Angelo Sticchi Damiani «Monza è importante per la Formula 1»

Coi motori spenti per la pausa estiva, www.Minardi.it ha avuto il piacere di incontrare il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani per commentare insieme questi primi mesi di vita dell’Aci Team Italia e, naturalmente, del futuro del Gran Premio d’Italia di F1 a Monza

Quest’anno Lei ha fatto partire l’Aci Team Italia Rally e Velocità. Sul fronte velocità con Ghiotto e Marciello impegnati in GP3 e GP2 col team Trident. Possiamo fare un primo bilancio?
I risultati ottenuti ci indicano chiaramente che questa è la strada giusta e che già da ora possiamo dire di aver ottenuto due importanti vittorie. La prima è quella sullo scetticismo che fin dall’inizio ha circondato questo progetto. I soliti noti, in particolare alcune testate web sono passate dall’ironia iniziale ad un generico astenersi da ogni commento, da loro non mi aspetto comunque nessun appoggio. Ma la maggior parte dei media e degli addetti ai lavori ha capito ben presto che si trattava dei primi passi di un progetto molto serio che, in futuro molto vicino, porterà grandi risultati. La seconda vittoria l’abbiamo ottenuta sul campo facendo in modo che i due ragazzi della Trident potessero avere un supporto finanziario e di comunicazione importante; fatti questi che hanno consentito loro di affrontare al meglio la stagione ed ottenere risultati buoni, spesso ottimi.

Restando tra i giovani, Marciello e Fuoco quest’anno hanno preso parte ai test in F1 al volante della Ferrari, mentre Luca Ghiotto, al comando della classifica GP3, è stato chiamato dalla Red Bull per fare un test al loro simulatore F1. Un bel risultato per la Scuola Federale. Come valuta il programma?
Per la Scuola Federale e per Aci, che non dimentichiamo è la federazione automobilistica sportiva italiana, i risultati ottenuti sono solamente un punto di partenza che ci dà grande forza per il futuro e ci impegna continuare negli sforzi tendenti a portare presto uno o più piloti italiani in Formula 1.

Il motor sport italiano sta vivendo un momento favorevole. Anche gli altri piloti nostrani impegnati nei più importanti Campionati Internazionali stanno ottenendo risultati importanti sia sul fronte delle monoposto che GT. Questo è il frutto della politica Aci negli ultimi anni, attraverso gli stage formativi e l’ FDA. Cosa ci manca per arrivare alla Formula 1 e quali saranno i prossimi “step” per seguire al meglio questi ragazzi?
Non vorrei sembrare troppo ottimista ma, a mio avviso, non manca assolutamente niente ed ormai siamo in dirittura di arrivo per ottenere il risultato che ci siamo prefissati. Quali sono i prossimi “step”. Continuare a lavorare seriamente nelle categorie minori, per scoprire i nuovi talenti, e rafforzare e razionalizzare al massimo gli aiuti, anche economici, verso i più meritevoli.

Lei è stato il primo ad aver sposato il progetto Formula 4 fortemente voluto dalla FIA. Quest’anno siamo arrivati al secondo capitolo dell’Italian F4 Championship powered by Abarth. Come valuta questo campionato e questo progetto?
Sì siamo stati i primi a capire l’importanza di questo progetto, i primi ad essere partiti, i primi quindi ad indicare agli altri le strade da percorrere anche nelle scelte tecniche. Il campionato vive un momento di estrema salute e la sua fama valica i confini nazionali, come testimonia la presenza di numerosi piloti stranieri. Anche in questo caso occorre continuare perché è attraverso questa formula che passeranno tutti i nostri futuri campioni.

