F1 | GP USA, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi. Vince Hamilton davanti alle due Ferrari. “Regolamenti discutibili”

Se l’assegnazione del titolo piloti è solamente posticipato, in casa Mercedes si sono aperti i festeggiamenti per la conquista del titolo Costruttori, a cui vanno i miei più calorosi complimenti. Anche ad Austin Lewis Hamilton ha dominato in lungo e in largo. La differenza prestazionale tra le due macchine è importante e lo si è visto sia in qualifica che nel sorpasso ai danni di Vettel – autore di una bella partenza – dopo pochi giri dal via.

Dopo la debacle delle ultime gare, la Ferrari ha trovato il compromesso tra prestazione e affidabilità. Molto probabilmente sacrificando parte degli ultimi sviluppi, legati soprattutto alla power-unit, contendendo agli avversari un ulteriore vantaggio. Anche se la matematica tiene in gioco ancora Sebastian Vettel, il mondiale pilota si può dire concluso. La Ferrari dovrà pensare al 2018, mentre il tedesco dovrà cercare di portare a casa almeno il titolo di vice-campione ai danni di un Bottas che in quest’ultima parte sembra in difficoltà, come dimostra il cronometro.

E’ stato un gran premio che ci ha regalato diverse lotte e sorpassi, altre alle novità iniziali con una scenografia molto americana. Bellissima la rimonta di Max Verstappen che dimostra quanto stia crescendo la Red Bull. Peccato per un regolamento al quanto discutibile che lo ha privato di un podio meritato. Questi episodi ledono l’immagine dello sport. Sarà importante vedere come si comporterà la FIA davanti alle esternazioni pesanti che il giovane Verstappen ha rivolto ai commissari. Purtroppo esiste un regolamento e come tale va rispettato. Quotidianamente assisto a questo tipo di irregolarità nelle gara di Formula 4 e credo che in un mondiale si debba dare il buon esempio.

Verstappen è stato “vittima” dei circuiti moderni, con ampie carreggiate e vie di fuga asfaltate. Guarda caso nei tracciati storici questo non succede poiché si rischia di restare insabbiati. Da troppo tempo sostengo che sia sbagliato avere ad ogni gran premio un gruppo di lavoro diverso poiché difficilmente si riesce ad avere lo stesso metro di giudizio nel valutare gli episodi. Si rischia di avere un giudizio soggettivo, anziché oggettivo. Come c’è un unico direttore di gara, nella figura di Charlie Whiting, sarebbe corretto che il suo gruppo di lavoro fosse sempre il medesimo dall’inizio alla fine del mondiale. Non mi sembra una cosa così impossibile e difficile da applicare.

Da sottolineare anche la mossa vincente della Renault con “l’acquisto” di Sainz che ha già portato punti importanti dimezzando il divario dalla sua ex-squadra, la Toro Rosso, che si è dovuta accontentare di un solo punto, chiudendo il weekend anche alle spalle della Williams di Felipe Massa che rafforza il quinto posto tra i costruttori.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Stati Uniti, Hamilton batte 4 a 1 Vettel

Parte questo fine settimana da Austin l’ultimo poker di gran premi che ci porterà fino ad Abu Dhabi per il gran finale, passando per il Messico e Brasile, consegnandoci il nuovo campione del mondo. Il Circus della Formula 1 arriva in Texas, circuito impegnativo con venti curve e diversi sali-scendi nonché terreno fertile per Lewis Hamilton e la Mercedes che hanno trionfato la bellezza di quattro volte nelle cinque edizioni della corsa, lasciando solamente un sigillo al suo diretto avversario Sebastian Vettel, ancora a digiuno però coi colori della Ferrari.

Dopo le ultime debacle la Ferrari è chiamata a dare un segno di riscossa, dimostrando di essersi lasciata alle spalle le difficoltà e di aver risolto i problemi di affidabilità. Probabilmente saranno stati costretti a fare un passo indietro nello step evolutivo che aveva evidenziato un aumento nelle prestazioni, sacrificando contestualmente l’affidabilità. Non sarà un weekend per provare ad attaccare il britannico, ma per difendere il secondo posto, tra i piloti e costruttori, da Valtteri Bottas e dalla Red Bull.

