F1, DZ Engineering, dopo il Gran Premio di Singapore, conquista Sepang

La DZ Engineering, società del Gruppo Zoli di Forlì è l’azienda italiana responsabile della gestione degli impianti di illuminazione, TVCC, amplificazione e radiocomunicazione del circuito cittadino di Singapore per l’evento di Formula 1 che giunge quest’anno alla sua ottava edizione.

DZ Engineering nei giorni scorsi si è aggiudicata, grazie al know-how ed alla esperienza,  l’installazione e il collaudo del sistema di telecamere HD a circuito chiuso (TVCC) e relativa centrale operativa dell’autodromo di Sepang in Malesia.

Il nuovo impianto, che sarà operativo per la prima volta durante l’evento di Formula 1 in programma il prossimo 29 marzo, è stato allestito in tempi record grazie all’esperienza dei tre tecnici italiani in campo capitanati da Marco Scaioli, forlivese di origini e, da poco, singaporese di adozione. “Il sistema di telecamere a circuito chiuso di Sepang risale alla prima edizione del Gran Premio, nel 1999. Da allora la tecnologia ha fatto davvero progressi incredibili e, con l’introduzione dei sistemi HD, si va ad incrementare ulteriormente la sicurezza, un passo importante per la protezione dei piloti e di tutti gli addetti ai lavori” dice Scaioli “Siamo orgogliosi di essere tra i primi a dotare un circuito importante come quello di Sepang di un sistema così innovativo e, viste le richieste della FIA, presto anche gli altri autodromi si dovranno allineare.”  

La realizzazione delle opere è avvenuta in modo veramente rapido, pur dopo un lungo processo decisionale “Il primo contatto con i responsabili del circuito malese è avvenuto ben oltre un anno fa, durante il Professional Motorsport World Expo di Colonia a novembre 2013” riferisce Roberto Grilli, responsabile della divisione Motorsport Systems della DZ Engineering. “Da allora abbiamo avuto frequenti contatti con i manager di Sepang anche grazie alla nostra presenza a Singapore durante il Gran Premio di Formula 1 e al nostro coinvolgimento nella direzione lavori di un altro evento motoristico sul territorio, il Gran Premio di Formula E a Putrajaya, città a pochi chilometri dal Circuito Internazionale di Sepang” prosegue Grilli “Il progetto si è concretizzato , a pochi giorni dall’approdo del Circus in Malesia (per il secondo appuntamento 2015 ndr) ed il nostro team  sceso in campo solamente ai primi di marzo realizzando l’installazione e il collaudo in soli dieci giorni!” continua Grilli che conclude “Del resto, siamo specializzati in questo tipo di sfide”.

F1, Gian Carlo Minardi “L’art. 23.12 del regolamento va modificato”

Tra poco più di una settimana (28-29 marzo) il tracciato malese di Sepang ospiterà il secondo appuntamento stagionale del Mondiale di F1. Sarà la diciassettesima edizione del Gran Premio di Malesia, la cui “prima” risale al 1999 con vittoria di Eddie Irvine su Ferrari davanti a Michael Schumacher.

Certamente tutti i team avranno avuto modo di analizzare e studiare maniacalmente i dati raccolti durante il fine settimana inaugurale in Australia, con l’intento di apportare le dovute correzioni per migliorare le prestazioni delle monoposto e ottenere il miglior risultato sia in qualifica che in gara. Sotto la lente d’ingrandimento finiscono anche strategie e il lavoro al pit-stop. In casa Ferrari sarà stato oggetto di riunioni scrupolose per determinare la causa del problema alla ruota posteriore sinistra che ha portato al ritiro di Raikkonen al 40esimo giro.

La Ferrari e il pilota sono stati sollevati da eventuali penalizzazioni (da scontare nel prossimo gran premio) poichè il DS Massimo Rivola ha dimostrato che l’origine del problema derivava da un’errata manovra nel rilascio della frizione da parte di Kimi. Si è creato un contraccolpo sulla ruota, mentre il meccanico era in azione sulla gomma, provocando il grippaggio del filetto del porta-mozzo ed impedendo la sostituzione della gomma vecchia. Di fatto la vettura non era più conforme al regolamento sportivo. Corretta quindi la decisione di fermare subito Kimi. Le immagini televisive si sono soffermate a lungo all’interno del box riprendendo il DS Rivola, il meccanico Ferrari e il Commissario FIA Kristensen, intenti a discutere su quanto accaduto. C’è da supporre che la spiegazione di Rivola, ottimo conoscitore dei regolamenti che già in altre occasioni ha evitato penalità alla Ferrari,  sia stata determinante a far cadere la possibile “responsabilità del Concorrente” per motivi tecnici, che avrebbe penalizzato il finlandese in Malesia.

