F1 – Silverstone a rischio. Minardi “Resto basito”

Non lo scopriamo ora, ma la notizia non ci ha lasciati indifferenti e rappresenta un vero campanello d’allarme per tutto l’ambiente della Formula 1. Silverstone è in ritardo coi pagamenti nei confronti di Ecclestone. Il futuro della storia del Motor-sport è fortemente messo in discussione.

Dopo Germania e Italia, anche l’Inghilterra rischia di perdere la Formula 1. Abbiamo voluto sentire Gian Carlo Minardi che con il suo Minardi Team ha corso tantissimi Gran Premio “Resto veramente basito. Ero a conoscenza dei problemi del Nurburgring e Monza, ma se anche un circuito come Silverstone è in difficoltà, allora qualcosa non funziona. Negli ultimi anni, proprio durante il Gp, l’impianto inglese ha raggiunto presenze record. Se un teatro non riesce a vivere dello spettacolo che crea, allora bisogna rivedere le regole dei giochi. Non credo sia corretto spolpare chi organizza lo spettacoloanalizza il manager faentino

Come succede per il Gran Premio d’Italia, anche l’appuntamento inglese non gode del supporto del Governo. A lanciare l’allarme negli ultimi giorni, oltre a Mr. E, anche Patrick Allen, managing director dell’autodromo “Ad oggi non posso garantire il futuro del Gran Premio. Ci vorrebbe qualcuno disposto ad investire sul circuito. Rinunciare al Gran Premio di Silverstone sarebbe molto triste per la Gran Bretagna e tutto il Motorsport” Grazie all’intervento del “Signore della F1” l’edizione 2016 non sarà a rischio “Pagheranno l’anno prossimo per la gara di quest’anno. Li ho autorizzati personalmente a farlo, altrimenti avrebbero già chiuso”

F1 – Concomitanza F1 e Le Mans. Minardi “Non vedo problemi”

Appena abbiamo letto il Calendario 2016 della F1 deliberato durante l’ultimo Consiglio Mondiale dalla FIA, ci è saltato all’occhio una coincidenza incredibile. Il Gran Premio dell’Azerbaigian a Baku e la 24 ore di Le Mans, l’appuntamento più importante nel panorama endurance, nello stesso week-end (19 giugno).

Negli ultimi anni il World Endurance Championship, che include nel suo calendario la maratona francese, ha avuto un forte incremento di seguito, anche da parte dei piloti del Circus. Salutata la Red Bull e la F1, Mark Webber è sbarcato nel WEC sponda LMP1 con i colori Porsche per essere raggiunto, quest’anno, da Nico Hülkenberg, proprio in occasione della 24H. Il tedesco della Force India non solo ha partecipato, ma l’ha anche vinta incrementando notevolmente la sua immagine dentro e fuori dalla pista. In Formula 1, ad oggi, Nico non ha ancora avuto l’occasione di mettersi in mostra con una vettura da Top team, dopo l’esordio nel 2010 al volante della Williams. Ora Hülkenberg non avrà la possibilità di difendere il successo. Con un calendario così fitto, non sarebbe stato certamente facile incastrare tutti gli impegni.

E se col nuovo calendario, il buon direttore d’orchestra Mr. E, avesse voluto fare lo “sgambetto” impedendo ai suoi piloti di andare a correre nell’altra massima serie? A mettere il dubbio ci ha pensato Jenson Button, durante un’intervista concessa ad Auto Express “Ogni pilota pensa a Le Mans. E’ un grandissimo lavoro di squadra e vincerla rappresenta un risultato fantastico. Mi piace quello che ha fatto Bernie” commenta sarcastico il britannico “Ha appena messo in chiaro che i piloti di F1 non possono guidare macchine diverse da una Formula 1. Ho molti progetti per il futuro, che dovranno aspettare

Abbiamo voluto interpellare Gian Carlo Minardi che ai microfoni di www.minardi.it ha così commentato “Un calendario così lungo e impegnativo può facilmente avere delle concomitanze. Col fuso-orario le due gare non dovrebbero neanche sovrapporsi, pertanto non vedo problemi. Molte volte abbiamo corso in Canada nello stesso week-end della 24H