Williams nel mirino
Si accende la sfida nelle retrovie con quattro team racchiusi in una forbice di appena ventiquattro punti. Ad aprire le fila la Williams, quinta, che si sta difendendo prepotentemente dagli assalti di Toro Rosso, Haas e Renault. Al momento il team diretto da Franz Tost è quello più in difficoltà, dovendo fare i conti coi nuovi rapporti politici con Honda che ha voluto Gasly per provare a vincere la Super Formula in Giappone, costringendo la scuderia ad affiancare al rientrante Kvyat il debuttante Hartley mentre la Renault potrà far affidamento sulle qualità dell’ex “torero” Carlos Sainz per conquistare quei punti che gli mancano per lasciare l’ottavo posto. Tra i team “minori” solamente la Force India potrà dormire sonni tranquilli da qui fino al 26 novembre grazie ad un campionato eccezionale in cui è riuscita ad imporsi per il secondo anno consecutivo come quarta forza del mondiale.

Vettel incontra i giovani piloti
Durante lo stage formativo a Fiorano tra i piloti selezionati da FDA e dalla Scuola Federale, in preparazione del Supercorso ACI Sport di inizio novembre, è arrivato a sorpresa anche Sebastian Vettel che si è intrattenuto coi ragazzi. Prosegue il lavoro e il connubio tra le Federazione e la Ferrari volto alla crescita dei giovani piloti partendo proprio dal kart. Questo fine settimana, a Monza, calerà il sipario sul campionato italiano di Formula 4 con l’italiano Lorenzo Colombo  impegnato a difendere il terzo posto.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Giappone, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari paga lo step evolutivo”

Per gli amici ferraristi non è stata una sveglia felice. Ci si aspettava il pronto riscatto e invece è arrivato il secondo ritiro in tre gare per Sebastian Vettel. Questo di Suzuka forse è più pesante poiché era un po’ l’ultima spiaggia per provare a tenere aperto il mondiale e contrastare Lewis Hamilton che sta giocando, conservando la sua Mercedes in virtù delle ultime gare.

Una Ferrari che sta pagando, con l’affidabilità, il grande step evolutivo della power-unit e aerodinamico. Una Ferrari che ha dimostrato di essere competitiva – anche se concede qualche decimo in qualifica ai diretti avversari – ma che sul ritmo gara potrebbe dire la sua. A beneficiarne invece è la Red Bull che mette in bacheca altri due podi chiudendo il gran premio del Giappone in seconda e terza posizione, davanti Valtteri Bottas, e si prepara ad attaccare il secondo posto tra i costruttori proprio ai danni del team di Maranello che saluta il week end con solamente dieci punti all’attivo (quinto posto di Kimi Raikkonen protagonista di alcuni errori). Il finlandese ha pagato la strategia del team e la penalità di cinque posizioni per la sostituzione del cambio. Ha ritardato il pit-stop per rallentare il lavoro di Verstappen togliendolo di fatto dalla lotta per il podio. E’ chiaro il suo ruolo di seconda guida.

Ci sono ancora quattro gare e la matematica non condanna ancora gli uomini di Arrivabene, ma ci vorrebbe una vera e propria catastrofe per fermare la cavalcata del campione britannico e della corrazzata tedesca. La Ferrari deve continuare a lavorare soprattutto in virtù del 2018 per risolvere velocemente i problemi di affidabilità che stanno attagliando la SF70H sfruttando le ultime corse, vista la mancanza di test.

Un plauso alla Force India che continua a stupire portando nuovamente due macchine in zona punti e davanti ai diretti avversari confermando il quarto posto tra i costruttori. Ad Austin (tra quindi giorni) invece Carlos Sainz sostituirà Palmer in Renault al fianco di Hulkenberg col ritorno in Toro Rosso di Kvyat. Probabilmente sarà una mossa dettata dagli accordi commerciali tra le due parti, ma non condivido questa mossa in questo momento della stagione con la Toro Rosso impegnata a difendere la sesta posizione, provando ad attaccare la Williams.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Giappone, Minardi “Vettel deve ritrovare la serenità”

E’ già tempo del Gran Premio del Giappone, appuntamento cruciale per Sebastian Vettel dopo gli ultimi due weekend segnati da episodi negativi. Non ci sarà possibilità per un’ulteriore prova d’appello anche se è inutile continuare a piangersi addosso.

Indipendentemente da quanti successo a Sepang (a a Singapore) e nonostante le forti esternazioni del Presidente Marchionne – che non condivido poiché siamo davanti ad un team giovane che deve lavorare passo dopo passo per ricostruire un ciclo vincente – bisogna guardare avanti e a Suzuka il tedesco dovrà portare via forzatamente dei punti a Lewis Hamilton. L’impresa è sicuramente ardua. La Ferrari è chiamata ad affrontare cinque finali.

