F1 | Minardi “Inizio al cardiopalma ma i team stanno cercando la loro dimensione”

Ci stiamo avvicinando solamente al terzo gran premio, in programma in Cina questo fine settimana, ma tra Australia e Bahrain i colpi di scena e i momenti di alta tensioni non sono mancati, vedi i problemi di affidabilità al cambio accusati dai due piloti Mercedes, gli errori in casa Red Bull, l’arrivo di Sakir con solamente 6 decimi di distacco tra Vettel e Bottas passando per la bellissima sorpresa Toro Rosso.

Siamo in un momento in cui i team stanno cercando la loro dimensioni poiché il mondiale è iniziato solamente dopo otto giornate di test, di cui condizioni dal maltempo e dalla pioggia. Certamente insufficienti. Le reali forze in campo non sono ancora emerse. Abbiamo avuto prestazioni altalenanti tra qualifica e gara, anche se la Ferrari ha conquistato due vittorie meritare con Sebastian Vette. Una Ferrari che ha sfruttato il 101% del potenziale della sua vetture e del suo pilota coprendo un numero impressionante di giri mai provato con le Soft.

Analizzando i tempi abbiamo però ancora una Mercedes molto veloce, soprattutto con le mescole Medium e in Cina la Pirelli le riproporrà insieme alle Soft e Ultra Soft. Pertanto sarà interessante vedere il comportamento e le strategie che verranno adottata su una pista che tradizionalmente gioca in favore degli uomini di Toto Wolff. Il gap tra le mescole scelte per Shanghai è piuttosto ampio e questo dovrebbe favorire un maggior numero di strategie.

In casa Toro Rosso sono stati abilissimi a sfruttare con Gasly, protagonista di un fine settimana eccezionale, la debacle Red Bull. La sua sequenza di giri è stata impressionante e gli ha permesso di mettere in sicurezza il risultato da un eventuale attacco di Magnussen agguantando un quarto posto incredibile. Mi auguro che possano continuare su questa strada e che l’aria della Motor Valley faccia bene anche alla Power Unit Honda.

Le novità più interessanti rispetto alla stagione passata stanno arrivando proprio dalla seconda parte della griglia con la sorpresa TR accompagnata dalle ottime prestazioni di Haas e da una buona difesa di Renault con la McLaren che si è portata attualmente al terzo posto nel mondiale. Decisamente sotto le aspettative i risultati di Force India, che arriva da due stagione concluse al quarto posto, e dalla Williams.

Auspici di poter assistere ancora a gran premi così interessanti e carichi di adrenalina con un notevole compattamento della griglia. La qualifica di Sakir ci ha consegnato venti macchine racchiuse in una forbice di 3”.

Gian Carlo Minardi

Dalla Cooper T51 alla Formula E | Tra Passato Presente e Futuro l’HMD 2018 racconta mezzo secolo di competizioni sportive

Senza Passato, non c’è Presente e Futuro” Sono le prime parole che Gian Carlo Minardi pronuncia parlando dell’Historic Minardi Day, in programma dal 5 al 6 maggio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola che quest’anno taglia il traguardo della terza edizione.

Mai come quest’anno copriamo un arco temporale così ampio partendo da vetture degli anni ‘60 fino ad arrivare ai giorni nostri con la Mercedes W07 Hybrid Campione del Mondo e la Formula E che si esibirà a Brisighella in occasione del Trofeo Bandini” prosegue Gian Carlo Minardi

Durante il fine settimana sono attese oltre cento vetture che raccontano quasi mezzo secolo di competizioni sportive. Si parte dagli anni ’60 con la Cooper T51 del 1963, la prima F1 che il Campione John Surtees acquistò per iniziare la sua carriera nel mondiale a quattro ruote, per arrivare al decennio successivo attraverso la Ferrari B2, la Tecno griffata Martini Racing del ’72, la Surtees F5000, Tyrrell P34 – 6 Ruote del 1976 e la Theodore TR1 proseguendo per la March 761, la Minardi M185 che debuttò nel Gran Premio del Brasile sul Circuito di Jacarepaguà con Pierluigi Martini insieme alle “sorelle” M186, M189, M193, PS04B e alla Benetton motorizzata Alfa Romeo, Fondmetal, Dallara, Osella, Fittipaldi F8 guidata nel 1980 da Emerson Fittipaldi e Keke Rosberg, la Jordan 198 di Damon Hill, le Arrows A11, progettata da Ross Brawn, A20 e A21, quest’ultima guidata da Jos Verstappen nel mondiale 2001, Ferrari F92A e F2002 Campione del Mondo con Michael Schumacher, le Toro Rosso STR03 con cui Sebastian Vettel conquistò la sua prima vittoria in F1 nel 2008 sul tracciato di Monza e STR13 e alla Mercedes W04 vincitrice di tre gran premi nel 2013 che sarà portata in pista da Aldo Costa. Insieme alle vetture di Formula 1 grande spazio è stato riservato anche alle vetture di F2, F3, F3000 e Formula Abarth e Italia che hanno saputo formare i campioni, oltre alle vetture GT e Prototipi delle principali case costruttrici tra le quali Abarth, Alfa Romeo, Aston Martin, BMW, Caterham, Lamborghini, Lavaggi, Lotus e Lucchini