Il manager faentino non ha mai fatto segreto di non condividere l’idea che un pilota di F1 si impegni contemporaneamente in una gara rischiosa come la 24 ore di Le Mans “Detto questo, personalmente non ho mai dato il nulla osta ai miei piloti di prendere parte anche alla maratona francese, nonostante io abbia il massimo rispetto per questo bellissimo evento. Ritengo però che sia una gara che vada preparata diversamente da un Gp di F1. Pertanto 

non volevo prendere rischi, dietro ad ogni pilota ci sono investimenti importanti sia da parte del costruttore sia degli sponsor. Hülkenberg una eccezione, la maggior parte dei piloti ha un contratto che non gli permette di correre anche la 24 Ore

Calendario F1 2016

Il Consiglio Mondiale della FIA ha annunciato il Calendario della F1 per la stagione 2016. Il sipario si alzerà il fine del settimana del 20 marzo con il tradizionale gran premio d’apertura in Australia, Melbourne, per calare il 27 novembre ad Abu Dhabi con il Gran Premio degli Emirati Arabi. 21 gare racchiuse in poco più di 8 mesi con la novità dell’Azerbaigian (Baku) il 19 giugno, lo stesso week-end della 24 ore di Le Mans.

20 marzo GP Australia (Melbourne)
3 aprile GP Bahrain
17 aprile GP Cina (Shanghai)
1 maggio GP Russia (Sochi)
15 maggio GP Spagna (Barcellona)
29 maggio GP Monaco (Montecarlo)
12 giugno GP Canada (Montreal)
19 giugno GP Azerbaigian (Baku)*
3 luglio GP Austria (Zeltweg)
10 luglio GP Gran Bretagna (Silverstone)
24 luglio GP Ungheria (Budapest)
31 luglio GP Germania (Hockenheim)
28 agosto GP Belgio (Spa-Francorchamps)
4 settembre GP Italia (Monza)
18 settembre GP Singapore
2 ottobre GP Malesia (Sepang)
9 ottobre GP Giappone (Suzuka)
23 ottobre GP Stati Uniti (Austin)
6 novembre GP Messico (Città del Messico)
13 novembre GP Brasile (San Paolo)
27 novembre GP Emirati Arabi (Abu Dhabi)

Sul fronte rumore, è stato approvato il doppio scarico. Le monoposto dovranno essere dotate di scarico separato per la valvola wastegate, attraverso il quale dovranno passare solamente i gas di scarico della stessa wastegate

F1 – Minardi “Segnale positivo la collaborazione Mercedes-Manor”

A distanza di poche ore l’uno dall’altra, la McLaren ha confermato di proseguire la collaborazione con Jenson Button anche nel 2016 mentre la Mercedes fornirà i suoi 6 cilindri alla piccola Manor, che si tinge d’argento diventando sostanzialmente il Junior Team.

Un del colpo per la squadra di Banbury che, dopo aver rischiato il fallimento e di non esser presente in griglia di partenza, potrebbe fare un buon salto di qualità e abbandonare l’ultima posizione in classifica. La collaborazione con il team diretto da Toto Wolff, infatti, non dovrebbe riguardare solamente la fornitura delle Power-Unit, ma andare ben oltre. Ecco che Manor potrebbe diventare la “casa” di quei giovani piloti in orbita Mercedes, come Pascal Wehrlein, già terzo pilota e leader nel DTM dove corre proprio sotto le insegne della casa tedesca. Abbiamo quindi voluto sentire Gian Carlo Minardi, per capire meglio l’importanza di questa collaborazione.

Si delinea sempre più la strategia di Toto Wolff che sembra essere riuscito definitivamente ad evitare la fornitura delle P.U. alla Red Bull e ad impostare una prospettiva di collaborazione utile per la propria squadra. Questa nuova collaborazione tra Mercedes e Manor è un bel segnale per tutti i top team, in particolare Ferrari. Di fatto Manor diventa il Junior Team in cui far crescere i piloti in orbita Mercedes. In pratica quello che succede tra Red Bull Racing e Toro Rosso. Una collaborazione che permetterà alla piccola cenerentola di scalare la classifica” analizza il manager faentino al portale www.minardi.it “Una situazione che potrebbe creare dei problemi a qualche team non proprio abituato alle zone basse della classifica. La classifica attuale vede negli ultimi quattro posti Toro Rosso, Sauber, McLaren  ed appunto, Manor. L’anno prossimo, salvo un miracolo da parte dei giapponesi, si potrebbe assistere ad una  McLaren che combatte per non arrivare ultima!

