Gp India – LE PAGELLE

Sebastina Vettel 9  Quattro titoli mondiali a 26 anni che rimarranno nella storia. Come al solito è stato in grado di fare quello che gli pareva. Ho apprezzato molto i burnout davanti al pubblico  (mai lo avrei moultato), per poi inginocchiarsi e baciare la sua macchina. Un gesto che l’ha reso certamente simpatico e che ha fatto capire quanto debba ringraziare la Red Bull

Nico Rosberg 8  Con il coltello tra i denti sta cercando (e per ora riuscendo) di portare via il secondo posto alla Ferrari

Romain Grosjean 9+  Il voto più alto della giornata però spetta a  lui che si è dimostrato più forte degli errori del suo muretto. Da 17esimo a terzo con una gara eccezionale

Kimi Raikkonen 8 Ha fatto una scelta particolare. Certamente il suo compagno è stato più bravo a sfruttare le gomme. Il suo capolavoro è stato vanificato con un pit stop in extremis. Resta la soddisfazione per aver segnato il giro più veloce in gara. Complimenti anche alla Lotus che sta vendendo cara la pelle. Potrebbe essere il giudice per il secondo e terzo posto tra i costruttori

Felipe Massa 8  Correre da separato in casa non è cosa facile. Certamente vorrà sia lasciare un bel ricordo in Ferrari sia assicurarsi un futuro in F.1 Il quarto posto può essere di buon auspicio per recupere il distacco dalla Mercedes

Fernando Alonso 6  “Andare al mulino ci si infarina” Molto sfortunato al via, ma non l’ho visto concentrato come in tante altre occasioni. La sequenza dei tempi ci ha fatto capire che avrebbe potuto lottare con Rosberg per il secondo posto, ma il nervosismo era notevole.

Sergio Perez 7+  Ha utilizzato al meglio la sua vettura migliorando gara dopo gara. Dopo esser stato messo in discussione in una parte di campionato ora mette in ombra Jenson Button. In casa McLaren si preparano i giochi 2015.

Lewis Hamilton 7 Un po’ in difficoltà. Non riesce a sfruttare al 100% il potenziale della sua vettura, diversamente dal suo compagno. Aveva ripreso le redini del team, ma ora è dietro a Rosberg

Force India 6 L’aria di casa gli ha fatto bene. Dopo una parentesi negativa sono tornati in zona punti con entrambi i piloti portando a termine un buon week end. Ormai il sesto posto è sicuro

Toro Rosso 6- Un punticino non è molto soprattutto considerando lo zero dei diretti avversari della Sauber. Anche se mancano ancora tre gare credo che per loro sia difficile recuperare il gap. Da faentino gli auspico un buon finale di stagione

 

Gp India – IL PUNTO

Cosa possiamo ancora dire… Abbiamo assistito nuovamente ad una supremazia disarmante, difficile anche da commentare. Ancora una volta Vettel è stato in grado di fare quello che gli pareva. Con i due titoli assegnati (Piloti e Costruttori) ci aspetta un finale di stagione Thriller per la Ferrari che dovrà lottare con il coltello tra i denti fino alla fine per conquistare almeno il secondo posto. Le prestazioni di Rosberg ed Hamilton non possono far dormire sonni sereni agli uomini in rosso. Il titolo di vice-campione resta certamente alla loro portata in quanto abbiamo ancora tre gare (Abu Dhabi, Austin e San Paolo) e molti punti in palio.

Nel caso di Webber e Alonso la sfortuna ci vede proprio bene. Ancora una volta l’australiano è stato costretto ad un ritiro in una domenica in cui avrebbe potuto lottare per posizioni importanti, mentre lo spagnolo è stato coinvolto in un contatto nelle prime curve, sprofondando nelle retrovie. Analizzando la progressione dei tempi si capisce che è stata persa un’occasione importante per mettere in cassaforte punti preziosi in ottica mondiale.

Escludendo l’extra-terrestre Seb, bisogna sottolineare la prestazione della Lotus di Grosjean, bravissimo a sfruttare le gomme, e di Raikkonen che ha fatto l’impossibile per stravolgere l’ordine di arrivo segnando il miglior giro in gara proprio sul finale dopo il pit stop. Buon quinto posto per la McLaren con Perez che si piazza davanti alla Mercedes di Hamilton. Buon week end per Felipe Massa che ha sfruttato al massimo il potenziale della sua F138 tenendo dietro Lewis, ma non Nico. Un Massa così pimpante e aggressivo, nonostante il fine rapporto con Maranello, è di buon auspicio per recuperare il divario di quattro punti che li separa dalla Mercedes. Un solo punto recuperato dalla Toro Rosso (con il decimo posto di Ricciardo) che non sfrutta il week end poco favorevole della Sauber.

Abbiamo avuto quindi la conferma che la maggior parte dei team si equivalgono, assistendo ad un buon campionato di Serie B. Tutto questo è molto preoccupante pensando a quanto poco tempo ci sia tra il 24 novembre e l’inizio del nuovo mondiale per provare a stravolgere un gap così potente. Voci da Bar danno un Newye molto attivo, pronto a stravolgere la filosofia di costruzione delle macchine. Nonostante un cambiamento tecnico così drastico i “bibitari” resteranno gli uomini da battere. Abbiamo sempre assistito a cicli vincenti da parte di team, ma quello targato Red Bull certamente è il più importante.

