F1 | GP USA, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi. Vince Hamilton davanti alle due Ferrari. “Regolamenti discutibili”

Se l’assegnazione del titolo piloti è solamente posticipato, in casa Mercedes si sono aperti i festeggiamenti per la conquista del titolo Costruttori, a cui vanno i miei più calorosi complimenti. Anche ad Austin Lewis Hamilton ha dominato in lungo e in largo. La differenza prestazionale tra le due macchine è importante e lo si è visto sia in qualifica che nel sorpasso ai danni di Vettel – autore di una bella partenza – dopo pochi giri dal via.

Dopo la debacle delle ultime gare, la Ferrari ha trovato il compromesso tra prestazione e affidabilità. Molto probabilmente sacrificando parte degli ultimi sviluppi, legati soprattutto alla power-unit, contendendo agli avversari un ulteriore vantaggio. Anche se la matematica tiene in gioco ancora Sebastian Vettel, il mondiale pilota si può dire concluso. La Ferrari dovrà pensare al 2018, mentre il tedesco dovrà cercare di portare a casa almeno il titolo di vice-campione ai danni di un Bottas che in quest’ultima parte sembra in difficoltà, come dimostra il cronometro.

E’ stato un gran premio che ci ha regalato diverse lotte e sorpassi, altre alle novità iniziali con una scenografia molto americana. Bellissima la rimonta di Max Verstappen che dimostra quanto stia crescendo la Red Bull. Peccato per un regolamento al quanto discutibile che lo ha privato di un podio meritato. Questi episodi ledono l’immagine dello sport. Sarà importante vedere come si comporterà la FIA davanti alle esternazioni pesanti che il giovane Verstappen ha rivolto ai commissari. Purtroppo esiste un regolamento e come tale va rispettato. Quotidianamente assisto a questo tipo di irregolarità nelle gara di Formula 4 e credo che in un mondiale si debba dare il buon esempio.

Verstappen è stato “vittima” dei circuiti moderni, con ampie carreggiate e vie di fuga asfaltate. Guarda caso nei tracciati storici questo non succede poiché si rischia di restare insabbiati. Da troppo tempo sostengo che sia sbagliato avere ad ogni gran premio un gruppo di lavoro diverso poiché difficilmente si riesce ad avere lo stesso metro di giudizio nel valutare gli episodi. Si rischia di avere un giudizio soggettivo, anziché oggettivo. Come c’è un unico direttore di gara, nella figura di Charlie Whiting, sarebbe corretto che il suo gruppo di lavoro fosse sempre il medesimo dall’inizio alla fine del mondiale. Non mi sembra una cosa così impossibile e difficile da applicare.

Da sottolineare anche la mossa vincente della Renault con “l’acquisto” di Sainz che ha già portato punti importanti dimezzando il divario dalla sua ex-squadra, la Toro Rosso, che si è dovuta accontentare di un solo punto, chiudendo il weekend anche alle spalle della Williams di Felipe Massa che rafforza il quinto posto tra i costruttori.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Stati Uniti, Hamilton batte 4 a 1 Vettel

Parte questo fine settimana da Austin l’ultimo poker di gran premi che ci porterà fino ad Abu Dhabi per il gran finale, passando per il Messico e Brasile, consegnandoci il nuovo campione del mondo. Il Circus della Formula 1 arriva in Texas, circuito impegnativo con venti curve e diversi sali-scendi nonché terreno fertile per Lewis Hamilton e la Mercedes che hanno trionfato la bellezza di quattro volte nelle cinque edizioni della corsa, lasciando solamente un sigillo al suo diretto avversario Sebastian Vettel, ancora a digiuno però coi colori della Ferrari.

Dopo le ultime debacle la Ferrari è chiamata a dare un segno di riscossa, dimostrando di essersi lasciata alle spalle le difficoltà e di aver risolto i problemi di affidabilità. Probabilmente saranno stati costretti a fare un passo indietro nello step evolutivo che aveva evidenziato un aumento nelle prestazioni, sacrificando contestualmente l’affidabilità. Non sarà un weekend per provare ad attaccare il britannico, ma per difendere il secondo posto, tra i piloti e costruttori, da Valtteri Bottas e dalla Red Bull.

