F1 | Gp Europa – Presentazione

La Formula 1 si prepara ad arrivare a Baku, su un circuito atipico coi suoi 6000 metri che ne fanno il tracciato più lungo del Mondiale, e un rettilineo da oltre 2 km in cui si toccheranno velocità pazzesche, oltre i 340 km/h seguito da frenate impegnative. La parte della città vecchia è inoltre caratterizzata da una sede stradale particolarmente stretta coi cuoi 7 metri, senza alcuna possibilità di errore.

Tutte incognite che aprono ad un gran premio ricco di sorprese e a diversi risultati possibili, in cui la safety-car potrebbe fare gli straordinari. Fare previsioni è difficile, se non impossibile, poiché non abbiamo dei riferimenti. Certamente avere una macchina performante come la Mercedes da un vantaggio ai suoi piloti che so dovranno concentrare principalmente sulla pista. Come sempre gli occhi saranno puntati sulla Ferrari, che arriva da un periodo non facile ad esclusione del secondo posto di Montreal. Dovranno continuare a lavorare per avvicinarsi ad Hamilton e Rosberg, guardandosi però le spalle  da una Red Bull in crescita. In Canada Verstappen ha dimostrano ancora una volta tutto il suo valore, tenendo testa a Nico Rosberg. In Ferrari, purtroppo, al momento c’è solo Sebastian Vettel.

L’altra incognita sarà data dalle gomme. Anche in questo caso Mercedes e Ferrari hanno optato per strategie diverse. La Pirelli porterà mescole Medie, Soft e Super Soft. Se Vettel e Raikkonen avranno a disposizione 7 set di SuperSoft, 5 Soft e 1 Media, Hamilton e Rosberg hanno giocato la carta di 8 set delle SuperSoft.

F1 | Gp Canada – PAGELLE

Lewis Hamilton – 9 per l’ennesima volta ha sbagliato la partenza. Dovrà lavorare per eliminare questo handicap

Sebastian Vettel – 9 ha decisamente ottimizzato quanto messo a sua disposizione dalla Ferrari, come dimostrano i 59” di vantaggio su Kimi Raikkonen. Ottima la sua partenza e la costanza in gara. Fino all’ultimo giro ha provato ad infastidire Hamilton in tutte le maniere.

Valtteri Bottas –8 il terzo posto equivale a un bottino prezioso per la sua Williams

Max Verstappen –  8,5 ottima la partenza senza dimenticare il bellissimo duello, vinto, con Nico Rosberg nonostante una PU inferiore.

Nico Rosberg – 7 ha svolto il suo compitino. Bravo in partenza, anche se mi è sembrato intimorito da quanto successo in Spagna. Ha fatto una gara in rimonta, ma sulla sua strada ha trovato un ottimo Verstappen.

Kimi Raikkonen – 6 col sesto posto ha portato alla Ferrari punti preziosi in ottica mondiale ma il distacco da Vettel è disarmar mante e mette fortemente in discussione la sua permanenza in “rosso” ma anche nel Circus

Daniel Ricciardo – 6 sottotono in tutto il fine settimana e non all’altezza del compagno. Pur avendo ricevuto la conferma dal team fino al 2018 il nervosismo che si intuisce dalle sue esternazioni si ripercuote anche sui risultati in pista

Nico Hulkenberg, Carlos Sainz e Segio Perez – 6 chiudono un gran premio impegnativo con la zona punti. Montreal è una pista difficile in cui devi gestire macchina, consumi e gomme.

F1 | Gp Canada – IL PUNTO

[media id=198 width=600 height=400]

La partenza di Sebastian Vettel è certamente uno dei pochi segnali positivi di questo gran premio, insieme alla bella difesa di Max Verstappen su Nico Rosberg e alla lotta ad alto livello tra Lewis Hamilton e il ferrarista, girando castamente sull’ 1.16. Ancora una volta il Campione del Mondo non è stato perfetto al via facendosi sorprendere, ma con questa vittoria riapre decisamente il mondiale.

