Gian Carlo Minardi risponde

Questo weekend ho “ascoltato” con molta attenzione i commenti che tanti fans della Formula 1 hanno postato su Internet.

Voglio ringraziare chi ha manifestato simpatia e fiducia e salutare chi, per varie ragioni, è critico nei miei confronti.

A tutti voglio chiarire che le mie non sono accuse, né sono abituato a fare dietrologia a favore di nessuno. Sono e sempre sarò, prima di tutto, uno sportivo appassionato.

Con questo spirito ho semplicemente espresso le mie impressioni e rimango dell’idea che Newey  abbia nel suo “cilindro” una “sorpresa”. Ciò non significa che sia irregolare, anzi, il mio richiamo al “coniglio” vuole proprio sottolineare la possibilità di un tocco “magico” per non dire ovviamente geniale.

Questo è il punto. Da appassionato mi piacerebbe scoprire cosa ci sia di tanto speciale da permettere una performance così straordinaria: oltre due secondi  e mezzo al giro.

Tutto qui!

Un saluto a tutti gli appassionati

Singapore, cosa nasconde il cilindro magico di Newey e Vettel?

Aspettando di vivere il Gran Premio di Korea, quattordicesima tappa del Mondiale di Formula 1, voglio tornare con la mente e i ricordi alla bellissima esperienza vissuta al Marina Bay Street Circuit facendo alcune considerazioni e ragionamenti a “voce alta”, in modo da poterli condividere con voi e provare a trovare qualche risposta.

Premettendo che sono rimasto affascinato dal contesto “Singapore”, essendo un’esperienza completamente nuova e diversa da quanto fossi abituato (si arriva in circuito solamente al pomeriggio per andare via a notte inoltrata), ho avuto la fortuna di osservare e studiare le gesta dei piloti in azione da una suite posta al fondo del rettilineo dei box (che immette sulla prima variante), supportato anche da un monitor con tutti i tempi.

Fin da quando ho salutato Singapore, nella mia testa continua a rincorrersi il ricordo dei 2”5 sec rifilati da Vettel in gara a tutto il resto del gruppo, Webber compreso.

PREMESSA: Con questo ragionamento a “voce alta” non voglio togliere nulla a Sebastian Vettel che interpreta la sua Red Bull al meglio e non voglio puntare il dito contro nessuno, ma ho il piacere di raccontare quello che ho visto e sentito durante i tre giorni.

Per la mia esperienza 2.5 sec al giro sono un’enormità. In termini di telaio e motore, rappresentano uno sviluppo di quasi tre generazioni. Inoltre il divario tra Vettel e Grosjean (in FP3) e Rosberg (in Qualifica) era solamente di pochi decimi. Il sabato il tedesco avrà anche giocato al “gatto e al topo” ma qualcosa non torna comunque.

DUBBIO 1: dalla mia suite, per osservare e confrontare lo stile di guida tra i vari piloti, avevo preso dei punti fissi di riferimento della pista come i “panettoni” posti all’interno della curva che immette su Republic Boulevard per non far tagliare il cordolo. In quel punto mi ha colpito la guida pulitissima di Vettel. Era in grado di percorrere tutto quel tratto di pista senza effettuare nessuna correzione, diversamente da tutti i suoi avversari (compagno compreso). Tempi alla mano ha fatto una grande differenza anche nel T3, il settore più guidato

DUBBIO 2: sempre nel medesimo tratto di pista Sebastian era in grado di aprire il gas 50 mt prima di tutti gli altri, Webber compreso. Mentre tutti i piloti acceleravano nel medesimo punto, Vettel riusciva ad anticiparli di diversi metri. L’aspetto che però mi ha colpito maggiormente era il “rumore” del motore emesso della RB1 in uscita. Oltre ad accelerare 50 mt prima, il Renault del tedesco “grattava” in modo completamente diverso da tutti gli altri propulsori francesi, compreso quello di Mark. Ricordava molto il rumore emesso quando nelle stagioni passate entrava in azione (in accelerazione) il Traction Control.

In aggiunta questo “rumore” veniva percepito solamente quando Vettel inanellava i suoi giri strabilianti. Ad esempio dopo il rientro della SC si è reso autore di una grande ripartenza inanellando poi dei giri impressionanti fino a portare il suo vantaggio a 32” su Alonso per poi stabilizzarsi, cautelandosi così da un eventuale pit stop aggiuntivo. In quegli istanti il Renault “tagliava” la potenza in modo anomalo rispetto al suo compagno di squadra e a tutti gli altri piloti (Renault e non)

Principalmente questi aspetti (1- la guida altamente pulita di Vettel; 2- aprire il gas 50 mt prima di tutti gli altri; 3- il “rumore” anomalo Renault della RB1; 4- gli oltre 2” rifilati in gara a tutti gli avversari) mi fanno pensare e mi piacerebbe avere qualche risposta. Sospetti che si fanno più importanti pensando che Webber non era in grado di fare tutto questo, essendo tra i comuni terrestri… Non voglio accusare nessuno, ma mi piacerebbe approfondire questi aspetti.