Lungo i meravigliosi borghi medioevali, prima di far ritorno al Santerno domenica pomeriggio per la parata finale, sfileranno le auto storiche protagoniste anche del ° Trofeo Circuito del Savio, gara di regolarità turistica che prenderà il via sabato 5 proprio in concomitanza con l’Historic Minardi Day.

Nello splendido borgo medioevale di Brisighella, sabato 5 il pilota della Mercedes – AMG Petronas Motorsport Valtteri Bottas a riceverà l’ambito Trofeo Bandini, arrivato quest’anno alla 25esima edizione che entra a far parte del programma del Minardi Day. Il pilota finlandese, presente anche sabato pomeriggio in Autodromo per una sessione di autografi, arriverà all’Anfiteatro Spada a Brisighella al volante della Mercedes W07 Campione del Mondo partendo da Piazza del Popolo a Faenza, dove alle 18.00 riceverà il Trofeo. Tra i premiati della serata anche il Presidente ACI, nonché’ Vicepresidente FIA, Ing Angelo Sticchi Damiani, Aldo Costa progettista delle F1 Campione del mondo, Riccardo Mosconi Ingegnere di Pista di Lewis Hamilton e il Team Principal & CEO Dilbagh Gill del team Mahindra, protagonista del Campionato Formula E che questo fine settimana arriverà per la prima volta a Roma. Al volante della M4ELECTRO ci sarà il pilota ufficiale Nick Heidfeld che si esibirà in uno show elettrico tra le strade del borgo sfruttando la potenza di 200 KW capace di far raggiungere i 100 km/h in meno di 3 secondi.
Vi aspettiamo tutti nei box di Imola per vivere insieme mezzo secolo di Motorsport” conclude Gian Carlo Minardi

BIGLIETTI
E’ possibile acquistare i biglietti di ingresso all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola – sabato 5/domenica 6 e/o per l’intero fine settimana – attraverso TicketOne oppure direttamente in Autodromo. Il biglietto darà accesso al paddock e ai box dell’ Enzo e Dino Ferrari e alle manifestazioni presenti in autodromo oltre ad effettuare dei giri di pista a bordo di Auto Sportive guidate da piloti professionisti.

SOCIAL MEDIA & SITO WEB
Per restare sempre aggiornati sulle numerose novità legate alla Terza Edizione dell’Historic Minardi Day visita il nostro sito web e i canali sociali utilizzando anche gli hashtag ufficiali #HMD e #HistoricMinardiDay

Ecco gli indirizzi:

SITO WEB:
http://minardiday.it/

FACEBOOK:
https://www.facebook.com/minardiday/

TWITTER:
https://twitter.com/minardi09

F1 | Gp Bahrain, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Nonostante i pochi sorpassi, il gran premio inaugurale di Melbourne è stato interessante dal punto di vista tecnico soprattutto per i tempi sul giro. Con l’appuntamento del Bahrain si arriva su un tracciato vero con temperature più elevate e potrà essere una tappa significativa per distinguere le forze in campo.

In questi quindici giorni tutti i team hanno lavorato alacremente per portare numerosi step evolutivi e da quanto si percepisce è iniziato anche con largo anticipo il mercato piloti. I nomi più gettonati sono Daniel Ricciardo, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas.

Sarà un weekend da seguire con attenzione poiché da una parte abbiamo una Mercedes che dovrà trovare il pronto riscatto dopo l’errore commesso domenica in favore di una Ferrari che a sua volta deve riconfermare quanto di buono fatto in gara e provare a diminuire l’ingente gap accusato nella qualifica australiana. Terzo incomodo la Red Bull che dovrà mettersi in discussione dimostrando di avere le carte in regola per infastidire la scuderia di Maranello.

