F1 | MINARDI “Hamilton? Il migliore di oggi”

A Suzuka la Mercedes ha messo le mani sul sesto titolo costruttori consecutivo, raggiungendo il record della Ferrari, ma a Città del Messico Lewis Hamilton potrà indossare nuovamente la corona del campione facendo un nuovo passo verso il record di Michael Schumacher.

Per Lewis Hamilton parlano i numeri. In Messico potrà festeggiare il sesto titolo mondiale. Anche quest’anno non ha lasciato nulla al caso anche se qualche errore l’ha commesso, così come il teamcommenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di Pit Talk.

Certamente dispone della migliore macchina. Anche a Suzuka ha dato prova del suo valore tecnico, come dimostrato i riscontri cronometrici.

Al 46° giro Hamilton ha infranto tutti i record con 1.30.9, mentre al 49° passaggio, nonostante la gomma nuova, Leclerc non è andato oltre 1.31.611. Parliamo di una differenza di 6-7 decimi” analizza il manager faentino.

“Ad oggi, per me, Hamilton è il miglior pilota del lotto. Nei momenti che contano ha sempre fatto la differenza, così come la Mercedes è la macchina da battere. Da tempo sono già proiettati al 2020 e questo a Maranello lo sanno bene. Quest’anno hanno eguagliato i record della Ferrari, ma a Brackley li vogliono superare.”

Gian Carlo Minardi sottolinea quanto sia tirata la sfida tra Mercedes e Ferrari in questa fase finale di stagione “Per batterli bisogna essere assolutamente perfetti, come successo a Spa, Monza e Singapore. In Giappone abbiamo avuto una Ferrari dai due volti. In qualifica è stata perfetta, mettendo a segno un 1-2 insperato con un giro perfetto da parte di Vettel e Leclerc. In gara invece è stato vanificato il lavoro con una partenza sbagliata da parte di Sebastian e dall’errore alla prima curva, in un GP lungo 53 giri, di Charles.

In gara il tedesco ha reagito resistendo agli attacchi di un Hamilton scatenato. Si sarebbe potuto fare di più con una partenza migliore? Non lo possiamo sapere anche se sarebbe stato difficile. La Ferrari ha fatto dei passi in avanti notevoli, ma ci sono ancora dei buchi scuri” conclude il manager faentino.

13.10.2019- Podium, 2nd place Sebastian Vettel (GER) Scuderia Ferrari SF90

A Monza anche la Formula 1 storica per l’ultimo ACI Racing Weekend. Tributo a Vittorio Brambilla

In occasione del prossimo ACI Racing Weekend, dal 18 al 20 ottobre all’Autodromo di Monza, oltre alle monoposto del Formula Regional European Championship e dell’Italian F4 Championship powered by Abarth scenderanno in pista anche le vetture d’epoca Formula 1 e Formula 2.

In particolare, a partire dalle 11:40 di domenica, scenderà in pista la March 761 del 1976 di F1, guidata dal proprietario delle vetture Roberto Farneti, ex pilota della Scuderia Everest e già protagonista all’Historic Minardi Day a Imola; l’altra monoposto sarà invece una March 732 del 1973 di F2, condotta sul tracciato del Monza Eni Circuit da Bruno Giacomelli, ex pilota di F1. Nel 1977 Giacomelli esordì in Formula 1 al Gran Premio d’Italia quando la McLaren gli mise a disposizione la terza vettura (quella guidata proprio da Villeneuve al Gran Premio di Gran Bretagna). L’anno successivo disputò alcune altre gare, sempre con il team britannico, guidando una M26.

Entrambe le vetture, contraddistinte dal colore arancio Beta, parteciparono al mondiale di F1 e F2 con alla guida Vittorio Brambilla.

F1 | Gp Giappone, MINARDI “Vettel/Leclerc? Il cronometro deve essere l’arbitro”

GP Giappone F1 1992

Per il diciassettesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, il Circus arriva in Giappone sul tracciato di Suzuka, uno dei più belli del mondiale. Una pista Old School con numerose insidie e senza vie di fuga asfaltate dove ogni errore è penalizzante.

Una pista impegnativa sia per le vetture che per i piloti. Arriviamo da 5 anni di dominio Mercedes e non sarà facile per gli avversari interromperete questa striscia positiva, anche se negli ultimi appuntamenti la Ferrari è riuscita a ribaltare i pronostici, auspicando che sia riuscita a risolvere i problemi di affidabilità che hanno condizionato il risultato il Russia, col ritiro di Sebastian Vettel quando si trovava al comando.

