F1 | Gp Francia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Con la vittoria di Hamilton e il quinto posto di Vettel è tornato il divario di 14 punti che c’era tra i due driver prima del Gran Premio del Canada. Qui in Francia si è ribaltata nuovamente la situazione, questa volta in favore del britannico. E’ la conferma che siamo davanti ad un campionato combattuto sul filo di lana dove saranno gli errori a fare la differenza. Questa volta è toccato al ferrarista compierne uno.

Vettel è partito molto bene provando subito alla prima curva l’attacco ai danni di Bottas, arrivando però al contatto. Non bisogna farsi prendere dalla foga, soprattutto quando si corre su un tracciato in cui i sorpassi, come abbiamo visto, sono possibili. E’ stato un gran premio con diversi sorpassi e tra le seconde guide non si è fatto trovare impreparato Kimi Raikkonen che, oltre a portare punti importanti alla Ferrari, ha conquistato un bel podio davanti alla Red Bull che con Verstappen si è reso protagonista di un bel gran premio chiuso alle spalle del vincitore.

Il Paul Ricard sulla carta era una corsa a vantaggio della Mercedes e i riscontri cronometrici di Hamilton ne sono stati una conferma, specialmente vedendo i tempi record seganti dal 23esimo al 26esimo passaggio.

E’ stato ancora un weekend decisamente positivo per Leclerc che ha “regalato” all’Alfa Romeo Sauber un punto importante nella ricorrenza del 108esimo compleanno della casa milanese, dimostrando di essere ormai maturo per un salto di qualità. Umori decisamente diversi in casa Williams e McLaren che stanno pagando pesantemente errori di valutazioni e di organizzazione. Inspiegabile la situazione della Williams che, nonostante possa contare sul fantastico motore Mercedes, non sta proseguendo gli sviluppo e crescita che si era intravisto negli ultimi anni. Certamente non è aiutata dai suoi due piloti. E’ evidente che i problemi McLaren siano da cercare al suo interno e la previsioni indovinata di Alonso fa capire che siano ben consapevoli dei lori limiti. Sono tra i due team più blasonati della storia della F1 ed è molto triste assistere a questa involuzione.

Ora entriamo in un mese di luglio molto intenso e caldo con quattro appuntamenti (Austria, Inghilterra, Germania e Ungheria) racchiusi in cinque settimane in cui non ci sarà tempo per respirare, alla fine del quale avremo un quadro molto significativo.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Francia, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Con le prove libere di venerdì la Francia ritroverà, dopo dieci anni, il suo Gran Premio. La Formula 1 tornerà però al Paul Ricard, uscito dal calendario nel lontano 1990 col successo di Alan Prost su Ferrari.

Dopo la vittoria a Montreal, Sebastian Vettel guida la classifica mondiale con un punto di vantaggio su Lewis Hamilton. Il Mondiale ricomincia e sarà importante non commettere errori e la Ferrari dovrà continuare a fare la corsa sul britannico di casa Mercedes. La Red Bull, che ha annunciato la nuova collaborazione con Honda a partire dal 2019, abbandonando la Power Unit Renault, potrebbe essere svantaggiata rispetto alle dirette avversarie proprio sul fronte motore, anche se Ricciardo e Verstappen restano avversari temibili nonché possibili arbitri del mondiale.

Sul fronte Costruttori, a Maranello hanno bisogno del contributo di Raikkonen che dovrà cambiare approccio ai GP portando punti importanti alla squadra. Diversamente si farà fatica a vincere il titolo nonostante una macchina che si sta dimostrando competitiva.

Si torna su un tracciato rinnovato nelle strutture e sul fronte sicurezza, anche se in queste settimane erano in corso dei lavori per sostituire parzialmente l’asfalto nelle vie di fuga in favore della ghiaia. Il layout sarà quello utilizzato fino al 1985, anno del mio debutto in F1, con la prima variante “Verriere” resa più lenta e il lunghissimo rettilineo Mistral è stato “spezzato” da una chicane.

Sul fronte gomme la Pirelli porterà le Soft, le Supersoft e le Ultrasoft col battistrada ribassato di 0,4 millimetri che in Spagna hanno fatto tanto discutere. Negli ultimi GP le gomme hanno disatteso le aspettative sul numero di pit-stop, degrado e differenza di prestazione tra una mescola e l’altra.

