F1 | Gp Canada, PRESENTAZIONI di Gian Carlo Minardi

Questo fine settimana la Formula 1 arriva a casa di Gilles Villeneuve, su una pista decisamente diversa da Montecarlo caratterizzata da velocità elevate seguite da frenate importanti che dovrebbero regalarci sorpassi, dove le condizioni atmosferiche e la safety-car sono terreno fertile per variabili importanti.

Un gran premio che parte già in salita per Daniel Ricciardo e la Red Bull, costretta a sostituire la MGU-K andata in crisi durante il gran premio di Montecarlo (vinto comunque dell’australiano), pagando dieci posizioni di penalità sulla griglia. Occhio però a Verstappen che potrebbe diventare il terzo incomodo nella lotta tra Ferrari e Mercedes. La Renault poterà una versione aggiornata della sua Power Unit così come la Mercedes che doterà tutti i team della specifica 2.

Sul fronte pneumatici la Pirelli preannuncia numerosi pit-stop confermando le mescole viste quindici giorni fa con hypersoft, ultrasoft e supersoft. Diversa strategie in casa Ferrari e Mercedes con Maranello che predilige la mescola più morbida, al debutto in Canada, con otto set per ciascun pilota contro i cinque per Hamilton/Bottas.

Sono state due settimane interessanti contraddistinte dall’annuncio del cambio di casacca “speedy” di Simone Resta che saluta Maranello per approdare immediatamente alla Sauber. Questa operazione mi fa pensare che sia un’ulteriore passo verso il ritorno concreto dell’Alfa Romeo in F1 che proprio in questi giorni ha lanciato la nuova supercar 8C. La Ferrari ha bisogno di un junior team, soprattutto dopo quanto visto nel principato col sorpasso facile di Hamilton ai danni di Ocon al volante della sua Force India motorizzata Mercedes.

Sinceramente non mi scandalizzo per questi episodi poiché ci sono sempre stati anche tra Red Bull e Toro Rosso. La Mercedes sta investendo molto denaro sia in piloti che nella Force India che ha chiuso gli ultimi due campioni al quarto posto, quindi mi auspico che presto anche la Ferrari vada in questa direzione aiutata, magari, da una Sauber più competitiva. Inoltre un maggiore coinvolgimento di Maranello potrebbe essere anche un aiuto per i nostri piloti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Montecarlo, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi


Con la vittoria nel gran premio di Montecarlo, Daniel Ricciardo raggiunge Hamilton e Vettel a quota due successi ciascuno e la differenza nel punteggio è data solamente dai vari piazzamenti, aprendo ad un campionato estremamente interessante con la Red Bull che diventa l’ago della bilancia nella lotta tra Mercedes e Ferrari.

Sarà interessante vedere come si comporterà adesso il team, considerando che Max Verstappen è già fuori dai giochi. Imperdonabile il suo errore a pochi minuti dalla fine delle Prove Libere 3 col quale ha compromesso l’intero suo weekend. Dopo tre stagioni trovo inaccettabile quell’errore e in Red Bull dovrebbero intervenire anche perché il futuro di Ricciardo è sempre più lontano da Milton Keynes, ma sempre più vicina a Marenallo. Qualora si concretizzasse l’addio, Marko ed Horner dovranno risolvere un problema non di poco conto sul fronte pilota, che si aggiunge all’incognita fornitura power-unit. Hanno ancora un opzione nei confronti di Carlos Sainz jr, attualmente impegnato col team Reanult, ma per la prima volta potrebbero dover optare per un pilota fuori dal loro ambiente.

Abbiamo assistito ad un gran premio estremamente tecnico e competitivo con cinque vetture racchiuse in sei secondi. Con questi numeri, in un tracciato come Montecarlo, è praticamente impossibile assistere a sorpassi al vertice. Con autorevolezza e determinazione Ricciardo si è conquistata la vittoria nonostante i problemi sulla sua vettura, con Vettel ed Hamilton che chiudono alle sue spalle.

Resto sempre più perplesso da queste gomme. La differenza suI tempo sul giro tra Hypersoft, Ultrasoft e Supersoft è stata praticamente nulla.

