F1 | GP TOSCANA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “QUESTA F1 NON MI PIACE”

Questa Formula 1 non mi piace perché si vuole privilegiare a tutti i costi lo spettacolo, anche ai danni della sicurezza come si è visto in occasione della prima ripartenza al rientro della safety-car. Sono state modificate le regole senza averle provate prima creando incidenti e caos. I piloti, in quella circostanza, non hanno colpe.

Il Mugello ha certamente superato la prova e ha dimostrato come i piloti non siano più abituati a correre sui circuiti storici con la ghiaia subito fuori dai cordoli. Dodici macchine all’arrivo non si vedevano da un pezzo e certamente non raccontano nel modo corretto le reali forze in campo, anche se mi fa piacere il terzo posto di Albon con la Red Bull. Bravi anche in casa Renault con Daniel Ricciardo.

Ancora una volta la Mercedes ha giocato coi suoi avversari. Ad ogni ripartenza sono stati in grado di guadagnare immediatamente due secondi di vantaggio, per poi amministrato il vantaggio giro dopo giro. Hanno una forza unica, come dimostra anche il miglior giro segnato da Hamilton proprio sul finale.

Prosegue l’agonia in casa Ferrari che conquista la zona punti grazie ai numerosi ritiri. Diversamente sia Leclerc che Vettel sarebbero rimasti fuori dalla top-10. Rispetto agli altri team non sta portando aggiornamenti. Molto probabilmente vogliono utilizzare tutti i gettoni di sviluppo consentiti in una volta sola per porre rimedio ad un progetto completamente sbagliato. Pertanto il calvario durerà ancora.

La F1 però deve fare “un punto a capo” poiché così non va bene. Non si possono continuare a cambiare le regole che, tra le altre cose, destabilizzano anche la lettura della corsa.

Ora la Formula 1 si fermerà quindi giorni per trasferirsi in Russia.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP TOSCANA, MINARDI “RED BULL PRONTA AL RISCATTO”

Ci siamo appena lasciati alle spalle un Gran Premio che ricorderemo a lungo, acceso e reso imprevedibile da un errore – cosa più unica che rara – della Mercedes. Una sbandata che non fa parte del loro DNA, ma che può capitare.

Ci hanno regalato una seconda gara avvincente. Ancora complimenti all’Alpha Tauri e a Gasly sia per la meritata vittoria sia per l’ottima strategia. Molto bravo anche Carlos Sainz anche se deve recriminare per quella ripartenza non perfetta che gli è costata quei 3-4 secondi, fatali sotto la bandiera a scacchi.

La McLaren è tornata sul podio e deve essere di ispirazione per la Ferrari. Dopo gli anni gloriosi sono caduti in un buco nero, ma hanno ritrovato la retta via. La Ferrari sta percorrendo il medesimo cammino, ma ha dalla sua parte il prossimo cambio di regolamento.

Arriviamo al Gran Premio di Toscana, sull’impegnativo circuito del Mugello ricco di Sali-scendi, realizzato all’interno di una conca che non renderà la vita facile ai piloti, chiamati ad una sforzo fisico importante, e alle gomme a causa dell’asfalto molto abrasivo. Per questo la Pirelli ha portato le mescole più dure C1-C2-C3.

L’ultimo riferimento cronometrico è di Barrichello, con 1:18.7 Le simulazioni raccontano che si potrebbe scendere addirittura sotto il muro del 1.14. Viste le caratteristiche del tracciato la Red Bull potrebbe emergere, anche se la vettura di riferimento resta sempre la Mercedes, anche senza il party-mode.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ITALIA, GIAN CARLO MINARDI “MOMENTO STORICO PER L’ITALIA”

Siamo entrati in un periodo storico per l’Italia, che difficilmente si potrà ripetere con due Gran Premi, Monza e Mugello, racchiusi in soli quindici giorni a cui si aggiungere, il 1° novembre, anche Imola per un trittico incredibile.

Per l’immagine del nostro paese è un’occasione da sfruttare per far vedere quanto l’Italia sia un paese reattivo, al di là del momento tanto storico quanto negativo di casa Ferrari. Abbiamo dato una risposta molto forte, che nessun’altra nazione è riuscita, senza dover ricorrere a coprire più gare sul medesimo circuito per dare la possibilità a Liberty Media di costruire un calendario adeguato.

