F1 Testing | MINARDI “Compattamento nelle prestazioni”

Siamo solamente alla prima settimana di test e i riscontri cronometrici non ci hanno consegnato ancora una classifica realistica, come dimostrano i migliori tempi di Renault con gomme hyper soft (1’17″393 con Hulkenberg) e Toro Rosso (Albon 1’17″637) contro 1’17″8 della Mercedes e 1’18″0 di casa Ferrari, quest’ultima con mescola media

Sono le prime parole di Gian Carlo Minard. Sul tracciato del Montmelò a Barcellona sono andati in archivio i primi quattro giorni di test collettivi che hanno inaugurato la nuova stagione del mondiale di F1.

Gli osservati speciali sono stati certamente i campioni del mondo in carica della Mercedes e la Ferrari. Gli uomini di Toto Wolff hanno ricalcato in programma della passata stagione con diverse prove differenziate finalizzate alle sviluppo, così come in casa del Cavallino non hanno ancora cercato la prestazione.

Le nuove monoposto hanno mosso i primi chilometri mettendo in mostra già un’importante affidabilità come dimostrano i giri completati. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas si sono aggiudicati il titolo di stakanovisti con 610 tornate all’attivo, davanti a due Ferrari Vettel-Leclerc che hanno completato 598 passaggi.

Un segnale positivo è dato dai tantissimi chilometri percorsi da tutti i team, ad eccezione della Williams per cui bisogna stendere un velo pietoso. E’ inconcepibile che un team così blasonato getti al vento due giorni di test. Mi auguro che possano recuperare il tempo perso la prossima settimana

Terzo posto per l’Alfa Romeo Racing che grazie al lavoro di Raikkonen e Giovinazzi ha portato a termine 507 giri, contro i 482 della coppia Kvyat-Albon della Toro Rosso e 475 di Verstappen-Gasly, entrambi motorizzati Honda.

L’altro dato che è emerso è il compattamento delle forze in campo. Ci sarà una bella lotta tra Mercedes – Ferrari – Red Bull e una lotta serrata tra Renault – Toro Rosso – Alfa Romeo e Haas. i tempi sono già molto vicini ai migliori crono del 2018. Questo significa che gli ingegneri, in poco tempo, sono già riusciti a recuperare parte del carico aerodinamico perso coi nuovi regolamenti.”

Ogni team sa esattamente il suo potenziale e la sua posizione soprattutto in funzione della benzina caricata a bordo. La prossima settimana potremo avere dei riscontri più significativi, in vista del weekend di Melbourne” conclude il manager faentino.

Piloti e monoposto torneranno in pista al Montmelò la prossima settimana dal 26 febbraio al 1 marzo, prima di volare in Australia per il primo gran premio della stagione.

F1 | MINARDI “Il 70% del calendario a rischio rinnovo”


Il 2019 sarà un anno cruciale per molti circuiti presenti nel calendario del mondiale di Formula 1, il cui contratto è in scadenza con Liberty Media e il rinnovo si preannuncia come una lunga e dura sfida a braccio di ferro. Da una parte i promoter si dicono delusi e preoccupati per il futuro causa i costi troppo elevati per ospitare un gran premio.

Di recente 16 dei 21 organizzatori si sono riuniti a Londra per discutere dell’attuale situazione formando la Formula One Promoter’s Association, chiudendo espressamente a Liberty Media di rivedere al ribasso i contratti.

Dall’altra parte della parte della barricata, il boss della F1 Chase Carey mostra il pugno duro, dando l’impressione di non voler fare un passo indietro “Non cambieremo quello che stiamo facendo.”

Come sappiamo il contratto di Monza è in scadenza a fine 2019 e nonostante il record di presenza della passata stagione con 185.000 presenza nei tre giorni il circuito ha accusato un passivo di circa 12 milioni di Euro. Nelle medesime condizioni anche altri circuiti storici, come Silversone che nel 2018 ha accolto oltre 300.000 tifosi, chiudendo comunque il bilancio in rosso. E’ notizia di questi giorni che dal prossimo anno gli organizzatori del Gran Premio del Messico non avranno più i finanziamenti pubblici mettendo a duro rischio la presenza nei prossimi calendari.