Gp Singapore – LE PAGELLE

Sebastian Vettel 10 – Non c’è nulla da aggiungere. Al di là della superiorità tecnica, interpreta al meglio la sua Red Bull, cosa che non riesce a fare il suo compagno che reputo un pilota veloce. Vedendolo guidare dava l’impressione di avere ancora del margine. Altrettanto da 10 anche la Red Bull

Fernando Alonso 10 – La partenza è stata un’opera d’arte. Da settimo a terzo e poi sempre aggressivo fino alla fine. Nonostante l’inferiorità tecnica non si è fatto abbattere e ha continuato a guidare con grinta. Ferrari non ha sbagliato le strategie però non va oltre il 7.

Kimi Raikkonen 9.5 – Nonostante i problemi fisici (dolori alla schiena), si è reso protagonista di una straordinaria rimonta culminata con il terzo posto.

Nico Rosberg 8 – Ha fatto bene in prova e benissimo in gara. E’ partito dal lato sporco della pista e in tutto il week end, a parità di vettura, è stato davanti al compagno. Mi è piaciuto.

Felipe Massa 7+ – Era alla sua prima gara dopo il saluto alla Ferrari e con un futuro ancora molto incerto. Ha usato una strategia diversa da Alonso, ma è stato in grado di recuperare posizioni chiudendo al sesto posto, oltre a stare davanti al suo compagno in qualifica.

Jenson Button, Sergio Perez, Nico Hulkenberg e Adrian Sutil 7 – Non hanno commesso errori portando a casa punti preziosi nonostante vetture non al top.

Tutti gli altri sono insufficienti, compreso Mark Webber che ne ha combinate di cotte e crude, compreso l’autostop finale

Gp Singapore – IL PUNTO

Ci scusiamo per il ritardo, ma nonostante un rientro comodissimo e veloce sono atterrato in Italia solamente nella mattinata e non ho avuto occasione di raccontare tempestivamente il Gran Premio.

Prima di passare all’analisi vera e propria della gara vorrei soffermarmi sull’esperienza Singapore. E’ stato fantastico poter toccare con mano questa realtà, completamente diversa da qualsiasi altro week end di Formula 1, sia per la scenografia notturna sia per gli orari di accesso al Paddock. La pista apre solamente dopo le 15.00 del pomeriggio, per chiudere a sera tardi. In questo modo i tifosi hanno anche il tempo di visitare la città, ricca di edifici e strutture altamente moderne. Io stesso ne ho approfittato per fare il turista. Inoltre è un onore per noi italiani che una ditta nostrana (DZ Engineering) gestisca sia l’impianto d’illuminazione della pista, sia gli apparati audiovisivi e di controllo. Nel complesso è ancora più mastodontico di Montecarlo.

Sul fronte gara ho avuto la possibilità di vedere macchine e piloti in azione da due punti distinti. In particolar modo ho potuto analizzare e apprezzare i piloti in azione alla prima variante dopo il traguardo e la manovra spettacolare di Alonso in partenza. Da restare senza fiato. Ha studiato questa manovra a tavolino analizzando i video delle passate stagione, riproponendola al meglio. Non dobbiamo dimenticare che il tutto è avvenuto con a bordo 180 Kg di benzina… Altrettanto impressionante è stato vedere con quale facilità di guida Sebastian Vettel affrontasse quel tratto di pista, quasi a dare l’impressione di avere ancora del margine di miglioramento. Salvo cataclismi (che vedo altamente improbabili) sarà difficile cambiare il corso di questa storia. A di la della supremazia enorme dal lato tecnico, bisogna fare un plauso a Vettel che è in grado di interpretare al meglio la sua Red Bull, diversamente da Webber (che reputo un pilota veloce).