Tra quindi giorni si torna in pista col Gran Premio del Canada

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Montecarlo, si accende il mercato piloti. Ricciardo-Ferrari, ma Vettel punta su Raikkonen

Per il sesto appuntamento del mondiale, questo fine settimana la Formula 1 farà tappa a Montecarlo. Come da trazione i motori si accenderanno con un giorno di anticipo – il giovedì per le prove libere – fermandosi venerdì. Dopo le ultime due vittorie conquistate dalla Mercedes, la Ferrari è chiamata a dare una risposta concreta cercando di ripetere il risultato 2017, archiviato con la doppietta Vettel-Raikkonen davanti alla Red Bull di Ricciardo.

E’ fuori discussione che, stando ai risultati dei primi cinque gran premi (con due vittorie a testa per Lewis Hamilton e Sebastian Vettel) saranno le strategie e gli errori a fare la differenza. L’attuale distacco tra i due piloti (17 punti a vantaggio del britannico) è dettato dai migliori piazzamenti. Sulla carta la Ferrari ha davanti a se due appuntamenti (Montecarlo e Canada) favorevoli e sarà importante sfruttarli al massimo.

Oltre alla lotta tecnica tra Mercedes, Ferrari e Red Bull il lungo weekend monegasco sarà cruciale per l’inizio del mercato piloti. Da sempre il principato è teatro di innumerevoli riunioni, soprattutto durante la pausa del venerdì, che andranno a disegnare la griglia del 2019, anche perché con l’arrivo del mese di giugno partiranno i programmi tecnici legati alla nuova vettura.

A guidare le fila ci sarà ancora una volta la Ferrari con Kimi Raikkonen il cui contratto è in scadenza a fine anno. Maranello ha un’opzione su Daniel Ricciardo il quale potrebbe approdare anche in Mercedes al posto di Valtteri Bottas. Di contro Sebastian Vettel non vede di buon occhio l’arrivo dell’australiano (con cui ha già diviso i box in casa Red Bull) puntando ad un prolungamento del rapporto col finlandese. Se questo dovesse accadere sarebbe abbastanza allucinante poiché per tornare a vincere il Mondiale Costruttori la Ferrari ha bisogno di due top driver e, soprattutto, creare un confronto diretto tra i due piloti.

Al momento ci sono molti nodi da sciogliere:

– In casa Red Bull è in scadenza il contratto per la fornitura dei propulsori Renault. I transalpini hanno già fatto sapere che potrebbero proseguire l’avventura in F1 anche senza fornire le Power Unit alla Red Bull che, dal canto suo, può raccogliere informazioni sul fronte Honda tramite la Toro Rosso.

– In casa Toro Rosso tiene banco il caso Brendon Hartley, autore di numeri errori e di un inizio di stagione negativo, soprattutto se paragonato col compagno Gasly. Si è fatto il nome di Pascal Wehrlein (pilota Mercedes), ma nelle ultime ore anche Lando Norris avrebbe bussato alle porte di Franz Tost soprattutto dopo l’arrivo in casa McLaren dei nuovi capitali canadesi di Mr. Latifi. Sarebbe uno scenario inconsueto poiché per la prima volta Red Bull si troverebbero a dover cercare un driver fuori dal suo gruppo. Al momento esiste solo un’opzione con Carlos Sainz che potrebbe essere richiamato per rimediare all’eventuale partenza di Ricciardo.

– Nelle prove libere e nei test collettivi al Montmelò abbiamo rivisto al volante Robert Kubica che ha dimostrato quanto sia ancora importante il pilota nella F1 moderna. Il polacco è riuscito a dare al team numerose indicazioni per lo sviluppo di una vettura che sta relegando un team storico e vincente come la Williams all’ultimo posto. E’ evidente che la scelta giovane correlata al business non sta dando i risultati sperati.

– In casa Alfa Romeo Sauber sta pagando invece la scelta di Charles Leclerc. Il monegasco ha già conquistato 9 punti ( sette in più del compagno Ericsson). Arrivare sui tracciati già conosciuti, gli ha dato quella tranquillità fondamentale per concentrarsi sullo sviluppo della macchina, oltre che accumulare quel chilometraggio indispensabile per raggiungere il feeling pilota-vettura.

– In Spagna abbiamo rivisto al volante di Sauber e Ferrari anche Antonio Giovinazzi, autore di un grande lavoro. Sarebbe bello vederlo in pista regolarmente.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Spagna, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Lewis Hamilton e la Mercedes dominano il Gran Premio di Spagna con Valtteri Bottas che completa l’ottima prestazione col secondo posto regalando al team la prima doppietta stagionale davanti alla Red Bull di Verstappen. Che fossimo davanti ad un weekend non facile per la Ferrari lo si era già intuito fin dalle prove e il risultato della corsa e i tempi sul giro sono stati una conferma. Non credo che la Ferrari abbia sbagliato la strategia richiamando al 42esimo giro Sebastian Vettel, in quanto avevano problemi di gomme. Un quarto posto che lascia dell’amaro in bocca anche se lasciano Barcellona con dei punti. Peccato per il ritiro di Kimi Raikkonen.