Nel 2016 si festeggeranno i 100 anni della Targa Florio, ma scadrà anche il contratto di Monza con la Formula 1. Cosa può dirci sul fronte del Gran Premio d’Italia?
Posso dire che quello della conferma del Gran Premio d’Italia a Monza è sicuramente un nostro obiettivo primario. Stiamo lavorando in ogni direzione cercando di fare capire a tutti i soggetti protagonisti di questa vicenda non solamente il valore del Gran Premio in sé a livello di storia, di passato, tecnico, ma anche i grandi vantaggi futuri che questo può portare alla Formula 1. Purtroppo recenti importanti sparizioni di gare storiche ci hanno insegnato a guardare al futuro per far capire a tutti quanto possa essere vantaggioso anche a livello finanziario, avere un grande Gran Premio a Monza

La Formula 1 sta vivendo un momento poco felice sul fronte dell’audience e dello spettacolo. Qual è la sua ricetta per risollevare lo spettacolo e far re-innamorare il pubblico?
Purtroppo siamo abituati ad analisi troppo di settore che ci fanno perdere la visione d’insieme e quindi anche le strade giuste per affrontare i problemi. E’ tutto il mondo delle corse in pista, tranne qualche rara eccezione, che sta vivendo questo momento non di crisi ma di passaggio verso modi nuovi di fruire e dare spettacolo. Ricette veloci non ce ne sono, certo occorre non fare sbagli come quello di togliere dal calendario gare con il Gran Premio di Monza, dove l’amore e a passione verso la Formula 1 non mancano sicuramente, per approdare in altri lidi forse economicamente più vantaggiosi.

Il declino è iniziato con l’introduzione di queste Power-Unit, anche per via del “poco rumore”. La F1 è lo scenario giusto per questa tecnologia o sarebbe meglio usare il FIA WEC? Il turbo e l’ibrido sarà il futuro delle auto di serie?
Non credo che il declino sia iniziato con l’introduzione della Power- Unit e sicuramente la F1 è lo scenario giusto per proporre ogni nuova tecnologia. L’ibrido a mio avviso è parte assolutamente importante anche del presente delle auto di serie.

In questi ultimi mesi è tornato alla ribalta la questione Sicurezza, un argomento molto vivo anche sulle nostre strade. Come Aci che tipo di campagna state portando avanti e cosa si può fare per insegnare ai ragazzi giovani a divertirsi con moderazione?
La battaglia sulla sicurezza stradale è uno dei punti forti dell’azione dell’Automobile Club d’Italia. Iniziative come il Sara Safe Factor ad esempio, ogni anno portano decine di migliaia di ragazze e ragazzi, in età di prima patente, a parlare di sicurezza stradale con piloti ed uomini dello sport dell’auto. Ma pensiamo anche a Kart in Piazza dove si inizia a parlare di sicurezza stradale a bambini e bambine piccolissimi facendoli “giocare” in estrema sicurezza con piccoli kart elettrici e su percorsi sicuri. Ma non solamente, la nostra azione è forte anche sul fronte della politica e dietro alle nuove iniziative sulla sicurezza stradale, varate recentemente, ci sono nostre idee e nostri progetti. Purtroppo ancora non si è capito che con oltre 3000 morti all’anno e centinaia di migliaia di feriti siamo di fronte ad una vera e propria guerra. Forse tutti dovrebbero prendere coscienza di questo”.

Un ringraziamento particolare al Presidente Angelo Sticchi Damiani e al suo Ufficio Stampa per la gentile collaborazione

La Red Bull studia la F1 del 2017. Minardi “Sono basito”

Il 18 agosto il Working Group della Formula 1 si ritroverà nuovamente per discutere come cambierà il Circus a partire dal 2017. La base di partenza sarà lo studio che la Federazione Internazionale ha commissionato alla Red Bull… Si, esatto, proprio quella Red Bull che partecipa al Mondiale di F1 con ben due team distinti: RBR e TR.

Ancora una volta quindi la FIA si appoggia direttamente ai team e ai suoi ingegneri per studiare le nuove proposte da inserire nel regolamento. Regole che poi detteranno le linee delle prossime monoposto. Un po’ come era già successo nel passato quando fu chiamato in causa quel volpone di Ross Brawn, che dominò la stagione 2009 con la sua Brawn GP (dopo aver acquistato le strutture e il materiale dall’uscente Honda), grazie al famoso diffusore e la bellezza di otto successi che gli valsero il Titolo di Campioni del Mondo Costruttori e Piloti con Jenson Button.