Tra sei giorni si tornerà in pista con un Vettel determinato a non regalare niente ai suoi avversari. Si riaccenderà quindi la sfida per il secondo posto, il primo tra gli sconfitti.

Gp India – PRESENTAZIONE

Possiamo tranquillamente ammettere che il countdown verso il quarto sigillo di Sebastian Vettel è ufficialmente iniziato. Se non dovesse arrivare in India, certamente il biondino di casa Red Bull potrà aprire le danze, sette giorni dopo, dando inizio ai festeggiamenti sullo sfondo di Abu Dhabi. Arrivati a questo punto non credo ci siano tante alternative. 90 lunghezze sono incolmabili anche se la matematica parla ancora di 100 punti in palio da qui al 24 novembre. Possiamo dire che si tratta di un capitolo decisamente chiuso. Mi aspetto un’altra gara a sè da parte di Seb.

Completamente diverso invece il discorso per le posizione alle sue spalle. Abbiamo una lotta apertissima a tre (Ferrari, Mercedes, Lotus con Alonso, Raikkonen ed Hamilton) per il secondo e terzo posto nel mondiale costruttori e piloti, racchiusi in una manciata di punti. Se abbiamo una Lotus che incalza la Mercedes, la Ferrari non può certo dormire sonni sereni, soprattutto se Felipe Massa non comincia a portare punti pesanti per consolidare il secondo posto.

Interessante battaglia anche nelle retrovie tra Sauber e Toro Rosso per il settimo posto. Nelle ultime uscite la scuderia di Faenza ha battuto la fiacca, e si è fatta rosicchiare tutto il vantaggio accumulato nella prima parte di campionato. Ora è costretta ad inseguire la scuderia svizzera con un ritardo di 14 lunghezze.

Proprio queste lotte potranno essere il leitmotiv di un Gran Premio d’India che si appresta a chiudere i battenti, dopo solo tre edizioni. Molto probabilmente non vedremo più i 5121 mt del Buddh International Circuit in calendario, soprattutto per cause burocratiche. Non sono stati risolti i problemi con la dogana e le difficoltà legate al fatto di dover effettuare anche temporanee importazioni, sarà la causa che allontanerà la Formula 1 da questa realtà.

Paesi come India, Cina e Corea sono estremamente importanti per il settore auto e commerciale e per questo è importate fare questi “esperimenti”, anche se va a discapito del “vecchio continente”. E’ chiaro però che i Governi debbano adeguarsi a determinate formalità per evitare di cadere in problematiche difficili da risolvere. Parallelamente poi abbiamo nuovi scenari che si potranno trasformare in solide realtà. Purtroppo i circuiti occidentali, oltre a soffrire la crisi economica, devono affrontare problemi di spazio e aggiornamenti alle nuove norme di sicurezza non di facile attuazione in quanto inglobati all’interno di realtà difficilmente modificabili.

Minardi “L’Italia verso i fasti degli anni 80-90”

Con l’appuntamento di Monza, e davanti a circa 7000 tifosi, è calato il sipario sui Campionati Italiani Velocità caratterizzati da una stagione di particolare soddisfazione con risultati in bilico fino all’ultimo round. Nei Prototipi e GT i titoli, assegnati rispettivamente a Faccioni e alla coppia Lucchini-Postiglione su Porsche, si sono concretizzati solamente all’ultima gara.

La scena della Formula ACI CSAI Abarth è stata dominata da Alessio Rovera (classe 1995) che al suo primo anno nel campionato si è aggiudicato il titolo davanti a Michele Beretta (classe 1994) che, sul finale, ha provato ad incalzare il collega. Grazie a questi due importanti risultati Rovera e Beretta parteciperanno di diritto al Super Corso organizzato dalla Scuola Federale (4-7 novembre) oltre ad essersi aggiudicati il test sull’AutoGP messo in palio dalla Scuderia Coloni.

E’ stata una stagione non priva di difficoltà: la non folta partecipazione è stata superata dalla qualità messa in mostra dai piloti e dalla professionalità dei Team che nell’insieme hanno  permesso il concretizzarsi di uno spettacolo avvincente e di alto livello. Nonostante il momento di profonda crisi per la finanza mondiale abbiamo chiuso la stagione in crescendo toccando proprio in Brianza il numero massimo di partecipanti. Il pubblico ha risposto molto bene alla nuova formula “Porte aperte” organizzata dall’ACI-Sport. Gli appassionati lombardi sono affluiti numerosi nel paddock e nelle tribune. E’ stata una bellissima esperienza che apre a nuove modalità e a nuove iniziative in ottica 2014.