E’ stato un gran premio all’insegna di Lewis Hamilton che ha girato su tempi importanti mettendo tra lui e il suo compagno di box 20” a cui bisogna aggiungerne ulteriori 6” per trovare in classifica Verstappen e 7” ai danni di Vettel. Bravo l’olandese che nonostante il contatto durante il doppiaggio di Sirotkin e l’ala anteriore danneggiata è riuscito a portare a casa il terzo posto ai danni del ferrarista, che montava gomme più fresche.

Per questo fine settimana la Pirelli ha optato per delle mescole nuove con un battistrada più basso di 4 millimetri, che ritroveremo in altri due GP, Francia e Inghilterra. Sinceramente non capisco questa alternanza tecnica che destabilizza lo sviluppo progressivo delle vetture poiché un battistrada minore influisce anche sui parametri aerodinamici. Sarà interessante vedere se nei prossimi appuntamenti (Montecarlo, Canada) in cui tornerà il battistrada tradizionale saranno confermati i distacchi. Quello che è certo è che la Mercedes, in gara, ha confermato la supremazia mostrata in qualifica e nei test invernali.

Dietro i tre top team, punti importanti sono stati conquistati da Magnussun, Sainz, Alonso (reduce dal primo successo nel WEC sul tracciato di Spa), Perez e Leclerc.

Tra quindici giorni sarà Montecarlo ad ospitare il Circo della F1 e la Ferrari dovrà provare a recuperare il terreno perso qui in Spagna.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Spagna, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi


Prima di tuffarci nel Gran Premio di Spagna, quinta tappa del Campionato del Mondo di Formula 1, ci tengo particolarmente a ringraziare tutti i protagonisti e gli appassionati che hanno trasformato il sogno dell’Historic Minardi Day in un successo. Grazie particolare a Toto Wolff e alla Mercedes che ancora una volta si sono dimostrati grandi appassionati e sportivi che ha regalato al suo progettista, Aldo Costa, la possibilità di debuttare al volante di una F1: la Mercedes W04.

Salutato Baku, questo fine settimana il Circo farà il suo ingresso in Europa su un tracciato – Montmelò – teatro dei test pre-campionato. I team avranno a disposizione riferimenti realistici, anche se ci saranno delle differenze notevoli rispetto a due mesi fa.

Sul fronte gomme la Pirelli porterà le Soft, Supersoft e Medium, ma sopratutto avremo 4 millimetri in meno di battistrada dei pneumatici – questo perchè l’asfalto è decisamente meno abrasivo rispetto al passato – e condizioni più calde rispetto ai mesi di febbraio e, sopratutto, marzo. La differenza nel battistrada si farà sentire sopratutto in gara coi long run.

Arriviamo a Barcellona dopo quattro appuntamenti in cui errori e strategie sono stati prioritari nei risultati finali in un gruppo di tre team – Ferrari, Mercedes, Red Bull – molto vicini tra loro. Sul fronte delle scelte team e piloti hanno studiato delle strategie diverse rispetto alle prove dove la squadra di Stoccarda aveva coperto quasi la totalità dei chilometri con le medium. Rispetto a Vettel e Ricciardo, i due piloti Mercedes hanno optato per due set in meno di Supersoft e una in più di mescola Media.

Sarà ancora una volta un weekend avvincente. Vedremo se sarà battuto il nuovo record della pista segnato dalla Ferrari durante le prove collettive (1’17.182)

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Azerbaijan, IL PUNTO di Minardi “Seb, i Mondiali si vincono anche coi piazzamenti”

Abbiamo assistito ad un gran premio ricco di colpi di scena grazie ad errori da parte dei piloti, ma anche per comportamenti inaspettati da parte delle gomme Pirelli che hanno portato a strategie diverse.

Un risultato finale falsato dall’incidente tra le due Red Bull frutto di un’ennesima manovra sconsiderata da parte di Verstappen nei confronti del suo compagno di squadra. In casa RB dovrebbero iniziare a prendere dei seri provvedimenti nei confronti dell’olandese.