L’incognita sarà il meteo coi un ciclone in forte avvicinamento nelle giornate di venerdì e sabato, mentre la gara dovrebbe essere asciutta. Sul fronte gomme la Pirelli ha portato le mescole più dure, con una Mercedes più conservativa rispetto ai diretti avversari. Se la maggioranza dei piloti ha optato per 1 set di C1 (white hard), Hamilton e Bottasa hanno scelto 4 mescole di C2 (yellow Medium) contro le 3 di Ferrari e Red Bull con 8 C4 (Red Soft) contro le 8 di Vettel-Leclerc e Verstappen-Albon.

In questi ultimi giorni la lotta interna Vettel-Leclerc ha tenuto banco. Binotto saprà certamente gestirla al meglio anche se è un aspetto positivo per un team che punta a vincere. Siamo entrati nella fase finale della stagione con solamente cinque GP da disputare che potrebbero determinare le gerarchie future. Leclerc è giovane, 22 anni, ed è alla sua prima stagione con un top-team e davanti a se ha un futuro da campione, mentre Vettel deve ritrovare la serenità per tornare a sfruttare al 100% le sue abilità. Sono convinto che il vero arbitro debba essere il cronometro, lasciando carta bianca ai piloti di lottare, sempre nell’interesse del team.

Restando sul fronte giovani, la Mercedes e Toto Wolff hanno piazzato una bella mossa, facendo rientrare Lando Norris nella trattativa che ha portato alla fornitura della power-unit tedesca alla McLaren. Una bella mossa per entrambi, un po’ meno per Renault che al momento si trova senza team clienti, qualora la sua avventura dovesse continuare nel 2021, anche se ho delle riserve.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gian Carlo MINARDI “Renault pronta a lasciare a fine 2020?”

29.09.2019- Race, Carlos Sainz Jr (ESP) Mclaren F1 Team MCL34

Durante il fine settimana di Sochi, McLaren e Mercedes hanno annunciato il nuovo accordo con la scuderia di Woking che abbandonare la Power-Unit Renault a fine 2020 per passare al propulsore di casa Stoccarda. Il nuovo matrimonio avrà una durata di tre anni, dal 2021 al 2024.

Un sodalizio che nel passato aveva portato alla scuderia inglese tre titoli mondiali piloti (nel 1998 e 1999 con Mika Hakkinen e 2008 con Hamilton) e un titolo costruttori nel 1998. Dopo gli anni bui con la PU Honda, la McLaren sta cercando di tornare al vertice e attualmente occupa la quarta posizione alle spalle della Red Bull, con 33 punti di vantaggio proprio sulla  Renault.

Questo accordo conferma le voci che mi erano arrivate, che parlano di un possibile addio da parte di Renault. La casa transalpina onorerebbe l’accordo fino al 2020 per poi lasciare” commenta Gian Carlo Minardi.

Al vaglio ci sono i nuovi regolamenti tecnici con cui la Formula 1 vorrebbe aprire un nuovo ciclo proprio a partire dal 2021, ma ad oggi i team non hanno trovato l’unanimità necessario per approvare il nuovo regolamento. Il tempo stringe e la fine di ottobre si avvicina.

F1 | Gp Russia, MINARDI “Mercedes è la macchina da battere”

Siamo alle porte del Gran Premio di Russia, sedicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Arriviamo da tre successi consecutivi marchiati Ferrai, arricchiti anche dalla prima doppietta stagione conquistata sull’ostico tracciato di Singapore che ha portato all’interno del Reparto Corse di Maranello una preziosa serenità.

Si arriva su un tracciato non facile caratterizzato da una parte veloce favorevole alla SF90 con un ultimo settore molto lento che dovrebbe sorridere a Mercedes e Red Bull. Preferisco usare il condizionale, visto il risultato di Marina Bay Street Circuit.

Nonostante il quarto e quinto posto conquistati da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas lo scorso fine settimana, resto convinto che la macchina da battere sia sempre la Mercedes. L’anno scorso avevano dominato in lungo e largo “giocando” con gli avversari, ma quest’anno nulla è già scritto.

Le condizioni climatiche possono fare la differenza, poiché team e piloti troveranno temperature più basse rispetto a Singapore. Sul fronte pneumatici, Mercedes e Ferrari hanno optato per strategie differenti con 8 set di Soft per i campioni in carica contro le 9 di Ferrari e Verstappen. Due set di Hard per Bottas contro una mescola di Hamilton, Vettel, Leclerc e Verstappen e 4 Medie per Hamilton contro le tre dei suoi avversari principali.

