F1 | Gp Singapore, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Non è più Formula 1”

Vince ancora uno strepitoso Hamilton coadiuvato da una macchina fantastica. Una Mercedes che è tornata agli splendori dominando l’intero weekend col britannico, protagonista il sabato di un giro-capolavoro. Una Ferrari che a Singapore è apparsa molto sottotono, che ha chiuso la gara, così come le qualifiche, dietro anche alla Red Bull di Verstappen.

Dopo il suo pit stop, Vettel non è riuscito a sfruttare al meglio il vantaggio delle gomme più fresche perdendo tempo prezioso dietro a Sergio Perez, protagonista in negativo di diversi contatti, pagando la posizione a vantaggio di Verstappen. Proprio in quella circostanza ho avuto l’impressione di un Vettel che si è arreso psicologicamente.

La corsa però ha messo in evidenza un problema non di poco conto legato alle prestazioni di queste gomme e sarebbe bello avere una spiegazione da parte della Pirelli. Trovo inammissibile avere tempi sul giro in gara più lenti di 6-7 secondi rispetto alla qualifica. Si è corso a ritmo di una gara endurance col miglior crono segnato addirittura da Fernando Alonso. Mi piacerebbe ricevere alcune delucidazioni.

Lo spagnolo ha dimostrato ancora una volta tutto il suo talento nonostante una McLaren non all’altezza ed è vergognoso che un campione del suo calibro sia stato costretto ad emigrare verso nuovi lidi.

Restano ancora sei gran premi, e per Sebastian Vettel e la Ferrari la sfida si fa sempre più ardua, soprattutto contro un avversario così tosto.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Hamilton straordinario. Ferrari, quanti errori”

Alla luce dei risultati ottenuti nelle prove libere e, soprattutto, in qualifica, il risultato della gara è nettamente a sfavore della Ferrari che lascia Monza con solamente un secondo posto.

Purtroppo abbiamo assistito al Festival degli errori: Sebastian Vettel è incappato nel quinto errore stagionale dopo appena trenta secondi dal semaforo verde, il muretto ha chiamato troppo presto Raikkonen al pit-stop dando la possibilità ad Hamilton di coprire otto giri in più, ma credo che qualcosa non abbia funzionato perfettamente sulla macchina del finlandese che ha pagato un blistering eccessivo sulla posteriore sinistra dovuto forse ad un set di mescola non perfetto o ad un setup non ottimale.

Stiamo assistendo ad una lotta entusiasmante tra due grandi costruttori, molto tirata anche nelle sciabolate verbali e nelle strategie. E’ stato chiaro il messaggio lanciato a Bottas che ha rallentato Raikkonen favorendo la rimonta di Hamilton. Giochi che fanno parte della F1 e dimostrano quanto sia importante avere due piloti in gioco. Questo deve far riflettere la Ferrari per il futuro prossimo.

Monza ci ha regalato un gran premio tirato e corso sul filo dei centesimi dove Hamilton non ha commesso il minimo errore. Ha rischiato portando a casa il massimo risultato. E’ stato perfetto in ciascuna circostanza: al via, nel sorpasso ai danni di Vettel e nell’attacco finale sul finlandese. Ha aspettato il momento per sferrare l’affondo su Raikkonen, anche supportato dalla strategia del suo team. Davanti ad un pilota così sarà difficile per Vettel recuperare il gap con solamente sette gran premio ancora all’attivo.

Il Miglior pilota del Gran Premio? Sicuramente Hamilton. Non ha commesso il minimo errore, ha corso costantemente all’attacco mettendo sotto pressione l’avversario. L’aiutino da parte di Bottas ci sta.

Devo fare i complimenti a tutto il pubblico perché ha risposto alla grande dimostrando quanto sia importante per gli italiani questa tappa riempiendo le gradinate. Sono stati tre giorni entusiasmanti. Ora aspettiamo di vedere cosa succederà a Singapore.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, PRESENTAZIONE

La prova di forza di Spa-Francorchamps da parte della Ferrari può essere di buon auspicio su un tracciato veloce come quello di Monza che questo fine settimana ospiterà l’89esima edizione del Gran Premio d’Italia. Si prospetta un’altra entusiasmante sfida tra i due pretendenti al trono, Ferrari e Mercedes, ma soprattutto tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.