Errore altrettanto grave quello commesso da Sebastian Vettel con cui ha vanificato un weekend praticamente perfetto della Ferrari. Pur di cercare a tutti i costi la vittoria e’ arrivato lungo in frenata perdendo diverse posizioni e punti preziosi in ottica mondiale, in favore di Lewis Hamilton che con la prima vittoria stagionale si e’ portato anche al comando del Mondiale. A volte bisogna essere freddi accontentandosi anche di un piazzamento a podio. Bravo Kimi Raikkonen, incolpevole nel contatto con Ocon a inizio gara.

Fantastico Charles Leclerc, sesto al traguardo. Arrivando su piste già conosciute e’ emerso il talento riuscendo a fare la differenza è dimostrandosi all altezza del ruolo ricoperto.

Il prossimo weekend, a partire da sabato 5, vi aspetto a Imola in occasione della Terza Edizione dell’Historic Minardi Day

 

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Baku, PRESENTAZIONE di Minardi

Questo fine settimana torna l’appuntamento con la Formula 1 col quarto Gran Premio sul circuito cittadino di Baku che l’anno scorso, diversamente da ogni previsione, ci aveva regalato una gara ricca di colpi di scena accendendo di fatto la rivalità tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel protagonisti di un contatto in regime di safety-car col ferrarista che aveva reagito alla frenata eccessiva del britannico (innescando un tamponamento tra i due) con una “sportellata”.

La gara fu vinta da Daniel Ricciardo su Red Bull davanti a Valtteri Bottas e Lance Stroll.

Proprio per la conformazione del circuito sarà un fine settimana condizionato dalla presenza della vettura di sicurezza, anche se non presenta particolari caratteristiche dal punto di vista tecnico, sia sul fronte aerodinamico che di gomme dove la Pirelli porterà le Soft-SuperSoft e UltraSoft.

Diversamente dalle aspettative di inizio stagioni arriviamo a questo appuntamento con una Mercedes che corre in difesa e ancora senza vittoria, diversamente da una Ferrari che è riuscita a sfruttare al meglio le occasioni conquistando due vittorie con Vettel e il terzo posto con Raikkonen in Cina, dove sono stati molto bravi in casa Red Bull a sfruttare gli errori altrui.

In questi giorni si è discusso molto sulla strategia adottata dalla Ferrari nei confronti di Kimi Raikkonen, ma non bisogna dimenticare che il rinnovo del finlandese è dettato da condizioni interne e pertanto non capisco questo malumore. Gli obiettivi del team sono prioritari e chi lavora per il team si deve adeguare alle scelte della squadra. Giusto o no, Sebastian Vettel è la prima guida, così come in Mercedes Lewis Hamilton è il pilota di punta. Nonostante l’inizio non esaltante della Mercedes e del suo campione, sarà una lotta serratissima tra i due piloti e sono convinto che il britannico riuscirà a ribaltare questa situazione.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Cina, IL PUNTO di Minardi “Verstappen arbitro sconsiderato del mondiale”

Un gran premio il cui disegno è cambiato con l’ingresso della safety-car in seguito all’incidente tra le due Toro Rosso, innescato da un grande errore da parte di Gasly. Daniel Ricciardo e la Red Bull hanno conquistato con autorevolezza la vittoria, segnando anche il giro più veloce della gara, grazie ad un’ottima intuizione e un’esecuzione perfetta dei due pit-stop consecutivi da parte dei meccanici.

Sono stati anche aiutati dalla dea bendata perché sia Ricciardo che Verstappen erano al posto giusto nel momento giusto. Mercedes e Ferrari, al momento dell’ingresso della vettura di sicurezza, avevano già superato la linea non avendo più la possibilità di entrare in pit lane.

Questo risultato dovrà comunque far pensare molto gli uomini di Horner, poiché si stanno facendo scappare un pilota (con un piede già in Italia) che è stato autore di una grande gara, priva di errori a differenza del suo compagno.

Con un’azione irruenta Verstappen è riuscito a rovinare non solamente quanto di buono costruito fino a quel momento nel suo weekend a Shanghai, ma è stato un arbitro sconsiderato del mondiale condizionando pesantemente le prestazioni e il risultato di Sebastian Vettel. Il ferrarista è riuscito solo in parte a limitare i danni. Trovo poco severa la penalità di 10” inflitta dai commissari all’olandese che hanno paragonato il contatto con l’episodio Gasly- Hartley (anche al francese è stata comminata la medesima penalità). Peccato che Verstappen abbia rovinato la corsa al leader del mondiale. I commissari dovrebbero usare il pugno duro con chi è recidivo e valutare sia la gravità dell’azione che le conseguenze dell’incidente.