Sono veramente basito. Torniamo indietro a quando fu Brawn a studiare la macchina, costruendo poi una vettura imbattibile con soluzioni innovative come il diffusore. Da tempo sostengo che il compito di proporre le idee, da sottoporre ai team, spetti alla FIA e non alle scuderie stesseanalizza Gian Carlo Minardi al sito www.Minardi.itCosì facendo si eviterebbero inevitabili favoritismi. La FIA dovrebbe avere per ogni area di competenza uomini in grado di deliberare e legiferare le regole. Uomini non coinvolti nei team. Viene da pensare che non abbiano il personale adeguato per produrre proposte serie”

F1 – Pagelle di metà stagione: Piloti

Dopo l’analisi sui team, passiamo ai Piloti

Lewis Hamilton – 9 soprattutto per le 5 vittorie. Al momento è il pilota più in forma, ma per nostra fortuna qualche sbavatura l’ha commessa anche lui. L’Ungheria se la ricorderà per un po’.

Sebastian Vettel – 8,5 sta lottando e spremendo al meglio la sua Ferrari portandola al secondo posto nel Mondiale Costruttori. Ineccepibile nelle due vittorie. Nel momento del bisogno si è fatto trovare pronto sfruttando al meglio i regali Mercedes.

Nico Rosberg – 8 decisamente sotto tono rispetto all’anno passato, soprattutto in qualifica. L’anno scorso aveva vinto la sfida interna con Hamilton, mentre quest’anno lo vedo scarico. Non è il Nico che mi sarei aspettato di vedere.

Felipe Massa – 7,5 decisamente meglio del compagno che i rumors vorrebbero in Ferrari al posto di Raikkonen. In classifica è ancora dietro a Bottas, ma il brasiliano sta sfruttando meglio la sua Williams.

Valtteri Bottas, Max Verstappen, Carlos Sainz Jr, Daniil Kvyat – 7 Il finlandese di casa Williams sta lottando, mentre i piloti targati Red Bull rappresentano il “nuovo” che avanza. I ragazzini si stanno costruendo il futuro in F1. Nonostante il salto in prima squadra e le critiche di inizio stagione, il russo sta tenendo testa a Ricciardo, mentre la TR sta portando avanti positivamente la sua sfida “green”. All’Hungaroring Verstappen, col quarto posto, ha già sfiorato il podio marcando il suo migliore risultato.

Daniel Ricciardo – 6,5 mezzo punto sotto rispetto al compagno poiché può contare su una maggiore esperienza. Non è lo stesso Ricciardo della passata stagione. Indubbiamente soffre più degli altri la mancata competitività della Red Bull.

Kimi Raikkonen – 6 voto di fiducia. Non sta sfruttando e non sta facendo quello che dovrebbe fare per la causa Ferrari. In Ungheria è stato sfortunato per la rottura, ma una rondine non fa primavera. In qualifica ha pagato 3 dec dal compagno e 1” da Hamilton.

F1 – Pagelle di metà stagione: Team

Coi motori spenti e le factory chiuse per la pausa estiva, ne approfittiamo per stilare la pagella del primo semestre. Una prima parte condizionata certamente dalla Mercedes che ha saputo dominare in lungo e in largo, specialmente con Lewis Hamilton, e dal piacevole ritorno della Ferrari come seconda forza del Mondiale, davanti alle Williams di Massa e Bottas  e alle Red Bull, condizionate però pesantemente dalla Power-unit transalpina.

Mercedes – 8 Tecnicamente parlando sarebbe certamente da 10eLode, valutando già solamente le sei gare consecutive corse con la medesima PU. Causa errori di strategia in Malesia, Montecarlo e Ungheria il voto scende di due punti.