A tal proposito rammento cosa dice il regolamento e il rischio di penalità a cui è stato sottratto il pilota.
ART. 23.12
a) Sarà responsabilità del concorrente lasciare ripartire la propria vettura dal proprio garage o postazione pit stop solo qualora ciò possa avvenire in sicurezza. Il concorrente dovrà, inoltre, dare modo di stabilire chiaramente, dalla vista frontale della vettura, quando la vettura in questione sia stata rilasciata.
b) laddove si ritenga che una vettura e’ stata rilasciata in assenza di sicurezza durante una qualsiasi  sessione di prova, i commissari potranno far retrocedere il relativo pilota di tante posizioni in griglia  quante riterranno appropriate.

Personalmente non ho mai condiviso questo punto del regolamento poiché non tiene conto dei due campionati: Piloti e Costruttori. Non vedo perché, per un eventuale errore del team, debba essere penalizzato anche il driver che ha già pagato in pista le conseguenza. Avrebbe più senso infliggere una giusta penalità solamente sulla classifica “Costruttori”

F1, Gp Australia – PAGELLE

Aspettando di vivere il secondo gran premio stagionale, a Sepang il 29 marzo,  torniamo a Melbourne per darei voti

Lewis Hamilton – 10 cosa aggiungere di altro. Il Campione del Mondo è partito con Pole, giro veloce, vittoria

Mercedes – 10 sebbene dichiari un fatturato da capogiro con 400.000.000,00€ lo fa fruttare al meglio mettendo il sigillo sulla prima doppietta stagionale. Mantiene un vantaggio che difficilmente sarà colmabile

Nico Rosberg – 8 contro uno scatenato Lewis Hamilton, ha potuto fare veramente poco commettendo anche un piccolo errore in qualifica

Felipe Massa – 8 molto bene in qualifica. Purtroppo la gara gli è stata rovinata da una strategia discutibile da parte della Williams a cui va un 7 in condotta

Sebastian Vettel – 8 ha ottimizzato il materiale messo a disposizione dalla Ferrari. C’è ancora molto da lavorare perché un distacco di 1”40 in qualifica e 34” al traguardo sono eccessivi. Il terzo posto fa comunque morale e da gli stimoli giusti per proseguire la rincorsa

Felipe Nasr (Sauber) e Carlos Sainz Jr (Toro Rosso) 8 – per un ottimo debutto in qualifica e gara. Hanno regalato ai rispettivi team punti preziosi già nella gara di apertura

Daniel Ricciardo – 7 non è si è demoralizzato nonostante una power-unit Renault non all’altezza della concorrenza. Ha portato la sua Red Bull al sesto posto

Lotus – 6 di incoraggiamento per essere entrati in Top10 in qualifica

McLaren – senza voto, nella speranza di poterla giudicare positivamente fin dal prossimo week-end

F1, La McLaren a 5” dalla vetta. Minardi “Cosa penserà Ron Dennis?”

Con il Gran Premio d’Australia è partito il Mondiale di F1 2015 e la Mercedes non ha di certo tradito le attese dominando in lungo e in largo l’intero week-end. Dalla conquista della prima fila, alla prima doppietta stagionale con Lewis Hamilton vero mattatore (pole, giro veloce in gara e vittoria!) davanti al compagno Rosberg. Terzo gradino per la Ferrari di Vettel che chiude la “prima” in rosso lasciandosi alle spalle la Williams di Felipe Massa, orfana del finlandese Bottas.

Questo inizio di campionato ci porta a fare delle riflessioni. Se da un lato ci ha fatto conoscere le reali forze in campo e lo sviluppo dei team svolto nei mesi invernali, dall’altro purtroppo ci fa toccare con mano la crisi economica che non risparmia neanche il mondo dorato della Formula 1. Come sappiamo la Manor (ex Marussia) si è presentata in circuito lasciando però le vetture di Stevens e Merhi ferme ai box e ad oggi non si sa quando saranno realmente in grado di scendere in pista. La Lotus ha già chiesto a Bernie Ecclestone un anticipo sui premi FOA (derivanti dai risultati ottenuti nel 2014). In passato questa richiesta arrivava, dai piccoli team, dopo la seconda metà della stagione.  La Force India, in forte difficoltà già prima del via avendo dovuto portare al debutto la nuova vettura solo negli ultimi giorni di test invernali, pare sia alla ricerca di nuovi soluzioni finanziarie (forse attraverso Mr. E).

A questo panorama già abbastanza preoccupante ed oggetto di varie riunioni invernali dalle quali non sono emerse soluzioni concrete, si aggiunge anche la crisi tecnica di due costruttori come Renault e Honda.