A partire da questo fine settimana, la griglia di partenza si arricchisce di un nuovo titolo, grazie alla vittoria di Fernando Alonso alla 24 Ore di Le Mans.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Canada, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

La Ferrari conquista la terza vittoria stagionale e si riporta al comando della classifica mondiale con Sebastian Vettel che ha ottimizzato al meglio l’intero weekend conquistando pole e vittoria. Una Ferrari che non era partita nel migliore dei modi, ma che è riuscita a ribaltare la situazione tra il venerdì e il sabato con un gran lavoro sia del tedesco che dei suoi tecnici. Deluce Kimi Raikkonen che ha chiuso la corsa alle spalle sia delle due Mercedes che delle due Red Bull.

Sottotono anche Lewis Hamilton che ha sofferto in modo particolare le qualifiche e, di conseguenza, anche la corsa chiudendo solamente al quinto posto. Positiva invece la corsa di Valtteri Bottas e dei due pilota Red Bull. Daniel Ricciardo, nonostante una corsa in difesa, ha chiuso al quarto posto alle spalle di un bravo Verstappen. Saranno l’ago della bilancia in una lotta molto equilibrata tra Mercedes e Ferrari.

Come succede già da qualche gara la Pirelli ha disatteso le aspettative poiché le mescole non hanno mostrato quella differenza di prestazioni che ci si poteva aspettare. Erano attese diverse strategie che puntualmente non si sono verificate. Tra quindici giorni la F1 tornerà in Francia, al Paul Richard, e la Pirelli porterà le mescole con il battistrada ridotto di 0,4 millimetri che hanno esordito in Spagna.

Fernando Alonso ha “festeggiato” il traguardo dei 300 gp con un ritiro, anche se avrà modo di cercare il pronto riscatto tra una settimana in occasione della 24 Ore di Le Mans. Il futuro dello spagnolo è sempre più lontano da questa F1 e potrebbe orientarsi tra le gare endurance o Indy. Le Mans è un traguardo molto ambito tra tutti i piloti che possono vantare uno o più titoli mondiali e per Alonso sarebbe un altro bel traguardo anche se quest’anno è un’edizione più povera vista la mancanza di diversi primi attori. Gli faccio comunque un grande in bocca al lupo e lo seguirà certamente in questa nuova sfida.

Archiviamo un gran premio avaro di emozioni, anche se è una situazione abbastanza normale quando assistiamo ad un livellamento tecnico come quest’anno con Ferrari, Mercedes e Red Bull molto vicine tra di loro. Alle loro spalle invece le sfide non mancano come dimostra anche la classifica di oggi con le due Renault di Hulkenberg e Sainz, la Force India di Ocon e la Sauber di Leclerc alle spalle del finlandese ferrarista.

Appuntamento tra quindici giorni in Francia.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Canada, PRESENTAZIONI di Gian Carlo Minardi

Questo fine settimana la Formula 1 arriva a casa di Gilles Villeneuve, su una pista decisamente diversa da Montecarlo caratterizzata da velocità elevate seguite da frenate importanti che dovrebbero regalarci sorpassi, dove le condizioni atmosferiche e la safety-car sono terreno fertile per variabili importanti.

Un gran premio che parte già in salita per Daniel Ricciardo e la Red Bull, costretta a sostituire la MGU-K andata in crisi durante il gran premio di Montecarlo (vinto comunque dell’australiano), pagando dieci posizioni di penalità sulla griglia. Occhio però a Verstappen che potrebbe diventare il terzo incomodo nella lotta tra Ferrari e Mercedes. La Renault poterà una versione aggiornata della sua Power Unit così come la Mercedes che doterà tutti i team della specifica 2.

Sul fronte pneumatici la Pirelli preannuncia numerosi pit-stop confermando le mescole viste quindici giorni fa con hypersoft, ultrasoft e supersoft. Diversa strategie in casa Ferrari e Mercedes con Maranello che predilige la mescola più morbida, al debutto in Canada, con otto set per ciascun pilota contro i cinque per Hamilton/Bottas.

Sono state due settimane interessanti contraddistinte dall’annuncio del cambio di casacca “speedy” di Simone Resta che saluta Maranello per approdare immediatamente alla Sauber. Questa operazione mi fa pensare che sia un’ulteriore passo verso il ritorno concreto dell’Alfa Romeo in F1 che proprio in questi giorni ha lanciato la nuova supercar 8C. La Ferrari ha bisogno di un junior team, soprattutto dopo quanto visto nel principato col sorpasso facile di Hamilton ai danni di Ocon al volante della sua Force India motorizzata Mercedes.

