F1 | GP AUSTIN, GIAN CARLO MINARDI “I RISULTATI DI PEREZ NON RISPECCHIANO IL VUO VALORE”

Il mondiale di Formula 1 è arrivato al Circuit of the Americas di Austin, sede del Gran Premio degli Stati Uniti per il 19°esimo nonché quint’ultimo appuntamento stagionale.

Per la prima volta nella sua storia ospiterà anche la sprint-race (in programma sabato a mezzanotte ndr Il Gp scatterà domenica alle 21,00) anticipata da una sola ora di prove libere e dalle qualifiche Shootout.

La Pirelli, che ha messo a disposizione delle squadre le mescole C2-C3-C4, ha posto l’attenzione sull’asfalto disconnesso della pista che potrebbe creare dei problemi di surriscaldamento anomale delle gomme. Una variabile in più da considerare nelle strategie.

Con i mondiali piloti e costruttori matematicamente rispettivamente nelle mani di Max Verstappen e Red Bull, tutta l’attenzione è rivolta nella sfida tra Mercedes-Ferrari e Aston-Martin-McLaren. Tra tutte quattro, la scuderia di Woking è quella che sta attraversando il momento migliore e si trova solamente a ventuno punti di distanza dal quarto posto. Un obiettivo non così difficile da raggiungere considerando anche che l’Aston Martin lotta con un solo pilota, Fernando Alonso.

Ferrari non porterà nessuna novità, avendo deciso di bloccare lo sviluppo della SF-23. Lo sfida diretta con Hamilton e Russell dovrà basarsi solamente sulle strategie e sulla corretta messa a punto della vettura.

Proprio in questi giorni, le indiscrezioni sul futuro di Sergio Perez hanno tenuto banco. In questo momento il messicano non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori, ma i risultati in pista non rappresentano il suo vero potenziale.

Deve ritrovare la tranquillità e le esternazioni di Helmut Marko non gli sono certamente di aiuto in questo senso. Al momento il secondo posto nel mondiale non sembra essere in pericolo, ma dovrà fare attenzione a non commettere errori. Da qui ad Abi Dhabi ci sono ancora tantissimi punti in palio e Lewis Hamilton e distante solamente 30 punti. Perdere il secondo posto, equivarrebbe ad una disfatta.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP QATAR, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PISTA DA RIVEDERE. OSCAR PIASTRI MAGISTRALE”

La Formula 1 dovrebbe essere la massima espressione del Motorsport, ma sta perdendo decisamente dei colpi. Abbiamo vissuto un fine settimana intenso fortemente caratterizzato e condizionato dalle penalità per il superamento dei track limits, a cui si è aggiunto anche l’aggravante sicurezza legato ai cordoli.

Ho avuto l’impressione che il problema del superamento dei track limits sia dovuto ad un layout della pista, e delle curve, non ottimale che induce i piloti a commettere l’errore. Le penalità sono state veramente tante, assegnate quasi a tutti i piloti. Per di più si è aggiunto il problema legato ai cordoli. Tutti questi aspetti sarebbero da valutare molto attentamente prima de rilascio dell’omologazione.

Siamo alla presenta di una pista che dovrà essere sottoposta ad un’attenta analisi.

Parliamo sempre tantissimo di sicurezza e poi si costringono i piloti ad effettuare anche quattro soste, percorrendo quattro stint da qualifica come dimostra il miglior crono di Verstappen appena più lento di un secondo scarso rispetto alla pole position. Tutto questo va contro la sicurezza dei piloti stessi che sono arrivati al traguardo stravolti, anche a causa del caldo e dell’elevato tasso di umidità. Sergeant non ha retto. Da un lato è stato corretto imporre il numero massimo di giri per ciascuna gomma per evitare eventi spiacevoli, ma dall’altra si è creato comunque una situazione di pericolo. Questo non va bene.

Analizzando i risultati della pista, i complimenti sono tutti per Oscar Piastri, vincitore della sprint race e ottimo secondo al Gp, davanti al compagno Norris. Non sembrava assolutamente un rookie. Non ha commesso la minima sbavatura nonostante non avesse mai corso su questa pista. La McLaren si conferma in grande spolvero e si appresa a sopravanzare l’Aston Martin in classifica.

Non è certamente una sorpresa, ma Max Verstappen si è aggiudicato il terzo mondiale consecutivo entrando di diritto tra i grandi della storia.