Come abbiamo già visto la scorsa settimana in Belgio il meteo avrà un ruolo importante e potrebbe mescolare le carte: con pista asciutta il binomio Ferrari-Vettel si è dimostrato più competitivo dei diretti avversari, mentre con la pioggia Hamilton e la Mercedes si sono dimostrati superiori. Per la giornata di venerdì sono attesi temporali così come anche per il sabato anche se le qualifiche dovrebbero essere asciutte. Cielo coperto invece per la gara.

Arriviamo su una pista caratterizzata da lunghissimi rettilinei con solamente undici curve dove il motore resta a pieni regimi per il 75% del giro. Un bello sforzo per le power-unit. Dopo quanto successo allo start lo scorso fine settimana (la penalizzazione inflitta ad Hulkenberg e’ corretta anche se i commissari continuano a non utilizzare lo stesso metro di giudizio con tutti i piloti) bisognerà fare attenzione alla prima staccata che si trova a circa 700 metri dalla linea di partenza. Si arriverà con velocità ben più alte rispetto a Spa.

In casa Ferrari inizierà la vera era del post-Marchionne e il dietro le quinte sarà teatro di numerose riunioni, che potrebbero aprire a svariati movimenti. Resta da sciogliere il nodo sul futuro di Kimi Raikkonen che a Spa ha vissuto un fine settimana poco fortuna condizionato dal contatto ad inizio gara, costringendolo poi al ritiro.

Se per la Red Bull si prospetta un fine settimana non facile a causa dell’handicap del propulsore Renault (Ricciardo partirà ultimo ma sarà equipaggiato con l’ultima versione della PU) sarà da seguire la sfida tra Renault e Haas per il quarto posto tra i costruttori oltre alla rincorsa da parte della Racing Point Force India, che in Belgio è stata la terza scuderia a conquistare il maggior punteggio (18), dopo Ferrari e Mercedes. L’ingresso del nuovo consorzio guidato da Lawrence Stroll avrà restituito fiducia al team (oltre a nuova linfa).

Gian Carlo Minardi

F1 | Spa-Francorchamps, Vince la Ferrari con Vettel. IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ora tutti a Monza”


Una Ferrari perfetta si aggiudica la vittoria a Spa-Francorchamps. In questo momento la macchina sta ottenendo risultati positivi dimostrandosi superiore, in condizioni di asciutto, rispetto alla Mercedes come abbiamo potuto vedere fin dalla partenza col bel sorpasso di Vettel ai danni di Hamilton. La situazione si ribalta con pista bagnata dove macchina e pilota sono inferiori all’accoppiata Hamilton-Mercedes.

E’ stato senza ombra di dubbio un gran premio molto tirato corso al cardiopalma con una bellissima lotta giocata sul filo dei decimi, soprattutto tra il 15 e 20 giro, tra i due pretendenti al trono.

Peccato per Kimi Raikkonen, tagliato fuori da un contatto alla prima curva. Probabilmente avrebbe potuto lottare anche lui per il podio. Un risultato che da morale a tutto il team e che si tramuta in una bella boccata d’ossigeno in vista della parte finale della stagione e dell’arrivo del Circus a Monza. Vettel rosicchia ad Hamilton sette punti preziosi. Dopo i regali fatti nei gran premi precedenti (vedi Germania) deve arrivare costantemente davanti al rivale britannico.

Bella gara anche da parte di Max Verstappen che ha esaltato gli spalti e i suoi tifosi accorsi numerosi per sostenerlo. Mi piacerebbe vedere questo scenario anche tra una settimana a Monza. C’è bisogno del sostegno di tutti per aiutare la Ferrari e Sebastian Vettel in questa rincorsa. Purtroppo si fa sentire la mancanza in griglia di un pilota italiano, ma in questo momento il mercato è scatenato e i prossimi giorni saranno cruciali. Ci sono ancora numerose incognite, soprattutto nei team di serie B, dove mi auguro che la Mercedes possa trovare una sistemazione per Ocon dopo l’arrivo della nuova proprietà che ha dato vita alla Racing Point Force India. Resta da capire cosa succedera’ in casa Williams con Stroll, in McLaren (Vandoorne) e Sauber. Insomma ci sono ancora tanti tasselli da sistemare, oltre a sciogliere il futuro di Raikkonen. Sinceramente in Ferrari sceglierei una linea più giovane da affiancare a Vettel. Staremo a vedere.

