Gp Russia – PAGELLE

Dare un voto a questo Gran Premio non è cosa facile per via delle poche difficoltà del tracciato. L’asfalto si è dimostrato per nulla abrasivo,  la Pirelli è stata troppo conservativa e le preoccupazioni del pre-week end riguardo alle curve si sono rivelate infondate. In un circuito molto bello dal punto di vista scenografico, ma insignificante su tutti gli altri fronti, andiamo a dare i voti:

Mercedes – 10 conquistano il loro primi titolo Mondiale Costruttori. Un titolo più che meritato, avendo realizzato una corazzata praticamente perfetta. Un risultato che ha dello storico

Lewis Hamilton – 9 ha interpretato molto bene il circuito fin dalle prime prove, dettando il suo ritmo, guidando l’ennesima doppietta

Nico Rosberg – 5/6 ha gettato via un gran premio alla prima curva, rendendosi autore di una bella “rimonta” (da ultimo a secondo), grazie alla sua macchina e ad un asfalto che non rovina per nulla le gomme. Infatti, ha completato la bellezza di 51 giri con le stesse mescole, segnando il miglior giro della gara proprio sul finale. Per questo motivo, non posso dargli un voto alto. Troppo facile così

Valtteri Bottas – 8 ancora un podio per il finnico che sta facendo crescere la Williams, salda al terzo posto tra i costruttori

Jenson Button e Kevin Magnussen – 7.5 stanno contribuendo a far crescere il team, sostenuti anche da un’ottima PU Mercedes. Sono il team che ha messo insieme la crescita più importante nell’ultimo periodo e si preparano ad attaccare il quarto posto della Ferrari

Fernando Alonso – 8 solo lui tiene a galla questa Ferrari, essendo il primo tra i non “Mercedes”. Lotta come solo lui sa fare

Daniel Ricciardo – 7 si conferma saldamente al terzo posto nella classifica piloti e, ancora una volta, finisce davanti al compagno

Sebastian Vettel – 6 forse ha la testa altrove. Non l’ho visto lottare come dovrebbe fare un quattro volte campione del mondo

Felipe Massa – 5 completamente disperso nel mare di Sochi

Tutti gli altri non vanno oltre il 6. Non tanto per colpa loro, ma per la semplicità di questa pista.

Gp Russia – IL PUNTO

Il primo Gran Premio di Russia della storia si è svolto, senza alcun dubbio, in un circuito meraviglioso dal punto di vista scenografico, ma insignificante sul fronte della tecnica e dello spettacolo.

Le preoccupazioni per le curve si sono dimostrate infondate con un asfalto per niente abrasivo. Senza l’obbligo di cambiare le mescole, i piloti sarebbero arrivati tranquillamente alla fine delle 52 tornate senza alcun problema, come ci ha fatto vedere Nico Rosberg, costretto al primo giro ad uno stop forzato e autore del giro più veloce, all’ultimo giro.

Super Mercedes, sia come team che come Power-Unit, con cinque piloti piazzati nelle prime cinque posizioni. All’appello manca solamente Felipe Massa. Con la doppietta di oggi la Mercedes si aggiudica matematicamente il titolo mondiale Costruttori. A Rosberg il secondo posto va di lusso, considerando come si erano messe le cose all’inizio e i punti doppi di Abu Dhabi. E’ stato troppo impulsivo e aggressivo, compromettendo così la sua gara. Forse il risultato non sarebbe cambiato. In tutto il week-end, Hamilton gli è stato davanti.

Molto bene le McLaren. E’ il team che nell’ultimo periodo ha compiuto gli step evolutivi più importanti e si prepara ad attaccare il quarto posto della Ferrari. Ancora una volta solamente il talento di Fernando Alonso salva il fine settimana di Maranello, portando la Ferrari in una realtà che non le appartiene. Chiude al sesto posto davanti alle due Red Bull, ma le “lattine” si sono dimostrate più veloci. E’ il primo tra i non motorizzati Mercedes. Ancora una prova incolore per Kimi Raikkonen, che chiude in nona posizione davanti al solo Perez. L’errore dello spagnolo al pit-stop – uno dei punti di forza della Rossa –  è un segno importante di mancanza di serenità all’interno del team.