Sinceramente non mi scandalizzo per questi episodi poiché ci sono sempre stati anche tra Red Bull e Toro Rosso. La Mercedes sta investendo molto denaro sia in piloti che nella Force India che ha chiuso gli ultimi due campioni al quarto posto, quindi mi auspico che presto anche la Ferrari vada in questa direzione aiutata, magari, da una Sauber più competitiva. Inoltre un maggiore coinvolgimento di Maranello potrebbe essere anche un aiuto per i nostri piloti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Montecarlo, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi


Con la vittoria nel gran premio di Montecarlo, Daniel Ricciardo raggiunge Hamilton e Vettel a quota due successi ciascuno e la differenza nel punteggio è data solamente dai vari piazzamenti, aprendo ad un campionato estremamente interessante con la Red Bull che diventa l’ago della bilancia nella lotta tra Mercedes e Ferrari.

Sarà interessante vedere come si comporterà adesso il team, considerando che Max Verstappen è già fuori dai giochi. Imperdonabile il suo errore a pochi minuti dalla fine delle Prove Libere 3 col quale ha compromesso l’intero suo weekend. Dopo tre stagioni trovo inaccettabile quell’errore e in Red Bull dovrebbero intervenire anche perché il futuro di Ricciardo è sempre più lontano da Milton Keynes, ma sempre più vicina a Marenallo. Qualora si concretizzasse l’addio, Marko ed Horner dovranno risolvere un problema non di poco conto sul fronte pilota, che si aggiunge all’incognita fornitura power-unit. Hanno ancora un opzione nei confronti di Carlos Sainz jr, attualmente impegnato col team Reanult, ma per la prima volta potrebbero dover optare per un pilota fuori dal loro ambiente.

Abbiamo assistito ad un gran premio estremamente tecnico e competitivo con cinque vetture racchiuse in sei secondi. Con questi numeri, in un tracciato come Montecarlo, è praticamente impossibile assistere a sorpassi al vertice. Con autorevolezza e determinazione Ricciardo si è conquistata la vittoria nonostante i problemi sulla sua vettura, con Vettel ed Hamilton che chiudono alle sue spalle.

Resto sempre più perplesso da queste gomme. La differenza suI tempo sul giro tra Hypersoft, Ultrasoft e Supersoft è stata praticamente nulla.

Tra quindi giorni si torna in pista col Gran Premio del Canada

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Montecarlo, si accende il mercato piloti. Ricciardo-Ferrari, ma Vettel punta su Raikkonen

Per il sesto appuntamento del mondiale, questo fine settimana la Formula 1 farà tappa a Montecarlo. Come da trazione i motori si accenderanno con un giorno di anticipo – il giovedì per le prove libere – fermandosi venerdì. Dopo le ultime due vittorie conquistate dalla Mercedes, la Ferrari è chiamata a dare una risposta concreta cercando di ripetere il risultato 2017, archiviato con la doppietta Vettel-Raikkonen davanti alla Red Bull di Ricciardo.

E’ fuori discussione che, stando ai risultati dei primi cinque gran premi (con due vittorie a testa per Lewis Hamilton e Sebastian Vettel) saranno le strategie e gli errori a fare la differenza. L’attuale distacco tra i due piloti (17 punti a vantaggio del britannico) è dettato dai migliori piazzamenti. Sulla carta la Ferrari ha davanti a se due appuntamenti (Montecarlo e Canada) favorevoli e sarà importante sfruttarli al massimo.

Oltre alla lotta tecnica tra Mercedes, Ferrari e Red Bull il lungo weekend monegasco sarà cruciale per l’inizio del mercato piloti. Da sempre il principato è teatro di innumerevoli riunioni, soprattutto durante la pausa del venerdì, che andranno a disegnare la griglia del 2019, anche perché con l’arrivo del mese di giugno partiranno i programmi tecnici legati alla nuova vettura.