Intanto sono molto contento per la Racing Point Force India che inizia la sua avventura con il quinto e sesto posto di Perez ed Ocon alle spalle di Bottas. Errore importante invece quello di Nico Hulkenberg che ha innescato la carambola iniziare. E’ arrivato decisamente lungo nella prima staccata (aveva due marce in più rispetto agli altri piloti che lo stavano precedendo). Fortunatamente i nuovi sistemi di sicurezza hanno evitato il peggio, ma bisogna fermarsi a pensare un istante a Monza la prima staccata è dopo un chilometro dalla partenza e si arriverà con velocità decisamente maggiori.

Vi aspetto numerosi a Monza

Gian Carlo Minardi

F1 | Spa-Francorchamps, finalmente si riparte!

Concluse le tre settimane di pausa estiva, il Mondiale di Formula 1 questo fine settimana è pronto a riaccendere i propulsori con team e piloti impegnati in un doppio impegno su due tracciati tosti come Spa-Francorchamps e Monza, che faranno da apripista ad un finale di stagione infuocato.

La Ferrari e Sebastian Vettel avranno il compito più difficile in quanto non potranno commettere il minimo errore. Sono chiamati a nove gran premi perfetti se vorranno eliminare il gap di 24 punti che separa il tedesco da Lewis Hamilton. Pesa come un macinio l’errore di Hockenheim.

Si comincia dal tracciato delle Ardenne, pista tanto storica quanto difficile in cui meteo e safety car fanno praticamente gli onori di casa. Dopo averlo testato su Sauber e Haas, la Ferrari sarà dotata dell’ultima evoluzione della Power Unit, così come dovrebbe fare anche la Mercedes.

Sul fronte gomme, la Pirelli porterà sia in Belgio che in Italia le mescole Medie, Soft e SuperSoft. Arriviamo a questi appuntamenti con ancora alcune incognite sul fronte mercato piloti, dove resta in sospeso soprattutto il futuro di Kimi Raikkonen. Abbiamo vissuto in mese di Agosto molto caldo (non solamente per le elevate temperature) che ridisegneranno la griglia 2019. Daniel Ricciardo saluterà la Red Bull per vestire i colori Renault insieme ad Hulkenberg, con Sainz che prenderà il sedile lasciato libero da Fernando Alonso che ha annunciato il suo ritiro dalla F1 dopo 17 stagioni. In Red Bull sarà promosso Gasly a fianco di Verstappen, mentre restano ancora vacanti i posti in Toro Rosso. La Force India, entrata in amministrazione controllata, è stata salvata da una cordata di imprenditori guidata da Lawrence Stroll, il cui figlio libererà un posto in Williams.

Ci aspettano settimane molto intense. Questo fine settimana si parte con Spa, dove il meteo promette pioggia, ma poi vi aspetto numerosi a Monza.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Ungheria, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari deve recriminare due errori”


Lewis Hamilton chiude il tour-de-force di quattro gran premi racchiusi in cinque settimana con un’altra importantissima vittoria portando a 24 i punti di vantaggi sul diretto avversario Sebastian Vettel. Hamilton è il pilota più in forma al volante della vettura migliore supportato anche dal suo valido scudiero, Valtteri Bottas, che si è reso protagonista certamente di un grande gara, mettendo alla frusta Vettel, anche se poi ha rovinato tutto negli ultimi giri col contatto sul ferrarista e, successivamente, su Ricciardo. Bottas aveva evidenti problemi di gomme e ora staremo a vedere cosa decideranno i commissari.