Williams nel mirino
Si accende la sfida nelle retrovie con quattro team racchiusi in una forbice di appena ventiquattro punti. Ad aprire le fila la Williams, quinta, che si sta difendendo prepotentemente dagli assalti di Toro Rosso, Haas e Renault. Al momento il team diretto da Franz Tost è quello più in difficoltà, dovendo fare i conti coi nuovi rapporti politici con Honda che ha voluto Gasly per provare a vincere la Super Formula in Giappone, costringendo la scuderia ad affiancare al rientrante Kvyat il debuttante Hartley mentre la Renault potrà far affidamento sulle qualità dell’ex “torero” Carlos Sainz per conquistare quei punti che gli mancano per lasciare l’ottavo posto. Tra i team “minori” solamente la Force India potrà dormire sonni tranquilli da qui fino al 26 novembre grazie ad un campionato eccezionale in cui è riuscita ad imporsi per il secondo anno consecutivo come quarta forza del mondiale.

Vettel incontra i giovani piloti
Durante lo stage formativo a Fiorano tra i piloti selezionati da FDA e dalla Scuola Federale, in preparazione del Supercorso ACI Sport di inizio novembre, è arrivato a sorpresa anche Sebastian Vettel che si è intrattenuto coi ragazzi. Prosegue il lavoro e il connubio tra le Federazione e la Ferrari volto alla crescita dei giovani piloti partendo proprio dal kart. Questo fine settimana, a Monza, calerà il sipario sul campionato italiano di Formula 4 con l’italiano Lorenzo Colombo  impegnato a difendere il terzo posto.

Gian Carlo Minardi

Carlos Sainz pronto a fare lo sgambetto alla Toro Rosso

Il Gran Premio del Giappone è stata l’ultima corsa dello spagnolo coi colori della Scuderia Toro Rosso. A partire dalla trasferta negli Stati Uniti Sainz dividerà il box Renault col tedesco Nico Hulkenbeg, prendendo il posto dell’appiedato Palmer.

Si preannuncia un finale incandescente nelle posizioni di rincalzo poiché tra la Toro Rosso (sesta nel mondiale costruttori) e la Renault (all’ottavo posto) ci sono solamente dieci lunghezze. In mezzo l’americana Haas con all’attivo un punto in più del costruttore transalpino.

Franz Tost sarà chiamato ad affrontare una vera e propria allerta pilota. Rimasto orfano del figlio d’arte in grado di conquistare 48 dei 52 punti (i restanti quattro sono a firma di Kvyat) trascinando la scuderia in scia al quinto posto della Williams, tra una settimana dovrà fare a meno anche del giovane Gasly, chiamato a sua volta a sostituire l’appiedato Kvyat dal Gran Premio della Malesia. Il transalpino sarà infatti impegnato in Giappone a conquistare il titolo nell’ultimo round del Campionato Super Formula. La Honda avrebbe deciso di non svincolare il pilota.

Se da una parte Carlos Sainz proverà ad aiutare la Renault a scalare la classifica proprio ai danni del suo ex-team, la Toro Rosso tenterà di controbattere la rimonta col ritorno di Kvyat al volante della STR12, mentre è ancora incerto a chi andrà il secondo sedile.

Il passaggio dello spagnolo al fianco di Nico Hulkenberg rientra nella trattativa che porterà nel 2018 i motori Honda a Faenza, lascando anzitempo le power-unit francesi che continueranno ad alimentare la Red Bull di Verstappen e Ricciardo.

