Minardi.it incontra Gaston Mazzacane

Ha difeso i colori del Minardi Team F1 nella stagione 2000 al volante della M02-Fondmetal in coppia con Mark Genè. Un legame con la famiglia Minardi che dura ancora oggi. Un ottavo posto durante il Gran Premio d’Europa come miglior risultato, anche se resta impresso nella memoria dei tifosi il bel duello con la McLaren di Mika Hakkinen ad Indianapolis mentre occupava la terza posizione.

Torniamo indietro al 2000, anno del tuo debutto in Formula 1 col Team Minardi.  Quando c’è stato il primo contatto con Gian Carlo Minardi?
Il primo contatto con la Minardi è avvenuto nel 1988, a fine della mia stagione in F3000. Insieme a Eduardo Ramirez e Jacques Kremer sono stato convocato da Gian Carlo Minardi per poter diventare, nel 1999, terzo pilota del team, oltre a competere nel campionato europeo prototipi con una Ferrari del team Lavaggi

Cosa ti ha fatto scegliere il team di Faenza per il tuo debutto?
Grazie agli ottimi rapporti di affari diGian Carlo Minardi con l’Argentina ho avuto la possibilità di correre col suo team.

La F1 è il sogno di ogni ragazzo che si affaccia al motor sport. Cosa ti ha colpito di più del mondo della Formula 1?
La Formula 1 è la massima espressione del motor sport per ogni pilota. Ti senti come una stella. E’ meraviglioso.

Qual è stato il momento più bello della tua avventura in Minardi
Senza alcun dubbio quando ero terzo, durante il gran premio d’Indianapolis, davanti alla McLaren di Hakkinen con la possibilità di segnare un risultato incredibile per il team.

…. il più difficile?
Il passaggio alla Prost Gp. Ha condizionato in modo negativo la mia permanenza in F1. Non avrei mai dovuto lasciare la Minardi a fine 2000.

Con Gian Carlo e Giovanni Minardi è rimasta ancora oggi una forte amicizia. Hai qualche aneddoto da raccontarci?
In quell’anno abitavo nella stessa palazzina di Gian Carlo e Giovanni. Gian Carlo era il mio secondo padre e Giovanni come un fratello. Ogni mattina Gian Carlo passava a svegliarmi, accompagnato dal suo cane, per controllare se avevo dormito nel mio appartamento. Siamo legati da una forte amicizia che perdura ancora oggi

Quali sono ora i tuo impegni?
Dopo la F1 ho corso in Champ Car, Formula Truck e nel campionato FIA GT con una Ferrari 550 GT1 del Team ACA Argentina. Ora sono impegnato nel campionato turismo Carratera, più importante in Argentina

Il tuo sogno nel cassetto e i prossimi obiettivi?
Il mio sogno è di continuare a correre con la stessa voglia e motivazione di quando ho iniziato a 5 anni, e di raggiungere ottimi risultati in Argentina al volante della Chevrolet. Inoltre sono  vice-presidente dell’ istituto ACTT e CEO dell’Autodromo Mouras de La Plata, dove lavoro assiduamente per far crescere l’automobilismo argentino

Cosa pensi della F1 odierna?
In F1 oggi c’è tantissima tecnologia, ma il dominio Mercedes e il poco “sound” della power-unit porta ad un allontanamento dei fans. Il calendario è certamente molto bello, poiché si continua a correre nei tracciati che hanno fatto la storia di questo sport, a cui hanno affiancato posti nuovi e scenografici. Il format delle qualifiche mi piace, così come la diversità dei pneumatici, che rende i gp strategici. Continuo a seguire la Formula 1 poiché mi appassiona.

F1 – Gp Brasile: PAGELLE

Insieme a Gian Carlo Minardi, diamo i voti al Gran Premio del Brasile, anche se non è facile fare le valutazioni in una gara così piatta.

Nico Rosberg – 8,5 pole position e vittoria. Inspiegabile questo suo risveglio. E’ uscito incredibilmente dal letargo, proprio quando il compagno ha vinto il mondiale. Seconda gara impeccabile. Mi viene quasi da pensare che all’interno della Mercedes, per quanto dicano, ci siano sempre state delle gerarchie. Diversamente dovrà farsi un esame di coscienza. Ha tenuto testa ad un Hamilton determinato a vincere, che ha segnato anche il giro più veloce della gara.