Certamente resta il rammarico per l’occasione persa poiché vedendo la gara e i tempi segnati lo scorso fine settimana, Vettel avrebbe potuto conquistare 25 punti guadagnandone 10 sul britannico.

Si arriva su una pista storica, veloce e impegnativa dove ogni errore può costare caro viste le vie di fuga ridotte. Non vedo ancora una Red Bull al pari di Ferrari e, soprattutto, Mercedes nonostante le dichiarazioni di Hamilton, ma l’aerodinamica potrebbe sopperire alle mancanze della power unit Renault, intromettendosi nuovamente nella lotta tra i due pretendenti. Gli otto punti portati via al campione britannico da Verstappen sono linfa vitale per Seb. Inoltre le difficoltà accusare dalla Mercedes potrebbero essere un’arma in più per gli uomini di Arrivabene anche se le temperature che avremo in Giappone saranno molto diverse dalla Malesia e Singapore.

Dal canto suo Vettel deve dimostrare di essere un campione del mondo capace di non farsi condizionare dagli episodi negativi, ritrovando velocemente la serenità. Ultimamente ho visto un pilota poco tranquillo, anche nelle dichiarazioni, e il contatto nel giro d’onore con Stroll è un esempio lampante.

Ci aspetta un fine settimana interessante auspicando di assistere nuovamente ad una gara ricca di emozioni.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Malesia, IL PUNTO di Minardi “Occasione persa per la Ferrari. Red Bull termometro del mondiale”

Nella sua ultima apparizione nel calendario del Mondiale di Formula 1 il circuito di Sepang ci ha regalato uno dei weekend più emozionanti della stagione con duelli importanti sia in testa alla classifica che nelle retrovie, oltre alla rimonta di Sebastian Vettel costretto a partire dal fondo dopo il problema nelle qualifiche. Dopo diciannove edizioni la Malesia saluta il Circus, anche se mi auguro di poterla rivedere nel prossimo futuro.

Si chiude con un quarto posto il weekend nero della Ferrari. Un risultato che va decisamente stretto agli uomini di Maranello vedendo i tempi segnati da Vettel e la sua gara perfetta (con giro più veloce). Un vero peccato perché in due gare in cui la Ferrari aveva mostrato di essere presente e una competitività importante il lavoro e’ stato vanificato da problemi di affidabilità ed errori dei piloti. Singapore e Sepang sarebbero state due tappe importanti nella lotta al titolo. La rimonta su Ricciardo nell’ultima parte ha causato un maggiore consumo delle gomme, negandogli l’affondo finale. La Ferrari ha pagato un dazio estremamente pesante qui a Sepang e ora il tedesco è chiamato ad una rimonta non facile, ma neanche impossibile. Resta il rammarico anche per il problema accusa da Kimi Raikkonen.

Lewis Hamilton invece esce rafforzato nonostante una vittoria sfuggita in favore di un Verstappen e una Red Bull che si stanno confermando vero termometro del campionato. Molto bello il sorpasso dell’olandese ai danni del campionato britannico.

Si sta confermando un mondiale condizionato dagli errori.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Malesia, Minardi “Per Vettel inizia la prima finale”

Per Sebastian Vettel e la Ferrari inizia la prima di sei finali. Sepang sarà una tappa cruciale dopo la débâcle di Singapore per tentare di ridurre il divario da Lewis Hamilton. Proprio l’anno scorso il campione britannico, con la rottura del motore, ha perso il titolo mentre nel 2015 Vettel ha festeggiato il primo sigillo coi colori della Ferrari. Il tedesco è il pilota che può vantare il maggior numero di successi (quattro) lungo i 5.543 metri di Sepang che quest’anno saluterà il mondiale dopo diciannove edizioni.

L’abbandono della Malesia deve far riflettere la nuova proprietà poiché ci sono tante altre realtà (vedi Monza e Silverstone) che faticano a coprire gli esorbitanti costi nonostante numeri record di presenze. L’attuale sistema non funziona e non può reggere poiché gli organizzatori hanno solamente l’introito dei biglietti per far fronte ai costi di gestione. Troppo poco per sopravvivere.