Sugli altri campi di gara sventola alto il tricolore anche lontano dai confini nazionali. I successi nei Campionati di Antonio Fuoco nella Formula Renault 2.0 Alps  e di Raffaele Marciello nella F.3 Euro Series parlano da soli per la qualità del nostro vivaio. Non dobbiamo dimenticare anche i successi di Antonio Ghirelli nell’AutoGP ed il secondo posto di Antonio Giovinazzi nella F.3 Inglese. Questi risultati dimostrano che il lavoro di tutti sta portando il Motor Sport italiano ai  livelli degli anni 80-90 e sono certo che questi successi contribuiranno a restituire la giusta considerazione ed una grande attenzione verso il nostro vivaio nazionale, venuti meno negli ultimi anni.

Un plauso ed un po’ di merito sento di attribuirlo all’ACI CSAI, Scuola Federale e FDA il cui progetto, nato 4 anni fa, inizia a dare i primi risultati a livello internazionale. Partiti con Marcello, il primo giovane promettente, quest’anno si è aggiunto Antonio Fuoco. Anche in questa stagione abbiamo fatto diversi stage valutativi con giovani kartisti molto promettenti. Siamo consci  che, causa la crisi di cui ben sentiamo gli effetti, manca la “benzina” per farli decollare, ma i risultati sono di buon auspicio e tutto l’ambiente cercherà le possibili forme di sostegno. Purtroppo l’uscita di Fisichella-Trulli-Liuzzi dalla Formula 1 ha azzerato la partecipazione di piloti italiani nella massima serie, creando un vuoto generazionale che è difficile colmare nell’immediato. Il lavoro impostato volge proprio alla valorizzazione di talenti e all’accensione dei riflettori su questi giovani.

La novità 2014 sarà caratterizzata dalla Formula 4, formula propedeutica per i giovani pioti provenienti dal Kart. Fin dall’inizio il Presidente Sticchi Damiani ha sposato il progetto della FIA e ora siamo giunti all’atto finale, orgogliosi di essere la prima Federazione ad affrontare questa nuova avventura. Giovani quindicenni potranno scendere in campo su vetture studiate per avviarli alla carriera di piloti ed affrontare in futuro formule più impegnative.

E’ una sfida, ma nel contempo una grande opportunità per poter proseguire il nostro lavoro di tutoraggio e valorizzare i nuovi talenti.

Chiacchere da Box… 2014 e non solo

Tutti gli sforzi dei Motoristi sono rivolti al 2014 e non sono poche le difficoltà che stanno incontrando. E’ il momento di fare il punto della situazione con l’aiuto di amici a suo tempo vicini al alla Minardi F.1 Team ed altri che sono costantemente a contatto con la ribalta. Vorrei andare oltre i tanti articoli  molto dettagliati sotto il profilo tecnico già comparsi su molte testate sportive e fare una panoramica a ruota libera basata sulle “chiacchiere da box”.

I  principali problemi che i costruttori stanno affrontando in previsione 2014 ( Ferrari – Mercedes – Renault) sono  Consumo – Potenza – Affidabilità, ma il vero handicap è la mancanza di test in pista. Si lavora solo nelle sale prova che, pur sofisticate, non posso riprodurre fedelmente le problematiche che si potrebbero verificare sulle vetture in pista.

Con la collaborazione dei fornitore l’affidabilità sta migliorando, ma stiamo sempre parlando di risultati ottenuti al banco prova. La situazione potrebbe cambiare con l’installazione dell’unità motore nella vettura e l’uscita in pista, in quanto è veramente difficile riprodurre nel dettaglio tutte le variabili.

Le informazioni che abbiamo raccolto ci fanno intuire che i tre propulsori potrebbero racchiudersi in  una forbice compresa tra i 610-620 cv. Le attenzioni dei progettisti sono indirizzate sull’ottimizzazione dei consumi, piuttosto che  sulla ricerca della potenza massima. La vera spada di Damocle per il 2014 sarà infatti il limite imposto dei 100 Kg di carburante. Consumi eccessivi  potrebbero essere penalizzanti in gara e pare che tutti siano ancora alla ricerca del giusto equilibrio.

Voci di corridoio inoltre riferiscono che tutti i Costruttori paventano in via teorica il problema del pattinamento, in particolare,  in seconda e terza marcia (effetto coppia-erogazione di potenza-pneumatici). Con le Pirelli attuali quindi diventa importante conoscere quanto prima le specifiche degli pneumatici 2014. Non aggiungo altro, perché sulle interpretazioni regolamentari tutti stanno rincorrendo soluzioni adeguate, senza scordare che il 2014 vedrà anche il debutto di nuovi “sistemi di recupero di energia”: l’MGU-K ( in pratica il vecchio Kers) ed il neonato MGU-H, tutto nuovo e da collaudare e di non facile assemblaggio nella vettura. Non dimentichiamoci che mancano solo quattro mesi alla consegna del motore base alla FIA !

Alla panoramica 2014, unirei una riflessione sul 2015. Certo l’arrivo della Honda, cuore pulsante della futura McLaren, anche la Porsche potrebbe aprire i suoi orizzonti alla Formula 1. Nonostante non abbiano per il momento nessuna collaborazione con team, stanno provando un propulsore al banco prova (i ben informati parlano di un’unità non seconda a nessuna in termini di cavalli, consumi e affidabilità). Stiamo parlando di due Costruttori che hanno nel loro DNA la storia e l’esperienza vincente sulle motorizzazioni turbo (mi piace sottolineare anche che hanno sempre utilizzato questa tecnologia nella produzione di serie).

