F1 | Gp Brasile, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ocon, errore o strategia?”

Lewis Hamilton si aggiudica il Gran Premio del Brasile e la Mercedes festeggia il titolo mondiale a conclusione di un weekend condizionato da diversi episodi. Ancora una volta i commissari hanno utilizzato metri di giudizio molto differenti e certamente non sono d’accordo sulle decisioni prese il sabato durante le qualifiche dove Hamilton andava certamente punito pichè per due volte ha creato situazioni di pericolo.

Prendo atto della decisione FIA, senza condividerla. In gara abbiamo vissuto un altro episodio molto serio tra Ocon e Verstappen, che è costata la vittoria la pilota della Red Bull, in favore della Mercedes. Un episodio molto grave poiché il pilota della Racing Point Force India motorizzata Mercedes in quel momento stava per esser doppiata dall’olandese e aveva bandiera blu. Per di più parliamo di un pilota in orbita Mercedes. Questi episodi mi fanno pensare.

Il gran premio ci ha consegnato una Red Bull in gran forma, soprattutto in prospettiva 2019 sperando possa essere supportata degnamente dal motore Honda.

Sul fronte Ferrari, una gara che ha evidenziato sia i lati positivi emersi nella stagione, ma anche le negatività poiché la corsa non è stata esente di qualche errore di gestione. Mandiamo in archivio il ventesimo e penultimo appuntamento del mondiale con il podio di Raikkonen, ma soprattutto l’ottimo risultato di Leclerc (settimo al traguardo) certamente di buon auspicio per la prossima sfida con la tuta “rossa”. Soprattutto nella qualifica ha dimostrato di aver carattere e la maturità per gestire le situazioni anche più difficili.

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Brasile e Abu Dhabi in ottica 2019”

Il Gran Premio del Brasile, ventesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, sta per entrare nel vivo. Domani (venerdì) le prime due sessioni di prove libere che alzeranno il sipario sul penultimo round che ha più ben poco da dirci. Lewis Hamilton si presenterà in pista forte del quinto titolo mondiale conquistato quindici giorni fa in Messico, mentre resta ancora aperta la sfida tra Mercedes (che non utilizzerà i cerchi forati) e Ferrari per il costruttori.

Il team di Maranello ha ancora una piccola speranza, anche se non sarà facile contro questa Mercedes che può contare su un vantaggio di 55 punti. Gli appuntamenti di Interlagos e Yas Marina, per la Ferrari, dovranno essere corsi in funzione del 2019, provando a ritrovare quella tranquillità e serenità di inizio stagione, in attesa dell’arrivo di Leclerc e di un ulteriore step evolutivo. La strade intrapresa è corretta e in vista della prossima stagione servono solamente alcuni corretti.

Sarà interessante seguire i test post-Abu Dhabi con l’arrivo in rosso di Leclerc e di Giovinazzi in Sauber, mentre è ancora incerto l’impegno di Kimi Raikkonen col team di Hinwil.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Messico, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Risultato che deve far meditare Ferrari”

Complimenti a Lewis Hamilton che in Messico conquista il quinto titolo Mondiale. Un risultato straordinario arrivato nel weekend più difficile per la Mercedes che ha visto la vittoria di un perfetto Max Verstappen davanti alle due Ferrari di Vettel e Raikkonen (peccato per Daniel Ricciardo). Un risultato per la “rossa” decisamente importante che le permettere di tenere aperto il capitolo Costruttori, anche se personalmente vedo la rimonta molto complicata se non impossibile.

Una gara, intensa e non facile come dimostrano i distacchi tra i piloti in cui le gomme sono state nuovamente protagoniste, che deve far riflettere gli uomini di Maranello soprattutto per i troppi errori commessi durante la stagione, che si avvia alla conclusione con qualche rammarico di troppo. Bravo Sebastian Vettel che nel post-gara ha osannato il suo avversario in una domenica in cui è riuscito ad interrompere il trend negativo.

Tra i team di seconda fascia la Renault consolida la quarta posizione, un risultato importante in ottica futura, con la Sauber che supera la Toro Rosso portandosi all’ottavo posto grazie al settimo e nono posto conquistato da Leclerc ed Ericsson. In Brasile e Abu Dhabi proseguirà la sfida.