Siamo alla fine di settembre e mancano 30 giorni alla data di fine lavori per definire i regolamenti del 2021. manca l’uniformità di veduta tra i team. Un ostacolo non di poco conto considerando che è necessaria l’unanimità del voto. Resto convinto che si debba salvaguardare la definizione di Costruttore evitando la creazione di cloni che andrebbero a creare un divario enorme tra i team. Sarebbe un danno economico importante per l’immagine della Formula 1. Da sempre mi sono battuto, avendo come alleato Frank Williams.

Un’ultima considerazione prima di salutarci: negli ultimi giorni si è parlato molto di mercato piloti e la mossa della Haas ha stupito. Parlano di continuità, ma sinceramente non è comprensibile considerando il rendimento attuale dei due piloti. Sono convinto che abbiano dato tutto quello che potevamo. Sarebbe stato opportuno confermarne uno e portare aria fresca all’interno. Con la situazione attuale Hulkenberg rischia di restare tagliato fuori. Il suo nome è stato affiancato all’Alfa Romeo, ma sono convinto che Antonio Giovinazzi meriti la riconferma. Ha commesso certamente degli errori, ma anche il team non è esente da decisioni Kamikaze con delle strategie altamente discutibili.

Gian Carlo Minardi

F1 | Classifica Piloti dopo il Gran Premio di Singapore

Col secondo posto a Singapore, Charles Leclerc si porta alle spalle di Valtteri Bottas ora distaccato di 31 punghezze, e a pari punti di Max Verstappen. Perr 6 punti, l’olandese della Red Bull conserva la quarta posizione, davanti a Sebastian Vettel, mentre Lewis Hamilton continua a guidare la classifica con 296 punti.

F1 | Classifica Costruttori dopo il gran premio di Singapore

Con la doppietta conquistata a Singapore con Vettel e Leclerc, la Ferrari consolida il secondo posto nella classifica costruttori (394 punti) riducendo il distacco dalla Mercedes (527 punti) a 133 lunghezze e allungando il passo dalla Red Bull, al terzo posto con 289 punti.

Col settimo posto conquistato da Lando Norris nella notte di Marina Bay, la McLaren si conferma quarta forza del mondiale con 89 punti, davanti alla Renault (67), Toro Rosso (55), Racing Point (46)

F1 | Gp Singapore, MINARDI “Ferrari davanti ad un bivio”

Dopo le due vittorie della Ferrari si arriva a Singapore, circuito che sulla carta si presenta particolarmente ostico per le rosse, a differenza di Mercedes e Red Bull. Sarà la gara della verità per il team di Maranello, dove l’anno scorso Vettel aveva pagato un gap da Hamilton di quasi 40” chiudendo al terzo posto alle spalle di Verstappen.

Nonostante si correrà in notturna le temperature restano alte, mettendo a dura prova la resistenza delle vetture e dei piloti. Non c’è margine di errore su questa pista, un cittadino con tantissime curve e accelerazioni. Sul fronte pneumatici la Pirelli ha portato le mescole più soffici e i tre top team hanno optato per scelte differenti con 10 set “rossi” per la Red Bull, 9 da Ferrari e 8 per Mercedes.

Dopo l’errore di Monza, Vettel è chiamato ad un reset completo anche per evitare di cadere in nuove sanzioni. In questo momento la Ferrari è davanti ad un rebus di non facile risoluzione, con un 4 volte Campione del Mondo e uno scudiero che sta regalando prestazioni migliori. Coi due successi Lecler si è portato al quarto posto, davanti al compagno di squadra. Da qui al 1 dicembre, la Ferrari dovrà cercare di salvaguardare il secondo posto nel mondiale costruttori, provando a portare uno dei due piloti almeno sul podio nella classifica piloti.

Gian Carlo Minardi

Foto: credit Ferrari.com

F1 | Qualification Race, MINARDI “Ci sono altre soluzioni”

Ad oggi è solamente una proposta, che potrebbe diventerà realtà già a partire dalla prossima stagione, anche se in modalità part-time.