Molto bravo anche George Russell. Da ultimo a quarto davanti alla Ferrari di Leclerc. Come ha ammesso lo stesso Hamilton, il sette volte campione del mondo ha esagerato compromettendo in modo irreparabile la sua corsa. Era uno dei pochi con gomma soft e doveva velocemente recuperare, ma ha danneggiato anche il suo compagno che, comunque, è stato abilissimo a recuperare arrivando ai piedi del podio.

Fine settimana sofferto per Ferrari che ha corso la gara con una solo macchina, in seguito al problema di Sainz scoperto solamente ad un’ora dalla partenza. I regolamenti impongono di rifornire le vetture per la gara solamente in un determinato momento. A quel punto era troppo tardi per rimediare all’inconveniente sulla vettura di Sainz, accusato durante la sprint. Il distacco da Mercedes è leggermente aumentato.

Sottotono anche l’Aston Martin. Va bene che corre solamente con un pilota (Fernando Alonso), ma è una macchina non facile da guidare.

L’errore commesso da Alonso lo conferma. Di fronte a questa McLaren, il quarto posto è a rischio.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP QATAR, GIAN CARLO MINARDI “NEGLI ANNI ’90 I TEAM ERANO BEN OLTRE GLI ATTUALI DIECI”

Nei giorni scorsi la Federazione Internazionale ha ufficializzato con un comunicato l’accettazione di Andretti Formula Racing come undicesima squadra di Formula 1. Trovo assolutamente corretta questa decisione, soprattutto quando un team rispetta tutti i numerosi quanto severi requisiti richiesti.

Non dimentichiamoci che i regolamenti attuali della Formula 1 prevedono fino a ventiquattro piloti in pista, ossi dodici scuderie.

Faccio fatica a comprendere tutto questo ostruzionismo da parte di Liberty Media e dei team attuali. Non c’è scritto da nessuna parte che chi è già parte attiva del mondiale debba per forza ricevere i bonus. Questi vanno conquistati sul campo.

Non dimentichiamoci che negli anni ’90 le scuderie iscritte erano ben oltre alle attuale dieci o undici. Per entrare nella top-10 della classifica costruttori dovevi lottare e investire. Il Minardi Team si è sempre guadagnato sul campo l’accesso ai diritti televisivi. Quando entrammo nel mondiale nel lontano 1985 lottammo per guadagnarci il diritto di restare in Formula 1.

L’ingresso di Andretti, tra l’altro, garantirà due sedili in più. Da tutta questa operazione vedo solo aspetti positivi, tra cui un aumento della lotta in pista per guadagnare punti preziosi.

Siamo anche alle porte del GP del Qatar, diciassettesimo appuntamento. Siamo in una fase calda della stagione che determinerà il vice-campione. Red Bull si è già aggiudicata il titolo costruttori e Max Verstappen è ad un passo (mancano 3 punti) dal suo terzo mondiale piloti. Resta però una lotta serrata alle loro spalle tra Mercedes, Ferrari, Aston Martin e McLaren.

In questo momento Aston Martin è la più sofferente, anche perché può contare solamente su un pilota. Fernando Alonso sta difendendo con le unghie e i denti i risultati conquistati nella prima parte della stagione, ma servirebbe il supporto del secondo pilota.

Tutti i team, ad eccezione della sola Williams, hanno confermato tutti i piloti. Il 2024 sarà quindi un bel banco di prova per tutti che potrà aprire a diversi cambiamenti.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP GIAPPONE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PEREZ, UNICO PROBLEMA IN CASA RED BULL”

Max Verstappen è passato dalle parole ai fatti. Dopo il non facile fine settimana di Singapore aveva dichiarato che a Suzuka sarebbero tornati davanti e che non c’era alcun problema. Così è stato.

In Giappone la Red Bull è tornata a dominare con la solita tranquillità relegando il primo degli avversari, Lando Norris su una buona McLaren, ad oltre diciannove secondi. Secondi che salgono (e tornato ad essere) a quarantacinque nel caso della Ferrari, quarta al traguardo con Leclerc.

