F1 | Gp Austria, Minardi “Arriviamo da una settimana ridicola”

Si è chiusa una settimana a dir poco ridicola, ricca di tante parole sgonfiate come una bolla di sapone nell’incontro a Parigi del tutto inutile poiché non ha portato a nient’altro tranne che una reprimenda nei confronti di un atto che resta discutibile.

Durante il weekend austriaco, Sebastian Vettel avrà gli occhi dei commissari sportivi puntati addossi e questo potrebbe giocare a favore di Lewis Hamilton in una possibile bagarre col diretto avversario. Tra i due piloti ci sarà certamente tensione, anche se non ho mai creduto ad una convivenza idilliaca visto che sono in piena lotta per il mondiale. Un grattacapo in più per la Mercedes considerando che le mie sirene parlano di un possibile approdo del ferrarista, già nel 2018, a Brackley.

Si arriva su un circuito corto (lungo appena 4.318 metri) in cui il meteo potrebbe giocare un ruolo importante, ma abbastanza veloce da regalarci prestazioni ravvicinate. La pole position potrebbe giocarsi sul filo dei millesimi.

La Ferrari dovrà essere pronta a controbattere lo strapotere Mercedes, guardandosi le spalle dai padroni di casa della Red Bull che tenteranno il tutto per tutto in qualifica per portarsi in prima fila e infastidire la lotta al vertice, avendo optato per 9 set di UltraSoft (contro gli otto di casa Mercedes e 7 di Vettel e Raikkonen).

La sorpresa di questa stagione è la Force India che sta confermando il quarto posto nel mondiale costruttori conquistato nella passata stagione. Un risultato straordinario per un piccolo team disturbato da non pochi problemi economici, chiamato anche a gestire un’incandescente lotta tra Perez ed Ocon. Il messicano deve riscattare l’episodio negativo canadese in cui non ha ascoltato l’ordine di scuderia, soprattutto in vista del mercato piloti.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Azerbaijan, Vince Ricciardo davanti a Bottas. Minardi “Circuito inadatto alla F1. Decisioni dei commissari non oggettive”

Su un circuito inadatto ad ospitare un gran premio di Formula 1, gli errori dei piloti e l’impreparazione dei commissari di percorso hanno reso spettacolare una corsa fino all’ultima curva dell’ultimo giro, tra safety-car e bandiere rosse, come dimostra una classifica che ha visto al primo e secondo posto due piloti che ad inizia gara si trovavano in fondo.

I commissari sportivi hanno giustamente penalizzato la reazione di Sebastian Vettel che ha colpito Lewis Hamilton, frutto però di un errore voluto da parte del britannico che a mio parere non ha rispettato il regolamento rallentando eccessivamente al momento della ripartenza della corsa dopo la safety-car. Dalle riprese in tv la distanza tra la sua Mercedes e la vettura di sicurezza mi sembrava decisamente superiore alle dieci macchine previste. Considerando anche il problema a Lewis, lo stop and go di dieci secondi è stato fatale al tedesco della Ferrari che si porta a casa un risultato comunque prezioso in ottica campionato poiché è riuscito a stare davanti al diretto avversario su una pista decisamente favorevole ai motori Mercedes come hanno dimostrato le prestazioni di Force India e Williams.

La Ferrari, e Sebastian Vettel, dovranno essere abili a battere la concorrenza anche sul lato psicologico, tallone d’Achille di Hamilton, soprattutto su quei circuiti in cui la Mercedes si dimostrerà superiore dal lato tecnico, come in questo weekend. Il risultato della qualifica parla da se.