Parliamo della Qualification Race, uno degli argomenti affrontati a Ginevra nella sede della Federazione Internazionale che ha trovato particolarmente consensi tra le parti. Si tratterebbe di una mini-gara da 100 chilometri da disputarsi il sabato, il cui risultato determinerebbe la griglia di partenza del Gran Premio. La volontà sarebbe (il condizionale è d’obbligo trattandosi solamente di una proposta) di invertire la classifica Mondiale piloti per la griglia di partenza della Qualification Race. Ad oggi quindi, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas si troverebbero a partire dall’ultima casella, con George Russell in pole position.

La qualifying race l’abbiamo adottata anche nel nostro Campionato Italiano TCR DSG Endurance, con una gara sprint di 10” valevole per determinare la griglia di partenza dell’endurance. E’ molto scenografica da vedersi, ma non so quanto applicabile in un contesto mondiale di Formula 1 poiché le problematiche da affrontare sono molte, a cominciare dall’usura della frizione e della trasmissione poiché avremo due partenze” analizza Gian Carlo Minardi, interpellato da Minardi.it.

Se proprio si vuole cambiare, farei un passo indietro al 2005 quando il pilota aveva solamente un giro veloce a disposizione per fare il suo miglior crono, scendendo in pista in ordine invertito rispetto alla classifica della gara precedente” propone il manager faentino “Così facendo pilota e team avrebbe la massima visibilità e si eviterebbero i problemi di traffico o giochi di scia”.

Il tempo stringe e il 2021 è alle porte. Siamo arrivati quasi alla fine di settembre e le squadre non hanno ancora trovato un accordo sui nuovi regolamenti tecnici. Siamo ormai in zona cesarini e Singapore potrebbe essere scenario di importanti riunioni” conclude.

F1 | Gp Italia, MINARDI “Una rondine non fa primavera, ma…”

Una rondine non fa primavera, ma la vittoria conquistata da Leclerc a Spa-Francorchamps solamente una settima fa rappresenta una bella boccata d’ossigeno sia per il mondiale che per la Ferrari che ha interrotto il digiuno.

Si arriva a Monza, tracciato da basso carico aerodinamico che sulla carta dovrebbe essere favorevole a Vettel e Leclerc anche se resta l’incognita gomma. Negli ultimi giri, in Belgio, Leclerc ha sofferto ed Hamilton stava recuperando arrivando alle sue spalle per soli 9 decimi. In quel frangente tutta la squadra ha fatto un ottimo lavoro, sui sul fronte delle strategie che dell’ordine dato a Vettel che prontamente si è messo a disposizione.

Parliamo di una pista velocissima, ma anche molto impegnativa sul fronte dei motori con 53 giri all’attivo. Ancora una volta le strategie saranno fondamentali, come già successo l’anno scorso con Hamilton che si è portato a casa la vittoria.

Potrebbe essere un weekend più impegnativo per la Red Bull, costretta a pagare la penalità partendo dal fondo dello schieramento con Verstappen, ma l’arrivo di Albon ha fortificato le forze in campo del team, come dimostra il quinto posto. Considerando che la Mercedes ed  Hamilton sono imprendibili, la Ferrari deve consolidare la seconda posizione nel mondiale costruttori, cercando di tenere a debita distanza la Red Bull.

Appuntamento importante anche per Antonio Giovinazzi. A Spa si era reso protagonista di una prestazione solida, purtroppo vanificata sul finale con un errore. Sia in Formula 2 che in Formula ACI-CSAI Abarth si è reso protagonista di importati vittorie, a dimostrazione di quanto gli dia sicurezza questa pista. Speriamo che possa mettere a frutta tutta la sua esperienza.

Vi auguro un buon gran premio e vi aspetto numerosi a Monza

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Belgio, MINARDI “Positivo lo scambio Gasly-Albon”

Siamo entrati nella settimana del Gran Premio del Belgio. Lo scenografico stracciato di Spa-Francorchamps ospiterà il tredicesimo appuntamento e la novità più importante ce l’hanno regalata la Red Bull e la Scuderia Toro Rosso con lo scambio Gasly-Albon. Parlo di avvicendamento e non declassamento poiché mi sembra un’azione plausibile tra due team sotto la medesima proprietà, soprattutto in ottica futura.

La Red Bull conosce già il livello di Kvyat, autore del podio in Germania, mentre non conosce ancora l’intero potenziale del giovanissimo Alexander, alla sua prima stagione nel mondiale. Trovo corretto dare questa opportunità soprattutto in ottica 2020, soprattutto quando si ha la possibilità di sfruttare le risorse in “famiglia”.