“Mi auguro che l’eventuale perdita in denaro derivante dai mancati diritti televisivi sia compensata da accordi economici di cui non siamo a conoscenza poiché in tutti questi movimenti la Scuderia Toro Rosso ne esce, per il momento, indebolita. Si vedono privati del loro pilota di punta, che passa ad un diretto avversario, in un momento cruciale della stagione. Potrebbero attaccare il quinto posto della Williams, ma anche scivolare indietro fino all’ottavo posto con un grave danno in termini di budgets per il 2018” commenta Gian Carlo Minardi

L’ex FIA Budkowski approda in Renault. Minardi “Azione scorretta”

A pochi giorni dall’annuncio di Marcin Budkowski di lasciare il ruolo ricoperto in FIA, la casa francese ha annunciato il suo ingaggio in qualità di direttore esecutivo. Per la Renault si tratta di un acquisto molto importante poiché l’ingegnere polacco, ex responsabile tecnico della Federazione in Formula 1, nonostante non sia un nome conosciuto agli appassionati, è a conoscenza dei segreti tecnologici di tutti i team visto il suo ruolo di spicco all’interno della FIA.

Fin dal momento della sua decisione si sono scatenate reazioni da parte dei team principal, preoccupati proprio per la concretizzazione di questo scenario. Il costruttore transalpino, con questo annuncio repentino, avrebbe voluto giocare di anticipo proprio per evitare dei provvedimenti in aggiunta ai tre mesi di gardening che il polacco dovrà scontare prima di iniziare a coprire il suo nuovo ruolo all’interno del team proprio legato allo sviluppo e alla produzione del telaio R.S. 32.

“Trovo veramente sconcertante questa situazione considerando il ruolo cruciare coperto da Budkowski all’interno della FIA in tutti questi anni. Essendo a conoscenza della maggior parte dei segreti tecnologici dei team, sia attuali che in ottica 2018, trovo assurdo che possa trasferirsi all’interno di un team con un periodo di gardening così ristretto” commenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di Minardi.it

“Chi copre dei ruoli così importanti all’interno della Federazione non dovrebbe avere la possibilità di lavorare successivamente in un team. Almeno questa è la mia idea. Mi sembra una scorrettezza. La Renault avrà certamente un vantaggio” conclude il manager faentino

F1 | Gp Giappone, Minardi “Vettel deve ritrovare la serenità”

E’ già tempo del Gran Premio del Giappone, appuntamento cruciale per Sebastian Vettel dopo gli ultimi due weekend segnati da episodi negativi. Non ci sarà possibilità per un’ulteriore prova d’appello anche se è inutile continuare a piangersi addosso.

Indipendentemente da quanti successo a Sepang (a a Singapore) e nonostante le forti esternazioni del Presidente Marchionne – che non condivido poiché siamo davanti ad un team giovane che deve lavorare passo dopo passo per ricostruire un ciclo vincente – bisogna guardare avanti e a Suzuka il tedesco dovrà portare via forzatamente dei punti a Lewis Hamilton. L’impresa è sicuramente ardua. La Ferrari è chiamata ad affrontare cinque finali.

Certamente resta il rammarico per l’occasione persa poiché vedendo la gara e i tempi segnati lo scorso fine settimana, Vettel avrebbe potuto conquistare 25 punti guadagnandone 10 sul britannico.

Si arriva su una pista storica, veloce e impegnativa dove ogni errore può costare caro viste le vie di fuga ridotte. Non vedo ancora una Red Bull al pari di Ferrari e, soprattutto, Mercedes nonostante le dichiarazioni di Hamilton, ma l’aerodinamica potrebbe sopperire alle mancanze della power unit Renault, intromettendosi nuovamente nella lotta tra i due pretendenti. Gli otto punti portati via al campione britannico da Verstappen sono linfa vitale per Seb. Inoltre le difficoltà accusare dalla Mercedes potrebbero essere un’arma in più per gli uomini di Arrivabene anche se le temperature che avremo in Giappone saranno molto diverse dalla Malesia e Singapore.

Dal canto suo Vettel deve dimostrare di essere un campione del mondo capace di non farsi condizionare dagli episodi negativi, ritrovando velocemente la serenità. Ultimamente ho visto un pilota poco tranquillo, anche nelle dichiarazioni, e il contatto nel giro d’onore con Stroll è un esempio lampante.