Dopo un sabato infelice per i colori Ferrari, in gara Alonso e Massa hanno conquistato punti importanti per consolidare il secondo posto davanti alla Mercedes. Ancora una volta lo spagnolo non si è arreso allo strapotere RB mettendo in pista tutta la sua grinta, lottando fino all’ultimo giro. Positiva anche la prestazione di Felipe che regala al team punti preziosi. Era la sua prima gara dopo il saluto alla Ferrari. Nonostante una strategia diversa ha saputo recuperare.  Un risultato che fa morale. Grandissimo anche Kimi Raikkonen che, nonostante i problemi alla schiena, si è reso protagonista di una rimonta fantastica, confermando l’ottima scelta Ferrari del Dream-Team 2014.

Ancora una volta quando c’è da guidare, Nico Rosberg mette in difficoltà il suo compagno. Mi è piaciuto molto e a parità di vettura è riuscito ad offuscare per tutto il week end Hamilton. La Mercedes continua a difendersi bene in qualifica, e in gara la forza di avere  in squadra piloti di uguale calibro si dimostra il valore aggiunto in termini di punti. Questo deve far pensare sulla scelta Ferrari, anche perché il prossimo anno la Mercedes sarà certamente un avversario altamente competitivo.

Leggero miglioramento in casa McLaren anche se è decisamente un anno poco felice. La conferma di entrambi i piloti è sinonimo di continuità e il progetto prenderà la sua consistenza a partire dal 2015, con l’arrivo della Honda.

Hulkenberg e Sutil chiudono la top ten. Nonostante i risultati incoraggianti della Sauber nelle ultime uscite non credo che potrà infastidire il settimo posto della Toro Rosso in quanto, salvo eventi eccezionali, ad ogni Gran Premio sono disponibili solo uno o due punti (nono e decimo posto) e il distacco tra i due team è di dodici lunghezze. Inoltre la scuderia di Faenza si è dimostrata competitiva in qualifica, anche se un grossolano errore di Ricciardo in gara ha vanificato il lavoro fino a quel momento svolto.

Gp Singapore – Presentazione

Con l’appuntamento di Monza la Formula 1 anche per quest’anno ha salutato l’Europa e si prepara ad affrontare le ultime sette gare in calendario lontane dal Vecchio Continente. Si inizia questo week end al Marina Bay Street Circuit, circuito cittadino e anomalo per la F.1, sia perchè si corre in notturna, sia perché tradizionalmente la safety car è una componente importate della gara domenicale, causa muretti e le ridotte via di fuga. La supremazia di alcuni piloti potrebbe essere così annullata. Di conseguenza la fortuna avrà un ruolo prezioso, soprattutto se si azzeccherà il momento giusto per il cambio gomme in caso d’ingresso della vettura di sicurezza. Inoltre per le condizioni atmosferiche e le alte temperature dell’asfalto, ancora una volta le gomme Pirelli potranno giocare un ruolo da protagonista con degradi e consumi improvvisi.

Sono numerosi i parametri quindi da tenere sotto controllo e che possono interferire sul risultato finale. Certamente Singapore rappresenta per la Ferrari l’ultima vera occasione per tenere ancora aperto il campionato, prima di doversi dedicare interamente al progetto 2014. Abbiamo visto quanto la Red Bull sia competitiva in qualsiasi condizione e pertanto, nonostante le novità che verranno introdotte, non sarà facile interrompere il dominio senza un “aiuto” esterno. Tra Red Bull e Ferrari potrebbe inserirsi ancora la Mercedes, mentre vedo una Lotus sottotono a causa dei problemi finanziari come dimostrano, oltre al ritorno in rosso di Kimi, il cambio di casacca di numerosi tecnici.

Sul fronte outsider occhi puntati su Toro Rosso e Sauber che a Monza hanno ben figurato sia in qualifica che in gara. Proprio la Scuderia di Faenza introdurrà numerose novità per continuare la cavalcata verso nuovi e importanti piazzamenti fino alla fine del campionato, nonostante sia al lavoro anche sulla nuova vettura. Mi fa piacere sottolineare che in questa tappa il Made in Italy sarà rappresentato non solo dalla Scuderia di Maranello, ma anche dalla forlivese DZ Engineering che illuminerà la notte di Singapore.

Con il saluto all’Europa le scuderie dovranno affrontare una difficoltà in più, legata alla posizione geografica dei tracciati che rende difficile la logistica per l’introduzione degli aggiornamenti aerodinamici. Si preannuncia così un finale di Campionato veramente intenso

Personalmente sarà la mia prima volta a Singapore. Non avendo avuto l’occasione di correre con una mia vettura, finalmente toccherò con mano l’atmosfera e la visibilità notturna.

