GP Australia | IL PUNTO di MINARDI “Differenza Mercedes-Ferrari dettata dal motore”

Per analizzare il gran premio di Melbourne, bisogna fare un passo indietro tornando alle qualifiche dove in Q1 abbiamo avuto 16 piloti racchiusi in un 1” – che conferma il compattamento verso l’alto delle prestazione dei team in cui basta un minimo errore per esser tagliati fuori – , la cui forbice è cresciuta ad un secondo e mezzo in Q2 fino ai 2” nella Q3, con un gap di 7dec tra la Mercedes di Hamilton e la Ferrari di Vettel.

Il vantaggio Mercedes, a mio avviso, è da ricercarsi principalmente nel propulsore e nella capacità della gestione della potenza così come ha dimostrato Bottas in occasione del record in gara marchiato al penultimo passaggio, in cui è riuscito ad aumentando il suo passo gara di 1” con una facilità estrema (1’25″580), strappando a Verstappen il giro più veloce (1’26”2). La Ferrari, con Leclerc, si è fermata a 1’26”9.

Abbiamo assistito ad una gara molto tirata vinta da Valtteri Bottas che si è reso protagonista della sua migliore corsa. Il finlandese è stato imbattibile soprattutto nella parte centrale, dove ha marchiato costantemente il giro più veloce per sei volte tra il 31esimo e 42esimo passaggio, con un passo gara nettamente superiore alla concorrenza racchiuso tra il 1’26”7 e 1’27”2.

In casa Ferrari bisognerà analizzare questo risultato negativo, dettato non tanto dalla quarta e quinta posizione di Vettel e Leclerc, ma soprattutto dal notevole distacco pagato in gara. Sebastian e Charles hanno tagliato il traguardo con un ritardo di 57” e 58” su Bottas. Un’enormità se pensiamo ai risultati dei test a Barcellona. Vettel si è lamentato molto delle gomme e, onestamente, sono rimasto esterrefatto dalle scelte di tutti i team di portare solamente un set di gomma hard, che si è dimostrata la migliore mescola in gara come si è visto con la Ferrari numero 16 durante il suo recupero.

Ottimo il risultato di Verstappen che con la Red Bull-Honda ha agguantato un podio (il primo per i giapponesi dal rientro in F1) molto importante. L’olandese ha tenuto un ritmo, soprattutto nella parte finale, che la Ferrari faceva fatica a replicare. Un plauso anche a Kvyat, che festeggia il ritorno nel mondiale col decimo posto davanti alla Red Bull di Gasly, e a Kimi Raikkonen per l’ottimo ottavo posto con Alfa Romeo Racing. Antonio Giovinazzi ha pagato una qualifica non perfetta in cui gli è mancato l’accesso in Q3, oltre ad una strategia non ottimale in gara da parte del team. A parità di gomme, però, il suo ritmo non era lontano da quello di Kimi.

Ora aspettiamo con ansia il Gran Premio del Bahrain (31 marzo).

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Abu Dhabi, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Weekend emozionante”

Va in archivio un’altra stagione, ma soprattutto un fine settimana in cui personalmente ho vissuto diversi momenti emozionanti, a partire dalla feste organizzata per Fernando Alonso sabato sera, ma soprattutto, per il finale di gara, con due Campioni del Mondo del calibro di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel che hanno “scortato” Fernando Alonso. Indipendentemente dal numero dei titoli, Nando è stato ed è un grande campione.

In questa straordinaria immagine è racchiusa tutta la bellezza di questo sport che continua a stupirmi e regalarmi emozioni uniche. Nonostante le sportellate in pista, tra questi ragazzi nonché grandi campioni c’è un grande rispetto. Fernando Alonso ha vissuto un fine settimana che non dimenticherà, osannato da tutti. Peccato che però nessuno abbia voluto dargli una monoposto per il 2019. Sono certo che quello di oggi non sarà un addio, ma solamente un arrivederci.