In questo fine settimana la Red Bull non ha fatto mistero del suo malcontento nei confronti del partner motoristico (che quest’anno ha perso anche la Lotus, passata al Mercedes). Il Post-Australia sarà oggetto di riunioni infuocate. McLaren non pervenuta.  Ultimi in qualifica ad oltre 5” dalla pole di Hamilton, ultimi in gara con Button e Magnussen costretto al forfait ancora prima del via. Con questa tecnologia i giapponesi sembrano altamente in difficoltà e i problemi non saranno risolvibili in tempi brevi.

Scenario certamene poco allegro poiché parliamo di due Team che non soffrono la crisi economica, ma la mancanza di risultati potrebbe far perdere la pazienza ai propri finanziatori, Mr. Mateschitz e Takanobu Ito, neo Presidente e CEO Honda. Sono curioso di sapere cosa succederà nei prossimi giorni e, soprattutto, cosa dirà Ron Dennis, sempre molto critico nel passato coi piccoli Team che viaggiavano a 2-3” dalla pole. A suo dire non erano degni di occupare la griglia di partenza!

Dopo aver dominato la scena mondiale per quattro anni, cosa succederà in casa RB? Si inizia a vociferare la possibilità di salutare il Circus. Tra le altre cose proprio la Renault sarebbe interessata all’acquisto della Scuderia Toro Rosso.

Insomma, una Formula 1 che “corre” sui carboni ardenti. Alla prima gara ha portato al traguardo solamente undici vetture delle venti iscritte al campionato, con McLaren, Lotus e ovviamente Manor fuori dalla zona punti. Non succedeva da parecchio tempo

F1 – Gp Australia, IL PUNTO

Il Primo Gran Premio della stagione ci ha permesso di conoscere verità e realtà. E’ partita la rincorsa alle due Mercedes che, come si sapeva, faranno ancora una volta le lepri.

La Ferrari è tornata sul podio vincendo la sfida dei “numeri 2” e abbiamo avuto ben sette vetture differenti nei primi dieci posti, ma andrei molto cauto. Sono partite solamente 15 vetture su 20 iscritte e, in aggiunta, mancano due attori come Red Bull-Renault e McLaren-Honda, in ritardo sulla tabella di marcia.

Il Gran Premio va analizzato con la giusta interpretazione, e non da ultrà. La conferma è la Mercedes che fa gara a se con un ritmo pazzesco in gara, dopo una qualifica stratosferica andata a vantaggio di Hamilton su un Rosberg che ha commesso qualche errore in prova e non ha mai impensierito il compagno di squadra in gara. Hanno un vantaggio enorme sulla concorrenza. La Ferrari ha vinto la sua sfida contro gli attuali diretti avversari della Williams. Dopo aver chiuso la qualifica col quarto tempo dietro a Massa, Vettel si è preso il gradino del podio proprio ai danni del brasiliano. Un risultato che sarà da conquistare gran premio dopo gran premio. Nonostante sia venuto a mancare Raikkonen (costretto al ritiro per un errore ai box, cosa anomala per la Ferrari) la SF-15T si è dimostrata affidabile, mettendo in pista un importante sviluppo che la fa stare davanti a Red Bull e McLaren. Un podio che fa certamente morale, soprattutto pensando ai grandi cambiamenti invernali avvenuti a Maranello. Uno stimolo per continuare a fare meglio.

La realtà però va vista facendo il confronto coi numeri. Cronometro alla mano, il Circus ha avuto uno step evolutivo molto importante grazie al telaio, Power-Unit e gomme, ma in sostanza non è cambiato nulla in termini di distacco tra le Mercedes e i diretti avversari. Sabato il distacco di Vettel dalla pole è stato di 1”4, contro 1”5 di Alonso nel 2014. In gara Sebastian è arrivato terzo con un distacco di 34”. Dodici mesi fa Alonso aveva chiuso quarto a 35”. Questa è la dura realtà cronometrica. Chi è rimasto indietro, per il momento, sono Red Bull e McLaren che, secondo mie informazioni, avrebbe girato senza motore elettrico. Il telaio è all’altezza della concorrenza, ma i problemi, per il momento, arrivano dalla Power-Unit giapponese. La Red Bull resta ancora un’incognita. Ricciardo ha lottato con il coltello tra i denti con una macchina che non è competitiva e poco affidabile come dimostra il ritiro di Daniil Kvjat nel giro di ricognizione.

Ottimo debutto per Felipe Nasr della Sauber, subito a punti anche con Ericcson. L’anno scorso erano dispersi. Bene anche Sainz Jr. a punti con la Toro Rosso, costretto a lottare tutto il Gran Premio con una vettura danneggiata alla prima curva e con grandi difficoltà nel finale. Meno fortunato Verstappen costretto al ritiro per problemi tecnici quando era nei Top 10.