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Ferrari deve aiutare Vettel. Positivo l’arrivo di Leclerc”

Siamo entrati nel fine settimana del Gran Premio del Messico, diciannovesimo appuntamenti e terz’ultimo round del mondiale di Formula 1, con Lewis Hamilton che ha a disposizione il secondo match-ball per conquistare il quinto titolo mondiale.

Ad Austin, la Ferrari è riuscita a rinviare la festa grazie alla vittoria di Kimi Raikkonen e al quarto posto conquistato da Sebastian Vettel, un risultato certamente importante per il team di Maranello che ha ridotto lievemente il gap dalla Mercedes sul fronte Costruttori. Un risultato che ha rivitalizzato le quote del pilota finlandese all’interno della scuderia, tornato alla vittoria dopo 5 anni e 113 gare, che dal prossimo anno lascerà Maranello per far ritorno a Hinwil.

Non condivido queste esternazioni poiché sono convinto che le scelte apportate dal management siano la strada giusta per tornare alla vittoria. I risultati parlano da solo con un Sebastian Vettel costantemente più veloce del compagno di box, anche se protagonisti di troppi errori (9 su 18 gp sono una media esorbitante per un pilota che vuole vincere il titolo). Anche nelle qualifiche di Austin aveva sovrastato Raikkonen, così come nel resto della stagione.

In questo momento la Ferrari deve recuperare il pilota-Vettel sia in vista degli ultimi tre round sia in ottica 2019 e l’arrivo di Charles Leclerc potrà dare gli stimoli giusti.

Ad Austin Raikkonen è stato perfetto e mi auguro di vederlo con la stessa determinazione, che gli è mancata nella prima parte di stagione, anche in Messico, Brasile e Abu Dhabi. Dovrà essere l’ago della bilancia di questo mondiale per aiutare la Ferrari a vincere il titolo costruttori.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp America, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Inaccettabili gli errori di Vettel. Verstappen prossimo Campione del Mondo”


Ad Austin abbiamo assistito ad un bellissimo gran premio, rovinato solamente dall’ennesimo errore (il secondo in un weekend) di Sebastian Vettel. Nove errori su diciotto gare è una media inaccettabile per un pilota che vuole puntare a vincere il suo quinto titolo mondiale.

Il tedesco della Ferrari è stato certamente il grande assente in una bella lotta per la vittoria finale tra tre piloti appartenenti a tre case differenti che ha visto tornare al successo Kimi Raikkonen.

Il finlandese è stato molto bravo e ha costruito questo successo fin dalle qualifiche, senza commettere alcun errore, come gli sta capitando da molte gare a questa parte. La Ferrari conquista comunque un risultato importante piazzando entrale le sue vetture davanti alle due Mercedes, dimostrato un’importante competitività che deve far riflettere ulteriormente Vettel.

Gara stupenda da parte di Max Verstappen, futuro campione del mondo, che ha tenuto a bada il prossimo cinque volte campione che non si è risparmiato provando a chiudere la partita già in Texas con un doppio incrocio sull’olandese della Red Bull, che ha difeso alla grande la seconda posizione.

Tra una settimana si torna in pista in Messico e c’è poco per ricaricare le batterie, soprattutto in un team (la Ferrari) che deve ritrovare la serenità e la fiducia nel suo pilota di punta, che certamente non sta ottenendo quei risultati ad cui ci si aspetta.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp America, PRESENTAZIONE di Minardi “Serve tranquillità in Ferrari”

Il Mondiale di Formula 1 arriva in America per il doppio appuntamento Austin-Città del Messico. Si partirà dal Texas che in queste ore è bersagliato dal maltempo con piogge intense che hanno interessato anche il tracciato, teatro del diciottesimo gran premio. Un weekend non facile per Sebastian Vettel e la Ferrari che sono chiamati ad […]

F1 | Gp Giappone, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Un’altra weekend in favore della Mercedes e di Lewis Hamilton che si avvia verso il quinto titolo Mondiale. Un fine settimana non favorevole alla Ferrari (che chiude anche alle spalle delle due Red bull), da cui emerge nervosismo sia nei suoi piloti che all’interno del team. Certamente non posso condividere le dichiarazioni del Team Principal. […]

F1 ! Gp Giappone, MINARDI “La Ferrari non può più sbagliare”

