F1 – La Federazione contro i pit-stop finti

Non è piaciuta alla Federazione  la “finta” dei meccanici Mercedes, quando sul finale del Gran Premio di Silverstone si sono fiondati velocemente in corsia box per la possibile sosta di Hamilton o Rosberg, salvo poi rientrare alla base tranquillamente. Un’operazione volta, con grande probabilità, a beffare gli uomini Williams

L’articolo 23.11 del regolamento sportivo è chiaro “Ai meccanici dei team è permesso sostare in corsia box subito prima di lavorare sulla macchina, per rientrare nel garage non appena il lavoro è finito” Per questo non è possibile uscire e rientrare senza esser intervenuti sulla vettura.

Tuttavia gli uomini di Toto Wolff non sono stati penalizzati e non sono finiti sotto investigazione per mancanza di prova. Non è stato possibile dimostrare le reali intenzioni dell’azione.

In seguito a questo episodio la Federazione ha deciso di bandire le uscite adottando “tolleranza zero” attraverso sanzioni sportive. Intanto questo fine settimana, in Messico, il Consiglio Mondiale si riunirà per varare le modifiche al Circus. Tra le proposte si parlerà di due gare per week-end e di affidare una terza vettura ai giovani.

F1 – In Messico si scrive la Formula 1 del domani

Questo fine settimana, in Messico, il Consiglio Mondiale si riunirà con l’intento di disegnare la Formula 1 del domani.

Al Circus servono regole chiare e stabili che garantiscano il futuro alla serie e che possano far avvicinare nuovi costruttori e rifar innamorare gli appassionati “Si parlerà della possibilità di avere due gare per week end, e di inserire una terza macchina per i giovani. Tanta carne al fuoco. Speriamo che venga cotta lentamenteanalizza Gian Carlo MinardiSono preoccupato per certe scelte che spesso vengono fatte, fuori da ogni logica. Mi auguro che possano uscire proposte serie. Per fortuna l’idea dei rifornimenti sembra esser stata accantonata definitivamenteprosegue il manager faentino che auspica maggiore chiarezza nei regolamentiLa F1 in questo momento è avvolta da una forte incertezza che non aiuta. Nessun costruttore, in questo momento, è così pazzo da entrare

F1 – Marciello, Fuoco, Ghiotto, Giovinazzi … o Hulk per il futuro Rosso

Con l’arrivo dell’estate iniziano  a farsi più frequenti i rumors legati al mercato-piloti, soprattutto in casa Ferrari dove sembra essere sempre più lontano da Maranello il futuro di Kimi Raikkonen. I nomi affiancati a Vettel per il dopo “Iceman” sono veramente tanti e tutti già presenti nel circus: dal connazionale Bottas, a Nico Hulkenberg e Daniel Ricciardo

L’andamento del Gran Premio di Silverstone potrebbe essere un termometro anche in questo senso, come ci spiega Gian Carlo Minardi ai microfoni di www.minardi.it “In questo momento il finlandese di casa Williams, Bottas, è uno dei papabili a prendere il posto di Kimi in Ferrari. Sinceramente non credo sia la scelta giusta, anche dopo Silverstone. E’ stato sempre dietro a Massa e anche nelle fasi iniziali è stato troppo arrendevole ne confronti di Hamilton” la scelta del manager faentino ricadrebbe fuori dall’attuale griglia di partenza “Se si deve fare una scelta è meglio optare per un giovane, meglio se è italiano. Abbiamo Marciello, Fuoco, Ghiotto che sta facendo bene in GP3, così come Giovinazzi nella F3 Euroseries. Se questo non fosse possibile allora opterei per Nico Hulkenberg, vincitore tra le altre cose della 24 ore di Le Mans. Sarei dell’idea di cambiare per creare i presupposti per il futuro. La Ferrari in questo momento può contare su un Vettel giovane e ci vorrà del tempo per tornare ai fasti di un tempo. Il dominio Mercedes è destinato a durare. Tutto il team sarebbe quindi sotto la regia di un quattro volte Campione del Mondo, affiancato da un giovane da far crescere come l’uomo del domani,” conclude Minardi “Bisogna fare qualche scommessa”.