La Red Bull-Honda è in forte ascesa anche se dovrà fare i conti con le penalizzazione sul fronte dei motori e con questa azione si vogliono avvantaggiare sulla prossima stagione, per essere ancora più competitivi e vincenti.

L’anno scorso a Spa-Francorchamps la Ferrari aveva conquistato una’importante vittoria con Sebastian Vettel e speriamo che possa essere di buon auspicio anche quest’anno. Alcuni settori della pista sono certamente a vantaggio della “rossa” anche se la Red Bull sarà un avversario tosto e importante. Siamo di fronte ad una stagione che ha più ben poco da raccontarci sul fronte del risultato finale con la Mercedes e Lewis Hamilton lanciati verso il sesto titolo Mondiale, ma un successo di casa Maranello potrebbe essere un bel biglietto da visita per il Gran Premio d’Italia, in programma il weekend dell’ 8 settembre.

Entusiasmante la sfida alle spalle dei tre top team, con la Mclaren a fare da capofila come quarta forza del mondiale con 82 punti, davanti alla Toro Rosso (43) che dovrà cercare di non vanificare il lavoro svolto fino ad oggi, difendendo il quinto posto dalla Renault (39 punti).

Gian Carlo Minardi

F1 | MINARDI “NO ad una F1 monomarca”

L’abbassamento costi è un tema sempre attuale e molto caldo in Formula 1, specialmente negli ultimi anni. Si è partiti col taglio drastico dei test, sostituiti però dai costosissimi simulatori e oggi la direzione scelta è la standardizzazione di alcune componenti, come la centralina unica.

La volontà è di andare con maggiore decisione verso questa strada rischia di naturalizzare il vero DNA della Formula 1 e il valore del campionato costruttori.

Da sempre sono stato riluttante ad avere vetture clone e, anche oggi, sono della medesima idea” commenta Gian Carlo Minardi .

Standardizzare alcune componentistiche di una monoposto di F1 significherebbe andare verso un monomarca, snaturando il DNA di questo campionato che rappresenta da sempre la massi espressione della tecnologia“.

Sono convinto che per diminuirei i costo si debba intervenire sull’aerodinamica e, forse, anche su motori estremamente meno tecnologici che nel budget di un team rappresenta una voce importante. Non mi sembra corretto limitare la capacità costruttiva di una scuderia creando dei cloni, limitando il lavoro degli ingegneri

Il tempo stringe e la fine di settembre di sta avvicinando e i team dovranno trovare una soluzione in ottica 2021

In una recente intervista rilasciato a Motorsport.com, Mattia Binotto ha ribadito il suo no alla standardizzazione dei componenti tecnici nelle monoposto di F1 “Fin dall’inizio abbiamo sempre sottolineato di essere contrari alla standardizzazione (delle componenti tecniche) e sento che si stia andando troppo in quella direzione. Perché siamo contrari? Perché crediamo che il DNA di questo sport sia la competizione, e la standardizzazione è concettualmente contro questo spirito.”

Non ci resta che aspettare, sperando che il buon senso prevalga.

Foto: Aldo Iacucci (pu24.it)

F1 | Gp Ungheria, IL PUNTO di Gian Carlo MINARDI “Budapest ci ha raccontato la sfida del futuro”

Questo weekend ungherese può rappresentare l’antipasto di cosa ci aspetterà nel prossimo futuro con la lotta tra Verstappen, strepitoso nella pole del sabato e in gara, ed Hamilton che ha fatto la differenza in questa vittoria coadiuvato da una strategia da veri numeri 1 da parte del muretto Mercedes.

Il campione britannico ha inanellato una serie di giri stratosferici, costantemente più veloce di 7-8 dec rispetto al diretto avversario della Red Bull riuscendo a sopravanzarlo nell’ultima parte di gara.

Una Mercedes che ha risposto sul campo alla debacle di una settimana fa, forse anche spronata da un’ottima Red Bull.

Decisamente deludente il fine settimana della Ferrari che chiude col terzo posto di Sebastian Vettel, davanti al compagno Leclerc. In questa pausa estiva a Maranello dovranno lavorare duramente per provare a recuperare il divario nella seconda parte di campionato. Non si può concludere un gran premio a quasi un giro dal vincitore. Spa-Francorchamps, sulla carta, dovrebbe adattarsi maggiormente rispetto al lento tracciato di Budapest, ma a preoccupare è l’ennesimo messaggio del muretto in cui hanno chiesto ai due piloti di risparmiare benzina.

Gian Carlo Minardi