Ferrari – 8 Due vittorie e sette piazzamenti la hanno portata al secondo posto nel Mondiale Costruttori, ma il percorso per raggiungere le Frecce d’Argento è lungo e tortuoso. Sono stati molto bravi ad approfittare dei due “regali” Mercedes.

Williams – 7,5 Mezzo punto in meno rispetto a Maranello. Hanno una vettura molto performante su alcuni tracciati veloci, per poi concedere qualcosa di troppo sui circuiti più lenti (vedi Ungheria). Come già successo l’anno scorso sapranno ribaltare la situazione a loro favore nella seconda parte della stagione.

Red Bull e Toro Rosso – 7 Tecnicamente le due vetture by bibitari sono costruite bene, anche se pagano oltre misura i problemi della Power-Unit Renault. In particolar modo alla TR mancano punti pesanti, causa affidabilità, negli ultimi giri. In Ungheria, su un circuito non da motore, hanno portato tre vetture nei primi quattro posti.

Sauber – 6,5 Ottavo posto e 22 punti, davanti solamente a McLaren e Marussia. Stanno facendo meglio del 2014 ma non sono all’altezza della loro tradizione. La stagione era partita in modo positivo, ma negli appuntamenti successivi si sono un po’ persi.

Lotus e Force India – 6 Nonostante la motorizzazione Mercedes stanno ottenendo meno dell’anno scorso, causa anche la difficile situazione economica, soprattutto in casa Lotus.

McLaren – 5 E’ un voto indirizzato principalmente alla Honda, in grande difficoltà. Si sono resi conto che la tecnologia giapponese è ormai superata e stanno cercando di porre rimedio facendo “acquisti” in Europa. La loro strada è veramente in salita e non sarà facile recuperare il terreno. Ad oggi Alonso e Button hanno conquistato solamente 17 punti. In Ungheria il quinto posto di Fernando rappresenta una bella boccata di ossigeno, ma è stato anche un GP anomalo.

F1 – Red Bull-Mercedes. E’ cosa fatta

Dopo il tam-tam preannunciato qualche giorno fa sul portale Minardi.it,  legato all’interesse della Renault per acquistare il 100% del team Lotus, le voci danno per cosa fatta l’accordo tra Red Bull e Mercedes, che a partire già dalla prossima stagione fornirà le sue Power-Unit al team di Milton Keynes.

Un passo veramente interessante perché all’attuale flotta, già composta da Williams, Force India e Lotus, si aggiunge una compagine che vuole tornare prepotentemente a vincere. Quasi certamente i team-clienti dei tedeschi resteranno quattro con il passaggio sotto i colori transalpini della compagine di Gérard Lopez

Come avevamo già detto nei giorni scorsi la Renault è interessato all’intero pacchetto del Team Lotus e non solamente più ad una parte, dando il via ad manovre importanti che avrebbero interessato anche una Red Bull fortemente scontate dalla PU transalpina. Stando alle ultime voci il primo tassello del domino è caduto, dando il via ad un bel cambiamento in ottica 2016commenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di Minardi.itTra i clienti della Mercedes arriva un diretto avversario al titolo. Gli uomini di Dietrich Mateschitz, che ha voluto fortemente questo cambiamento, vogliono tornare a vincere. Questo potrebbe dare vita ad un bellissimo campionato. Speriamo che la Ferrari possa recuperare il suo gap per essere anche lei della partitaprosegue il manager faentino

Le novità però potrebbero non fermarsi qui, come già ci raccontava l’ex Team Principal e Costruttore All’interno del team Red Bull si parla anche di un cambiamento importante a livello Piloti, per portare a Milton Keynes un top driver, senza nulla togliere a Ricciardo e Kvyat. C’è veramente tanta carne al fuoco con diversi piloti in scadenza di contratto o che si potrebbero liberare per mancanza di risultati

F1 – Gian Carlo Minardi “Lotus-Renault. O tutto o niente”