A guidare le fila ci sarà ancora una volta la Ferrari con Kimi Raikkonen il cui contratto è in scadenza a fine anno. Maranello ha un’opzione su Daniel Ricciardo il quale potrebbe approdare anche in Mercedes al posto di Valtteri Bottas. Di contro Sebastian Vettel non vede di buon occhio l’arrivo dell’australiano (con cui ha già diviso i box in casa Red Bull) puntando ad un prolungamento del rapporto col finlandese. Se questo dovesse accadere sarebbe abbastanza allucinante poiché per tornare a vincere il Mondiale Costruttori la Ferrari ha bisogno di due top driver e, soprattutto, creare un confronto diretto tra i due piloti.

Al momento ci sono molti nodi da sciogliere:

– In casa Red Bull è in scadenza il contratto per la fornitura dei propulsori Renault. I transalpini hanno già fatto sapere che potrebbero proseguire l’avventura in F1 anche senza fornire le Power Unit alla Red Bull che, dal canto suo, può raccogliere informazioni sul fronte Honda tramite la Toro Rosso.

– In casa Toro Rosso tiene banco il caso Brendon Hartley, autore di numeri errori e di un inizio di stagione negativo, soprattutto se paragonato col compagno Gasly. Si è fatto il nome di Pascal Wehrlein (pilota Mercedes), ma nelle ultime ore anche Lando Norris avrebbe bussato alle porte di Franz Tost soprattutto dopo l’arrivo in casa McLaren dei nuovi capitali canadesi di Mr. Latifi. Sarebbe uno scenario inconsueto poiché per la prima volta Red Bull si troverebbero a dover cercare un driver fuori dal suo gruppo. Al momento esiste solo un’opzione con Carlos Sainz che potrebbe essere richiamato per rimediare all’eventuale partenza di Ricciardo.

– Nelle prove libere e nei test collettivi al Montmelò abbiamo rivisto al volante Robert Kubica che ha dimostrato quanto sia ancora importante il pilota nella F1 moderna. Il polacco è riuscito a dare al team numerose indicazioni per lo sviluppo di una vettura che sta relegando un team storico e vincente come la Williams all’ultimo posto. E’ evidente che la scelta giovane correlata al business non sta dando i risultati sperati.

– In casa Alfa Romeo Sauber sta pagando invece la scelta di Charles Leclerc. Il monegasco ha già conquistato 9 punti ( sette in più del compagno Ericsson). Arrivare sui tracciati già conosciuti, gli ha dato quella tranquillità fondamentale per concentrarsi sullo sviluppo della macchina, oltre che accumulare quel chilometraggio indispensabile per raggiungere il feeling pilota-vettura.

– In Spagna abbiamo rivisto al volante di Sauber e Ferrari anche Antonio Giovinazzi, autore di un grande lavoro. Sarebbe bello vederlo in pista regolarmente.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Spagna, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Lewis Hamilton e la Mercedes dominano il Gran Premio di Spagna con Valtteri Bottas che completa l’ottima prestazione col secondo posto regalando al team la prima doppietta stagionale davanti alla Red Bull di Verstappen. Che fossimo davanti ad un weekend non facile per la Ferrari lo si era già intuito fin dalle prove e il risultato della corsa e i tempi sul giro sono stati una conferma. Non credo che la Ferrari abbia sbagliato la strategia richiamando al 42esimo giro Sebastian Vettel, in quanto avevano problemi di gomme. Un quarto posto che lascia dell’amaro in bocca anche se lasciano Barcellona con dei punti. Peccato per il ritiro di Kimi Raikkonen.

E’ stato un gran premio all’insegna di Lewis Hamilton che ha girato su tempi importanti mettendo tra lui e il suo compagno di box 20” a cui bisogna aggiungerne ulteriori 6” per trovare in classifica Verstappen e 7” ai danni di Vettel. Bravo l’olandese che nonostante il contatto durante il doppiaggio di Sirotkin e l’ala anteriore danneggiata è riuscito a portare a casa il terzo posto ai danni del ferrarista, che montava gomme più fresche.

Per questo fine settimana la Pirelli ha optato per delle mescole nuove con un battistrada più basso di 4 millimetri, che ritroveremo in altri due GP, Francia e Inghilterra. Sinceramente non capisco questa alternanza tecnica che destabilizza lo sviluppo progressivo delle vetture poiché un battistrada minore influisce anche sui parametri aerodinamici. Sarà interessante vedere se nei prossimi appuntamenti (Montecarlo, Canada) in cui tornerà il battistrada tradizionale saranno confermati i distacchi. Quello che è certo è che la Mercedes, in gara, ha confermato la supremazia mostrata in qualifica e nei test invernali.

