Gian Carlo Minardi “Punto sulla coppia Verstappen-Sainz in Toro Rosso 2015”

Dopo Ricciado, Kvyat, Vettel, Alguersuari, Vergne… la nuova scommessa in casa Red Bull si chiama Max Verstappen. Il giovanissimo figlio dell’ex driver Formula 1 Jos è entrato a far parte della famiglia Red Bull che, prontamente, ha girato alla Scuderia Toro Rosso per un debutto-fulmine già nel 2015, quando avrà appena 17 anni e non più di trentatrè gare  sulle spalle in monoposto.

Quest’anno l’olandese si è messo in evidenza nella FIA Formula 3 dando vita a bellissimi duelli con i nostri due alfieri, Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi, in forza ai team Prema e Carlin. Con questa manovra dell’ultimo momento, e forse anche un po’ azzardata, la Red Bull è riuscita a battere la concorrenza della Mercedes, che da tempo aveva messo gli occhi sul giovane driver. “Toto Wolff aveva nel mirino il ragazzo e la Red Bull ha giocato d’azzardo garantendogli un record che difficilmente potrà essere battuto nel breve periodo, portandolo al debutto nel mondiale già dal prossimo anno. Il programma dei “bibitari” non è certamente esente da critiche, poiché a mio avviso molti giovani sono stati accantonati prematuramente, senza aver avuto la possibilità di esprimersi al 100%. Con Ricciardo e Kvyat le cose stanno funzionando molto bene e ora staremo a vedere come si comporteranno con il giovane Max. In passato hanno commesso diversi errori, ma sbagliando si impara”, commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it.

Anche se il comunicato stampa diramato dal team faentino parla di una line-up 2015 composta da Kvyat-Verstappen, il manager faentino non è così convinto che i giochi siano finiti. “Quest’operazione mi ha sorpreso in quanto potrebbe mettere in difficoltà Carlos Sainz J. che da diversi anni fa parte della famiglia RB. Per questo io vedo uno scenario diverso, con una Toro Rosso estremamente giovane formata da Verstappen-Sainz J. e Daniil Kvjat in direzione Red Bull al posto di Sebastian Vettel”. L’annuncio potrebbe aprire le danze a nuovi scenari in ottica 2015 e, tradizionalmente, Spa e Monza sono i palcoscenici dei nuovi annunci. Il timer sta per scattare. “Non dimentichiamoci che abbiamo una Honda determinata a puntare ad un Super Top-Driver per il suo rientro nel Circus e, ad oggi, abbiamo certamente tre prime guide scontente della loro situazione: Alonso, Hamilton, Vettel. Inoltre la Red Bull Racing rappresenta un brand rivolto ad un pubblico giovane e l’arrivo del nuovo volto Kvyat al fianco di Ricciardo potrebbe essere una mossa di marketing molto interessante. Da diverso tempo sostengo che sia giunto il momento per il quattro volte Campione del Mondo di abdicare e accettare nuove sfide. Siamo vicini a diversi cambiamenti, in stile domino. Aspettiamo la prima mossa e poi tutte le altre arriveranno di conseguenza”, prosegue il manager faentino.

Gian Carlo Minardi, che ha costruito la sua carriera in Formula-1 lavorando con i giovanissimi, appoggia la politica rivolta a valorizzare i ragazzi e auspica un maggiore impegno anche da parte degli altri team “Con i giovani ultimamente non abbiamo assistito a dei disastri e spero che altri possano seguire le orme RB”, ammonisce l’ex costruttore. “Il mio pensiero va ai nostri ragazzi Fuoco e Giovinazzi, che stanno combattendo alla pari con Verstappen alternandosi al comando. I due alfieri non sono secondi a nessuno. Mi auguro che la FDA ponga dei correttivi per favorire la loro crescita. Tutti i top team dovrebbero avere un team di riferimento con il quale far crescere i giovani. Diversamente è inutile avere un vivaio”, conclude Gian Carlo Minardi.