La stagione va in archivio con l’ennesima vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes che hanno dimostrato, ancora una volta, di non avere rivali. Sottotono Bottas che chiude, nella classifica piloti, alle spalle di Kimi Raikkonen (terzo dietro ad Hamilton e Vettel).

Una Ferrari che il prossimo anno sarà chiamata a fare un ulteriore step evolutivo per provare a controbattere lo strapotere Mercedes, come successo nella prima parte di stagione in cui si era portata anche al comando del mondiale. Purtroppo ha pagato una seconda parte negativa, in cui questa volta non è mancato Raikkonen, bensì Sebastian Vettel.

Da martedì, con la prima giornata di test collettivi, si alzerà già il sipario sul 2019 che ci regalerà una griglia di partenza con numerose novità, tra cui Leclerc in rosso auspicando possa essere il partner giusto per dare la carica a Vettel.

Si chiude una stagione positiva anche per i colori dell’ACI Team Italia. I portacolori Puccini, Fuoco e Ghiotto si sono messi in evidenza ad Abu Dhabi rispettivamente in GP3 e Formula 2. Questi risultati devono essere motivo di orgoglio.

Gian Carlo Minardi

F1 | MINARDI “Hamilton ancora più forte di un anno fa”

Siamo arrivati ad Abu Dhabi, ventunesimo e ultimo appuntamento del mondiale. Il circuito di Yas Marina farà calare il sipario sulla stagione in corso, ma inaugurerà anche il 2019 coi test collettivi in programma martedì 27 e mercoledì 28 dove assisteremo già ad alcuni cambi di casacca.

Sarà interessante capire il programma Pirelli, poiché resto dell’idea che il fornitore dovrebbe darci qualche spiegazione sportiva. Abbiamo assistito ad una seconda parte di campionato caratterizzata costantemente dai medesimi problemi, legati alla sostanziale mancanza di differenze nella performance tra le varie mescole, oltre ai problemi di blistering e graining.

Ci siamo lasciati alle spalle 20 Gran Premi e, facendo un raffronto coi risultati del 2017, emergono risultati interessanti anche in prospettiva futura.

La Mercedes, campione costruttori per il quinto anno consecutivo, ha proseguito il suo trend positivo anche se ha conquistato meno punti (620 contro i 668 della passata stagione) in favore della Ferrari che ha segnato una crescita importante di +31 punti, a discapito di un Sebastian Vettel che paga un ritardo di 15 punti rispetto al 2017. Il pilota tedesco aveva concluso la passata stagione al secondo posto con 317 punti all’attivo contro i 302 attuali. Il gap è stato completato da Kimi Raikkonen il cui rullino di marcia parla di un bottino più ampio di 46 punti (251 contro i 205).

In un campionato intenso e tirato come questo, è emerso ancora una volta il neo Campione del Mondo Lewis Hamilton che ha confermato le sue ottime qualità conquistando 20 punti in più (383 contro i 363 punti del 2017).

Nonostante i vari problemi di affidabilità, segno positivo anche in casa Red Bull. Ricciardo e Verstappen hanno messo a segno 24 punti in più. Dal prossimo anno avranno la motorizzazione Honda.

Se le prime tre posizioni hanno trovato una conferma, dietro a Mercedes, Ferrari e Red Bull non sono mancate le novità. Bel salto in avanti da parte di Renault, Haas, McLaren e Sauber che passano rispettivamente dalla sesta, ottava, nona e decima posizione ad essere la quarta, quinta, sesta e ottava forza del mondiale. Il tutto a discapito di Toro Rosso e Williams.

Se dietro al team satellite della Red Bull c’è una spiegazione tecnica (hanno lavorato per conto del team di Horner nello sviluppo del motore Honda in prospettiva 2019) per la Williams la situazione pare più critica anche se mi fa molto piacere il ritorno a tempo pieno di Robert Kubica a fianco di un giovane promettente come Russell. E’ stato fatto un abbinamento intelligente. Il polacco ha la cultura per aiutare un giovane decisamente promettente.