Col secondo e terzo posto, la Ferrari saluta Budapest con più punti del previsto anche se deve recriminare per i due errori ai pit-stop che sono costati a Vettel e Raikkonen secondo preziosi che gli avrebbero certamente permesso di tornare in pista davanti al finlandese della Mercedes.

Grandissima gara da parte di Daniel Ricciardo. In questa occasione la Red Bull non aveva rispettato le aspettative, accusando anche problemi di affidabilità che hanno costretto al ritiro Verstappen. Molto bravo l’australiano che è riuscito comunque a chiudere ai piedi del podio, dopo l’ordine dato a Bottas di restituirgli la posizione.

Risultato positivo anche per la Toro Rosso che conquista il sesto posto con Gasly, e per la McLaren che chiude l’ottavo posto con Fernando Alonso. Mi spiace vedere in difficoltà la Force India, un team che negli ultimi dua anni aveva raggiunto risultati incredibili.

Ora ci aspettano tre settimane di stop e poi il mondiale ripartirà da Spa-Francorchamps e Monza. Questa Mercedes però fa paura soprattutto in vista di due tracciati così veloci

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Ungheria, la PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

A una settimana dalla vittoria in rimonta di Lewis Hamilton e dall’errore di Sebastian Vettel, la Formula 1 è pronta a riaccendere i propulsori all’Hungaroring per il dodicesimo appuntamento (il quarto in cinque settimane che concluderà il tour-de-force aprendo al periodo di vacanza).

Sicuramente una buona occasione per il ferrarista che avrà modo di tenere alta la concentrazione senza rimuginare troppo sulla vittoria sfuggita in Germania, in un momento in cui non era necessario prendere dei rischi eccessivi. Si arriva in Ungheria, dove l’anno scorso la Ferrari conquistò una doppietta. Un tracciato in cui la qualifica ha un ruolo importante così come l’uscita della safety-car. Ancora una volta mi aspetto una griglia di partenza disegnata sul filo dei centesimi con una lotta tra Mercedes e Ferrari, con l’inserimento della Red Bul sempre se non si inventeranno strategie impossibili come sette giorni fa.

Un tracciato che col Minardi Team mi ha regalato diverse gioie, come il settimo posto di Michele Alboreto nel ’94 o la top-ten con Luca Baldoer (8°) e Pedro Lamy (9°) l’anno successivo, ma anche il rammarico per l’occasione persa con Martini nel 1993.

Saranno giorni caldi anche per il mercato piloti. Dopo i rinnovi in casa Mercedes, si aspettano le decisioni di Ricciardo, Alonso e Raikkonen.

Intanto durante le FP1 scenderà in pista nuovamente Giovinazzi al volante della Sauber di Leclerc. Il team svizzero è sicuramente in un buon momento e si è messa in scia alla Toro Rosso per la conquista dell’ottavo posto tra i costruttori. Al momento solamente due punti divide i due team. Lotta aperta anche per la quinta posizione con un testa a testa tra Haas e Force India (appaiate) e McLaren in ritardo di 11 punti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Germania, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Errore gravissimo di Vettel”

Sebastian Vettel ha gettato al vento una vittoria a pochi giri dal traguardo e un risultato molto importante in ottica mondiale. Su undici gran premi, è già il quarto errore che il tedesco commette e questo deve far pensare in casa Ferrari, dove devono essere fieri del lavoro svolto in fabbrica, ma devono meditare sull’operato dei piloti. Nel confronto con la Mercedes, la Ferrari esce sconfitta.

Si conferma una stagione in cui gli errori avranno un ruolo cruciale e, ancora una volta, cambia il leader con Hamilton che conquista nuovamente la leadership (+17 su Vettel). Scattato dalla quattordicesima posizione si è reso protagonista di una rimonta sensazionale conclusa con la vittoria davanti al compagno di squadra segnando anche ripetitivamente il giro più veloce della corsa negli ultimi passaggi. Una dimostrazione di forza impressionante da parte della Mercedes con un Toto Wolff che ha ripreso in mano le redini del team.