Dopo il positivo esordio con le due vetture in zona punti (Alonso ha chiuso davanti alla Red Bull di Max Verstappen), anche la McLaren è chiamata ad un’importante conferma anche se dovrà guardarsi le spalle da una crisi economica a cui non è certamente abituati, che potrebbe condizionare l’andamento della stagione. Momento non facile anche in casa Williams, nonostante il motore Mercedes, che ha fatto una scelta azzardata – dettata anche da esigenze economiche – puntando su due piloti giovanissimi il cui più esperto (Stroll) ha appena 19 anni e 20 gp alle spalle.

Secondo appello per Toro Rosso, Sauber e Force India che all’Albert Park non hanno brillato. E’ ancora presto per emettere sentenze poiché sia in casa TR che Sauber ci sono piloti giovani ed inesperti (eccezion fatto per lo svedese Ericsson)

Sarà un weekend ricco di spunti da seguire fin dalle prove libere.

Gian Carlo Minardi

[VIDEO] Aspettanto l’Historic Minardi Day vi auguriamo Buona Pasqua

In occasione degli auguri pasquali, con un video-messaggio Gian Carlo Minardi da appuntamento a tutti gli appassionati all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari e nei principali borghi medioevali romagnoli dal 5 al 6 maggio in occasione della terza edizione dell’Historic Minardi Day che quest’anno unisce le sinergie col Trofeo Bandini – in programma sabato 5 – , assegnato al pilota Mercedes – AMG Petronas Motorsport Valtteri Bottas che arriverà a Brisighella verso le 17.45 a bordo della W07 Campione del Mondo 2016 partendo da Faenza.

Il pilota finlandese sarà presente anche in autodromo nella giornata di sabato per una sessione di autografico prima di trasferirsi a Faenza, mentre domenica dal box Mercedes scenderà in pista anche la W04 2013 con al volante il progettista Aldo Costa, cresciuto nelle fila del Minardi Team, insieme ad oltre 30 F1 e a molte altre vetture di F2, F3, Gp3, F. Abarth e GT e Prototipi.

Dopo il successo della passata stagione con la sfilata di vetture storiche fra le splendide colline romagnole, anche quest’anno l’intenso programma in pista e in autodromo a Imola sarà arricchito con diversi eventi volti ai collezionisti e appassionati di vetture storiche che coinvolgeranno, a partire da sabato 5, gli splendidi borghi medioevali concludendo il viaggio all’interno del tracciato del Santerno domenica 6 con una parata esclusiva.

Nasce il 1° Trofeo Circuito del Savio, gara di regolarità turistica che si snoderà tra i meravigliosi borghi medioevali di Brisighella e della provincia di Ravenna, toccando il percorso che vide Enzo Ferrari vincere il Circuito del Savio nel 1923, prima di far ritorno al Santerno insieme a tante altre auto storiche protagoniste della suggestiva parata dedicata alle vetture d’epoca, organizzata in sinergia con il Crame, e del programma “Ruote nella Storia”, promosso insieme all’associazione “I Borghi più Belli d’Italia” nata nel 2001 volta a valorizzare e promuovere il grande patrimonio di storia, arte e cultura dei piccoli centri italiani d’eccellenza.

L’angolo di F1BlogTech | Always keep pushing

di Gianluca Medeot

Melbourne, 25 Marzo 2018. Esattamente un anno dopo la Ferrari ci sorprende di nuovo con un’inaspettata vittoria nell’atipico circuito cittadino dell’Albert Park. Un successo forse non meritato come lo scorso anno, viste le diverse variabili che lo hanno determinato. Comunque un successo importante, sintomo di una squadra forte e unita che ci ha creduto fino alla fine…

Per prima cosa, al fine di una analisi più chiara ed efficace, risulta importante delineare le caratteristiche del circuito dell’Albert Park

Con i suoi 5.3 km è uno dei circuiti più lunghi del mondiale e per le sue numerose curve e sezioni tecniche richiede un livello medio alto di carico aerodinamico.

Si presenta come un circuito impegnativo per il consumo dei carburante e molto stressante per i freni.

Il primo settore è quello più veloce, che predilige una buona efficienza in rettilineo (intesa come connubio tra potenza della PU e cx ), ma richiede anche dei buoni sforzi di trazione per la sequenza di curva 3/4/5.

Nel secondo settore servono invece un ottimo bilancio aerodinamico e tanto carico per poter affrontare al meglio i curvoni e i veloci cambi di direzione.

Nel terzo settore, infine, servono carico e tanta trazione per le curve tecniche come la 13, la 14 e il tornantino della 15.

Premesse le caratteristiche del tracciato andiamo dunque a vedere cos’è emerso dalle qualifiche, in particolare prenderemo in analisi le 10 vetture entrate nel Q3 (i valori di Bottas non sono da considerarsi veritieri in quanto inerenti al suo giro in Q2).