L’emozionante Gran Premio di Ungheria, ultima tappa prima della pausa estiva, potrebbe aprire a nuovi e inaspettati scenari regalandoci un’estate ancora più bollente. Anche se le factory saranno chiuse, il management continuerà a lavorare assiduamente. Nelle ultime settimana si sono fatte sempre più intense le voci di una Renault interessata all’acquisto della Lotus, che non naviga certamente in acque serene “Stando agli ultimi rumors la Renault non si accontenterebbe più del 51% del pacchetto azionario. I transalpini puntano all’intero pacchetto azionario. O tutto o nientecommenta il manager faentino Gian Carlo Minardi

Il risultato dell’Hungaroring, con tre monoposto nei primi quattro posti, può essere certamente di aiuto” Se così fosse si potrebbero innescare una serie interessanti di novità “Un eventuale acquisto della Lotus, potrebbe aprire le porte del Mercedes in casa Red Bull, dove si parla anche di un cambiamento importante a livello tecnico per portare a Milton Keynes un top driver, senza nulla togliere a Ricciardo e Kvyat” Al momento le Lotus di Maldonado e Grosjean usufruiscono della Power-Unit Mercedes. Ecco che si aprirebbero scenari importanti sia sul fronte tecnico che piloti “C’è veramente tanta carne al fuoco con diversi piloti in scadenza di contratto o che si potrebbero liberare per mancanza di risultati. Ecco che, oltre a Raikkonen, potrebbero cambiare casacca anche Button e lo stesso Alonsoconclude l’ex costruttore faentino.Non conosco i dettagli del suo contratto, ma non mi stupirei se esistessero delle clausole derivanti dalla mancanza di risultati” Si potrebbe innescare un tam-tam interessante

F1 – Gian Carlo Minardi “In Ungheria la Mercedes ha giocato d’anticipo”

Alla partenza il Gran Premio d’Ungheria ci regala subito la prima, di tante, emozione. La griglia di partenza parla di due Mercedes davanti a tutti, seguite dalla Ferrari di Sebastian Vettel e dalla Red Bull di Daniel Ricciardo, davanti alla Rossa di Raikkonen. Le luci del semaforo si spengono e con un “balzo equino” le Ferrari n #5 e #7 beffano tutti portandosi al comando della gara. Alle loro spalle Hamilton finisce fuori pista scivolando indietro.

Ci potrebbe essere una spiegazione alla partenza al “rallenty” di Hamilton e Rosberg. A partire dal Gran Premio del Belgio, in programma il week-end del 21 e 23 agosto, le partenze non potranno più essere assistite “In Ungheria la Mercedes, forte del vantaggio tecnico, ha fatto delle prove di partenza non assistita, giocando così di anticipo. Purtroppo poi all’errore in partenza si sono sommati gli errori del muretto e dei piloti” analizza Gian Carlo Minardi

E’ stata una domenica che difficilmente gli appassionati potranno dimenticare in cui è successo tutto e il contrario di tutto, come si può leggere da un ordine di arrivo assolutamente anomalo per la Formula 1 di oggi. Sul gradino più alto del podio una Ferrari, seguita da due Red Bull e una Toro Rosso motorizzati Renault, davanti alla McLaren-Honda di Alonso. “L’assenza di Mercedes, Williams e Force India ha portato in alto quei team che in questa stagione stanno pagando pesantemente i ritardi sulle loro Power Unit. Ecco che balzano in avanti i motorizzati Renault e due McLaren-Honda arrivano contemporaneamente a podio” prosegue il manager faentino “La Williams ha pagato pesantemente il dazio, ma certamente sarà nuovamente della partita a Spa-Francorchamps e Monza, due piste molto veloce. La Force India ha segnato uno zero tondo, colpita da problemi di affidabilità e cedimenti strutturali. Un risultato che ha favorito la Toro Rosso” Questa gara potrebbe aprire a scenari molto interessanti anche sul fronte del mercato piloti. Prepariamoci ad un’estate veramente incandescente