In tutto il weekend la Ferrari ha dimostrato di avere un grandissima macchina, ma non è bastato. Tra sette giorni si tornerà in pista a Budapest che concluderà il tour-de-force, inaugurando la ferie estive. Una buona occasione per Vettel per andare a caccia del riscatto auspicando che questo episodio non abbia ripercussioni sul proseguo della sua stagione. Con l’occasione faccio un grande in bocca al lupo di pronta guarigione a Sergio Marchionne e al neo-presidente John Elkann

E’ stata certamente una gara che si è animata solamente con l’arrivo della pioggia con alcuni team che hanno provato il colpaccio con strategie che non hanno pagato come in casa Red Bull e Sauber. Una scelta che, specialmente in casa Sauber, è costata punti importanti a Leclerc. Aspettiamo con ansia la gara in Ungheria.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Germania, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi “Occhio alla Red Bull”

A distanza di un anno torna il Gran Premio di Germania, sul tracciato di Hockenheim che vedrà l’esordio delle gomme maggiorate Pirelli. Il costruttore milanese porterà le mescole Medium, Soft e UltraSoft. Hamilton e Vettel si sono “marcati” ad uomo con i medesimi numero di set per ciascuna mescola, mentre Bottas e Raikkonen hanno diversificato la scelta.

Arriviamo al giro di boa di un campionato molto lungo con una Ferrari che si presenterà ai nastri di partenza col morale alto e in vetta ad entrambe le classifiche e una Mercedes che non può più commettere errori. Da non sottovalutare però le due Red Bull che potrebbero emergere, sfruttando l’ottimo telaio, soprattutto nella parte mista/lenta della pista. Come giù successo quindici giorni fa a Silverstone, avremo una qualifica combattuta sul filo dei millesimi e una gara determinata dalle strategie e dal meteo, che potrebbe avvantaggiare le rosse visto che per la domenica si attende un bel sole.

Mi fa piacere rivedere in azione Antonio Giovinazzi sull’Alfa Romeo Sauber. Spero possa essere di buon auspicio per il suo futuro. Non sarà facile trarre delle conclusioni poiché i programmi dei team del venerdì prevedono di norma un lavoro diversificato tra i proprio piloti per raccogliere il maggior numero di indicazioni in vista di qualifica e gara.

In questi giorni si è parlato molto della nuova proposta di Liberty Media legata al cambio del sistema del punteggio. Fernando si è detto contrario poiché aprire la zona punti a 20 piloti sminuirebbe il suo valore portando l’esempio del clamore che aveva suscitato il nono posto conquistato da Jules Bianchi con la Marussia, frutto di un capolavoro a Montecarlo. Per molti anni mi sono trovato a lottare con le mie macchine per entrare nella top-six, pertanto la possibilità di allargare la classifica potrebbe essere anche positivo. Aiuterebbe ad aumentare lo spettacolo nelle retrovie con maggiori bagarre.

Ho l’impressione che si voglia deviare l’attenzione da argomenti ben più importanti, poiché bisognerebbe dare la priorità ai Regolamenti Tecnici, anziché Sportivi che non cambiano l’immagine della F1. Bisogna sciogliere il nodo sulle prossime motorizzazioni, anche se i quattro costruttori sembrano orientati a voler proseguire con le Power Unit.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Inghilterra, Vince la Ferrari con Vettel. IL PUNTO di Gian Carlo Minardi


Una Ferrari così vincente in un tracciato come quello di Silverstone che sulla carta doveva esserle non favorevole, non può che essere di buon auspicio in vista delle prossime due tappe in Germania e Ungheria e del proseguo del Mondiale.

Abbiamo assistito ad un weekend e a una gara assoltamente fantastica, corsa a suon di battaglie fino all’ultimo giro. Una Ferrari che ha dimostrato di essere nettamente all’altezza della situazione con un ottimo lavoro da parte dei piloti, meccanici e muretto. Ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto alla Mercedes. Stupenda anche la qualifica corsa a suon di record e conclusa con un gap minimo (44 millesimi) tra due campioni del mondo che si sono divisi la prima fila.

Certamente Lewis Hamilton sarà molto arrabbiato anche se comunque ha fatto una grande rimonta chiudendo al secondo posto e limitando fortemente i danni. Non condivido certamente il suo comportamento perché un Campione del Mondo come lui deve rispettare le regole e deve saper affrontare qualsiasi situazione negativa anche dal punto di vista mediatico.