Dopo quattordici giri il vantaggio di Verstappen su Norris era già di dieci secondi. A quel punto l’olandese ha solamente gestito la corsa, girando oltre 1” più lento rispetto al suo giro più veloce (1:34.183 contro 1:35.247 Lando Norris – 1:35.611 Lewis Hamilton – 1:36.187 Carlos Sainz). Senza strafare ha vinto agevolmente con 19” di vantaggio, salvaguardando anche la vettura.

Sarebbe interessante capire cosa sia successo a Singapore perché un problema di quel genere non lo risolvi in così poco tempo. L’unico vero problema della Red Bull, in questo momento, si chiama Sergio Perez. Il messicano soffre paurosamente la personalità e la competitività di Max Verstappen che si conferma un “ammazza piloti”. In questo fine settimana Perez ha commesso una serie di errori che non sono ammissibili da parte di un pilota di Formula 1, soprattutto con un’esperienza come la sua.

Era solamente questione di tempo, come lo sarà per Verstappen. La Red Bull ha vinto matematicamente il titolo costruttori, in casa della Honda. Un risultato importante anche dal punto di vista marketing, sia per Honda che per Red Bull stessa.

Ferrari chiude al quarto posto. Il risultato conferma il potenziale attuale, alle spalle di una McLaren in grandissimo spolvero che può contare su due giovani piloti, di cui un ottimo rookie: Oscar Piastri che festeggia il primo podio in carriera. Ha accusato un distacco dal compagno di squadra di 17”, ma interviene anche la strategia. Emerge un’immagine positiva, di squadra coesa nel rispetto degli ordini di scuderia. Sono in forte ascesa e possono diventare un antagonista scomodo con ancora sei appuntamenti. Attualmente occupano il quinto posto, a soli 49 punti da Aston Martin che non è andata oltre l’ottavo posto con un anonimo Alonso. Ancora una gara da dimenticare per Stroll.

Col 4° e 6° posto Ferrari guadagna quattro punti in classifica ai danni di Mercedes portando il distacco a soli venti punti, ma con questa McLaren nulla è scontato.

Da segnalare anche la buona prestazione di Liam Lawson, che chiude il suo terzo gran premio in undicesima posizione davanti al compagno Tsunoda. Undicesimo e dodicesimo posto che non regala alcun punto ad Alpha Tauri, ma che sottolinea il valore tecnico dell’australiano. Nonostante il rinnovo di Ricciardo e Tsunoda, Lawson si è guadagnato la conferma di pilota di riserva Red Bull e Alpha Tauri. Un segnale importante per i piloti titolari.

Appuntamento tra quindici giorni, col gran premio del Qatar.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SINGAPORE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “UNA FERARRI DEGNA DEI MIGLIORI ANNI”

In un fine settimana condizionato da una Red Bull non perfetta, abbiamo assistito ad un gran premio tiratissimo con quattro macchine in piena lotta per la vittoria. E’ stata una gara molto tattica come ci si poteva aspettare viste le caratteristiche della pista di Singapore, dove non sono mancati i colpi di scena.

La Ferrari ha sorpreso tutti conquistando pole position e vittoria degna dei migliori anni. Carlos Sainz è stato protagonista di una corsa fantastica in cui non ha ceduto neanche un millesimo alla concorrenza, nonostante una strategia rischiosa.

Tra Sainz e Norris c’è una bellissima amicizia e si conoscono molto bene, visti i trascorsi in McLaren, ma non credo che negli ultimi giri abbia volutamente rallentato per dare la possibilità a Lando di avere il DRS per difendersi da un agguerritissimo Russell. In quel momento non aveva il completo controllo sulle gomme avendo percorso già oltre 40 giri con le hard.

La Mercedes ha tentato una strategia aggressiva per cercare di sopravanzare la Ferrari e puntare alla vittoria. Purtroppo, Russell ha commesso un errore grave. In un quel momento si trovava marcato da Lewis Hamilton, determinato a passarlo, e al tempo stesso stava provando a sopravanzare Norris: al 59° e 60° passaggio si è reso protagonista di due giri fantastici mettendo l’avversario alla frutta, che è arrivato lungo concludendo la gara contro le barriere lasciando il podio nelle mani di Hamilton. Un errore grave, che fa parte delle corse, soprattutto in una corsa così tirata.

Da capire cosa sia successo in casa Red Bull: inspiegabilmente ha accusato il colpo in un circuito, sulla carta, a lei favorevole. Da capire se la causa è da ricercare nell’introduzione della TD018 – ennesimo cambiamento in corsa – o da motivazioni tecniche.