La Honda, da indiscrezioni, pare stia toccando i 640 cavalli, non pochi in più rispetto agli avversari, con ottimi consumi. Voci dal Giappone, danno addirittura certa la prova in pista con un telaio ibrido. L’opportunità, per la Honda, di provare per tutto il 2014  il propulsore, avvalendosi della collaborazione McLaren/Mercedes, potrà rappresentare un vantaggio tecnico eccezionale e potrebbe rivelarsi vincente per il 2015.

Sono “chiacchiere da Box”, ma è certo che molto bolle in pentola e se ne vedranno delle belle; sarà tutto da scoprire! Ci aspettano un inverno ed una primavera incandescenti.

Record di punti per Fernando Alonso

Anche se la leadership nel Mondiale è lontana 90 punti, con il quarto posto conquistato in Giappone Fernando Alonso può consolarsi con il primato nella classifica di tutti i tempi, portando il suo bottino personale a 1571 punti, contro i 1566 del sette volte Campione del Mondo Michael Schumacher.

Tutto iniziò la bellezza di 213 Gran Premi fa (grazie all’intuito e all’occhio vigile di Gian Carlo Minardi), quando sulla griglia di partenza del Gran Premio d’Australia 2001 faceva il suo esordio un giovanissimo Fernando (19enne), pronto a difendere i colori del Minardi Team.

In quella stagione la scuderia faentina firmò tre arrivi nella top ten, grazie a due noni posti di Marques in Brasile e Canada e al decino posto di Alonso in Germania, ma senza alcun punto mondiale (i punteggi erano destinati solamente alla top six) “Con i punteggi di oggi forse la storia del Minardi Team sarebbe andata diversamente. Il nostro bottino complessivo sarebbe stato di 446 punti” analizza Gian Carlo Minardi “Devo fare i complimenti a Fernando per l’obiettivo raggiunto. Fin dai primi giri in F1 avevo avuto l’impressione che avesse una marcia in più e nel 2001 fece una stagione bellissima con noi, prima di passare alla corte di Briatore come test driver. Immediatamente si è visto che sarebbe stato un pilota vincente” conclude Minardi “Ora raggiunge la soglia dei 1571 punti, dopo due titoli mondiali. Mi auguro che possa arrivare presto il terzo.

Complimenti Campione da Gian Carlo Minardi e Team Minardi

Gp Giappone – LE PAGELLE

Il voto più importante va senza alcun dubbio al circuito di Suzuka ed ai suoi appassionati. Ancora una volta l’organizzazione è stata impeccabile; supportata da un pubblico numeroso e ben preparato, che ha sostenuto e incitato  i protagonisti.

Dare un voto alla Red Bull è veramente difficile in quanto la loro supremazia è tale da permettergli di giocare e fare praticamente quello che vogliono. Credo che la strategia sia stata studiata a tavolino perché non vedo nessuna motivazione per giustificare la sosta in più di Webber. Possono permettersi il lusso di giocare e stabilire l’ordine di arrivo dei loro piloti. Questa volta Sebastian Vettel ha dovuto gestire qualche problematica esterna, come una partenza non perfetta e un contatto (colpa al 50%) con Hamilton. Dopo essersi assicurato che tutto fosse a posto, ha preso a spingere portandosi al comando della gara. Ad ogni week end assistiamo a due gare: la prima tra i piloti Red Bull e la seconda riservata a tutti gli altri. Dovendogli dare un voto, sono da 9.

Tutti gli altri sono da 7, mezzo punto in più o in meno. Hanno fatto il loro onesto Gran Premio, difendendo le posizioni, senza acuti particolari. Ci siamo divertiti nella battaglia tra Hulkenberg ed Alonso. Il tedesco di casa Sauber merita certamente mezzo punto in più (7.5) perché lotta con i big nonostante una vettura, in crescita, ma comunque ancora inferiore. La Ferrari dovrà fare qualcosa in più per difendere fino alla fine della stagione il secondo posto tra i piloti e costruttori. Massa merita la sufficienza perché sta lavorando da separato in casa, ma un decimo posto non può bastare. Ha rifiutato anche di far passare Fernando, ma forse sarebbe stato meglio farsi da parte piuttosto che subire il sorpasso. Per fortuna loro la Mercedes è andata a punti con il solo Rosberg (ottavo).

7.5 anche per Romain Grosjean. Bene in prova e autore di un’ottima partenza, chiudendo la gara al primo posto tra le vetture di seconda fascia. In questo finale di stagione vuole conquistarsi il titolo di prima guida in ottica 2014 che lo vedrà affiancato da “Hulk”. Sottotono invece Kimi Raikkonen che causa problemi fisici o scelte tecniche, non è all’altezza della prima parte di stagione.