Gp Russia – PRESENTAZIONE

Con la mente ancora agli episodi di Suzuka, la Formula 1 arriva per la prima volta in territorio russo per il Gran Premio di Sochi, un circuito cittadino da 5.853 mt costruito intorno agli impianti delle Olimpiadi.

Come tutte le esperienze nuove, presenta non poche incognite e problematiche, che, sul fronte  sportivo, si potrebbero trasformare in spettacolo, da valutare attentamente durante le prove del venerdì. Certamente i team avranno effettuato grandi simulazioni indoor. Tra le incognite maggiori ci sono diverse curve ad angolo retto, oltre alla variante più lunga di tutto il mondiale ed un 180° che metterà a dura prova le Medium (White) e Soft (Yellow) della Pirelli, freni, motori ed i vari liquidi presenti al loro interno. Saranno fortemente sollecitati anche i piloti, sottoposti per diversi secondi ad un’accelerazione laterale di 3-4G. Per la gara, lunga 52 giri, si prevedono 3 pit-stop.

Il tracciato necessita di un buon carico aerodinamico e la Red Bull venderà cara la pelle. Da come abbiamo visto, specialmente negli ultimi appuntamenti, la Mercedes ha una marcia in più e può giocare a suo piacimento. E’ una lotta interna tra Hamilton e Nico, che si concluderà solamente all’ultimo round, anche per via del punteggio doppio che attribuirà Abu Dhabi. Solo loro possono farsi del male.

Parliamo di un Gran Premio nuovo, che potrà stimolare nuovi interessi per il Circus. Mi piace ricordare che nell’85 siamo stati la prima Formula 1 presente nella piazza “Rossa”, grazie alla partnership con Simod. Successivamente, nel 2002 abbiamo portato nel Circus la GazProm, nel 2004 la SMP Bank ed il primo pilota russo al volante di una F1, Sergey Zlobin, oggi al comando della classifica LMP2 del FIA WEC. Ho sempre sostenuto che questo paese, una volta cresciuto nel mondo del motorsport, avrebbe prodotto degli atleti interessanti, come in tutte le altre discipline. Oggi abbiamo un giovanissimo Kvyat targato Toro Rosso che dal prossimo anno sarà pilota titolare in RBR.

Per non dimenticare, #ForzaJules

Effetto domino

La prima “Top-pedina” si è mossa facendo partire il domino che andrà a scombussolare la griglia di partenza 2015. Le strade di Red Bull e Sebastian Vettel si sono ufficialmente divise, dopo quattro titoli mondiali, 38 vittorie e 44 pole position, senza dimenticare il primo sigillo del 2008 con i colori Toro Rosso. Al suo posto è già stato annunciato Daniil Kvyat, la cui promozione dalla Toro Rosso arriva solamente dopo un anno in F1.

La destinazione del tedesco non è ancora stata annunciata, anche se sembra chiaro l’arrivo alla corte di Maranello al posto di Fernando Alonso.

Per www.minardi.it  i movimenti in casa Red Bull non sono una novità, avendo già sollevato la questione nel Post-Silverstone. “… Sebastian Vettel è pronto ad essere “scaricato”. Ai “bibitari” i piloti certamente non mancano e i giovanissimi Kvyat e Sainz J. (impegnato in WSR 3.5) scalpitano per un posto” (leggi qui), ribadendo il concetto con l’annuncio della line-up 2015 Verstappen-Kvyat della Scuderia Toro Rosso. “… Quest’operazione mi ha sorpreso in quanto potrebbe mettere in difficoltà Carlos Sainz J., che da diversi anni fa parte della famiglia RB. Per questo io vedo uno scenario diverso, con una Toro Rosso estremamente giovane, formata da Verstappen-Sainz J. e Daniil Kvyat in direzione Red Bull, al posto di Sebastian Vettel” (Leggi qui).

Come ci si poteva aspettare, con la prima mossa il mercato piloti si prepara ad una rivoluzione non da poco. Ma andiamo con ordine.