Dopo i primi tre gran premi un campionato che diventa sempre più affascinante con cinque piloti racchiusi in una manciata di punti e un’avvincente lotta tra tre scuderie con una Red Bul in crescita, una Ferrari che per il secondo GP consecutivo ha conquistato l’intera prima fila e una Mercedes che è ancora a secco di vittorie. La W09 sembra soffrire gli sbalzi di temperatura con un Hamilton non al massimo della sua competitività, ma da campione qual è riuscirà a ribaltare la situazione.

Abbiamo assistito ad un gran premio intenso anche nelle retrovie con un sorpasso al limite di Alonso ai danni di un Vettel in difficoltà con la vettura. Una gara nella gara conclusa con tre piloti diversi di altrettante scuderie sul podio (Ricciardo-Bottas-Raikkonen). Il finlandese si è sacrificato in favore della squadra ritardando la sosta, difendendo poi il risultato con una gara costante concludendo alle spalle di Bottas.

Tra quindici giorni si arriverà in Azerbaijan, circuito ricco di insidie e teatro l’anno scorso del contatto Vettel-Hamilton in regime di safety-car che ha acceso la rivalità tra i due. Tra i due litiganti uscì vincitore Daniel Ricciardo davanti a Valtteri Bottas e a Lance Stroll.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrain, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Vittoria fantastica di Vettel e della Ferrari”

Weekend all’insegna della perfezione, maturità e sicurezza che ci ha consegnato una Ferrari vincente fin dalle qualifiche e concluso con la vittoria di Vettel davanti a Bottas ed Hamilton. E’ stato un gran premio entusiasmante con gli ultimi otto giri corsi al cardiopalma con Sebastian Vettel che ha dimostrato di essere un quattro volte Campione del mondo, come lo aveva dimostrato in Australia Lewis Hamilton mettendo a segna un’incredibile giro in qualifica.

Il tedesco della Ferrari ha coronato al meglio i suoi 200 GP firmando il suo 47esimo successo. Gli uomini di Maranello non hanno commesso alcun errore nella strategia costruendo la corsa sul diretto avversario, Lewis Hamilton poiché il mondiale sarà una lotta tra loro due. Peccato per l’incidente ai box con Kimi Raikkonen che rovina in parte la festa, ma sono episodi che fatto parte di questo sport. Faccio i migliori auguri di pronta guarigione al meccanico.

Questa corsa deve far riflettere chi denigra la Formula 1, poiché su un tracciato vero abbiamo visto bei sorpassi consegnandoci una classifica con venti macchine racchiuse in 3” e un distacco di appena 6dec tra il primo e secondo. Nonostante sia mancata la Red Bull, Ferrari e Mercedes hanno saputo far divertirci tenendoci in tensione fino all’ultimo giro.

Straordinario il quarto posto del binomio Toro Rosso-Honda frutto di una qualifica fantastica da parte di Gasly, protagonista anche di una partenza da campione, che ha sfruttato al massimo macchina e strategia mettendo, con una serie di giri veloci tra il 37esimo e 47esimo passaggio, in sicurezza il risultato da un eventuale attacco di Magnussen.

Con queste premesse sono ansioso di assistere ai prossimi 19 gran premi, e tra solamente sette giorni i motori si riaccenderanno in Cina

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrain, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Nonostante i pochi sorpassi, il gran premio inaugurale di Melbourne è stato interessante dal punto di vista tecnico soprattutto per i tempi sul giro. Con l’appuntamento del Bahrain si arriva su un tracciato vero con temperature più elevate e potrà essere una tappa significativa per distinguere le forze in campo.

In questi quindici giorni tutti i team hanno lavorato alacremente per portare numerosi step evolutivi e da quanto si percepisce è iniziato anche con largo anticipo il mercato piloti. I nomi più gettonati sono Daniel Ricciardo, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas.

Sarà un weekend da seguire con attenzione poiché da una parte abbiamo una Mercedes che dovrà trovare il pronto riscatto dopo l’errore commesso domenica in favore di una Ferrari che a sua volta deve riconfermare quanto di buono fatto in gara e provare a diminuire l’ingente gap accusato nella qualifica australiana. Terzo incomodo la Red Bull che dovrà mettersi in discussione dimostrando di avere le carte in regola per infastidire la scuderia di Maranello.