Degno di nota il terzo posto di Lance Stroll che fino agli ultimi metri ha assaporato il profumo della seconda posizione. Un risultato comunque importantissimo per un pilota che è stato bersagliato da numerose critiche e che in una gara difficile non ha commesso errori. Si tratta di un risultato importante anche per i colori italiani poiché il canadese è partito proprio dalla Campionato Italiano di Formula 4.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Azerbaijan, Minardi “Pista adattata al propulsore Mercedes. Ferrari dovrà limitare i danni”

Per il secondo anno la Formula 1 arriva a Baku per il Gran Premio di Azerbaijan, su una pista decisamente anomala. I suoi 6 chilometri di asfalto la rendono il secondo circuito più lungo del mondiale la cui carreggiata passa da 12 a 7 metri, con passaggi molto impegnativi come le curve 8,9 e 10 (zona del castello). E’ presente anche il rettilineo più lungo del mondiale ( oltre 2 Km) in cui si raggiungeranno velocità elevatissime, terreno fertile per il propulsore Mercedes. L’anno scorso Sebastian Vettel è riuscito a inserire al sua Ferrari alle spalle del vincitore Nico Rosberg, sfruttando il momento di nervosismo di Lewis Hamilton. Probabilmente saranno battuti i record, sia in qualifica che in gara, della passata stagione.

Proprio per le sue caratteristiche , il tracciato è favorevole alla compagine tedesca e Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen dovranno cercare di ridurre al minimo i danni. In un campionato che si sta dimostrando altamente combattuto dovranno cercare di sfruttare al meglio ogni indecisione degli avversari, sia sul lato tecnico che della strategia.

Il lungo rettilineo che immette sul rettilineo finale potrebbe diventare un nuovo teatro di qualche team-radio di Fernando Alonso, nonostante gli sforzi della Honda di rassicurare tifosi, appassionati e addetti ai lavori. La situazione purtroppo non è piacevole e voci parlano di un piano B da parte della McLaren, anche se non di facile attuazione poiché i giapponesi non sono solamente dei partner tecnici, ma anche finanziari.

Occhio agli outsider, con la Force India in prima linea. Perez ed Ocon potrebbero ripetere l’exploit di Montreal. La Red Bull invece potrebbe pagare dazio principalmente per colpa del motore transalpino.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Canada, IL PUNTO di Minardi “Mercedes imprendibile, ma risultato favorevole a Vettel”

Come avevamo anticipato, Montreal si è confermata terra fertile per la Mercedes che ha dominato la scena firmando pole position, vittoria e giro più veloce con Lewis Hamilton nonché la prima doppietta stagione. Il campione britannico ci ha messo molto del suo talento nella 65esima pole, mettendo tra la sua macchina e quella del compagno di box oltre cinque decimi di secondo.

Un gran premio estremamente difficile da decifrare soprattutto in casa Ferrari, anche se il quarto posto di Vettel è sicuramente importante in ottica mondiale poiché nonostante la debacle ha limitato i danni nei confronti del diretto avversario che a Montecarlo (in un weekend altrettanto non facile) non era riuscito ad andare oltre ad un settimo posto. In un campionato così tirato questi risultati possono diventare fondamentali. Una gara che è partita subito in salita per il tedesco, costretto a sostituire l’ala anteriore e correre in rimonta, lottando a quanto pare con un fondo della vettura non perfetto. Problemi ancora da accertare hanno rallentato la corsa di Kimi Raikkonen anche se in certi momenti non è riuscito ad esprimere un ritmo costante.

Molto bravo Daniel Ricciardo. Da professionista si è fatto nuovamente trovare pronto portando a casa un terzo posto. Peccato per Verstappen, autore di una partenza fantastica. Purtroppo l’affidabilità gli è stata fatale. Questo risultato ci conferma quanto la Red Bull sia un team da non sottovalutare e che nella seconda parte della stagione potrà essere il termometro del campionato.

Inspiegabile la condotta in casa Force India. Sergio Perez non ha ascoltato un ordine di scuderia in favore del compagno che in quel momento era più veloce. In un momento di mercato questa azione non gioca in favore del messicano che poteva ambire al sedile in un top team.

Finalmente un gesto fuori programma anche in Formula 1, con Fernando Alonso che fa irruzione in mezzo al pubblico in tribuna. Ha sfogato l’adrenalina del ritiro a due giri dalla bandiera a scacchi salutando il pubblico canadese che lo ha osannato per tutto il weekend. Non è più un segreto che in casa McLaren si stia lavorando per una soluzione “b” sul fronte motore, anche se non di facile soluzione poiché Honda è anche uno sponsor.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Canada, Minardi “Mercedes favorita, ma la Ferrari va forte”

La Formula 1 arriva nel salotto di Gilles Villeneuve. Montreal, un circuito che per le sue caratteristiche lo considero spartiacque. Se la Ferrari dovesse uscire indenne dalla trasferta di Montreal può iniziare a pensare in grande.