Ancora una volta le previsioni pre-gp sono state disattese e questo è certamente un aspetto positivo per lo spettacolo.

Bravo Lawson che col nono posto regala punti importanti all’ AlphaTauri, e Kevin Magnussen che agguanta la top-10 grazie all’uscita di Russell. De segnalare anche la buona prestazione da parte di Alpine, con Gasly in sesta posizione, alle spalle di Max Vestappen e davanti alla McLaren di Oscar Piastri. Dal ritiro di Ocon e l’introduzione della VSC, la decisione di Mercedes di far rientrare i due piloti, regalandoci così un finale da cardio palma.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ITALIA, IL PIUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FORMAT QUALIFICA APPROVATO. PENALITA’ AD HAMILTON TROPPO BLANDA”

Facciamo un passo indietro e torniamo a sabato, teatro del secondo esperimento legato al nuovo format di qualifica: dopo Budapest, la pista di Monza è stato teatro del secondo test “Alternative Tyre Allocation”

Devo dire che si tratta di un format interessante, che non stravolge i valori in campo. Così come a Budapest, anche a Monza abbiamo avuto una qualifica molto combattuta con un’intesa lotta tra i primi tre. E’ stato il secondo test, su una pista completamente diversa rispetto all’Hungaroring. Sono convinto che sia una strada da percorrere nuovamente prima di una sua introduzione definitiva nel 2024.

Sul fronte gran premio, al di là dell’illusione del risultato in qualifica, già durante le prove libere era emerso il miglior passo gara di Verstappen e della Red Bull. Ancora una volta, quando si tratta di fare sul serio, l’olandese ha girato costantemente 5-6 decimi più veloce dei diretti avversari, stabilizzando poi il passo gara ad 1 decimo dell’inseguitore. Una volta preso il vantaggio di sicurezza ha amministrato. Il vero vantaggio della Red Bull non è ancora quantificabile, e forse non lo sarà mai.

Detto questo nei primi giri Max Verstappen ha studiato il suo avversario prima di affondare la stoccata finala, avviandosi verso il decimo successo consecutivo. Buona anche la gara di Sergio Perez dopo il quinto posto in qualifica. Avendo a disposizione una Red Bull, è riuscito a recuperare portandosi alle spalle del compagno.

Discreta la prestazione di casa Ferrari. Essendo Monza una pista a loro favorevole, sono riusciti a conquistare il podio (e il quarto posto con Leclerc) davanti ad un pubblico fantastico, recuperando punti importanti anche in ottica campionato mondiale sui diretti avversari della Mercedes, consolidandosi al terzo posto a vantaggio di un’Aston Martin poco performante.

Arrivando su piste meno “amiche” sarà interessante osservare se si attesteranno su risultati in stile Zandvoor o Monza.

Dopo il secondo posto conquistato in Olando, Fernando Alonso si è dovuto accontentare di un nono posto. Contando solamente su un pilota, per Aston Martin non è facile lottare al pari coi diretti avversari di Mercedes e Ferrari tra i Costruttori.

Con piacere, dietro ai tre top team, si è rivista una Williams in forte ascesa che con l’ottimo Albon porta a casa un positivo settimo posto. Commette pochi errori e riesce con costanza a conquistare la Q3 e la zona punti. Il tredicesimo posto di Sergent conferma la crescita del team. Tra l’altro ha messo a segno una delle sue migliori in qualifiche.

Ho trovato la penalità di 5” inflitta a Lewis Hamilton troppo blanda, considerando che ha rovinato la gara di Oscar Piastri, costretto ad un pit aggiuntivo per il cambio dell’ala col risultato di uscire dalla zona punti. Si consola però col giro più veloce della gara. Fino a qual momento, però, si era reso protagonista di una prestazione molto positiva, oltre ad aver qualificato la sua McLaren davanti a quella del compagno.

Con Monza si concludono le tappe europee e prosegue l’incertezza di prestazioni alle spalle del leader.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ITALIA, GIAN CARLO MINARDI “FINO AD OGGI E’ MANCATA LA CONTINUITA’ ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN”

Dall’Olanda la Formula 1 è arrivata a Monza per il Gran Premio d’Italia: quindicesima prova (quattordicesima con l’annullamento di Imola) del Mondiale, ultimo appuntamento europeo.