Per quanto riguarda il fine settimana di Monza non credo che ci sia molto da raccontare e aspettarsi. Andiamo su una pista dove motore e aerodinamica la fanno da padrona e abbiamo una Mercedes che domina e gioca coi suoi avversari. Ogni qual volta lo decide, specialmente alla partenza e al rientro della safety-car, riesce a prendersi quel margine per mettersi in tranquillità.

Al momento, l’unico che può infastidirli è Max Verstappen, anche se qualche errore il team lo commette.

Oltre all’inspiegabile debacle Ferrari, alle spalle di Mercedes e Red Bull, troviamo un bel gruppetto di vetture composto da McLaren, Racing Point, Renault e Alpha Tauri che ci fanno divertire. In casa Ferrari devono ritrovare quella serenità fondamentale per affrontare il problema e tentare una riorganizzazione. Non mi sento di bocciare il lavoro di Binotto, anche se avrebbe bisogno di un maggiore appoggio da parte della dirigenza. La Ferrari deve tornare sul mercato per trovare le nuove sinergie, ma prima di questo passo deve fare ordine dentro.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BELGIO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “TUTTO SECONDO COPIONE”

Si è concluso anche il Gran Premio del Belgio sull’affascinante tracciato di Spa-Francorchamps. Una gara anomala per Spa, poiché è scivolato via senza grandi colpi di scena ad eccezione dell’incidente di Giovinazzi che ha coinvolto anche l’incolpevole Russell.

Un Gran Premio corso secondo copione con la vittoria di Hamiltonn davanti a Bottas e a Verstappen. Un copione che ha relegato le due Ferrari a semplici comparse. Leclerc e Vettel hanno pagato un discatto di 2” al giro… Addirittura durante il pit stop di Leclerc, i meccanici hanno dovuto mettere aria nelle valvole. Molto probabilmente ha accusato una perdita.

Ancora una volta le due Mercedes hanno giocato al “gatto e al topo” coi diretti avversari. Possono fare tutto quello che vogliono potendo contare su una supremazia totale che certamente non scopriamo oggi.

Alla luce di questo fine settimana, a Maranello non sarà facile mettere le basi per una ricostruzione, anche se non capisco tutto questo silenzio da parte dei vertici. In questo momento Binotto è lasciato completamente solo. In un organico di oltre 1000 persone, non mi capacito come non ci sia nessuno che si prenda della responsabilità o che si faccia avanti per provare a rivedere i piani per il futuro. Alla luce delle attuali regole, anche il 2021 è già perso….

Peccato per i problemi accusati alla Power Unit da Sainz perché avrebbe potuto essere tra i protagonisti, vedendo anche il buon risultato di Norris (settimo al traguardo). Bella gara anche da parte di Gasly, ottavo e davanti alle due Racing Point.

Ora ci aspettano i due gran premi in Italia, Monza e Mugello….

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SPA-FRANCORCHAMPS, GIAN CARLO MINARDI “E’ FINITA UN’ERA”

Spa-Francorchamps sarà il primo gran premio dopo la firma del nuovo Patto della Concordia, ma soprattutto sarà il primo fine settimana senza la Williams nelle mani del suo fondatore. Col passaggio di proprietà si è conclusa un’era, quella dei cosiddetti garagisti.

Mi rammarico per questo passaggio, poiché insieme nel 1996 avevamo lottato per salvaguardare la proprietà intellettuale del team, schierandoci contro i possibili cloni.

Proprio a riguardo di questo argomento, capisco il passo indietro di Williams e McLaren (clienti Mercedes), ma onestamente mi ha spiazzato il cambio di rotta della Renault nei confronti della Racing Point, soprattutto dopo i numerosi reclami che avevano portato ad una sanzione (sia monetaria che di punti) anche se in fin dei conti la macchina è rimasta la medesima. Una sanatoria monetaria…..

Siamo di fronte a scenari e a decisioni alquanto bizzarre, come l’idea apportata dalla FIA di vietare, a partire dal GP di Monza, il “party mode”, come se questo bastasse a fermare la potenza Mercedes. La FIA ha pensato di intervenire in una delle aree più complesse, quella legata all’elettronica, in cui i team possono contare sul lavoro di 30-50 ingegneri, contro i 7-8 della Federazione.
Mi pare di assistere ad una Federazione impotente davanti ad un tentativo di riordino dei regolamenti.