Max Verstappen – 8 ci ha fatto vedere tre sorpassi d’altri tempi. Ha tirato come un matto nonostante una macchina non al top, che regala molto agli avversari. Sono sei gare che va punti consecutivamente. Un risultato fantastico per un rookie

Sebastian Vettel – 8 ha tirato fuori il meglio dalla sua Ferrari con una gara fantastica, lasciando Raikkonen ad oltre 30”. E’ evidente che ci sta mettendo molto del suo. E’ in un momento favorevole, sia come morale che come prestazione in pista

Lewis Hamilton – 7 non mi è piaciuto il suo comportamento a fine gara. Certi atteggiamenti da “bimbo viziato” non li appoggio. Per tutta la gara ha comunque provato a prendere il compagno e a vincere la gara, segnando anche il giro più veloce.

Hulkenberg, Bottas, Grosjean – 7 ottima gara per tutti tre. Hanno ottimizzato le prestazioni. Hulkenberg è riuscito a tenere testa a Bottas, che si conferma al quarto posto nel mondiale nonostante un solo punto di vantaggio sul connazionale della Ferrari. Grosjean ha lottano portando a casa punti importanti nella lotta per il sesto posto contro la Toro Rosso, nonostante una Lotus con pochi svilupi.

Daniil Kvyat – 6,5 ancora una volta ha lottato con il compagno mettendolo in difficoltà. Insieme a Verstappen e Sainz sono i giovani più promettenti

Kimi Raikkonen – 6 solamente perché è arrivato a pieni punti. Faccio fatica a dargli di più

F1 – Gp Brasile: IL PUNTO

Incredibilmente Nico Rosberg si è svegliato. Da due gran premi a questa parte non ha commesso il minimo errore riuscendo a tenere testa ad un Lewis Hamilton determinato a continuare a vincere, nonostante la conquista del Titolo Mondiale. Ancora una volta è stata una lotta totalmente in famiglia, tra Nico e Lewis. Vettel ha provato a tenere il ritmo delle Mercedes chiudendo comunque la corsa a 14” di distacco.

E’ veramente disarmante la supremazia Mercedes. Che sia un fatto tecnico lo si capisce dalle caratteristiche della pista. Tracciato corto, posizionato in altura e con poche frenate per ricaricare il kers. Nonostante questo hanno sbaragliato la concorrenza. Lo vediamo dalla classifica, con solamente quattro vetture a piani giri. Riescono a gestire la PU al meglio, sfruttando al massimo ogni componente anche nei confronti dei loro clienti. Il raffronto dei giri veloci è un ulteriore campanello d’allarme. Lewis Hamilton con le Medium fissa il miglior giro della gara in 1.14.832, Vettel con le Soft si ferma a 1.15.614 (1.15.046 con le Medium). Non sarà facile per la concorrenza metterci una pezza in vista della prossima stagione.

Bravo certamente Sebastian Vettel che ha cercato di tenere il loro passo, esaltando la sua Ferrari, lasciando Raikkonen ad oltre 30”. Coi suoi 13 podi, il tedesco, sta concludendo la sua migliore stagione in assoluto. Con il successo Rosberg è matematicamente il vice-campione, mentre resta aperta la lotta per il quarto posto tra i finlandesi di casa Williams e Ferrari, con Bottas avanti di un punto su Kimi. Col nono posto di Grosjean la Lotus guadagna un punto sulla Toro Rosso, decima con Max Verstappen autore ancora una volta di una gara esemplare. Ci ha regalato emozioni di altri tempi portando a termine ottimi sorpassi. Peccato per Sainz, tradito ancora una volta da un problema tecnico.