In casa Ferrari, il nuovo corso ha portato cambiamenti importanti in tutte le aree: dopo  Domenicali, Marmorini e Montezemolo è arrivato il momento anche per Fernando Alonso di salutare Maranello. Ad oggi, lo spagnolo è senza un contratto per la prossima stagione. Quali i possibili scenari:

– Da diverse settimane sulla sua scrivania c’è un contratto su carta intestata McLaren-Honda;
– Anno sabbatico;
– Passaggio in Mercedes, qualora Hamilton dovesse perdere il mondiale e decidere di cambiare aria.

Con la promozione del russo dalla TR alla RB si e’ liberato un posto a Faenza. Al fianco del già annunciato giovanissimo Max Verstappen (che ha firmato il debutto in F1 lo scorso fine settimana durante le prove libere del Gp Giappone), potrebbe dunque arrivare un altro pilota in orbita Red Bull, quel Carlos Sainz Jr., leader della WSR 3.5 e figlio del campione Rally, dando così vita al team più giovane del Circus.

Sul fronte McLaren, è sempre più lontana la conferma di Jenson Button. La Honda vuole un top-driver, ma qualora non riuscisse a convincere lo spagnolo, potrebbe puntare ad un giovane da far crescere, provando a strappare proprio Sainz Jr. agli avversari “bibitari”.

Insomma. Mai come quest’ anno, la prossima griglia di partenza è avvolta da un grande mistero. Aspettando nuovi sviluppi, facciamo un Grandissimo in bocca al lupo a Jules Bianchi. Ti vogliamo rivedere presto in pista sorridente come nel week end di Montecarlo. #ForzaJules

Gp Giappone – PAGELLE

Dopo un week-end come questo e gli avvenimenti drammatici di Suzuka, dare voti è veramente difficile e, probabilmente, non è molto appropriato. Sinceramente, viste le condizioni meteorologiche e la necessità di dover rispettare gli orari televisivi, tutti meritano un attestato di grande professionalità e quindi un voto alto. I Piloti sono stati tutti bravissimi, perché hanno portato a termine una gara in condizioni davvero difficili, ad eccezione di Fernando (fermo per un problema elettronico) e Chilton.

In questi casi, il mio spirito sportivo mi porta a dare voti alti a tutti quanti, facendo loro i complimenti, anche se Lewis Hamilton merita certamente la nomination come primo della classe ed alle sue spalle si piazzano a pari merito Vettel, Button, Vergne e Ricciardo.

Non è il caso di addentrarci in maggiori dettagli; pensiamo al prossimo Gran Premio di Russia, che si terrà tra soli sei giorni; il nostro pensiero è tutto rivolto a Jules Bianchi, cui facciamo un grandissimo augurio di pronta guarigione e siamo vicini alla sua famiglia.

Formula 4 e Formula 3 si incontrano a Imola per il gran finale

Dopo l’esaltante week-end nel “Tempio della Velocità” di Monza, i campioncini dell’Italian F4 Championship powered by Abarth sono pronti a darsi battaglia l’11 e 12 ottobre in un altro “Tempio” del Motorsport: all’Enzo e Dino Ferrari di Imola, teatro del settimo e ultimo round della neonata categoria, nonché primo step dopo il karting

Per l’occasione i 20 giovanissimi piloti – con un’età compresa tra i 14 e 16 anni – divideranno la pista e il paddock con i colleghi più esperti della FIA F3 European, giunti anche loro all’ultimo appuntamento stagionale. Una sorta di passaggio di testimone tra le due categorie della FIA volte alla crescita e al lancio dei nuovi campioni verso la Formula 1 e il professionismo. “A Monza abbiamo assistito a tre bellissime gare in cui è suonato per ben tre volte l’Inno di Mameli e la risposta del pubblico è stata di quelle importante con le principali curve gremite di appassionati di tutte le età” commenta Gian Carlo Minardi “L’iniziativa Porte  Aperte inizia a dare i suoi primi risultati e questo deve essere solamente il primo step. Dobbiamo riavvicinare e far innamorare nuovamente gli appassionati. Imola chiuderà la prima stagione della Formula 4, la categoria aperta a tutti i ragazzi che arrivano dal mondo del karting, e la lotta per il secondo e terzo posto è ancora tutto da giocare. In concomitanza ci sarà anche  la chiusura anche del FIA F3 European e l’occasione di vedere in azione Max Verstappen, prossimo al debutto in F1, e i nostri alfieri Antonio Fuoco (Prema) e Antonio Giovinazzi (Carlin) insieme al vincitore del campionato Esteban Ocon