 

F1 – Quando la pioggia altera i risultati

La bandiera a scacchi del Gran Premio d’Inghilterra parla di due Mercedes, una Ferrari, due Williams nei primi cinque posti, seguiti da una Red Bull, due Force India (settimo posto per Hulkenberg e nono di Perez), una Ferrari all’ottavo posto con Raikkonen e una McLaren a chiudere la zona punti.

Ad oggi però la nostra visione è ben diversa, poiché le forze in campo sono dettate dalla griglia di partenza e dalle posizioni prima dell’arrivo della pioggia.  Abbiamo una Mercedes che può contare su un vataggio di 8-9 dec sulla Williams, che sale a 1-1.2 sec nei confronti della Ferrari.  Una “vita”.

Arrivando alla gara, senza l’apporto della pioggia, il risultato sarebbe stato molto differente. Alle spalle del due-Mercedes ci sarebbero state due Williams con una bella lotta Vettel-Hulkenberg per il quinto posto. Fino a quel momento il tedesco della Force India stava guidando molto bene e avrebbe potuto impensierire il connazionale di Maranello. L’arrivo della pioggia e l’abilità di qualche pilota, hanno cambiato le sorti della gara. Ci si deve aspettare che anche  il mercato piloti possa essere condizionato proprio da ciò che si è visto in pista durante questo fine settimana.

 

F1 – Minardi “I titoli non si vincono a caso. Bravi Hamilton e Vettel”

Il Leitmotiv del Gran Premio d’Inghilterra, corso nel tempio del Motosport di Silverstone, è una Mercedes che ancora una volta ha voluto giocare al “gatto e al topo” con gli avversari. Riguardando le partenze sono convinto che, in funzione dei problemi accusati da Hamilton in Austria e da Rosberg durante i test, gli uomini di Toto Wolff abbiano usato una mappatura della Power-unit più conservativa (basso regime di giri) rispetto alle due Williams e alla Force India di Nico Hulkenberg, autori di uno start a razzo.

Hanno lasciato “tranquille” le Williams fino alla prima sosta. A quel punto Hamilton è stato perfetto, così come quando decide di aprire le danze. La ciliegina sulla torta è arrivata nelle fasi finali, con l’ingresso in corsia box per passare alle Intermedie nel momento più propizio. Proprio in queste circostanze sono i piloti che hanno la migliore visuale della gara e sono queste decisioni che fanno la differenza tra un Campione e un buon pilota. Lo stesso discorso vale per Sebastian Vettel. I due Campioni del Mondo più titolati in pista hanno azzeccato il momento esatto per il cambio gomma; l’uno ha vinto e l’altro ha regalato un podio fino a quel momento insperato. E’ la dimostrazione che i titoli non si vincono a caso.

Due cose mi hanno lasciato perplesso: la poca incisività di Nico Rosberg, una spiegazione potrebbe ricercarsi nell’aerodinamica della Williams. Avendo una basso carico-aerodinamico, forse disturba maggiormente chi la segue.

Gp Inghilterra – PAGELLE

Andiamo a dare i voti ai protagonisti di un gran premio reso frizzante dalla bellissima partenza delle Williams e dalla Force India di Nico Hulkenberg e dalla pioggia, che ha rimescolate le carte sul finale

Lewis Hamilton – 10 nonostante abbia tra le mani un’astronave questo fine settimana nessuno può negargli il massimo dei voti. E’ stato ineccepibile in tutto il week end, a differenza del suo compagno

Felipe Massa – 9 protagonista del fine settimana inglese. E’ stato l’unico a migliorarsi nel secondo stint della Q3 e autore di una partenza mozzafiato che lo ha lanciato subito al comando della gara. Purtroppo la strategia e una macchina non competitiva sul bagnato/umido gli ha negato la soddisfazione del podio.