Il made in Italy illumina Singapore

“Quasi 1700 proiettori con lampade da 2000 W alloggiati su 7 chilometri di truss in alluminio sostenuta da 247 piloni d’acciaio, 214 chilometri di cavi elettrici e 475 quadri per la distribuzione di energia, 57 chilometri di fibre ottiche e 47 telecamere a circuito chiuso per la supervisione di gara in centrale operativa. Oltre 530 speaker distribuiti sulle aree con affluenza di pubblico. 500 radio per le comunicazioni dei commissari di gara e degli addetti ai lavori, 160 giorni di lavoro e centinaia di uomini impiegati” Sono solo alcuni degli incredibili numeri che permettono a tutto il mondo di assistere al Gran Premio di Singapore, tredicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, giunto quest’anno alla sua Sesta Edizione. Inaugurato nel 2008 il Marina Bay Street Circuit ha ospitato la prima gara di F.1 by Night e il week end del 21-22 Settembre si prepara a riaccendere i suoi riflettori.

A rendere tutto questo possibile è la ditta italiana DZ Engineering, con sede a Forlì, che ha l’onore e l’onere di portare la luce tra le tenebre di Singapore “Tre giorni di evento richiedono un lavoro di oltre sei mesi, tra montaggio e smontaggio. Stiamo infatti parlando di un impianto completamente removibile” spiega il Project Manager Roberto Grilli “Per l’installazione occorrono non meno di 100 giorni. Si inizia a metà maggio con la posa delle infrastrutture che ospitano, oltre all’impianto di illuminazione di pista, le telecamere a circuito chiuso dedicate alle operazioni di gara e gli speaker per la diffusione acustica. A fine agosto l’installazione di tutti gli impianti deve essere terminata poiché hanno inizio le procedure di collaudo che ci impegnano per ben dieci giorni. Un controllo minuzioso dove ogni singolo elemento viene testato e verificato. Il restante periodo pre-gara, viene dedicato al puntamento dei proiettori e al “fine tuning” degli altri impianti. Lo smontaggio inizia la notte stessa della gara e richiede un lavoro di un mese circa, compreso l’inventario del materiale che deve essere estremamente dettagliato dopo il suo stoccaggio in un’area di proprietà del Governo” prosegue l’Ing. Grilli “Dobbiamo considerare che interveniamo nel cuore di una città estremamente dinamica, su strade aperte al traffico quotidiano. La pista viene chiusa il mercoledì notte della settimana di gara ma alcune strade vengono riaperte tutte le mattine per far defluire il traffico verso le arterie principali. Inoltre ci sono aree, private, alle quali si può accedere solamente in determinati periodi. Pertanto dobbiamo seguire dei crono programmi articolati che rendono il lavoro molto lungo

La firma DZ compare anche nella progettazione e l’installazione di tutte le componenti legate alla sicurezza in pista attraverso il sistema di telecamere a circuito chiuso, sull’impianto audio e comunicazione. Attraverso le parole di Roberto Grilli inizia il nostro viaggio nel backstage del GP di Singapore “Il progetto di Singapore raggruppa le molteplici competenze dell’azienda.

“Anche se l’illuminazione di pista è l’attività che dal punto di vista mediatico ci da più visibilità, per questo evento ci prendiamo cura anche di altri impianti non meno tecnologici e complessi che si integrano nelle stesse infrastrutture quali TVCC, Audio e Comunicazioni Radio. Tutto il sistema è alimentato da dodici stazioni dislocate uniformemente lungo il circuito. Ogni stazione è equipaggiata con due generatori da 500 kVA funzionanti in parallelo. In caso di malfunzionamento di una delle due macchine la seconda è in grado, da sola, di gestire l’intero carico di competenza che, in parallelo, è pari solamente al 30-35%. L’illuminazione della pista avviene grazie a 1565 proiettori con lampade da 2000 W, mentre i tre tunnel sono serviti da 179 proiettori con lampade da 400 W.

Tribune e paddock sono invece serviti rispettivamente da 98 e 80 proiettori” La DZ Engineering da quest’anno si dedicherà anche all’illuminazione delle pubblicità applicate nelle facciate laterali dei ponti pedonali che attraversano il circuito “Considerando che l’impianto di illuminazione di pista è presente quasi esclusivamente su un lato, occorre aumentare la visibilità dei banner pubblicitari sul lato opposto. Installeremo sulla truss dei proiettori speciali in grado di sagomare il fascio di luce. In questo modo si interviene in modo specifico solo sull’area da illuminare evitando abbagliamenti a piloti, telecamere e spettatori.