C’è un malessere generale che interessa quasi il 70% dei circuiti” commenta Gian Carlo Minardi, che abbiamo interpellato “Ci sono molti contratti in scadenza, sia sul fronte dei circuiti che delle TV, così come l’attuale Concorde Aggreement. Il momento è serio perché i team faranno fatica a rivedere al ribasso le richieste considerando il continuo aumento dei costi gestionali, ma Liberty Media è in difficoltà coi circuiti e le TV con gli sponsor che chiedono un ritorno alle gare in chiaro” prosegue il manager faentino.

Nei dieci giorni del gran premio, la F1 riesce a generare un volume d’affari di circa 100 milioni e perdere la corsa significherebbe creare un danno importante all’indotto non recuperabile con nessun altro evento. L’ho toccato con mano quando Imola perse il suo gran premio. Questo volume d’affari non interessa però il circuito che, con l’attuale contratto, ha solamente la vendita dei biglietti come unica entrata. Decisamente troppo poco per arrivare a coprire le enormi spese per ospitare la corsa. Non dimentichiamo che i circuiti sono chiamati costantemente ad effettuare ingenti investimenti sulle strutture.

Perdere un gran premio significa creare un danno importante economico, ma è anche vero che non si può andare avanti con queste condizioni. Ho fiducia nell’operato del Presidente Angelo Sticchi Damiani che in questi anni è riuscito a salvare il Gran Premio d’Italia, ma qualcosa deve cambiare. Non si può continuare ad organizzare un evento costantemente in perdita.” conclude Gian Carlo Minardi

F1 | MINARDI “Giovinazzi pronto a dare la paga a Raikkonen”

Rispetto alla passata stagione, il sessanta percento della griglia di partenza è stata rinnovata, tra cambi di casacca, nuovi arrivi e ritorni come Kubica e Kvyat. Solamente due team (Mercedes e Hanns) hanno confermato interamente la line up con quattro scuderie che hanno stravolto completamente la formazione piloti.

Uno di questi è la Sauber. Il team svizzero griffato Alfa Romeo, lasciato partito Charles Leclerc e salutato Marcus Ericsson (trasferitosi in Indy anche se continuerà a coprire il ruolo di terzo pilota nel team di Hinwil) ha dato il benvenuto all’ex ferrarista Kimi Raikkonen e all’italiano Antonio Giovinazzi interrompendo così un digiuno durato la bellezza di otto anni, raccogliendo il testimone di Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi che chiusero la loro carriera con il Gp del Brasile 2011

Dopo aver parlato con Gian Carlo Minardi dell’arrivo di Leclerc in Ferrari al fianco di Sebastian Vettel, il discorso si è spostato su Antonio Giovinazzi, un ragazzo che il manager faentino conosce molto bene avendo seguito da vicino la sua carriera fin dai suoi primi passi nel mondo delle corse.

L’arrivo di Antonio in F1 è un segnale molto importante per tutto il Motorsport italiano, per i giovani piloti e anche per il futuro del Gran Premio d’Italia, oltre che per la Federazione” commenta Gian Carlo Minardi.

Da sempre sostengo che in Italia non siano i piloti a mancare, bensì le risorse e mi fa piacere che Antonio sia riuscito ad abbattere questa barriera solamente con l’aiuto delle sue qualità velocistiche. Spero che questo ritorno sia di buon auspicio anche per riportare in alto l’interesse delle aziende verso il nostro Motorsport” prosegue il manager che mette in allerta Kimi Raikkonen.

Il finlandese dovrà guardarsi molto bene le spalle da Giovinazzi poiché sono certo che saprà metterlo in difficoltà” conclude.

F1 |MINARDI “Leclerc un predestinato. Vettel, attento”

Ci stiamo avvicinando velocemente alle presentazione delle nuove monoposto e ai test invernali, che inaugureranno la nuova stagione del mondiale di F1. Una stagione che si preannuncia ricca di novità, con una griglia di partenza composta da dieci piloti (su venti) under 25.

Proprio di questo argomento abbiamo chiacchierato insieme a Gian Carlo Minardi, che ha costruito la sua carriera da Team Principal lavorando insieme ai giovani piloti.

Ben venga una griglia di partenza così ringiovanita, nonostante la presenta di qualche anzianotto come Raikkonen. Si prospetta una stagione affascinante e interessante perché ogni giovane che arriva in Formula 1 o in un top team, porta con se la volontà di emergere e di mettere in difficoltà il proprio compagno di box” analizza il manager faentino che intravede in Charles Leclerc (classe 1997) un pericolo per Sebastian Vettel

Avere in squadra un giovane come Leclerc, anziché un pilota appagato come Raikkonen, sarà uno stimolo molto importante per Vettel, che dovrà dimostrare di essersi lasciato alle spalle le negatività della passata stagione in cui sono emerse lacune di carattere mentali, tornando ad essere il quattro volte campione del mondo di inizio stagione. Considero Leclerc un predestinato, con delle doti naturali fantastiche. Auspico che, nel seppur breve inverno, la Ferrari sia riuscita fare l’ultimo step che le è mancato nel 2018 per superare la Mercedes” conclude Minardi.