Una Ferrari che in questi primi appuntamenti ha dimostrato di sapersi adattare alle varie condizioni, anche se la Mercedes parte avvantaggiata. Parliamo di una pista con rettilinei veloci e importanti frenate dove il motore e i consumi hanno un ruolo prioritario. Hamilton e Bottas potranno contare sui due bottoni magici. Diversamente da quanto successo a Montecarlo, il passo lungo non sarà un problema.

Si va a correre in una pista che risente di repentini cambi climatici in cui la safety-car ha un’alta percentuale di intervento. I muretti sono vicini e un errore può essere pagato pesantemente. Facilmente il record della passata stagione sarà battuto. In qualifica i piloti potrebbero scendere sotto il muro del 1’10”

Sul fronte dei pneumatici i due top team hanno fatto scelte lievemente diverse con 9 set ultrasoft per Vettel e Raikkonen, contro gli otto di Hamilton e Bottas.

Dopo il positivo weekend nel principato concluso col podio di Ricciardo, la Red Bull potrebbe tornare alle spalle di Ferrari e Mercedes. La crescita telaistica non è supportata dalla motorizzazione Renault (a volte ho l’impressione che il costruttore transalpino non fornisca lo stesso motore a Renault e Red Bull), anche se su alcuni circuiti saranno il termometro di questo campionato.

Ci aspetta un weekend e un gran premio con caratteristiche molto differenti da quanto abbiamo assistito fino a questo momento.

Buon gran premio a tutti

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Montecarlo, Minardi “Ottimo Vettel. Strategie determinanti”

Un Gran premio di Montecarlo all’insegna della Ferrari. Dopo aver conquistato la prima fila in qualifica si sono portati a casa anche una fantastica, quanto importante, doppietta in ottica mondiale. Un risultato che farà sicuramente morale, portandoli in vetta in entrambe le classifiche. Un weekend in cui tutti i record sono stati battuti. E’ incredibile vedere questi ragazzi sfrecciare tra le stradine del principato sfiorando i guard-rail.

Sebastian Vettel è stato bravissimo in tutte le fasi della corsa. Si merita un 10 pieno. Nel primo stint è stato in scia al compagno conservando al meglio le gomme, facendo poi la differenza nei momenti cruciali con giri-capolavori prima del suo pit stop e alla ripartenza dopo la safety-car in seguito all’incidente tra Button e Wherlein.

E’ stato un gran premio con pochi sorpassi, come da tradizione, in cui le strategie hanno avuto un ruolo importante. Col pit-stop di Max Verstappen la Red Bull ha commesso l’ennesimo errore di strategia, facendo cadere anche in tentazione la Mercedes con Bottas che ha concluso la corsa fuori dal podio e alle spalle di Daniel Ricciardo. Restando in pista più a lungo, Vettel e Ricciardo hanno avuto la meglio sui rispettivi compagni di box.

In ottica mondiale è importante che abbia vinto Sebastian, sia considerando il settimo posto di Lewis Hamilton sia per le possibili penalità che potrebbero arrivare in seguito alla sostituzione dei componenti della power-unit da qui alla fine della stagione.

Molto bravo anche Carlos Sainz, sesto con la Toro Rosso. Lo spagnolo si conferma a ridosso dei big, girando su tempo costanti per tutta la corsa. Peccato per l’irruenza di Perez che ha rovinato la corsa di Kvyat. Come successo in Spagna, è stato interessante seguire l’evoluzione della corsa dal monitor dei tempi, segnata da numerosi giri veloci.

Tra quindici giorni si arriverà in Canada, pista che mette a dura prova l’impianto frenante.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Monaco, Minardi “Ferrari favorita con passo corto ma Mercedes ha due assi nella manica”

Questo fine settimana la Formula 1 indosserà l’abito di gala per prendere parte all’appuntamento più glamour della stagione. Nonostante la sua particolarità, Monaco è un appuntamento importante in ottica mondiale soprattutto col grande equilibrio tra Ferrari e Mercedes emerso in questa prima parte di stagione.