Arrivando al gran premio, l’anno scorso avevamo assistito al primo sigillo di Leclerc, davanti ad Hamilton. A distanza di un anno non vedo possibile ipotizzare un risultato simile, poiché siamo davanti ad un dominio e ad una supremazia incredibile. L’unico che può provare a contrastarli è Max Verstappen con la Red Bull.

Il 31 agosto di un anno fa, ci lasciava Anthoine Hubert e trovo corretto mandare un pensiero sia a lui che alla sua famiglia. Il Motorsport resta uno sport molto pericolo, anche se ha fatto passi da gigante sulla sicurezza, ma Spa-Francorchamps 2019 ci ha ricordato che non dobbiamo abbassare la guardia. In quell’incidente ha perso la vita un ragazzo di 22anni, con davanti a se una carriera importante.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP 70° ANNIVERSARIO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES NON PERFETTA NELLA STRATEGIA. SUPER MAX””

Va in archivio il secondo gran premio sul tracciato di Silverstone. A una distanza di una settimana dal successo di Hamilton e della Mercedes, Max Verstappen e la Red Bull si prendono la rivincita conquistando la vittoria con una prestazione perfetta.

Certamente la Mercedes, in questa occasione, non è stata perfetta nelle strategie, poiché ancora una volta ha dimostrato tutto il suo strapotere come ha dimostrato col miglior tempo in gara di Hamilton (1’28”499), quasi 2” secondi più veloce di Albon.

Abbiamo assistito ad una gara movimentata e interessante, in cui la Pirella ha dimostrato di poter rivoluzionare le forze in campo. Il downforce generato da queste nuove vetture ha messo in crisi le mescole, più morbide rispetto ad una settimana fa, aprendo a diversi scenari. In vista della prossima stagione, la Pirelli ha chiesto di diminuire il carico per evitare ulteriori problemi di gestione.

Resta il fatto Che Verstappen è stato perfetto in tutto il fine settimana, mettendo un tassello importante su questa vittoria già il sabato, superando la Q2 con la mescola più dura. All’interno del team ha fatto la differenza. Bravo Albon che ha riscattato le prestazioni opache precedenti. Al momento è indecifrabile il suo percorso poiché alterna prestazioni scadenti con altre molto valide.

In casa Ferrari, Leclerc ha surclassato Vettel, protagonista dell’ennesimo errore, dando il massimo e conquistando un quarto posto decisamente insperato.

Si apre una settimana importante sotto l’aspetto politico, poiché entro il 12 agosto si dovrebbe arrivare alla firma del nuovo Patto della Concordia, anche se c’è una Mercedes non molto motivata. Firmarlo significherebbe un impegno a lungo termine nel Circus….

Gian Carlo Minardi

GIAN CARLO MINARDI “LA F1 DEVE RIVEDERE LE REGOLE IN OTTICA 2021”

Bisogna rivedere le regole in ottica 2021

Non ha dubbi Gian Carlo Minardi, interpellato ai microfoni di Minardi.it. Alla luce dei risultati del primi gran premio, con una Mercedes nettamente davanti a tutti con un vantaggio stimato di oltre 1” sui diretti avversari, sarà necessario rivedere i regolamenti tecnici e sportivi della prossima stagione.

Bisogna dare la possibilità a tutti, quantomeno, di provare a ridurre il gap dalla Mercedes. Diversamente è già scritto anche il risultato della prossima stagione” racconta il manager faentino.

A seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19 che ha rischiato di mettere in ginocchio il sistema Formula 1, all’unanimità i team e la FIA hanno approvato un freezing  di numerose parti della monoposto, lasciando poco margine al lavoro degli ingegneri sulla futura vettura.

I primi quattro GP ci hanno consegnato una Mercedes imbattibile e irraggiungibile, tant’è che a Silverstone lo scorso fine settimana Hamilton è riuscito a vincere tagliando il traguardo su tre ruote contando ancora su un vantaggio di 6” su Max Verstappen, e una Ferrari brava a trasformare ogni occasione in un podio, ma pagando in pista distacchi abissali.

Ad oggi la Mercedes comanda la classifica costruttori con 146 punti, 68 in più della Red Bull, 95 della McLaren e 103 punti in più della Ferrari, quarta e davanti alla Racing Point per una sola lunghezza.

La Mercedes si avvia a vincere il suo settimo titolo mondiale costruttori. Un rullino di marcia impensabile che non ha uguali. Proprio alla luce di questi risultati, potrebbero pensare anche di restare nel Circus, solamente come fornitori di motori” conclude Minardi.