Pista velocissima dove il carico aerodinamico è decisamente meno importante con le gomme molto sollecitate.

La stabilità in frenata e la trazione in uscita dalle due chicane sono i fattori che mettono più a dura prova le gomme su questo tracciato, anche se non bisogna sottovalutare i carichi laterali esercitati nelle curve veloci, come la Parabolica intitolata a Michele Alboreto e la Grande. Pirelli ha optato per le tre mescole più morbide: PZero White Hard C3, PZero Yellow Medium C4 e PZero Red Soft C5

L’anno scorso le prime dieci vetture hanno adottato otto strategie diverse e per questo potremo aspettarci di tutto. Unica eccezione la competitività di Max Verstappen che è lanciato verso la decima vittoria stagionale, che significherebbe il nuovo record assoluto della massima categoria.

Dopo l’Ungheria, Monza sarà teatro del secondo test col nuovo format di qualifica “Alternative Tyre Allocation” dove i piloti avranno la mescola obbligatoria per ciascuna sessione: nella Q1 le hard, nella Q2 le medie, quindi nella Q3 le soft. Trovo corretto fare questi esperimento in vista di possibili cambiamenti per il futuro che già in Ungheria ci ha regalato un bello spettacolo. Sarà interessante vederlo in azione su un circuito con caratteristiche decisamente diverse.

Se a Zandvoor abbiamo rivisto Fernando Alonso con l’Aston Martin tornare sul podio alle spalle del leader del mondiale, sarà interessare vedere cosa succede a Monza. Fino ad oggi, alle spalle di Max Verstappen, è mancata la continuità. Abbiamo assistito ad una bella alternanza tra Aston Martin, Mercedes e Ferrari. Ferrari che deve cercare di riprendersi dopo il fine settimana olandese poco competitivo, salvato in parte solamente dal quinto posto di Sainz.

Troppo poco.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP OLANDA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN (IMBATTIBILE) MONDIALE MOVIMENTATO”

Nonostante la pausa estiva di tre settimane, Red Bull e Max Verstappen si confermano imbattibili in ogni condizione di pista. Ancora una volta Verstappen si è portato a casa la vittoria senza commettere il minimo errore, surclassando il compagno di squadra, su cui sono state adottate strategie discutibili.

La penalizzazione di 5” del messicano ha aiutato Gasly (terzo al traguardo), penalizzato anche lui, ma in funzione dei tanti pit stop effettuati e della bandiera rossa esposta sul finale è riuscito a recuperare.

Stiamo vivendo certamente una nuova era della Formula 1. Nei tempi passati questo gran premio non sarebbe mai ripartito. Proprio per questo credo sia errato raffrontare risultati e statistiche.

Ottima prestazione anche per Fernando Alonso che ritrova il podio grazie al secondo posto. Alla ripartenza ha provato ad impensierire il leader che, come sempre, quando serve mette in mostra il suo valore e quello della sua vettura. Si può comunque consolare col secondo posto e col giro più veloce della gara.

Senza l’olandese staremo assistendo ad un mondiale combattuto ed estremamente movimentato con una grande alternanza. Alle sue spalle si è rivista l’Aston Martin dopo un periodo meno favorevole. Quinto posto per Carlos Sainz che ancora una volta ha messo in difficoltà il compagno di squadra, protagonista di un errore nelle prove libere. Il ritiro ha cancellato l’errore al pit-stop.

Errori importanti sono stati commessi anche in casa McLaren, ma sia Norris che Piastri sono riusciti a recuperare chiudendo comunque in zona punti. Bella la rimonta anche portata a termine da Lewis Hamilton, sesto alle spalle del ferrarista.

In Olanda ha firmato il suo debutto nel mondiale il neozelandese Liam Lawson con Alpha Tauri, portando a termine una corsa non facile nonostante regolamenti assolutamente assurdi che non permette gli allenamenti. Positiva anche la prestazione di Tsunoda. Proprio a riguardo del team, mi ha fatto particolarmente piacere l’accostamento al nome “Minardi” in previsione del prossimo cambiamento. Non accadrà, ma sarebbe stato bello. Sommando ai 340 GP corsi dal Team Minardi quelli della Scuderia Toro Rosso e Alpha Tauri, parliamo di una realtà da quarto posto assoluto. Restando a Faenza, mi fa molto piacere l’approdo di Laurent Mekies. Spero che possa essere di buon auspicio per lasciarsi alle spalle l’ultimo posto.