Arrivabene-Binotto, Minardi “Scelta corretta, ma le novità non sono finite”

Nella serata di lunedì l’indiscrezione della Gazzetta dello Sport ha trovato conferma nel comunicato ufficiale della Scuderia Ferrari che, ad un mese dalla presentazione della nuova Ferrari e a due dall’inizio del mondiale, ha comunicato l’avvicendamento tra Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto nel ruolo di Team Principal.

Abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi che commenta in modo positivo l’avvicendamento “Condivido in pieno la scelta da parte della Ferrari poiché ho molta fiducia in Mattia Binotto come tecnico e i risultati sono stati una conferma. Arriva dalla scuola di Ross Brawn che ha regalato alla Ferrari risultati incredibili insieme a Todt e Schumacher, prima di andare a vincere il mondiale insieme a Jenson Button con la Brawn GP, mettendo le basi agli incredibili successi della Mercedes.

Non credo che i cambiamenti siano finiti e i prossimi quindici giorni saranno cruciali. Sembra un ritorno al passato nell’era di Domenicali con Massimo Rivola, passato ora in Aprilia. In aggiunto, l’arrivo di Laurent Mekies è un segnale molto positivo e potrà essere un partner importante per Mattia nel ruolo di DS. Conosco molto bene Laurent poiché arriva dalla scuola Minardi, prima di passare in Toro Rosso e successivamente in FIA. Conosce i regolamenti e l’ambiente della Federazione, un aspetto di buon auspicio

Binotto sarà chiamato ad un ruolo ricco di novità, dovendo gestire anche i piloti “Avrà un impegno particolare e non facile nella gestione di un Sebastian Vettel da recuperare dopo una stagione complicata, che dovrà trovare la forza di accantonare le negatività del 2018

F1 | Minardi sul mondiale che verrà “Campionato con tanti giovani interessanti”

Abbiamo salutato il mondiale da poco più di tre settimane, ma tra poco meno di 90 giorni si alzerà il sipario sul Gran Premio di Melbourne, la prima della ventuno gare del mondiale 2019 che scatterà il 17 marzo per concludere il 1 dicembre ad Abu Dhabi. Sarà una stagione ricca di novità non solamente sul fronte dei regolamenti tecnici e sui pneumatici, ma anche da una griglia rinnovata per il 60% tra piloti che hanno cambiato casacca e nuovi arrivi.

Delle dieci squadre solamente Mercedes e Haas hanno confermato in toto la line-up con Hamilton-Bottas e Grosjean-Magnussen.

100% NOVITA’ – Sauber, Toro Rosso, McLaren e Williams hanno stravolto completamente la coppia piloti con l’esordio di Lando Norris in McLaren a fianco di Carlos Sainz che ha salutato la Renault, Alexander Albon in Toro Rosso, George Russell in Williams e di Antonio Giovinazzi pilota ufficiale in Alfa Romeo-Sauber, insieme a Kimi Raikkonen, dopo i due gran premi del 2017 in sostituzione dell’infortunato Wehrlein.

50% NOVITA’ –  Stravolgimenti importanti anche tra i top team con l’arrivo in Ferrari, a fianco di Sebastian Vettel, del giovane Charles Leclerc e in Red Bull di Pierre Gasly, promosso a fianco di Max Verstappen al posto di Daniel Ricciardo che vestirà i colori Renault insieme a Nico Hulkenberg. In casa Racing Point Force India ci sarà lance Stroll a fianco del confermato Sergio Perez.

RITORNI – Avremo anche due ritorni importanti in Williams e Toro Rosso che schiereranno rispettivamente Robert Kubica e Daniil Kvjat.