Ci aspetta un fine settimana interessante auspicando di assistere nuovamente ad una gara ricca di emozioni.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Malesia, IL PUNTO di Minardi “Occasione persa per la Ferrari. Red Bull termometro del mondiale”

Nella sua ultima apparizione nel calendario del Mondiale di Formula 1 il circuito di Sepang ci ha regalato uno dei weekend più emozionanti della stagione con duelli importanti sia in testa alla classifica che nelle retrovie, oltre alla rimonta di Sebastian Vettel costretto a partire dal fondo dopo il problema nelle qualifiche. Dopo diciannove edizioni la Malesia saluta il Circus, anche se mi auguro di poterla rivedere nel prossimo futuro.

Si chiude con un quarto posto il weekend nero della Ferrari. Un risultato che va decisamente stretto agli uomini di Maranello vedendo i tempi segnati da Vettel e la sua gara perfetta (con giro più veloce). Un vero peccato perché in due gare in cui la Ferrari aveva mostrato di essere presente e una competitività importante il lavoro e’ stato vanificato da problemi di affidabilità ed errori dei piloti. Singapore e Sepang sarebbero state due tappe importanti nella lotta al titolo. La rimonta su Ricciardo nell’ultima parte ha causato un maggiore consumo delle gomme, negandogli l’affondo finale. La Ferrari ha pagato un dazio estremamente pesante qui a Sepang e ora il tedesco è chiamato ad una rimonta non facile, ma neanche impossibile. Resta il rammarico anche per il problema accusa da Kimi Raikkonen.

Lewis Hamilton invece esce rafforzato nonostante una vittoria sfuggita in favore di un Verstappen e una Red Bull che si stanno confermando vero termometro del campionato. Molto bello il sorpasso dell’olandese ai danni del campionato britannico.

Si sta confermando un mondiale condizionato dagli errori.

Gian Carlo Minardi

F1 | A Sepang debutta Gasly, Minardi “Toro Rosso vuole attaccare la Williams”

A sorpresa la Scuderia Toro Rosso ha annunciato l’ingaggio di Pierre Gasly, il giovane driver francese già all’interno del Junior Team Red Bull e protagonista nella Super Formula in Giappone nonché campione in carica della Gp2 (ora Formula 2).

Il suo arrivo alla corte di Franz Tost era stato dato per certo nelle settimane scorte vista l’imponente corte della Renault per portare ad Enstone Carlos Sainz Jr proprio a partire dal gran premio della Malesia, in sostituzione di Jolyon Palmer. Con la rinuncia della buona uscita di 3 milioni di dollari offerta dal costruttore transalpino al figlio d’arte britannico si pensava che il debutto fosse ormai posticipato alla prossima stagione.

Nel fine settimana di Sepang, così come nei prossimi cinque appuntamenti, Gasly farà coppia proprio con lo spagnolo prendendo il posto di Daniil Kvyat, autore di una stagione travagliata e ricca di incidenti ed errori. Nella classifica costruttori, la Toro Rosso occupata il sesto posto con 52 punti – dieci in più della Renault e sette in meno della Williams – di cui solamente 4 sono stati portati dal pilota russo.

“Troppo pochi confrontando i 48 punti conquistati fino ad oggi dal suo compagno di squadra” commenta Gian Carlo Minardi interpellato dai microfono di www.Minardi.it “Attualmente la Toro Rosso occupa la sesta posizione nel mondiale, ma da qui alla fine della stagione vuole giocare tutte le carte per attaccare la Williams espropriandola della quinta posizione.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo da solo Sainz non può bastare” prosegue il manager faentino “Provano a sfruttare la voglia di emergere di un giovane pilota. Sono sicuro che Kvyat saprà trovare il riscatto dopo una stagione difficile”

F1 | Gp Malesia, Minardi “Per Vettel inizia la prima finale”

Per Sebastian Vettel e la Ferrari inizia la prima di sei finali. Sepang sarà una tappa cruciale dopo la débâcle di Singapore per tentare di ridurre il divario da Lewis Hamilton. Proprio l’anno scorso il campione britannico, con la rottura del motore, ha perso il titolo mentre nel 2015 Vettel ha festeggiato il primo sigillo coi colori della Ferrari. Il tedesco è il pilota che può vantare il maggior numero di successi (quattro) lungo i 5.543 metri di Sepang che quest’anno saluterà il mondiale dopo diciannove edizioni.