F1, Gp Ungheria – LE PAGELLE

In un gran premio in cui è successo tutto e il contrario di tutto come dimostra un ordine di arrivo anomalo, andiamo a dare qualche voto

Sebastian Vettel – 10 sia lui che la Ferrari hanno capitalizzato al 100% le opportunità che gli si sono proposte, sfruttando nel migliore dei modi gli errori del muretto Mercedes e dei suoi piloti. Peccato per il problema che ha fermato Raikkonen mentre era saldamente in seconda posizione. Un risultato certamente inaspettato soprattutto dopo quanto visto in qualifica

Daniil Kvyat – 9 un ragazzo di 19 anni ingiustamente attaccato su tutti i fronti ad inizio anno, avrebbe anche potuto demoralizzarsi. Non lui però, che fa una bellissima gara chiudendo davanti al compagno

Daniel Ricciardo – 7,5 bellissima la sua gara così come la qualifica, ma il contatto sul finale con Rosberg rovina tutto. Con quel contatto potrebbe aver compromesso seriamente il campionato di Nico. Queste cose non mi piacciono. Ancora una volta i Commissari usano due pesi e due misure.

Max Verstappen – 7,5 autore di una bella gara in cui ha saputo difendersi senza concedere niente. Ha portato punti importantissimi alla Toro Rosso, soprattutto in un week end in cui la Force India ha totalizzato uno Zero tondo tondo. Si sono portati al settimo posto, ad una manciata di punti dalla Force India, attualmente quinti. Ci avviamo verso un’ultima parte di campionato in cui potranno raggiungere il loro obiettivo

Fernando Alonso – 7,5 corre in difficoltà con un motore parzializzato per favorire l’affidabilità. Ha guidato e lottato con Sainz vendendo cara la pelle.

Lewis Hamilton – 5 nervosismo ingiustificato con veramente troppi, troppi, errori errori a cui si devono aggiungere le valutazioni sbagliate sul fronte strategie

Romain Grosjean – 7 punti importanti per lui e il team Lotus. Sfruttano al meglio il week-end negativo di Mercedes, Williams e Force India.

Nico Rosberg – 5 molto remissivo. Ha lasciato spazi che in altre circostanze non avrebbe concesso. La foratura alla fine per mano di Ricciardo certamente non ci voleva. Un week-end comunque da dimenticare per le Frecce d’Argento

Jenson Button – 7 con il nono posto completa il positivo week end della McLaren. Due McLaren insieme a punti ultimamente non è così facile vederle.

F1, Gp Ungheria – IL PUNTO

All’Hungaroring la Formula 1 ci consegna un gran premio all’insegna delle sorprese, anche grazie alla particolare caratteristica del tracciato ungherese.

L’enorme differenza di potenziale tra le Mercedes e le Ferrari emerso nelle giornate di venerdì e sabato si è completamente annullato nella gara. Incredibile la rimonta della rossa, nonostante temperature più basse. Le gomme continuano a giocare un ruolo determinante nel risultato finale.

La Ferrari e Sebastian Vettel conquistano il secondo successo stagionale grazie ad una partenza molto buona, anche se bisogna restare coi piedi per terra poiché le Mercedes restano il punto di forza. Certamente oggi le Frecce d’Argento non sono state esenti da errori importanti sia sul fronte della strategia che dei piloti. Ancora una volta la partenza non è stata perfetta e abbiamo visto un Hamilton tanto nervoso quanto fortunato. In uno dei suoi week end più neri, in cui ha rischiato seriamente di vedersi annullato il vantaggio in classifica nei confronti del compagno di box, proprio sul finale Nico è costretto ad una sosta ai box aggiuntiva per sostituire la gomma forata dal contatto con un Ricciardo graziato dai commissari. Come già successo in Malesia, la Ferrari si è fatta trovare pronta.