Discorso a parte lo merita la Racing Point Force India (ex Force India). Se agli attuali 48 punti sommiamo anche i 49 conquistati nei primi dodici gran premi, sarebbe in piena lotta con la Renault per il quarto posto. Un risultato positivo e sinonimo di un team che ha saputo mantenere il suo livello tecnico (arriva da due stagione concluse al quarto posto) nonostante le difficoltà economiche che l’hanno portata a cambiare proprietà e perdere tutti i punti in occasione del Gran Premio del Belgio.

Tuffiamoci nel gran premio di Abu Dhabi, l’ultimo (per il momento) di Fernando Alonso

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Brasile, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ocon, errore o strategia?”

Lewis Hamilton si aggiudica il Gran Premio del Brasile e la Mercedes festeggia il titolo mondiale a conclusione di un weekend condizionato da diversi episodi. Ancora una volta i commissari hanno utilizzato metri di giudizio molto differenti e certamente non sono d’accordo sulle decisioni prese il sabato durante le qualifiche dove Hamilton andava certamente punito pichè per due volte ha creato situazioni di pericolo.

Prendo atto della decisione FIA, senza condividerla. In gara abbiamo vissuto un altro episodio molto serio tra Ocon e Verstappen, che è costata la vittoria la pilota della Red Bull, in favore della Mercedes. Un episodio molto grave poiché il pilota della Racing Point Force India motorizzata Mercedes in quel momento stava per esser doppiata dall’olandese e aveva bandiera blu. Per di più parliamo di un pilota in orbita Mercedes. Questi episodi mi fanno pensare.

Il gran premio ci ha consegnato una Red Bull in gran forma, soprattutto in prospettiva 2019 sperando possa essere supportata degnamente dal motore Honda.

Sul fronte Ferrari, una gara che ha evidenziato sia i lati positivi emersi nella stagione, ma anche le negatività poiché la corsa non è stata esente di qualche errore di gestione. Mandiamo in archivio il ventesimo e penultimo appuntamento del mondiale con il podio di Raikkonen, ma soprattutto l’ottimo risultato di Leclerc (settimo al traguardo) certamente di buon auspicio per la prossima sfida con la tuta “rossa”. Soprattutto nella qualifica ha dimostrato di aver carattere e la maturità per gestire le situazioni anche più difficili.

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Brasile e Abu Dhabi in ottica 2019”

Il Gran Premio del Brasile, ventesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, sta per entrare nel vivo. Domani (venerdì) le prime due sessioni di prove libere che alzeranno il sipario sul penultimo round che ha più ben poco da dirci. Lewis Hamilton si presenterà in pista forte del quinto titolo mondiale conquistato quindici giorni fa in Messico, mentre resta ancora aperta la sfida tra Mercedes (che non utilizzerà i cerchi forati) e Ferrari per il costruttori.

Il team di Maranello ha ancora una piccola speranza, anche se non sarà facile contro questa Mercedes che può contare su un vantaggio di 55 punti. Gli appuntamenti di Interlagos e Yas Marina, per la Ferrari, dovranno essere corsi in funzione del 2019, provando a ritrovare quella tranquillità e serenità di inizio stagione, in attesa dell’arrivo di Leclerc e di un ulteriore step evolutivo. La strade intrapresa è corretta e in vista della prossima stagione servono solamente alcuni corretti.

Sarà interessante seguire i test post-Abu Dhabi con l’arrivo in rosso di Leclerc e di Giovinazzi in Sauber, mentre è ancora incerto l’impegno di Kimi Raikkonen col team di Hinwil.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Messico, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Risultato che deve far meditare Ferrari”

Complimenti a Lewis Hamilton che in Messico conquista il quinto titolo Mondiale. Un risultato straordinario arrivato nel weekend più difficile per la Mercedes che ha visto la vittoria di un perfetto Max Verstappen davanti alle due Ferrari di Vettel e Raikkonen (peccato per Daniel Ricciardo). Un risultato per la “rossa” decisamente importante che le permettere di tenere aperto il capitolo Costruttori, anche se personalmente vedo la rimonta molto complicata se non impossibile.