L’abbandono della Malesia deve far riflettere la nuova proprietà poiché ci sono tante altre realtà (vedi Monza e Silverstone) che faticano a coprire gli esorbitanti costi nonostante numeri record di presenze. L’attuale sistema non funziona e non può reggere poiché gli organizzatori hanno solamente l’introito dei biglietti per far fronte ai costi di gestione. Troppo poco per sopravvivere.

Tornando al weekend, sarà una gara molto tattica dalle molte variabili, a iniziare dal meteo. Tradizionalmente abbiamo assistito a piogge importanti, ma ci sono state edizioni in cui l’asfalto ha raggiunto anche i 59°C. Sul fronte delle gomme la Pirelli porterà all’esordio su questa pista le SuperSoft, sui cui la Ferrari ha puntato in modo decisivo al contrario di Mercedes che ha privilegiato le Soft. Altra grande variabile sarà la safety-car.

Con la doppietta dell’anno scorso, ma soprattutto forte degli ultimi risultati, Daniel Ricciardo e Max Verstappen saranno due avversari molto temibili che potrebbero infastidire la rimonta delle rosse di Maranello.

La Toro Rosso intanto ci ha riservato un’importante sorpresa portando al debutto Pierre Gasly al fianco del confermatissimo Carlos Sainz che però saluterà la scuderia a fine stagione per passare sotto le vesti della Renault. Appiedato quindi il russo Kvyat autore di una stagione travagliata in cui è riuscito a raccogliere solamente quattro punti. La Toro Rosso vuole giocare tutte le carte per conservare il sesto posto, provando ad attaccare la Williams, attualmente davanti in classifica. Per farlo i soli punto dello spagnolo non bastano, provando a sfruttare la voglia di emergere del giovane driver francese.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Singapore, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “In pochi metri Vettel ha vanificato una grande pole”

Un gran premio – il primo corso sotto la pioggia a Singapore – che si è concluso dopo pochi metri dal via, con l’uscita di scena di tre – Vettel, Verstappan, Raikkonen – dei cinque protagonisti di questo mondiale.

Una giornata estremamente negativa per la Mercedes e per Lewis Hamilton si è trasformata in un quasi trionfo, poiché è mancata solamente la doppietta, grazie al cannibale Daniel Ricciardo, sempre abilissimo a sfruttare ogni occasione che gli si presenta. La Red Bull è una macchina che si dimostra a suo agio in questi tracciati tortuosi.

Uno zero gravissimo sia per Sebastian Vettel che per la Ferrari in ottica campionato, anche se mancano ancora sei gare alla fine. La carambola è stata innescata dal tedesco che ha commesso un errore che potrebbe essergli fatale, trascinando un incolpevole Max Verstappen e Kimi Raikkonen, protagonista a sua volta di una straordinaria partenza.

In pochi metri è stato vanificato il lavoro di un fantastico weekend sia da parte degli uomini di Maranello che dallo stesso Vettel, autore di un giro incredibile in qualifica. Come ho già avuto modo di sottolineare più volte è un mondiale condizionato dagli errori. Chi saprà commetterne di meno probabilmente si laureerà campione.

Dal canto suo Lewis Hamilton è stato abile a gestire la corsa senza prendere inutili rischi, portandosi a casa una vittoria che vale oro.

Molto bravo anche Carlos Sainz, quarto con la Toro Rosso e primo tra le scuderie di seconda fascia. E’ stato autore di una gara gestita con le unghie e coi denti conquistando punti importanti per la Toro Rosso nella lotta con la Williams per il quinto e sesto posto. Una Williams che, a sua volta, si è difesa col giovane Lance Stroll.