Consolidato il secondo posto, il muretto della Ferrari ha provato il tutto per tutto con una strategia azzardata. A mio avviso era l’unica strada da percorrere in quel momento per provare a strappare la vittoria ad una Mercedes che resta superiore, come dimostrano i tempi sul giro. Solo sul finale Vettel, grazie alla poca benzina a bordo, è riuscito ad avvicinare i tempi di Hamilton e Rosberg, autore del giro più veloce della corsa. Nico purtroppo ha trovato poi sulla sua strada un grande Verstappen che lo ha costretto all’errore proprio sul finale. Molto bravo comunque il tedesco che ha ottimizzare al meglio la sua Ferrari, come dimostrano i 59” di vantaggio (decisamente troppi) su Kimi Raikkonen, che chiude solamente al sesto posto. Che sia arrivato veramente il momento di guardarsi intorno?

La Williams ha gestito molto bene la gara col terzo posto di Bottas, sfruttando al massimo gli errori altrui. Tra una settimana si arriverà a Baku, circuito nuovo estremamente veloce con poche possibilità di errori.

F1 | Gp Canada – La Presentazione di Gian Carlo Minardi

Parliamo di un Gran Premio estremamente importante poiché si andrà si concluderà il primo terzo della stagione. Salvo errori la Mercedes partirà ancora una volta favorita, con una bella lotta interna tra Rosberg ed Hamilton. Nico dovrà cercare di ristabilire la sua supremazia nei confronti di Lewis che ha dominato la scena tra le stradine del principato. La Ferrari, che arriva da due gran premi difficili, ha usato dei gettoni per sviluppare la sua Power-Unit e dovrà riconquistare il ruolo di seconda forza del mondiale, attualmente attaccato da una Red Bull in forte ascesa. La creature di Adrian Newey potrebbe mettersi in evidenza, essendo Montrel un circuito in cui aerodinamica e freni ricoprono un ruolo da primo attore.

Vista la sua posizione geografica e la mancanza delle montagne, si può passare velocemente dal bello al brutto tempo. Ad oggi le previsioni parlano di temperature intorno ai 20°C e anche le gomme potrebbero fare la differenza.

In casa Williams si dovranno guardare le spalle da Force India e Toro Rosso. Anche loro porteranno degli aggiornamenti che saranno oggetto di analisi nel postGP, ma attualmente il divario tra Ferrari e Red Bull è troppo avanzato.

Ci aspetta quindi un Gran Premio ricco di incognite. Dietro ad  una Mercedes, Ferrari e Red Bull sono pronte a darsi battaglia. Non ci resta che guardare la corsa a partire dalla ore 20.00

F1 | La roulette di Montecarlo – L’analisi di Gianluca

Perché il weekend di Montecarlo è stato davvero imprevedibile come il gioco d’azzardo, già a partire dalle incredibili qualifiche che hanno visto un totale rimescolamento dei valori in campo, con una Red Bull che le ha suonate a tutti, comprese le frecce d’argento.

Non parliamo poi del gran premio che ha visto succedersi una lunghissima sfilza di colpi di scena che ci hanno fatto molto divertire.

Andiamo ad analizzare dunque qual è il quadro tecnico (anch’esso un po’ particolare) emerso dalle qualifiche.

Questa volta però non più con i grafici a radar che vi ho sempre proposto fino ad adesso, ma con dei più intuitivi istogrammi. Inoltre al posto dei tempi nei vari settori, per rendere più reale ma anche più semplice l’analisi, prenderemo in esame i distacchi percentuali dei vari piloti in ogni settore.

Per prima cosa andiamo a delineare brevemente le caratteristiche del circuito di Montecarlo: come sapete è il circuito più lento del mondiale, ma anche uno fra i più tecnici e difficili.

Su questa pista le differenze motoristiche si tendono ad appiattire e a far la differenza sono i telai e l’aerodinamica, ci sono infatti solo due zone di allungo: la salita fino al casinò e la zona del tunnel.

Analizzando invece i settori, nel primo, quello più veloce conta un po’ il Cx e c’è bisogno di una vettura precisa che nonsoffra di sottosterzo per affrontare al meglio le due curve del casinò.

Il secondo è un settore più vario, con una prima zona esclusivamente di trazione, per poi lasciare posto al carico e al bilancio aerodinamico.

Per concludere il terzo è un settore esclusivamente di trazione, dove l’erogazione della potenza, il telaio e un corretto bilancio meccanico sono fondamentali.