Una gara, intensa e non facile come dimostrano i distacchi tra i piloti in cui le gomme sono state nuovamente protagoniste, che deve far riflettere gli uomini di Maranello soprattutto per i troppi errori commessi durante la stagione, che si avvia alla conclusione con qualche rammarico di troppo. Bravo Sebastian Vettel che nel post-gara ha osannato il suo avversario in una domenica in cui è riuscito ad interrompere il trend negativo.

Tra i team di seconda fascia la Renault consolida la quarta posizione, un risultato importante in ottica futura, con la Sauber che supera la Toro Rosso portandosi all’ottavo posto grazie al settimo e nono posto conquistato da Leclerc ed Ericsson. In Brasile e Abu Dhabi proseguirà la sfida.

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Ferrari deve aiutare Vettel. Positivo l’arrivo di Leclerc”

Siamo entrati nel fine settimana del Gran Premio del Messico, diciannovesimo appuntamenti e terz’ultimo round del mondiale di Formula 1, con Lewis Hamilton che ha a disposizione il secondo match-ball per conquistare il quinto titolo mondiale.

Ad Austin, la Ferrari è riuscita a rinviare la festa grazie alla vittoria di Kimi Raikkonen e al quarto posto conquistato da Sebastian Vettel, un risultato certamente importante per il team di Maranello che ha ridotto lievemente il gap dalla Mercedes sul fronte Costruttori. Un risultato che ha rivitalizzato le quote del pilota finlandese all’interno della scuderia, tornato alla vittoria dopo 5 anni e 113 gare, che dal prossimo anno lascerà Maranello per far ritorno a Hinwil.

Non condivido queste esternazioni poiché sono convinto che le scelte apportate dal management siano la strada giusta per tornare alla vittoria. I risultati parlano da solo con un Sebastian Vettel costantemente più veloce del compagno di box, anche se protagonisti di troppi errori (9 su 18 gp sono una media esorbitante per un pilota che vuole vincere il titolo). Anche nelle qualifiche di Austin aveva sovrastato Raikkonen, così come nel resto della stagione.

In questo momento la Ferrari deve recuperare il pilota-Vettel sia in vista degli ultimi tre round sia in ottica 2019 e l’arrivo di Charles Leclerc potrà dare gli stimoli giusti.

Ad Austin Raikkonen è stato perfetto e mi auguro di vederlo con la stessa determinazione, che gli è mancata nella prima parte di stagione, anche in Messico, Brasile e Abu Dhabi. Dovrà essere l’ago della bilancia di questo mondiale per aiutare la Ferrari a vincere il titolo costruttori.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp America, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Inaccettabili gli errori di Vettel. Verstappen prossimo Campione del Mondo”


Ad Austin abbiamo assistito ad un bellissimo gran premio, rovinato solamente dall’ennesimo errore (il secondo in un weekend) di Sebastian Vettel. Nove errori su diciotto gare è una media inaccettabile per un pilota che vuole puntare a vincere il suo quinto titolo mondiale.

Il tedesco della Ferrari è stato certamente il grande assente in una bella lotta per la vittoria finale tra tre piloti appartenenti a tre case differenti che ha visto tornare al successo Kimi Raikkonen.

Il finlandese è stato molto bravo e ha costruito questo successo fin dalle qualifiche, senza commettere alcun errore, come gli sta capitando da molte gare a questa parte. La Ferrari conquista comunque un risultato importante piazzando entrale le sue vetture davanti alle due Mercedes, dimostrato un’importante competitività che deve far riflettere ulteriormente Vettel.