I muretti e i guard-rail sono in agguato e basterà una minima sbavatura per mandare all’aria un intero weekend. Le qualifiche hanno da sempre un ruolo predominante al fine del risultato dal gran premio e quest’anno non potrà essere diversamente. Sebastian Vettel e Lewis Hamilton si presentano in griglia con due vittorie a testa, col ferrarista a guidare la classifica con 104 punti (6 in più del britannico), ma la Mercedes in vantaggio sul campionato costruttori.

La Ferrari potrebbe avere un leggero vantaggio grazie al passo più corto rispetto alla diretta avversaria Mercedes anche se indiscrezioni post- GP Spagna provenienti dall’estero (sponda Germania) parlano di una W08 dotata di due overboost: oltre al bottone che garantisce una potenza extra dalla durata di 1 giro, Hamilton e Bottas avrebbero anche un extra di 15” da utilizzare in occasioni particolari, come alla partenza o durante un sorpasso (vedi il sorpasso ai danni di Vettel al Montmelò)

Non bisognerà dimenticare la Red Bull. Se nei primi gran premi Verstappen e Ricciardo hanno accusato ritardi importanti (a Barcellona l’australiano ha chiuso terzo ad oltre 75” dal vincitore) in qualifica si riescono a difendere. Inoltre l’anno scorso Ricciardo riuscì a piazzare la sua RB in prima fila davanti a Rosberg. Quindi occhio!

Le strategie avranno un ruolo chiave e la Pirelli porterà le mescole UltraSoft, SuperSoft e Soft. In casa Ferrari, Vettel e Raikkonen hanno optato per 10 set “viola” (una in più dei piloti Mercedes) 2 “rosse” (1 in meno rispetto alla Mercedes) e 1 “gialla”. In vista di Montecarlo il fornitore unico del Circus ha deciso di rivedere le pressioni dei pneumatici al ribasso. Le gomme anteriori passeranno da 19 PSI a 17 PSI, mentre al posteriore si scende da 18 PSI a 16,5 PSI. Un altro aspetto importante in casa Ferrari che fin qui ha dimostrato di sapere gestire molto bene le gomme con la SF70H

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Spagna, Minardi “Ferrari e Mercedes devastanti. Finalmente sorpassi veri e duelli ravvicinati”

Un gran premio di Spagna, quinto appuntamento del mondiale di Formula 1, che ci ha consegnato un’altra esaltante lotta sul filo dei centesimi tra Ferrari e Mercedes. Le strategie e i giochi di squadra hanno avuto un ruolo importante sul risultato finale, così come i sorpassi e i duelli ravvicinati, per fortuna impuniti dai commissari. Molto bella la lotta alla partenza e i duelli di Sebastian Vettel con Bottas, prima, ed Hamilton dopo. Il campione inglese si è preso poi la leadership con una bella prova di forza, segnando anche il giro più veloce della corsa a due giri dalla fine, mettendo a segno pole-vittoria e giro veloce.

Barcellona ci ha consegnato una Ferrari molto reattiva che ha saputo rispondere molto bene alle numerose novità introdotte dalla Mercedes, riuscendo a ridurre ulteriormente il gap. La vettura di Maranello è una macchina sana e nata bene, che reagisce agli sviluppi.

E’ devastante la forza di questi due team nei confronti degli avversari. Daniel Ricciardo, terzo, ha chiuso con un distacco superiore ai 70” e tutti gli altri ad almeno un giro di distanza.

Peccato per l’incidente che ha messo fuori gioco immediatamente Kimi Raikkonen, costringendo il compagno di box a lottare da solo contro le due Mercedes che hanno potuto sfruttare il gioco di squadra. Ci aspetta un bel campionato con una lotta alla pari fino alla fine. Ferrari e Mercedes arrivano a Montecarlo molto vicine nelle due classifiche, dove però mancherà Fernando Alonso che proprio davanti ai suoi tifosi ha dato dimostrazione del suo enorme talento portando la McLaren-Honda al settimo posto in qualifica (un mezzo miracolo) e migliorando la sua prestazione in gara fino all’ultimo giro. Gli faccio un grande in bocca al lupo per l’avventura nella 500 miglia di indianapolis, anche se non mi trova d’accordo poiché è una gara che richiede una preparazione appurata. Certamente gli americani sapranno sfruttare al meglio la situazione dal punto di vista mediatico.