Ma la caratteristica più importante a Montecarlo è il piede del pilota, sta a lui staccare le scritte degli sponsor dai muretti per guadagnare decimi, dunque risulta più che mai fondamentale il richiamo al grafico dove viene messo a confronto il reale tempo in Q3 contro quello ideale (dato dalla somma dei migliori settori).

Possiamo infatti notare che solo 3 piloti, ovvero Ricciardo, Rosberg e Hulkenberg sono riusciti a mettere assieme il giro più veloce nel fatidico Q3.

In particolare Alonso e Kvyat ci sono andati molto lontani, con il Russo che sarebbe potuto essere addirittura in sesta posizione, davanti al compagno di squadra. Inutile parlare delle Ferrari, con Vettel che non ha nemmeno migliorato i tempi del Q2, ma qui ci arriveremo dopo.

Guardando invece il grafico in cui viene messa a confronto la velocità alla speed trap con la posizione in qualifica, possiamo trarre diverse conclusioni che ci confermeranno anche i dati sui settori (anche se comunque quello di Montecarlo è un rilevamento un po’ anomalo): in primis notiamo una Red Bull che finalmente si pone a livello degli avversari anche nei rettilinei, dopo gli aggiornamenti portati da Renault, poi una Ferrari e una Force India un pò meno efficienti sul rispetto al solito, chiaramente per necessità di downforce, e infine vediamo che Toro Rosso soffre sempre tantissimo a causa di una PU datata.

Ma andiamo ora a vedere cosa ci dicono i settori, partendo dalla rinata Red Bull.

Dove si è assicurato la pole Ricciardo?

I dati ci fanno subito capire che è nel terzo settore che la Red Bull ha fatto la differenza.

Una differenza davvero abissale, che ha relegato il suo primo inseguitore, ovvero Rosberg, ad un enorme un percento di distacco.

Un po’ più sofferto invece il primo settore, quello più veloce, con un distacco di circa l’un percento rispetto a Hamilton, mentre nel secondo settore (quello in cui serve tanto carico) è stato sempre lui il più veloce, subito seguito dalle Mercedes.

Emerge dunque una Red Bull estremamente competitiva e con un chiaro e forte vantaggio negli sforzi di trazione, che da sempre sono stati una peculiarità delle vetture firmate Newey, tenendo però sempre conto di un Ricciardo davvero in grande forma.

Interessante anche analizzare le velocità con una RB11 che si rivela competitiva anche in questo ambito, come vi avevo accennato prima.

Potremmo avere ulteriore conferma di questa inversione di tendenza sul veloce circuito di Montreal, ma di sicuro l’aggiornamento portato da Renault si è fatto sentire e si farà sentire, specialmente su una Red Bull che a differenza delle antenate sembra avere anche una buona efficienza aerodinamica.

Si sono così posti, con grande prepotenza come la nuova seconda forza del mondiale.

Aspettiamo però il Canada per fare ulteriori considerazioni, essendo un circuito molto più completo e non un caso a se stante ( e cucito su misura per la Red Bull) come Montecarlo.

Passiamo ora alla frecce d’argento, che forse così frecce non sono state.

Non ci sono particolari considerazioni da fare, se non che in quanto a efficienza sono sempre loro a dettar legge, notiamo infatti velocità molto buone in ogni settore, ma in particolare è il tempo nel primo e più veloce settore a confermarcelo.

E sempre dai tempi nel primo (ricordiamoci delle curve del casinò) e dalle velocità prima delle piscine possiamo notare l’ottimo bilancio aerodinamico della W06.

Per il resto, la batosta nel terzo settore, dove invece sarebbe dovuta essere molto competitiva, visti i precedenti (soprattutto a Barcellona), per noi che non siamo all’interno del team, si può spiegare con un non totale adattamento del set up meccanico alla nuova mescola ultrasoft che ha debuttato in questo weekend.

Sarà dunque molto interessante vedere come reagiranno in Mercedes in Canada sulle stesse specifiche di gomma..

Weekend complicato anche per la Ferrari (ormai è routine), con il più importante rompicapo che affligge la Rossa, che è tornato a farsi vedere, ovvero: perché non si migliora da Q2 a Q3 ?