 

#ARuotaLibera – Gp Brasile

La Formula 1 sbarca in Brasile, dove il 5 aprile 1985, 30 or sono, iniziava l’avventura del Minardi Team. Gian Carlo Minardi, nella sua rubrica “A Ruota Libera” in collaborazione con SkySportHD ci presenta il penultimo appuntamento del mondiale

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F1 – Road to…. Brasile

La Formula 1 è pronta ad arrivare in Brasile, a San Paolo, la terra che ha visto il debutto del Minardi Team nel Mondiale di F1 30anni or sono. Era il 5 aprile 1985 quando ci apprestavamo a fare il nostro ingresso nel Circus, anche se nella cornice di Rio. Era un sogno che diventava realtà dopo le tante difficoltà. Mi fa piacere anche ricordare i tre piloti verde-oro che hanno corso con me: Roberto Moreno nel 1991, Christian Fittipaldi le due stagioni successive e Tarso Marques nel 2001

Per anni Interlagos è stato teatro di lotte finali, mentre quest’anno tutto è già disegnato e scritto, anche se ci sono alcune sfumature interessanti che meritano attenzione. In primis abbiamo una lotta aperta tra Rosberg e Vettel per il secondo posto nel mondiale piloti, anche se quasi certamente Nico avrà la possibilità di mettere la parola fine. Alle loro spalle una bella sfida a tre per il quarto posto, tra Bottas-Raikkonen-Massa, mentre sul fronte costruttori Lotus e Toro Rosso si giocano il sesto posto. Un risultato non di poco conto considerando che i primi due posti sono targati Mercedes. Sul fronte giovani Felipe Nasr, giocando in casa, vorrà ben figurare nonostante una Sauber in difficoltà. In questa stagione ha dimostrato più volte di poter far parte di questo mondo. Tra tutto questo abbiamo un Lewis Hamilton determinato a vincere nella terra del suo idolo Ayrton Senna

La Pirelli porterà, come già successo nel 2014, le Medium e Soft e ci possiamo aspettare 2 o 3 soste. L’anno scorso Nico si impose con una strategia di 3 pit-stop. Un circuito che si presta a belle lotte essendo anche molto selettivo per le gomme, sia per l’asfalto che i cambi di direzione, sia per i freni. Sul fronte meteo, si segnale qualche instabilità per il sabato con possibilità di pioggia. Speriamo che i protagonisti possano regalarci un bel finale di campionato, anche se non sarà così elettrizzante come Valencia nella MotoGp.

Infine, la Renault sembrerebbe disposta a fare un passo indietro rendendosi disponibile a fornire nuovamente i suoi propulsori alla Red Bull.

F1 – Gp Messico: LE PAGELLE

Diamo i voti ad un gran premio che era nato tra l’incertezza della pioggia, non arrivata, e del poco grip

Nico Rosberg – 8,5 è inqualificabile la sua stagione. Ha alternato ottime prestazioni a gara incolore. Domenica ha fatto esattamente quello che ci si aspettava da lui qualche GP fa. Ha tenuto testa ad un campione del mondo a suon di giri veloci

Valtteri Bottas, Daniil Kvyat e Max Verstappen – 8 sono il futuro dell’automobilismo sportivo. Passo decisamente veloce e aggressivo per tutti e tre. Bottas ha riportato la Williams sul podio, mentre il Russo è cresciuto durante tutto il week end mettendo in difficoltà Ricciardo nonostante i mille problemi del team Red Bull. Ancora una gara encomiabile per l’olandese di casa STR

Lewis Hamilton – 7,5 si è presentato in pista pronto a lottare, e non come semplice spettatore. Gli è mancata la zampata decisiva per sopravanzare Rosberg. Comunque non c’è niente da fare. I primi due posti sono sempre una questione interna al team Mercedes.

Nico Hulkenberg, Sergio Perez – 7 ancora un’ottima prestazione per i due alfieri Force India, che consolida la quinta posizione tra i Costruttori. Un’ottima boccata d’ossigeno

Felipe Massa – 7 per aver lottato durante tutto il gran premio

Romain Grosjean – 6 per il decimo posto deve ringraziare Sainz, vittima ancora di un problema. Diversamente gli sarebbe stato alle spalle

Sebastian Vettel – 5,5 quando sei costretto a guidare sempre oltre al limite, e hai una macchina difficile da guidare, l’errore può arrivare. Ha concentrato tutto in un week end quello che non aveva commesso in 105 gare. La matematica lo tiene ancora in gioco per il secondo posto, anche se non sarà così facile

Kimi Raikkonen – 5 bersagliato dai problemi, ma il contatto con Bottas si poteva evitare. Quanto fatto in gara è indecifrabile

F1 – Gp Messico: IL PUNTO

Un gran premio scivolato via nella normalità, movimentato solamente dalla giornata negativa in casa Ferrari, con diversi errori da parte dei due piloti. Un gran premio bello dal punto di vista della coreografia grazie ai 300.000 spettatori corsi in autodromo, con il settore dello “stadio” molto scenografico anche se il curvone originario resta unico. Sul fronte dello spettacolo in pista, invece nulla da segnalare. La mancanza della pioggia si è fatta sentire.