Ci aspetta un 2019 interessante con giovani di grande qualità come Giovinazzi, Russel, Norris Albon. Una griglia di partenza che si ringiovanisce e che premia il lavoro delle formule minori, in particolare della Formula 2 che avrà i suoi primi tre classificati promossi in F1 tra McLaren, Toro Rosso e Williams, anche se non sono d’accordo sull’operato della FIA, in particolare sui punteggi attributi alla nuova F3 Regional per l’acquisizione della Super licenza F1” commenta Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Abu Dhabi, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Weekend emozionante”

Va in archivio un’altra stagione, ma soprattutto un fine settimana in cui personalmente ho vissuto diversi momenti emozionanti, a partire dalla feste organizzata per Fernando Alonso sabato sera, ma soprattutto, per il finale di gara, con due Campioni del Mondo del calibro di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel che hanno “scortato” Fernando Alonso. Indipendentemente dal numero dei titoli, Nando è stato ed è un grande campione.

In questa straordinaria immagine è racchiusa tutta la bellezza di questo sport che continua a stupirmi e regalarmi emozioni uniche. Nonostante le sportellate in pista, tra questi ragazzi nonché grandi campioni c’è un grande rispetto. Fernando Alonso ha vissuto un fine settimana che non dimenticherà, osannato da tutti. Peccato che però nessuno abbia voluto dargli una monoposto per il 2019. Sono certo che quello di oggi non sarà un addio, ma solamente un arrivederci.

La stagione va in archivio con l’ennesima vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes che hanno dimostrato, ancora una volta, di non avere rivali. Sottotono Bottas che chiude, nella classifica piloti, alle spalle di Kimi Raikkonen (terzo dietro ad Hamilton e Vettel).

Una Ferrari che il prossimo anno sarà chiamata a fare un ulteriore step evolutivo per provare a controbattere lo strapotere Mercedes, come successo nella prima parte di stagione in cui si era portata anche al comando del mondiale. Purtroppo ha pagato una seconda parte negativa, in cui questa volta non è mancato Raikkonen, bensì Sebastian Vettel.

Da martedì, con la prima giornata di test collettivi, si alzerà già il sipario sul 2019 che ci regalerà una griglia di partenza con numerose novità, tra cui Leclerc in rosso auspicando possa essere il partner giusto per dare la carica a Vettel.

Si chiude una stagione positiva anche per i colori dell’ACI Team Italia. I portacolori Puccini, Fuoco e Ghiotto si sono messi in evidenza ad Abu Dhabi rispettivamente in GP3 e Formula 2. Questi risultati devono essere motivo di orgoglio.

Gian Carlo Minardi

F1 | MINARDI “Hamilton ancora più forte di un anno fa”

Siamo arrivati ad Abu Dhabi, ventunesimo e ultimo appuntamento del mondiale. Il circuito di Yas Marina farà calare il sipario sulla stagione in corso, ma inaugurerà anche il 2019 coi test collettivi in programma martedì 27 e mercoledì 28 dove assisteremo già ad alcuni cambi di casacca.

Sarà interessante capire il programma Pirelli, poiché resto dell’idea che il fornitore dovrebbe darci qualche spiegazione sportiva. Abbiamo assistito ad una seconda parte di campionato caratterizzata costantemente dai medesimi problemi, legati alla sostanziale mancanza di differenze nella performance tra le varie mescole, oltre ai problemi di blistering e graining.

Ci siamo lasciati alle spalle 20 Gran Premi e, facendo un raffronto coi risultati del 2017, emergono risultati interessanti anche in prospettiva futura.

La Mercedes, campione costruttori per il quinto anno consecutivo, ha proseguito il suo trend positivo anche se ha conquistato meno punti (620 contro i 668 della passata stagione) in favore della Ferrari che ha segnato una crescita importante di +31 punti, a discapito di un Sebastian Vettel che paga un ritardo di 15 punti rispetto al 2017. Il pilota tedesco aveva concluso la passata stagione al secondo posto con 317 punti all’attivo contro i 302 attuali. Il gap è stato completato da Kimi Raikkonen il cui rullino di marcia parla di un bottino più ampio di 46 punti (251 contro i 205).

In un campionato intenso e tirato come questo, è emerso ancora una volta il neo Campione del Mondo Lewis Hamilton che ha confermato le sue ottime qualità conquistando 20 punti in più (383 contro i 363 punti del 2017).

Nonostante i vari problemi di affidabilità, segno positivo anche in casa Red Bull. Ricciardo e Verstappen hanno messo a segno 24 punti in più. Dal prossimo anno avranno la motorizzazione Honda.

Se le prime tre posizioni hanno trovato una conferma, dietro a Mercedes, Ferrari e Red Bull non sono mancate le novità. Bel salto in avanti da parte di Renault, Haas, McLaren e Sauber che passano rispettivamente dalla sesta, ottava, nona e decima posizione ad essere la quarta, quinta, sesta e ottava forza del mondiale. Il tutto a discapito di Toro Rosso e Williams.