F1 – Manor in orbita Mercedes nel 2016 con Wehrlein

E’ arrivata l’ufficializzazione proprio un’ora fa*. A partire dal 2016 la Manor abbandonerà i motori Ferrari per passare al 6 cilindri di Brixworth diventando di fatto un junior team della “Stella a tre punte”.

Stando così le cose sarebbe una bella boccata d’ossigeno per la squadra di Banbury, attualmente impegnata nel Mondiale con la vettura del 2014, modificata solamente in alcune componenti per adeguarsi ai regolamenti in corso.

Questa nuova collaborazione potrebbe aprire le porta ai giovani piloti già in orbita Mercedes come il tedesco Pascal Wehrlein, attuale leader in DTM davanti al nostro connazionale Mortara (Audi Sport).

Il secondo sedile potrebbe diventare una questione tra i due attuali piloti ufficiali Will Stevens e Alexander Rossi, con l’inserimento dell’indonesiano Rio Haryanto, supportato dalla compagnia petrolifera Pertamina. Dovrebbe restare quindi chiusa la porta del Circus per il neo campione della F3 Euro Series Felix Rosenqvist. Lo svedese, classe 1991, sostenuto dalla Mercedes potrebbe sbarcare nel GT, sponda DTM.

Nei giorni scorsi il team di Gene Haas ha presentato il suo primo pilota. Si tratta di Romain Grosjean che a fine stagione saluterà la Lotus dopo quattro anni. Si libera quindi il sedile a fianco di Pastor Maldonado, già riconfermato.  Questa mattina invece la McLaren-Honda ha confermato anche per la stagione 2016 Jenson Button. Il team di Woking ha fatto valere l’opzione sull’inglese che porterà a sette le stagione con McLaren.

* articolo aggiornato in seguito all’annuncio di Mercedes

F1 – Soluzioni differenti per Red Bull e Toro Rosso?

Mentre la Formula 1 è al lavoro sul Gran Premio di Russia, continuano a tenere banco le incertezze tecniche legate specialmente ai due team in orbita Red Bull. Ad oggi infatti sia Red Bull Racing che Scuderia Toro Rosso sono senza motore. Anche il mercato piloti però è pronto a muoversi

MOTORI
Dopo aver criticato pesantemente i propulsori Renault, bussando alla porta Mercedes, e aver ricevuto il “benservito” direttamente da Carlos Ghosn, oggi Helmut Marko e Christian Horner si dichiarano scandalizzati, poiché l’unica offerta di fornitura pare sia quella della Ferrari ma relativa ai propulsori del 2015. Il puzzle si complica poiché, ad oggi, il regolamento permette a ciascun motorista di fornire un massimo di quattro scuderie. In casa Ferrari sono già presenti Haas e Sauber. Un solo posto per due candidati (Red Bull Racing  e Toro Rosso). Sembra quasi il gioco musicale della sedia.

Dal 2014 Toro Rosso si è unita a Renault, raggiungendo la “sorella” RBR, unendo così maggiormente le forze per lo sviluppo tecnico. Stando alle attuali regole pertanto questa collaborazione potrebbe venire a meno. Quali strade quindi per Toro Rosso? “La Honda ha bussato alla porta della Toro Rosso. Una soluzione che potrebbe aiutare il costruttore giapponese, e di conseguenza anche la McLaren, nello sviluppo di una Power-unit in grande difficoltà. Sappiamo con certezza che la Honda è in giro per l’Europa a fare shopping tecnico e di tecnologia” commenta Gian Carlo Minardi “Mentre noi stiamo parlando, è in corso il Consiglio Mondiale che potrebbe modificare gli attuali regolamenti che, tra le varie cose, limitano ciascun motorista a fornire al massimo quattro team”

Mercedes ha tutti i posti occupati coi Team Mercedes, Williams, Force India e Manor, che subentra alla Lotus. Come detto prima, in casa Ferrari ci sarebbe un posto libero (Ferrari, Sauber, Haas). Tre ancora sarebbero le forniture libere per Honda e Renault (che si appresta a tornare come costruttore acquistando la Lotus).