Dietro i tre top team, punti importanti sono stati conquistati da Magnussun, Sainz, Alonso (reduce dal primo successo nel WEC sul tracciato di Spa), Perez e Leclerc.

Tra quindici giorni sarà Montecarlo ad ospitare il Circo della F1 e la Ferrari dovrà provare a recuperare il terreno perso qui in Spagna.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Spagna, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi


Prima di tuffarci nel Gran Premio di Spagna, quinta tappa del Campionato del Mondo di Formula 1, ci tengo particolarmente a ringraziare tutti i protagonisti e gli appassionati che hanno trasformato il sogno dell’Historic Minardi Day in un successo. Grazie particolare a Toto Wolff e alla Mercedes che ancora una volta si sono dimostrati grandi appassionati e sportivi che ha regalato al suo progettista, Aldo Costa, la possibilità di debuttare al volante di una F1: la Mercedes W04.

Salutato Baku, questo fine settimana il Circo farà il suo ingresso in Europa su un tracciato – Montmelò – teatro dei test pre-campionato. I team avranno a disposizione riferimenti realistici, anche se ci saranno delle differenze notevoli rispetto a due mesi fa.

Sul fronte gomme la Pirelli porterà le Soft, Supersoft e Medium, ma sopratutto avremo 4 millimetri in meno di battistrada dei pneumatici – questo perchè l’asfalto è decisamente meno abrasivo rispetto al passato – e condizioni più calde rispetto ai mesi di febbraio e, sopratutto, marzo. La differenza nel battistrada si farà sentire sopratutto in gara coi long run.

Arriviamo a Barcellona dopo quattro appuntamenti in cui errori e strategie sono stati prioritari nei risultati finali in un gruppo di tre team – Ferrari, Mercedes, Red Bull – molto vicini tra loro. Sul fronte delle scelte team e piloti hanno studiato delle strategie diverse rispetto alle prove dove la squadra di Stoccarda aveva coperto quasi la totalità dei chilometri con le medium. Rispetto a Vettel e Ricciardo, i due piloti Mercedes hanno optato per due set in meno di Supersoft e una in più di mescola Media.

Sarà ancora una volta un weekend avvincente. Vedremo se sarà battuto il nuovo record della pista segnato dalla Ferrari durante le prove collettive (1’17.182)

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Azerbaijan, IL PUNTO di Minardi “Seb, i Mondiali si vincono anche coi piazzamenti”

Abbiamo assistito ad un gran premio ricco di colpi di scena grazie ad errori da parte dei piloti, ma anche per comportamenti inaspettati da parte delle gomme Pirelli che hanno portato a strategie diverse.

Un risultato finale falsato dall’incidente tra le due Red Bull frutto di un’ennesima manovra sconsiderata da parte di Verstappen nei confronti del suo compagno di squadra. In casa RB dovrebbero iniziare a prendere dei seri provvedimenti nei confronti dell’olandese.

Errore altrettanto grave quello commesso da Sebastian Vettel con cui ha vanificato un weekend praticamente perfetto della Ferrari. Pur di cercare a tutti i costi la vittoria e’ arrivato lungo in frenata perdendo diverse posizioni e punti preziosi in ottica mondiale, in favore di Lewis Hamilton che con la prima vittoria stagionale si e’ portato anche al comando del Mondiale. A volte bisogna essere freddi accontentandosi anche di un piazzamento a podio. Bravo Kimi Raikkonen, incolpevole nel contatto con Ocon a inizio gara.

Fantastico Charles Leclerc, sesto al traguardo. Arrivando su piste già conosciute e’ emerso il talento riuscendo a fare la differenza è dimostrandosi all altezza del ruolo ricoperto.

Il prossimo weekend, a partire da sabato 5, vi aspetto a Imola in occasione della Terza Edizione dell’Historic Minardi Day

 

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Baku, PRESENTAZIONE di Minardi

Questo fine settimana torna l’appuntamento con la Formula 1 col quarto Gran Premio sul circuito cittadino di Baku che l’anno scorso, diversamente da ogni previsione, ci aveva regalato una gara ricca di colpi di scena accendendo di fatto la rivalità tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel protagonisti di un contatto in regime di safety-car col ferrarista che aveva reagito alla frenata eccessiva del britannico (innescando un tamponamento tra i due) con una “sportellata”.