Gp Belgio – PRESENTAZIONE

Archiviate le tre settimane di vacanza, la Formula 1 è pronta a tornare in pista questo fine settimana sul tracciato di Spa-Francorchamps, dopo non poche polemiche e batti e ribatti tra i vari team.

Si torna dunque in pista con due appuntamenti tosti come Spa e Monza, due circuiti veri in cui le Mercedes (nonostante qualche problema di troppo sul fronte affidabilità) e le sue P.U partono certamente da favorite. La Williams però potrebbe essere l’outsider pronto a creare confusioni nelle prime file. Sarà interessante vedere quali novità saranno portate in pista perché, nonostante le vacanze, le menti geniali dei tecnici avranno continuato a riflettere ed elaborare sia in ottica della fine campionato sia in vista della prossima stagione.

Entriamo di fatto nella parte finale di campionato che si annuncia, come abbiamo già anticipato negli appuntamento precedenti, molto caldo con grandi movimenti nel dietro le quinte. Belgio e Italia tradizionalmente sono due week-end intensi in cui vengono svelati i programmi futuri e potremo vedere quali trattative arriveranno alla fine e quali resteranno chiuse nei cassetti dei team. Ho il mio personale ricordo di Spa-2005 che sancì il passaggio del mio team nelle mani di ‎Dietrich Mateschitz.

Ad esempio, abbiamo una Honda, dopo i grandi investimenti con la McLaren, a caccia di un super top driver da affiancare al giovare Kevin Magnussen. Vogliono preparare un rientro in grande stile per partire al meglio. Di conseguenza Button non dovrebbe più rientrare nei piani McLaren. In Mercedes, al momento, solamente Nico Rosberg ha firmato il prolungamento del contratto, così come non è scontata la permanenza di Sebastian Vettel in Red Bull. Sul fronte Ferrari non dovrebbero esserci grandi movimenti, con un Fernando Alonso interessato maggiormente a ricevere garanzie sul fronte tecnico. Poi nella vita, e in F1 soprattutto, non si può mai dire. Lo sfogo di Marmorini di questi giorni è sinonimo di grande nervosismo e, pertanto, Marco Mattiacci dovrà prima di tutto riportare la serenità all’interno del team.

La stessa Red Bull ha iniziato a dare uno scossone al mercato, avendo messo sotto contratto Max Verstappen, figlio d’arte di Jos Verstappen che corse con me nel 2003, che sta facendo molto bene in Formula 3, così come i nostri Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi. L’olandese nella prossima stagione sarà il nuovo pilota della Scuderia Toro Rosso al fianco di Kvyat. I giochi sono iniziati.

Arriviamo da gran premi molto interessanti che hanno saputo restituirci quello spettacolo tanto reclamato fin dall’inizio della stagione, a dimostrazione che questa F1 non è da bocciare essendo davanti ad un cambiamento così epocale. Gli ingegneri e i tecnici sono stati in grado di compiere passi da gigante, come ad esempio in casa Renault permettendo a Daniel Ricciardo di conquistare le uniche due vittorie fin qui non targate Rosberg o Hamilton. Proprio Ricciardo sarà premiato il prossimo 31 agosto a Brisighella con il Trofeo Bandini, un riconoscimento che è sempre stato di buon auspicio ai suoi vincitori (da Schumacher a Vettel, passando per Rosberg, Alonso e tanti alti) che hanno poi portato a casa risultati estremamente interessanti.

N.B: articolo aggiornato in seguito alla conferma di Verstappen in Toro Rosso

Gian Carlo Minardi: Pensieri di mezza estate…

Tutti i Team di F1 sono in vacanza: dopo undici GP tutte le maestranze, come da Regolamento, debbono prendersi un meritato riposo per ricaricare le batterie e affrontare i prossimi otto appuntamenti che ci porteranno a fine Campionato 2014. Ovviamente le Factory sono sotto controllo FIA e nessun dipendente può entrare in fabbrica, solo squadre per la manutenzione impianti; niente sfugge ai supervisori, anche il traffico e-mail dei Team può essere controllato.

