F1 | GP AUSTRALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “SONO DISGUSTATO”


Ad ogni costo si vuole spettacolarizzare la Formula 1, ma a Melbourne si è toccato veramente il fondo. Dalla bandiera gialla, siamo passati alla prima (delle tre) bandiere rosse a seguito dell’incidente di Albon passando velocemente per virtual-safety-car e safety-car. L’apice si è poi toccato a due giri dalla fine dopo l’uscita di pista della Haas di Magnussen quando il direttore di gara Wittich fa esporre nuovamente la bandiera rossa optando per una nuova ripartenza, dalla quale scaturisce la terza bandiera rossa per il contatto tra le due Alpine che si auto-eliminano.

Davanti Carlos Sainz porta in testacoda Fernando Alonso prendendosi così il terzo posto. Proprio per questa manovra lo spagnolo verrà penalizzato di 5”, nonostante la direzione opti per far ripartire la gara annullando la precedente ripartenza. Alonso torna nuovamente in griglia riprendendosi la sua posizione (terzo posto con Sainz quarto) così come tutti gli altri ad eccezione di Gasly e Ocon. La gara riparte alla scadenza delle due ore di gara con l’ultimo giro sotto regime di safety-car.

Veramente tutto troppo. Continuano ad esserci regole non chiare e interpretazioni completamente differenti tra un gran premio e l’altro. E’ ora di dire basta e porre chiarezza. Il direttore di gara non esente da errori, falsando a mio parere l’ordine di arrivo un gran premio che ha valenza mondiale. I più danneggiati, in questa situazione, sono certamente i due piloti Alpine che dovrebbero fare ricorso.

La stessa Ferrari dovrebbe far ricorso contro la penalità di Sainz; invece, mi pare di aver visto Vasseur rassegnato. Lo spagnolo ha commesso l’errore nel contatto con Alonso, ma la penalità non ha senso perché nella ripartenza successiva non si è tenuto conto della nuova classifica.

Ogni decisione viene giustificata sotto la dicitura “sicurezza” ma oggi, con queste scelte, si è messo i piloti ancora più in pericolo. Si potevano tranquillamente utilizzare la SC è VSC, come è sempre, senza inventarsi tutti questi teatrini. Gli stessi addetti ai lavori hanno brancolato nel buoi dando interpretazioni personali.

La direzione gara è stata la vera protagonista di questo gran premio, rubando la scena ai piloti. Servono regole chiare con decisioni non soggettive.

Arrivando alla gara, abbiamo assistito a dei bei sorpassi. E’ impressionante la supremazia di Verstappen e Red Bull, anche se non la scopriamo oggi.

Passo in avanti della Mercedes, anche se il problema sulla vettura di Russell rappresenta un campanello di allarme da non sottovalutare; stanno sostituendo numerosi componenti anche sulle vetture clienti. Stanno portando avanti un lavoro intenso per arrivare a Baku e Imola con numerose novità. Non si sono certamente arresi.

Piccolo passo in avanti anche per Ferrari. Bella gara da parte di Carlos Sainz, anche se i tempi sul giro restano distanti, non solamente dalla Red Bull, ma anche dall’Aston Martin pagando un distacco di 3 dec tra il suo giro veloce e quello di Fernando Alonso. In questo fine settimana sono stati commessi anche degli errori in qualifica e partire in certe posizioni su questo tipo di piste è estremamente rischioso come dimostra il ritiro di Leclerc.

Terzo podio consecutivo per Fernando Alonso che consolida il suo terzo posto in classifica, ma soprattutto l’Aston Martin come seconda forza alle spalle della Red Bull.

Gian Carlo Minardi

F1| GP AUSTRALIA, GIAN CARLO MINARDI “RED BULL VETTURA INCREDIBILE. HO L’IMPRESSIONE CHE SIMULI LE SOSPENSIONI ATTIVE”

Siamo a poche ore dalle prime prove libere che inaugureranno il terzo appuntamento del Mondiale di Formula 1, in Australia sulla pista di Melbourne.