E’ infatti inutile parlare di performance se poi queste non vengono fuori nel momento più cruciale della qualifica, quando c’è meno traffico, la pista è più gommata si girano i “manettini” e tutti migliorano.

Le cause anche in questo caso possono essere ricercate nella gomma.

Probabilmente si tratta di un problema nel non riuscire a mettere nella giusta finestra di utilizzo le coperture, altrimenti i commenti dei piloti che parlano di improvvise mancanze di grip sarebbero indecifrabili.

In realtà credo che anche in Ferrari non lo sappiano con certezza, ma è un dato di fatto che non non utilizzino sistemi per far aumentare la temperatura e diminuire le pressioni della gomma, come ad esempio Mercedes e Red Bull.

Per il resto, tenendo conto dei dati che abbiamo,notiamo una Ferrari che come al solito perde sempre di meno nel misto veloce dove c’è bisogno di un buon bilancio, ovvero nel secondo settore. Le performance non di rilievo nel primo settore si possono probabilmente spiegare con l’assetto più carico scelto per Monaco che deve aver intaccato l’efficienza aerodinamica della vettura

Molto più interessante invece parlare del terzo settore dove troviamo una Ferrari ai livelli di Mercedes. Questa inaspettata performance (soprattutto dopo le batoste in Spagna), credo che si possa spiegare sia con un buon lavoro di Ferrari nel trovare il giusto set up meccanico per far funzionare al meglio una gomma, che di suo può in un certo senso arginare i problemi di trazione, sia con l’incontestata bravura dei piloti della Rossa. Ho infatti a lungo parlato dei problemi nell’erogazione di potenza della SF16-H e di sicuri non sono cose che si risolvono da un Gp all’altro.

Importante anche fare un accenno a Force India e Toro Rosso. Partendo dalla sorellina della Red Bull possiamo dire che il weekend per loro è stato molto buono. La vettura si è rivelata molto competitiva, confermando l’ottimo telaio di cui vi ho spesso parlato. Come anche per la Ferrari il settore in cui si è rivelata più efficace è il secondo, mentre nel primo e nel terzo credo che abbia sofferto di più per lo stesso motivo, ovvero la PU.

L’unità Ferrari 2015 non è all’altezza delle PU 2016 in quanto a potenza, rendendo così la Toro Rosso molto lenta sul dritto, ma dobbiamo anche ricordarci della guidabilità di quel motore, che probabilmente va ad infierire sul telaio, con cui si cerca di compensare. Continuerà dunque ad essere una grande sofferenza per i torelli, specialmente nel prossimo appuntamento.

Weekend decisamente positivo anche per la Force India, che dopo essersi dimostrata una vettura veloce ma con problemi di carico, è riuscita a reagire alla grande a questi problemi, mettendo in pista una vettura competitiva anche sulle stradine di Montecarlo, grazie anche a qualche aggiornamento aerodinamico.

Per il momento è tutto, ci vediamo in Canada su un circuito interessante e completo, dove potremmo fare qualche analisi più veritiera ed interessante, occhio però al muro dei campioni, ciao!!!

GRAFICI SULLA GARA

a cura di Gianluca Medeot

F1 | I “mal di pancia” di Sebastian Vettel

I Gran Premi di Spagna e Montecarlo hanno lasciato strascichi importati nell’umore di Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e Lewis Hamilton.

Se i piloti di Mercedes e Red Bull possono consolarsi con la vittoria e la pole-position conquistate nel principato, l’umore del ferrarista è decisamente più nero. Da un po’ di tempo a questa parte l’attaccamene al team ha subito una drastica sterzata, come si può intuire dalle ultime dichiarazioni. I piazzamenti e la mancata competitività della sua SF16-H iniziando a stargli stretti. Il ragazzo scalpita. All’interno del team Ferrari traspare una certa tensione, anche sul fronte del management e il podio spagnolo e il quarto posto alle spalle di Perez suonano come una sconfitta.