Insomma, abbiamo fatto conoscenza con il Mondiale di Formula 1 2015. Lasciamo Melbourne, circuito cittadino con caratteristiche particolari, per volare tra quindici giorni in Malesia – circuito permanente – vero banco di prova per le prestazioni dei team.

F1, Gian Carlo Minardi “Allucinante quello che succede a Melbourne”

Questa notte, quando in Italia saranno le ore 2.30 si accenderanno ufficialmente i riflettori sul Mondiale di Formula 1 2015 con il primo turno di prove libere.

La nuova stagione non è ancora iniziata, ma le pagine dei siti web e dei giornali si stanno riempiendo (purtroppo) di vicissitudini economiche legate ad alcune realtà che poco hanno a che fare con lo sport, in particolar modo all’interno di Sauber e Manor (Marussia). Un segnale certamente non di buon auspicio, considerando che siamo appena alla prima trasferta. Abbiamo quindi voluto sentire Gian Carlo Minardi che tramite le colonne di www.minardi.it ha così analizzato le vicende in casa del team Svizzero e sulla presenza del Team Manor

Van der Garde – Sauber

E’ allucinante quello che sta succedendo in queste ore in Australia in casa Sauber, con la diatriba legata a Van der Garde. Da alcuni anni esiste il Contracts Recongnition Board, ovvero un notaio che risiede a Ginevra presso il quale tutti i team depositano in busta chiusa i contratti dei loro piloti. Il contratto che viene depositato per primo ha la precedenza su tutti gli altri. Trovo assurdo che al battesimo della prima gara ci siano giudici e sentenze giuridiche che determinano chi deve correre. Il Contracts Recongnition Board è nato tantissimi anni fa in seguito ad un problema creato da Jean Alesi, quando firmò in contemporanea tre contratti con tre team differenti nel ’90: Tyrrell, Williams e Ferrari, se la memoria non mi inganna

Ancora una volta questo scenario rappresenta uno smacco per chi ha creato dei regolamenti. Ci vorrebbe veramente un po’ più di serietà. L’altra discussione è legata alla Superlicienza dei pilota. Da quelle che sono le mie informazioni Van der Garde dispone della Superlicienza A. Pertanto diventa solamente un fatto formale, risolvibile. Non sarà questo cavillo ad impedirgli di correre

Manor

E’ un caso economico-politico. Nel senso che il team Manor è presente in Australia, sul circuito di Melbourne, solamente per conservare i diritti (e ottenere i benefit) conquistati nella passata stagione con il decimo posto nel Campionato Costruttori. Quando correvo con il mio team, per essere considerato presente all’evento, dovevi eseguire le verifiche. Poi non importava se prendevi parte o meno alla gara. In questo momento molto difficile (ricordiamo che non hanno preso parte a nessuna giornata di test e che correranno la stagione con la vettura 2014 aggiornata solamente con il muso 2015) il loro unico pensiero è quello di strappare l’assegno derivante dai diritti televisivi e commerciali. Sarebbe bello sapere quanti meccanici sono presenti a Melbourne

F1, #ARuotaLibera – Gp Australia

In contemporanea alla partenza del Mondiale di Formula 1 2015, con il primo Gran Premio a Malbourne, torna”A Ruota Libera” la rubrica di Gian Carlo Minardi in collaborazione con SkySportHD, disponibile ogni giovedì prima del Gran Premio sulla Minardi TV

Tante incognite, come ‘è normale che sia all’inizio di una stagione e anche dopo test che quasi mai riescondo a dare indicazioni certe. Sarà una F1 più spettacolare? Difficile, ma qualcosa è cambiato rispetto a un anno fa, soprattutto per la Ferrari“.

Tra le novità di quest’anno la location  che ospita il set di “A Ruota Libera”: lo splendido Relais Villa Abbondanzi di Faenza

F1, Road To Melbourne

A distanza di neanche cinque mesi dalla gara di chiusura di Abu Dhabi, è già iniziato il conto alla rovescia al del Gran Premio d’Australia, gara di apertura del Mondiale di Formula 1.

Il Circus prepara il suo sbarco a Melbourne con molte certezze, tra le quali il dominio-bis targato Mercedes. Durante i test collettivi di Jerez e Barcellona i Campioni in carica non hanno mai montato le gomme Pirelli Super Soft, a differenza di tutti gli altri, segnando comunque il miglior riscontro cronometrico con Nico (1’22”8), contro 1’23” della Williams fatto però con le SS. Una differenza, a conti fatti, di quasi 1 secondo tra la coppia Hamilton/Rosberg e i primi inseguitori, le Williams di Massa e Bottas. Alle loro spalle c’è poi un folto gruppo con Ferrari, Red Bull, Lotus, Force India, Sauber e Toro Rosso.