Ci sono tutti gli ingredienti per vivere un altro entusiasmante week-end di motori “Vi aspetto tutti all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola l’11 e 12 ottobre” conclude il manager faentino “per vivere gli appuntamenti finali della Formula 4 e Formula 3

Gp Giappone – PRESENTAZIONE

Siamo arrivati a -5 Gran Premi dalla chiusura del Mondiale, con una lotta apertissima in casa Mercedes. Il menù è di quelli interessanti, composto da quattro appuntamenti (di cui uno sul nuovissimo circuito Russo) tradizionali e un GP, Abu Dhabi, che vale addirittura doppio.

Nel passato Suzuka è stato teatro di sfide importanti, sia perché per molti anni era il palcoscenico finale della stagione, sia perché decretava il vincitore. Oggi invece arriviamo con tanti punti interrogativi. In casa Mercedes i due piloti sono praticamente appaiati e l’affidabilità avrà un ruolo quasi da primo attore. Alle loro spalle c’è in atto una bella lotta  aperta per il terzo posto nella classifica Piloti e Costruttori.

Parliamo di un tracciato impegnativo e tecnico sotto tutti gli aspetti. Per pilota, macchina e gomme. Non è facile ottenere il massimo. Sarà interessante vedere chi tra Lewis e Nico riuscirà a primeggiare e a prendere quel vantaggio, anche piscologico, per affrontare la nuova sfida di Sochi.

Sarà un week end-end aperto anche “dietro le quinte”. La Honda avrebbe voluto annunciare i suoi programmi 2015 proprio nel suo salotto, ma sarà difficile; sta ancora inseguendo un top-driver. In casa Ferrari c’è uno strano silenzio che potrebbe essere sintomo di rinnovamento. A quanto si legge Maranello farebbe anche a meno del suo numero 1. Opinione mia personale: quando si vuole mettere in atto una ristrutturazione interna così importante partirei dai punti fermi, senza dare un vantaggio in più agli avversari.

Ci sarà anche l’esordio di Max Verstappen che dalla F.3 FIA European si prepara al grande balzo nel Circus della F.1 con i colori della Toro Rosso. Sarà interessante seguirlo fin dall’inizio. Durante il test sul circuito di Adria aveva fatto molto bene. Dovrà cercare di non strafare, vivendo questa prova come un’esperienza in ottica 2015.

Verstappen, Fuoco, Giovinazzi & C. arriveranno poi all’Enzo e Dino Ferrari di Imola il prossimo 11-12 ottobre, in occasione dell’ultimo round del F.3 FIA European. Per l’occasione divideranno la pista e il paddock con i colleghi più giovani dell’Italian F.4 Championship powered by Abarth, la nuova serie fortemente voluta dalla Federazione Internazionale per creare il primo passo verso il professionismo. Proprio nell’ultimo appuntamento a Monza i 20 giovanissimi piloti della F.4 hanno ripagato il pubblico con sorpassi e belle lotte fino all’ultimo giro.

Segnatevi l’appuntamento e vi aspetto numerosi. Imola, 11-12 ottobre per l’ultimo round della Formula 4 e Formula 3 Europea

Gian Carlo Minardi “Per rifondare un team personalmente partirei dai piloti”

Continua la saga sul futuro di Alonso, Vettel&C. Mai come quest’anno il mercato-piloti brancola nell’incertezza più assoluta.  Storicamente Spa-Francorchamps e Monza erano teatro degli annunci per i cambi di casacca o rinnovi. Oggi, invece, abbiamo superato anche la notte di Singapore e ci accingiamo ad accogliere il Gran Premio del Giappone. Il domino è in un equilibrio precario.