F1 | MONZA, MUGELLO, IMOLA. GIAN CARLO MINARDI “MOTIVO DI GRANDE ORGOGLIO”

E’ ufficiale. Oltre a Monza (6 settembre – Gran Premio d’Italia) e Mugello (13 settembre – Gran Premio di Toscana) l’Italia avrà anche un terzo appuntamento.

L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola torna ad ospitare una tappa del Mondiale di Formula 1, a distanza di 14 anni dall’ultimo gran premio vinto da Michael Schumacher nel 2006 con la Ferrari, davanti a Kimi Raikkonen e Robert Kubica.

“Tre gran premi su tre diversi circuiti deve essere motivo di grande orgoglio per l’Italia. L’ingresso di Imola mi fa molto piacere sia come appassionato di Motorsport che come Presidente della Commissione Velocità in Circuito per ACI Sport. E’ certamente una pista a cui sono particolarmente affezionato, poiché risiedo ad appena 14 chilometri di distanza dall’Autodromo e, non a caso, l’abbiamo scelta come sede dell’ Historic Minardi Day.

Abbiamo dato una prova di forza importante nonché unica, riuscendo a sopperire a mancanze di altri senza dover ricorrere al doppio gran premio sul medesimo circuito, che ne caso di Silverstone potrebbe diventare addirittura triplo. Soluzione che, onestamente, non apprezzo” commenta Gian Carlo Minardi.

Il Circus arriverà sul tracciato del Santerno durante il fine settimana del 1 novembre a distanza di una settimana dal Gran Premio del Portogallo, l’altra novità insieme al GP dell’Eifel che si correrà al Nurburging l’11 ottobre.

F1 | GP UNGHERIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES STRATOSFERICA. OTTIMO VERSTAPPEN

Qui a Budapest la Mercedes ha dimostrato tutto il suo strapotere, sia sul fronte telaistico che motore. Sono stati perfetti sia in qualifica che in gara dimostrando una supremazia più unica che rara. Con Hamilton, si sono presi il lusso di fermarsi per l’ultimo cambio gomma a tre giri dalla fine, tagliando il traguardo con un vantaggio di oltre 8” su Verstappen segnando anche il giro più veloce e lasciando solamente cinque piloti a pieni giri.

Dobbiamo tornare all’era Williams per ritrovare uno strapotere simile.

Non solo Hamilton e Bottas hanno una macchina al limite della perfezione, ma la Mercedes riesce a fornire un ottimo materiale anche ai suoi clienti, come si è visto soprattutto in qualifica. Sia chiaro: resto assolutamente contrario ai cloni e agli assemblatori perché vanno contro alla logica del campionato costruttori.

Complimenti alla Red Bull che ha dato una grande prova di forza, soprattutto dopo l’errore di Verstappen nel giro di ricognizione. Un secondo posto, forse insperato, ma che ripaga sia il pilota, ma soprattutto tutto il team per l’ottimo lavoro svolto. Indecifrabile Albon che ha pagato un distacco di oltre 1’ dal proprio compagno.

In questo gran premio non sono pervenute le due McLaren, ma molto probabilmente il loro telaio non si adatta a questo particolare circuito, molto lento.

Capitolo Ferrari: non darei troppo peso all’errore (se di questo si può parlare) di strategia su Leclerc con la scelta delle gomme rosse, poiché le previsioni meteo sono state disattese. Lo dimostra il risultato ottenuto con Vettel che ha chiuso al sesto posto, ad un giro di distacco da Hamilton.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Stiria, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES STRATOSFERICA. LECLERC DALLE STELLE ALLE STALLE”

Che la Mercedes fosse su un altro pianeta, lo avevamo già capito da diverso tempo e da alcuni anni, ma in questo fine settimana hanno dato prova di una supremazia incredibile, sia sul bagnato che con l’asciutto.

In qualifica Lewis Hamilton si è reso protagonista di un giro stratosferico, lasciando Max Verstappen a oltre 1”2dec e il compagno a 1”4dec a dimostrazione che oltre al DAS c’è dell’altro. Sono sempre più convinto che stiano sviluppando le ruote posteriori sterzanti.