Alla ripresa dei lavori sarà un autunno caldo: la rincorsa alla supremazia della Mercedes mi fa prevedere grandi movimenti a livello di organici nei vari Team.   Ferrari ha già iniziato, ma quanto ha fatto non pare sufficiente, quindi altri avvicendamenti sono nell’aria.  Anche McLaren è obbligata a lavorare in tal senso per garantire a Honda un ritorno tecnico per gli investimenti che sta facendo in F1, non parliamo poi di Lotus che sta ancora una volta apportando grossi cambiamenti a livello societario e tecnico per passare come motorizzazione da Renault a Mercedes. In ogni caso nessun Team sarà esente da rivoluzioni, chi tecniche, chi per avvicendamenti di piloti, chi probabilmente cambierà anche il Team Principal o Amministratore Delegato (questo potrebbe essere uno dei motivi che hanno spinto Bernie a posticipare la riunione a Londra per trovare insieme a Red Bull, Mercedes, Ferrari e McLaren nuove soluzioni).

La F1 è sempre più spaccata in due gruppi, con alcune squadre che lavorano per conquistare la leadership mentre altre lottano per la sopravvivenza. Questi due gruppi dovranno fare coincidere i propri differenti interessi, con l’unico obiettivo di rilanciare la F1 attraendo nuovi appassionati, soprattutto fra i giovani, ed essere più incisivi sotto il profilo promozionale e mediatico per nuovi Sponsor.

Per raggiungere questo sarà probabilmente necessario riscrivere regole chiare e comprensibili a tutti.

Andiamo anche noi in vacanza con tanti dubbi e perplessità, curiosi di vedere cosa succederà a partire dal dopo Monza, tappa storica per certi cambiamenti.

Buone vacanze!

 

 

 

 

Foto: F1blog.it

F3 European Championship: grazie ragazzi!!!

Grande giornata al Red Bull Ring, per i “Giovani” dell’ Automobilismo Italiano;  per ben due volte sul circuito austriaco  ha risuonato l’inno di Mameli.

Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi hanno vinto, rispettivamente,  Gara 2 e Gara 3 del F3 European Championship. Questo è il frutto del lavoro svolto negl’ultimi anni da ACI- Scuola Federale e FDA, lavoro che ci conferma ancora una volta ciò che sempre abbiamo pensato: se si mettono a disposizione dei nostri ragazzi mezzi competitivi  e si collabora alla loro crescita professionale, questi  non sono secondi a nessuno.

Grazie ragazzi!! Questo è un grosso stimolo, in qualità di Presidente della Commissione Velocità e supervisore della Scuola Federale, a proseguire su questa strada per portare sempre più ragazzi provenienti dai Kart verso il professionismo.

Gp Ungheria – PAGELLE

Abbiamo assistito all’ennesimo GP affascinante, con tante variabili e magistralmente condotto da piloti estremamente meritevoli; quindi dare dei voti a questi protagonisti è abbastanza facile.

Ricciardo – 10 per la condotta di gara aggressiva e per i sorpassi fatti a tre giri dalla fine su Alonso e Hamilton

Alonso – 10 gara perfetta, sempre all’attacco come se ogni giro fosse da qualifica. Bravissimo nello sfruttare per 31 giri le gomme soft, senza uno strepitoso Ricciardo avrebbe certamente vinto questo GP

Hamilton – 9 per avere ricuperato dal fondo della griglia e con una gara di attacco ha conquistato un podio importante in ottica Campionato

Rosberg – 8 dopo una eccezionale qualifica in gara non ha brillato come in altre occasioni, ma la strategia non lo ha certo aiutato. Forse, se avesse cambiato le gomme soft due giri prima, avrebbe potuto ottenere un altro risultato

Vergne – 8 che soprattutto nei primi giri ha lottato in seconda posizione ed alla fine ha portato la Toro Rosso a punti

Raikkonen – 7 forse ha fatto la migliore gara del 2014, questo fa ben sperare per portare a casa dei punti pesanti in ottica Mondiale Costruttori

Massa e Bottas – 7 non hanno potuto fare meglio, pur avendo una vettura performante per le scelte delle strategie Williams, a mio parere un po’ bizzarre