La Mercedes ancora una volta ha dominato la scena coi suoi piloti. Dopo la pole, Nico Rosberg si è portato a casa anche la vittoria vincendo la sfida col neo-campione del mondo a suon di giri veloci, e con Sebastian Vettel per il secondo posto. “Seb” ha provato a non perdere punti nei suoi confronti tirando oltre il limite, pagandone pesantemente dazio. Certamente una giornata di tensione per i due alfieri di Maranello. Ancora una volta abbiamo visto un contatto tra Raikkonen e Bottas. Questa volta è stato il ferrarista a doversi ritirare, lasciando via libera a Bottas per la conquista del podio.

Sul fronte Red Bull, il russo ha confermato il risultato della qualifica sovrastando Ricciardo. Anticipando la sosta, forse, avrebbero potuto impensierire maggiormente la Williams. In casa Toro Rosso, col nono posto di Verstappen, riescono a rosicchiare un punto alla Lotus nella lotta per il sesto posto tra i Costruttori. Ancora una volta l’olandese si è reso di una gara encomiabile. Restano solamente due appuntamenti in calendario prima di far calare definitivamente il sipario. Tutte le classifiche sono ormai definite. Resta in ballo la lotta tra Lotus e Toro Rosso che a fine anno si trasformerà in denaro derivante dai diritti televisivi.

Gli sforzi si indirizzeranno verso il 2016. La stessa McLaren sta utilizzando i week-end di gara per sviluppare e fare chilometri, con l’obiettivo di raccoglierne i frutti già nella prossima stagione, che vedrà il debutto del team Haas coi portacolori Grosjean-Guttierez.

#ARuotaLibera – Gp Messico

Gian Carlo Minardi, nella sua rubrica “A Ruota Libera” in collaborazione con SkySportHD ci racconta il ritorno del Mondiale di Formula 1 in Messico. 23 anni dopo la vittoria di Nigel Mansell su Williams e lo spettacolare incidente di Ayrton Senna, il Circus è pronto a fare il suo ritorno all’Hermanos Rodríguez, modificato pesantemente nella sua parte più caratteristica, la Peraltada

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F1 – Road to… Messico

La Formula 1 prepara il  ritorno all’Hermanos Rodriguez di Città del Messico, a 23 anni di distanza dall’ultima edizione marchiata dall’incredibile incidente di Ayrton Senna e dalla vittoria di Mansell su Williams, davanti al compagno di box Riccardo Patrese

Si torna a correre sul tracciato storico, modificato però nella parte più pericolosa e spettacolare, la Peraltada (curva 14), che immetteva sul lunghissimo rettilineo del traguardo e alla prima curva a destra, teatro di numerose battaglie e incidenti. Un “semi-cerchio” che un tempo faceva la differenza percorrendolo in accelerazione. Col nuovo layout, nel settore 3, si passerà in mezzo allo stadio di baseball attraverso le varianti 12-13-14, che immettono sul tracciato originale.

Sarà un bel banco di prova anche per le power-unit visto che i 4304 mt (da percorrere per 71 volte) sono posizionati a 2300 mt s.l.m. Un’altitudine mai provata che potrebbe creare problemi di competitività o affidabilità.