Neanche a dirlo, sarà caccia aperta alle Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. Si apprestano a vivere una stagione serena, relegando tutti l’avversarsi ad un ruolo secondario. Nei primi due appuntamenti hanno dato prova di una forza imponente a cui non sarà facile porre rimedio. La loro tranquillità e sicurezza traspare anche nel fatto che i piloti disattendono gli ordini ricevuti. Ferrari e Mercedes hanno già dichiarato che a partire da Imola porteranno una vettura con numerose novità. Bisognerà vedere se potrà bastare.

Gli ingegneri capitanata di Newey hanno trovato qualcosa di incredibile che rende la RB19 performante in tutti i settori del tracciato, oltre a far lavorare molto bene le gomme. Non sono un tecnico, ma osservandola girare, vi vede che in alcuni punti il posteriore è molto basso, e in altri è decisamente più alta. Danno l’impressione di aver trovare una soluzione tecnica infallibile che richiama le sospensioni attive. Nessun’altra vettura, fin’ora, riesce a replicare.

Se in qualifica c’è un certo equilibrio – abbiamo visto la griglia racchiusa in una forbice di appena 1”8 – il divario aumenta enormemente in gara. Rispetto alla vettura della passata stagione, la red Bull è riuscita a migliorarsi di circa 7-8decimi, rendendo quasi nulli gli sforzi degli altri team. In una situazione come questa non c’è da stupirsi vedere una McLaren ancora a zero punti, perché basta veramente un nulla, per stare fuori dalla zona punti.

Proprio in queste ore, con una nota emanata a Melbourne, la Federazione ha deciso di bandire per motivi di sicurezza i festeggiamenti al muretto da parte dei team. Ma questa è un’altra storia….

Gian Carlo Minardi

F1 | LA FORMULA 1 VERSO IL BANDO DELLE TERMOCOPERTE. GIAN CARLO MINARDI “PIRELLI GIA’ AL LAVORO. I PILOTI NON VOGLIONO PERDERE IL BENEFIT”

Altro argomento spinoso (insieme al ban delle prove libere proposto da Stefano Domenicali) che sta tenendo banco nel paddock del Mondiale di Formula 1 è il divieto – a partire dal 2024 – delle termocoperte. Il progetto sarà sottoposto ad una votazione che si terrà dopo il Gran Premio di Gran Bretagna di quest’anno e che vedrà coinvolti team, FIA e FOM.

Attualmente le termocoperte si possono usare per un massimo di due ore ad una temperatura di 70°. Col divieto bisognerà rivedere l’approccio alla qualifica e gara e la strategia dei pit-stop poiché i tempi saranno più lunghi per raggiungere la performance ottimale,” analizza Gian Carlo Minardi.

Bisogna fare due valutazioni distinte: da una parte spetta a Pirelli trovare una soluzione per portare più velocemente le gomme in temperatura. In realtà è già al lavoro in questo senso poiché dal Gran Premio di Imola di quest’anno le mescole rain non potranno essere scaldate con l’aiuto delle termocoperte. La strada è già aperta.

Non dobbiamo però dimenticarci che in tutte le formule sotto la F1, le termocoperte sono vietate. Quindi non è una proposta così scandalosa. Io stesso, nella mia avventura nel mondiale ho vissuto le due epoche, con e senza termocoperte. Come sempre è solamente una questione di adattamento

Tanti piloti, a partire da Lewis Hamilton hanno posto l’accento sul fattore sicurezza. “Da anni si parla di vietarle, ma i piloti si sono sempre opposti. Questa generazione di piloti è sempre stata abituata ad usarle ed è chiaro che invocano il discorso sicurezza per far leva, pur di mantenerle. Non vogliono perdere il benefit.

F1 | Stefano Domenicali contro le prove libere. Il commento di Gian Carlo Minardi

A tenere banco in questi giorni – e a far discutere non poco – sono state le dichiarazioni di Stefano Domenicali, CEO Formula One Group, che prospetta una Formula 1 priva delle sessioni dedicate alle prove libere, non di grande interesse per il pubblico. Il tutto a vantaggio di un maggiore show.

Proprio in occasione della presentazione del Gran Premio d’Australia, terza tappa del Mondiale di Formula 1, abbiamo chiesto un parere a Gian Carlo Minardi.