Mancano cinque appuntamenti alla conclusione del Mondiale di Formula 1 che questo fine settimana approda in Giappone, sullo storico tracciato di Suzuka. Dopo la vittoria di Lewis Hamilton e la doppietta della Mercedes il distacco di Sebastian Vettel e della Ferrari è salito a 50 e 55 punti rispettivamente nella classifica piloti e costruttori. In […]

F1 | GP Russia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Un gran premio molto tirato nei tempi in cui la Mercedes è dovuta ricorrere a tutte le strategie possibile pur di battere una buona Ferrari a cui non si può recriminare nulla se non di regalare 2-3 dec. al giro ai diretti avversari. Ancora una volta Bottas si è sacrificato in favore del suo compagno […]

F1 | Gp Russia, Minardi “Per Ferrari solo un risultato possibile”

Siamo giunti agli ultimi sei appuntamenti in calendario e questo fine settimana, a Sochi, la Ferrari ha solamente un risultato possibile: la doppietta. Gli uomini di Maurizio Arrivabene devono provare a mettere in difficoltà Hamilton e la Mercedes, che naturalmente partono coi favori del pronostico.

In questo momento la Mercedes ha la tranquillità che manca a Maranello e la consapevolezza di poter gestire un buon vantaggio in entrambe le classifiche. L’anno scorso Vettel e Raikkonen riuscirono a conquistare l’intera prima fila, ma la gara andò ad appannaggio di Bottas. Quest’anno bisognerà evitarlo.

Bisogna fare una considerazione. Mi sembra di rivivere quanto giù visto l’anno scorso con un prima parte di campionato a favore della Ferrari e una Mercedes in crescita e in rimonta. Esattamente come sta succedendo ora. E’ da capire se siamo di fronte ad una Mercedes attendista, oppure ad una Ferrari che commette troppi errori, vanificando il vantaggio. Certamente piloti e squadra non sono esenti da colpe.

Sul fronte delle mescole la Pirelli porterà la Soft come mescola più dura per arrivare alle hypersoft. Mi auguro di vedere una maggiore differenza di prestazione tra una mescola e l’altra, poiché è uno degli elementi che è venuto a mancare quest’anno. Per il 2019 la Pirelli vorrebbe diminuire la gamma di pneumatici, ma l’obiettivo dovrebbe essere aumentare il divario di prestazione tra le mescole.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Singapore, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Non è più Formula 1”

Vince ancora uno strepitoso Hamilton coadiuvato da una macchina fantastica. Una Mercedes che è tornata agli splendori dominando l’intero weekend col britannico, protagonista il sabato di un giro-capolavoro. Una Ferrari che a Singapore è apparsa molto sottotono, che ha chiuso la gara, così come le qualifiche, dietro anche alla Red Bull di Verstappen.

Dopo il suo pit stop, Vettel non è riuscito a sfruttare al meglio il vantaggio delle gomme più fresche perdendo tempo prezioso dietro a Sergio Perez, protagonista in negativo di diversi contatti, pagando la posizione a vantaggio di Verstappen. Proprio in quella circostanza ho avuto l’impressione di un Vettel che si è arreso psicologicamente.

La corsa però ha messo in evidenza un problema non di poco conto legato alle prestazioni di queste gomme e sarebbe bello avere una spiegazione da parte della Pirelli. Trovo inammissibile avere tempi sul giro in gara più lenti di 6-7 secondi rispetto alla qualifica. Si è corso a ritmo di una gara endurance col miglior crono segnato addirittura da Fernando Alonso. Mi piacerebbe ricevere alcune delucidazioni.

Lo spagnolo ha dimostrato ancora una volta tutto il suo talento nonostante una McLaren non all’altezza ed è vergognoso che un campione del suo calibro sia stato costretto ad emigrare verso nuovi lidi.

Restano ancora sei gran premi, e per Sebastian Vettel e la Ferrari la sfida si fa sempre più ardua, soprattutto contro un avversario così tosto.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Hamilton straordinario. Ferrari, quanti errori”

Alla luce dei risultati ottenuti nelle prove libere e, soprattutto, in qualifica, il risultato della gara è nettamente a sfavore della Ferrari che lascia Monza con solamente un secondo posto.