Occhio anche al meteo. Dopo la forte pioggia caduta nel Texas, per il week-end si attendono prove libere e qualifiche asciutta, con gara bagnata, e temperature intorno ai 22-23°C. Praticamente esattamente l’opposto di sette giorni fa. Per il ritorno in Mexico la Pirelli conferma le mescole di Austin, con Soft e Medium

Sul fronte della pista, l’attenzione sarà rivolta sulla lotta tra Rosberg e Vettel per il secondo posto. I portacolori Mercedes e Ferrari arrivano con umori decisamente contrastanti. Seb, avanti di quattro punti, è reduce dal podio dopo una bellissima rimonta, con Nico scottato dalla vittoria di Hamilton. In casa Toro Rosso, Max Verstappen e Carlos Sainz jr  proseguiranno l’inseguimento alla Lotus, attualmente al sesto posto. Senza i vari problemi di affidabilità la STR avrebbe potuto lottare tranquillamente con la Force India. Perez farà gli onori di casa, grazie anche agli ultimi buoni risultati. In casa Haas, al fianco di Grosjean, potrebbe essere annunciato Gutierrez.

Sul lato tecnico/politico proseguiranno le discussioni sul motore Red Bull. La Honda si sarebbe fatta avanti, trovando però il veto di Ron Dennis. Renault invece aspetta, oltre alle scuse pubbliche, che salti qualche testa in RBR. Situazione certamente non facile, visto che siamo arrivati alla fine di ottobre

Happy Birthday, Bernie

Remembering fondly your special telegram for my 50s: Bernie, well done! Your 85 are fabulous.

F1 – Gp America: PAGELLE

E’ sempre bello poter dare i voti dopo un gran premio divertente e movimentato come quello di Austin. Faccio i miei complimenti a Lewis Hamilton per la conquista del terzo titolo Mondiale, ma il voto più alto lo attribuisco a:

Sebastian Vettel – 9 autore di una gara perfetta in cui ha spremuto al limite la sua Ferrari senza commettere il minimo errore. Costretto a partire dalla 13esima posizione per la sostituzione del motore, è riuscito a rimontare fino al terzo posto, sfiorando anche la seconda posizione. Perfetto in ogni circostanza nonostante le condizioni non facili, lottando con il coltello tra i denti. Come certi campioni, riesce ad esaltare la sua Ferrari, a differenza del compagno di box.

Max Verstappen – 8+ ancora una volta ci ha dimostrato di che pasta è fatto, soprattutto con ottime staccate

Carlos Sainz Jr – 8 passato attraverso a qualche errore che però l’hanno fortificato permettendogli di portare a termine una grande gara. Sia lui che il compagno stanno portando la STR verso il sesto posto, fino a qualche mese fa insperato, nonostante i punti persi causa affidabilità.

Lewis Hamilton – 7,5 dobbiamo ricordarci sempre che macchina ha a disposizione. In questo fine settimana non è stato certamente perfetto anche se vanno i miei complimenti per il terzo titolo

Sergio Perez – 7 un’altra gara dove il messicano ha dimostrato di avere temperamento e di saperci fare. Insieme a Hulkenberg stanno portando la Force India versso livelli insperati ad inizio campionato. Il quinto posto è consolidato

Daniel Ricciardo – 7 l’australiano mi è veramente piaciuto tanto, sia in qualifica che in gara. Fin quando ha avuto la possibilità, ha lottato come un leone dimostrando di essere della partita anche quando le condizioni sono difficili

Daniil Kvyat – 6 peccato per l’errore di gioventù con cui ha vanificato quanto di buono aveva fatto fino a quel momento

Nico Rosberg – 5,5 il tedesco mi ha deluso fortemente. Con la macchina che si ritrova a guidare, ogni tanto commette errori da seconda guida. Non ci siamo proprio.

Kimi Raikkonen – 5 per simpatia nei confronti della Ferrari, ma è ora di smettere di difenderlo oppure ci devono dire quale sia stato il problema tecnico. E’ indecente il raffronto col compagno

F1 – Gp America: IL PUNTO

Il Gran premio di Austin ci ha regalato il fine settimana più bello della stagione, grazie alle impervie condizioni atmosferiche che hanno alterato la supremazia Mercedes, regalandoci un bellissimo spettacolo in pista.

Tra sorpassi, rimonte, cambi di posizioni al vertice e ribaltoni, comunque la Mercedes ha portato a casa un’altra doppietta. La vittoria è andata ancora una volta a Lewis Hamilton che mette la parola fine sul mondiale aggiudicandosi il terzo titolo mondiale. Nulla ha potuto Nico Rosberg, che ci ha provato ma la sua stagione è stata certamente sotto le aspettative. Con pista ancora bagnata, Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat ci avevano sperato. L’australiano si era portato anche al comando della corsa per alcuni giri, prima di sprofondare nelle retrovie chiudendo al decimo posto, beffando proprio sul finale Alonso.