Basta una mossa e diverse pedine potrebbero cadere. “Siamo in un momento di transizione. Abbiamo letto diverse supposizioni, ma nessuno si sente in grado di esprimere con certezza una sua opinione, anche se giornali e tv stanno in un qualche modo difendendo Fernando Alonso, che, anche nell’ultima gara, ha dimostrato di esser un super-pilota, portando la sua Ferrari a pochi decimi dalle Red Bull in gara e dalle Mercedes in qualifica, in un circuito lungo come quello di Singapore”, analizza Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it. Una Mercedes che sta dominando questo Mondiale, anche se con qualche problema di affidabilità. “Il vero potenziale della Mercedes non si conosce al 100%. Se prendiamo in considerazione i quattro giri dopo la safety-car, si capisce che sono dei marziani anni luce avanti ai terrestri. Hamilton ha relegato i primi degli inseguitori (due Red Bul e una Ferrari) a più di 10”….”.

In queste settimane abbiamo sentito tantissime voci, specialmente intorno al futuro del campione spagnolo. “La Ferrari sta attraversando un momento di trasformazione e di non facile rinnovamento in cui sono coinvolte nuove forze, persone e strategie. Mi permetto di dire che, se mi dovessi trovare nella medesima situazione di dover rifondare un team, incomincerei dai punti certi: I PILOTI. A mio parere diventa difficile criticare un pilota come Alonso. Personalmente, non credo che Fernando voglia lasciare Maranello e non volersi più avvalere di lui potrebbe diventare un problema. Avere in casa il pilota più forte del mondiale deve essere un punto di partenza”. In questi anni sono i numeri che parlano in favore dello spagnolo, come sottolinea il manager faentino.

In questi anni Alonso ha segnato due volte e mezzo i punti dei suoi compagni. Quest’anno il confronto è con un ex-campion del mondo, mentre fino all’anno scorso con un driver di tutto rispetto come Felipe Massa che in Williams segna punti pesanti per il suo team. Questo, qualcosa vorrà pur dire”.

Come spesso accade in questi momenti, si tende ad evidenziare l’importo degli ingaggi, dichiarandoli troppo alti. “E’ inutile fare sempre del buonismo. Parliamo della domanda e dell’offerta. Alonso è un pilota che si paga da solo con i punti che porta al team, che a fine stagione si tramutano in immagine (sponsor) e diritti televisivi. Il valore economico di un pilota è dato da quello che porta in casa”, prosegue l’ex costruttore. “Con sua stagione e i punti conquistati l’ingaggio di Daniel Ricciardo certamente subirà un ritocco verso l’alto”.

Nella sua analisi Gian Carlo Minardi però ha voluto andare oltre, mettendosi anche dal lato dell’azienda. “Da un anno  all’altro le gerarchie e le forze in campo cambiano radicalmente. Proprio per questo perché dovrei mettermi a ridiscutere il rinnovamento od un contratto che scade solamente nel 2016, pensando già al 2017-2018? Arriviamo all’anno della scadenza . Sarà il tempo a dirci se continuare la collaborazione o cercare nuove strade”. La Honda è sempre alla ricerca di un top-driver, ma se non dovesse trovarne uno disponibile, allora potrebbe cambiare le sue strategie, puntando su un programma triennale con un giovane. Sainz Jr. ad esempio?

Gp Singapore – PAGELLE

Lewis Hamilton 9 – quando non ha problemi, e con la macchina che si ritrova, può fare il bello e il cattivo tempo. Ha riaperto il mondiale e se ne vedranno delle belle, da qui alla fine della stagione. Incredibile il suo potenziale. Dopo la safety-car ha staccato tutti i suoi rivali in appena quattro giri rifilandogli la bellezza di 9″ abbondanti

Jean-Eric  Vergne 9 – il pilota della Toro Rosso è in cerca di un sedile per il 2015.Ha fatto una gara eccezionale, conquistando un 6° posto alle spalle dei soli top drivers.

Fernando Alonso 8 – ancora una volta ha dimostrato di che pasta è fatto. Seppur correndo con certamente tanti pensieri in testa ha portato la Ferrari, sia in prova che i gara, molto vicino alla Red Bull, e senza distacchi abissali dalla corrazzata Mercedes.