Grazie al know-how raggiunto nella valorizzazione e illuminazione dei principali luoghi di pregio storico e artistico quali gli scavi archeologici di Pompei, Paestum e Valle dei Templi di Agrigento, Singapore National Art Gallery, Cattedrale di Otranto, Complesso Benedettino di S. Vitale Ravenna (solo per citarne alcuni) da quest’anno è di competenza di DZ Engineering anche il Corpo Box sulla cui facciata verrà eseguito, per la prima volta, un intervento di illuminazione “Il governo di Singapore ha indetto una gara d’appalto per l’illuminazione di dieci siti di interesse storico-turistico da valorizzare durante le riprese” Il Governo, attraverso il potere mediatico della Formula 1, vuole presentare e far conoscere al mondo la Città Stato di Singapore. “Così facendo si aumenterà la visibilità dei monumenti e le attrattive turistiche più importanti, creando un valore aggiunto per il pubblico pagante e per gli spettatori televisivi. Da quest’anno, quindi, la facciata del Pit Building apparirà diversa grazie alla nostra collaborazione con altre due realtà italiane: Namaste e Proietta. Di che cosa si tratta? Vi basterà guardare la gara per scoprirlo. ” conclude Roberto Grilli

Ora non ci resta che aspettare una nuova sfida Vettel-Alonso nella notte di Singapore, dopo il successo Red Bull sui velocissimi rettilinei di Monza. La Ferrari è chiamata ad un grande sforzo e il Marina Bay Street Circuit potrebbe essere l’ultima vera occasione per tenere aperto il discorso Mondiale 2013, prima di concentrarsi completamente sul progetto 2014. Nella passata stagione la vittoria venne conquistata proprio da biondino di casa Red Bull che anche nella notte di Singapore sarà il favorito, davanti a Jenson Button e a Fernando Alonso.

Gian Carlo Minardi “Ferrari, ora serve una buona macchina”

Dopo tante parole la telenovela sul prossimo pilota Ferrari si è conclusa proprio oggi con l’annuncio ufficiale Ferrari e l’ingaggio di Kimi Riakkonen, che torna in “rosso” dopo due anni nel Mondiale rally e due anni con il Team Lotus.

Il prossimo anno la Ferrari dunque si presenterà ai nastri di partenza dei Gran Premi con un vero e proprio drem-team che conta tre titolo mondiali “Il primo tassello è stato fissato. Ora serve una grande macchina” sono le prime parole di Gian Carlo Minardi “In questo momento soltanto la Ferrari può supportare, tecnicamente ed economicamente, due campioni del calibro di Nando e Kimi. Le gerarchie si fanno in pista e non dimentichiamoci che il primo avversario è sempre il compagno di squadra. Bisogna puntare con decisione al titolo costruttori e per questo appoggio la scelta Ferrari. In un mondiale con cinque campioni del mondo al via, averne due in squadra è un ottimo punto di partenza” analizza il manager faentino

Si apre una bella sfida Ferrari-Red Bull. La rossa con due pilota esperti e i “bibitari” con una delle coppie più giovani “Con le novità in ottica 2014 sarà una vera e proprio sfida tra gli ingegneri. anche quest’anno abbiamo visto quanto siano fondamentali le scelte tecniche effettuate da Newey. Anche con il miglior pilota al mondo in squadra (Alonso) si arriva secondi, se non supportati tecnicamente” prosegue Minardi

Per Felipe Massa, che ha dato l’annuncio ieri sera tramite il social network, si aprono diversi scenari, tra i quali il sedile Lotus “Ora si possono aprire diversi scenari e il sedile lasciato libere in Lotus sarà molto ambito. Abbiamo un Felipe Massa che dovrà trovare una casa per chiudere la sua carriera e potrebbe essere il pilota giusto per affiancare Grosjean in Lotus. In Ferrari ha accumulato un bagaglio tecnico interessante, anche se bisognerà vedere quali saranno le esigenze della scuderia, anche dal punto di vista economico.

Più difficile la situazione di Nico Hulkenberg “E’ stato molto vicino alla Ferrari, ma adesso può essere in difficoltà in ottica 2014. La Sauber opterà per un pilota con una grande esperienza o con una grande valigia da affiancare a Sirotkin” conclude Minardi

Bentornato Kimi e in bocca al lupo Felipe 

Gp Italia – Le PAGELLE

Con il Gran Premio d’Italia alle spalle, così come il nuovo successo di Sebastian Vettel andiamo a dare qualche voto.