Tornando al weekend, sarà una gara molto tattica dalle molte variabili, a iniziare dal meteo. Tradizionalmente abbiamo assistito a piogge importanti, ma ci sono state edizioni in cui l’asfalto ha raggiunto anche i 59°C. Sul fronte delle gomme la Pirelli porterà all’esordio su questa pista le SuperSoft, sui cui la Ferrari ha puntato in modo decisivo al contrario di Mercedes che ha privilegiato le Soft. Altra grande variabile sarà la safety-car.

Con la doppietta dell’anno scorso, ma soprattutto forte degli ultimi risultati, Daniel Ricciardo e Max Verstappen saranno due avversari molto temibili che potrebbero infastidire la rimonta delle rosse di Maranello.

La Toro Rosso intanto ci ha riservato un’importante sorpresa portando al debutto Pierre Gasly al fianco del confermatissimo Carlos Sainz che però saluterà la scuderia a fine stagione per passare sotto le vesti della Renault. Appiedato quindi il russo Kvyat autore di una stagione travagliata in cui è riuscito a raccogliere solamente quattro punti. La Toro Rosso vuole giocare tutte le carte per conservare il sesto posto, provando ad attaccare la Williams, attualmente davanti in classifica. Per farlo i soli punto dello spagnolo non bastano, provando a sfruttare la voglia di emergere del giovane driver francese.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Singapore, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “In pochi metri Vettel ha vanificato una grande pole”

Un gran premio – il primo corso sotto la pioggia a Singapore – che si è concluso dopo pochi metri dal via, con l’uscita di scena di tre – Vettel, Verstappan, Raikkonen – dei cinque protagonisti di questo mondiale.

Una giornata estremamente negativa per la Mercedes e per Lewis Hamilton si è trasformata in un quasi trionfo, poiché è mancata solamente la doppietta, grazie al cannibale Daniel Ricciardo, sempre abilissimo a sfruttare ogni occasione che gli si presenta. La Red Bull è una macchina che si dimostra a suo agio in questi tracciati tortuosi.

Uno zero gravissimo sia per Sebastian Vettel che per la Ferrari in ottica campionato, anche se mancano ancora sei gare alla fine. La carambola è stata innescata dal tedesco che ha commesso un errore che potrebbe essergli fatale, trascinando un incolpevole Max Verstappen e Kimi Raikkonen, protagonista a sua volta di una straordinaria partenza.

In pochi metri è stato vanificato il lavoro di un fantastico weekend sia da parte degli uomini di Maranello che dallo stesso Vettel, autore di un giro incredibile in qualifica. Come ho già avuto modo di sottolineare più volte è un mondiale condizionato dagli errori. Chi saprà commetterne di meno probabilmente si laureerà campione.

Dal canto suo Lewis Hamilton è stato abile a gestire la corsa senza prendere inutili rischi, portandosi a casa una vittoria che vale oro.

Molto bravo anche Carlos Sainz, quarto con la Toro Rosso e primo tra le scuderie di seconda fascia. E’ stato autore di una gara gestita con le unghie e coi denti conquistando punti importanti per la Toro Rosso nella lotta con la Williams per il quinto e sesto posto. Una Williams che, a sua volta, si è difesa col giovane Lance Stroll.

Restiamo in attesa di vedere cosa decideranno i commissari dopo aver sentito i tre protagonisti della carambola iniziale.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Singapore, Minardi “Gara tattica. Qualifica importante ma non determinante”

La Formula 1 arriva questo fine settimana a Singapore, teatro del primo gran premio della storia del Circus in notturna che quest’anno festeggia la decima edizione. Il Marina Bay Street Circuit è uno di quei circuiti che non ha ancora la certezza di avere un suo seguito nel calendario. Perdere questo appuntamento vorrebbe dire perdere un pezzo del made in Italy poiché l’intero impianto di illuminazione è firmato da un’azienda romagnola.

E’ una pista molto impegnativa (5065 metri) per macchine, motore, piloti e gomme. Anche se si corre di notte, il tasso di umidità è molto alto e le 23 curve sollecitano particolarmente la gomma posteriore sinistra e la Pirelli ha scelto le mescole più morbide con Soft-SuperSoft e Ultra-Soft. Tradizionalmente si arriva alla soglia delle due ore di gara, causa anche la presenza della safety-car che proprio per il particolare layout della pista è una presenza costante in tutte le edizioni.