Restiamo in attesa di vedere cosa decideranno i commissari dopo aver sentito i tre protagonisti della carambola iniziale.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gian Carlo Minardi “Movimenti importanti per tutta la F1”

Tutto secondo copione. Da qualche settimana  era il segreto di Pulcinella e a Singapore sono arrivati a cascata i comunicati ufficiali che hanno completato il mosaico, inaugurando un 2018 ricco di novità sul campo tecnico.

Dopo tre stagioni alquanto disastrose, si interrompe il matrimonio tra McLaren e Honda (oltre 200 le penalità pagate in griglia) col team inglese pronto ad abbracciare per le prossime tre stagioni (a partire dal 2018) i propulsori Renault lasciati liberi dalla Toro Rosso. A sua volta, il colosso giapponese, pur di non abbandonare il Circus, aveva riattivato nelle ultime settimane i contatti con la scuderia di Faenza, annunciando oggi un triennale.

“Per la Formula 1 sono stati movimenti positivi. Da una parte l’arrivo della Renault a Woking potrebbe portare la McLaren nelle zone alte della classifica, puntando a diventare la terzo-quarta forza del Mondiale già a partire dal 2018”

“Nonostante le difficoltà evidenti di Honda, l’accordo triennale con Toro Rosso è molto importante poiché porta all’interno della scuderia una garanzia notevole. Un team di seconda fascia potrà contare sull’appoggio, tecnico ed economico, di una casa ufficiale.

Nelle ultime stagioni la Toro Rosso ha cambiato numerosi fornitori, creando rallentamenti nella progettazione e sviluppo della monoposto. Ho vissuto in prima persona questa situazione. Trovarsi nel mese di settembre, o peggio ancora a novembre, senza un accordo è destabilizzante per il team. Auguro ai giapponesi di trovare finalmente la retta via” analizza Gian Carlo Minardi, interpellato dai microfoni di www.minardi.it a seguito dei comunicati ufficiali diramati da Singapore

Novità anche sul fronte piloti. Dopo tre stagioni lo spagnolo Carlos Sainz Jr saluterà la Romagna, per trasferirsi ad Enstone al fianco di Nico Hulkenberg prendendo il sedile di Jolyon Palmer. Nonostante le indiscrezioni parlassero di un avvicendamento a partire già da questa stagione (da Sepang), lo spagnolo concluderà la stagione coi colori della Scuderia Toro Rosso, prima di trasferirsi nei box della Renault restando comunque sotto contratto con la Red Bull, formando sicuramente una coppia molto interessante col tedesco.

“La Renault deve venire fuori da queste sabbie mobili. Una casa ufficiale non può trovarsi a lottare per il settimo/ottavo posto. Lavorare sulla coppia piloti è un primo passo. Sicuramente ci saranno altri movimenti. Oggi sono stati messi importanti tasselli sul 2018.

Da sottolineare l’ottimo lavoro svolto a Singapore da Giovinazzi coi colori della Haas, fermando il cronometro a pochi decimi da Grosjean, svolgendo prove di durata finalizzate al gran premio” conclude il manager faentino

F1 | Intervista a Gian Carlo Minardi “Liberty Media ha apprezzato il lavoro fatto per il GP”

Il weekend di Monza ha consacrato la Mercedes che con Lewis Hamilton si è portato al comando anche della classifica pilota, ai danni di Sebastian Vettel che non è riuscito ad andare oltre il terzo posto, accusando però un distacco di trentasei secondi dal vincitore. Tra i protagonisti nel paddock di Monza anche Gian Carlo Minardi che a fine settimana ci ha rilasciato un’intervista esclusiva

Gian Carlo, dopo Monza le probabilità iridate della Ferrari sono evaporate?

La Mercedes arriva da due weekend perfetti, supportata da un vantaggio tecnico importante. A Monza non mi aspettavo un distacco così importante ai danni della Ferrari che può controbattere la concorrenza solamente con la serenità e la voglia da parte di tutto il team di ritrovare quei decimi per provare ad impensierire Hamilton e Bottas. C’è bisogno anche di un Kimi Raikkonen che non guidi a corrente alternata. In qualifica, sotto il diluvio, è riuscito a stare davanti a Vettel, per poi perdersi in gara. Il sorpasso subito da Daniel Ricciardo è stato disarmante. Non ha neanche provato a difendersi. Certamente la bilancia si è spostata molto verso la Mercedes, ma nulla è perduto. Ci sono ancora molte gare davanti a partire da Singapore. A Maranello però dovranno guardarsi le spalle anche dalla Red Bull.