Sebastian Vettel – 8,5 grazie alla pioggia ha raddrizzato un week end che si stava chiudendo lontano dai primi regalando un podio insperato alla Rossa. Bravissimo a sfruttare la strategia e nell’intuizione di entrare a cambiare le gomme nel momento migliore, a differenza di Raikkonen.

Daniil Kvyat – 8 continua a macinare chilometri con una macchina che soffre, oscurando la stella di Ricciardo. Buon sesto posto finale per lui e la Red Bull

Nico Hulkenberg – 8 nonostante una macchina non competitiva ha dimostrato di essere un pilota finora sottovalutato. Bellissima anche la sua partenza. Senza la pioggia avrebbe potuto attaccare anche Vettel per il quinto posto finale.

Carlos Sainz – 7 autore di una solida prestazione fino al momento del ritiro. Ancora una volta la Toro Rosso è stata costretta a rinunciare a dei punti sicuri per colpa della power-unit transalpina.

Nico Rosberg – 7 con la corrazzata che si trova tra le mani deve fare di più, soprattutto per la qualifica e la prima parte di gara. Ha agguantato un secondo posto grazie alla strategia del suo box e per gli errori del muretto Williams. Non l’ho visto con la fame che ci vorrebbe in queste circostanze. In condizioni umide stava recuperando molto bene su Hamilton, il quale però ha indovinato il momento esatto per entrare ai box.

Fernando Alonso – 7 di incoraggiamento perché ha lottato con le unghie e i denti per agguantare questo punticino nonostante una vettura paurosamente non competitiva

Valtteri Bottas  – 6 ha subito in tutto il week-end il “vecchietto”. Considerando che è un papabile per il posto di Raikkonen in Ferrari, queste performance dovrebbero far meditare. Troppo arrendevole anche nei confronti di Hamilton. Stando così le cose, non lo vedo come un pilota da Ferrari.

Ora ci aspettano tre settimana di relax, in cui tutti saranno chiamati a fare gli straordinari.

Gp Inghilterra – IL PUNTO

Un inizio di gara che ha cambiato le carte in tavola con le due Williams che si portano  subito al comando davanti ad Hamilton e Rosberg, autori di una brutta partenza così come in casa Ferrari. Una Williams che fino al primo pit stop era riuscita a tenere testa alla Mercedes.

Con il cambio gomme Lewis ha rimesso le cose in chiaro andando a guidare il gruppo. Con l’arrivo della pioggia nelle fasi finali la Williams è scivolata anche già dal podio, in favore della Ferrari di Sebastian Vettel. Una Ferrari che ha azzeccato la strategia, anche se  il lavoro da fare è veramente tanto considerando il distacco accusato in qualifica. Un terzo posto molto importante che li riporta sul podio, ma dovranno guardarsi da una Williams in forte crescita.

Lewis Hamilton ha messo in campo tutta la sua esperienza inglese indovinando il momento esatto per passare alle Intermedie, mentre in questa gara Nico non è stato perfetto al 100%. Molto bravo Felipe Massa, autore di un ottimo tempo in qualifica e di una solida gara chiusa davanti a Bottas. Fino al pit-stop aveva guidato la gara, per poi “arrendersi” alla Mercedes e alla pioggia in favore di Maranello. Positivo il sesto e settimo posto di Kvyat e Hulkenberg che portano in alto la Red Bull (orfana di Ricciardo costretto al ritiro) e la Force India che completa il gran premio con il nono posto di Perez, alle spalle della SF-15T di Kimi Raikkonen. Un punticino per Fernando Alonso che chiude il fine settimana inglese della McLaren con il decimo posto dopo un avvio di gara difficile con il ritiro di Jenson Button

Una Mercedes che ancora una volta ha dimostrato tutto il suo strapotere anche in termini di Power-Unit con sei vetture nei primi dieci posti, e una Ferrari che dovrà guardarsi le spalle dal ritorno della Williams

#ARuotaLibera – Gp Inghilterra

Dopo il tradizionale appuntamento con “Road to….arriva puntuale la nuova video clip di “A Ruota libera” a firma di Gian Carlo Minardi, in collaborazione con SkySportHD, dedicato al Gran Premio d’Inghilterra”E’ un mondiale che non ha più niente da dire sul fronte dei campioni, occhio alla Williams” analizza il manager faentino all’interno dello splendido Relais Villa Abbondanzi a Faenza.