Le curve lente e i numerosi cambi di direzione potrebbero favorire la Ferrari che è chiamata a reagire dopo i distacchi accusati a Monza. Singapore potrebbe rappresentare un vero e proprio spartiacque per lo sviluppo del campionato. Qualora la Ferrari dovesse stare davanti alle Mercedes, si potrebbe sperare in un finale di stagione avvincente.  Un eventuale nuovo successo degli uomini di Toto Wolff potrebbe far cadere il sipario.  Sebastian Vettel è il pilota che ha conquistato il maggior numero di successi al Marina Bay (quattro) contro le due vittorie rispettivamente di Lewis Hamilton e Fernando Alonso. L’anno scorso fu invece Nico Rosberg a firmare l’albo d’oro.

Sarà una gara molto tattica dove la qualifica ti da una grande mano, anche se la pole position non è garanzia di vittoria poiché ogni minimo errore viene pagato pesantemente vista la vicinanza dei muri.

Sarà un weekend molto impegnativo anche nelle retrovie. La risoluzione del contratto tra McLaren e Honda è un dato di fatto, con l’arrivo della Renault a Woking e il trasloco del colosso giapponese verso Faenza (Toro Rosso) anche se mancano le comunicazioni ufficiali. Movimenti importanti anche sul fronte piloti con Carlos Sainz pronto a salutare Faenza per trasferirsi ad Enstone al fianco di Nico Hulkenberg. In Toro Rosso dovrebbe venire promosso Gasly. Insieme ai propulsori giapponesi potrebbe arrivare Matsushita, lasciando a piedi il russo Kvyat.

Si sta parlando anche del futuro della serie e di come strutturare i weekend. Mi fa piacere leggere che Ross Brawn sia aperto ai venerdì mattina dedicati ai piloti provenienti dalla F2. E’ da anni che sostengo l’importanza di questa iniziativa volta a valorizzare i giovani.

C’è tanta carne al fuoco e a Sepang (Malesia) potremo vedere già qualche movimento. Facciamo un passo alla volta. Ora tocca a Singapore.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, IL PUNTO di Minardi “Dopo il Belgio mi aspettavo distacchi minori. Cornice di pubblico fantastica”

La Mercedes ha stra-dominato il Gran Premio d’Italia, ma il vincitore numero uno sono stati i tifosi e gli appassionati accorsi in massa in tutte e tre le giornate riempiendo l’autodromo. In particolare la giornata di sabato è stata veramente lunga e fredda e la direzione di gara non è stata impeccabile nelle comunicazioni. Per fortuna si è conclusa per il meglio con lo svolgimento delle qualifiche. Il pubblico ha dimostrato il proprio affetto verso la F1, il Gran Premio d’Italia a Monza e verso una Ferrari che deve ancora crescere.

Fin dalle prove libere del venerdì si era intuito che la Mercedes avrebbe fatto sul serio e i distacchi inflitti oggi ai diretti avversari la dice lunga su quello che è lo strapotere a disposizione di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

Dopo il risultato di Spa-Francorchamps francamente mi aspettavo un divario meno accentuato. I trentasei secondi dal vincitore accusati da Vettel sono una nota dolente per il proseguo del mondiale. Certamente non è tutto finito, anzi ci sono ancora molte gare da qui alla fine, ma questa doppietta può far gioire doppiamente la Mercedes in virtù di quei appuntamento a loro meno favorevoli.

Quello che preoccupa è la rinascita della Red Bull supportata da un Daniel Ricciardo fortemente propositivo che ha marchiato il giro più veloce della corsa. L’irruenza di Verstappen ha giocato contro all’olandese che, dopo l’ottimo start, avrebbe potuto giocarsi il podio.

Ennesima delusione in casa McLaren (anche se non c’erano molte speranze viste le caratteristiche di Monza), mentre la Williams è riuscita a marchiare punti importanti in ottica mondiale per provare ad agguantare il quinto posto (a discapito della Toro Rosso) grazie ad una bella gara del giovanissimo Stroll che ha chiuso davanti a Massa.

Non ci resta che aspettare Singapore. Nei prossimi giorni vi racconterò le emozioni e le impressioni che ho raccolto direttamente a Monza

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, Minardi “Ferrari dovrà lottare contro l’overboost Mercedes”

La Formula 1 è pronta a sbarcare questo fine settimana nel Tempio della Velocità di Monza per il Gran Premio d’Italia (giunto quest’anno all’88esima edizione) per regalarci un’altra avvincente sfida tra Ferrari e Mercedes. Dopo il positivo risultato dello scorso weekend c’è grande attesa verso Vettel e Raikkonen, ma gli uomini di Toto Wolff partono certamente favoriti potendo contare anche sul loro overboost che gli permette di prendere quel vantaggio da tenere gli inseguitori fuori dalla zona DRS come si è visto a Spa-Francorchamps sia al pronti-via che alla ripartenza dopo l’uscita della safety-car.

