F1 | Gp Singapore, Minardi “Gara tattica. Qualifica importante ma non determinante”

La Formula 1 arriva questo fine settimana a Singapore, teatro del primo gran premio della storia del Circus in notturna che quest’anno festeggia la decima edizione. Il Marina Bay Street Circuit è uno di quei circuiti che non ha ancora la certezza di avere un suo seguito nel calendario. Perdere questo appuntamento vorrebbe dire perdere un pezzo del made in Italy poiché l’intero impianto di illuminazione è firmato da un’azienda romagnola.

E’ una pista molto impegnativa (5065 metri) per macchine, motore, piloti e gomme. Anche se si corre di notte, il tasso di umidità è molto alto e le 23 curve sollecitano particolarmente la gomma posteriore sinistra e la Pirelli ha scelto le mescole più morbide con Soft-SuperSoft e Ultra-Soft. Tradizionalmente si arriva alla soglia delle due ore di gara, causa anche la presenza della safety-car che proprio per il particolare layout della pista è una presenza costante in tutte le edizioni.

Le curve lente e i numerosi cambi di direzione potrebbero favorire la Ferrari che è chiamata a reagire dopo i distacchi accusati a Monza. Singapore potrebbe rappresentare un vero e proprio spartiacque per lo sviluppo del campionato. Qualora la Ferrari dovesse stare davanti alle Mercedes, si potrebbe sperare in un finale di stagione avvincente.  Un eventuale nuovo successo degli uomini di Toto Wolff potrebbe far cadere il sipario.  Sebastian Vettel è il pilota che ha conquistato il maggior numero di successi al Marina Bay (quattro) contro le due vittorie rispettivamente di Lewis Hamilton e Fernando Alonso. L’anno scorso fu invece Nico Rosberg a firmare l’albo d’oro.

Sarà una gara molto tattica dove la qualifica ti da una grande mano, anche se la pole position non è garanzia di vittoria poiché ogni minimo errore viene pagato pesantemente vista la vicinanza dei muri.

Sarà un weekend molto impegnativo anche nelle retrovie. La risoluzione del contratto tra McLaren e Honda è un dato di fatto, con l’arrivo della Renault a Woking e il trasloco del colosso giapponese verso Faenza (Toro Rosso) anche se mancano le comunicazioni ufficiali. Movimenti importanti anche sul fronte piloti con Carlos Sainz pronto a salutare Faenza per trasferirsi ad Enstone al fianco di Nico Hulkenberg. In Toro Rosso dovrebbe venire promosso Gasly. Insieme ai propulsori giapponesi potrebbe arrivare Matsushita, lasciando a piedi il russo Kvyat.

Si sta parlando anche del futuro della serie e di come strutturare i weekend. Mi fa piacere leggere che Ross Brawn sia aperto ai venerdì mattina dedicati ai piloti provenienti dalla F2. E’ da anni che sostengo l’importanza di questa iniziativa volta a valorizzare i giovani.

C’è tanta carne al fuoco e a Sepang (Malesia) potremo vedere già qualche movimento. Facciamo un passo alla volta. Ora tocca a Singapore.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, IL PUNTO di Minardi “Dopo il Belgio mi aspettavo distacchi minori. Cornice di pubblico fantastica”

La Mercedes ha stra-dominato il Gran Premio d’Italia, ma il vincitore numero uno sono stati i tifosi e gli appassionati accorsi in massa in tutte e tre le giornate riempiendo l’autodromo. In particolare la giornata di sabato è stata veramente lunga e fredda e la direzione di gara non è stata impeccabile nelle comunicazioni. Per fortuna si è conclusa per il meglio con lo svolgimento delle qualifiche. Il pubblico ha dimostrato il proprio affetto verso la F1, il Gran Premio d’Italia a Monza e verso una Ferrari che deve ancora crescere.

Fin dalle prove libere del venerdì si era intuito che la Mercedes avrebbe fatto sul serio e i distacchi inflitti oggi ai diretti avversari la dice lunga su quello che è lo strapotere a disposizione di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

Dopo il risultato di Spa-Francorchamps francamente mi aspettavo un divario meno accentuato. I trentasei secondi dal vincitore accusati da Vettel sono una nota dolente per il proseguo del mondiale. Certamente non è tutto finito, anzi ci sono ancora molte gare da qui alla fine, ma questa doppietta può far gioire doppiamente la Mercedes in virtù di quei appuntamento a loro meno favorevoli.