In questo weekend abbiamo visto segnali importanti di rinnovamento da parte di Liberty Media. Molto belle le interviste coi piloti a diretto contatto col pubblico o la pronta reazione alle lacrime del piccolo tifoso di Kimi Raikkonen  che, dopo la sua uscita, è stato portato ai box per conoscere il suo bignamino . In quarant’anni di attività non mi era mai capitato di assistere ad un episodio del genere.

E’ stato un gran premio che ha regalato sorprese importanti nelle retrovie come i punti preziosi in casa Force India, Sauber e Toro Rosso.

Aspettiamo con ansia il prossimo capitolo

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Spagna, riparte la sfida Ferrari-Mercedes

Dopo l’emozionante salto nel passato attraverso le giornate dell’Historic Minardi Day all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, siamo pronti a tornare nel presente. Salutata la Russia, il Circus della F1 arriva nella sua patria, l’Europa, e più precisamente in terra spagnola su un circuito che team e piloti conoscono a menadito avendo ospitato anche tutte le sessione di test invernali.

Mi aspetto che il nuovo record marchiato da Kimi Raikkonen durante la sessione invernale venga battuto, scendendo addirittura sotto il muro del 1’18. Sarà una gara ricca di indicazioni in cui tutte le scuderie porteranno step evolutivi derivanti dal know-how dei primi quattro weekend.

Sarà interessante vedere l’evoluzione della sfida Ferrari-Mercedes. Barcellona sarà un importante banco di prova per entrambi. A Sochi abbiamo visto una lotta alla pari, giocata sul filo dei decimi. E’ stato un gran premio emozionante osservando e studiando il monitor dei tempi, mentre sono mancati i sorpassi. Questo potrebbe essere il leitmotiv di Barcellona.

Il successo di Valtteri Bottas non credo abbia spostato gli equilibri in casa Mercedes e devo dire che mi è piaciuta molto la sportività di Lewis Hamilton nei suoi confronti. A inizio stagione gli uomini di Toto Wolff si aspettavano un margine maggiore sugli avversari (Ferrari in particolare) e questo li sta portando a commettere qualche errore di strategia. A Maranello sono stati molto abili a recuperare la maggior parte del gap.

Da seguire anche la Red Bull. Quindici giorni fa Max Verstapen, con l’unica vettura superstite dopo il ritiro di Ricciardo nelle prime fasi, ha tagliato il traguardo con un ritardo di quasi un minuto. Segno che non devono lavorare solamente sulla power-unit (l’aggiornamento arriverà solamente dopo Montreal) ma anche sul telaio e sull’affidabilità.

Augurandovi un bel gran premio, voglio ringraziare tutti i piloti che hanno partecipato alla rimpatriata (com’è stata definita) per aver dimostrato professionalità, sportività e, soprattutto, disponibilità verso i quasi 5000 appassionati che hanno affollato paddock e box nonostante il maltempo. E’ stato emozionante vedere l’affetto del pubblico verso questi ragazzi che ci hanno regalato tante emozioni durante la loro carriera. Un ringraziamento particolare per Max Gazzè che ha vissuto interamente l’atmosfera dei box confermandosi appassionato di motor sport oltre ad un grande cantautore con un Live il sabato sera nonostante la pioggia battente.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Russia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Gara emozionante su ritmi elevatissimi. Ora vi aspetto a Imola”

Nonostante un circuito non esaltante e la presenza di pochi sorpassi abbiamo assistito ad uno dei gran premi più emozionanti degli ultimi anni, corso su ritmi elevatissimi fin dai primi passaggi. Vettel e Bottas hanno battagliato sul filo dei decimi lottando col coltello tra i denti. In particolare, dal 36esimo passaggio in avanti il monitor dei tempi era tutto un colore tra “fucsia” – miglior tempo in gara – e “rosso” – miglior tempo del pilota.