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F1 – Gian Carlo Minardi “Mi piacerebbe rivedere la Formula 1 a Imola”

I giorni passano e i rumors intorno al futuro del Gran Premio d’Italia si fanno sempre più insistenti. L’ultima iniziativa porta il nome del Presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, che attraverso una raccolta delle firme “Scendi in pista con la Lombardia. Firma anche tu per il Gp di Monza” vuole sensibilizzare e convincere Bernie Ecclestone.

Come sappiamo il contratto tra l’Autodromo di Monza e la FOA scadrà nel 2016. Intanto nelle settimane scorse si è fatto avanti l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari che, attraverso una delegazione capeggiata dal sindaco di Imola Daniele Manca, ha incontrato proprio Bernie EcclestoneSi può fare. I buoni propositi ci sono e le basi pure. Imola è stata una bella esperienza che potrebbe rivivere a partire dal 2017. Io voglio che l’Italia resti a ogni costo nel calendario della Formula 1. Ma mentre Imola mi ha contattato, di Monza non so niente da un mese. La voglia di salvare il GP d’Italia c’è, ma mancano i soldi

Una possibile alternanza con Monza, non è vista male anche dal faentino Gian Carlo Minardi che ai microfoni di www.minardi.it commentava così “In questi giorni ho letto che Imola vorrebbe usurpare il Gran Premio d’Italia a Monza. La mia chiave di lettura è diversa e non lo vedo come un aspetta negativo. Grazie ad una nuova e solida società, Imola si è proposta ad Ecclestone affinché l’Italia non vada a perdere la sua tappa mondiale. Il Gran Premio d’Italia è Monza, ma qualora ci fossero dei problemi Imola potrebbe subentrare per ospitare il Circus. L’alternanza potrebbe anche essere una soluzione fattibile” conclude il manager faentino “ma qui si aprono discussioni, anche di carattere politico, che vanno fuori dalla mia portata

F1 – Road To Silverstone

Entriamo nella seconda parte di un campionato che ormai ha ben poco da raccontare sul fronte dei Campioni del Mondo. La Mercedes ha in mano l’assoluta leadership. Resta solamente aperta la lotta interna tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Nelle ultime uscite abbiamo visto un Nico in maggiore spolvero rispetto al compagno, distratto e innervosito. L’anno scorso il tedesco era andato molto forte firmando la pole position, lasciando la vittoria al compagno solamente per la rottura del cambio.

Sarà un gran premio da seguire con attenzione soprattutto per una Williams che proprio a Silverstone aprì le danze ad una seconda parte di campionato eccezionale, che le consegnò il terzo posto tra i Costruttori. Il team inglese sarà da tenere sotto controllo, soprattutto dalla Ferrari che al momento è la seconda forza in campo.

E’ un circuito particolarmente abrasivo e per i 52 giri la Pirelli ha portato Medium e Hard. Occhio alla pioggia che da sempre è una caratteristica importante. In questo momento l’Inghilterra è attraversata da un’alta pressione che potrebbe allontanare l’incognita pista bagnata.

Nel dietro le quinte si parlerà anche di mercato-piloti e mi auguro che possano essere presi in considerazione anche i nostri giovani che stanno ben figurando nelle categorie propedeutiche come Marciello, Fuoco (che ha fatto il suo esordio nei test post-Austria), Ghiotto vincitore in GP3 e Giovinazzi che si sta difendendo nella F3 Internazionale. Proprio a riguardo dei giovani, lo scorso fine settimana ero presente a Imola, per l’ACI Racing week-end. Interessante numericamente parlando e anche qualitativamente con 40 vetture GT e 27 monoposto Formula 4 con una griglia che ha visto 16 vetture F4 racchiuse in appena 9 dec. Chi era seduto sugli spalti ha assistito a gare combattute con in azione le leve del futuro. La FIA dovrà fare ancora un passo in avanti poiché, ad oggi, il salto dalla F4 alla F3 Internazionale è molto elevato e assistiamo troppo spesso ad incidenti spettacolari e pericolosi