La giornata di sabato del Gran Premio d’Italia è stata l’occasione anche per parlare dell’attuale congelamento dei setup

Quanto abbiamo assistito sabato, durante il turno di qualifiche, è qualcosa che non dovrebbe mai succedere. Quell’episodio è figlio di un regolamento a dir poco inutile poiché non regala un maggiore spettacolo – anzi esattamente l’opposto come abbiamo visto con un ritardo di oltre 2 ore – e non porta ad un risparmio economico ai team (tema sempre attuale in F1). Come esistono le gomme rain, deve esserci la possibilità di modificare gli assetti in funzione delle condizioni climatiche. A Monza la situazione è stata esasperata poichè la gara sarebbe stata assolutamente asciutta. Devo fare un plauso al pubblico che pazientemente ha aspettato il corretto svolgimento.

Altro tema caldo sono le penalizzazioni per la sostituzione  dei componenti legati alla power-unit

Altra regola assolutamente da eliminare o modificare. Leggere che un pilota è stato penalizzato di 35 posizioni (quando va bene) con una griglia formata appena da venti macchine mi fa sorridere. E’ ridico che sia il pilota a pagare per un errore tecnico. Già sarà incavolato per non aver potuto finire la qualifica, in aggiunta si vede costretto a partire praticamente dal fondo. Se proprio si vuole mantenere questa regola dovrebbe essere il team a pagare, con la decurtazione di punti nelal classifica costruttori o con una multa economica. Il sistema va rivisto assolutamente poiché si falsano le forze in campo e i risultati. A Monza, senza la penalità delle Red Bull avremo potuto avere una classifica ben diversa e altri colori sul podio. Aggiungo una cosa: la Mercedes, col la supremazia tecnica che si ritrova, può permettersi di cambiare la power-unit, partire dal fondo e arrivare comunque a podio. Non mi sembra una cosa molto sportiva

Abbiamo visto un bellissimo abbraccio con Fernando Alonso

Ci siamo visti sabato, alla fine delle prove libere quando aveva segnato il settimo tempo. Abbiamo scherzato su come avesse fatto ad ottenere quel tempo. L’ho visto molto sereno nonostante le traversie che sta attraversando. Mi fa sempre piacere incontrarlo, anche se purtroppo non abbiamo potuto soffermarci troppo visti i suoi numerosi impegni.

Hai incontrato la nuova proprietà?

Ho avuto il piacere di incontrare e conoscere Chase Carey, personaggio molto espansivo che ha apprezzato il lavoro fatto dall’Automobil Club in occasione della parata. C’è molto da migliorare, ma è stata una bella esperienza, così come bisogna aggiornare alcune strutture del circuito di Monza. Ho toccato con mano le novità introdotte da Liberty Media, come la nuova passerella all’ingresso dell’autodromo che permette ai tifosi di incontrare da vicini i piloti. A riguardo della parata, sarebbe opportuno che i team obbligassero tutti i piloti a partecipare.

A Monza c’era anche una parte del Minardi Team con la F1 Experience

E’ stato un weekend ricco di emozioni. Ho rivisto con piacere diversi amici come il Presidente della Federazione Jean Todt, Jean Alesi e Ermete Amadesi il papà dei Leoni della CEA che a Monza hanno festeggiato i 50 anni, insieme a molti altri con cui abbiamo parlato di F1. Inoltre è stata l’occasione per fare una piccola rimpatriata con Paul Stoddart, Patrick Friesacher e Zsolt Baumgartner – che guidano le vetture biposto portando gli ospiti – e l’ingegner Gabriele Tredozi.