Quello che preoccupa è la rinascita della Red Bull supportata da un Daniel Ricciardo fortemente propositivo che ha marchiato il giro più veloce della corsa. L’irruenza di Verstappen ha giocato contro all’olandese che, dopo l’ottimo start, avrebbe potuto giocarsi il podio.

Ennesima delusione in casa McLaren (anche se non c’erano molte speranze viste le caratteristiche di Monza), mentre la Williams è riuscita a marchiare punti importanti in ottica mondiale per provare ad agguantare il quinto posto (a discapito della Toro Rosso) grazie ad una bella gara del giovanissimo Stroll che ha chiuso davanti a Massa.

Non ci resta che aspettare Singapore. Nei prossimi giorni vi racconterò le emozioni e le impressioni che ho raccolto direttamente a Monza

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, Minardi “Ferrari dovrà lottare contro l’overboost Mercedes”

La Formula 1 è pronta a sbarcare questo fine settimana nel Tempio della Velocità di Monza per il Gran Premio d’Italia (giunto quest’anno all’88esima edizione) per regalarci un’altra avvincente sfida tra Ferrari e Mercedes. Dopo il positivo risultato dello scorso weekend c’è grande attesa verso Vettel e Raikkonen, ma gli uomini di Toto Wolff partono certamente favoriti potendo contare anche sul loro overboost che gli permette di prendere quel vantaggio da tenere gli inseguitori fuori dalla zona DRS come si è visto a Spa-Francorchamps sia al pronti-via che alla ripartenza dopo l’uscita della safety-car.

La Ferrari giocherà il tutto per tutto per provare a lasciare il circuito di casa ancora in vetta al mondiale con Sebastian Vettel provando a rosicchiare qualche punto nel Costruttori, ma la differenza la potrebbe fare anche il meteo poiché le previsioni parlano di pioggia abbondante sia venerdì che sabato, con solamente la gara asciutta. Sarà una lotta tecnico-tattica che premierà chi sbaglierà di meno.

Power Unit messe a dura prova
Si arriva su un circuito che mette a dura prova la resistenza delle power-unit poiché per oltre il 70% della pista il motore viene spinto al massimo. Si raggiungeranno velocità incredibile e ancora una volta tutti i record, sia in qualifica che in gara, verranno battuti. Dopo le 65 posizioni di penality (su 20 macchine) inflitte a Stoffel Vandoorne in Belgio assisteremo ad una nuovo capitolo? Non capisco perché si debba continuare con questa farsa, ma soprattutto perché debba essere il pilota a pagare per un errore del team o del motorista.

Red Bull in difesa
Dopo il podio conquistato nelle Ardenne da Daniel Ricciardo, la Red Bull sarà chiamata ad un weekend in difesa (per non parlare della McLaren-Honda) poiché Monza è un circuito di pura velocità a differenza di Spa dove il carico aerodinamico ha un ruolo di primaria importanza viste le curve ad ampio raggio. Dovranno guardarsi le spalle dai motorizzati Mercedes.

Ocon-Perez: arriverà la parola fine?
Mi auguro di non dover assistere ad un nuovo capitolo della diatriba targata Perez-Ocon anche se sono allibito dal non intervento da parte della FIA. Il Team, nonostante le varie dichiarazioni, sta dimostrando di non esser in grado di gestire i suoi piloti, supportati da sponsor di vitale importanza per il team stesso. Pertanto deve essere la Federazione a mettere un freno come già successo in passato con altri piloti.

Vi aspetto numerosi a Monza per far sentire il vostro supporto a tutti i protagonisti di questo fantastico sport.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Belgio, IL PUNTO di Minardi “Vince Hamilton ma la Ferrari risponde. Ora tutti a Monza”

Da Spa-Francorchamps abbiamo avuto la risposta che ci aspettavamo dalla Ferrari. Un secondo posto importante per il team e per Sebastian Vettel (fresco del rinnovo triennale), poiché ha saputo difendere la leadership su una pista non a loro favorevole. Non solo si è evitata la doppietta Mercedes, ma Raikkonen ha chiuso davanti al connazionale nonostante una severità eccessiva nei suoi confronti da parte dei commissari.