Button – 6 che ha portato a casa un punto con una vettura in difficoltà ed anche lui con una strategia molto discutibile

Bianchi – 6 un voto d’incoraggiamento in funzione della qualifica in Q1, quando con un giro perfetto ha eliminato Raikkonen

Vettel – 5 brutta partenza, nervosismo ed un errore che gli poteva costare molto caro. Dopo una bella qualifica al pari di un ex Campione del Mondo ha subito in gara Ricciardo

Gp Ungheria – IL PUNTO

L’undicesimo GP della stagione si è vivacizzato fin dalle qualifiche, dove errori umani, vedi Magnussen, di strategia, vedi Ferrari con Kimi, di affidabilità, vedi Mercedes di Hamilton e la pioggia in Q3, hanno movimentato gli ultimi cinque minuti di prova. In pochi attimi, un susseguirsi di giri veloci hanno riconfermato una strepitosa Mercedes, che con Rosberg ha fissato un tempo  di 1’22” 715, ormai vicino ai tempi che le F1 facevano un anno fa, davanti a uno scatenato Vettel, un riconfermato Bottas, un Ricciardo che nell’ultimo giro ha superato un tenace Alonso, il quale pur migliorando giro dopo giro con un 1’23”909, non ha potuto fare meglio di un 5° posto.

La Gara è stata spettacolare per merito di tanti colpi di scena. Su tutti la variabilità del tempo: la pioggia ha abbondantemente bagnato la pista e costretto tutti i Team a partire con le Rain intermedie. Le due Safety car intervenute a seguito di incidenti. Le strategie diverse messe in campo dai Team: in casa Mercedes scelte di strategie diverse per i due piloti, la strategia aggressiva e rischiosa in casa Ferrari, incomprensibili le scelte in Williams. Scelta perfetta in casa Red Bull, per la vettura di Ricciardo. Daniel ha approfittato con un tempismo eccezionale del richiamo del muretto, entrando subito ai box non appena uscita la prima Safety car, potendo così sfruttare il fatto che le prime quattro vetture in testa erano già transitate davanti all’entrata box.

Grande Fernando, un fenomeno che ha saputo lottare e portare a termine 30 giri con le gomme soft nell’ultimo stint, ottenendo un risultato eccezionale per la squadra e dimostrando ancora una volta che è lui il numero uno.

Abbiamo assistito anche ad errori di nervosismo da parte di vari attori, ne citiamo alcuni. Vettel per primo: solo la fortuna gli ha permesso di tagliare il traguardo, nonostante avesse toccato il muretto sul rettilineo dei box. Il muretto Mercedes, che, a mio parere, ha sbagliato le strategie e, comunque, ritardato troppo l’ultimo pit stop di Rosberg. La Williams, che inspiegabilmente ha montato le gomme medie su tutte e due le vetture, compromettendo di fatto le prestazioni dei sui piloti, eppure si sapeva che tra gomma soft e media c’era più di un secondo al giro di differenza prestazionale.

Questa F1 comunque ci sta sempre più mostrando un volto appassionante con bellissimi sorpassi, gare tirate fino all’ultimo giro e prestazioni in crescendo che ci fanno dimenticare tutte le critiche che a inizio anno erano circolate su questo Campionato.

Adesso, tutti in vacanza per tre settimane, con l’obiettivo di recuperare energie e rinnovare le idee per affrontare gli ultimi otto GP con l’augurio che gli attori di questo già bel Campionato ci regalino un finale ancor più spettacolare.