In gara si sono confermati con un Hamilton perfetto che ha dominato la gara dall’inizio alla fine, seguito dalla rimonta di Bottas, che chiude davanti alla Red Bull di Verstappen e Albon. Quest’ultimo, per buona parte della gara, ha girato su tempi molto alti rispetto al compagno, svegliandosi solamente nella parte finale in occasione della lotta con Perez. Più di così Verstappen, purtroppo, non può fare.

Alle spalle di Mercedes e Red Bull, stiamo assistendo ad un positivo compattamento delle forze in campo con McLaren, Racing Point, Renault e Alpha Tauri che ci stanno regalando dei finali di GP entusiasmanti, così come si era evidenziato nei test invernali. Ancora un plauso a Lando Norris che porta a casa un quinto posto molto importante sia per lui, ma anche per la sua squadra. Sono certo che questi ragazzi ci faranno vivere delle belle corse.

Capitolo a parte lo merita la Ferrari che ha vissuto un fine settimana nero. In questa occasione, sia la vettura che i piloti non sono stati all’altezza delle aspettative. Leclerc ha commesso un errore da dilettante. E’ passato dalle stelle alle stalle in una sola settimana. Molto probabilmente una parte di nervosismo è dovuto anche alla poca competitività della vettura. La situazione però è molto grave, come evidenziano anche i risultati in casa Haas e Alfa Romeo, fuori dalla zona punti.

Le novità introdotte qui in Austria non hanno evidenziato un grande passo in avanti anche se manca all’appello la prova della corsa, terminata troppo presto.

Tra una settimana si torna in pista, in Ungheria. Questi ritmi serrati non sono di aiuto per chi deve rincorrere.

Gian Carlo Minardi

F1 | VETTEL-RED BULL, RITORNO DI FIAMMA. MINARDI “MERCATO PRONTO AD INFIAMMARSI”

Siamo di fronte ad una stagione certamente particolare, che sarà ricordata negli anni. Lo abbiamo capito da diverso tempo, ma le sorprese non sembrano mancare.

Ancora prima dell’accensione dei motori, il mercato piloti ha tenuto alto l’interesse con numerosi colpi come il divorzio tra Sebastian Vettel e la Ferrari che ha portato Carlos Sainz Jr. a Maranello e Daniel Ricciardo a Woking.

Dopo aver perso l’australiano, La Renault ha firmato il contratto con Fernando Alonso che nel 2021 farà il suo ritorno nel Circus, a dea anni di distanza dall’ultimo GP.

Proprio durante il fine settimana austriaco, Vettel ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna offerta dalla sua (ex) scuderia, smentendo di fatto il comunicato ufficiale. Che i rapporti tra il quattro volte campione e la Ferrari non siano semplici è facile intuirlo, e l’ennesimo errore durante la bagarre proprio con Sainz non è stato di aiuto.

Come dicevo prima, le sorprese non sembrano finite. Rumors proveniente dall’esterno parlano di un possibile ritorno di fiamma tra Vettel e la Red Bull, che potrebbe tornare a Milton Keynes a fianco di Max Verstappen, con Albon di ritorno a Faenza a fianco di Gasly. Qualora le voci trovassero conferma a farne le spese sarebbe, nuovamente, Kvyat.

Ma non è tutto. Ho la sensazione che la griglia di partenza potrebbe cambiare già quest’anno. In Austria abbiamo assistito a strategie anomale soprattutto verso quei piloti con la valigia già pronta, come in casa McLaren con Sainz. Questi episodi potrebbero portare alla rottura di equilibri già poco stabili.

Gian Carlo Minardi

F1 | ALONSO VERSO LA RENAULT. MINARDI “COPPIA INTERESSANTE CON OCON”

Per domani è atteso l’annuncio ufficiale da parte della Renault che riporterà in Formula 1 il due volte campione del mondo, nel 2005 e 2006 proprio con la scuderia transalpina, Fernando Alonso.

A due anni di distanza dall’ultimo Gran Premio con la McLaren, e dopo la vittoria nella 24 Ore di Le Mans e l’esperienza nella Dakar e nella 500 miglia di Indianapolis, Alonso è pronto a rientrare nel Circus a fianco di Ocon che ha ben figurato nel week end appena passato.

In questo momento la Renault è un team difficile da interpretare, anche se rispetto alla passata stagione è in linea coi miglioramenti che si hanno lavorando solamente sul telaio e motore, essendo rimasto invariato il regolamento così come le mescole. Dopo la perdita di Ricciardo (destinazione McLaren a fianco di Norris) avevano bisogno di un punto di riferimento e con Ocon sarà una bella sfida.