In casa Red Bull, il debutto con vittoria di Max Verstappen, ha restituito vitalità a Daniel Ricciardo che con un giro stupendo a Montecarlo ha voluto mandare un segnale importante, oltre a firmare la pole-position. Il secondo errore consecutivo del box però gli ha negato nuovamente una vittoria che sarebbe stata più che meritata. L’italo-australiano era saldamente al comando della corsa. La delusione è stata tanta. Il sorriso è scivolato via dal volto e non sono mancate le critiche (più che giuste) nei confronti del team.

Il successo conquistato domenica scorsa avrà contribuito a stemperare gli animi di un Lewis Hamilton in contrasto col suo team. Qualcuno ha parlato anche di un possibile licenziamento. Con la vittoria l’inglese ha firmato la prima vittoria stagionale riducendo il distacco dal compagno, solo settimo al traguardo.

Tutti segnali che possono far pensare a movimenti clamorosi, anche se è ancora troppo presto per fare del fanta-mercato piloti. Non ci resta che stare attenti e vedere cosa succederà nei prossimi fine settimana.

F1 | Gian Carlo Minardi “Tensione Ferrari. Red Bull in ascesa”

A inizio stagione la Ferrari si era presenta ai nastri di partenza come l’antagonista principale della Mercedes, ma sono bastati sei gran premi per ridimensionare radicalmente la situazione. Fin dal primo appuntamento australiano è stata evidente la superiorità delle frecce d’argento di Lewis Hamilton e Nico Rosberg e il ritardo di Maranello.

Si è aggiunta però anche la Red Bull che ad ogni gara è stata in grado di risalire la china, supportata da un ottimo telaio e aerodinamica e da una buona power-unit Renault, fino a raggiungere il successo con Max Verstappen in Spagna. L’arrivo del giovanissimo olandese ha contribuito a dare una spinta anche a Daniel Ricciardo, che a Montecarlo firma la pole-position grazie ad un giro perfetto. Purtroppo ci ha pensato, per la seconda volta, il box a rovinargli la corsa “consegnando” il successo nella mani di Hamilton.

La Mercedes, indipendentemente da alcuni problemi di affidabilità ed errori, si è dimostrata nuovamente una macchina inavvicinabile. Inoltre, quando è attaccabile, ci pensa la strategia Red Bull a sbagliare. A Montecarlo, come in Spagna, a rimetterci il gradino più alto del podio è stato Daniel Ricciardo” commenta Gian Carlo Minardi. L’italo-australiano non ha risparmiato critiche al team “In alcuni circuito la Red Bul è superiore alla Ferrari, grazie ad un ottimo telaio, nonostante un motore che cede ancora qualche “cavallo” a Maranello. Fin dall’inizio della stagione la SF16-H non si è dimostrata quell’arma perfetta per sconfiggere i Campioni del Mondo in carica tedeschi. Più volte abbiamo sottolineato quanto il distacco sia rimasto invariato. Discorso inverso per Milton Keynes. Dopo un 2015 difficile, stanno recuperando il gap” prosegue il manager faentino

Il quarto posto di Sebastian Vettel a Montecarlo, alle spalle della Force India del messicano Perez, e il terzo posto spagnolo sono risultati che iniziano ad andare stretti al tedesco “All’interno del team traspare un forte nervosismo, soprattutto da parte di Vettel che ha cambiato drasticamente i suoi commenti anche nei confronti del team. Il ragazzo scalpita e i piazzamenti iniziano a stargli stretti. Maurizio Arrivabene, di suo, continua a puntare la Mercedes, ma un eventuale terzo posto nel Mondiale sarebbe una sconfitta

Montreal potrebbe essere un’importante banco di prova, sia per Ferrari che per Red Bull “Avremo le stesse mescole usate a Montecarlo e il meteo potrebbe incidere sulle scelte. Grazie ai lunghi rettilinei il telaio e l’aerodinamica hanno un ruolo importante, così come l’impianto frenante. La Red Bull proverà a sopperire al divario di potenza con la bontà del disegno di Adrian Newey” conclude Minardi

F1 | Gp Montecarlo – PAGELLE

Lewis Hamilton – 9 bravissimo e perfetto in tutta la gara, rischiando anche con la strategia.

Daniel Ricciardo – 8 dopo lo strepitoso tempo stampato in qualifica che gli è valsa una pole incredibile, ha dovuto cedere di fronte all’ennesimo errore dei box.