Abbiamo assistito ad una gara veramente difficile da decifrare, con un bel rimescolamento delle forze in campo. Peccato per Kimi Raikkonen, rallentato da un problema all’affidabilità, quando era saldamente al secondo posto. La vittoria poteva essere una doppietta. Sul podio sono tornate così le due Red Bull, con un bel secondo e terzo posto di Kvyat e Ricciardo seguite da Verstappen, quarto con la Toro Rosso, e dal quinto posto di Fernando Alonso con la McLaren che si lascia dietro la Mercedes di Hamilton. Fantastico il quinto posto dello spagnolo che ha lottato ad armi pari con Sainz conquistando questo posto non solo per demerito degli altri.

Male le Williams, come ci si poteva aspettare in un tracciato come questo. Certamente sapranno riprendersi dopo la pausa estiva con l’arrivo del Circus a Spa-Francorchamps e Monza.

Gara con diverse penalizzazioni, sorpassi e contatti. Tutti ingredienti che ci stanno vista la conformazione kartistica del tracciato. Quello che continua a lasciarmi perplesso sono le decisioni dei Commissari. Il metro di giudizio non sempre lo stesso.

#ARuotaLibera – Gp Ungheria

Dopo lo stop- forzato di tre settimana la Formula 1 è pronta a tornare questo fine settimana in pista, per il decimo appuntamento del Mondiale di Formula 1.

Puntuale come sempre arriva sui canali di SkySportHD l’analisi di Gian Carlo Minardi all’interno della rubrica A Ruota Libera

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F1 – Road to…. Hungaroring

Il circuito dell’Hungaroring, che questo fine settimana ospiterà il decimo Gran Premio di Formula 1, viene spesso paragonato ad un kartodromo, proprio per il suo layout molto lento che richiede un alto carico aerodinamico, in contrapposizione ai due appuntamenti che lo seguiranno, sui tracciati di Spa-Francorchamps e Monza.

Sarà un week-end ricco di insidie, a partire dal grande caldo che sta interessando praticamente tutta l’Europa che metterà a dura prova la resistenza delle gomme Pirelli Soft e Medium, il poco grip dell’asfalto e la polvere che si deposita in questo periodo dell’anno, anche perché parliamo di un tracciato poco utilizzato. Un’altra variabile sarà dettata dalla gomma che si depositerà fuori dalla traiettoria ideale, che potrebbe creare qualche difficoltà ai piloti impegnati nei sorpassi.

Causa l’annullamento del Gran Premio di Germania, arriviamo in Ungheria dopo tre settimane di pausa forzata. Vedremo chi avrà lavorato meglio e quali novità saranno state anticipate. Al di là del dominio Mercedes, spero che la Ferrari sia in grado di controbattere la rimonta della Williams, che negli ultimi appuntamenti ha dato segnali molto forti di crescita. Maranello è chiamata a dare un segnale forte per tornare ad essere la seconda forza del mondiale anche in pista.

Alle spalle di questi due team il divario è molto sensibile. Basta veramente poco per cambiare le forze in campo. La Red Bull resta il grande mistero di quest’anno. Per il loro potenziale restano una realtà temibile anche se stanno pagando pesantemente il ritardo della PU Renault. In aggiunta qualche problema di telaio esiste. I cugini della Toro Rosso hanno “firmato” per il quinto posto tra i Costruttori. Certamente con il loro potenziale tecnico ed economico questo risultato è alla loro portata, ma i problemi di affidabilità stanno compromettendo questo traguardo. Finora non hanno raccolto quanto meritato. Il quinto posto sarà un’impresa non facile da raggiungere e la Force India “viaggia” con un vantaggio di 20 punti.

Il rovescio della medaglia

L’estate della Formula 1 si appresta ad essere da bollino rosso, causa anche allo strapotere devastante della Mercedes che sta creando non pochi problemi in casa di tutti i team, soprattutto ai motoristi concorrenti costretti ad una rincorsa da “mission impossible” In particolare, i problemi di Honda e Renault, si stanno ripercuotendo in modo negativo sui risultati di McLaren e Red Bull

MCLAREN-HONDA

La situazione in casa del team di Woking non è certamente delle più felici. Dalle ultime interviste rilasciate da Ron Dennis ed Éric Boullier trapela una situazione nuova per un team blasonato come il loro, ma non certo una novità per quei piccoli team che per forza maggiore hanno dovuto affrontare per restare in Formula 1.