F1 – Gian Carlo Minardi “Questi regolamenti vanno cambiati”

Il Gran Premio d’Austria sarà ricordato non tanto per l’ennesima doppietta targata Mercedes, bensì per le penalizzazioni inflitte in casa McLaren, Toro Rosso e Red Bull per aver superato il numero massimo consentito di Power Unit (quattro a stagione per macchina). Sommate tutte insieme si è toccata la cifra record di 70 posti di penalità in griglia. Addirittura Jenson Button avrebbe dovuto indietreggiare la bellezza di 25 posizioni (in uno schieramento però che conta massimo 20 machine). Un po’ meglio è andata ai suoi colleghi.

Fernando Alonso e Jenson Button saranno costretti a cambiare nuovamente il propulsore in vista del Gp di Silverstone. Ecco che arriveranno altre 20 posizioni di retrocessione a cui si aggiungerà un’ulteriore penalty in gara (drive through o stop and go) qualora non dovessero riuscire a scontarle tutte sullo schieramento di partenza “Di questo passo la McLaren finirà di scontare le penalizzazioni nella prossima stagione. E’ un regolamento veramente pazzesco e troppo complicatocommenta Gian Carlo MinardiGli appassionati non ci stanno più capendo niente e questo porta ad un allontanamento pericoloso. Non parliamo poi di come spiegare ai fans perché le gomme si degradano maggiormente quando si è in scia ad un’altra vettura. Questi regolamenti vanno riscritti e rivisti. Guardate quanto è successo a Maldonado. Ha perso il controllo della sua Lotus in rettilineo uscendo di scia.” Sulla stessa linea anche Alain ProstQuesto aspetto del regolamento va cambiato. Il pilota è già stato penalizzato perché non ha potuto concludere la gara o la qualifica. In più deve subire un’ulteriore penaltyJean AlesiChi ha scritto questi regolamenti vuole la rovina della Formula 1. Basta parlare coi semplici appassionati per capire  quanto il pubblico si stia allontanando. Per conoscere le norme ci vuole una laurea in ingegneria…” e Carlos Sainz al seguito del figlio “La gente ormai non capisce più quali sono i criteri per determinare lo schieramento. Le norme della Formula 1 sono troppo complicate

F1, Gp Austria – LE PAGELLE

Nico Rosberg – 9 come il compagno di box, in qualifica ha commesso un errore che con molta probabilità gli è costata la pole position. Si è rifatto decisamente in gara con il sorpasso ai danni di Hamilton in partenza, volando poi verso la vittoria segnando anche il giro più veloce della gara

Lewis Hamilton – 7,5 purtroppo i tre errori (in Q3, alla partenza e all’uscita box) giocano contro di lui, considerando il potenziale tecnico a disposizione. Forse proprio questa supremazia della Mercedes è la causa delle distrazioni. Porta i due piloti ad eccedere e a cadere in errori. Il campionato si giocherà certamente tra loro due e sui rispettivi errori

Felipe Massa – 8,5 ottima gara riuscendo a difendere la con la sua esperienza il terzo posto, annullando la differenza tecnica con la Ferrari che era riuscito a recuperare il distacco

Sebastian Vettel – 8,5 quanto successo ai box non è certamente colpa sua. Autore di un week end perfetto, ma penalizzato da un problema di costruzione che già aveva rallentato Raikkonen a inizio stagione. Dopo aver recuperato su Massa, non è riuscito a passarlo, causa anche la superiorità della PU Mercedes

Nico Hulkenberg – 7,5 un bel week end e una bella gara conclusa con il sesto posto e punti importanti per la Force India che aumenta il suo vantaggio nei confronti della concorrenza

Pastor Maldonado – 7,5 ancora una volta ci ha regalato un bel momento di show, perdendo il controllo della macchina sul dritto, per poi recuperarla. Ha avuto la meglio su Verstappen.