% di distacco dalla pole dei tre top team ( Mercedes, Red Bull e Ferrari).


% di distacco dalla pole (Mclaren, Haas, Renault, Williams e Force India).

I grafici con i distacchi percentuali rispetto alla pole position, al momento non sono significativi, ma a campionato inoltrato risulterà interessante tenerli d’occhio così da poter capire i trend di evoluzione (o di involuzione) dei diversi team.


Confronto tra i tempi segnati nel Q3 e i tempi ideali dati dalla somma dei migliori crono nei tre settori del circuito.

Analizzando il grafico con il confronto tra i tempi segnati nel Q3 e i tempi “ideali” notiamo in primis che quasi tutti i piloti sono riusciti a segnare il loro miglior crono nel momento fondamentale, cosa non banale in un circuito cittadino e con gomme con finestre di utilizzo così ristrette.

Importante sottolineare che Verstappen si sarebbe potuto qualificare in prima fila assieme ad Hamilton, scavalcando così le due Ferrari. Stessa cosa per Sainz che aveva la possibilità di piazzarsi addirittura in sesta posizione.

Abissale il distacco inflitto da Hamilton agli avversari. Credenza comune vuole che tutti i meriti di queste performance aliene vengano date al famoso “bottoncino Mercedes”, non tenendo assolutamente conto del fattore umano. Dopo un primo stint su gomme usate, Lewis nel secondo stint è riuscito davvero a fare la differenza rispetto ai suoi avversari, sfoderando una guida estremamente pulita e al contempo molto aggressiva.

In particolare Hamilton ha guadagnato tantissimo tempo nelle staccate (fattore ben visibile negli on-board), e nel primo settore.

Confronto fra le velocità massime registrate alla speed trap e la posizione in cui il pilota si è qualificato.

Il grafico con il confronto tra le velocità massime e il risultato in qualifica ci fornisce i primi fondamentali elementi di analisi. In primis si può notare che le Ferrari sono risultate le più veloci, a conferma del tanto discusso alleggerimento aerodinamico attuato dalla casa di Maranello.

A suffragare le capacità della PU Ferrari, la Haas si piazza terza nella classifica delle velocità massime, poco distante dalla Mercedes.

Estremamente bassi i valori segnati dai quattro motorizzati Renault, con la PU Francese che soffre in maniera evidente il confronto con gli avversari in quanto a potenza massima.

Passiamo ora all’analisi vera e propria dei distacchi percentuali e delle velocità massime nei tre settori del circuito. Questa volta la FOM oltre ai tempi nei settori, ha fornito una mappa con la divisione della pista in mini settori, nella quale viene riportato chi sia stato il più veloce nel confronto tra Hamilton (azzurro) e Raikkonen (rosso).

Guardando la mappa dei micro settori si può subito notare che nei rettilinei e in generale nelle zone di minimo allungo, è stata la Ferrari a farla da padrone.

La squadra di Maranello ha lavorato molto sull’efficienza in rettilineo, ottenendo ottimi risultati.

Questa scelta sembra che sia stata dettata dai problemi relativi all’elevato consumo di carburante della PU.

Un evidente (numericamente parlando) alleggerimento aerodinamico, che si è rivelato fondamentale per affrontare una gara dove i team devono usare (secondo le simulazioni) 104 dei 105kg di carburante a bordo.

Chiaramente tutto ciò ha anche delle conseguenze negative che si riflettono nelle velocità di percorrenza in curva e in frenata, portando i piloti a dover frenare leggermente in anticipo.

Dall’analisi dei settori risulta infatti che proprio nella sezione più tecnica del circuito (ovvero il terzo intermedio) la Ferrari ha racimolato il distacco più alto. In particolare dall’analisi degli on-board risulta che tra curva 11 e 12 Raikkonen si sia preso quasi due decimi. Un’eternità, proprio nel veloce cambio di direzione dove lo scorso anno le rosse uscivano 10 km/h più veloci delle Mercedes.

Una spiegazione potrebbe essere il passo più lungo della vettura (anche se non ancora lungo come quello della Mercedes), scelta tecnica con la quale i piloti ma anche i tecnici stessi (nel momento della scelta dell’assetto) possono trovare delle iniziali difficoltà.

In generale la vettura sembra composta e non tendente al sovrasterzo, a differenza della Mercedes, la quale invece fa di uno dei suoi punti di forza l’inserimento in curva. I piloti possono tenere traiettorie molto interne e tagliare i cordoli senza che la macchina salti e si scomponga. Questo è storicamente uno dei vantaggi delle frecce d’argento, sulle quali quest’anno è stata introdotta un’ulteriore evoluzione del terzo elemento idraulico, a differenza della Ferrari che si mantiene su una soluzione più classica a molla.