Se dietro al team satellite della Red Bull c’è una spiegazione tecnica (hanno lavorato per conto del team di Horner nello sviluppo del motore Honda in prospettiva 2019) per la Williams la situazione pare più critica anche se mi fa molto piacere il ritorno a tempo pieno di Robert Kubica a fianco di un giovane promettente come Russell. E’ stato fatto un abbinamento intelligente. Il polacco ha la cultura per aiutare un giovane decisamente promettente.

Discorso a parte lo merita la Racing Point Force India (ex Force India). Se agli attuali 48 punti sommiamo anche i 49 conquistati nei primi dodici gran premi, sarebbe in piena lotta con la Renault per il quarto posto. Un risultato positivo e sinonimo di un team che ha saputo mantenere il suo livello tecnico (arriva da due stagione concluse al quarto posto) nonostante le difficoltà economiche che l’hanno portata a cambiare proprietà e perdere tutti i punti in occasione del Gran Premio del Belgio.

Tuffiamoci nel gran premio di Abu Dhabi, l’ultimo (per il momento) di Fernando Alonso

Gian Carlo Minardi

F1 | Abu Dhabi, ultima tappa per Fernando Alonso. MINARDI “Sarà solo un arrivederci”


Domenica, ad Abu Dhabi, Fernando Alonso correrà il suo ultimo Gran Premio di Formula 1 dopo il debutto in Minardi nel 2001, 17 anni di carriera, due mondiali vinti e tre sfiorati. Dal 2019 il pilota spagnolo inizierà a scrivere un nuovo capitolo andando a caccia della 500 Miglia di Indianapolis.

Le ultime stagioni con la McLaren sono state avare di soddisfazioni e non gli hanno regalato i risultati sperati e che avrebbe meritato, ma non sono mancati gli apprezzamenti da parte dei colleghi e degli addetti ai lavori. Abbiamo voluto raggiungere telefonicamente chi portò Fernando Alonso nel Circus della Formula 1: Gian Carlo Minardi.

Sono stato presenta al suo primo test in Formula 1 nel 1999 proprio con la Minardi dopo la vittoria della World Series by Nissan, al suo primo Gran Premio di F1 a Melbourne nel 2001 sempre con la Minardi, ma non sarò ad Abu Dhabi perché sono convinto che non sarà il suo ultimo Gran Premio. La gara degli Emirati sarà solamente un arrivederci” commenta il manager faentino

Gli faccio un grande in bocca al lupo per tutte le sue prossime sfide e gli dico anche di divertirsi poiché ha ancora molto da dare, e ricevere, da questo sport” conclude Minardi

F1 | Gp Brasile, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ocon, errore o strategia?”

Lewis Hamilton si aggiudica il Gran Premio del Brasile e la Mercedes festeggia il titolo mondiale a conclusione di un weekend condizionato da diversi episodi. Ancora una volta i commissari hanno utilizzato metri di giudizio molto differenti e certamente non sono d’accordo sulle decisioni prese il sabato durante le qualifiche dove Hamilton andava certamente punito pichè per due volte ha creato situazioni di pericolo.

Prendo atto della decisione FIA, senza condividerla. In gara abbiamo vissuto un altro episodio molto serio tra Ocon e Verstappen, che è costata la vittoria la pilota della Red Bull, in favore della Mercedes. Un episodio molto grave poiché il pilota della Racing Point Force India motorizzata Mercedes in quel momento stava per esser doppiata dall’olandese e aveva bandiera blu. Per di più parliamo di un pilota in orbita Mercedes. Questi episodi mi fanno pensare.

Il gran premio ci ha consegnato una Red Bull in gran forma, soprattutto in prospettiva 2019 sperando possa essere supportata degnamente dal motore Honda.

Sul fronte Ferrari, una gara che ha evidenziato sia i lati positivi emersi nella stagione, ma anche le negatività poiché la corsa non è stata esente di qualche errore di gestione. Mandiamo in archivio il ventesimo e penultimo appuntamento del mondiale con il podio di Raikkonen, ma soprattutto l’ottimo risultato di Leclerc (settimo al traguardo) certamente di buon auspicio per la prossima sfida con la tuta “rossa”. Soprattutto nella qualifica ha dimostrato di aver carattere e la maturità per gestire le situazioni anche più difficili.