Al momento è difficile stabilire con certezza le gerarchie poiché non si conoscono la maggior parte dei parametri con cui le macchine sono scese in pista. Uno su tutti il quantitativo di benzina. Pertanto il week-end di Melbourne sarà interessante. Ci darà i primi riscontri sul lavoro invernale. Nessuno potrà più nascondersi. Osservato speciale sarà il consumo di carburante. Le prestazioni si stanno avvicinando a quelle del 2011-2012 con tempi, velocità e consumi diversi rispetto allo scorso anno. In dodici mesi la F1 è riuscita a guadagnare ben 3” tra sviluppo aerodinamico, motore e gomme.

LA PRIMA FILA

I Campioni del Mondo sono pronti a ripartire da dove avevano lasciato, con un Rosberg che si è confermato molto veloce in versione qualifica. L’anno scorso l’affidabilità è stata l’unico tallone d’Achille, permettendoci così di avere in tre occasioni (Canada, Ungheria e Belgio) un vincitore diverso, grazie a Daniel Ricciardo. Da quello che si è potuto vedere nelle tre sessioni, si sono concentrati molto sull’affidabilità percorrendo tantissimi chilometri. Questo potrebbe tagliare ulteriormente le gambe alla concorrenza

I PRIMI TRA GLI ALTRI

La Williams si presenta al via come la seconda forza del mondiale, con un leggero vantaggio su Ferrari, Red Bull, Lotus, Force India, Sauber e Toro Rosso. Dopo l’ottima stagione in crescendo del 2014 Sir. Frank ha continuato nello sviluppo di una vettura semplice, ma sempre più affidabile e snella aerodinamicamente. Potrà essere veramente la seconda forza del Campionato.

IL GRUPPO DA TOP 10

La Ferrari ha fatto uno step evolutivo importante dimostrando di poter contare su una già buona affidabilità sia sul fronte meccanico che della Power Unit, così come in casa Sauber. Nonostante i problemi finanziari Lotus e Force India, spinte dal propulsore tedesco, hanno ben impressionato. In particolar modo la VJM08, che ha visto la luce solamente negli ultimi tre giorni di test portando comunque a termine un gran numero di giri (circa 1600 km). Purtroppo i gravi problemi finanziari potrebbero incidere sullo sviluppo. Auguriamoci che possano trovare la migliore soluzione. Non dimentichiamoci anche la Toro Rosso. Verstappen e Sainz Jr hanno coperto un gran numero di giri, ben di più rispetto ai cugini della RBR portandosi nelle zone importanti della classifica.

L’INCOGNITA

La Red Bull è l’incognita principale. Tra i Top Team sembra quello più in ritardo nello sviluppo vettura, ma non credo che arriveranno in Australia impreparati. Basti pensare a quanto successo un anno fa con i disastrosi test invernali. Proprio Ricciardo era stato in grado  a Melbourne di andare a podio nella gara di apertura, salvo poi essere squalificato per una regola che oggi è stata cambiata. Quindi,  detto questo, mi aspetto che il Team pluricampione del Mondo si possa inserire nella lotta per la terza fila.

SECONDE LINEE

La Manor (Marussia) è rimasta nel lotto regalandoci una griglia formata da venti macchine, ma per loro non sarà una stagione certamente facile. La macchina sarà di fatto quella del 2014 con il solo muso riadattato al regolamento 2015 e, certamente, dovranno lottare per rientrare nel limite del 107%.

La McLaren-Honda in questo inizio di stagione ha un po’ deluso ed è parsa molto indietro rispetto alla concorrenza sul fronte dell’affidabilità e competitività.  In più dovranno fare a meno di Fernando Alonso. E’ auspicabile che si smetta di speculare su quanto accaduto al Montmelò e che venga fatta chiarezza. Con tutta la tecnologia a disposizione non è possibile che non si arrivi ad una conclusione certa. Tutti devono sapere cosa è successo. Non capisco quale sia il problema nel dire chiaramente la verità. Tutta questa vicenda non fa bene alla F1 che avrebbe bisogno di nuove regole e trasmettere serenità. Si rischia di allontanare ulteriormente gli appassionati. Fino ad oggi ci hanno raccontato un sacco di frottole. Ora è giunto il momento della verità.

Che lo spettacolo abbia inizio. La caccia alla Mercedes può partire. Si prospetta una nuova stagione veramente interessante che potrà regalarci diversi spunti.