Gara stupenda da parte di Max Verstappen, futuro campione del mondo, che ha tenuto a bada il prossimo cinque volte campione che non si è risparmiato provando a chiudere la partita già in Texas con un doppio incrocio sull’olandese della Red Bull, che ha difeso alla grande la seconda posizione.

Tra una settimana si torna in pista in Messico e c’è poco per ricaricare le batterie, soprattutto in un team (la Ferrari) che deve ritrovare la serenità e la fiducia nel suo pilota di punta, che certamente non sta ottenendo quei risultati ad cui ci si aspetta.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp America, PRESENTAZIONE di Minardi “Serve tranquillità in Ferrari”

Il Mondiale di Formula 1 arriva in America per il doppio appuntamento Austin-Città del Messico. Si partirà dal Texas che in queste ore è bersagliato dal maltempo con piogge intense che hanno interessato anche il tracciato, teatro del diciottesimo gran premio. Un weekend non facile per Sebastian Vettel e la Ferrari che sono chiamati ad […]

F1 | Gp Giappone, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Un’altra weekend in favore della Mercedes e di Lewis Hamilton che si avvia verso il quinto titolo Mondiale. Un fine settimana non favorevole alla Ferrari (che chiude anche alle spalle delle due Red bull), da cui emerge nervosismo sia nei suoi piloti che all’interno del team. Certamente non posso condividere le dichiarazioni del Team Principal. […]

F1 ! Gp Giappone, MINARDI “La Ferrari non può più sbagliare”

Mancano cinque appuntamenti alla conclusione del Mondiale di Formula 1 che questo fine settimana approda in Giappone, sullo storico tracciato di Suzuka. Dopo la vittoria di Lewis Hamilton e la doppietta della Mercedes il distacco di Sebastian Vettel e della Ferrari è salito a 50 e 55 punti rispettivamente nella classifica piloti e costruttori. In […]

F1 | GP Russia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Un gran premio molto tirato nei tempi in cui la Mercedes è dovuta ricorrere a tutte le strategie possibile pur di battere una buona Ferrari a cui non si può recriminare nulla se non di regalare 2-3 dec. al giro ai diretti avversari. Ancora una volta Bottas si è sacrificato in favore del suo compagno […]

F1 | Gp Russia, Minardi “Per Ferrari solo un risultato possibile”

Siamo giunti agli ultimi sei appuntamenti in calendario e questo fine settimana, a Sochi, la Ferrari ha solamente un risultato possibile: la doppietta. Gli uomini di Maurizio Arrivabene devono provare a mettere in difficoltà Hamilton e la Mercedes, che naturalmente partono coi favori del pronostico.

In questo momento la Mercedes ha la tranquillità che manca a Maranello e la consapevolezza di poter gestire un buon vantaggio in entrambe le classifiche. L’anno scorso Vettel e Raikkonen riuscirono a conquistare l’intera prima fila, ma la gara andò ad appannaggio di Bottas. Quest’anno bisognerà evitarlo.

Bisogna fare una considerazione. Mi sembra di rivivere quanto giù visto l’anno scorso con un prima parte di campionato a favore della Ferrari e una Mercedes in crescita e in rimonta. Esattamente come sta succedendo ora. E’ da capire se siamo di fronte ad una Mercedes attendista, oppure ad una Ferrari che commette troppi errori, vanificando il vantaggio. Certamente piloti e squadra non sono esenti da colpe.

Sul fronte delle mescole la Pirelli porterà la Soft come mescola più dura per arrivare alle hypersoft. Mi auguro di vedere una maggiore differenza di prestazione tra una mescola e l’altra, poiché è uno degli elementi che è venuto a mancare quest’anno. Per il 2019 la Pirelli vorrebbe diminuire la gamma di pneumatici, ma l’obiettivo dovrebbe essere aumentare il divario di prestazione tra le mescole.

Gian Carlo Minardi