Kimi Raikkonen si è assunto tutte le colpe per il contatto col britannico anche se non condivido questo modo di attribuire le penalizzazioni, con decisioni discostanti tra un episodio e l’altro e troppo soggettive. Il finlandese ha sbagliato ed è stato giusto penalizzarlo, ma in altre occasioni le penality sono state più lievi. Ad esclusione dell’errore al primo giro il finlandese si è reso protagonista di una gara solida conclusa davanti a Bottas al terzo posto.

La Ferrari lascia Silverstone consolidando la sua leadership in entrambe le classifiche portando a venti le lunghezze sulla Mercedes tra i Costruttori con Vettel che mette a segno un +8 su Hamilton.

Tra quindi giorni ci prepariamo alla seconda parte del tour-de-force con ulteriori due gran premi (Germania e Ungheria) in successione prima della pausa estiva

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Inghilterra, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Prosegue il tour-de-force del mese di luglio. Dall’Austria ci spostiamo in Inghilterra, sullo storico tracciato di Silverstone, per poi proseguire il viaggio itinerante verso Germania e Ungheria che darà inizio alle vacanze estive di agosto.

Tracciato molto tecnico e impegnativo anche per le gomme con sollecitazioni laterali di 5G. Per questo la Pirelli ha optato per le mescole Hard, Medium e Soft (con battistrada ribassato di 0,4 millimetri) per provare a compensare l’eccessivo degrado. Dopo la corsa si è sentito e letto molto delle gomme e non capisco la necessità di intervenire per cambiare, nascondendosi dietro il problema della sicurezza. Se le gomme si consumano eccessivamente ci si ferma ai box per sostituirle.

Quella di Silverstone si preannuncia una tappa importante soprattutto per chi ha accusato dei problemi di affidabilità al Red Bull Ring poiché il tempo per intervenire è stato veramente poco.

Il meteo resta un’incognita, anche se per il momento le previsioni parlano di un weekend caldo, così come la safety car. L’anno scorso Lewis Hamilton si impose davanti al suo pubblico e anche per quest’anno la Mercedes resta la favorita alla vittoria, con una Ferrari che arriva rinvigorita dalla conquista della vette in entrambe le classifiche, anche se non è stata esente da errori con la penalizzazione che ha colpito Vettel per aver rallentato in qualifica (Q2) Carlos Sainz. Si sta confermando un mondiale caratterizzato e condizionato dagli errori (piloti e team) e chi saprà sbagliare di meno, con molta probabilità, si porterà a casa la corona 2018.

Dopo il ritiro di domenica, il campione britannico si presenterà in pista carico e con una gran voglia di riscatto. Sarà una bella sfida da seguire fin dalle prove libere.

Personalmente ho dei bellissimi ricordi legati a questo circuito, in particolar modo dell’edizione ’89 conclusa col quinto e sesto posto di Martini e Sala. Fu un weekend decisivo per la sopravvivenza del Minardi Team. Lo spettro delle pre-qualifiche era dietro l’angolo così come la perdita dei diritti televisivi. Avevamo l’obbligo di segnare due punti. Salutammo l’ottavo round con tre punti in tasca. Per noi fu come vincere il mondiale. La M189 si dimostrò una buona macchina in costante crescita che ci regalò diverse soddisfazioni.

Gian Carlo Minardi

F1 |Gp Austria, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “E’ stato il weekend degli errori”

Il fine settimana in Austria è stato il festival degli errori da parte dei team. Si è iniziato sabato col muretto Ferrari che non ha avvisato il suo pilota dell’arrivo di Sainz per arrivare ad oggi con la Mercedes che non ha richiamato Hamilton ai box durante il regime della VSC innescata dal ritiro di Bottas.