A Ruota Libera, Ungheria – La nuova video-clip

Gian Carlo Minardi accende i motori per l’undicesima prova del Mondiale nella sua consueta video-clip per il canale SkySportF1HD all’interno della rubrica “A Ruota Libera“: “Circuito complicato, dove non è facile sorpassare”. E sulla Mercedes in fuga: “Favorita anche qui, nonostante qualche problema di affidabilità

“Dalla Germania all’Ungheria, sempre nel segno della Mercedes. Qualche problema di affidabilità, ma la monoposti di Rosberg ed Hamilton è di gran lunga superiore alle altre. Nonostante il sussulto della Williams”

L’undicesima puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

La personale chiave di lettura del Gran Premio d’Ungheria è disponibile anche sulle colonne di Minardi.it

 

Gp Germania – PAGELLE

Nico Rosberg – 9 ha dimostrato tutta la serietà, professionalità e tranquillità necessaria per guidare la testa del mondiale

Valtteri Bottas – 9 ha dimostrato di essere il pilota emergente più forte al pari di Daniel Ricciardo. Con il terzo podio consecutivo si prepara ad attaccare il quarto posto di Alonso

Daniel Ricciardo – 9 ha lottato con il coltello tra i denti dando vita ad una bellissima lotta con Fernando Alonso, dimostrando non solo tutto il suo talento, ma di poter lottare alla pari con un bi-campione del mondo come il ferrarista

Fernando Alonso – 9 un’altra gara eccezionale. Dopo Vettel ha cambiato avversario regalando un bellissimo spettacolo al pubblico insieme all’australiano di casa RedBull. Sta tenendo alto l’onore della Ferrari, ma nonostante questo sono diventati la quarta forza del mondiale

Lewis Hamilton – 8.5 per la gara di domenica meriterebbe certamente un 9 anche lui, ma in alcuni momento è riemerso il nervosismo che gli sta impedendo di attaccare con decisione Rosberg. E’ vero che arrivata da un inconveniente tecnico piuttosto grave del sabato, ma essendo un campione del mondo deve saper gestire le tensioni

Sebastian Vettel – 8 ha portato a termine il suo compito riuscendo a stare davanti ad un Daniel Ricciardo rallentato dal contatto iniziale tra Magnussen e lo sfortunatissimo Massa

Nico Hulkenberg – 7.5 bravo perché ha portato al settimo posto la sua Force India

Jenson Button – 6 si difende con le unghie ei denti nonostante una McLaren non al top

Sergio Perez – 6 anche lui si è difeso bene conquistando l’ultimo punto disponibile

Kevin Magnussen – 5.5 non è colpa sua l’incidente con Massa ma dovrebbe metterci un po’ più di attenzione.

Kimi Raikkonen – 5 molto remissivo e poco aggressivo. In questo momento non può meritarsi un voto positivo

Formula 1 – 8 nonostante la supremazia Mercedes ci sta facendo rivivere i duelli di un tempo. Lo stesso voto va dato ai commissari, mentre un bel 5 in pagello se lo merita Charlie Whiting per non aver fatto entrate la safety car a 19 giri dalla fine favorendo così Nico Rosberg

Gp Germania – IL PUNTO

Dopo Silverstone lo spettacolo si è spostato in Germania, ad Hockenheim, con una gara ricca di sorpassi, duelli e contro sorpassi, in cui i commissari sportivi hanno finalmente capito che per il bene dello spettacolo bisogna pur rischiare, lasciando più libertà agli attori. Stiamo pur sempre parlando di contatti di gara, che sono il marchio di fabbrica di questo sport.

Nonostante un dominio imbarazzante della Mercedes, con un Rosberg che è praticamente andato a spasso, abbiamo vissuto ottimi duelli con un Hamilton che ha strappato un podio, partendo dalla ventesima posizione, con sorpassi mozzafiato ed esaltando il pubblico tedesco. Esaltante anche il duello tra Alonso e Ricciardo e bellissimo il sorpasso dell’australiano sulla McLaren. Insomma, un gran premio che si riprende tutte le rivincite sulle chiacchiere negative d’inizio stagione.

Il tallone d’Achille della Mercedes – l’affidabilità – aggiunge un po’ di pepe in più a questo mondiale che resta una questione interna tra i suoi due piloti. Certamente Nico, con pole e vittoria, ha distanziato sul campo il suo avversario n.1. Sta consolidando la leadership all’interno di un team che si prepara non solo al titolo, ma ad inaugurare un nuovo ciclo. Il rinnovo di contratto è un dato significativo e, stando così le cose, probabilmente Hamilton per il 2015 dovrà trovarsi un nuovo lido. Oltretutto c’è un Bottas, che, a suon di podio, sta insidiando anche il quarto posto nel mondiale piloti di Alonso; il finlandese, molto corteggiato, ha come suo manager Toto Wolff. Insomma, piano piano si stanno delineando i giochi.