Sebastian Vettel 10 – Non ci resta che osannare una Red Bull e un Vettel eccezionale. Perfetti per tutto il fine settimana e ancora una volta sono stati in grado di portare aggiornamenti incisivi. Ho potuto ammirare la nuova ala e devo dire che era come vedere un’opera d’arte. Hanno decisamente una marcia in più e difficilmente saranno battibili. Solo la sfortuna potrà rallentarli.

Mark Webber 8.5 – Bella gara anche da parte dell’australiano che sente il peso della sua chiusura con la F.1 Ha fatto una bella conferenza stampa a Monza e al di la del sorpasso subito da Alonso, per tutto il GP ha attaccato lo spagnolo

Fernando Alonso e Felipe Massa 8.5 – Strepitoso il sorpasso di Nando su Webber, ma altrettante buona la gara di Felipe. Ottima la partenza, ma soprattutto si è dimostrato grande aziendalista e un fedele gregario. Se in casa Ferrari la decisione non è stata già presa, queste due caratteristiche potrebbero far pendere l’ago della bilancia verso il brasiliano

Nico Hulkenberg 8 – autori di una qualifica strepitosa e di una bella corsa. E’ stato un  protagonista del week end restando in mezzo a grandi campioni. La Sauber si conferma a suo agio a Monza, dove lo scorso anno aveva chiuso al secondo posto davanti ad Alonso

Nico Rosberg 6 – Probabilmente la Mercedes faceva fatica sui lunghi rettilinei di Monza, ma il biondino è stato bravo a portare a casa punti prezioni.

Daniel Ricciardo – Toro Rosso 7.5 – Bravissimi sia in qualifica, con due vetture in top ten, che in gara. Ricciardo ha conquistato sul campo un preziosissimo settimo posto, lottando con unghie e denti.

Piloti Lotus – Difficile dare un giudizio. Negativo per le qualifiche mentre in gara Kimi ha girato su ottimi crono, recuperando posizioni. Se guardiamo la gara dopo l’incidente il voto sarebbe certamente più che sufficiente, ma la qualifica e il contatto iniziale con Perez arriva appena ad un sei scarso.

Lewis Hamilton 6 – Gara rovinata dalla qualifica, mentre in gara ha lottato recuperando posizioni. E’ la dimostrazione di quanto siano importanti le Q in certi circuiti quando la forbice tra i team è ridotta a pochi decimi.

Jenson Button 6.5 – Ha difeso la posizione nonostante una macchina non ancora competitiva, portando via un punto comunque importante

Gp Italia – IL PUNTO

Vettel-Alonso-Webber. Un podio che mi fa particolarmente piacere poichè composto da tre piloti che hanno in comune la città di partenza: Faenza. Alonso e Webber hanno mosso i loro primi passi nel mondiale di Formula 1 con il Minardi Team, mentre Vettel ha esordito in Toro Rosso, regalando al team il primo successo nel 2008 proprio a Monza. Evidentemente l’aria e l’atmosfera faentina portano con se non soltanto la storicità legata alle ceramiche e al suo famosissimo Museo  ma anche tecnologia e fortuna per il Motor Sport.

Anche il Gran Premio d’Italia ci ha consegnato una Red Bull in grande spolvero e un Sebastian Vettel lanciato sempre di più verso il nuovo sigillo, anche se Alonso ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior pilota in assoluto. Singapore si presenta quindi come punto focale per decidere i programmi di fine stagione in casa Ferrari. Ad oggi rimangono ancora sette appuntamenti e tantissimi punti in palio e sappiamo quanto sia facile commettere errori o accusare défaillances. Non sarà certamente facile per Maranello, considerando che in Red Bull introducono aggiornamenti consistenti, ma gli uomini in rosso devono restare concentrati e dare sempre il tutto per tutto, proprio come hanno fatto oggi. Dal punto di vista strategico e di intensità la corsa di Fernando è stata perfetta. Massa ha fatto una bella gara, ma purtroppo non è riuscito ad impensierire Webber dopo il suo pit stop. Non darei la colpa del quarto posto al cambio gomme, in quanto stiamo parlando di appena 4 dec. di differenza tra lui e Mark… Nelle ultime due gare l’apporto del brasiliano è stato comunque importante per la conquista del secondo posto tra i costruttori ai danni della Mercedes, ma il sedile rimane in bilico. Credo che questa sarà la settimana decisiva.

Un plauso lo dobbiamo certamente fare alla Toro Rosso, per aver portato in qualifica due vettura in top ten e a Ricciardo per il settimo posto finale (quattro motori Ferrari in Top ten è importante), sia alla Sauber e ad Hulkenberg. Sabato pomeriggio il tedesco ha fatto un giro perfetto conquistando un terzo posto in gara insperato, dimostrando poi in gara la competitività della macchina con il quinto posto davanti a Mercedes, Lotus e McLaren. Mi auguro che questo risultato li aiuti ad uscire da questa situazione difficile.