In questo momento bisogna rivedere i regolamenti, per evitare anche situazioni spiacevoli come successo quindici giorni fa in Arabia Saudita. Se parliamo di format sono convinto che si potrebbe concentrare tutto il programma del fine settimana nelle giornate di sabato e domenica. Il venerdì dovrebbe essere lasciato a disposizione dei tifosi e del tanto acclamato show. Domenicali ha ragione: il pubblico vuole vedere l’azione e attualmente la giornata del venerdì è più “stanca” anche sul fronte dei botteghini. Causa l’elevato costo dei biglietti, le persone non vogliono/possono perdere un giorno di lavoro per la Formula 1 e così concentrano gli sforzi sugli altri due giorni.

Quale può essere la ricetta? “Il venerdì potrebbe essere dedicato alla visita dei box e all’incontro coi piloti. Prettamente al divertimento con motori spenti. Sabato e domenica poi tutti in pista con un susseguirsi di prove libere, qualifica e gara.

F1 | GP BAHRAIN, MINARDI “ASTON MARTIN POSSIBILE SORPRESA DI INIZIO STAGIONE”

La più lunga stagione di Formula 1, ma con solamente tre giornate di test alle spalle, sta per iniziare. E’ già questa potrebbe essere un’anomalia per qualsiasi eventi sportivo. Un vero e proprio controsenso tecnico e sportivo, di cui non possiamo far altro che prenderne atto.

Praticamente ventiquattr’ore di test per preparare una stagione composta da 23 gran premi, a cui bisogna aggiungere 6 sprint race.

Come al solito interpretare i risultati di queste tre giornate non è assolutamente facile, soprattutto stando seduti davanti alla TV in quanto ci mancano tantissime informazioni. A partire dal carico di benzina.

Certamente siamo di fronte ad una Red Bull che è ripartita da dove aveva conclusa la stagione. Davanti a tutti in qualsiasi condizioni. Addirittura Sergio Perez, con le C5 (che la Pirelli non ha portato per il fine settimana di gara) ha battuto la pole position della passata stagione. La vettura progettata a Milton Keynes resta il punto di riferimento e fa già paura. Il suo margine di vantaggio sulla distanza di un gran premio potrebbe aggirarsi nuovamente tra i 20-25 secondi.

Alle sue spalle potremo trovare la Ferrari che ha dato segnali positivi nel giro secco, un po’ meno nei long-run da cui è emersa invece l’Aston Martin che potrebbe essere la terza forza del mondiale. Perlomeno in questa prima parte di stagione. Più in difficoltà Mercedes (si parla già di una versione B) e McLaren. Soprattutto la MCL60 di Lando Norris e Oscar Piastri è risultata poco competitiva con qualsiasi mescola, pagando distacchi importanti.

Un altro dato che potrebbe esser emerso è un positivo compattamento delle forze in campo degli altri team, ma non resta che seguire questa prima tappa che scatterà alle ore 16:00 domenica.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ABU DHABI, MINARDI “MERCEDES OSSERVATO SPECIALE”

 

A una settimana dell’appuntamento in Brasile che ci ha consegnato una Mercedes in grande spolvero con la prima vittoria di George Russell e la prima doppietta stagionale, saranno gli osservati speciali del fine settimana a Yas Marine.

La progressione degli uomini di Toto Wolff è stata impressionante, non solamente dall’inizio della stagione ma soprattutto nelle ultime gare.

Fino al gran premio del Giappone pagavano un distacco medio di circa 40” dal vincitore, iniziando a cambiare rotta ad Austin con Hamilton che chiude al secondo posto ad appena 5” con Russell però nuovamente a 40”. In Messico Lewis Hamilton conquista nuovamente il podio con 15” di distacco dal vincente Verstappen, ma ad Interlagos è arrivato il dominio con la doppietta Russell-Hamilton.

Se questa domenica dovessero confermarsi, lo spettacolo in pista ne beneficerà ulteriormente, anche in vista del 2023 con tre team in lotta per la vittoria (almeno sulla carta).

Ci sono ancora tanti risultati in bilico come la lotta aperta tra Charles Leclerc e Sergio Perez per il secondo posto piloti e la sfida Ferrari-Mercedes. Non da meno le lotte alle loro spalle tra Alfa romeo e Aston Martin per sesto posto e Haas e Alpha Tauri per l’ottavo.