Il risultato da Esteban Gutierrez  (settimo al traguardo) è la chiara dimostrazione che la politica adottata dalla FIA e dalla  F1 stessa verso i giovani è sbagliata. Dopo esser stato criticato nelle prime gare, sta dimostrando di meritare il posto occupato. Sta aiutando il team a conquistare il settimo posto tra i costruttori, cosa non da poco. Il risultato è una conseguenza anche della maturazione della vettura.

Gp Giappone – IL PUNTO

Non c’è storia. Ancora un successo per Sebastian Vettel (nove centri in quindici appuntamenti, di cui cinque consecutivi) e per la sua Red Bull che, grazie al secondo posto di Mark Webber, firma una nuova doppietta. Una supremazia inarrestabile e imbarazzante. Ancora una volta hanno giocato al “gatto e al topo”. Vettel ha dato l’impressione di girare con il limitatore inserito fin quando non ha avuto la certezza di non aver riportato danni nel contatto con Hamilton. Inserita la settima marcia si è sbarazzato della concorrenza andando a vincere l’ennesima gara, anche se con distacchi “umani”. Ora i punti di vantaggio su Alonso sono 90.

Dopo la prima pole position stagionale di Webber, l’australiano sperava certamente nel gradino più alto del podio, ma è stato penalizzato dalla strategia. Un plauso per la  Lotus che in questo finale di stagione sta facendo dei miracoli, dimostrando di avere tra le mani una macchina molto valida nonostante un budget non pari ai top team. Grosjean sta maturando, migliorando gara dopo gara. Autore di un’ottima partenza ha difeso la sua posizione conquistando un podio importantissimo sia per lui che per il team. Il quinto posto di Raikkonen chiude un week end sicuramente positivo per Enstone consolidando non solo il quarto posto tra i costruttori, ma avvicinandosi pericolosamente (per la Mercedes) al terzo gradino del podio.  Due episodi hanno marchiato il gran premio del Giappone per la casa di Stoccarda. Al via Vettel tocca Hamilton, tagliandogli il pneumatico e facendolo piombare in fondo alla classifica fino al ritiro definitivo, mentre la gara di Rosberg è stata condizionata da un errore ai box che non gli ha permesso di andare oltre l’ottavo posto.

Ferrari in grande difficoltà per tutto il week end con prestazioni altalenanti in gara. Alonso e Massa hanno cercato di portare più punti possibile a casa, sfruttando la debacle Mercedes per consolidare il secondo posto tra i piloti e costruttori. Ho notato ancora del nervosismo e certamente non aiuta. Mi auguro che il breve inverno possa portare in casa Maranello importanti soluzioni tecniche in vista del 2014 per rasserenare l’ambiente. Sorprendente la Sauber che sta dimostrando risorse inaspettate. Hulkenberg si conferma un pilota maturo nonostante la giovane età e la sua esperienza. Il primo arrivo a punti di  Gutierrez è di ottimo auspicio per il futuro. Suzuka era una pista favorevole alla C32 e sono stati bravi a sfruttare l’occasione conquistando ai danni della Toro Rosso il settimo posto tra i costruttori. I prossimi circuiti saranno per loro il banco di prova. In questo finale di stagione la TR sta battendo la fiacca. Fino a qualche gara indietro la loro posizione sembrava sicura, mentre ora sono chiamati ad una rimonta importante, considerando i premi in  ballo.

Con il quinto posto tra i costruttori praticamente sicuro la stagione della McLaren è praticamente finita. La mente è già proiettata non soltanto al 2014, anno ancora di transizione, ma in particolar modo al 2015 con il ritorno della Honda.

 

 

 

Gp Giappone – Ordine di arrivo
1 Sebastian Vettel Red Bull/Renault 53 1:26’49.301
2 Mark Webber Red Bull/Renault 53
3 Romain Grosjean Lotus/Renault 53
4 Fernando Alonso Ferrari 53
5 Kimi Räikkönen Lotus/Renault 53
6 Nico Hülkenberg Sauber/Ferrari 53
7 E.Gutiérrez Sauber/Ferrari 53
8 Nico Rosberg Mercedes 53
9 Jenson Button McLaren/Mercedes 53
10 Felipe Massa Ferrari 53
11 Paul Di Resta Force India/Mercedes 53
12 Jean-Eric Vergne Toro Rosso/Ferrari 52 1 Giro
13 Daniel Ricciardo Toro Rosso/Ferrari 52 1 Giro
14 Adrian Sutil Force India/Mercedes 52 1 Giro
15 Sergio Pérez McLaren/Mercedes 52 1 Giro
16 Pastor Maldonado Williams/Renault 52 1 Giro
17 Valtteri Bottas Williams/Renault 52 1 Giro
18 Charles Pic Caterham/Renault 52 1 Giro
19 Max Chilton Marussia/Cosworth 52 1 Giro

 

 

Gp Giappone – PRESENTAZIONE

Dopo gli ultimi appuntamenti corsi sui due circuiti più moderni in calendario , Singapore e Corea, la Formula 1 si appresta ad arrivare sul tracciato storico di Suzuka, teatro di sfide memorabili tra Senna e Prost ed in molte occasioni determinante per assegnare il titolo di Campione del Mondo.