La Ferrari giocherà il tutto per tutto per provare a lasciare il circuito di casa ancora in vetta al mondiale con Sebastian Vettel provando a rosicchiare qualche punto nel Costruttori, ma la differenza la potrebbe fare anche il meteo poiché le previsioni parlano di pioggia abbondante sia venerdì che sabato, con solamente la gara asciutta. Sarà una lotta tecnico-tattica che premierà chi sbaglierà di meno.

Power Unit messe a dura prova
Si arriva su un circuito che mette a dura prova la resistenza delle power-unit poiché per oltre il 70% della pista il motore viene spinto al massimo. Si raggiungeranno velocità incredibile e ancora una volta tutti i record, sia in qualifica che in gara, verranno battuti. Dopo le 65 posizioni di penality (su 20 macchine) inflitte a Stoffel Vandoorne in Belgio assisteremo ad una nuovo capitolo? Non capisco perché si debba continuare con questa farsa, ma soprattutto perché debba essere il pilota a pagare per un errore del team o del motorista.

Red Bull in difesa
Dopo il podio conquistato nelle Ardenne da Daniel Ricciardo, la Red Bull sarà chiamata ad un weekend in difesa (per non parlare della McLaren-Honda) poiché Monza è un circuito di pura velocità a differenza di Spa dove il carico aerodinamico ha un ruolo di primaria importanza viste le curve ad ampio raggio. Dovranno guardarsi le spalle dai motorizzati Mercedes.

Ocon-Perez: arriverà la parola fine?
Mi auguro di non dover assistere ad un nuovo capitolo della diatriba targata Perez-Ocon anche se sono allibito dal non intervento da parte della FIA. Il Team, nonostante le varie dichiarazioni, sta dimostrando di non esser in grado di gestire i suoi piloti, supportati da sponsor di vitale importanza per il team stesso. Pertanto deve essere la Federazione a mettere un freno come già successo in passato con altri piloti.

Vi aspetto numerosi a Monza per far sentire il vostro supporto a tutti i protagonisti di questo fantastico sport.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Belgio, IL PUNTO di Minardi “Vince Hamilton ma la Ferrari risponde. Ora tutti a Monza”

Da Spa-Francorchamps abbiamo avuto la risposta che ci aspettavamo dalla Ferrari. Un secondo posto importante per il team e per Sebastian Vettel (fresco del rinnovo triennale), poiché ha saputo difendere la leadership su una pista non a loro favorevole. Non solo si è evitata la doppietta Mercedes, ma Raikkonen ha chiuso davanti al connazionale nonostante una severità eccessiva nei suoi confronti da parte dei commissari.

Hamilton e Vettel, due grandi Campioni del Mondo, hanno lottato fino alla fine sul filo dei millesimi, come dimostra il giro più veloce in gara del ferrarista (arrivato al 41esimo giro) che gli è valso anche il nuovo record della pista, dopo la fantastica pole position (la 68esima con record) del britannico che ha raggiunto Michael Schumacher.

Un bellissimo biglietto da visita per la Ferrari in vista del prossimo Gran Premio di Monza, il primo organizzato direttamente dall’Automobil Club, la cui prevendita di biglietti sta andando veramente molto bene. In questo momento, il vero asso nella manica della Mercedes è dato dall’overboost come si è visto in particolar modo allo start e alla ripartenza al rientro della Safety-car.

Se lo Stop&go con 10” di penalità inflitto a Kimi Raikkonen per non aver rallentato in regime di bandiere gialle a seguito dell’uscita di Max Verstappen (la cui vettura era già bordo pista) mi sembrano veramente eccessivi, credo sia arrivato il momento che la FIA intervenga in modo decisivo e pesante nei confronti di Ocon e Perez, per mettere la parola fine a questa diatriba prima che qualcuno di faccia male. Quanto abbiamo visto va ben oltre la battaglia in pista tra due piloti. La Force India non si sta dimostrando in grado di saper gestire i suoi due piloti.