Analizzando i grafici si nota subito che nel primo settore Hamilton ha fatto davvero la differenza rispetto ad ogni altro pilota, un gap che credo trovi spiegazione solo nelle qualità del pilota.

Passando alla Red Bull invece, saltano subito all’occhio le velocità molto basse in ogni settore, causate dai noti problemi di PU, ma anche dalla volontà del team di mantenere un assetto carico (o almeno così sembra guardando la sezione frontale della vettura).

Rumors parlano di una Red Bull con velocità pari a quelle Mercedes in curva, ma non ci sono ancora i dati per confermare queste voci.

Ad ogni modo, guardando il gap nel terzo settore si può notare che la Red Bull è stata la scuderia che più si è avvicinata alla Mercedes grazie alle sue doti telaistiche e ai suoi eccellenti sforzi di trazione.

Anche la RB14 è una vettura che si può permettere di affrontare i cordoli con aggressività, caratteristica che si sposa perfettamente con lo stile di guida dei suoi due giovani piloti.

Infine una menzione per Haas e Renault che grazie ad un buon pacchetto complessivo sono risultate molto competitive sia in gara che in qualifica.

Spingersi oltre nell’analisi porterebbe a cadere in errori anche banali. Mi riservo dunque di aspettare i prossimi due Gp per trarre qualche conclusione più approfondita.

Passiamo ora alla gara!

Tabella con i componenti della PU usati da ogni pilota.

Punti nel mondiale costruttori.

GRAFICI SULLA GARA (a cura di Niccolò Arnerich)

Fin dalle simulazioni di gara del venerdì, la strategia piú veloce sembrava essere quella ad un solo pit-stop in cui si partiva con la US, gomma usata nella Q2, e si cambiava mescola al 21° passaggio passando alla gomma Soft. Altre strategie, come quella provata dalla RedBull, SS-S, erano di alcuni secondi più lente, ma nel caso del team inglese non sono risultate efficaci per via del traffico.

Simulazioni strategie di gara con i dati del venerdì.

LA STRATEGIA DI GARA
IL PRIMO STINT
Lo start è stato lineare con i piloti nelle prime file che hanno mantenuto le loro posizioni. La Ferrari si è trovata con una chance molto importante fra le mani: giocare con le strategie di Raikkonen e Vettel provando a sopravanzare Hamilton. Gli strateghi della Ferrari, con a capo Inaki Rueda, hanno provato quindi un undercut con Raikkonen e un overcut con Vettel.

L’undercut di Raikkonen non è riuscito poiché il pilota non è stato in grado di “copiare” i tempi della Mercedes di Hamilton, come si nota dal grafico sotto, e quindi al momento del pit-stop, al giro 18, si è trovato ad avere un gap di 3,8 secondi, non sufficiente per stare davanti.

La squadra ha quindi deciso di tenere fuori Vettel e sfruttare magari qualche variabile. Se non fosse accaduto niente, il team gli avrebbe montato la SuperSoft e non la Soft come a Raikkonen per provare qualcosa di differente.

La VSC provocata dallo stop di Grosjean, al giro 26, ha determinato l’entrata di Vettel ai box. Il tedesco è stato perfetto nel limare, durante la VSC, quei decimi utili a uscire davanti a Hamilton perchè la strategia era al limite e l’overcut, molto probabilmente, non avrebbe avuto successo (Vettel era davanti di soli 13 secondi e Hamilton ne aveva già 1,7 s). Durante i giri successivi di SC, Vettel è riuscito a scaldare bene la Soft che ha un range di temperature piu’ alto.

Passo gara nel primo stint ( Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo) con la correzione dell’effetto peso dovuto al consumo di carburante. Correzione effettuata con dati magneti marelli 2017 (praticamente corrispondente ai dati 2018).

Qui sopra il grafico del vero passo gara tenendo conto del Fuel Weight Effect ossia della perdita di peso della vettura a causa del consumo di carburante in gara. In questo modo, togliendo la variabile del consumo di carburante, si evidenzia meglio il reale degrado della gomma durante la gara.

Evoluzione del degrado nel primo stint (Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo). Le linee curve sono le linee di tendenza polinomiali, utili a comprendere meglio l’evoluzione del degrado.

Qui è invece analizzata l’evoluzione del degrado durante la gara. I valori nel grafico sono il gap in secondi tra un giro e il suo precedente.