Gian Carlo Minardi

F1 | GIAN CARLO MINARDI “VI ASPETTO A IMOLA ALL’HISTORIC MINARDI DAY PER DUE GIORNI DI PASSIONE” MAXISCHERMO NEL PADDOCK PER SEGUIRE IL GP

Siamo entrati in una settimana che ci porterà ad un weekend intenso e ricco di eventi: all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola è in programma la 7° edizione dell’Historic Minardi Day che vedrà tra pista e paddock oltre 400 vetture di cui oltre 20 Formula 1 storiche; in Olanda andrà in scena il 13° appuntamento del Mondiale di F1.

Anche quest’anno, all’interno del paddock di Imola sarà presente il maxischermo per seguire il fine settimana (qualifiche e gara) di Zandvoort vivendo dall’interno il Minardi Day.

Sul fronte F1 ci apprestiamo ad entrare nella seconda parte della stagione, dopo tre settimane di pausa. Sarà interessante vedere quali novità le squadre porteranno in pista per provare a contrastare il dominio Red Bull, anche se credo sia praticamente impossibile.

Molto interessante, invece, è la sfida per il secondo, terzo e quarto posto nella classifica costruttori che al momento vede in lotta Mercedes, Aston Martin e Ferrari.

Questo periodo dell’anno era storicamente caratterizzato dagli annunci dei piloti, ma quest’anno tutta l’attenzione è rivolta verso l’ingaggio di tecnici e ingegneri che i team cercano di portar via dai diretti avversari.

Se Binotto dovesse effettivamente approdare in Alpine, sono certo che molti tecnici oggi presenti in Ferrari lo seguiranno. E non saranno tecnici di secondo piano o nuovi innesti.

La F1 arriva su una pista particolare, caratterizzata da 14 curve e lunga poco più di quattro chilometri, con una carreggiata stretta. La Pirelli ha portato le mescole più dure (C1-C2-C3). In gara si dovrebbe dare spazio alle C1 e C2.

Si torna anche al format di qualifica tradizionale, mentre a Monza sarà riproposto la mescola imposta per ciascuna sessione.

Vi aspetto numerosi a Imola per vivere due giorni intensi di divertimento all’insegna del Motorsport.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BELGIO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “DISARMANTE LA COSTANZA E SERENITA’ DI VERSTAPPEN. PUNTO DI PARTENZA PER FERRARI?”

In questo momento Max Verstappen è il numero uno in assoluto. E’ disarmante la costanza e la serenità con cui conquista ciascun risultato.

Anche oggi ha coperto un alto numero di giri restando nella forbice di un decimo. Ancora oggi non conosciamo il limite di questa vettura e, probabilmente, non lo conosceremo mai. Gli è mancato solamente il giro più veloce in gara, ma questa volta non c’erano le condizioni per un pit stop all’ultimo momento, cosa che è riuscita a Lewis Hamilton anche in ottica della sfida diretto con la Ferrari.

Dopo alcuni gran premi disastrosi, qui in Belgio si è rivisto Sergio Perez che ha portato a casa il risultato minimo che ci si aspetta da lui: il secondo posto. Poi nessuno può fare nulla contro questo Verstappen.

La sorpresa del fine settimana è stata la Ferrari che ha chiuso al terzo posto con un ottimo Charles Leclerc. Nonostante i 32” di distacco, il terzo posto lo si può prendere come un segnale di ripresa o, comunque come uno sep per ricostruire una stagione fino a questo momento disastrosa. In classifica costruttori ha quasi raggiunto l’Aston Martin al terzo posto (ora il distacco è di appena 5 punti), mentre ha perso punti nei confronti della Mercedes. A pesare il ritiro di Carlos Sainz in seguito al contatto di gara con Oscar Piastri, che ha costretto entrambi (anche se in tempi diversi) al ritiro.

Gara perfetta per Leclerc che ha dato il 100% (forse anche qualcosa in più) ed è tornato nella posizione che merita la Ferrari, quando non commette errori. I 51 punti di distacco dai diretti avversari della Mercedes posso sembrare tanti, ma davanti abbiamo ancora undici appuntamenti.