Suzuka è un tracciato “vecchio stile” caratterizzato da settori veloci e lenti con diversi spunti per i sorpassi, dove ogni errore si paga pesantemente; le vie di fuga non sono così ampie come negli impianti moderni.  Un circuito tosto per  piloti e macchine, potremmo aspettarci pertanto qualche bella sorpresa.

Il week end giapponese viene vissuto in uno scenario particolare poiché tutti gli addetti al lavori alloggiano nell’Hotel “Suzuka”, prossimo al circuito. L’arrivo in pista dei piloti avviene insieme ai tifosi, numerosi e competenti. Questo fine settimana si riaccende quindi la sfida per la classifica piloti e costruttori con Alonso, Hamilton e Raikkonen pronti a battagliare per i posti alle spalle del solitario Vettel. Sul fronte costruttori l’incertezza è ancora più ampia con un solo punto di distacco tra Ferrari e Mercedes per la piazza d’onore e Sauber e Toro Rosso appaiate al settimo. Praticamente certo il quarto posto di Lotus e il quinto di McLaren. Pertanto la scuderia di Enstone potrebbe frenare gli sviluppi dirottando le risorse al 2014. Diversa la situazione per Sauber e TR. Un punto di differenza significa settimo o ottavo posto, che tradotto in termini di entrate economiche equivale a diversi milioni.

I miei ricordi sono legati a qualche delusione di troppo;  in due-tre occasioni avevamo tra le mani un buon risultato, sfuggito purtroppo prima della bandiera a scacchi.

Ricordo con piacere una conferenza stampa (1990), durante una festa in costume della Pioneer (nostro sponsor durante il GP di Suzuka) in cui annunciava l’estensione della collaborazione per tutta la stagione successiva con il Minardi Team spinto dai propulsori Ferrari. Purtroppo quell’accordo non si concretizzò.

Nel 1992 conquistammo comunque un prezioso punto grazie al sesto posto di Fittipaldi con la M192 motorizzata Lamborghini. Proprio a questo gran premio è legato un aneddoto simpatico. Per la stagione ‘93 la McLaren era in difficoltà con la fornitura del motore e pertanto la Lamborghini diede il via ad uno sviluppo particolare in ottica ’93 di cui anche il “nostro” propulsore beneficiò. Così fu premiato il sesto posto di Christian.

Giappone, nei miei ricordi, significa  giornate piacevoli passate a Tokio con l’amico Tadashi Sasaki; insieme alla ricerca spasmodica di sponsorizzazioni  in quella che allora era certamente un Eldorado per le sponsorizzazioni.

Gp Corea – LE PAGELLE

Archiviato anche il quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 con l’ennesimo sigillo di Sebastian Vettel, sempre più lanciato verso il nuovo titolo, diamo qualche voto

Sebastian Vettel – arrivato a questo punto è impossibile dargli un voto, nel senso che la supremazia dimostrata in pista dalla sua Red Bull lo rende un “fuori quota” Certamente lui la sa sfruttare molto bene, ma è altrettanto fortunato perché tutte le disavventure sono racchiuse sulla #2. Dovendo dare un voto si merita un bel 9.

Kimi Raikkonen e Romain Grosjean 8 – Kimi ha fatto una gara incredibile. Probabilmente non è un uomo da qualifica e i suoi problemi fisici lo hanno rallentato, ma ha fatto una straordinaria rimonta. Altrettanto bravo il suo compagno di scuderia. Hanno girato sempre su ottimi riscontri cronometrici e la Lotus , nonostante la perdita di pedine importanti anche in termini di tecnici, sta mantenendo un buon ritmo.

Nico Hulkenberg 9 – E’ stato autore di un week end strepitoso. Ha guidato come un pilota esperto tenendo testa a due campioni del mondo del calibro di Alonso e Hamilton. Dopo tante difficoltà il team è in crescita e proprio grazie a questo risultato la Sauber ha affiancato e sopravanzato la Toro Rosso in classifica.

Lewis Hamilton 6.5 – Se non era per il problema all’ala anteriore di Rosberg, sarebbe stato dietro al suo compagno. Rispetto ad altre gare l’ho visto meno aggressivo.

Fernando Alonso 7 – di incoraggiamento. Non deve essere facile trovarsi in queste condizioni. Di questo passo anche il secondo posto nel mondiale piloti potrebbe essere a rischio

Nico Rosberg 7.5 – solo il cedimento del musetto gli ha tolto un risultato migliore. Si è trattato di una rottura anomala. Forse era stata danneggiata lievemente durante la prima fase e il carico dell’aria, uscendo dalla scia di Lewis, le ha dato il colpo di grazia. Peccato

Jenson Button 7 – Ha fatto una gara onesta gestendo una macchina che presenta non poche difficoltà. E’ riuscito comunque a restare in scia (anche grazie a due SC) a team più in forma della sua McLaren

Felipe Massa 5 – l’errore a inizio gran premio è stato da principiante. Non doveva commetterlo. Ha privato il team di punti importanti in ottica mondiale. Dopo si è ripreso però questo errore potrebbe costare caro alla Ferrari