IL SECONDO STINT
Nel secondo stint Vettel ha dovuto tenere dietro Hamilton e non farsi passare. Seppure il pilota inglese sia stato molte volte in zona DRS e abbia avuto l’autorizzazione dal Team a utilizzare mappature più estreme, non è riuscito a sorpassare la SF71H che si è dimostrata molto competitiva dal punto di vista della velocità massima; oltre che una perfetta gestione della fase di difesa da parte di Vettel.

Hamilton ha poi commesso un errore in curva dovuto probabilmente a un settaggio sbagliato del Brake Balance. Infine la W09 di Hamilton ha avuto problemi di surriscaldamento alla Power Unit, non essendo stata la macchina sviluppata per stare in scia ad un’altra vettura.

A Raikkonen è stato chiesto dal suo nuovo ingegnere Carlo Santi se volesse fare un Free-stop, ossia pittare senza perdere la sua posizione e montare la gomma SS per fare un ultimo stint di gara piú aggressivo, ma l’opzione è stata poi scartata perché reputata incerta.

Passo gara nel secondo stint ( Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo) con la correzione dell’effetto peso dovuto al consumo di carburante. Correzione effettuata con dati magneti marelli 2017(praticamente corrispondente ai dati 2018).


Evoluzione del degrado nel primo stint (Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo). Le linee curve sono le linee di tendenza polinomiali, utili a comprendere meglio l’evoluzione del degrado.

Questo è il grafico del passo gara con la correzione del Fuel Weight Effect. Le linee di tendenza evidenziano il degrado gomma effettivo durante lo stint. Dal grafico si evince come il degrado tra la SF71H e la W09 sia molto simile. Ciò significa che la performance in gara delle due vetture è piuttosto simile.

Grafici sulla gara completa:

Evoluzione del degrado durante la gara (Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo). Le linee curve sono le linee di tendenza polinomiali, utili a comprendere meglio l’evoluzione del degrado.


asso gara ( Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo) con la correzione dell’effetto peso dovuto al consumo di carburante. Correzione effettuata con dati magneti marelli 2017 (praticamente corrispondente ai dati 2018).


Passo gara ( Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo) .


Passo gara (Alonso, Perez, Grosjean e Hulkenberg) con la correzione dell’effetto peso dovuto al consumo di carburante. Correzione effettuata con dati magneti marelli 2017 (praticamente corrispondente ai dati 2018).


Evoluzione del degrado durante la gara (Alonso, Perez, Grosjean e Hulkenberg). Le linee curve sono le linee di tendenza polinomiali, utili a comprendere meglio l’evoluzione del degrado.

Per il momento è tutto. Ci vediamo in Bharain!! 😉

F1 | Melbourne, Leclerc “Esordio positivo”

Esordio positivo per Charles Leclerc al volante della Sauber motorizzata Ferrari. Il monegasco ha chiuso la gara al tredicesimo posto senza commettere errori nonostante un weekend non facile iniziato con pista bagnata e su un tracciato studiato solamente al simulatore.

Ha vinto la sua personale sfida, lasciandosi alle spalle sia la Williams di Lance Stroll (staccato di quasi 2,5 secondi) che la Toro Rosso di Brendon Hartley.

Siamo solamente al primo gran premio, ma il campione in carica della Formula 2 non ha tradito le attese concludendo la prima qualifica a soli 80 centesimi dal ben più esperto compagno di squadra Ericsson, sfiorando la Q2 sfuggita per una sbavatura alla curva 4

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, Haas “Risultati favoriti dalla collaborazione con Ferrari”

Insieme alla McLaren sono stati la rivelazione dell’Albert Park. Purtroppo l’ottimo lavoro in qualifica e in gara è stato vanificato da due errori racchiusi in due minuti al pit-stop, anche se questo importante salto in avanti rispetto alla passata stagione è stato possibile grazie ad un’intensificazione della partnership con il reparto corse Ferrari.

Da quest’anno la scuderia americana può contare sulla versione 2018 della power-unit realizzata a Maranello oltre ad un maggior coinvolgimento nella progettazione del telaio, molto simile alla SF71H. Proprio per questo non mi stupiscono questi risultati.

Il sabato Romain Grosjean e Kevin Magnussen avevano piazzato le due Haas in terza fila forti del quinto e sesto miglior tempo, dietro alla Red Bull di Max Verstappen, ma davanti alla Renault di Nico Hulkenberg. Domenica erano in riusciti a fare un ulteriore balzo in avanti sfruttando anche l’errore dell’olandese della Red Bull.

Col doppio ritiro hanno lasciato per strada punti pesanti, ma già in Bahrain avranno occasione del pronto riscatto.

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, McLaren “Sorpresa del weekend”

Sono stati la sorpresa in positivo del weekend australiano portando entrambe le vetture in zona punti. Straordinario Fernando Alonso che ha piazzato la sua McLaren in mezzo alle due Red Bull nonostante una vettura inferiore dal punto di vista del telaio.