Daniel Ricciardo 8 – non avendo fatto una partenza eccezionale, ha saputo comunque conquistare il podio nonostante qualche problema tecnico sulla vettura

Felipe Massa 8 – ha saputo reagire ad un inizio di stagione sfortunato e sta meritando la riconferma per il 2015, mettendosi alle spalle il compagno di squadra

Pastor Maldonado 7 –  ha lottato coi denti per portare una monoposto molto carente al traguardo, lottando ad armi pari con Bottas sulla Williams

Kimi Raikkonen 6 – voto di incoraggiamento. Ancora una volta si è dovuto arrendere al compagno chiudendo la gara ad una cinquantina una cinquantina di secondi. Questo dovrebbe fare riflettere e meditare su cosa si programma in Ferrari per il 2015

Per tutti gli altri piloti, non abbiamo considerazioni particolari; un 10 lo darei al circuito, perché una gara in notturna a Singapore è spettacolare anche grazie alla tecnologia made in Italy della DZ Engineering, che illumina il tracciato cittadino.

Gp Singapore – IL PUNTO

Come al solito le Mercedes hanno fatto il bello e cattivo tempo, dominando anche il quattordicesimo Gran Premio della stagione di Formula 1, corso in notturna sul cittadino di Singapore. I leader di questa stagione hanno gestito a loro modo la gara, andando a vincere con Hamilton una gara e un week-end dominata praticamente dall’inizio alla fine.

Bene anche le Red Bull e la Ferrari, con Fernando Alonso che chiude ad una manciata di decimi dal podio, avendo guidato per l’intero week end con cattiveria e portando a termine una gara egregia. Su una pista cittadina con le gomme Super Soft e Soft, la Ferrari è riuscita a stare in scia a top team. Gara purtroppo penalizzata dall’ingresso della safety-car, restata in pista troppo a lungo. Raikkonen (ottavo al traguardo) accusa invece un ritardo di 1’ dalla vetta e oltre 45” dal compagno. Per Maranello è stato il primo week-end della nuova generazione, tra non poche tensioni, soprattutto legate alle decisioni di Fernando Alonso.

Bella gara anche per Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel che completano il podio di Singapore. Vedendo in azione la RB10, si capisce che ancora una volta hanno costruito una gran bella macchina.

L’affidabilità si conferma l’unico tallone d’Achille della corrazzata tedesca. Questa volta è toccato Nico Rosberg assistere ai festeggiamenti del compagno di team, che, con il settimo successo, si porta al comando della classifica mondiale. Oramai le sfortune si sono praticamente appaiate. Con tre punti di differenza (241 per Hamilton contri 238 di Rosberg) e cinque gare in calendario (Giappone, Russia, Stati Uniti, Brasile e Abu Dhabi)  il Mondiale in casa Mercedes inizia ora.

Le novità di questo fine settimana sono stati i distacchi veramente risicati, con addirittura 9 vetture racchiuse in poco più di 5 dec, anche se, vedendo lo strapotere Mercedes in qualifica, viene quasi da pensare che qualcosa non abbia funzionato per loro.

Come già annunciato nelle settimane scorse, ci sono grandi movimenti. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.

#ARuotaLibera, Gp Singapore – La nuova video-clip di Minardi

Sui canale di SkySportF1HD è arrivata la nuova video-clip firmata da Gian Carlo Minardi nel suo consueto appuntamento “A Ruota Libera” per presentarci il Gran Premio di Singapore di F1, quattordicesima tappa del Mondiale “Attenzione all’incognita pioggia

La personale chiave di lettura è disponibile anche sulle colonne di Minardi.it con la consueta presentazione del Gran Premio e sui canali Ufficiale di Facebook e Twitter

Buona visione a tutti

Gp Singapore – PRESENTAZIONE

Questo fine settimana tornerò sul luogo del delitto. Sarò, infatti, a Singapore, per assistere ad un week end che si preannuncia molto movimentato nel dietro le quinte. Abbiamo sempre l’incognita Honda, a caccia di un top driver. Oggi ci sono due piloti, Alonso e Vettel, che hanno sulla loro scrivania un contratto da parte di McLaren-Honda per la prossima stagione e devono prendere una decisione. Da quello che si intuisce, la Red Bull non farebbe troppe storie per trattenere il suo pilota, la cui destinazione potrebbe non essere solamente la McLaren.