Purtroppo abbiamo assistito al Festival degli errori: Sebastian Vettel è incappato nel quinto errore stagionale dopo appena trenta secondi dal semaforo verde, il muretto ha chiamato troppo presto Raikkonen al pit-stop dando la possibilità ad Hamilton di coprire otto giri in più, ma credo che qualcosa non abbia funzionato perfettamente sulla macchina del finlandese che ha pagato un blistering eccessivo sulla posteriore sinistra dovuto forse ad un set di mescola non perfetto o ad un setup non ottimale.

Stiamo assistendo ad una lotta entusiasmante tra due grandi costruttori, molto tirata anche nelle sciabolate verbali e nelle strategie. E’ stato chiaro il messaggio lanciato a Bottas che ha rallentato Raikkonen favorendo la rimonta di Hamilton. Giochi che fanno parte della F1 e dimostrano quanto sia importante avere due piloti in gioco. Questo deve far riflettere la Ferrari per il futuro prossimo.

Monza ci ha regalato un gran premio tirato e corso sul filo dei centesimi dove Hamilton non ha commesso il minimo errore. Ha rischiato portando a casa il massimo risultato. E’ stato perfetto in ciascuna circostanza: al via, nel sorpasso ai danni di Vettel e nell’attacco finale sul finlandese. Ha aspettato il momento per sferrare l’affondo su Raikkonen, anche supportato dalla strategia del suo team. Davanti ad un pilota così sarà difficile per Vettel recuperare il gap con solamente sette gran premio ancora all’attivo.

Il Miglior pilota del Gran Premio? Sicuramente Hamilton. Non ha commesso il minimo errore, ha corso costantemente all’attacco mettendo sotto pressione l’avversario. L’aiutino da parte di Bottas ci sta.

Devo fare i complimenti a tutto il pubblico perché ha risposto alla grande dimostrando quanto sia importante per gli italiani questa tappa riempiendo le gradinate. Sono stati tre giorni entusiasmanti. Ora aspettiamo di vedere cosa succederà a Singapore.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, PRESENTAZIONE

La prova di forza di Spa-Francorchamps da parte della Ferrari può essere di buon auspicio su un tracciato veloce come quello di Monza che questo fine settimana ospiterà l’89esima edizione del Gran Premio d’Italia. Si prospetta un’altra entusiasmante sfida tra i due pretendenti al trono, Ferrari e Mercedes, ma soprattutto tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.

Come abbiamo già visto la scorsa settimana in Belgio il meteo avrà un ruolo importante e potrebbe mescolare le carte: con pista asciutta il binomio Ferrari-Vettel si è dimostrato più competitivo dei diretti avversari, mentre con la pioggia Hamilton e la Mercedes si sono dimostrati superiori. Per la giornata di venerdì sono attesi temporali così come anche per il sabato anche se le qualifiche dovrebbero essere asciutte. Cielo coperto invece per la gara.

Arriviamo su una pista caratterizzata da lunghissimi rettilinei con solamente undici curve dove il motore resta a pieni regimi per il 75% del giro. Un bello sforzo per le power-unit. Dopo quanto successo allo start lo scorso fine settimana (la penalizzazione inflitta ad Hulkenberg e’ corretta anche se i commissari continuano a non utilizzare lo stesso metro di giudizio con tutti i piloti) bisognerà fare attenzione alla prima staccata che si trova a circa 700 metri dalla linea di partenza. Si arriverà con velocità ben più alte rispetto a Spa.

In casa Ferrari inizierà la vera era del post-Marchionne e il dietro le quinte sarà teatro di numerose riunioni, che potrebbero aprire a svariati movimenti. Resta da sciogliere il nodo sul futuro di Kimi Raikkonen che a Spa ha vissuto un fine settimana poco fortuna condizionato dal contatto ad inizio gara, costringendolo poi al ritiro.

Se per la Red Bull si prospetta un fine settimana non facile a causa dell’handicap del propulsore Renault (Ricciardo partirà ultimo ma sarà equipaggiato con l’ultima versione della PU) sarà da seguire la sfida tra Renault e Haas per il quarto posto tra i costruttori oltre alla rincorsa da parte della Racing Point Force India, che in Belgio è stata la terza scuderia a conquistare il maggior punteggio (18), dopo Ferrari e Mercedes. L’ingresso del nuovo consorzio guidato da Lawrence Stroll avrà restituito fiducia al team (oltre a nuova linfa).

Gian Carlo Minardi