Dopo la strepitosa pole position di Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen ha marchiato il miglior giro della corsa sul finale. Il campionato costruttori è certamente alla loro portato, ma bisogna continuare su questa strada, lasciando uno dei due piloti Mercedes fuori dal podio. La Ferrari sta dimostrando di esserci e di saper sviluppare la vetture, mettendo la giusta pressione agli avversari.

Molto bravo Valtteri Bottas che al via ha dimostrato cosa sia capace di fare questa Mercedes, oltre ad aver surclassato Lewis Hamilton che non riusciva a darsi pace per i tempi. Di questo passo potrebbe già finire la pace all’interno del team.

L’unica sbavatura in casa Ferrari è arrivata durante il pit-stop del tedesco che ha perso quattro – cinque decimi, forse determinanti per il risultato finale insieme all’incomprensione durante il doppiaggio di Felipe Massa.

Se queste sono le premesse, ci aspetta una stagione esaltante soprattutto con l’arrivo in Europa e in Spagna teatro di tutte le prove invernali. Abbiamo vissuto una lotta vera e pulita tra due grandi costruttori, aperta solamente a questi quattro piloti, poiché Verstappen (il primo degli altri) ha tagliato il traguardo con quasi 60” di distacco.

Una Red Bull che ha molto lavoro da fare, non solo a causa della Power Unit transalpina, ma anche sull’affidabilità. Il ritiro di Daniel Ricciardo nei primi giri è un segnale importante.

In attesa del gran premio di Spagna, il prossimo fine settimana si accenderanno i riflettori sulla seconda edizione dell’Historic Minardi Day all’autodromo di Imola. Un weekend all’insegna dei motori, musica e spettacolo disegnato su cosa mi piacerebbe vedere durante un fine settimana della Formula 1. Reduce dallo strepitoso tour, Sabato sera Max Gazzè ci regalerà un Live, oltre a poterlo incontrare nel paddock insieme a tanti piloti che hanno fatto la storia di questo sport e alla presenza di tante Formula 1 che ci faranno sognare per il sound e l’estetica. Sarà un fine settimana all’insegna dello sport, ma soprattutto del divertimento e dell’intrattenimento insieme a tanti personaggi dello spettacolo.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Russia, Minardi “Ferrari può puntare al titolo costruttori, ma Hamilton favorito su Vettel”

Riparte da Sochi la sfida tra Ferrari e Mercedes. Dopo tre appuntamenti Sebastian Vettel e il Cavallino Rampante guidano, di misura, la classifica sul diretti avversari grazie ai successi di Melbourne e Bahrein. In questo momento è importante stare coi piedi per terra senza lanciarsi a proclami prematuri o gridare alla catastrofe alle prime difficoltà.

Nonostante l’ultimo sigillo la Mercedes resta la vettura di riferimento, ma con il giusto supporto di Kimi Raikkonen la Ferrari può puntare con decisione al titolo costruttori, mentre sul fronte piloti vedo Lewis Hamilton ancora favorito sul ferrarista che in questo momento sta dando il 101%.

La Formula 1 si appresta a fare il suo ingresso in Russia, anticamera ai gran premi europei, i cui 5848 metri presentato un asfalto stradale molto sollecitato dagli sbalzi di temperatura. La Pirelli ha puntato sui compound più morbidi: ultra-soft, super soft e soft. Questa scelta potrebbe avvantaggiare la scuderia di Maranello che ha dimostrato di essere più gentile con le mescole rispetto ai tedeschi.