Gian Carlo Minardi

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F1 | Gp Belgio. Pista pro-Mercedes. Minardi “La migliore difesa è l’attacco”

Terminata la pausa estiva ci prepariamo ad entrare nell’ultima parte di un campionato che si sta dimostrando molto equilibrato. Mancano ancora nove appuntamenti alla fine e, almeno sulla carta, Ferrari e Mercedes hanno quattro gran premi favorevoli ciascuno. Vincerà chi sarà più bravo a mettere in pista gli ultimi sviluppi e chi commetterà meno errori, poiché fino ad oggi sia Vettel che Hamilton non sono esenti da colpe.

Si parte con Spa-Francorchamps e Monza, due piste pro-Mercedes, prima di arrivare a Singapore che potrebbe essere lo spartiacque anche per il mercato-piloti. In questa ultima parte di stagione entreranno in gioco anche le possibili penalty per la sostituzione dei componenti legate alla Power-Unit. Sebastian Vettel è leggermente in svantaggio rispetto a Lewis Hamilton.

Si arriva su una pista molto impegnativa sia per le vetture che per i piloti con carico aerodinamico e velocità importanti.

Tradizionalmente il meteo è molto variabile e per la prima volta nelle Ardenne Pirelli porterà le Ultra-Soft. Le prove libere del venerdì saranno determinanti per studiare il comportamento di questa mescola e capire i giri che si potranno effettuare prima di passare al compound più duro.

Così come a Monza, anche in Belgio, la prima curva rappresenta un incognita importante. Storicamente la Source è stata fatale a molti piloti tra cui anche Fernando Alonso che perse un mondiale con la Ferrari quando Grosjean gli decollò pericolosamente sopra.

La Red Bull potrebbe essere il terzo incomodo, pronta a rubare punti pesanti con Verstappen e Ricciardo, sfruttando il buon carico aerodinamico prima di giocarsi il tutto per tutto a Singapore. Il bel gesto visto in Ungheria da parte degli uomini di Toto Wolff potremo non rivederlo. Hanno regalato a Vettel tre punti che potrebbero risultate anche determinanti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Ungheria, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “E’ DOPPIETTA FERRARI!”

Tutto “quasi” come da copione, sole e Ferrari, all’insegna dell’avevamo previsto. Una prima fila tutta Ferrari dopo un weekend durante il quale il team di Maranello ha saputo ottimizzare tutte le novità portate sul tracciato, sarebbe bastata una buona partenza e via. Invece come sempre l’imprevisto. Un volante non in asse e la gara di Vettel si è fatta complicata. Una vittoria splendida che ha confermato la tabella di marcia di questo Mondiale che vedeva la Ferrari favorita su questo tracciato, una doppietta importante per entrambe le classifiche mondiali con una menzione di merito al lavoro di Raikkonen che ha fatto da scudiero ad un Vettel capace di portare alla vittoria la propria vettura nonostante l’impedimento.

La gara è stata interessante sotto il profilo tecnico, meno sotto il profilo dello spettacolo; si sa all’Hungaroring i sorpassi sono difficili. E’ da sottolineare la prestazione della Red Bull che è stata sempre performante durante il weekend e in gara, senza la penalizzazione per la sciocchezza iniziale che costata anche l’esclusione di Riccardo, Verstappen avrebbe potuto inserirsi nella lotta fra i due Piloti Mercedes e forse dare qualche grattacapo anche a Raikkonen.

Meritano la menzione il solito Fernando Alonso che ha portato al 6° posto la sua Maclaren-Honda dimostrando la sua indomabile grinta, e Carlos Sainz che con il 7° posto ha portato un buon bottino di punti ad una Toro Rosso un po’ distratta dai programmi futuri che si vocifera prevedano la motorizzazione Honda.

Una nota infine per la sportività Mercedes che ha amministrato i giochi di squadra in modo molto corretto, tanto da rinunciare a tre punti per Hamilton che potrebbero in futuro pesare non poco nell’economia del Campionato Piloti.

Il Circus va in ferie ed era indispensabile che la Ferrari portasse a casa il bottino pieno per affrontare al rientro le prossime due gare con lo spirito di chi è pronto a sovvertire i pronostici che vedono una Mercedes favorita sui veloci tracciati di Spa e Monza. La reazione tecnica c’è stata e, chissà, le condizioni del tempo o scenari diversi potranno anche sovvertire le previsioni.

Gian Carlo Minardi