Dopo il positivo esordio con le due vetture in zona punti (Alonso ha chiuso davanti alla Red Bull di Max Verstappen), anche la McLaren è chiamata ad un’importante conferma anche se dovrà guardarsi le spalle da una crisi economica a cui non è certamente abituati, che potrebbe condizionare l’andamento della stagione. Momento non facile anche in casa Williams, nonostante il motore Mercedes, che ha fatto una scelta azzardata – dettata anche da esigenze economiche – puntando su due piloti giovanissimi il cui più esperto (Stroll) ha appena 19 anni e 20 gp alle spalle.

Secondo appello per Toro Rosso, Sauber e Force India che all’Albert Park non hanno brillato. E’ ancora presto per emettere sentenze poiché sia in casa TR che Sauber ci sono piloti giovani ed inesperti (eccezion fatto per lo svedese Ericsson)

Sarà un weekend ricco di spunti da seguire fin dalle prove libere.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Australia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Weekend all’insegna di due grandi Campioni”

Il mondiale 2018 di Formula 1 inizia sotto il segno di due grandi Campioni del Mondo, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton che si sono spartiti rispettivamente vittoria e pole position. Certamente un risultato che va stretto all’inglese che si è dovuto “arrendere” di fronte alla Ferrari, brava nella strategia e supportata da Sebastian che ha dimostrato di essere un pilota vincente nel momento del bisogno.

L’errore in qualifica di Valtteri Bottas ha influito negativamente sulla strategia Mercedes che si è trovata in inferiorità numerica contro le due Ferrari, ma sarà un campionato giocato anche sugli errori dove sarà fondamentale il contributo di tutti i principali attori. Nonostante le tre zone DRS, Melbourne si conferma un tracciato ostico per i sorpassi e il finlandese non è riuscito a recuperato le posizioni nonostante il potenziale della sua W09.

Il divario tra Ferrari e Mercedes visto in qualifica (0.664 dec) si riduce in gara anche se tra il miglior giro di Hamilton e Vettel restano 4 decimi. E’ stato una corsa molto tecnica corsa su ritmi elevati (14 vetture a pieni giri con solo la Toro Rosso di Hartley doppiata) con una Red Bull che marchia il giro più veloce con Daniel Ricciardo e chiude al quarto posto alle spalle di Kimi Raikkonen nonostante la penalità (eccessiva) ricevuta dai commissari sulla griglia di partenza. Falsa partenza per Max Verstappen, che dovrà fare mea-culpa dopo gli errori commessi, essendo questa già la sua terza stagione.

McLaren promossa
Fernando Alonso piazza la sua McLaren-Renault al quinto posto, tra le Red Bull di Ricciardo e Verstappen, con Vandoorne a completare il weekend col nono piazzamento. Il team di Woking ha bisogno di questi risultati per andare a caccia di nuovi sponsor che darebbero nuovo ossigeno alla scuderia da cui arrivano segnali poco confortanti. Da quanto si apprende McLaren-Automotive sarebbe in vendita con BMW interessata all’acquisto.

Disastro Haas
Giornata decisamente negativa per il team Haas, dopo i positivi risultati ottenuti in qualifica e nella prima parte di gara. Due importanti risultati sono stati vanificati con altrettanti errori. Resta comunque una macchina da tenere d’occhio, che ha saputo compiere un importante salto in avanti rispetto all’anno passato.

Si chiude li primo gran premio. Tra quindici giorni andrà in scena il secondo atto in Bahrain.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Melbourne, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Col Gran Premio di Melbourne parte la lunga stagione 2018 di Formula 1 caratterizzata da 21 appuntamenti in cui, oltre alle strategie legate alle mescole Pirelli (da quest’anno l’arcobaleno cresce di due nuovi compound con Superhard e hypersoft) si aggiunge l’incognita del chilometraggio per le power-unit che dovranno supportare un carico di sette gp per ciascuna unità.

Sarà un weekend ricco di interrogativi che potrà regalarci un primo bilancio sulla stagione. A Barcellona la Ferrari ha marchiato, con entrambi i suoi piloti, il miglior riscontro cronometrico (ottenuto con le hypersoft) concentrando il lavoro principalmente sulle mescole Soft e Supersoft, a differenza della Mercedes che ha percorso quasi la totalità dei suoi giri con le Medium, ad esclusione di alcuni long-run con le Supersoft.