Si stanno delineando anche le forze in campo tra i Costruttori, con una Red Bull in crescita e un Vettel che è riuscito a stare davanti a Ricciardo, e una Williams che si è portata al terzo posto ai danni della Ferrari, che può contare su un cavallo di razza come Fernando Alonso e su un Kimi Raikkonen sottotono. Non dobbiamo dimenticare poi la Force India che ha sopravanzato la McLaren e che potrebbe infastidire anche chi le sta davanti.

Stando così le cose, bisogna certamente prenotare velocemente sedia e telecomando perché tra sette giorni si torna in pista, a Budapest, su un tracciato che si avvicina più ad un kartodromo per la sua conformazione. Ho l’impressione che anche qui i contatti non mancheranno.

Oltre al mercato piloti, ci sono movimenti interessanti anche per i team: pare che la Lotus abbia trovato un acquirente e una nuova motorizzazione. Insomma, ci aspetta una pausa estiva veramente incandescente.

A Ruota Libera, Gp Germania – La nuova video-clip

L’unica certezza sono le Mercedes, con Hamilton che dovrà dare un altro segnale per la rincorsa al primo posto. E su Alonso: “Il rinnovo non è un fatto economico”   Gian Carlo Minardi introduce così il fine settimana tedesco nel suo consueto appuntamento sui canali di SkySport con la rubrica  ‘A Ruota Libera

La decima puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

La personale chiave di lettura del Gran Premio di Gemrnaia è disponibile anche sulle colonne di Minardi.it

Buona visione e buona lettura!

Gp Germania – PRESENTAZIONE

La Formula 1 si appresTa ad entrare nella terra dei neo-campioni del mondo facendo ritorno, a due anni di distanza, sul tracciato di Hockenheim.

Sarà un Gran Premio con diverse incognite, a partire dalle gomme. La Pirelli, che non gira qui da due stagioni, si presenterà con le mescole Soft e SuperSoft che hanno mostrato negli appuntamenti precedenti un compattamento di prestazioni tra i motorizzati Mercedes e gli altri. Dopo gli ultimi test, la Ferrari sembra aver compiuto qualche passo in avanti, anche se il team resta con i piedi bel saldati a terra.

Ci aspetta una lotta al vertice tra i due piloti Mercedes, con Lewis Hamilton quasi obbligato a stare davanti ad un Nico Rosberg fresco di rinnovo contrattuale. L’inglese dovrà provare a mettere in difficoltà il compagno prima che il team prenda delle decisioni interne. Alle loro spalle gli outsider proveranno a consolidare le posizioni sfruttando l’unico punto debole legato all’affidabilità della corrazzata tedesca. In prima linea la succursale della Mercedes, quella Williams di Bottas e Massa. Proprio il finlandese potrebbe essere un cliente scomodo per Lewis, considerando che il suo manager è Toto Wolff, nonché azionista del team inglese. Questa strategia, così come succede in casa Red Bull con Toro Rosso, dovrebbe far pensare anche McLaren e Ferrari. È quasi di vitale importante avere un team “satellite” per provare nuova soluzioni tecniche, ingegneri e piloti.

Il retro-box sarà molto caldo visto che ci sono diversi sedili importanti che scottano, come quelli di Vettel, Hamilton e Alonso. A mio avviso Fernando metterà sul piatto della bilancia principalmente le garanzie tecniche. Conoscendolo, vorrebbe vincere il suo terzo titolo proprio con la casa di Maranello.

Quindici giorni fa Silverstone ci ha regalato un bellissimo duello tra Alonso-Vettel. Ci auguriamo che questo avvenga ancora, indipendentemente dalle prime posizioni consolidate. Stiamo parlando di un circuito misto-veloce in cui il meteo potrebbe avere un ruolo importante.