Hamilton e Vettel, due grandi Campioni del Mondo, hanno lottato fino alla fine sul filo dei millesimi, come dimostra il giro più veloce in gara del ferrarista (arrivato al 41esimo giro) che gli è valso anche il nuovo record della pista, dopo la fantastica pole position (la 68esima con record) del britannico che ha raggiunto Michael Schumacher.

Un bellissimo biglietto da visita per la Ferrari in vista del prossimo Gran Premio di Monza, il primo organizzato direttamente dall’Automobil Club, la cui prevendita di biglietti sta andando veramente molto bene. In questo momento, il vero asso nella manica della Mercedes è dato dall’overboost come si è visto in particolar modo allo start e alla ripartenza al rientro della Safety-car.

Se lo Stop&go con 10” di penalità inflitto a Kimi Raikkonen per non aver rallentato in regime di bandiere gialle a seguito dell’uscita di Max Verstappen (la cui vettura era già bordo pista) mi sembrano veramente eccessivi, credo sia arrivato il momento che la FIA intervenga in modo decisivo e pesante nei confronti di Ocon e Perez, per mettere la parola fine a questa diatriba prima che qualcuno di faccia male. Quanto abbiamo visto va ben oltre la battaglia in pista tra due piloti. La Force India non si sta dimostrando in grado di saper gestire i suoi due piloti.

Gian Carlo Minardi

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F1 | Gp Belgio. Pista pro-Mercedes. Minardi “La migliore difesa è l’attacco”

Terminata la pausa estiva ci prepariamo ad entrare nell’ultima parte di un campionato che si sta dimostrando molto equilibrato. Mancano ancora nove appuntamenti alla fine e, almeno sulla carta, Ferrari e Mercedes hanno quattro gran premi favorevoli ciascuno. Vincerà chi sarà più bravo a mettere in pista gli ultimi sviluppi e chi commetterà meno errori, poiché fino ad oggi sia Vettel che Hamilton non sono esenti da colpe.

Si parte con Spa-Francorchamps e Monza, due piste pro-Mercedes, prima di arrivare a Singapore che potrebbe essere lo spartiacque anche per il mercato-piloti. In questa ultima parte di stagione entreranno in gioco anche le possibili penalty per la sostituzione dei componenti legate alla Power-Unit. Sebastian Vettel è leggermente in svantaggio rispetto a Lewis Hamilton.

Si arriva su una pista molto impegnativa sia per le vetture che per i piloti con carico aerodinamico e velocità importanti.

Tradizionalmente il meteo è molto variabile e per la prima volta nelle Ardenne Pirelli porterà le Ultra-Soft. Le prove libere del venerdì saranno determinanti per studiare il comportamento di questa mescola e capire i giri che si potranno effettuare prima di passare al compound più duro.

Così come a Monza, anche in Belgio, la prima curva rappresenta un incognita importante. Storicamente la Source è stata fatale a molti piloti tra cui anche Fernando Alonso che perse un mondiale con la Ferrari quando Grosjean gli decollò pericolosamente sopra.

La Red Bull potrebbe essere il terzo incomodo, pronta a rubare punti pesanti con Verstappen e Ricciardo, sfruttando il buon carico aerodinamico prima di giocarsi il tutto per tutto a Singapore. Il bel gesto visto in Ungheria da parte degli uomini di Toto Wolff potremo non rivederlo. Hanno regalato a Vettel tre punti che potrebbero risultate anche determinanti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Ungheria, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “E’ DOPPIETTA FERRARI!”

Tutto “quasi” come da copione, sole e Ferrari, all’insegna dell’avevamo previsto. Una prima fila tutta Ferrari dopo un weekend durante il quale il team di Maranello ha saputo ottimizzare tutte le novità portate sul tracciato, sarebbe bastata una buona partenza e via. Invece come sempre l’imprevisto. Un volante non in asse e la gara di Vettel si è fatta complicata. Una vittoria splendida che ha confermato la tabella di marcia di questo Mondiale che vedeva la Ferrari favorita su questo tracciato, una doppietta importante per entrambe le classifiche mondiali con una menzione di merito al lavoro di Raikkonen che ha fatto da scudiero ad un Vettel capace di portare alla vittoria la propria vettura nonostante l’impedimento.

La gara è stata interessante sotto il profilo tecnico, meno sotto il profilo dello spettacolo; si sa all’Hungaroring i sorpassi sono difficili. E’ da sottolineare la prestazione della Red Bull che è stata sempre performante durante il weekend e in gara, senza la penalizzazione per la sciocchezza iniziale che costata anche l’esclusione di Riccardo, Verstappen avrebbe potuto inserirsi nella lotta fra i due Piloti Mercedes e forse dare qualche grattacapo anche a Raikkonen.

Meritano la menzione il solito Fernando Alonso che ha portato al 6° posto la sua Maclaren-Honda dimostrando la sua indomabile grinta, e Carlos Sainz che con il 7° posto ha portato un buon bottino di punti ad una Toro Rosso un po’ distratta dai programmi futuri che si vocifera prevedano la motorizzazione Honda.

Una nota infine per la sportività Mercedes che ha amministrato i giochi di squadra in modo molto corretto, tanto da rinunciare a tre punti per Hamilton che potrebbero in futuro pesare non poco nell’economia del Campionato Piloti.

Il Circus va in ferie ed era indispensabile che la Ferrari portasse a casa il bottino pieno per affrontare al rientro le prossime due gare con lo spirito di chi è pronto a sovvertire i pronostici che vedono una Mercedes favorita sui veloci tracciati di Spa e Monza. La reazione tecnica c’è stata e, chissà, le condizioni del tempo o scenari diversi potranno anche sovvertire le previsioni.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Ungheria, Banco di prova per Mercedes e Ferrari

Questo weekend la Formula 1 sbarca a Budapest, inaugurando la seconda parte di stagione. Si arriva su un tracciato tradizionalmente baciato dal sole e dalle alte temperature in cui i team dovranno scoprire velocemente la migliore mescola (tra Medie, Soft e SuperSoft) da usate su un asfalto stradale e poco usato durante la stagione. Le condizioni del tracciato cambieranno velocemente dopo ogni sessione così come le performance delle vetture andranno migliorando.

Sulla carta parliamo di un layout (molto simile ad un kartodromo) favorevole a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, anche se l’anno scorso dietro alle due Mercedes arrivarono le Red Bull, anche oggi sono in fase di recuperato giocando un ruolo da guastafeste.

Davanti ad una Mercedes così competitiva c’è poco da stare tranquilli e a Maranello ne sono consapevoli. Dopo il difficile fine settimana britannico, è stato molto apprezzabile il supporto alla squadra arrivato dal Presidente Sergio Marchionne.

L’Hungaroring sarà un bel banco di prova per Mercedes, ma soprattutto per la Ferrari in ottica campionato. Se i ragazzi di Toto Wolff dovessero ripetere il risultato eclatante di quindici giorni fa su una pista che la vede meno favorita, il campionato si può (quasi) ritenere concluso, aprendo ad un’estata bollente sul fronte dei rinnovi contrattuali in casa del Cavallino Rampante.

Non dimentichiamoci che da martedì inizieranno due giorni di test in cui rivedremo in pista Robert Kubica al volante della Renault R.S. 17. Davanti ad un risultato positivo l’ambiente potrebbe destabilizzarsi. Sarà una sfida importate per il polacco che firmerà il suo debutto sulla vettura di nuova generazione. Con grande piacere ho appreso la notizia dell’esordio (mercoledì) di Luca Ghiotto al volante della Williams FW40. Un ragazzo che ho avuto modo di seguire insieme alla Scuola Federali fin dai suoi esordi nelle formule. Antonio Giovinazzi, terzo pilota Ferrari, sarà invece al volante della Haas motorizzata Ferrari durante le prove libere del gran premio.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Inghilterra, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari in affanno davanti allo strapotere Mercedes”

Bisogna riconoscere lo strapotere Mercedes, partito fin dal sabato con una stratosferica pole position di Lewis Hamilton e continuata con la doppietta in gara. Il team ha dimostrato, ancora una volta, tutta la sua forza e supremazia sia sul fronte motore che telaio. Lo si è visto in particolar modo nella rimonta di Valtteri Bottas che dalla nona posizione ha chiuso alle spalle del compagno di box.

Una Ferrari in affanno che si è difesa soprattutto con un Kimi Raikkonen (in spolvero rispetto a Vettel) che con un guizzo è riuscito a portare la sua SF70H in prima fila. Cercando di tenere il passo degli avversari le rosse sono andate in affanno e proprio sul finale la classifica è stata stravolta per colpa di una doppia foratura.

Silverstone era una gara favorevole alle Mercedes e i pronostici sono stati rispettati pienamente anche se si sperava in una “sconfitta” meno dolorosa da parte del team di Maranello. Rispetto ad un anno fa c’è stato un miglioramento grazie al podio del finlandese. Col settimo posto finale, Vettel ha visto praticamente azzerato tutto il suo vantaggio nei confronti del campione britannico, che si è portato ad una sola lunghezza dal ferrarista. La Ferrari perde ulteriore terreno anche nella classifica costruttori.

Tra quindici giorni si arriverà a Budapest, una pista che potrebbe giocare in favore della Ferrari, anche se davanti ad una Mercedes così competitiva nulla è scontato. Una Ferrari che dovrà guardarsi dalla Red Bull pronta a rovinarle i piani. Max Verstappen, esente da problemi tecnici, è tornato il solito guerriero mentre Ricciardo si è reso protagonista di una grande rimonta, chiudendo in quinta posizione alle spalle dell’olandese.

Gian Carlo Minardi

F1 | Silverstone, Minardi “E’ la pista di Lewis, ma la Ferrari c’è. Nel 1989 l’emozione più bella”

A distanza di una settimana si riaccende la sfida tra Mercedes e Ferrari, con la Red Bull terzo incomodo. Arriviamo al giro di boa della stagione su una pista, Silverstone, che tradizionalmente è favorevole alla Mercedes e a Lewis Hamilton, ma la Ferrari c’è ed è uscita molto bene dal confronto austriaco.

Il meteo sarà certamente una componente importante, ma stiamo assistendo ad un’entusiasmante lotta a cinque giocata sul filo dei centesimi tra Hamilton-Bottas-Vettel-Raikkonen-Ricciardo come hanno dimostrato la sequenza dei tempi messi a segno negli ultimi dieci giri al Red Bull Ring.

Al di la delle qualifiche in cui tutti hanno i loro segreti (vedi il doppio overboost messo a punto a Brackley) in gara abbiamo un livellamento delle forze in campo, anche se la W08 resta la vettura da battere. Se l’anno scorso Hamilton o Rosberg potevano permettersi di partire dal fondo dello schieramento agguantando ugualmente il podio, quest’anno il lavoro è più tosto. In Austria il pilota britannico, scattando dalla quarta fila, si è dovuto accontentare della quarta piazza alle spalle di un agguerrito Ricciardo che ha conquistato il quinto podio consecutivo.

Silverstone è un circuito affascinante con un pubblico eccezionale il cui tifo darà certamente la carica ad Hamilton, chiamato a reagire alla sconfitta austriaca provando a ripetere il successo della passata stagione. Vettel si presenta con venti punti di vantaggio e cercherà il riscatto dopo la débâcle 2016 dove non riuscì ad andare oltre il nono posto (quinto Kimi Raikkonen). La situazione a Maranello rispetto ad un anno fa è decisamente diversa e la Ferrari porterà un’evoluzione della Power Unit per contrastare la corrazzata tedesca che qualche crepa sul lato dell’affidabilità la sta mostrando. E’ una pista molto veloce e assisteremo all’ennesimo abbassamento dei tempi sia un qualifiche che in gara. Sul fronte dei pneumatici, la Pirelli porterà le mescole Medium, Soft e SuperSoft. Una scelta che gioca in favore della Mercedes.

Silverstone ha regalato al Minardi Team diverse soddisfazioni. La più importante è sicuramente marchiata 1989 quando con “Piero” Martini e Luis Perez Sala conquistammo un insperato quinto e sesto posto, salvando le sorti del team restando nei primi dieci della classifica costruttori (fondamentale per la spartizione dei diritti televisivi). In quegli anni solamente i primi sei classificati entravano nella zona punti. Fu certamente una grandissima soddisfazione anche perché al primo giro Piero rientrò ai box per un surriscaldamento delle temperature del motore. Decisi di rimandarlo in pista per la disperazione. Per fortuna il guasto era causato solamente da una bolla che venne riassorbita permettendogli di tagliare il traguardo.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Austria, Il PUNTO di Gian Carlo Minardi

In Austria la Mercedes ha dato prova ancora una volta della sua forza e di essere il team da battere. E’ stata protagonista con due piloti nonostante Lewis Hamilton non sia riuscito ad agguantare il podio finale in favore di un ottimo Ricciardo. Nella parte finale la Ferrari ha sfiorato il successo con Sebastian Vettel ma deve ottimizzare tutto al 101% per cercare di contrastare questo strapotere Mercedes che ogni tanto mostra qualche “crepa” sul lato affidabilità.

E’ stato un gran premio lottato sulle strategie in cui le gomme hanno giocato un ruolo importante. Dal 50esimo al 71esimo passaggio la sequenza dei giri veloci è stata impressionante. Vettel, Ricciardo, Hamilton e Raikkonen giravano su tempi vicinissimi racchiusi in una forbice di pochi millesimi.

Al via Valtteri Bottas si è reso protagonista di una partenza perfetta, determinante per restare in vetta e passare indenne la prima curva che è costata cara invece a Verstappen ed Alonso causa Kvyat. Start non ottimo per Kimi Raikkonen che si è trovato a lottare con Daniel Ricciardo, col ferrarista costretto ad andare largo alla prima curva perdendo alcune posizioni.

Come era prevedibile la Red Bull sarà il vero termometro di questo mondiale. Quinto podio consecutivo in questa stagione per Ricciardo. Grazie al secondo posto “Seb” porta a 20 punti il suo vantaggio nei confronti di uno scatenato Lewis Hamilton che ha provato in tutti in modi ad agguantare almeno il podio nonostante i problemi di blister sulle sue Pirelli, mentre sul fronte Costruttori la casa di Maranello cede ancora qualche punto. Non siamo neanche a metà mondiale e c’è tutto il tempo per recuperare. Nella seconda parte della stagione l’affidabilità sarà determinante, così come le penalità per l’eventuale sostituzione delle componenti della Power-Unit.

Tra una settimana si arriverà a Silverstone, circuito particolarmente ostico per la Ferrari che l’anno scorso vide il trionfo di Lewis Hamilton. A casa sua proverà a recuperare terreno. La Ferrari dovrà stare attenta a sfruttare ogni occasione.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Austria, Minardi “Arriviamo da una settimana ridicola”

Si è chiusa una settimana a dir poco ridicola, ricca di tante parole sgonfiate come una bolla di sapone nell’incontro a Parigi del tutto inutile poiché non ha portato a nient’altro tranne che una reprimenda nei confronti di un atto che resta discutibile.

Durante il weekend austriaco, Sebastian Vettel avrà gli occhi dei commissari sportivi puntati addossi e questo potrebbe giocare a favore di Lewis Hamilton in una possibile bagarre col diretto avversario. Tra i due piloti ci sarà certamente tensione, anche se non ho mai creduto ad una convivenza idilliaca visto che sono in piena lotta per il mondiale. Un grattacapo in più per la Mercedes considerando che le mie sirene parlano di un possibile approdo del ferrarista, già nel 2018, a Brackley.

Si arriva su un circuito corto (lungo appena 4.318 metri) in cui il meteo potrebbe giocare un ruolo importante, ma abbastanza veloce da regalarci prestazioni ravvicinate. La pole position potrebbe giocarsi sul filo dei millesimi.

La Ferrari dovrà essere pronta a controbattere lo strapotere Mercedes, guardandosi le spalle dai padroni di casa della Red Bull che tenteranno il tutto per tutto in qualifica per portarsi in prima fila e infastidire la lotta al vertice, avendo optato per 9 set di UltraSoft (contro gli otto di casa Mercedes e 7 di Vettel e Raikkonen).

La sorpresa di questa stagione è la Force India che sta confermando il quarto posto nel mondiale costruttori conquistato nella passata stagione. Un risultato straordinario per un piccolo team disturbato da non pochi problemi economici, chiamato anche a gestire un’incandescente lotta tra Perez ed Ocon. Il messicano deve riscattare l’episodio negativo canadese in cui non ha ascoltato l’ordine di scuderia, soprattutto in vista del mercato piloti.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Azerbaijan, Vince Ricciardo davanti a Bottas. Minardi “Circuito inadatto alla F1. Decisioni dei commissari non oggettive”

Su un circuito inadatto ad ospitare un gran premio di Formula 1, gli errori dei piloti e l’impreparazione dei commissari di percorso hanno reso spettacolare una corsa fino all’ultima curva dell’ultimo giro, tra safety-car e bandiere rosse, come dimostra una classifica che ha visto al primo e secondo posto due piloti che ad inizia gara si trovavano in fondo.

I commissari sportivi hanno giustamente penalizzato la reazione di Sebastian Vettel che ha colpito Lewis Hamilton, frutto però di un errore voluto da parte del britannico che a mio parere non ha rispettato il regolamento rallentando eccessivamente al momento della ripartenza della corsa dopo la safety-car. Dalle riprese in tv la distanza tra la sua Mercedes e la vettura di sicurezza mi sembrava decisamente superiore alle dieci macchine previste. Considerando anche il problema a Lewis, lo stop and go di dieci secondi è stato fatale al tedesco della Ferrari che si porta a casa un risultato comunque prezioso in ottica campionato poiché è riuscito a stare davanti al diretto avversario su una pista decisamente favorevole ai motori Mercedes come hanno dimostrato le prestazioni di Force India e Williams.

La Ferrari, e Sebastian Vettel, dovranno essere abili a battere la concorrenza anche sul lato psicologico, tallone d’Achille di Hamilton, soprattutto su quei circuiti in cui la Mercedes si dimostrerà superiore dal lato tecnico, come in questo weekend. Il risultato della qualifica parla da se.

Degno di nota il terzo posto di Lance Stroll che fino agli ultimi metri ha assaporato il profumo della seconda posizione. Un risultato comunque importantissimo per un pilota che è stato bersagliato da numerose critiche e che in una gara difficile non ha commesso errori. Si tratta di un risultato importante anche per i colori italiani poiché il canadese è partito proprio dalla Campionato Italiano di Formula 4.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Azerbaijan, Minardi “Pista adattata al propulsore Mercedes. Ferrari dovrà limitare i danni”

Per il secondo anno la Formula 1 arriva a Baku per il Gran Premio di Azerbaijan, su una pista decisamente anomala. I suoi 6 chilometri di asfalto la rendono il secondo circuito più lungo del mondiale la cui carreggiata passa da 12 a 7 metri, con passaggi molto impegnativi come le curve 8,9 e 10 (zona del castello). E’ presente anche il rettilineo più lungo del mondiale ( oltre 2 Km) in cui si raggiungeranno velocità elevatissime, terreno fertile per il propulsore Mercedes. L’anno scorso Sebastian Vettel è riuscito a inserire al sua Ferrari alle spalle del vincitore Nico Rosberg, sfruttando il momento di nervosismo di Lewis Hamilton. Probabilmente saranno battuti i record, sia in qualifica che in gara, della passata stagione.

Proprio per le sue caratteristiche , il tracciato è favorevole alla compagine tedesca e Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen dovranno cercare di ridurre al minimo i danni. In un campionato che si sta dimostrando altamente combattuto dovranno cercare di sfruttare al meglio ogni indecisione degli avversari, sia sul lato tecnico che della strategia.

Il lungo rettilineo che immette sul rettilineo finale potrebbe diventare un nuovo teatro di qualche team-radio di Fernando Alonso, nonostante gli sforzi della Honda di rassicurare tifosi, appassionati e addetti ai lavori. La situazione purtroppo non è piacevole e voci parlano di un piano B da parte della McLaren, anche se non di facile attuazione poiché i giapponesi non sono solamente dei partner tecnici, ma anche finanziari.

Occhio agli outsider, con la Force India in prima linea. Perez ed Ocon potrebbero ripetere l’exploit di Montreal. La Red Bull invece potrebbe pagare dazio principalmente per colpa del motore transalpino.

Gian Carlo Minardi