Ci apprestiamo anche a salutare tre nomi importanti: Vettel – Ricciardo – Schumacher sono alla loro ultima gara col tedesco sostituito dal rientrante Nico Hulkenberg in Haas così come per Latifi . La prossima stagione ci aspetta una griglia di partenza ricca di novità con i debuttanti. Piastri in McLaren e Nyck de Vries in Alpha Tauri al posto di Gasly, passato in Alpine con Ocon.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP STATI UNITI D’AMERICA, GIAN CARLO MINARDI “IN BALLO GIOCHI IMPORTANTI”

Austin, Gran Premio d’America. Siamo entrati negli ultimi quattro gran premi della stagione. Ci aspettano quattro appuntamenti intensi, perché ci sono ancora numerosi posti in ballo. Se il titolo piloti è già nelle mani di Max Verstappen, è apertissima la sfida tra Charles Leclerc e Sergio Perez per titolo di vice-campione. Il monegasco monterà una nuova power-unit, pagando una penalità di cinque posizioni in griglia di partenza.

Altrettanto interessante sono le sfide alle spalle di Red Bul-Ferrari-Mercedes. Da una parte abbiamo la sfida tra Alpine e McLaren, in piena lotta per il quarto posto e distaccate di sole tredici lunghezze. Alfa Romeo e Aston Martin sono in lizza per il quinto posto con soli 7 punti a separarli, per non parlare di Haas e Alpha Tauri appaiata a 34 punti per il sesto posto. Lotte che rappresentano prestigio, ma soprattutto premi in denaro.

Tra l’altro Lewis Hamilton è ancora a digiuno di vittoria quest’anno. Non ha mai concluso una stagione senza successi. Ferrari ha un vantaggio di 76 punti sui diretti avversari Mercedes. Un vantaggio importante, ma non sufficiente per dormire notti serene, considerando il gran numero di punti a disposizione.

Oltre a tutto questo, in ballo ci sono giochi importanti, che mi auguro possano trovare una soluzione – chiara e definitiva – nel più breve tempo possibile. Austin sarà teatro di numerose chiacchiere.

Ma ora facciamo parlare la pista e i piloti

Gian Carlo Minardi

F1 | GP FRANCIA, GIAN CARLO MINARDI “LOTTA FERRARI-RED BULL CORRETTA DAL LATO SPORTIVA E POSITIVA PER LA F1″

Per il dodicesimo appuntamento del Mondiale, la Formula 1 approda questo fine settimana al Paul Ricard, tracciato che racchiude nei suoi 5842 metri curve veloci e rettilinei in alternanza a parti più lente e tecniche. Rispetto ad un anno fa si corre quasi un mese dopo e sono attese temperature più calde (si prospettano 40°C) e clima più secco. Sarà interessante vedere come si comporteranno le nuove mescole e pneumatici da 18 pollici in queste condizioni, con Pirelli che ha portato per le mescole C2 (hartd, C3 (medium), C4 (soft).

Come già successo in altro circostante, il caldo sarà un’incognita in più per l’affidabilità e tutti i team hanno cercato di difendersi aprendo numerose feritoie. Sono attese numerose novità in tutti i box, sintomo che stanno rincorrendo la performance, ma mi aspetto la lotta tra Red Bull e Ferrari. Tra l’altro, mi piace sottolineare, che stiamo assistendo fino ad ora, ad una lotta molto corretta sul lato sportivo.

Diversamente da quanto ha affermato Toto Wolff nei giorni passati, sono convinto che questa sfida sul filo dei centesimi, anche se racchiusa tra quattro macchine di due team, sia solamente positiva per l’immagine della Formula 1. Non dobbiamo dimenticarci che arriviamo da quasi otto anni di dominio assoluto da parte della Mercedes che, regolarmente, piazzava le sue due vetture al primo e secondo posto. Ci avvicinavamo al gran premio sapendo già quale macchina avrebbe vinto, salvo cataclismi. Pertanto, queste dichiarazioni mi lasciato alquanto perplesso….

Gian Carlo Minardi

GP SPAGNA | IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES-HAMILTON INARRESTABILI”

Anche se non c’era bisogno di questa ennesima conferma, Mercedes e Lewis Hamilton hanno dato una nuova dimostrazione della loro supremazia, vincendo il gran premio di Spagna davanti ad un altrettanto ottimo Max Verstappen che con la Red Bull ha tentato il tutto per tutto per provare a ribaltare una situazione non facile.