Gp Inghilterra – PAGELLE

Archiviato il Gran Premio di Silverstone, è arrivato il momento di dare i voti

Lewis Hamilton – 9 autore di una gara d’attacco. Partendo in sesta posizione è riuscito a recuperare gestendo molto bene la gara. Una vittoria che certamente farà morale per il proseguo della stagione

Nico Rosberg – 9 autore della pole position, di una buona partenza e gara fin quando il cambio ha retto.

Valtteri Bottas – 9 sia per il secondo posto (secondo podio consecutivo) e sia per i primi giri in cui ha fatto vedere il suo valore

Sebastian Vettel e Fernando Alonso – 8.5 in particolar modo per il bellissimo duello, molto corretto. Fernando doveva provare a difendersi da una RB più performante.  Senza l’errore da dilettante allo start – giusta la penalità – si sarebbe meritato un 10. In casa Ferrari è lui a fare la differenza

Daniel Ricciardo – 8+ Prosegue la striscia di risultati positiva, anche nei confronti del compagno. Un ottimo podio

Jenson Button – 8 si dimostra a suo agio con le gomme hard, ottimizzando al meglio la sua McLaren

Daniil Kvyat, Jean-Eric Vergne, Scuderia Toro Rosso – 7 si dimostrano un team da top ten. Senza problemi tecnici entrano con regolarità nella zona punti

Mercedes – 7 l’affidabilità è il suo tallone d’Achille. Questa volta è toccato a Nico Rosberg parcheggiare in anticipo la sua Wo5

McLaren – 7 con le Hard conferma il suo buono stato di forma andando a sfiorare il podio

Williams – 8 incredibile l’errore in qualifica, ma Bottas ha ripagato il lavoro con una prestazione magistrale. Si stanno dimostrando la seconda forza in campo, sfruttando al meglio la P.U tedesca, oltre ad avere una buona macchina

Ferrari – 6- un sabato da dimenticare completamente e devono ancora migliorare sul lato delle prestazioni. Solo Fernando riesce a fare la differenza

Gp Inghilterra – IL PUNTO

Abbiamo iniziato il week end con le strategie sbagliate in casa Ferrari e Williams, per poi marchiare il nono appuntamento del Mondiale di Formula 1  come la migliore gara stagionale, ricca di duelli e con un Bottas scatenato fin dai primi passaggi che conquista il suo secondo podio stagionale e della sua carriera.

Gara ad altissima tensione con due campioni del Mondo, Fernando Alonso e Sebastian Vettel, pronti a regalarci duelli d’altri tempi. Con l’ingenuità iniziale Alonso, e i conseguenti 5” di penalità scontati al pit-stop, si è compromesso una o due posizioni sul risultati finale. Forse avrebbe potuto stare con Button e Ricciardo. Gli errori del sabato e della domenica sono sinonimo di un forte nervosismo in casa Ferrari. Silverstone è anche l’incidente di Kimi Raikkonen, con cui ha compromesso irreparabilmente la domenica di Felipe Massa ed uno stop di oltre 40 min, che però rappresenta un grande risultato per la sicurezza. Si calcola che l’impatto, violentissimo, abbia causato una decelerazione di 40G… Fortunatamente il finlandese se l’è cavata con qualche escoriazione.

Sul fronte Mercedes la sfortuna ha colpito questa volta Nico Rosberg, negandogli così la soddisfazioni di porre la firma sul quarto sigillo stagionale, in favore del suo compagno che col successo porta a quattro lunghezze il distacco dalla vetta. L’affidabilità si conferma l’unico tallone d’Achille della W05, anche se il vantaggio tecnico è talmente alto che le lotte restano sempre in famiglia.

Come avevamo annunciato, con le gomme dure la McLaren è rinata, in particolar modo con Jenson Button che regala al suo team un importante quarto posto. L’inglese, sulla pista di casa, è riuscito a dare qualcosa in più dimostrandosi a suo agio con queste mescole.

Senza particolari problemi tecnici, le due Toro Rosso si confermano vetture da top-ten e anche a Silverstone Kvyat e Vergne entrano nella zona punti con il nono e decimo posto.