I Campioni in carica si sono mostrati estremamente competitivi su tutti i punti di vista e si preannuncia una lotta a tre con Ferrari e Red Bull, quest’ultima molto sorniona nelle prove ma forse con qualche problema di affidabilità in più.

E’ iniziata anche una lotta di nervi come trapela della dichiarazioni di Lewis Hamilton che punta sulla RB14 come principale avversario, che potranno contare sui forti stimoli dei due piloti: da una parte per Max Verstappen sarà la terza stagione, mentre Daniel Ricciardo è in scadenza di contratto.

Sarà interessante vedere il comportamento di McLaren e Toro Rosso che in questo inverno si sono “scambiate” le motorizzazioni. Durante le prove libere la TR ha certamente stupito portando a termine un elevato numero di giri, a dispetto dei diversi problemi di affidabilità accusati dal team di Woking da cui non arrivano segnali positivi come si evidenza anche da una carrozzeria spoglia dai marchi.

Occhi puntati anche sulla rivelazione delle ultime due stagioni, la Force India. Dopo essersi confermati quarta forza del mondiale, hanno patito alcuni problemi.

L’anno scorso vinse la Ferrari sfruttando ancora alcuni errori della Mercedes nelle prime gare, per poi “restituirle” il favore nel mesi più caldi. Sul fronte pneumatici la Pirelli porterà Soft, Supersoft e Ultrasoft con Hamilton e Bottas che potranno contare su 9 set per ciascuno di “porpora” contro i 7 di casa Ferrari e 8 Red Bull.

Insomma ci sono tutti gli ingredienti per vivere un intenso weekend di gara fin dal venerdì.

Gian Carlo Minardi

Barcellona, Test Session 1 | Il PUNTO di Gian Carlo Minardi “Mercedes fa già paura?”

Se il bel tempo si vede dal mattino la Mercedes può iniziare a dormire sonni tranquilli. Durante questi primi quattro giorni – che si sono ridotti solamente a tre causa neve caduta nella giornata di mercoledì – Bottas ed Hamilton hanno girato costantemente con le mescole Pirelli Medie (a differenza di Vettel e Raikkonen che hanno lavorato con le Soft), chiudendo il lavoro col miglior tempo segnato dal Campione del Mondo che ha fermato il cronometro con un importante 1.19.333, nonostante la molta benzina a bordo.

E’ stata una prima sessione certamente condizionata dal maltempo e dalle temperature molto basse, in cui si denota una diminuzione della forbice tra i primi e gli ultimi della classe e il raggiungimento di una buona affidabilità da parte di tutti. Sotto questo aspetto certamente la Toro Rosso era l’osservata speciale e ne esce promossa a pieni voti. Solamente nella giornata di oggi sono riusciti a coprire 147 tornate.

Molti chilometri sono stati coperti anche dalla coppia Alonso-Vandoorne anche se il miglior tempo (1.19.854) è stato realizzato montando le HyperSoft. Preoccupa il fatto che, nonostante il freddo, in casa McLaren abbiano dovuto aprire delle feritoie sulla carrozzeria per far respirare il propulsore Renault.

Molti chilometri sono stati macinati anche dalla Ferrari che ha concluso il programma con 120 giri all’attivo per Sebastian Vettel, a cui si devono aggiungere le 98 tornate di martedì (miglior crono di 1.19.673 con le Soft) e le ulteriori 80 macinate da Kimi Raikkonen nel primo giorno.

Dopo il positivo inizio della Red Bull (Ricciardo aveva segnato il miglior crono del primo giorno e 105 giri all’attivo), si sono un po’ persi chiudendo la sessione con solamente 35 tornate portate a termine da Max Verstappen autore anche di un fuori pista che ha causato l’interruzione della sessione.

Abbiamo avuto un primo assaggio, ma è ancora presto per fare valutazioni. In questi giorni di pausa i team avranno modo di analizzare i dati raccolti prima di tornare in pista per la seconda sessione che potrà regalarci qualche indicazioni maggiore in vista di Melbourne (sperando in temperatura più calde). In casa Williams sarà interessante seguire il lavoro di Robert Kubica. Il polacco si è confermato costantemente più veloce dei due piloti ufficiali, mentre in casa Sauber Leclerc è partito col piede giusto.

Gian Carlo Minardi