Dopo due risultati positivi, in casa McLaren si sono dovuti accontentare del settimo posto di Lando Norris. Resta l’incognita di cosa avrebbe potuto fare Oscar Piastri che per tutto il fine settimana è stato superiore al compagno. Nella sprint è riuscito ad aggiuntare un ottimo secondo posto confermando tutto il suo valore.

Ancora una volta abbiamo assistito ad una qualifica molto tirata a dimostrazione dell’alta competitività raggiunta da questa Formula 1, perlomeno nel giro “secco” con dieci vetture racchiuse in poco più di un secondo. Questo si è trasformato in sfide emozionanti nelle retrovie, nel caso specifico tra Russell, Norris, Ocon e Stroll e Gasly e Bottas. Sfide che andrebbero esaltate al meglio col supporto della regia.

Il fine settimana è stato caratterizzato anche dalla Sprint-race, movimentata grazie al meteo incerto che ha comunque visto il successo dell’olandese, davanti ad un ottimo Piastri.

Ora ci aspettano qualche settimana di vacanza, prima della seconda parte di stagione

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BELGIO, GIAN CARLO MINARDI “ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN C’E’ GRANDE INCERTEZZA”

Se da un alto abbiamo la Red Bull che è assolutamente fuori quota con un potenzia di cui (probabilmente) non conosceremo mai il limite (l’ha dimostrato il giro veloce marchiato a Budapest), alle spalle di Max Verstappen c’è una grande variabilità.

A fare la differenza è certamente l’olandese. Senza di lui, staremo assistendo ad un campionato con cinque/sei vincitori diversi. Per questo, in vista di Spa-Francorchamps, la vera domanda è: Chi sarà la seconda forza?

Fin dai primi Gran Premi abbiamo assistito, dal secondo al sesto posto, a cambiamenti radicali dovuti alla gestione gomme, condizioni atmosferiche e, ovviamente, agli sviluppi della vettura. Non è cosa facile prevedere il nome del secondo posto, soprattutto in vista di un circuito così lungo e impegnativo coma Spa.

Oggi abbiamo la McLaren come seconda forza del mondiale. A inizio stagione era l’Aston Martin, sopravanzata poi dalla Mercedes con l’introduzione della versione B. Chi manca all’appello in questo momento è la Ferrari. Vediamo se riusciranno a metterci una pezza. Stanno attraversamento un momento di sconforto, come si legge dai volti tirati. Non è facile recuperare.

Tra l’altro stiamo assistendo ad una competitività entusiasmante in qualifica, coi piloti racchiusi in una manciata di decimi. Situazione che cambia drasticamente in gara.

Sarà interessante seguire anche il fine settimana di Sergio Perez, dopo il terzo posto a Budapest. Il pilota Red Bull arrivava dagli ultimi cinque appuntamenti non entusiasmanti.

Per cercare di evitare le piogge, quest’anno l’appuntamento in Belgio è stato anticipato, anche se le previsioni parlano di temperature intorno ai 17-19°C con possibilità di rovesci. Tutto questo mi riporta in mente un aneddoto:

Il 2 giugno 1985 si sarebbe dovuto correre il Gran Premio del Belgio proprio a Spa-Francorchamps (per noi era il primo anno di mondiale), ma la gara venne sospesa perché al passaggio delle macchine l’asfalto si sbriciolava, rendendo il tutto molto pericoloso. Situazione create sia dal gran caldo che dal manto stradale appena steso. Il GP venne recuperato successivamente con Piero Martini che si classificò in dodicesima posizione con la M185

Sarà interessante vedere cosa succederà domenica, ma anche sabato pomeriggio con la gara sprint in una pista così lunga (la più lunga del mondiale) e impegnativa.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SCHIAFFO MORALE, SPORTIVO E TECNICO DI RED BULL”

L’Ungheria è stata teatro del nuovo format della qualifica che ha visto i piloti affrontare le tre sessioni con le mescole imposte. Un esperimento nuovo che ha bisogno di ulteriori verdetti, ma ho trovato segnali decisamente positivi. Può avere un futuro. Abbiamo assistito ad una bellissima lotta sul filo dei centesimi. In Q2 sedici macchine erano racchiuse in una forbice di appena 7 decimi. In Q3 dieci vetture in poco più di 5 decimi con Hamilton, Verstappen e Norris in 85 millesimi. E’ facile assistere a delle sorprese, come successo con George Russell e passare dalle “stelle” alle “stalle”. Sono curioso di vederlo replicato a Monza.