L’arrivo di Fernando mi fa pensare che la Mercedes abbia già rinnova sia con Bottas che con Hamilton, poiché il nome del finlandese era stato affiancato spesso alla Renault. A questo punto per Vettel si prospetta, come minimo, un anno sabbatico.

Non escluso però la possibilità di vedere già quest’anno degli avvicendamenti. In Austria ho notato delle strategie “anomale” verso quei piloti con la valigia pronta, e questo potrebbe creare dei malcontenti e far saltare gli equilibri.

Siamo davanti ad una nuova stagione all’insegna della Mercedes che in Austria ha dimostrato uno strapotere importante. Solamente la cinque safety car non gli hanno permesso di doppiare praticamente tutti. Sono convinto, sempre di più, che stiano lavorando a qualcosa di eccezionale nel posteriore come le ruote sterzanti.

Purtroppo non abbiamo potuto apprezzare in pieno il vero potenziale della Red Bull. Nonostante le mescole gialle (Hamilton e Bottas avevano le rosse) si stava ben comportante, ma è stato tradito dall’affidabilità. Albon, invece, senza il contatto con Hamilton avrebbe potuto infastidire Bottas. Aveva un passo importante, aiutato anche da un’ottima strategia. Questo fine settimana saranno da tenere d’occhio. Al momento sono gli unici che possono provare ad infastidire le Mercedes.

Aspettiamo il secondo e terzo gran premio per vedere come reagirà la Ferrari, soprattutto in Ungheria dove è attesa una vettura con diverse novità. Ad oggi è l’unica vettura a non aver avuto problemi di affidabilità, ma al tempo stesso l’unica ad aver peggiorato rispetto la passata stagione….

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Austria, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI 5° FORZA”

Il mondiale di Formula 1 è ripartito col “botto”. Il gran premio ha evidenziato tutte le problematiche di un campionato iniziato con quattro mesi di ritardo, tra problemi di affidabilità, errori da parte dei meccanici e un certo nervosismo da parte di Vettel ed Hamilton, quest’ultimo aiutato certamente dai commissari che hanno deciso di penalizzarlo a 40’ dalla partenza della corsa.

Un gran premio falsato da cinque safety car (era da tantissimo che non si verificavano), così come da una classifica composta solamente da undici vetture. Tutte le squadre hanno accusa problemi, ad eccezione della Ferrari che però ha salvato il weekend grazie ad un grandissimo pilota, ad una buona strategia e ad una gran dose di fortuna.

La Ferrari è l’unico team a non aver migliorato il tempo sul giro rispetto alla passata edizione, nonostante si corresse con le medesime mescole, dimostrando problemi anche sul fronte motore come emerso anche dai tempi di Alfa Romeo e Haas. Al di là del risultato la Ferrari è la quinta forza del mondiale, alle spalle di Mercedes, Red Bull, McLaren e Racing Point, pagando un gap dal vertice di oltre 1”. Il risultato della qualifica rispecchia certamente meglio le reali forze in campo.

Peccato per Albon. E’ stato l’unico pilota a reggere il passo della Mercedes, aiutato da un’ottima strategia del muretto Red Bull. Il lavoro è stato vanificato dal contatto con Hamilton, giustamente poi penalizzato.

Purtroppo, fin dalle prime battute abbiamo perso uno dei protagonisti, Verstappen.

Complimenti a Lando Norris che a 20 anni conquista il suo primo podio con una McLaren in spolvero, anche se non ho capito la strategia usata con Sainz. Mi auguro che non sia l’inizio di un gioco politico e poco pulito nei confronti dello spagnolo.

Onestamente non ho capito neanche la strategia usata in casa Alfa Romeo su Giovinazzi, rimediata durante la safety car con l’italiano che è riuscito a chiudere al nono posto davanti a Vettel.

Ancora un errore per Vettel, arrivato in Austria nervoso. Non ho compreso le sue dichiarazioni in conferenza stampa, controcorrenti a quanto avevamo letto fino a quel momento e mai smentite da lui stesso.

Tra una settima si replica, anche se con mescole differenti. C’è veramente poco tempo, ma tanto lavoro da fare.
Nei prossimi giorni voglio affrontare con voi il discorso sui cloni, che dovrebbero correre in un campionato separato.

Gian Carlo Minardi