Ritengo che i commissari abbiano usato la mano troppo pesante nei confronti di Vettel, considerando che Sainz era riuscito comunque ad accedere alla Q3, ma con molta probabilità non hanno voluto creare un precedente. Il ritiro di Hamilton al 54esimo giro ha messo una pezza sulla strategia. Una Mercedes che conferma i suoi problemi di affidabilità al cambio, nonostante una supremazia tecnica importante. E’ stata una corsa ricca di ritiri, causati proprio da questo ritmo serrato. Siamo entrato in un mese di luglio caldissimo che da qui alla fine dovrà raccontarci altri tre gran premi. Sarà interessante vedere chi riuscirà a gestire al meglio questo tour-de-force.

Una Formula 1 che sta tornando alla massima competizione con un divario netto tra i primi tre top-team e il resto del gruppo. Abbiamo assistito ad un ordine di arrivo nei primi dieci che ha premiato a coppie i team con due Ferrari, due Hass, due Force India e due Sauber, ad eccezione solamente del vincitore Max Verstappen con l’unica Red Bull e di Fernando Alonso con la McLaren che ha tagliato il traguardo all’ottavo posto partendo dai box.

Un risultato che premia certamente la Ferrari, con un risultato che ad inizio della gara era quasi insperato. Kimi Raikkonen ha meritato di chiudere al secondo posto provando fino all’ultimo l’attacco sull’olandese segnando giri veloci e pertanto è stato corretto da parte del muretto box conservare le posizioni dei suoi due piloti. Per la terza volta in altrettanti gran premi cambia il leader della classifica con Vettel che torna al comando.

Tra sette giorni si tornerà in pista col decimo appuntamento del mondiale sul tracciato britannico di Silverstone, una pista sulla carta favorevole alla Mercedes anche se Vettel e la Ferrari arriveranno a questo appuntamento con il morale alto.

Aspettiamo di vedere cosa potrà succedere

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Austria, PRESENTAZIONE di Minardi “In Francia Vettel ha usato l’ultimo bonus”

Archiviato il gran premio di Francia, ci apprestiamo ad entrare in un mese di Luglio caldo con quattro appuntamenti racchiusi in cinque weekend. Si partirà questo fine settimana dall’Austria prima di trasferirsi in Inghilterra (7-8 luglio), Germania (21-22 luglio) e Ungheria (28-29 luglio). Un vero e proprio tour-de-force per team e piloti alla fine del quale avremo un quadro significativo di questo mondiale.

A Le Castellet, oltre alla supremazia Mercedes, abbiamo assistito ad una corsa ricca di errori, a partire da Sebastian Vettel che col quinto posto ha lasciato indietro punti importanti in ottica mondiale. Il tedesco della Ferrari è strato troppo irruento cercando il sorpasso ai danni di Bottas fin dalla prima curva, arrivando al contatto e subendo la penalità di 5”. Deve ricordarsi di essere un quattro volte campione del mondo.

In un mondiale così al limite dove a fare la differenza saranno proprio gli errori, Seb si è giocato già tutti i bonus ritrovandosi in classifica alle spalle del diretto avversario, distaccato di 14 punti.

Bisogna tenere in considerazione anche la crescita della Red Bull supportata da un telaio fantastico che sopperisce, in parte, alle mancanze della power unit Renault. Con il passaggio al propulsore Honda, l’handicap del motore si farà sentire maggiormente, ma resta l’arbitro di questo mondiale portando via punti e podi importanti a Vettel ed Hamilton.

Sarà un mese caldo anche per i team di fascia b, capitanati dalla Renault davanti alla McLaren, Force India, Haas e Toro Rosso, che arriva da due weekend difficili conclusi senza punti a differenza di una Haas in crescita, ma a corrente alternata, nonostante un Grosjean ancora a “secco” e una Force India in ripresa e disturbata da questioni non tecniche.

Il Red Bull Ring è un tracciato impegnativo e ricco di insidie con la ghiaia ai bordi della pista caratterizzata da sali-scendi, curve veloci, lunghi rettilinei e frenate impegnative in cui il clima è una componente importante. Sul fronte mescole la Pirelli porterà Soft, Supersoft e Ultrasoft coi piloti Ferrari che hanno scelto 9 set della mescola più morbida contro gli otto di casa Mercedes e Red Bull. Si prospetta una gara con strategie diverse.

Gian Carlo Minardi