Bellissima la gara e il duello targato Raikkonen – Hamilton. Il finlandese della Lotus, dopo il contatto al primo giro, ha inanellato una serie di giri veloci che lo hanno rilanciato nelle zone alte della classifica prima del nuovo pit stop. Senza il pit stop in più avrebbe potuto impensierire Hulkenberg. Lewis Hamilton ha dimostrato di che pasta è fatto sopravanzando negli ultimi giri sia Kimi che Button, arrivando ad impensierire Grosjean (ottavo al traguardo)

Tra due settimane si vola a Singapore, ultima spiaggia per cercare di impensierire il titolo a un Vettel scatenato e supportato da un team che lascia poco o nulla agli avversari

Gp Italia – PRESENTAZIONE

Come succede spesso, anche quest’anno Monza si presenta come un vero e proprio spartiacque per quei team, come la Ferrari, che devono lottare per obiettivi importanti. Per la Scuderia di Maranello è arrivato il momento di ridurre le distanze da Sebastian Vettel e dalla Red Bull. Già solo per questo motivo è un Gran Premio da studiare e guardare con grandissima attenzione.

La Formula 1 arriva quindi a Monza, sul circuito più veloce del mondiale, ma anche tra i più storici poiché insieme a Silverstone ha contribuito a scrivere le pagine più importanti di questo Sport. Monza ha un fascino particolare, non soltanto per noi italiani, e speriamo che possa essere di buon auspicio per Alonso e Massa. Mi auguro che il pubblico sia caloroso e che possa supportare al meglio la rossa.

Per lasciare aperto il campionato è necessario recuperare dei punti, anche se poi ci sono ancora sette gare. Se le Ferrari saranno competitive domenica è molto probabile che potranno lottare per il titolo, poiché stiamo parlando di un circuito storicamente meno favorevole alla Red Bull. Viceversa non dimentichiamoci che il prossimo anno saranno introdotte importanti novità regolamentari che renderanno più complicato e impegnativo il lavoro sui due fronti.

Nell’era Pirelli abbiamo visto quanto sia facile vedere crescere o scendere una vettura e pertanto potranno venire fuori anche degli outsider come Force India, McLaren o Toro Rosso che nel 2008 colse con Vettel la sua prima vittoria. Ci sono diverse variabili , come la prima chicane e l’affidabilità in quanto per l’80% del GP l’acceleratore è spremuto a fine corsa. Pertanto gli outsider saranno dietro l’angolo, ma se analizziamo meglio la stagione mi aspetto una lotta Red Bull-Ferrari

A proposito di Toro Rosso, in questi giorni la red Bull ha annunciato l’ingaggio di Daniel Ricciardo che prenderà il posto lasciato libero da Webber. E’ certamente un bel premio per il 24enne, che con Vettel andrà a formare una delle coppie più giovani della F.1, ma anche una dimostrazione di continuità della scuola RB.

Con il Minardi Team non ho particolari ricordi legati a questo Gran Premio, in quanto avevamo propulsori, per potenza, inferiore alla media. Abbiamo fatto diversi piazzamenti e il più eclatante è datato 1993 (7° e 8°) quando Fittipaldi, risucchiato dalla scia di Martini, toccò leggermente il compagno tagliando il traguardo in volo. Per fortuna nessun danno per il pilota, ma solo un grande spavento. Per settimane si parlò di quell’incidente spettacolare

Gian Carlo Minardi “Domenicali cerca la tranquillità del team”

L’estate si appresa a salutare i confini italiani, ma le temperature nella Formula 1 continuano ad essere infuocate non soltanto per la rincorsa a Sebastian Vettel e alla Red Bull, ma soprattutto per il Mercato Piloti. Come succede da qualche anno a questa parte, il sedile di Massa è incandescente e la Ferrari è sotto l’occhio vigile di tutti. In queste settimane abbiamo letto e sentito diverse campane con un Raikkonen super favorito per formare una coppia molto interessante insieme a Fernando Alonso, a cui aveva lasciato proprio il sedile della rossa.