Sergio Perez 5 – Si è trovato in una situazione fortunata perché l’uscita di scena negli ultimi giri di Ricciardo gli ha consegnato un punto. L’ho visto parecchio incostante e commettere diversi errori con frenate al limite che hanno contribuito a sollecitare e a far saltare il battistrada Pirelli

Esteban Gutierrez 6.5 – Si è difeso molto bene con una macchina che nelle ultime uscite è crescita molto, arrivando a sopravanzare una Toro Rosso, molto più lineare per tutta la stagione

Pastor Madolando 4 – Prima di criticare così pesantemente il team bisogna battere il proprio compagno. Poi sono sempre dell’idea che i problemi vadano risolti all’interno del team, e non tramite le pagine dei giornali

Ci aspetta un finale di stagione entusiasmante con lotte molto aperte tra i costruttori. Ferrari e Mercedes si contendono il secondo posto mentre Sauber e Toro Rosso infiammano la lotta per il settimo posto che, in termine di entrate, è una voce importante. Il quarto posto della Lotus è praticamente certo, così come il quinto e sesto di McLaren e Force India. Ora tutti a Suzuka

Prima e storica vittoria assoluta per BhaiTech a Monza, che guida la classifica

Missione compiuta per Bhai Tech Racing che sulla pista di Monza, teatro del settimo e penultimo appuntamento dell’International GT Open ha centrato l’obiettivo prefissato a pieni voti con i suoi quattro alfieri Giorgio Pantano, Rafael Suzuki, Van der Drift e Luiz Razia, non solo riscattando il week end di Spa-Francorchamps, ma soprattutto riconquistando la vetta della classifica.

Grazie ad un week end vicino alla perfezione la scuderia di Mestrino diretta dall’Ing. Roberto Costa ha regalato alla McLaren il primo sigillo assoluto in campionato, grazie ad una sensazionale doppietta in gara-1 con il successo del binomio italo-brasiliano Pantano/Suzuki davanti ai compagni Razia/Van der Drift. Dopo le vittorie di classe targate Nurburgring e Silverstone, il reparto corse dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech  arricchisce la bacheca con una nuovo sigillo, proprio sulla pista di casa, portando così a quattro le firme nell’anno del debutto nella serie internazionale.

Nonostante un layout e condizioni atmosferiche non proprio consone alle caratteristiche tecniche delle due McLaren MP4-12C, i quattro moschettieri Bhai Tech hanno lottato recuperando diverse posizioni, guidando con intelligenza e freddezza, restando lontano dai pericoli della pista brianzola resa scivolosa dalla pioggia.

Nella gara del sabato pomeriggio Giorgio Pantano, grazie ad una partenza esemplare dalla seconda fila, porta subito al comando la sua vettura #65 cedendo solamente il passo (fino al momento della sosta) alla più performante Ferrari GTS e alla 458 GT3 dell’Esta Motorsport. Grazie una sosta perfetta da parte degli uomini in “nero”, il padovano cede il volante al compagno Sukuzi che si invola al comando della classifica. Da applausi anche la rimonta del neozelandese Van der Drif che sulla seconda McLaren rimonta fino alla top 5 prima di cedere il testimone a Luiz Razia che completa una doppietta d’autore, monopolizzando così i due gradini più importanti del podio di Monza.

Una gara-2 all’insegna della pioggia mette in evidenza le difficoltà della vettura inglese in condizioni da bagnato e dopo i successi di 24ore prima, l’equipaggio #65 taglia il traguardo al settimo posto assoluto. Una foratura, causata dalla bagarre, mette fuori dai giochi invece Luiz Razia, scattato  dalle seconda fila con il secondo miglior crono di classe “E’ stato un week end adrenalinico. Siamo arrivati a Monza con l’obiettivo di conquistare punti per tornare al comando della classifica, e così è stato. Tutti i ragazzi sono stati fantastici. Dai piloti ai meccanici che hanno effettuato dei pit stop perfetti, regalandoci il primo sigillo assoluto” analizza il direttore tecnico Costa “Purtroppo la pioggia ha evidenziato i nostri limiti in queste condizioni. Stiamo lavorando anche in questa direzione. La strategia è stata perfetta e abbiamo svolto tutto il nostro programma. Purtroppo una foratura causata da un contatto ha messo fuori dai giochi Razia, costretto a parcheggiare la sua vettura alla Lesmo. Voglio fare i complimenti ai commissari di Monza che ancora una volta si sono dimostrati i migliori in assoluto, diversamente da quanto accaduto a Spa” commenta Roberto Costa “La strategia scelta per Rafael e Giorgio è stata buona e ci ha permesso di recuperare diverse posizioni anche in gara-2. Rafael è stato bravo a stare lontano dalle insidie create dalla pioggia e Giorgio, una volta portate in temperature le gomme, ha completato la rimonta fino al settimo posto. Non abbiamo certamente niente da recriminare. Salutiamo Monza in testa alla classifica GTS e con il primo (a parimerito) e settimo posto tra i piloti. A Barcellona ci giocheremo il tutto per tutto”