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Brasile e Abu Dhabi in ottica 2019”

Il Gran Premio del Brasile, ventesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, sta per entrare nel vivo. Domani (venerdì) le prime due sessioni di prove libere che alzeranno il sipario sul penultimo round che ha più ben poco da dirci. Lewis Hamilton si presenterà in pista forte del quinto titolo mondiale conquistato quindici giorni fa in Messico, mentre resta ancora aperta la sfida tra Mercedes (che non utilizzerà i cerchi forati) e Ferrari per il costruttori.

Il team di Maranello ha ancora una piccola speranza, anche se non sarà facile contro questa Mercedes che può contare su un vantaggio di 55 punti. Gli appuntamenti di Interlagos e Yas Marina, per la Ferrari, dovranno essere corsi in funzione del 2019, provando a ritrovare quella tranquillità e serenità di inizio stagione, in attesa dell’arrivo di Leclerc e di un ulteriore step evolutivo. La strade intrapresa è corretta e in vista della prossima stagione servono solamente alcuni corretti.

Sarà interessante seguire i test post-Abu Dhabi con l’arrivo in rosso di Leclerc e di Giovinazzi in Sauber, mentre è ancora incerto l’impegno di Kimi Raikkonen col team di Hinwil.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Messico, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Risultato che deve far meditare Ferrari”

Complimenti a Lewis Hamilton che in Messico conquista il quinto titolo Mondiale. Un risultato straordinario arrivato nel weekend più difficile per la Mercedes che ha visto la vittoria di un perfetto Max Verstappen davanti alle due Ferrari di Vettel e Raikkonen (peccato per Daniel Ricciardo). Un risultato per la “rossa” decisamente importante che le permettere di tenere aperto il capitolo Costruttori, anche se personalmente vedo la rimonta molto complicata se non impossibile.

Una gara, intensa e non facile come dimostrano i distacchi tra i piloti in cui le gomme sono state nuovamente protagoniste, che deve far riflettere gli uomini di Maranello soprattutto per i troppi errori commessi durante la stagione, che si avvia alla conclusione con qualche rammarico di troppo. Bravo Sebastian Vettel che nel post-gara ha osannato il suo avversario in una domenica in cui è riuscito ad interrompere il trend negativo.

Tra i team di seconda fascia la Renault consolida la quarta posizione, un risultato importante in ottica futura, con la Sauber che supera la Toro Rosso portandosi all’ottavo posto grazie al settimo e nono posto conquistato da Leclerc ed Ericsson. In Brasile e Abu Dhabi proseguirà la sfida.

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Ferrari deve aiutare Vettel. Positivo l’arrivo di Leclerc”

Siamo entrati nel fine settimana del Gran Premio del Messico, diciannovesimo appuntamenti e terz’ultimo round del mondiale di Formula 1, con Lewis Hamilton che ha a disposizione il secondo match-ball per conquistare il quinto titolo mondiale.

Ad Austin, la Ferrari è riuscita a rinviare la festa grazie alla vittoria di Kimi Raikkonen e al quarto posto conquistato da Sebastian Vettel, un risultato certamente importante per il team di Maranello che ha ridotto lievemente il gap dalla Mercedes sul fronte Costruttori. Un risultato che ha rivitalizzato le quote del pilota finlandese all’interno della scuderia, tornato alla vittoria dopo 5 anni e 113 gare, che dal prossimo anno lascerà Maranello per far ritorno a Hinwil.

Non condivido queste esternazioni poiché sono convinto che le scelte apportate dal management siano la strada giusta per tornare alla vittoria. I risultati parlano da solo con un Sebastian Vettel costantemente più veloce del compagno di box, anche se protagonisti di troppi errori (9 su 18 gp sono una media esorbitante per un pilota che vuole vincere il titolo). Anche nelle qualifiche di Austin aveva sovrastato Raikkonen, così come nel resto della stagione.

In questo momento la Ferrari deve recuperare il pilota-Vettel sia in vista degli ultimi tre round sia in ottica 2019 e l’arrivo di Charles Leclerc potrà dare gli stimoli giusti.

Ad Austin Raikkonen è stato perfetto e mi auguro di vederlo con la stessa determinazione, che gli è mancata nella prima parte di stagione, anche in Messico, Brasile e Abu Dhabi. Dovrà essere l’ago della bilancia di questo mondiale per aiutare la Ferrari a vincere il titolo costruttori.

Gian Carlo Minardi