In una recente intervista Stefano Domenicali ha cercato di placare gli animi dichiarando che il brasiliano è ancora in cima alla sua lista anche per la prossima stagione “Credo che Domenicali cerchi prima di tutto la tranquillità del team, aspetto basilare per proseguire la rincorsa alla Red Bull” analizza Gian Carlo Minardi “Se escludiamo Raikkonen o Button in questo momento non ci sono piloti allo stesso livello di Massa, o che possano dare qualcosa in più. Il finlandese ha raggiunto la sua massima espressione con la Lotus, in un ambiente privo di pressione, diversamente da quanto avveniva invece in McLaren e Ferrari” prosegue il manager faentino “Non metto in discussione il Kimi pilota, uno dei driver più in forma, ma il suo carattere. Particolare e difficile da gestire

Di conseguenza se da qui alla fine del campionato Felipe si rigenererà, potrebbe essere la scelta giusta per non destabilizzare l’ambiente. Sono sempre dell’idea che ad un certo punto un pilota esperto debba essere affiancato da un giovane” conclude Minardi, “ma non per questo non mi sento di condannare la gestione Ferrari o di Domenicali

Intanto Fernando Alonso ha annunciato che nei prossimi giorni “twitterà” diverse notizie.

Gian Carlo Minardi “Hamilton-Rosberg la migliore coppia”

Fin dalle prime battute del campionato Gian Carlo Minardi ha appoggiato la scelta Mercedes, marchiandola come la coppia meglio assortita della Formula 1. Tra i top team solo la scuderia tedesca è stata in grado di portare entrambi i suoi piloti sul gradino più alto con tre vittorie, due sigilli per Rosberg (Monaco e Gran Bretagna)  e uno per Hamilton (Ungheria) contro i due successi Ferrari, firmati dal solo Alonso (Cina e Spagna) e i cinque di Vettel (Malesia, Barhain, Canada, Germania, Belgio). Una sola vittoria per Lotus e Raikkonen in Australia.

Aspettando Monza e dopo undici appuntamento la Mercedes occupa la seconda posizione nel Mondiale Costruttori con 235 punti, contri i 312 della Red Bull e 218 Ferrari “Hamilton e Rosberg formano certamente la coppia più assortita del Mondiale. Nico è molto veloce e non ha nulla da invidiare al suo compagno Hamilton. Nico ha avuto l’abilità di spronare l’inglese spingendolo a fare quello che è nelle sue possibilità” analizza Minardi “Il team ha certamente fatto le sue scelte e in questo momento Rosberg deve mettersi a disposizione della scuderia per conquistare più punti possibili in ottica mondiale

Con il solo Alonso per la Ferrari non sarà facile insidiare Mercedes e Red Bull “Se Massa non si sveglia per la Ferrari non sarà facile portare via il secondo posto o, addirittura, attaccare la Red Bull che in questo momento si trova a lottare per la vittoria con il solo Vettel. Webber sta pagando la sua dichiarazione di inizio a anno e inconsciamente ha perso l’aggressività necessaria a lottare per le posizioni di vertice

Dopo la vittoria di Spa lo stesso Sebastian Vettel ha fatto eco a Minardi dichiarando al Bild che la coppia Mercedes si completa a vicenda

Gian Carlo Minardi “I test di Silverstone la chiave per Ferrari”

Spa-Francorchamps ci ha consegnato una Ferrari in grande spolvero con un Fernando Alonso che ha scaricato sull’asfalto delle Ardenne tutta la sua grinta e tensione accumulata nelle settimane precedenti, dimostrando con i fatti il suo valore.

Il distacco con la Red Bull è importante (46 punti), ma la strada intrapresa a Maranello è certamente incoraggiante. I test di Silverstone possono essere letti come la chiave di volta, come ci spiega Gian Carlo Minardi “Mi auguro che le prestazioni di Spa siano confermate anche a Monza. Domenica scorsa abbiamo avuto una conferma realistica delle gerarchie nel Mondiale, con una Red Bull davanti a tutti e una Ferrari lanciata alla rincorsa. I test di Silverstone portati avanti dal rookie Rigon hanno dimostrato l’importanza delle prove per un team di Formula 1. Nei tre giorni inglesi sono stati messi in ordine i numerosi dati raccolti dai tre reparti principali: pista, simulatore e galleria del vento.

Monza e Singapore saranno determinanti per stabilire i valori in campo e gli obiettivi stagionali “La Ferrari è chiamata a fare un ulteriore sforzo in quanto è arrivato il momento di limare il distacco con gli avversari principali. Il pubblico italiano potrebbe essere il jolly per aiutare tutto il team a dare sempre il massimo. In Belgio sono tornati ad essere la seconda forza del mondiale anche se nel mondiale costruttori sono ancora dietro a Red Bull e Mercedes.  A questo punto serve il contributo di Massa” conclude Minardi