Sergio Perez – 8,5 gara strepitosa per il messicano che ha ottimizzato al massimo la Force India, nonostante i problemi economici

Sebastian Vettel – 7 un voto tutto suo e non della Ferrari. Ha commesso troppi errori, anche se non so quanto per colpa sua. Un Vettel che inizia a scalpitare e impaziente verso quei risultati che non arrivano

Fernado Alonso – 8 strepitoso giro dopo giro. Il distacco dalla vetta è importante, ma ha saputo aggredire con la sua tenacia e capacità di guida migliorandosi dopo ogni passaggio. Ha surclassato il suo compagno

Nico Hulkenberg – 7,5 allineato a quanto fatto dal suo compagno. Punti importanti per la Force India.

Nico Rosberg – 7 sotto tono anche se era evidente che avesse dei problemi. Anche in qualifica però non è stato il solito Nico, soprattutto in un circuito dove l’aveva fatto da padrone negli ultimi anni

Carlos Sainz – 7 in questo momento è l’unico punto di riferimento della Toro Rosso, che sta trovando anche serenità sul fronte della motorizzazione dopo l’accordo con la Renault. Lo spagnolo si sta dimostrando pilota da top team

Jenson Button – 7 anche se è arrivato dietro al compagno, ha portato punti importanti alla Mclaren-Honda che inizia a vedere la luce infondo al tunnel

Felipe Massa – 6 anche se non credo che la colpa sia principalmente la sua per il risultato sia in qualifica che gara

F1 | Gp Montecarlo – Il PUNTO “Zampata di Hamilton. Ferrari dietro anche alla Force India”

[media id=197 width=600 height=400]

Un Gran Premio di Montecarlo che poteva essere ancora più movimentato viste le condizioni atmosferiche, ma che ha saputo regalarci errori, in pista e ai box, sorpassi e lotte. Bravissimo Lewis Hamilton che ha portato a casa la prima vittoria stagionale, rosicchiando punti importanti a Nico Rosberg, aiutato anche dall’errore ai box Red Bull durante la sosta di Daniel Ricciardo.

All’interno del team di Milton Keynes dovranno rivedere qualcosa, poiché non è la prima volta che incappano in queste situazioni, anche se si stanno confermando prepotentemente come seconda forza del mondiale, ai danni della Ferrari. L’australiano consolida la sua posizione in classifica dando vitalità a questa stagione. Peccato per l’errore di Max Verstappen, molto nervoso durante l’intero week-end.

Certamente deludente la prova della Ferrari, che saluta il principato con solamente il quarto posto, alle spalle della Force India e di un bravo Perez, di Sebastian Vettel. Decisamente troppo poco. Dall’umore e dalle dichiarazioni del tedesco si era già intuito che qualcosa non stava andando per il verso giusto. E’ evidente il suo disappunto e i piazzamenti iniziano a stargli stretti. Il ragazzo inizia a scalpitare. Le sue dichiarazioni nei confronti del team stanno cambiando. Errore da principiante per Kimi Raikkonen che per tutto il fine settimana non è mai stato incisivo, probabilmente non supportato dalla vettura. Certamente il divario col compagno è significativo. Lo “zero” costa punti importanti anche alla Ferrari in ottica Mondiale.

Decisamente positiva invece la prestazione della McLaren-Honda che marchia la quinta posizione con Fernando Alonso e la zona punti anche con Jenson Button. In alcuni momenti lo spagnolo ha provato anche ad impensierire Vettel. Iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel.

Historic Minardi Day | Pierluigi Martini vi aspetta a Imola con la sua M189

Tra i grandi protagonisti dell’Historic Minardi Day, in programma il prossimo 25 giugno all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, non poteva di certo mancare Pierluigi Martini che sfreccerà lungo 4909 metri di pista al volante della sua M189 con cui riuscì a conquistare la prima fila in America, la zona punti a Silverstone, Estoril e Adelaide e la testa della corsa durante il Gran Premio del Portogallo “La M189 era come un vestito su misura. Rispetto alle F1 di oggi, quelle vetture erano molto più piccole e sembrava di essere veramente a contatto con l’asfalto

Grazie al suo passato è l’icona del Team Minardi F1. Ha portato al debutto la M185, la prima monoposto F1 firmata dalla scuderia faentino, ha conquistato il primo punto mondiale nel Gran Premio degli Stati Uniti nel 1988 e corso 104 Gran Premio, su 120, al fianco di Gian Carlo Minardi. Nel suo palmares svetta anche la vittoria nella 24 Ore di Le Mans nel 1999. Ha dato un seguito al binomio Minardi-Martini degli anni ’70 quando suo zio, Giancarlo, corse con la Scuderia del Passatore ed Everest di un giovanissimo Minardi in Formula 2.