Erano reduci dai test invernali di Barcellona poco confortanti, ma sono riusciti a fare dei passi in avanti importanti nonostante i grossi problemi di budget. Alonso ha dimostrato di essere ancora un campione con una grande abilità di guida come ha dimostrato durante il regime di VSC in cui è riuscito a fare il grande miracolo “giocando” sulle traiettorie nonostante il limite di velocità da rispettare.

Un risultato e punti che danno ossigeno ad una scuderia in cerca di sponsor il cui settore Automotive, da quanto si apprende, sarebbe in vendita con un gruppo tedesco (BMW) interessato al suo acquisto.

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, Red Bull può giocarsela con Ferrari e Mercedes

Weekend dai due volti in casa Red Bull che archivia il Gran Premio di Melbourne col quarto e sesto posto di Daniel Ricciardo e Max Verstappen.

Se l’olandese non è stato esente da errori che ne hanno condizionato il risultato finale, l’australiano si è reso protagonista di una prova solida chiusa alle spalle di Kimi Raikkonen nonostante sia stato costretto a partire dall’ottava posizione per un’eccessiva severità dei commissari nei suoi confronti.

A dimostrazione della competitività della RB14, Daniel Ricciardo ha marchiato anche il giro più veloce della gara scendendo sotto il muro del 1’26 (1’25.945) contro 1’26.373 della Ferrari e 1’26.444 della Mercedes.

Gli uomini di Horner animeranno certamente la lotta a tre con Ferrari e Mercedes.

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, Mercedes “La W09 resta la vetture migliore”

Pole position e secondo posto per la Mercedes e Lewis Hamilton che a Melbourne hanno confermato tutta la validità tecnica della W09, sia in termini di potenza che affidabilità, mostrate già a Barcellona. Sono i Campioni del Mondo e sono la vettura di riferimento per tutto il Circus.

Il divario in qualifica tra loro e la Ferrari (6 dec) è reale anche se la domenica diminuisce lievemente, ma sarà una stagione giocata molto sulla strategia e sugli errori. In gara non sono stati perfetti poiché hanno seguito Kimi Raikkonen lasciando libero Sebastian Vettel che ha sfruttato al massimo l’occasione creata col ritiro della Haas trovandosi al colando della corsa. Lewis Hamilton le ha poi provate tutte per cercare il sorpasso ai danni del ferrarista, senza trovare il settaggio ottimale che gli ha permesso di conquistare la pole position, mettendo in mostra anche i limiti del tracciato australiano nonostante le tre zone DRS.

L’errore in qualifica di Bottas ha giocato in modo negativo poiché il britannico si è trovato solo contro i due ferraristi. A Maranello dovranno però stare attenti poiché gli uomini di Toto Wolff non sbaglieranno due volte consecutivamente. In Bahrain, tra dieci giorni, ripartirà la sfida.

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, Ferrari: vittoria capolavoro dei box

La Ferrari, con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, ha inaugurato il Mondiale nel migliore dei modi facendo (quasi) bottino pieno, grazie ad un primo e terzo posto. In Bahrain, tra dieci giorni, si presenteranno in vetta ad entrambe le classifiche. Una bella iniezione di fiducia.

Una vittoria che è stata certamente frutto di un capolavoro del muretto box, coadiuvato da un pizzico di fortuna dovuto alla débâcle Haas. Dal canto suo Vettel è stato abilissimo a sfruttare ogni centimetro delle traiettorie durante il regime di VSC dando il massimo in corsia di box dov’è permessa una velocità maggiore (su questo punto del regolamento ci sarebbe da discutere).

Weekend positivo anche per Kimi Raikkonen che si è trascinato dietro Lewis Hamilton facendogli perdere il contatto col tedesco. Il finlandese è partito col piede giusto e auspichiamoci che durante il campionato non abbia più quegli alti e bassi che hanno condizionato le ultime stagioni poiché la Ferrari, per provare a vincere il mondiale, avrà bisogno anche di lui. A Melbourne abbiamo visto quanto le strategie siano fondamentali, al di la della competitività della vettura.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Australia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Weekend all’insegna di due grandi Campioni”

Il mondiale 2018 di Formula 1 inizia sotto il segno di due grandi Campioni del Mondo, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton che si sono spartiti rispettivamente vittoria e pole position. Certamente un risultato che va stretto all’inglese che si è dovuto “arrendere” di fronte alla Ferrari, brava nella strategia e supportata da Sebastian che ha dimostrato di essere un pilota vincente nel momento del bisogno.