In questo momento la palla passa alla Ferrari e al suo Presidente che deve decidere se aggiungere un quarto cliente. Ma attenzione. Il 28 febbraio 2016 dovranno essere depositati e congelati i motori che si intendono usare per la stagione. Non potendo più utilizzare gettoni per lo sviluppo durante la stagione, team ufficiale e clienti avranno le medesime unità, non sarà quindi possibile differenziare le forniture come è successo in questa stagione a Manor e, Mercedes e Ferrari ai propri clienti. A meno di variazioni regolamentari vedo difficile l’utilizzo delle PU 2015 nel modo descritto da Ferarri e Red Bull.”

PILOTI
Contestualmente al mercato-motori, si potrebbe animare anche il mercato-piloti. Nella giornata di ieri il team Haas ha presentato il francese Grosjean, che ha salutato la Lotus, lasciando momentaneamente solo il già confermato Maldonado (grazie ai suoi sponsor).

L’arrivo della Renault potrebbe portare ad Enstone un top driver come Jenson Button che non ha ancora chiarito il suo futuro, il suo posto al fianco di Fernando Alonso potrebbe essere preso da Stoffel Vandoorne (pilota già in orbita McLaren). L’arrivo sotto l’ala protettrice Mercedes della Manor potrebbe portare anche in questo caso nuovi nomi, come Pascal Wehrlein “Insomma c’è veramente tanta carne al fuoco. Aspettiamo di conoscere le novità portate del Consiglio Mondiale. In più il Dieselgate potrebbe avere ripercussioni anche sulla FIA. Il gruppo Volkswagen è molto impegnato nel motor sport: Porsche nel WEC, Audi con WEC e DTM oltre ai Rally per Volkswagen” conclude il manager faentino

F1 – Gp Giappone: PAGELLE

Tra i vari problemi motoristici legati a Honda, Red Bull e Lotus/Renault, con Gian Carlo Minardi diamo voti ai protagonisti del Gran Premio del Giappone

Lewis Hamilton – 9 perfetto in gara, ma ha preso la “paga” dal compagno di box in qualifica. Ancora una volta ha dimostrato tutta la superiorità della sua Mercedes segnando anche un giro veloce fantastico, lasciando tutta la concorrenza ad oltre 1”

Max Verstappen – 8,5 per la seconda volta è partito dal fondo, riuscendo a recuperare fino alla nona posizione grazie ad un ritmo interessante e a sorpassi esaltanti. Un risultato insperato forse ad inizio gara, considerando anche le caratteristiche del tracciato giapponese

Sebastian Vettel – 8 molto bravo in partenza sopravanzando Bottas. Ha portato a casa il miglior risultato possibile per la Ferrari in un circuito non certamente favorevole alla rossa

Nico Rosberg – 7 voto legato soprattutto alla qualifica conclusa con la pole position. In gara mi è sembrato incolore e non aggressivo come dovrebbe essere un pilota nella sua situazione. Con la macchina che si ritrovare, il secondo posto è il risultato peggiore a cui puntare. Mi sembra rassegnato a dover fare la seconda guida

Nico Hulkenberg – 7 un sesto posto importante sia per lui che per la Force India. E’ la dimostrazione che il quinto posto tra i Costruttori è un risultato conquistato in pista

Valterii Bottas – 6,5 Si è fatto sorprendere in partenza perdendo la sfida con l’avversario diretto: la Ferrari. Porta punti alla Williams che si conferma terza forza del mondiale

Romain Grosjean e Pastor Maldonado – 6,5 in un momento così difficile per il loro team, entrambi riescono ad entrare nella zona punti. Una bella prova di forza per i due alfieri Lotus. Mentre Mandonado è stato confermato anche per la prossima stagione, per Grosjean si dovrebbero aprire le porte del team Haas

Carlos Sainz Jr – 6,5 ha perso il confronto col compagno di box, il primo degli avversari, commettendo anche una leggerezza entrando ai box perdendo tempo per la sostituzione del musetto.