Sarà una grandissima giornata di festa dove tutti gli appassionati e tifosi, del Minardi Team e non solo, potranno rivivere un capitolo importante della ricerca italiana nel Motor-sport. Gian Carlo Minardi, insieme al suo Minardi Team, ha saputo formare piloti, tecnici e ingegneri di talento che si sono messi in evidenza in Formula 1, regalandoci numerose emozioni. Insieme a Gian Carlo ho festeggiato traguardi importanti come il debutto in Brasile, il primo punto mondiale a Detroit, la prima fila in America e la testa del Gran Premio ad Estoril e diversi arrivi nella zona punti” commenta “Piero” Martini “Poter ricordare tutto questo a Imola, uno dei circuiti più belli, sarà fantastico. Ci sarà la possibilità di veder sfrecciare le macchine in pista, ma anche di vederle da vicine

I motori verranno accesi a partire dalle ore 9.00 coi primi giri di pista delle vetture di Gran Turismo e Supercars, apripista alle esibizioni delle F2, F3 e F1, ma già della 8.00 i cancelli dell’area Paddock e box saranno aperti per vedere da vicino le monoposto del Minardi Team F1, della Scuderia Toro Rosso e alcuni pezzi unici e storici come la F3 Chevron-Toyota B38 con cui Elio De Angelis vinse la gara di Montecarlo ed il Campionato Italiano nel 1977, la March-Bmw Schnitzer 732 che pilotò Ernesto “Tino” Brambilla, la Formula 3000 con cui Martini vinse a Imola e tante altre.

Historic Minardi Day | Intervista a Gian Carlo Minardi

Il 25 giugno 2016 sarà una data importate per la storia del Minardi Team. All’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola andrà in scena l’Historic Minardi Day, un’intera giornata dedicata alla storia della scuderia faentina fondata da Gian Carlo Minardi che per oltre vent’anni ha calcato la scena mondiale. In pista, insieme alle monoposto di Faenza, anche le vetture di Formula 2 e Formula 3. Lo spettacolo però non sarà solamente lungo i quasi 5 km di pista. Tutti gli appassionati potranno accedere all’area Paddock e ai box, dove saranno esposte i ventuno modelli del Minardi Team, (dalla M185 alla PS05), le dieci Toro Rosso e alcuni pezzi storici e unici come la  F3 Chevron-Toyota B38 di Elio De Angelis, oltre ad incontrare i piloti. Non mancherà la musica dei DJ e lo spazio per la cucina.

Abbiamo quindi raggiunto Gian Carlo Minardi per farci raccontare cosa dovremo aspettarci dall’Historic Minardi Day. Ecco cosa ci ha detto. 

[media id=196 width=600 height=400]

Historic Minardi Day | Lo spettacolo tra pista e paddock con F1, musica e street food

Mancano solamente 30 giorni all’Historic Minardi Day, in programma nella giornata di sabato 25 giugno all’Autodromo di Imola. L’Enzo e Dino Ferrari si appresta a riabbracciale la Formula 1 e le monoposto di Formula 2 e Formula 3 che hanno contribuito a scrivere pagine importanti dei 35 anni della storia del Minardi Team, dell’autodromo imolese e del Motor-sport.

I motori verranno accesi a partire dalle ore 9.00 coi primi giri di pista delle vetture di Gran Turismo e Supercars, apripista alle esibizioni delle F2, F3 e F1. Il momento clou sarà alle 12,30 quando tutti i riflettori saranno rivolti verso le monoposto, grazie alla disponibilità dei numerosi collezionisti, firmate da Gian Carlo Minardi che dal Gran Premio del Brasile 1985 al GP di Cina 2005 hanno calcato la scena mondiale.