F1, Gian Carlo Minardi “La FIA faccia chiarezza sulla vicenda Alonso”

E’ arrivata la conferma: Fernando Alonso non correrà il Gran Premio d’Australia, in programma il week end del 14-15 marzo e teatro della gara di apertura del Mondiale di Formula 1. Al fianco di Jenson Button, al volante della McLaren-Honda, ci sarà quindi il collaudatore e terzo pilota Kevin Magnussen

Una comunicazione che farà aumentare i già numerosi punti interrogativi che avvolgono l’incidente del 22 febbraio sulla pista di Barcellona. Fernando era stato portato subito in ospedale in seguito al forte trauma cranico. Da quel giorno però solo tante speculazioni, ma nessuna certezza. La Federazione Internazionale ha aperto un fascicolo con l’obiettivo di fare chiarezza, ma ad oggi non è stata emanata nessuna comunicazione ufficiale.

Per ora l’unico imputato è Eolo. Un po’ poco … “Si deve fare luce su questa vicenda. Mi auguro che la FIA faccia chiarezza prima dell’inizio del Mondiale” commenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di www.minardi.itQuando si parla di sicurezza mi aspetto che vengano fatti tutti i dovuti esami. Dal 1994 ad oggi in questo settore sono stati fatti passi da gigante, ma davanti a questo nuovo episodio potrebbe esserci sfuggito qualcosa. Forse è stata sottovalutato l’impatto laterale o qualcos’altro. Fino ad oggi si sono sprecate tante parole, senza però capire la causa scatenante dell’incidente. Sulla decisione di Fernando di non prendere parte al Gran Premio sono d’accordo, poiché dopo un trauma cranico bisogna rispettare sempre un periodo di riposo di circa 30-40 giorni. Nella box, dopo un KO, bisogna stare in panchina prima di ritornare sul ring” analizza Minardi “L’automobilismo è uno sport molto pericoloso ed è inutile rischiare di incappare in un nuovo incidente che potrebbe portare conseguenze nettamente peggiori” La decisione è stata prese in comune accordo coi medici che hanno seguito lo spagnolo in questi ultimi giorni “Il fatto che gli permettano di proseguire la preparazione atletica è certamente un buon segnale” Il manager faentino, nonché scopritore del campione spagnolo, chiede a gran voce che venga a galla la verità “Lo si deve ai piloti, ai team e soprattutto i tifosi” conclude Gian Carlo Minardi

F1, Sauber stakanovista a Barcellona

Con la seconda tornata di quattro giorni sulla pista del Montmelò sono andati ufficialmente in archivio i test invernali. Dalla prossima uscita si farà sul serio. A Melbourne sarà Mondiale vero. Tutti, o quasi, metteranno sul piatto il 100% del potenziale. Quasi tutti perché alla Mercedes potrebbe bastare anche il 90% per dominare comunque il week end.

Dopo aver giocato a nascondino nelle prime due sessioni, Rosberg ed Hamilton hanno dato un assaggio del potenziale a loro disposizione segnando i migliori riscontri cronometrici nelle giornate di venerdì e sabato utilizzando solamente le gomme Soft. Pertanto con le gomme SuperSoft il divario sarà ancora maggiore. Cronometro alla mano si parla di un vantaggio di 1” dai primi inseguitori, le Williams di Massa e Bottas, a cui bisogna aggiungere ulteriori due-tre decimi per trovare il resto del gruppo.

Osservando i dati di Barcellona saltano all’occhio i tantissimi chilometri macinati dalla Sauber che mette in archivio la bellezza di oltre 159 giri, ovvero oltre 2500 km, lasciandosi alle spalle tutto il resto del gruppo, Ferrari compresa. Vettel e Raikkonen si fermano comunque a quota 2000 Km. Un risultato certamente importante e positivo per la casa di Maranello che potrà contare su una buona affidabilità della nuova Power-Unit.

Stesso discorso vale anche per il propulsore tedesco. Il tallone d’Achille della passata stagione in casa Mercedes era proprio l’affidabilità, variabile che ha permesso di sentire inni diversi da quello inglese e tedesco dei due portacolori.  Stando ai numerosi giri percorsi però potremo non contare più su questa variabile.

Proprio negli ultimi tre giorni ha fatto finalmente il suo esordio la nuova Force India VJM08-Mercedes, rallentata da gravi problemi finanziari. Nonostante tutto però Nico Hulkenberg e Sergio Perez sono riusciti a mettere insieme oltre 360 giri – pari a 1680 km e 2,5 GP – a dimostrazione che la nuova monoposto indiana è nata sotto la buona stella.