L’errore in qualifica di Valtteri Bottas ha influito negativamente sulla strategia Mercedes che si è trovata in inferiorità numerica contro le due Ferrari, ma sarà un campionato giocato anche sugli errori dove sarà fondamentale il contributo di tutti i principali attori. Nonostante le tre zone DRS, Melbourne si conferma un tracciato ostico per i sorpassi e il finlandese non è riuscito a recuperato le posizioni nonostante il potenziale della sua W09.

Il divario tra Ferrari e Mercedes visto in qualifica (0.664 dec) si riduce in gara anche se tra il miglior giro di Hamilton e Vettel restano 4 decimi. E’ stato una corsa molto tecnica corsa su ritmi elevati (14 vetture a pieni giri con solo la Toro Rosso di Hartley doppiata) con una Red Bull che marchia il giro più veloce con Daniel Ricciardo e chiude al quarto posto alle spalle di Kimi Raikkonen nonostante la penalità (eccessiva) ricevuta dai commissari sulla griglia di partenza. Falsa partenza per Max Verstappen, che dovrà fare mea-culpa dopo gli errori commessi, essendo questa già la sua terza stagione.

McLaren promossa
Fernando Alonso piazza la sua McLaren-Renault al quinto posto, tra le Red Bull di Ricciardo e Verstappen, con Vandoorne a completare il weekend col nono piazzamento. Il team di Woking ha bisogno di questi risultati per andare a caccia di nuovi sponsor che darebbero nuovo ossigeno alla scuderia da cui arrivano segnali poco confortanti. Da quanto si apprende McLaren-Automotive sarebbe in vendita con BMW interessata all’acquisto.

Disastro Haas
Giornata decisamente negativa per il team Haas, dopo i positivi risultati ottenuti in qualifica e nella prima parte di gara. Due importanti risultati sono stati vanificati con altrettanti errori. Resta comunque una macchina da tenere d’occhio, che ha saputo compiere un importante salto in avanti rispetto all’anno passato.

Si chiude li primo gran premio. Tra quindici giorni andrà in scena il secondo atto in Bahrain.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Melbourne, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Col Gran Premio di Melbourne parte la lunga stagione 2018 di Formula 1 caratterizzata da 21 appuntamenti in cui, oltre alle strategie legate alle mescole Pirelli (da quest’anno l’arcobaleno cresce di due nuovi compound con Superhard e hypersoft) si aggiunge l’incognita del chilometraggio per le power-unit che dovranno supportare un carico di sette gp per ciascuna unità.

Sarà un weekend ricco di interrogativi che potrà regalarci un primo bilancio sulla stagione. A Barcellona la Ferrari ha marchiato, con entrambi i suoi piloti, il miglior riscontro cronometrico (ottenuto con le hypersoft) concentrando il lavoro principalmente sulle mescole Soft e Supersoft, a differenza della Mercedes che ha percorso quasi la totalità dei suoi giri con le Medium, ad esclusione di alcuni long-run con le Supersoft.

I Campioni in carica si sono mostrati estremamente competitivi su tutti i punti di vista e si preannuncia una lotta a tre con Ferrari e Red Bull, quest’ultima molto sorniona nelle prove ma forse con qualche problema di affidabilità in più.

E’ iniziata anche una lotta di nervi come trapela della dichiarazioni di Lewis Hamilton che punta sulla RB14 come principale avversario, che potranno contare sui forti stimoli dei due piloti: da una parte per Max Verstappen sarà la terza stagione, mentre Daniel Ricciardo è in scadenza di contratto.

Sarà interessante vedere il comportamento di McLaren e Toro Rosso che in questo inverno si sono “scambiate” le motorizzazioni. Durante le prove libere la TR ha certamente stupito portando a termine un elevato numero di giri, a dispetto dei diversi problemi di affidabilità accusati dal team di Woking da cui non arrivano segnali positivi come si evidenza anche da una carrozzeria spoglia dai marchi.

Occhi puntati anche sulla rivelazione delle ultime due stagioni, la Force India. Dopo essersi confermati quarta forza del mondiale, hanno patito alcuni problemi.

L’anno scorso vinse la Ferrari sfruttando ancora alcuni errori della Mercedes nelle prime gare, per poi “restituirle” il favore nel mesi più caldi. Sul fronte pneumatici la Pirelli porterà Soft, Supersoft e Ultrasoft con Hamilton e Bottas che potranno contare su 9 set per ciascuno di “porpora” contro i 7 di casa Ferrari e 8 Red Bull.

Insomma ci sono tutti gli ingredienti per vivere un intenso weekend di gara fin dal venerdì.

Gian Carlo Minardi