Lo spettacolo però non si svolgerà solamente lungo i quasi 4909 metri di pista. Dalle ore 8.00 i cancelli dell’area Paddock saranno aperti a tutti i tifosi e appassionati, che potranno vedere da vicino le monoposto del Minardi Team F1, della Scuderia Toro Rosso e alcuni pezzi unici e storici come la F3 Chevron-Toyota B38 dell’amico Nick Taylor con cui Elio De Angelis vinse la gara di Montecarlo ed il Campionato Italiano nel 1977, oltre ad incontrare Gian Carlo Minardi e i piloti che hanno contribuito a scrivere pagine importanti dell’avventura del team faentino nel Circus della F1. Non mancheranno le occasioni per mettersi alla prova con sfide virtuali grazie a simulatori professionali, nonchè l’angolo della musica con la Event-car Red Bull e dello Street Food con un’offerta culinaria differenziata grazie ai numerosi stand.

C’è grande attesa e fermento per questa giornata e non può che farmi piacere. L’Historic Minardi Day vuole essere una giornata di sport da vivere insieme a tutta la famiglia, un’occasione per abbracciare il mondo della F1 troppo spesso chiuso. Abbiamo voluto creare un evento dedicato completamente agli appassionati, aprendo non solamente le tribune, ma anche l’area Paddock e box. Sarà anche l’occasione per incontrare i membri dei “Minardi Fans Club San Francisco, Lauria e Paullo”, che hanno già aderito all’evento, e mi fa particolarmente piacere la presenza di Miguel Angel Guerra, il primo pilota che ha corso sotto i colori del Minardi Team in Formula 2” commenta Gian Carlo Minardi

Lo spettacolo proseguirà in pista e nell’area Paddock fino alle 18,30 prima del saluto davanti alla tribuna principale.

Per l’occasione è stato inaugurato il portale ufficiale dell’evento, www.MinardiDay.it,  dov’è disponibile l’intero programma dell’evento e tutti i dettagli sulla giornata all’Autodromo di Imola. Sarà possibile seguire gli aggiornamenti anche tramite i Social Network Facebook e Twitter, usando gli hashtag #HistoricMinardiDay e #MinardiDay, e il sito www.Minardi.it

Il costo del biglietto è di 10€ (gratis per gli Under 12) acquistabile direttamente in Autodromo oppure attraverso il portale Vivaticket (clicca qui)

F1 | Gp Montecarlo – La presentazione di Gian Carlo Minardi

Aspettiamoci un Gran Premio di Montecarlo interessante per vari motivi. Sia dal lato dello spettatore, con l’appuntamento più glamour della stagione, che dal lato tecnico, soprattutto dopo una Spagna movimenta dall’incidente in casa Mercedes e dalla lotta che ha visto impegnati Red Bull e Ferrari. Una Red Bull che parte avvantaggiata (sulla Ferrari), grazie alla bontà del suo telaio. Nonostante una power-unit ancora inferiore a Maranello, in Spagna hanno avuto la meglio. Avendo però rinnovato la fornitura per le prossime due stagioni con la Renault, potranno lavorare più serenamente in ottica 2017. Non mi aspetto invece stravolgimento in testa. La lotta sarà per il terzo gradino del podio

La Pirelli porterà al debutto la nuova mescola Ultra-Soft, che potrebbe fare la differenza su un tracciato poco abrasivo.

La Mercedes, su 13 treni, porterà ben 10 set di Ultra-soft mentre Vettel e Raikkonen ne disporranno “solamente” di nove. Piccole differenze. Durante i test invernali le scuderie hanno avuto un assaggio, ma su un circuito cittadino qualcosa potrebbe cambiare.

L’altra grande variabile saranno le safety-car che possono stravolgere quanto studiato a tavolino. È la gara più corta dell’anno, ma la più impegnativa sotto tutti gli aspetti. In qualsiasi momento i piani studiati possono venire meno e fino alla bandiera a scacchi non si ha la certezze di aver fatto il 100%

In casa Mercedes Lewis Hamilton non ha digerito la decisione del management, che a sua volta inizia ad essere stanco dei suoi atteggiamenti. Si potrebbero aprire soluzione interessanti proiettate verso il futuro.