Resta da individuare il reale potenziale della Red Bull di Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat motorizzata Renault che ha percorso molti meno chilometri dei cugini della Toro Rosso-Renault. Proprio la RBR ha presentato in questi giorni la nuova livrea. Dopo aver passato l’inverno con il “camuffamento”, a Melbourne scenderà in pista con la livrea tradizionale, anche se sulle pance è stato dato più spazio al viola. Fanalino di coda la McLaren-Honda, costretta a numerose e lunghe soste ai box, e rallentata anche dall’incidente di Fernando Alonso su cui aleggiano ancora troppi punti interrogativi. Intanto è arrivata la notizia ufficiale: a Melbourne Alonso non ci sarà. Al suo posto la McLaren schiererà Kevin Magnussen. La MP4/30-Honda ha messo insieme una media di 700-800 km a sessione. Troppo pochi. La macchina presenta certamente soluzioni interessanti e una volta sistemate tutte le magagne sapranno recuperare il ritardo. Non dimentichiamoci il salto di qualità che la F1 è stata in grado mettere in pista tra l’ultimo test e la prima gara in Australia nel 2014.

Winter Test, Barcellona 2 – IL PUNTO

Il prossimo appuntamento sarà tra quindici giorni, con il primo Gran Premio della stagione a Melbourne. Con la giornata di oggi è andato in archivio anche il quarto e ultimo giorno di test collettivo, chiudendo di fatto la sessione invernale.

Dopo aver giocato a nascondino, la Mercedes ha dato un primo assaggio del suo reale potenziale sbaragliando la concorrenza con il miglior crono di Nico Rosberg (1’22”792) segnato il penultimo giorno con la Soft. Cosa succederà con la SuperSoft? Sono quasi certo che questa macchina abbia il potenziale per scendere sotto il muro del 1’22”

I tedeschi sono ancora una volta su un altro pianeta. Lewis e Nico faranno un campionato a se, ma con una variabile importante. Se l’anno scorso potevamo contare su un’affidabilità non perfetta, quest’anno potremo non avere neanche questo appiglio considerando i tantissimi chilometri macinati nei dodici giorni di test. Ora si tratta di andare a Melbourne e capire chi sarà la seconda e terza forza. A questo punto fare delle gerarchie non è facile poiché non sappiamo il carico di benzina a bordo.

Con un ritardo di 1” abbiamo la Williams di Massa e Bottas che hanno chiuso il lavoro con il miglior crono di giornata. Dietro di loro, in una forbice di 2-3 dec, troviamo la Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. La Force India mi ha colpito molto. Considerando che la nuova macchina ha visto la luce solamente negli ultimi tre giorni, Hulkenberg e Perez hanno potuto mettere insieme la bellezza di quasi 1700 km, a dimostrazione che la VJM08-Mercedes è assembrata bene. Niente male anche la Lotus nonostante il botto di oggi di Maldonado causato da un problema ai freni. Ieri però Grosjean ha fatto diversi  long run, così come la Sauber. Hanno sorpreso per numero di chilometri percorsi e per le prestazioni. Felipe Nasr ha chiuso la giornata con ulteriori 159 giri, mettendo insieme il maggior numero di km della quattro-giorni (ben 2537 km). Un buon segnale anche per il propulsore di casa Maranello.

Arriviamo comunque in Australia con diverse incognite. La Red Bull non ci ha ancora fatto vedere il suo reale potenziale, mentre la Toro Rosso coi giovanissimi Verstappen-Sainz Jr. ha messo insieme ulteriori 2000 km.

Con la giornata di ieri (28 febbraio) sono stati congelati i propulsori e ho l’impressione che la maggior parte abbia voluto verificarne l’affidabilità compiendo, McLaren a parte, un grande numero di chilometri. La McLaren è certamente in ritardo, ma può contare su un binomio più che valido. Telaisticamente ha soluzioni molto interessanti che richiedono del tempo, ma a breve saranno in grado di recuperare il divario. L’incidente di Alonso potrebbe aver portato via ulteriore tempo. Proprio a riguardo della variabile di domenica siamo in attesa di risposte. Ci sono ancora troppi punti oscuri sulla vicenda. Quando si parla di sicurezza mi piace che venga fatta chiarezza. Mi dispiacerebbe che venisse tutto archiviato dando la colpa ad Eolo. In Romagna c’è un detto “Le chiacchiere le porta via il vento

Winter Test – Mercedes batte McLaren 4200 a 900

Due terzi dei test collettivi pre-stagionali sono andati in archivio. Si avvicina Melbourne, teatro del primo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2015, e restano ancora quattro giorni di lavoro in pista. Da giovedì 26 febbraio tutti di nuovo in pista al Montmelò per il secondo – e ultimo – round.