Max Verstappen – 7 ha perso il confronto con Maldonado , ma ha portato altri punti alla Toro Rosso. Belli i suoi sorpassi, senza commettere errori. Si dimostra all’altezza di questa F1 nonostante la giovane età

Valtteri  Bottas, Sergio Perez e Daniel Ricciardo – 7 hanno lottato portando a casa punti importanti per i loro team. Sergio Perez ha chiuso un’importante rimonta con due punti, che completano il week end positivo della Force India. Daniel Ricciardo, fanalino di coda della top-10, nonostante una Red Bull in difficoltà sui rettilinei causa Renault.

Kimi Raikkonen – 4 come già in Canada, gli è scappata di nuovo via la macchina, dopo l’eliminazione in qualifica che lo ha costretto a partire dalla retrovie

Veramente difficile la situazione in casa McLaren-Honda. Per il team non sarà facile convincere nuovi sponsor, mentre non so per quanto la Honda possa supportare economicamente la McLaren. Ad oggi non si vedono miglioramenti. Dal lato opposto i motorizzati Mercedes hanno ripreso ossigeno. In top-10 troviamo ben sette team con la PU tedesca e solamente una Ferrari, una Toro Rosso e una Red Bull

 

F1, Legends Parade – Pierluigi Martini “Il tempo è come se si fosse fermato”

Le Legends Parade è un appuntamento che sta entrando nel cuore di tutti gli appassionati che si affacciano a vivere il Gran Premio d’Austria di Formula 1.

Dopo l’appuntamento inaugurale dell’anno passato, con il ritorno del Circus nel cuore verde della Stiria grazie alla Red Bull e al suo proprietario, anche quest’anno l’evento legato al passato ha attirato su di se tutta l’attenzione dei fans grazie alla presenza delle monoposto turbo targate anni ’80 e dei piloti che hanno fatto grande questo sport. Insieme a Ferrari, McLaren, Renault e Lotus coi protagonisti assoluti di quel tempo (Niki Lauda, Alain Prost and Nelson Piquet, Riccardo Patrese, Gerhard Berger, Christian Danner  e Jean Alesi), non potevano mancare i colori del Minardi Team. Pierluigi Martini,  al volante della Minardi M186 del collezionista Frits van Eerd, ha ridato vita ad un binomio storico coi colori del team fondato da Gian Carlo Minardi e durato per oltre 100 Gp “E’ stato un evento fantastico e fin dai primi passi ho avuto una sensazione bellissima. Una volta entrato nell’abitacolo è come se il tempo si fosse fermato. Mi sono sentito nuovamente giovanecommenta entusiasta Pierluigi MartiniMi sono sentito subito a mio agio. Peccato non averla potuta mettere alla frusta visto che dopo pochi chilometri abbiamo regalato uno spettacolo pirotecnico con l’esplosione del nostro propulsore turbosorride PierluigiE’ stato anche molto bello tornare a ridere e scherzare con tutti gli altri piloti rievocando episodi del passato. Anche la risposta del pubblico è stata fantastica. Un’esperienza da ripetere più spesso. Sono iniziative che il pubblico e i fans apprezzano

Ancora una volta devo fare i complimenti alla Red Bull per l’organizzazione e per la riuscita di questo evento che sta entrando di prepotenza nel cuore degli appassionaticommenta Gian Carlo Minardi, di ritorno dall’AustriaHo avuto la possibilità di rivivere momenti stupendi del mio passato, rivedendo alcune vetture che hanno colorato gli anni ’80 coi loro  piloti, insieme a quei personaggi che hanno fatto la storia dell’automobilismo come la Sig.ra  Brenda, Segretaria del Commendatore Enzo Ferrari, o Paul Roche, il “babbo” dei motori BMW. Un grazie particolare lo voglio rivolgere all’amico e collezionista Frits van Eerd per aver messo a disposizione di Piero e di tutti gli appassionati la sua Minardi M186conclude il manager faentino