Così come in Portogallo, abbiamo nuovamente assistito ad una bella sfida (questa volta a tre) per il punto del giro più veloce tra Verstappen, Bottas e Perez. Questa volta l’olandese non ha mancato l’appuntamento relegando il compagno di squadra ad oltre 1”.

Un GP che vede nuovamente Bottas perdere la sfida col compagno di box, pagando un distacco importante, anche se da seconda guida sta portando a termine il proprio “compitino” ovvero togliere punti al suo diretto avversario Sergio Perez. Più di questo non riesce a fare al momento.

Gara capolavoro di Leclerc, protagonista di una partenza stratosferica in cui ha avuto la meglio proprio sul finlandese portando al traguardo, in quarta posizione, una Ferrari in crescita che paga ancora circa otto decimi al giro rispetto alla Mercedes. Il monegasco ci sta mettendo molto del suo, come dimostra il distacco dal compagno.

Incredibile l’errore di disattenzione commesso in casa Alfa Romeo, durante il pit-stop di Giovinazzi. Un errore che difficilmente si commette nelle formule minori. In questa circostanza è stato commesso un errore sia nella preparazione che nel controllo del set. Inoltre non era pronto nemmeno il secondo set. E’ il festival degli errori, e sempre ai danni di Antonio. Dispiace perché aveva un ritmo superiore rispetto a Kimi e avrebbe potuto inserirsi nella lotta per la decima posizione.

Va in archivio un bel fine settimana, che oltre alla bella sfida Hamilton-Verstappen, ci ha regalato delle qualifiche molto combattute specialmente nel Q2 con quattordici piloti racchiusi in appena 1”.

Aspetto con ansia Montecarlo, dove mi aspetto tanti piloti racchiusi in una forbice di pochi decimi. Sappiamo quanto siano fondamentali li qualifica tra le stradine del principato.

Gian Carlo Minardi

F1 | Calendario con 25 Gran Premi. MINARDI “Aumento di costo consistente”

Come sappiamo il prossimo 15 marzo, da Melbourne, scatterà la nuova stagione di Formula 1, la più lunga della storia coi suoi 22 appuntamenti (Gp della Cina permettendo) in calendario il cui sipario calerà il 29 novembre.

La volontà di Liberty Media sarebbe quella di ampliare ulteriormente il calendario gare arrivando 25 Gran Premi e, in una recente intervista, il presidente della FIA Jean Todt si è detto favorevole ad un’operazione di questo genere sottolineando che chi lavora in Formula 1 è un privilegiato.

“E’ il problema della coperta troppo corta” commenta Gian Carlo Minardi, interpellato da www.minardi.it “In ottica di riduzione dei costi con l’inserimento del budgets cap è demenziale voler aumentare il numero dei GP, ma dall’altra parte il Circus non sa più dove prendere nuovi soldi.

Oggi i team movimentano dalle 70 alle 80 persone per ciascuna trasferta e, rispetto alla passata stagione con 21 appuntamenti, non ci sarà una riorganizzazione, necessaria invece con un eventuale passaggio a 25 GP stagionali.

In tal caso certamente i team saranno chiamati ad un aumento del personale, per garantire il corretto turnover” commenta il manager faentino che conclude

“Il personale ha diritto alle ferie e ai giorni di riposo e non è un argomento da sottovalutare, che comporterebbe sicuramente un aggravio di costi”

F1 | MINARDI “Hamilton? Il migliore di oggi”

A Suzuka la Mercedes ha messo le mani sul sesto titolo costruttori consecutivo, raggiungendo il record della Ferrari, ma a Città del Messico Lewis Hamilton potrà indossare nuovamente la corona del campione facendo un nuovo passo verso il record di Michael Schumacher.

Per Lewis Hamilton parlano i numeri. In Messico potrà festeggiare il sesto titolo mondiale. Anche quest’anno non ha lasciato nulla al caso anche se qualche errore l’ha commesso, così come il teamcommenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di Pit Talk.

Certamente dispone della migliore macchina. Anche a Suzuka ha dato prova del suo valore tecnico, come dimostrato i riscontri cronometrici.

Al 46° giro Hamilton ha infranto tutti i record con 1.30.9, mentre al 49° passaggio, nonostante la gomma nuova, Leclerc non è andato oltre 1.31.611. Parliamo di una differenza di 6-7 decimi” analizza il manager faentino.