Sul fronte Ferrari, l’era Marchionne è iniziata certamente in salita. All’interno del team si respira un grande nervosismo e ci sono diverse decisioni da prendere. Gli stessi piloti non sono sereni. Il Dott. Marchionne in questi giorni ha confermato di voler tenere entrambi i suoi driver, ma diventa difficile trattenere un pilota contro la sua volontà… Bisognerà quindi stare molto attenti.

Sul fronte della gara, si preannuncia un Gran Premio con un’incognita in più, caratterizzata dal meteo. Per la giornata di sabato è attesa, infatti, la pioggia, fin’ora mai vista. Speriamo almeno in una domenica asciutta, perché diversamente potrebbe essere un problema.

La Pirelli porterà mescole Super-Soft e Medium, soluzione che non si adatta perfettamente alla McLaren, mentre la Ferrari ha dimostrato di andare meglio con le SS. La Mercedes sarà naturalmente la macchina da battere, ma occhio alla Red Bull. Dodici mesi fa qui facevano quello che volevano dando anche 2” sec al giro a tutto il resto del gruppo. Se dovessero compensare con il telaio le magagne del motore, potrebbero venirne nuovamente fuori. Non possiamo dimenticarci della Williams, in costante crescita e in lotta per il terzo posto nel Mondiale Costruttori. Hanno confermato entrambi i piloti dando un segnale di continuità e serenità. Negli ultimi GP sono stati una costante sul podio.

Chi vedo più in difficoltà è la Ferrari. Manca di trazione e motore. Agli outsider, con sei posti occupati dalle P.U. Mercedes, restano le briciole. Toro Rosso e Force India proveranno ad aggiudicarsi gli ultimi punti disponibili. Oramai le forze in campo e la griglia sono praticamente delineati, salvo cataclismi.

Gian Carlo Minardi “Azione brusca dettata da motivi economico-finanziari”

Dal 13 ottobre, dopo ben 23 anni, in casa Ferrari inizierà una nuova era. L’attuale Amministratore Delegato di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, subentrerà a Luca Cordero di Montezemolo al comando della “Rossa”.

Il cambio al vertice che avverrà, di fatto, lo stesso giorno in cui è prevista la quotazione di FCA a Wall Street, era già nell’aria ma ha subito una brusca accelerazione. “Personalmente sono molto legato all’Avv. Montezemolo poiché è stato il primo interlocutore che mi ha portato a conoscere Enzo Ferrari. Il cambio al vertice era nell’aria e trova le sue motivazioni radicate non tanto nei risultati sportivi, quanto piuttosto in aspetti economico-finanziari, certamente legati all’ingresso del gruppo FCA a Wall Street” commenta Gian Carlo Minardi sul sito www.minardi.it, “Il marchio torinese ha bisogno di attrarre interesse nel modo statunitense mostrando grande solidità. E’ facile intuire che il risultato sarà raggiunto con un grandioso effetto immagine. Ferrari è, in questo momento, il miglior Brand a livello mondiale! In ogni caso, non dobbiamo dimenticare che oggigiorno tutti i team di F1, Williams esclusa, sono gestiti da manager che devono fare capo ad un Consiglio di Amministrazione i cui obiettivi sono principalmente economici e nell’interesse del gruppo di appartenenza. Si è trattata comunque di un’azione brusca nei confronti di una persona che per oltre un ventennio ha ottenuto importantissimi risultati su tutti i fronti, sportivi ed anche economici” prosegue il manager faentino.

L’avvicendamento Montezemolo-Marchionne ha già creato un primo ed inaspettato movimento all’interno dell’azienda. “Roberto Fedeli, uomo chiave della produzione, è passato alla BMW”. Al nuovo Presidente spetta quindi un compito importante: creare un nuovo ciclo vincente riportando serenità all’interno dell’ambiente. “Ora auguriamoci che le scelte fatte possano restituire serenità ed entusiasmo alla Squadra. Alla Ferrari non manca proprio niente per tornare al vertice. Hanno gli uomini e le strutture, ma occorreranno maggiori investimenti nel settore tecnologico; la Power-Unit è il tallone d’Achille principale della F14-T