in difesa sul fronte dei motore, essendosi già aggiudicati il titolo costruttori (per il terzo anno di fila).

L’anno scorso il fine settimana è stato condizionato fortemente dalla pioggia (il Q3 non si è corso), creando non pochi danni agli organizzatori. Nonostante sia inserito in calendario senza alcun asterisco, Austin è uno di quei circuiti in difficoltà per il proseguimento. Gli auguro un fine settimana sereno (sotto tutti i profili).

E’ una pista molto selettiva dove il motore resta al massimo per il 60% del giro e la safety-car è una variabile da tenere conto. Sul fronte delle strategie Mercedes, Ferrari e Red Bull hanno puntato su mescole diverse. La Ferrari punta con decisione sulle Supersoft portando sette set per ciascun pilota, contro i sei di casa Mercedes e Red Bull. Una sola mescola di Medium, contro i quattro in casa Red Bull e tre per Hamilton e due per Rosberg. Cinque Soft per Vettel , Raikkonen e Rosberg, quattro per Hamilton e tre per la coppia Ricciardo/Verstappen.

Dopo il quarto e quinto posto conquistato in Giappone, in casa Ferrari dovranno guardarsi dalla Red Bull. Il silenzio che avvolge la struttura di Maranello è sinonimo di nervosismo. L’anno scorso Seb era riuscito a chiudere alle spalle delle Mercedes, stando davanti alla Toro Rosso di Verstappen e Force India di Perez. Occhi puntati anche su Hamilton, dopo le sparate al team, e sul Mercato Piloti.

Hulkenberg passerà in Renault nel 2017, che vedrà l’arrivo dal 18enne Lance Stroll (la cui firma arriverà a novembre al raggiungimento della maggiore età) in Williams. Mi auguro di vedere anche la bandiera italiana…

F1 | Gp Giappone – IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

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La sveglia alle 7.00 del mattino è stata ripagata con un Gran Premio vivo e ricco di sorpassi, indipendentemente dal DRS. E’ la conferma che quando il Circus arriva su circuiti veri che, oltre alle difficoltà aggiungono anche l’incognita del rischio, assistiamo a gare stupende

Ancora una volta Lewis Hamilton ha “ciccato” la partenza favorendo così la fuga del poleman Nico Rosberg che ha gestito senza rischi la corsa mettendo un importante sigillo su quello che potrebbe essere il suo primo titolo mondiale. Ha portato il vantaggio sul suo compagno a 33 punti. Un bel bottino che gli permette di poter gestire il risultato, arrivando quattro volte secondo nelle altrettante gare che restano alla fine.

Da parte sua l’inglese si è reso protagonista di una bella rimonta, chiudendo al terzo posto, supporto da un’ottima Mercedes. Bella prestazione per Verstappen e per il duo di casa Ferrari, Vettel e Raikkonen, che hanno visto vanificare la prestazione in qualifica (terzo e quarto posto) rispettivamente per l’errore commesso in Malesia e per la sostituzione del cambio. Diversamente avrebbero potuto inserirsi nella lotta per la seconda posizione.

Abbiamo sentito diversi piloti lamentarsi per il troppo tempo perso nei doppiaggi, ma quando corri su tracciati al limite della larghezza e dov’è facile commettere errori, bisogna metterlo in conto. I campioni si vedono anche in queste situazioni. I doppiati stanno facendo la loro gara e potrebbero essere in bagarre.

Ora tutti ad Austin, prima di arrivare in Messico, Brasile e Abu Dhabi per il gran Finale