F1 | McLaren – Renault. L’annuncio in settimana

E’ proprio il caso di dire che la pioggia ha smosso le acque. Nella giornata di sabato, condizionata dalla pioggia battente che ha posticipato lo svolgimento delle qualifiche valide per il Gran Premio d’Italia di oltre due ore, Zack Brown avrebbe stretto un accordo con Cyril Abiteboul per la fornitura delle power-unit Renault già a partire dal 2018.

Si chiuderebbe così la collaborazione col colosso Honda dopo tre anni di grandi sofferenze, caratterizzati da numerosi ritiri e problemi, non ultimi quelli che hanno contraddistinti i gran premi di Spa-Francorchamps e Monza.

L’annuncio della fornitura e della nuova partnership potrebbe arrivare già in settimana, nella giornata di giovedì.

La Honda, per cercare di restare nel Circus, potrebbe avvicinarsi nuovamente a Toro Rosso. Già nei mesi scorsi si erano segnalati diversi incontri tra le due parti dopo la rinuncia da parte della Sauber (che proseguirà con la fornitura di Maranello). In queste ore Yusuke Hasegawa, capo Motorsport Honda, sarebbe in volo verso il Giappone per definire il nuovo programma.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, Minardi suona la carica “Strada in salita per la Ferrari, ma si può recuperare”


Che il circuito di Monza fosse terreno fertile per la Mercedes non lo abbiamo certamente scoperto domenica, ma quello che ha stupito è il distacco inflitto agli avversari, Ferrari in primis. Se Lewis Hamilton e Valtteri Bottas hanno potuto guidare in “serenità”, senza correre alcun rischio e utilizzare tutta la potenza del motore (il finlandese ha solamente dovuto scarpinare i primi giri per prendersi il suo secondo posto ai danni di Ocon e Stroll che lo avevano sopravanzato nel nubifragio di sabato) la Ferrari con Sebastian Vettel è stata costretta ad aggredire ogni centimetro della pista coprendo le 53 tornate con un ritmo da qualifica, pagando ugualmente costantemente un distacco di 7-8 decimi al giro.

I trentasei secondi di distacco accusati da Vettel nei confronti di Hamilton (che salgono a 60” ai danni di Kimi Raikkonen) sono preoccupanti e pericolosi per il proseguo del mondiale. Dopo la bella prova di SPA, ci si aspettava una difesa maggiore da parte del team di Maranello, che invece si è dovuta guardare le spalle anche da un’arrembante Red Bull-Renault guidata da uno scatenato Daniel Ricciardo (partito dalla 17esima posizione per colpa di queste assurde penalizzazioni – 25 nel suo caso -), protagonista – tra l’altro – di un sorpasso eccezionale ai danni di Raikkonen alla prima variante.

Col senno del poi, a Maranello devono ringraziare anche l’irruenza di Max Verstappen che ancora una volta si è rivolta contro l’olandese. Protagonista di una partenza straordinaria (partendo 14esimo grazie alle 20 posizioni di penalità) senza la foratura avrebbe potuto lottare per tranquillamente per il podio.

Il risultato del Gran Premio d’Italia cambia quelle che potevano essere le previsioni da qui alla fine della stagione poiché la Mercedes ha messa a segno una stoccata notevole, dimostrando di esser migliorata anche nei tratti più lenti. Il punto forte è nascosto nella power unit. Nei primi giri riescono costantemente a prendere quel vantaggio che gli permette di gestire la corsa, tenendo gli avversari fuori dalla zona-DRS.

Tra quindici giorni ci sarà un altro appuntamento fondamentale, Singapore, e pertanto bisogna mettersi subito al lavoro senza cadere nel caos delle responsabilità. La Ferrari deve ritrovare la competitività per provare a stressare la Mercedes, con un occhio alla Red Bull. Anche se in salita, la strada è ancora lunga e non è il momento per mollare, anche se per la prima volta la Mercedes è davanti in entrambe le classifiche.

Come ho già avuto modo di scrivere, un plauso bisogna farlo a tutti gli appassionati che hanno scaldato le tribune di Monza (specialmente nella fredda giornata di sabato), ma bisogna essere più sportivi. Non si può fischiare un campione del calibro di Hamilton.

Gian Carlo Minardi