Dennis ha dichiarato che un team come il suo non può di certo accontentarsi un motore cliente, poiché non gli garantirebbe la possibilità di lottare per la vittoria. Anche per questo è nata la sfida con Honda. Dall’altra parte però il suo Racing Director – Éric Boullier – si lamenta che senza i risultati è difficile trovare sponsor importanti.

Dopo aver criticato a lungo i piccoli team, ora stanno provando cosa significa dover cercare sponsor occupando costantemente l’ultima posizione. Gli va bene che non devono pagarsi anche il propulsore. I piccoli team, come la Minardi, arrivavano a novembre ancora senza un motore (a pagamento), con le gomme da pagare e dovendo andare alla scoperta di nuove aziende, per poi subito l’attacco da parte del marketing dei top team (McLaren in primis). C’è sempre stata troppa presunzione e alcuni Team Principal non hanno mai voluto contenere i costi. E’ giunto il momento di fare mea-culpa. Contemporaneamente sembra sia stato avvistato un importante personaggio del passato McLaren dalle parti di Monaco… Che si stia cercando di coinvolgere qualcun’altro qualora la Honda non riuscisse a recuperare la competitività auspicata?

RED BULL- RENAULT

Dall’altra abbiamo una Red Bull che osanna tranquillità nei confronti della Renault, nonostante i risultati sotto le aspettative. Per loro fortuna non hanno problemi economici poiché sono una realtà che si auto-sovvenziona. Lo stesso vale anche per la Toro Rosso. Resta il fatto che due realtà, coi conti in ordine, stanno soffrendo pesantemente sul fronte tecnico. Nel giorni scorsi Christian Horner ha dichiarato che la Red Bull è pronta a onorare il contratto nel 2016, ma che la pazienza non è il loro forte. Nel 2017 gli scenari potrebbero essere differenti

FERRARI

Inizia a trapelare un certo nervosismo. La vittoria conquistata in Malesia è arrivata troppo presto, alimentando illusioni. Tra il Team Principal Maurizio Arrivabene e Jamers Allison traspare poca serenità. Le novità non stanno dando i risultati sperati e le Mercedes si stanno allontanando. Di contro ci stiamo avvicinando velocemente a febbraio, ovvero quando le Power-Unit saranno da congelare. Si devono prendere velocemente delle decisioni importanti relative lo sviluppo della PU e, contemporaneamente, valutare la seconda guida.

Da questo panorama, tutt’altro che sereno, si intuisce che qualcosa non va. La Formula 1 però continua a vivere nel suo mondo dorato, come dimostrano le proposte approvate in ottica 2016 a Mexico City dal Consiglio Mondiale. Si è parlato di nuovi punteggi per la Superlicenza, del calendario con 21 gare e della semplificazione delle penalità. Intanto per quest’anno abbiamo perso il Gran Premio di Germania (fortunatamente tornerà in calendario l’anno prossimo). Parliamo di una nazione che è lo specchio della massima espressione nel Motor-sport (Mercedes campioni del Mondo F1, Audi e Porsche al top nel Mondiale Endurance, Volkswagen nei Rally e BMW in DTM) e nel settore produttivo, oltre ad essere il riferimento dell’economia mondiale. Nonostante tutto questo, niente Gp di F1

Minardi: “Germania, il GP che non c’è. Perso un pezzo di F1”

Né Hockenheim né Nurburgring. Il Circus si è privato di un circuito teatro di tante e indimenticabili battaglie. L’ultima, il 20 luglio 2014, vinta da Nico Roseberg e la Mercedes

Gian Carlo Minardi, nella nuova puntata de “A Ruota Libera”, commenta questa scelta

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