Fernando Alonso – 4 al di la della sua cattiveria in pista per la conquista dell’undicesimo posto migliorando costantemente i tempi, voto legato al suo team-radio. Un’uscita veramente infelice soprattutto perché rivolta verso chi lo ha voluto alla McLaren. La Honda ha rimandato qualsiasi decisione al team che tramite Ron Dennis, a quanto pare, vorrebbe farlo fuori. Certamente un’uscita infelice, ma resta il fatto che le comunicazioni dovrebbero essere maggiormente filtrate. E’ la FIA stessa a decidere quali team-radio far ascoltare. In questa occasione è stata usata un’arma poco elegante per tenere viva l’attenzione sulla F1. Questi episodi fanno parlare.

Mercedes – 10 Pole position e vittoria coi suoi due piloti. Hanno dimostrato di non aver perso la bussola e di essere tornati quella macchina perfetta e imbattibile del pre-Singapore.

Ferrari – 8,5 Con il terzo e quarto posto hanno consolidato il secondo posto tra i Costruttori, conquistando con Vettel il decimo podio stagionale. Un buon risultato considerando le caratteristiche tecniche di Suzuka poco favorevoli alla rossa

Lotus – 7,5 nonostante la mancanza di liquidità e della hospitality, tutto lo staff sta lavorando con la speranza del salvataggio da parte di Renault. Punti che danno morale e consolida la sesta posizione

Williams – 7 si è difesa in qualifica, ma in gara ha corso sotto le sue possibilità. In un circuito come questo, adatto alle caratteristiche della Power-Unit Mercedes, mi sarei aspettato qualcosa in più.

Toro Rosso – 7 chiudono il weekend addirittura davanti ai cugini della Red Bull, a dimostrazione che stanno lavorando bene. Spero che possano trovare una soluzione motoristica adeguata alla loro crescita, che gli permetta di proseguire la linea giovane che tanto ci fa divertire

Red Bull – 5 oltre a non aver confermato il risultato di Singapore, hanno perso il confronto con la Toro Rosso. Certamente sono disturbati da tutti i problemi legati al motore. Stanno pagando pesantemente la loro arroganza, soprattutto nei confronti di una Renault con cui hanno vinto quattro mondiali. Alle prime problematiche non si sono fatti scrupoli puntando il dito pesantemente contro il costruttore francese. Un atteggiamento aggressivo che spaventa certamente Ferrari e Mercedes. Dovrebbero farsi un esame di coscienza.

PuzzleMotori – Red Bull tra Ferrari e Mercedes. Pericolo Honda

Più passa il tempo e più ingarbugliato è il nodo-motori in casa Red Bull, ma non solo. Alla fine di luglio il matrimonio tra Red Bull e Mercedes sembrava cosa fatta. Durante il Gran Premio d’Italia, a Monza, la Mercedes ha fatto un deciso passo indietro dichiarando, tramite il management del team tedesco, che non era loro intenzione fornire un team nato per vincere. Di contro si era fatta avanti la Ferrari, tramite il suo Presidente Sergio Marchionne. Dalle parole si è passato ai fatti con diverse riunioni per provare a raggiungere un accordo.

Oltre alla Red Bull, la Scuderia del Cavallino Rampante si troverebbe a fornire i suoi propulsori anche alla cugina Toro Rosso, dando il via ad un valzer non di poco conto di Power-Unit, oltre ad avere un buon ritorno economico. Non dimentichiamoci infatti che il regolamento permette, ad ogni motorista, di fornire al massimo quattro team e dal 2016 il nuovo team a “Stelle e strisce” Haas sarà dotato del cuore di Maranello. In questo “gioco pericoloso” a rimetterci potrebbe essere la Sauber, con la Manor in ottica Mercedes. Siamo arrivati alla fine di settembre e la situazione è ancora ferma. Le perplessità della Mercedes corrono anche tra i corridoi di Maranello.

Il regolamento parla chiaramente: tutti i team iscritti al Mondiale di F1 devono avere un motore. Se dovesse arrivare un “NO” anche da Maranello, qualcosa si muoverà dall’alto. Da buon maestro d’orchestra, Mr E. non starà certamente a guardare, anche perché non può permettersi di perdere due team del calibro di Red Bull Racing e Toro Rosso. L’unica cosa certa è che il prossimo anno RBR e TR non avranno le PU Renault.

Se aggiungiamo anche i guai in casa Lotus e McLaren, si capisce che si sta camminando sui carboni ardenti. La compagine di Enstone sta aspettando la Renault per provare a pianificare il futuro del team, che comunque in Giappone ha dato una bella prova di forza chiudendo la gara al settimo e ottavo posto con Grosjean e Maldonado.