La gara fu vinta da Daniel Ricciardo su Red Bull davanti a Valtteri Bottas e Lance Stroll.

Proprio per la conformazione del circuito sarà un fine settimana condizionato dalla presenza della vettura di sicurezza, anche se non presenta particolari caratteristiche dal punto di vista tecnico, sia sul fronte aerodinamico che di gomme dove la Pirelli porterà le Soft-SuperSoft e UltraSoft.

Diversamente dalle aspettative di inizio stagioni arriviamo a questo appuntamento con una Mercedes che corre in difesa e ancora senza vittoria, diversamente da una Ferrari che è riuscita a sfruttare al meglio le occasioni conquistando due vittorie con Vettel e il terzo posto con Raikkonen in Cina, dove sono stati molto bravi in casa Red Bull a sfruttare gli errori altrui.

In questi giorni si è discusso molto sulla strategia adottata dalla Ferrari nei confronti di Kimi Raikkonen, ma non bisogna dimenticare che il rinnovo del finlandese è dettato da condizioni interne e pertanto non capisco questo malumore. Gli obiettivi del team sono prioritari e chi lavora per il team si deve adeguare alle scelte della squadra. Giusto o no, Sebastian Vettel è la prima guida, così come in Mercedes Lewis Hamilton è il pilota di punta. Nonostante l’inizio non esaltante della Mercedes e del suo campione, sarà una lotta serratissima tra i due piloti e sono convinto che il britannico riuscirà a ribaltare questa situazione.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Cina, IL PUNTO di Minardi “Verstappen arbitro sconsiderato del mondiale”

Un gran premio il cui disegno è cambiato con l’ingresso della safety-car in seguito all’incidente tra le due Toro Rosso, innescato da un grande errore da parte di Gasly. Daniel Ricciardo e la Red Bull hanno conquistato con autorevolezza la vittoria, segnando anche il giro più veloce della gara, grazie ad un’ottima intuizione e un’esecuzione perfetta dei due pit-stop consecutivi da parte dei meccanici.

Sono stati anche aiutati dalla dea bendata perché sia Ricciardo che Verstappen erano al posto giusto nel momento giusto. Mercedes e Ferrari, al momento dell’ingresso della vettura di sicurezza, avevano già superato la linea non avendo più la possibilità di entrare in pit lane.

Questo risultato dovrà comunque far pensare molto gli uomini di Horner, poiché si stanno facendo scappare un pilota (con un piede già in Italia) che è stato autore di una grande gara, priva di errori a differenza del suo compagno.

Con un’azione irruenta Verstappen è riuscito a rovinare non solamente quanto di buono costruito fino a quel momento nel suo weekend a Shanghai, ma è stato un arbitro sconsiderato del mondiale condizionando pesantemente le prestazioni e il risultato di Sebastian Vettel. Il ferrarista è riuscito solo in parte a limitare i danni. Trovo poco severa la penalità di 10” inflitta dai commissari all’olandese che hanno paragonato il contatto con l’episodio Gasly- Hartley (anche al francese è stata comminata la medesima penalità). Peccato che Verstappen abbia rovinato la corsa al leader del mondiale. I commissari dovrebbero usare il pugno duro con chi è recidivo e valutare sia la gravità dell’azione che le conseguenze dell’incidente.

Dopo i primi tre gran premi un campionato che diventa sempre più affascinante con cinque piloti racchiusi in una manciata di punti e un’avvincente lotta tra tre scuderie con una Red Bul in crescita, una Ferrari che per il secondo GP consecutivo ha conquistato l’intera prima fila e una Mercedes che è ancora a secco di vittorie. La W09 sembra soffrire gli sbalzi di temperatura con un Hamilton non al massimo della sua competitività, ma da campione qual è riuscirà a ribaltare la situazione.

Abbiamo assistito ad un gran premio intenso anche nelle retrovie con un sorpasso al limite di Alonso ai danni di un Vettel in difficoltà con la vettura. Una gara nella gara conclusa con tre piloti diversi di altrettante scuderie sul podio (Ricciardo-Bottas-Raikkonen). Il finlandese si è sacrificato in favore della squadra ritardando la sosta, difendendo poi il risultato con una gara costante concludendo alle spalle di Bottas.