Ora tutta l’attenzione sarà rivolta verso la sfida Rosberg-Vettel per il secondo posto nel mondiale, dove Nico ha tutto da perdere. Arrivare alle spalle anche del ferrarista, sarebbe per lui una disfatta enorme. Gara magistrale per Vettel che, scattato dalla 13esima posizione, è riuscito a rimontare fino al podio chiudendo a pochi decimi da Nico. Bellissimo recupero anche da parte di Sainz, che da ultimo è risalito fino al sesto posto* completando l’ottimo fine settimana della Toro Rosso che ha sfiorato il podio con Verstappen. Punti importanti per la STR in ottica Mondiale, che si avvicina al sesto posto della Lotus. Il sesto posto di Jenson Button con la McLaren, davanti alla Lotus di Maldonado, è la dimostrazione di quanto sia stata una gara anomala e condizionata dalla forte pioggia caduta fino al mattino.

Tra una settimana però si tornerà in pista per il Gran Premio del Messico, new-entry nel calendario, con tutti i titoli già assegnati. Complimenti al Campione del Mondo 2015, Lewis Hamilton

*A fine gara è arrivata la penalizzazione a Carlos Sainz Jr di 5″, scivolando al settimo posto

F1 – Pierluigi Martini “Lavoro per un Minardi Day a Imola”

E’ Pierluigi Martini il pilota preferito dei tifosi. In un’inedita sfida partita tra le pagine di FaceBook, che ha coinvolto tutti i piloti che hanno difeso i colori del Minardi Team nelle ventuno stagioni della scuderia faentina nel Mondiale di Formula1, il 54enne Pierluigi Martini ha sbaragliato la concorrenza. “Non poteva essere diversamente. Pierluigi ha corso con noi oltre 100 Gp contribuendo in modo determinante a scrivere buona parte della storia del Minardi Team in Formula 1. Ancora oggi siamo leganti da una grande amicizia. Avrebbe meritato di conquistare ancora più successi nella sua lunga carrieracommenta Gian Carlo Minardi

Su 119 Gran Premi in F1, 107 li ha presi al via con il team fondato da Gian Carlo Minardi portando in pista la prima monoposto di Formula 1 marchiata MinardiTeam nel 1985, proseguendo la sua avventura dall ’88 al ’91 e dal 1993 al 1995. Anche il primo punto mondiale, targato 1988 a Detroit, porta la firma di Pierluigi. Salutato il Circus, nel 1999 si impone nella 24 Ore di Le Mans.

Proprio quest’anno Pierluigi è tornato a calarsi nell’abitacolo Minardi dei collezionisti. In occasione del week-end del Gran Premio d’Austria si è messo al volante della M185, mentre durante il Festival della velocità di Goodwood è tornata a rombare la M189 di Paul e Graham North (guarda la gallery) “Appena mi sono calato nell’abitacolo mi sono sentito subito a “casa”. Come se il tempo si fosse fermato e fossi sceso dalla monoposto solo il giorno prima. La M189 era come un vestito su misura. Rispetto alle F1 di oggi, quelle vetture erano molto più piccole e sembrava di essere veramente a contatto con l’asfalto. Inoltre la testa era completamente fuori dall’abitacolo avevi una grande visuale. Mi sono subito venuti in mente i bellissimi momenti vissuti con quella macchina, ma anche i meno felici. Era molto rigida e a guidarla diventavi matto. Volante piccolo, tre pedali e cambio manuale. Se non eri veramente pronto fisicamente, era lei a portarti in giro e non viceversacommenta un entusiasta Pierluigi Martini che ci ha regalato anche un inedito progetto a cui sta lavorandoSto completando il restauro della mia M189. Stiamo ultimando l’elettronica del motore. Dopodichè sto lavorando per organizzare a Imola, insieme a Gian Carlo Minardi, un Minardi Day chiamando a raccolta tutti gli amici “minardisti” Una Bella giornata in autodromo con tutte le Minardi F1, e non solo