Per quanto riguarda il gran premio, cosa dire. Max Verstappen superlativo, supportato da una grandissima Red Bull. Si confermano assolutamente imbattibili. Verstappen ha tagliato il traguardo con 33”7 su Lando Norris, ottimo secondo con la McLaren che ha confermato l’ottimo step evolutivo già mostrato in Austria e Inghilterra.

Oscar Piastri conferma quanto sostengo da tempo, crescendo gara dopo gara, soprattutto da quando il Mondiale è arrivato su piste a lui già conosciute. In più ora è supportato anche tecnicamente. Forse è leggermente penalizzato nelle strategie in favore di Norris, pilota inglese su vettura inglese.

Peccato per Lewis Hamilton. Con la partenza non perfetta ha vanificato il podio trovandosi velocemente alle spalle non solamente della Red Bull di Verstappen, ma anche delle due McLaren.

Sergio Perez ha portato a termine il suo compito, considerando la vettura a disposizione. Dopo un sabato disastroso ha recuperato fino al podio, il risultato minimo. Probabilmente lo strapotere del compagno l’ha demoralizzato. Gravissimo l’errore commesso venerdì, al primo giro con pista bagnata. Un pilota che ambisce al mondiale non può commettere questi errori.

Errore altrettanto grave per Charles Leclerc in corsia box, anche se gli è costato poco considerando i 70” di distacco (sarebbero stati 65” senza la penalità) pagati nei confronti di Verstappen. In qualsiasi caso, se vuoi giocarti il mondiale, non puoi incappare in queste leggerezze. Errore anche per la squadra, con la posteriore sinistra. Certamente in Ferrari c’è grande nervosismo. Il team non riesce a trovare la via di uscita.

Anche oggi la Red Bull ha inflitto una lezione e uno schiaffo morale, tecnico e sportivo a tutti con un pit stop concluso in 1”9 (Ferrari ha fatto in 2”6) a cui bisogna anche aggiungere il miglior giro in gara segnato dall’olandese: in 1:20.504. Unico a scendere sotto il muro dell’ 1:21. Lewis Hamilton, il migliore tra gli altri, si è fermato a 1:21.601. Lando Norris 1:22.178. Charles Leclerc 1:22.469.

Ora non resta che aspettare Spa-Francorchamps, prima della pausa estiva.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, GIAN CARLO MINARDI “SARANNO CONFERMATE LE PRESTAZIONI VISTE A SILVERSTONE?”

Siamo arrivati in Ungheria, undicesimo appuntamento di questo mondiale che, al netto del dominio (praticamente) incontrastato di Max Verstappen (con 8 vittorie) e Red Bull (10 successi), ci sta regalando diversi capovolgimenti nelle forze in campo.

Se a Silverstone abbiamo avuto una McLaren competitiva che ha permesso a Lando Norris di conquistare la seconda posizione e il primo podio stagionale (con Piastri in P4), in Austria era arrivato il podio da parte di Ferrari con Leclerc, poi sprofondata in Inghilterra. Ancora prima ci aveva pensato Mercedes a scavalcare una bella Aston Martin, capace di conquistare cinque podi con Fernando Alonso nei primi otto GP presentandosi come seconda forza del mondiale. Posizione attualmente occupata proprio da Mercedes. Monaco ci ha regalato invece l’espluà di Alpine col terzo posto firmato da Esteban Ocon.

Sarà interessante vedere se nel lento tracciato di Budapest, tradizionalmente caratterizzato dalle alte temperature dell’atmosfera e pista, queste forze saranno confermate o se assisteremo nuovamente ad un cambiamento, anche in preparazione della seconda parte di stagione. Se la classifica piloti è delineata con Verstappen lanciato verso il suo terzo titolo, sul lato costruttori alle spalle di RB c’è grande incertezza.

Proprio la situazione non facile in casa Alpha Tauri (attualmente fanalino di coda con solamente due punti) ha portato al discutibile passaggio di volante tra De Vris e Ricciardo.

L’Hungaroring sarà teatro della nuova qualifica, coi piloti impegnati nelle varie sessioni con mescola obbligatoria (Q1 Hard, Q2 Medium, Q3 Soft). Sarà interessante seguirla in virtù del prossimo futuro.

Gian Carlo Minardi