Tra quindici giorni si arriverà in Azerbaijan, circuito ricco di insidie e teatro l’anno scorso del contatto Vettel-Hamilton in regime di safety-car che ha acceso la rivalità tra i due. Tra i due litiganti uscì vincitore Daniel Ricciardo davanti a Valtteri Bottas e a Lance Stroll.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrain, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Vittoria fantastica di Vettel e della Ferrari”

Weekend all’insegna della perfezione, maturità e sicurezza che ci ha consegnato una Ferrari vincente fin dalle qualifiche e concluso con la vittoria di Vettel davanti a Bottas ed Hamilton. E’ stato un gran premio entusiasmante con gli ultimi otto giri corsi al cardiopalma con Sebastian Vettel che ha dimostrato di essere un quattro volte Campione del mondo, come lo aveva dimostrato in Australia Lewis Hamilton mettendo a segna un’incredibile giro in qualifica.

Il tedesco della Ferrari ha coronato al meglio i suoi 200 GP firmando il suo 47esimo successo. Gli uomini di Maranello non hanno commesso alcun errore nella strategia costruendo la corsa sul diretto avversario, Lewis Hamilton poiché il mondiale sarà una lotta tra loro due. Peccato per l’incidente ai box con Kimi Raikkonen che rovina in parte la festa, ma sono episodi che fatto parte di questo sport. Faccio i migliori auguri di pronta guarigione al meccanico.

Questa corsa deve far riflettere chi denigra la Formula 1, poiché su un tracciato vero abbiamo visto bei sorpassi consegnandoci una classifica con venti macchine racchiuse in 3” e un distacco di appena 6dec tra il primo e secondo. Nonostante sia mancata la Red Bull, Ferrari e Mercedes hanno saputo far divertirci tenendoci in tensione fino all’ultimo giro.

Straordinario il quarto posto del binomio Toro Rosso-Honda frutto di una qualifica fantastica da parte di Gasly, protagonista anche di una partenza da campione, che ha sfruttato al massimo macchina e strategia mettendo, con una serie di giri veloci tra il 37esimo e 47esimo passaggio, in sicurezza il risultato da un eventuale attacco di Magnussen.

Con queste premesse sono ansioso di assistere ai prossimi 19 gran premi, e tra solamente sette giorni i motori si riaccenderanno in Cina

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrain, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Nonostante i pochi sorpassi, il gran premio inaugurale di Melbourne è stato interessante dal punto di vista tecnico soprattutto per i tempi sul giro. Con l’appuntamento del Bahrain si arriva su un tracciato vero con temperature più elevate e potrà essere una tappa significativa per distinguere le forze in campo.

In questi quindici giorni tutti i team hanno lavorato alacremente per portare numerosi step evolutivi e da quanto si percepisce è iniziato anche con largo anticipo il mercato piloti. I nomi più gettonati sono Daniel Ricciardo, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas.

Sarà un weekend da seguire con attenzione poiché da una parte abbiamo una Mercedes che dovrà trovare il pronto riscatto dopo l’errore commesso domenica in favore di una Ferrari che a sua volta deve riconfermare quanto di buono fatto in gara e provare a diminuire l’ingente gap accusato nella qualifica australiana. Terzo incomodo la Red Bull che dovrà mettersi in discussione dimostrando di avere le carte in regola per infastidire la scuderia di Maranello.

Dopo il positivo esordio con le due vetture in zona punti (Alonso ha chiuso davanti alla Red Bull di Max Verstappen), anche la McLaren è chiamata ad un’importante conferma anche se dovrà guardarsi le spalle da una crisi economica a cui non è certamente abituati, che potrebbe condizionare l’andamento della stagione. Momento non facile anche in casa Williams, nonostante il motore Mercedes, che ha fatto una scelta azzardata – dettata anche da esigenze economiche – puntando su due piloti giovanissimi il cui più esperto (Stroll) ha appena 19 anni e 20 gp alle spalle.

Secondo appello per Toro Rosso, Sauber e Force India che all’Albert Park non hanno brillato. E’ ancora presto per emettere sentenze poiché sia in casa TR che Sauber ci sono piloti giovani ed inesperti (eccezion fatto per lo svedese Ericsson)

Sarà un weekend ricco di spunti da seguire fin dalle prove libere.

Gian Carlo Minardi