La parola passa quindi ai quattro alfieri “In gara-1 abbiamo raggiunto l’obiettivo del week end conquistando una vittoria e il massimo dei punti. Il nostro ritmo è stato veramente buono e abbiamo accumulato un buon gap. Vincere in casa è sempre speciale” analizza Rafael Suzuki “Conosciamo i nostri limiti con la pioggia e in più abbiamo dovuto scontare un handicap di 15 sec. Ora ci prepariamo per il round finale di Barcellona” Gli fa eco il suo compagno Giorgio Pantano “Vincere a Monza è sensazionale e tutto è stato perfetto. Siamo tornati al comando della classifica, a pari punti con Bontempelli, e questo era il nostro principale obiettivo. Purtroppo conosciamo anche i nostri limiti con pista bagnata, ma ora siamo già concentrati verso Barcellona per la sfida finale. Durante il test collettivo pre-week end vedremo di provare gli ultimi sviluppi” conclude Giorgio

In gara-1 Chris ha fatto una buona partenza e il pit stop è stato determinante per il risultato finale. Conquistare il podio a Monza è sempre qualcosa di speciale” analizza Luiz Razia “Purtroppo in gara-2 la fortuna non è stata nostra alleata e abbiamo dovuto parcheggiare la nostra vettura a bordo pista. E’ stato un vero peccato perché nonostante l’handicap di 10 sec avremmo potuto segnare comunque dei punti” commentano Razia e Van der Drift.

Gp Corea del Sud – PRESENTAZIONE

Delle tre edizioni fin qui disputate sul tracciato coreano di Yeongam, Sebastian Vettel e la sua Red Bull hanno colorato e caratterizzato il gradino più alto e importante del podio delle ultime due edizioni, mentre Fernando Alonso ha avuto l’onore di battezzare l’albo d’oro nel 2010.

Il potenziale fin qui espresso dal tedeschino e dalla sua scuderia potrebbero far pensare ad un risultato già scritto anche in considerazione dell’importante margine acquisito e solamente eventi impensabili potrebbero contribuire a far cambiare il corso di un finale già bello che inciso. Nonostante questo, e un 2014 impegnativo sul fronte motori, consumi e aerodinamica Ferrari, Mercedes, Lotus, McLaren e Force India non alzeranno bandiera bianca visto che abbiamo una classifica costruttori ancora molto aperta, con la lotta per il secondo posto tra Maranello e Brackley e la sfida sull’asse McLaren – Force India per il quarto posto.

Ci aspetta quindi una gara importante e tatticamente molto differente dalla passata stagione in considerazione delle mescole portate dalla Pirelli: SuperSoft e Medium, diversamente da quanto accaduto nel 2012 con SuperSoft e Soft. Meteo alla mano sarà un gran premio all’insegna del caldo, acquazzoni improvvisi permettendo. Nonostante la conferma nel calendario 2014, il futuro del tracciato non appare così roseo e ci potrebbero essere difficoltà per il futuro. A proposito della prossima stagione il Consiglio Mondiale della FIA ha ufficializzato il programma con ben 22 gara in calendario. Sarà un anno molto impegnativo non solo per i piloti, ma anche per tutto lo staff del team che avrà poco tempo per ricaricare le batterie. Mi auguro che i piccoli team abbiano e sappiano gestire le risorse.

Restando nel panorama 2014 si parla di un possibile ritorno in F.1 di Rubens Barrichello, al fianco di Sirotkin in Sauber. Indubbiamente Rubens è un pilota esperto, ma sinceramente vedo molto difficile un suo ritorno anche se quasi certamente i colori verde-oro continueranno ad animare i gran premi, vista l’importanza per il mercato e il pubblico. Vedrei di buon occhio la permanenza nel circus di Felipe Massa, driver in azione e con altrettanta esperienza, oppure l’arrivo del nuovo volto Felix da Costa, molto vicino all’attuale sedile di Ricciardo in Toro Rosso. L’arrivo di Felix da Costa garantirebbe una continuità del programma giovani RB. E’ ancora molto presto e tutto può succedere.

Gian Carlo Minardi risponde

Questo weekend ho “ascoltato” con molta attenzione i commenti che tanti fans della Formula 1 hanno postato su Internet.

Voglio ringraziare chi ha manifestato simpatia e fiducia e salutare chi, per varie ragioni, è critico nei miei confronti.

A tutti voglio chiarire che le mie non sono accuse, né sono abituato a fare dietrologia a favore di nessuno. Sono e sempre sarò, prima di tutto, uno sportivo appassionato.

Con questo spirito ho semplicemente espresso le mie impressioni e rimango dell’idea che Newey  abbia nel suo “cilindro” una “sorpresa”. Ciò non significa che sia irregolare, anzi, il mio richiamo al “coniglio” vuole proprio sottolineare la possibilità di un tocco “magico” per non dire ovviamente geniale.

Questo è il punto. Da appassionato mi piacerebbe scoprire cosa ci sia di tanto speciale da permettere una performance così straordinaria: oltre due secondi  e mezzo al giro.

Tutto qui!

Un saluto a tutti gli appassionati