“Ad oggi, per me, Hamilton è il miglior pilota del lotto. Nei momenti che contano ha sempre fatto la differenza, così come la Mercedes è la macchina da battere. Da tempo sono già proiettati al 2020 e questo a Maranello lo sanno bene. Quest’anno hanno eguagliato i record della Ferrari, ma a Brackley li vogliono superare.”

Gian Carlo Minardi sottolinea quanto sia tirata la sfida tra Mercedes e Ferrari in questa fase finale di stagione “Per batterli bisogna essere assolutamente perfetti, come successo a Spa, Monza e Singapore. In Giappone abbiamo avuto una Ferrari dai due volti. In qualifica è stata perfetta, mettendo a segno un 1-2 insperato con un giro perfetto da parte di Vettel e Leclerc. In gara invece è stato vanificato il lavoro con una partenza sbagliata da parte di Sebastian e dall’errore alla prima curva, in un GP lungo 53 giri, di Charles.

In gara il tedesco ha reagito resistendo agli attacchi di un Hamilton scatenato. Si sarebbe potuto fare di più con una partenza migliore? Non lo possiamo sapere anche se sarebbe stato difficile. La Ferrari ha fatto dei passi in avanti notevoli, ma ci sono ancora dei buchi scuri” conclude il manager faentino.

13.10.2019- Podium, 2nd place Sebastian Vettel (GER) Scuderia Ferrari SF90

A Monza anche la Formula 1 storica per l’ultimo ACI Racing Weekend. Tributo a Vittorio Brambilla

In occasione del prossimo ACI Racing Weekend, dal 18 al 20 ottobre all’Autodromo di Monza, oltre alle monoposto del Formula Regional European Championship e dell’Italian F4 Championship powered by Abarth scenderanno in pista anche le vetture d’epoca Formula 1 e Formula 2.

In particolare, a partire dalle 11:40 di domenica, scenderà in pista la March 761 del 1976 di F1, guidata dal proprietario delle vetture Roberto Farneti, ex pilota della Scuderia Everest e già protagonista all’Historic Minardi Day a Imola; l’altra monoposto sarà invece una March 732 del 1973 di F2, condotta sul tracciato del Monza Eni Circuit da Bruno Giacomelli, ex pilota di F1. Nel 1977 Giacomelli esordì in Formula 1 al Gran Premio d’Italia quando la McLaren gli mise a disposizione la terza vettura (quella guidata proprio da Villeneuve al Gran Premio di Gran Bretagna). L’anno successivo disputò alcune altre gare, sempre con il team britannico, guidando una M26.

Entrambe le vetture, contraddistinte dal colore arancio Beta, parteciparono al mondiale di F1 e F2 con alla guida Vittorio Brambilla.

F1 | Gian Carlo MINARDI “Renault pronta a lasciare a fine 2020?”

29.09.2019- Race, Carlos Sainz Jr (ESP) Mclaren F1 Team MCL34

Durante il fine settimana di Sochi, McLaren e Mercedes hanno annunciato il nuovo accordo con la scuderia di Woking che abbandonare la Power-Unit Renault a fine 2020 per passare al propulsore di casa Stoccarda. Il nuovo matrimonio avrà una durata di tre anni, dal 2021 al 2024.

Un sodalizio che nel passato aveva portato alla scuderia inglese tre titoli mondiali piloti (nel 1998 e 1999 con Mika Hakkinen e 2008 con Hamilton) e un titolo costruttori nel 1998. Dopo gli anni bui con la PU Honda, la McLaren sta cercando di tornare al vertice e attualmente occupa la quarta posizione alle spalle della Red Bull, con 33 punti di vantaggio proprio sulla  Renault.

Questo accordo conferma le voci che mi erano arrivate, che parlano di un possibile addio da parte di Renault. La casa transalpina onorerebbe l’accordo fino al 2020 per poi lasciare” commenta Gian Carlo Minardi.

Al vaglio ci sono i nuovi regolamenti tecnici con cui la Formula 1 vorrebbe aprire un nuovo ciclo proprio a partire dal 2021, ma ad oggi i team non hanno trovato l’unanimità necessario per approvare il nuovo regolamento. Il tempo stringe e la fine di ottobre si avvicina.