Sul fronte McLaren-Honda la situazione non è da meno.  Il team di Ron Dennis sta pagando la forte debacle giapponese tra sponsor latitanti e altri pronti a fuggire. Il team-radio di Fernando Alonso durante il Gp a Suzuka, non giustificabile, è sinonimo di frustrazione. Per Honda è un momento molto difficile. Il divario tecnico nei confronti dei diretti avversari è enorme. Davanti a situazioni di questo genere i giapponesi si sono resi protagonisti di scelte drastiche. Ad oggi un futuro in Formula 1 oltre il 2016 è veramente difficile immaginarlo

Nei prossimi giorni qualcosa si muoverà di certo, anche perché ci sono due macchine da progettare.

F1 – Gp Giappone: IL PUNTO

Tutto è tornato nella routine. Dopo la parentesi negativa di Singapore, qui in Giappone la Mercedes ha mostrato nuovamente tutto il suo strapotere con un Hamilton imprendibile, che ha dimostrato alla concorrenza di avere le redini del gioco e di poter fare cosa vuole. Nico Rosberg, sbagliando la partenza, ha compromesso non solamente la sua gara, ma anche le sue chance iridate.

La W06 Hybrid è su un altro pianeta, al di la di qualche errore o problema. Dopo una vittoria, un terzo posto è sempre un “boccone” amaro, ma il terzo e quarto posto sono un buon bottino per la Ferrari. Vettel porta a casa il decimo podio stagionale su un tracciato difficile per la rossa, che consolida il suo secondo posto nel Mondiale Costruttori, ai danni di una Williams già orientata al 2016.

Un gran premio che comunque ci ha regalato dei bei duelli e sorpassi, come quello di Nico ai danni di Bottas o Verstappen sul compagno Sainz. Per fortuna la regia ha cambiato politica, dando molto spazio alle lotte di metà gruppo. Ancora una volta i due giovani “tori” hanno animato la corsa, regalando alla Toro Rosso tre punti importanti in ottica Campionato nonostante qualche errore, come nel caso di Sainz Jr all’ingresso della corsia box danneggiando la sua ala. Complimenti anche alla Force India e, soprattutto, alla Lotus. Il team diVijay Mallya, che ha confermato anche per la prossima stagione Hulkenberg e Perez, dimostra che il quinto posto nel mondiale è più che meritato. Molto bella la reazione della Lotus che saluta Suzuka col settimo e ottavo posto, nonostante i momenti difficili. Un premio per tutto lo staff che continua a lavorare nonostante la forte pressione. Speriamo che nei prossimi giorni arrivi l’annuncio del passaggio di proprietà.

Un pensiero anche sulla gara di Fernando Alonso. Certamente non condivido lo sfogo via radio dello spagnolo che non ha risparmiato critiche pesanti verso la sua McLaren-Honda, dopo l’ennesimo sorpasso subito. Posso capire però la sua frustrazione. Nonostante abbia lottato costantemente ha chiuso solamente in undicesima posizione, davanti al compagno fermo al sedicesimo posto. E’ un momento veramente difficile sia per lui, ma soprattutto per la Honda. Sono preoccupato di cosa possano fare i giapponesi davanti ad una situazione così critica. Il divario tecnico è importante e non si vedono miglioramenti sulla Power-Unit. Ad oggi non vedo per loro un futuro in Formula 1 oltre il 2016.

Il Circus però sta affrontando una situazione non facile. Alcune realtà stanno camminando sui carboni ardenti. Insieme alla Honda, le cui problematiche si riversano anche sulla componente economica del team, abbiamo una Red Bull (RBR e TR) senza un motore, oltre alla Lotus che aspetta con ansia la Renault. Il tempo stringe e questa settimana, stando alle indiscrezioni, dovrebbero sbloccarsi alcune situazioni complicate. Potrebbe esserci anche un ripensamento da parte della Mercedes nei confronti della Red Bull. Sta di fatto che c’è un regolamento che parla chiaro: ciascun team deve avere un motore. Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà. Da ottimo maestro d’orchestra, Mr E. non starà a guardare.

#ARuotaLibera – Gp Giappone

Dalla notte di Singapore all’Impero del Sol Levante. La Formula 1 arriva in Giappone, