F1 | Gp Baku, PRESENTAZIONE di Minardi

Questo fine settimana torna l’appuntamento con la Formula 1 col quarto Gran Premio sul circuito cittadino di Baku che l’anno scorso, diversamente da ogni previsione, ci aveva regalato una gara ricca di colpi di scena accendendo di fatto la rivalità tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel protagonisti di un contatto in regime di safety-car col ferrarista che aveva reagito alla frenata eccessiva del britannico (innescando un tamponamento tra i due) con una “sportellata”.

La gara fu vinta da Daniel Ricciardo su Red Bull davanti a Valtteri Bottas e Lance Stroll.

Proprio per la conformazione del circuito sarà un fine settimana condizionato dalla presenza della vettura di sicurezza, anche se non presenta particolari caratteristiche dal punto di vista tecnico, sia sul fronte aerodinamico che di gomme dove la Pirelli porterà le Soft-SuperSoft e UltraSoft.

Diversamente dalle aspettative di inizio stagioni arriviamo a questo appuntamento con una Mercedes che corre in difesa e ancora senza vittoria, diversamente da una Ferrari che è riuscita a sfruttare al meglio le occasioni conquistando due vittorie con Vettel e il terzo posto con Raikkonen in Cina, dove sono stati molto bravi in casa Red Bull a sfruttare gli errori altrui.

In questi giorni si è discusso molto sulla strategia adottata dalla Ferrari nei confronti di Kimi Raikkonen, ma non bisogna dimenticare che il rinnovo del finlandese è dettato da condizioni interne e pertanto non capisco questo malumore. Gli obiettivi del team sono prioritari e chi lavora per il team si deve adeguare alle scelte della squadra. Giusto o no, Sebastian Vettel è la prima guida, così come in Mercedes Lewis Hamilton è il pilota di punta. Nonostante l’inizio non esaltante della Mercedes e del suo campione, sarà una lotta serratissima tra i due piloti e sono convinto che il britannico riuscirà a ribaltare questa situazione.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Cina, IL PUNTO di Minardi “Verstappen arbitro sconsiderato del mondiale”

Un gran premio il cui disegno è cambiato con l’ingresso della safety-car in seguito all’incidente tra le due Toro Rosso, innescato da un grande errore da parte di Gasly. Daniel Ricciardo e la Red Bull hanno conquistato con autorevolezza la vittoria, segnando anche il giro più veloce della gara, grazie ad un’ottima intuizione e un’esecuzione perfetta dei due pit-stop consecutivi da parte dei meccanici.

Sono stati anche aiutati dalla dea bendata perché sia Ricciardo che Verstappen erano al posto giusto nel momento giusto. Mercedes e Ferrari, al momento dell’ingresso della vettura di sicurezza, avevano già superato la linea non avendo più la possibilità di entrare in pit lane.

Questo risultato dovrà comunque far pensare molto gli uomini di Horner, poiché si stanno facendo scappare un pilota (con un piede già in Italia) che è stato autore di una grande gara, priva di errori a differenza del suo compagno.

Con un’azione irruenta Verstappen è riuscito a rovinare non solamente quanto di buono costruito fino a quel momento nel suo weekend a Shanghai, ma è stato un arbitro sconsiderato del mondiale condizionando pesantemente le prestazioni e il risultato di Sebastian Vettel. Il ferrarista è riuscito solo in parte a limitare i danni. Trovo poco severa la penalità di 10” inflitta dai commissari all’olandese che hanno paragonato il contatto con l’episodio Gasly- Hartley (anche al francese è stata comminata la medesima penalità). Peccato che Verstappen abbia rovinato la corsa al leader del mondiale. I commissari dovrebbero usare il pugno duro con chi è recidivo e valutare sia la gravità dell’azione che le conseguenze dell’incidente.

Dopo i primi tre gran premi un campionato che diventa sempre più affascinante con cinque piloti racchiusi in una manciata di punti e un’avvincente lotta tra tre scuderie con una Red Bul in crescita, una Ferrari che per il secondo GP consecutivo ha conquistato l’intera prima fila e una Mercedes che è ancora a secco di vittorie. La W09 sembra soffrire gli sbalzi di temperatura con un Hamilton non al massimo della sua competitività, ma da campione qual è riuscirà a ribaltare la situazione.

Abbiamo assistito ad un gran premio intenso anche nelle retrovie con un sorpasso al limite di Alonso ai danni di un Vettel in difficoltà con la vettura. Una gara nella gara conclusa con tre piloti diversi di altrettante scuderie sul podio (Ricciardo-Bottas-Raikkonen). Il finlandese si è sacrificato in favore della squadra ritardando la sosta, difendendo poi il risultato con una gara costante concludendo alle spalle di Bottas.

Tra quindici giorni si arriverà in Azerbaijan, circuito ricco di insidie e teatro l’anno scorso del contatto Vettel-Hamilton in regime di safety-car che ha acceso la rivalità tra i due. Tra i due litiganti uscì vincitore Daniel Ricciardo davanti a Valtteri Bottas e a Lance Stroll.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrain, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Vittoria fantastica di Vettel e della Ferrari”

Weekend all’insegna della perfezione, maturità e sicurezza che ci ha consegnato una Ferrari vincente fin dalle qualifiche e concluso con la vittoria di Vettel davanti a Bottas ed Hamilton. E’ stato un gran premio entusiasmante con gli ultimi otto giri corsi al cardiopalma con Sebastian Vettel che ha dimostrato di essere un quattro volte Campione del mondo, come lo aveva dimostrato in Australia Lewis Hamilton mettendo a segna un’incredibile giro in qualifica.

Il tedesco della Ferrari ha coronato al meglio i suoi 200 GP firmando il suo 47esimo successo. Gli uomini di Maranello non hanno commesso alcun errore nella strategia costruendo la corsa sul diretto avversario, Lewis Hamilton poiché il mondiale sarà una lotta tra loro due. Peccato per l’incidente ai box con Kimi Raikkonen che rovina in parte la festa, ma sono episodi che fatto parte di questo sport. Faccio i migliori auguri di pronta guarigione al meccanico.

Questa corsa deve far riflettere chi denigra la Formula 1, poiché su un tracciato vero abbiamo visto bei sorpassi consegnandoci una classifica con venti macchine racchiuse in 3” e un distacco di appena 6dec tra il primo e secondo. Nonostante sia mancata la Red Bull, Ferrari e Mercedes hanno saputo far divertirci tenendoci in tensione fino all’ultimo giro.

Straordinario il quarto posto del binomio Toro Rosso-Honda frutto di una qualifica fantastica da parte di Gasly, protagonista anche di una partenza da campione, che ha sfruttato al massimo macchina e strategia mettendo, con una serie di giri veloci tra il 37esimo e 47esimo passaggio, in sicurezza il risultato da un eventuale attacco di Magnussen.

Con queste premesse sono ansioso di assistere ai prossimi 19 gran premi, e tra solamente sette giorni i motori si riaccenderanno in Cina

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrain, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Nonostante i pochi sorpassi, il gran premio inaugurale di Melbourne è stato interessante dal punto di vista tecnico soprattutto per i tempi sul giro. Con l’appuntamento del Bahrain si arriva su un tracciato vero con temperature più elevate e potrà essere una tappa significativa per distinguere le forze in campo.

In questi quindici giorni tutti i team hanno lavorato alacremente per portare numerosi step evolutivi e da quanto si percepisce è iniziato anche con largo anticipo il mercato piloti. I nomi più gettonati sono Daniel Ricciardo, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas.

Sarà un weekend da seguire con attenzione poiché da una parte abbiamo una Mercedes che dovrà trovare il pronto riscatto dopo l’errore commesso domenica in favore di una Ferrari che a sua volta deve riconfermare quanto di buono fatto in gara e provare a diminuire l’ingente gap accusato nella qualifica australiana. Terzo incomodo la Red Bull che dovrà mettersi in discussione dimostrando di avere le carte in regola per infastidire la scuderia di Maranello.

Dopo il positivo esordio con le due vetture in zona punti (Alonso ha chiuso davanti alla Red Bull di Max Verstappen), anche la McLaren è chiamata ad un’importante conferma anche se dovrà guardarsi le spalle da una crisi economica a cui non è certamente abituati, che potrebbe condizionare l’andamento della stagione. Momento non facile anche in casa Williams, nonostante il motore Mercedes, che ha fatto una scelta azzardata – dettata anche da esigenze economiche – puntando su due piloti giovanissimi il cui più esperto (Stroll) ha appena 19 anni e 20 gp alle spalle.

Secondo appello per Toro Rosso, Sauber e Force India che all’Albert Park non hanno brillato. E’ ancora presto per emettere sentenze poiché sia in casa TR che Sauber ci sono piloti giovani ed inesperti (eccezion fatto per lo svedese Ericsson)

Sarà un weekend ricco di spunti da seguire fin dalle prove libere.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Australia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Weekend all’insegna di due grandi Campioni”

Il mondiale 2018 di Formula 1 inizia sotto il segno di due grandi Campioni del Mondo, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton che si sono spartiti rispettivamente vittoria e pole position. Certamente un risultato che va stretto all’inglese che si è dovuto “arrendere” di fronte alla Ferrari, brava nella strategia e supportata da Sebastian che ha dimostrato di essere un pilota vincente nel momento del bisogno.

L’errore in qualifica di Valtteri Bottas ha influito negativamente sulla strategia Mercedes che si è trovata in inferiorità numerica contro le due Ferrari, ma sarà un campionato giocato anche sugli errori dove sarà fondamentale il contributo di tutti i principali attori. Nonostante le tre zone DRS, Melbourne si conferma un tracciato ostico per i sorpassi e il finlandese non è riuscito a recuperato le posizioni nonostante il potenziale della sua W09.

Il divario tra Ferrari e Mercedes visto in qualifica (0.664 dec) si riduce in gara anche se tra il miglior giro di Hamilton e Vettel restano 4 decimi. E’ stato una corsa molto tecnica corsa su ritmi elevati (14 vetture a pieni giri con solo la Toro Rosso di Hartley doppiata) con una Red Bull che marchia il giro più veloce con Daniel Ricciardo e chiude al quarto posto alle spalle di Kimi Raikkonen nonostante la penalità (eccessiva) ricevuta dai commissari sulla griglia di partenza. Falsa partenza per Max Verstappen, che dovrà fare mea-culpa dopo gli errori commessi, essendo questa già la sua terza stagione.

McLaren promossa
Fernando Alonso piazza la sua McLaren-Renault al quinto posto, tra le Red Bull di Ricciardo e Verstappen, con Vandoorne a completare il weekend col nono piazzamento. Il team di Woking ha bisogno di questi risultati per andare a caccia di nuovi sponsor che darebbero nuovo ossigeno alla scuderia da cui arrivano segnali poco confortanti. Da quanto si apprende McLaren-Automotive sarebbe in vendita con BMW interessata all’acquisto.

Disastro Haas
Giornata decisamente negativa per il team Haas, dopo i positivi risultati ottenuti in qualifica e nella prima parte di gara. Due importanti risultati sono stati vanificati con altrettanti errori. Resta comunque una macchina da tenere d’occhio, che ha saputo compiere un importante salto in avanti rispetto all’anno passato.

Si chiude li primo gran premio. Tra quindici giorni andrà in scena il secondo atto in Bahrain.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Melbourne, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Col Gran Premio di Melbourne parte la lunga stagione 2018 di Formula 1 caratterizzata da 21 appuntamenti in cui, oltre alle strategie legate alle mescole Pirelli (da quest’anno l’arcobaleno cresce di due nuovi compound con Superhard e hypersoft) si aggiunge l’incognita del chilometraggio per le power-unit che dovranno supportare un carico di sette gp per ciascuna unità.

Sarà un weekend ricco di interrogativi che potrà regalarci un primo bilancio sulla stagione. A Barcellona la Ferrari ha marchiato, con entrambi i suoi piloti, il miglior riscontro cronometrico (ottenuto con le hypersoft) concentrando il lavoro principalmente sulle mescole Soft e Supersoft, a differenza della Mercedes che ha percorso quasi la totalità dei suoi giri con le Medium, ad esclusione di alcuni long-run con le Supersoft.

I Campioni in carica si sono mostrati estremamente competitivi su tutti i punti di vista e si preannuncia una lotta a tre con Ferrari e Red Bull, quest’ultima molto sorniona nelle prove ma forse con qualche problema di affidabilità in più.

E’ iniziata anche una lotta di nervi come trapela della dichiarazioni di Lewis Hamilton che punta sulla RB14 come principale avversario, che potranno contare sui forti stimoli dei due piloti: da una parte per Max Verstappen sarà la terza stagione, mentre Daniel Ricciardo è in scadenza di contratto.

Sarà interessante vedere il comportamento di McLaren e Toro Rosso che in questo inverno si sono “scambiate” le motorizzazioni. Durante le prove libere la TR ha certamente stupito portando a termine un elevato numero di giri, a dispetto dei diversi problemi di affidabilità accusati dal team di Woking da cui non arrivano segnali positivi come si evidenza anche da una carrozzeria spoglia dai marchi.

Occhi puntati anche sulla rivelazione delle ultime due stagioni, la Force India. Dopo essersi confermati quarta forza del mondiale, hanno patito alcuni problemi.

L’anno scorso vinse la Ferrari sfruttando ancora alcuni errori della Mercedes nelle prime gare, per poi “restituirle” il favore nel mesi più caldi. Sul fronte pneumatici la Pirelli porterà Soft, Supersoft e Ultrasoft con Hamilton e Bottas che potranno contare su 9 set per ciascuno di “porpora” contro i 7 di casa Ferrari e 8 Red Bull.

Insomma ci sono tutti gli ingredienti per vivere un intenso weekend di gara fin dal venerdì.

Gian Carlo Minardi

Barcellona, Test Session 1 | Il PUNTO di Gian Carlo Minardi “Mercedes fa già paura?”

Se il bel tempo si vede dal mattino la Mercedes può iniziare a dormire sonni tranquilli. Durante questi primi quattro giorni – che si sono ridotti solamente a tre causa neve caduta nella giornata di mercoledì – Bottas ed Hamilton hanno girato costantemente con le mescole Pirelli Medie (a differenza di Vettel e Raikkonen che hanno lavorato con le Soft), chiudendo il lavoro col miglior tempo segnato dal Campione del Mondo che ha fermato il cronometro con un importante 1.19.333, nonostante la molta benzina a bordo.

E’ stata una prima sessione certamente condizionata dal maltempo e dalle temperature molto basse, in cui si denota una diminuzione della forbice tra i primi e gli ultimi della classe e il raggiungimento di una buona affidabilità da parte di tutti. Sotto questo aspetto certamente la Toro Rosso era l’osservata speciale e ne esce promossa a pieni voti. Solamente nella giornata di oggi sono riusciti a coprire 147 tornate.

Molti chilometri sono stati coperti anche dalla coppia Alonso-Vandoorne anche se il miglior tempo (1.19.854) è stato realizzato montando le HyperSoft. Preoccupa il fatto che, nonostante il freddo, in casa McLaren abbiano dovuto aprire delle feritoie sulla carrozzeria per far respirare il propulsore Renault.

Molti chilometri sono stati macinati anche dalla Ferrari che ha concluso il programma con 120 giri all’attivo per Sebastian Vettel, a cui si devono aggiungere le 98 tornate di martedì (miglior crono di 1.19.673 con le Soft) e le ulteriori 80 macinate da Kimi Raikkonen nel primo giorno.

Dopo il positivo inizio della Red Bull (Ricciardo aveva segnato il miglior crono del primo giorno e 105 giri all’attivo), si sono un po’ persi chiudendo la sessione con solamente 35 tornate portate a termine da Max Verstappen autore anche di un fuori pista che ha causato l’interruzione della sessione.

Abbiamo avuto un primo assaggio, ma è ancora presto per fare valutazioni. In questi giorni di pausa i team avranno modo di analizzare i dati raccolti prima di tornare in pista per la seconda sessione che potrà regalarci qualche indicazioni maggiore in vista di Melbourne (sperando in temperatura più calde). In casa Williams sarà interessante seguire il lavoro di Robert Kubica. Il polacco si è confermato costantemente più veloce dei due piloti ufficiali, mentre in casa Sauber Leclerc è partito col piede giusto.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Abu Dhabi, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Voglio iniziare con un’analisi fredda e severa nei confronti di una Ferrari che, comunque, nel corso della stagione è riuscita ad impensierire la corazzata tedesca arrivando a firmare cinque successi e il secondo posto sia nel mondiale costruttori che piloti con Sebastian Vettel, mettendo le basi per provare a tornare ad essere un team vincente anche se non sarà facile contro questa Mercedes alla luce anche dei risultati di Abu Dhabi.

La Mercedes è riuscita ad archiviare un’altra entusiasmante stagione con la vittoria di Valtteri Bottas e la doppietta, mettendo tra loro e il primo degli inseguitori – Sebastian Vettel – quasi venti secondi che equivalgono ad un vantaggio medio sul giro di 350 millesimi di secondo, che salgono addirittura a 8 decimi ai danni di Kimi Raikkonen (+5 dec nei confronti del compagno di box, quarto al traguardo). Sarebbe interessante capire come mai Vettel ha avuto prestazioni altalenanti durante la corsa.

Questi numeri devono far riflettere la Ferrari su due aspetti: sul lato tecnico-meccanico e piloti in previsioni di un 2018 e di un inverno che si preannunciare intenso, caldo e molto corto poiché mancano solamente venti settimane ai prossimi test pre-stagionali, sperando di rivedere in griglia anche un pilota italiano.

Abbiamo assistito ad un gran premio certamente non spettacolare (salvo qualche bagarre nelle retrovie come tra i due ex-compagni Alonso e Massa e Stroll-Grosjean), ma corso a ritmi intensi con tempi ravvicinati tra i primi dieci piloti. E’ stato assegnato anche l’ultimo verdetto con l’inevitabile sorpasso della Renault – sesta tra i Costruttori – ai danni della Toro Rosso che è riuscita a difendersi da un’incolore Haas.

Anche in casa Red Bull ci sarà molto lavoro da fare da qui alla fine di febbraio considerando gli oltre 40” accusati da Verstappen (quinto al traguardo) nei confronti del finlandese di casa Mercedes.

Per tutte le scuderia e costruttori saranno mesi intensi considerando anche l’aumento dei gran premi (che passano dai venti attuali a 21) e la diminuzione delle Power-Unit a disposizioni per ciascun pilota (solamente tre). Ora la maggior parte dei Team Principal puntano il dito contro questo regolamento approvato da loro stessi. Mi chiedo: dov’èrano o cosa pensavano quando è stata l’ora di deliberarli? Solo la Mercedes può guardare con serenità al prossimi futuro. Intanto, a fine gran premio,  Liberty Media ha svelato il nuovo logo della F1….

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Abu Dhabi, Minardi “In palio diversi milioni”

Col Gran Premio di Abu Dhabi calerà il sipario su un’altra stagione, scivolata via velocemente tra alti e bassi per tutti i team, eccezion fatta per la Mercedes che ancora una volta l’ha fatta da padrona. Ferrari e Renault hanno rincorso le stelle d’argento anche se c’è ancora molto lavoro da fare in previsione 2018.

Più volte abbiamo visto quanto sia ampio il vantaggio della Mercedes e salvo stravolgimenti o acquisizione del know-how da parte della concorrenza, sarà molto difficile avvicinarli. Il Circus arriva su una pista condizionata dal cambiamento delle temperature sia durante l’intero weekend che durante lo svolgimento della corsa poiché si partirà al tramonto per terminare nella notte illuminata solamente dalle luci artificiali. Diversamente dall’anno scorso, la Pirelli porterà le mescole più morbide con Ultra-Soft, SuperSoft e Soft che ci regaleranno nuovi record del tracciato.

Arriviamo all’ultimo appuntamento con ancora alcuni verdetti da assegnare come il secondo posto tra i piloti, con Sebastian Vettel forte di un vantaggio importante su Valtteri Bottas e la lotta a tre tra Toro Rosso – Renault – Haas per il sesto posto, con in palio la bellezza di dodici milioni di dollari derivanti dai diritti televisivi. Una percentuale importante in funzione del budgets 2018.

Grazie ad una stagione straordinaria, la Force India potrà affrontare l’appuntamento al  Yas Marina Circuit senza pressioni e preoccupazioni particolari avendo già conquistato da tempo il quarto posto nel mondiale (per il secondo anno consecutivo). Nonostante le traversie affrontate in questi anni hanno dimostrato di avere un gruppo forte e unito, sfruttando nel migliore dei modi tutte le risorse. Sono l’immagine di un team di altri tempi. Una famiglia ben amalgamata.

Prima di mandare definitivamente in pensione queste monoposto e aspettare l’esordio di Halo, ci aspettano i test Pirelli. Sarà un inverno caldo sul fronte del mercato piloti poiché ci sono ancora alcuni tasselli mancanti in casa Williams e Sauber, sperando ci possa essere spazio anche per Antonio Giovinazzi che quest’anno ha avuto la possibilità di mettersi alla prova al volante di Ferrari, Sauber e Haas.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Brasile Vince la Ferrari con Vettel. Minardi “Errore di Hamilton? Qualcosa non mi convince”

Un doppio podio targato Ferrari con la vittoria di Sebastian Vettel e il terzo posto di Kimi Raikkonen che porterà un po’ di serenità all’interno del team di Maranello anche se è emerso il vantaggio abissale di cui gode la Mercedes, in particolare col Lewis Hamilton poiché Bottas ha dato conferma di essere una buona seconda guida.

Lewis Hamilton è stato strepitoso per l’intero gran premio imponendo un ritmo impressionante. Questo deve far pensare molto sul prossimo futuro soprattutto in casa Ferrari poiché il gap da colmare è impressionante. Se non fosse stato costretto a partire dalla pit-line molto probabilmente avrebbe imposto ai suoi avversari un distacco intorno ai diciotto secondi. Bravo Raikkonen che è riuscito a gestire e a placare la cavalcata dell’inglese nonostante delle gomme più usurate portando a casa un podio preziosi. Una Ferrari che si conferma la seconda forza del mondiale, salvo problemi di affabilità. Con questo successo anche Vettel ha praticamente messo in cassaforte il titolo di vice-campione.

Ho sentito e letto molte critiche verso Hamilton per il suo errore in qualifica. Sinceramente andrei cauto poiché ho l’impressione che sia stato frutto di qualche esperimento già proiettato al 2018. Ho l’impressione che la Mercedes voglia utilizzare questi due gran premi per testare qualche soluzione innovativa. Guardando al rallentatore l’episodio incriminato qualcosa non mi convince. E’ come se l’inglese sia stato colto di sorpresa da un comportamento inaspettato del posteriore della sua vettura ….

E’ stato un gran premio ricco di sorpassi corso su un ritmo elevato con un bella lotta in casa Red Bull tra Verstappen e Ricciardo che si confermando la terza forza del mondiale. Mi sono divertito vedere due vechietti, Massa e Alonso, combattere per tutti i 71 giri in una forbice di 2 decimi. Sono stati protagonisti di una gara pulita e una lotta regolare.

Nonostante un motore meno performante rispetto al Mercedes della Williams, Nando è riuscito a stare costantemente a nove decimi dal brasiliano. Una delle migliori gare della McLaren.

Non resta che avviarci verso l’ultima gara di Abu Dhabi che farà calare il sipario su questa stagione.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Brasile, Minardi “La Mercedes cercherà il triplete”

Dopo aver conquistato il quarto titolo mondiale costruttori di fila in occasione del gran premio di Austin e aver festeggiato il titolo piloti con Lewis Hamilton il weekend successivo, la Mercedes negli ultimi due appuntamenti tenterà il colpaccio. Gli manca solamente la doppietta nella classifica pilota. Ad oggi tra Hamilton e Bottas c’è Sebastian Vettel che può contare su quindici punti di vantaggio sul finlandese.

La Mercedes non ha più nulla da perdere e sia ad Interlagos che ad Abu Dhabi potrà spremere al massimo vettura e power unit per aiutare il suo pilota e prepararsi alla prossima stagione in cui i team avranno a disposizione solamente tre unità motrici per ciascun driver. Diminuiscono i motori, ma aumentano i circuiti in calendario e i chilometri da percorrere. Certamente una bella sfida per tutti motoristi, dove i tedeschi la fanno da padrone. Come ho già avuto modo di esprimere, non sono favorevole a questa scelta tecnica poiché comporterà un elevato aumento dei costi (anziché abbassarsi). Tutti staranno lavorando per raggiungere la massima affidabilità e i problemi accusati da Renault negli ultimi appuntamenti ne sono un esempio.

Il casa Ferrari il momento è delicato poiché sono chiamati a fare dei cambiamenti e l’eventuale perdita del secondo posto creerebbe non pochi problemi di stabilità e serenità all’interno del team.

Si arriva in Brasile, Interlagos per il penultimo appuntamento del mondiale, su un tracciato storico, corto e veloce che anche quest’anno potrebbe premiare il telaio della Red Bull. Certamente la pole dell’anno scorso verrà battuta, ma in qualifica bisognerà fare attenzione al traffico. Anche il meteo potrebbe coprire nuovamente un ruolo importante. Resta aperta anche la sfida tra Toro Rosso-Haas-Renault. La TR parte svantaggiata anche se forse è già orientate al 2018 dove monterà la nuova power-unit giapponese.

Ci aspetta un weekend ricco di sfaccettature.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Messico, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Chapeau Verstappen” Hamilton campione


Con la vittoria in Messico, per Max Verstappen si chiude un weekend favoloso in cui gli è mancata solamente la pole position, sfuggita per merito di un altrettanto strepitoso Sebastian Vettel. L’olandese della Red Bull si è reso protagonista di una grande partenza aiutato anche dalla sua incoscienza e da essere libero da qualsiasi pressione. Rispetto ad Hamilton e Vettel infatti non aveva nulla da perdere e si è conquistato la prima posizione di prepotenza dettando successivamente il ritmo.

Un mondiale che rispecchia le forze in campo con una Red Bull in grande crescita e una Renault che sta lavorando molto bene in ottica 2018. Il contatto iniziale fa parte di un episodio di gara, anche se ci ha privato di due grandi primi attori. Bravo Vettel che è riuscito a rimontare fino ai piedi del podio, anche se purtroppo per lui non è bastata per tenere aperto il mondiale che per la quarta volta è finito tra le mani di Lewis Hamilton. I due zeri hanno pesato nella ricorsa al titolo.

Anche il mondiale piloti è stato assegnato, ma i prossimi due gran premi saranno molto interessanti soprattutto in prospettiva 2018 poiché sono convinto che finalmente la Mercedes spremerà la sua vettura e le sue power-unit, considerando che oramai non hanno più nulla da perdere. I due piloti saranno liberi di lottare e potremo vederne il reale potenziale.

Si chiude una gara incolore per le seconde guida di casa Mercedes e Ferrari. Un podio è sempre un risultato positivo, ma il distacco accusato da Bottas e Raikkonen nei confronti di Verstappen è troppo ampio. Solo i problemi accusati dai rispettivi compagni di box gli hanno dato la possibilità di trovarsi in quelle posizioni. Certamente sono stati autori di un risultato poco positivo.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Messico, Gian Carlo Minardi “Speriamo sia un weekend senza penality”

E’ già ora del gran premio del Messico. Si arriva su un circuito particolare, posizionato ad oltre 2000 mt s.l.m. che richiede un’adeguata configurazione delle power unit con un rettilineo tanto lungo da far firmare nel 2016 a Bottas il nuovo record di 372,5 km/h con la sua Williams. L’anno scorso avevamo vissuto un weekend decisamente caotico con diverse penalizzazione che avevamo mutato la classifica finale. Un po’ come successo ad Austin la scorsa settimana.

Mi auguro pertanto che possa essere un fine settimana sereno e aperto alle varie valutazioni. Nei confronti di questa F1 moderna è prioritario intervenire sul gruppo di lavoro intorno al direttore di gara, che dovrebbe essere il medesimo per l’intera stagione. Solo in questo modo si possono limitare al minimo i possibile errori di valutazione dei singoli episodi di gara. Con un medesimo gruppo si avrebbe un unico metro di giudizio evitando gli spiacevoli episodi che certamente non fanno bene all’immagine di questo sport.

Sono convinto che Liberty Media dovrebbe intervenire proprio su quest’area, contestualmente alle varie novità che sta introducendo e che pensa di introdurre, per aumentare l’appeal del Circus. Proprio in questi giorni si è parlato della possibilità di portare a 25 i gran premi, eliminando le prove libere del venerdì. 25 gare sarebbe un impegno notevole sia per i protagonisti stessi – team e piloti – ma anche per lo spettatore.

Tornando al gran premio la Pirelli lascia a casa le mescole Media usate nella passata stagione dando spazio alle Soft-SuperSoft-UltraSoft. Sarà un gran premio in cui la Ferrari dovrà pensare a difendere il titolo di vice-campione piloti e costruttori soprattutto da una Red Bull che già l’anno scorso andò molto bene. Anche quest’anno sarà un cliente scomodo e molto forte.

Dopo aver festeggiato la conquista del titolo costruttori ad Austin, la Mercedes cercherà di raddoppiare la festa col titolo piloti. Dopo il successo in Texas Lewis Hamilton è veramente ad un passo. Resta invece molto aperta la lotta per il quinto posto con quattro team racchiusi in un manciata di punti. La Toro Rosso si presenterà, ancora una volta, con una line-up nuova. A Kvyat non è bastato il punto conquistato ad Austin per guadagnarsi la conferma e la fiducia della Red Bull che dovrà far posto al rientrante Gasly al fianco del 28enne Brendon Hartley

Gian Carlo Minardi