Dopo otto giornate di test, suddivisi equamente tra Jerez e Barcellona, proviamo a fare un resoconto sul chilometraggio percorso dai nove team che ad oggi formeranno la griglia di partenza. Il destino di Marussia e Caterham resta, purtroppo, ancora avvolto da un grande mistero.

Nonostante non abbiamo mai svettato in cima alla classifica, Lewis Hamilton e Nico Rosberg comandano questa speciale classifica con un bottino complessivo di oltre 4200 chilometri macinati con una Mercedes che mostra un’ottima affidabilità. Rispetto alla prima uscita, i campioni in carica si sono “riposati” percorrendo circa 200 km in meno. Al secondo posto, (3370 km) e con un “ritardo” di 800 km, si piazza la giovanissima Toro Rosso con gli esordienti Max Verstappen e Carlos Sainz Jr. Proprio al Montmelò i “faentini” si sono messi in evidenza portando la STR10 al vertice, mettendo in cassaforte ben 500 km in più rispetto a Jerez.

Completa il podio la Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas che raccoglie la bellezza di oltre 3140 km, con un incremento di ben 700 km. Alle loro spalle, staccati di pochi passaggi, si piazzano la Ferrari SF15-T di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen e la Sauber-Ferrari. Maranello ha completato 3000 km divisi praticamente in modo equo tra Jerez e Barcellona, così come il team Svizzero (2990 km). Solamente sesta piazza per la Red Bull di Daniel Ricciardo e del russo Daniil Kvyat che non va oltre i 2600 km, causa dei primi quattro-giorni rallentati dai problemi alla Power-Unit transalpina. Rispetto alla prima uscita gli ex-Campioni segnano però un rialzo di 1300 km in più, recuperando parte del tempo perso.

2500 km per la Lotus-Mercedes che si era presentata con un giorno di ritardo al via. Maldonado e Grosjean, coadiuvati dal collaudatore Palmer hanno percorso 1680 km a Barcellona, facendo svettare la E23 grazie anche alle Pirelli SuperSoft. Solamente ottavo posto e 1415 km per la Force India che aveva saltato la prima sessione causa i difficili problemi finanziari. A Barcellona Perez e Hulkenberg sono stati costretti a lavorare con la vettura dell’anno passato, aggiornata solamente nell’ala anteriore.

Fanalino di coda la McLaren-Honda che in otto giorni non è riuscita a mettere insieme neanche 1000 km. Non sono mancati i problemi sulla vettura di Fernando Alonso e Jenson Button. Come “ciliegina” finale anche il brutto incidente (avvolto da numerosi misteri) dello spagnolo, il cui recupero non sembra così breve.

Winter Test, Barcellona – IL PUNTO

E’ andato in archivio anche il secondo dei test collettivi. Da Jerez la Formula 1 si è trasferita in quel di Barcellona per la seconda quattro-giorni di lavoro, in preparazione della prima tappa del Campionato del Mondo in programma il week end del 15 marzo a Melbourne.

Dopo aver saltato la tappa iniziale, si è aggiunta  al gruppo anche la Force India completando così lo schieramento di partenza, in attesa di scoprire il destino di Marussia e Caterham. E’ inutile che ce la raccontiamo. Potremo stare qui a scrivere parole su parole, ma capire realmente il potenziale dei vari team è difficilissimo, per non dire quasi impossibile.

Di  chiaro c’è che:

  • le vetture sono sotto-stress, come dimostrano le numerose bandiere rosse di questi giorni.
  • Tutte le componentistiche sono “tirate” al limite. Analizzando i dati, emerge ancora una volta che i chilometri percorsi dalla maggior parte delle scuderie sono tanti.
  • E’ emersa una grande differenza di prestazione di tempo tra le “Soft” e “Medie” (anche 2”) e pertanto fare le valutazioni senza conoscere i programmi è difficile.
  • Dai tempi le macchine sembrano molto compatte (ad esclusione di McLaren che tocca a fatica quota 600 km).

I rumors e le persone ben informate però parlano di problemi legati ai consumi. Su questo fronte la Mercedes resta la numero 1, mentre si riscontrano difficoltà in casa Ferrari e Renault

A proposito del costruttore francese, si segnala un mercato dietro le quinte molto acceso. I transalpini starebbero progettando il rientro in prima linea, con un impegno al 100% come costruttore e non solamente come fornitore di Power-Unit. Temono di ritrovarsi, nel 2016, senza clienti?  Nei prossimi giorni seguiranno certamente aggiornamenti con maggiori dettagli.

Prima di salutarvi, voglio farei i miei più sinceri auguri di pronta guarigione a Fernando Alonso, vittima questa mattina di un incidente. Gli auguro di tornare velocemente al volante della sua McLaren-Honda. L’esito della tac è negativo.