Causa il gap del propulsore Renault nei confronti dei due principali rivali, vedo una Red Bull momentaneamente tagliata fuori dai giochi. Proseguono i problemi in casa Honda, anche se finalmente stanno dando segnali di un’apertura verso l’esterno. Questa ennesima débâcle è il risultato di una politica troppo chiusa tra i propri confini. I giapponesi si stanno aprendo al know-how europeo. E’ importante che i giapponesi restino nel mondiale.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrain, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari perfetta”

Con questa vittoria la Ferrari ha dimostrato di rispondere presente appena gli altri commettono una minima sbavature e di indurre gli avversari all’errore mettendoli sotto pressione. Una vittoria costruita sulla prestazione in gara. Fin dalle prove del venerdì era emerso un buon passo-gara. E’ chiaro che la Mercedes resta la vettura da battere come si è visto, in particolare, sul giro secco in qualifica e nel tentativo di rimonta da parte di Lewis Hamilton. Parliamo di un divario tra i due team di circa 4-5 decimi a vantaggio dei tedeschi.

La Ferrari ha azzeccato la strategia e Sebastian Vettel non ha commesso il minimo errore, capitalizzando al meglio il materiale a disposizione, compreso il lavoro ai box. L’azione ai danni di Volttari Bottas è il sorpasso più bello del gran premio (oltre ad essere stato determinante ai fini del risultato finale).

Una Ferrari che è stata aiutata anche da un’ingenuità di Lewis Hamilton e da una eccessiva severità dei commissari sportivi. Forse avremo visto un finale più combattuto tra i due protagonisti di questo mondiale. L’inglese ha confermato il suo punto debole in partenza, rendendosi successivamente protagonista di una gara eccezionale con una serie di giri da qualifica.

Il ritiro di Nico Rosberg ha portato nel team una seconda guida, come si è capito anche dai team-radio. E’ evidente che non avremo le bagarre degli ultimi anni. Il poleman in gara ha deluso anche se è arrivato davanti a Kimi Raikkonen.

Diversi team hanno accusato problemi dovuti al caldo. L’incidente di Verstappen potrebbe aver condizionato la corsa di Ricciardo. Una Red Bull che in qualifica emerge, mentre in gara è ancora distaccata a causa della power-unit.

Appuntamento tra quindici giorni con il gran premio di Russia

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrein, Minardi “Positiva la lotta Mercedes-Ferrari”

A distanza di una settimana dal gran premio della Cina la Formula 1 è pronta a tornare in pista per il terzo round sulla pista del Bahrein, un tracciato normalmente disturbato dalla sabbia del deserto dove però le condizioni meteo non dovrebbero condizionare il lavoro dei team nell’intero week-end.

I primi gran premi ci hanno regalato, insieme ad una bella lotta tra Ferrari e Mercedes – soprattutto tra Hamilton e Vettel visto le differenze in termini di prestazioni coi rispettivi compagni -, bellissimi sorpassi dovuti all’abilità del pilota e non artefatti dal DRS. I nuovi regolamenti stanno favorendo lo spettacolo. Soprattutto in Cina abbiamo assistito a staccate al limite.

Ad oggi la Mercedes ha un vantaggio sulla Ferrari, ma questa lotta tra due colossi dell’automobilismo è certamente un toccasana per l’immagine della Formula 1. Da un lato a Maranello sono stati molto bravi a fare un grande passo in avanti rispetto alla passata stagione, ma dall’altra la Mercedes si è indebolita sul fronte piloti. La Ferrari può lottare per il titolo costruttori, ma serve un Raikkonen più reattivo e sopra le righe rispetto al connazionale di casa Mercedes. In questi giorni la parole del presidente Marchionne sono state pesanti e importanti. Di questo passo potrebbe aprirsi anticipatamente il mercato-piloti.

La Sauber ha annunciato che Wehrlein tornerà al suo posto. In Cina, coi due errori Giovinazzi ha vanificato l’ottima lavoro dell’Albert Park. La colpa però è anche del team stesso. E’ assurdo cercare degli azzardi con un esordiente considerando anche il livello della vettura. Questa ricerca esasperata dell’exploit non la condivido.

Partenza col freno a mano per la Williams che sta soffrendo più di quanto potessimo aspettarci ad inizio anno, considerando anche la power unit di cui dispone. Ne stanno approfittano la Toro Rosso (quarta nel mondiale) e la Force India.

Sul fronte delle mescole, la Pirelli porterà le Soft, SuperSoft e Medium. Potremo assistere a strategie fotocopia di Shanghai.

Gian Carlo Minardi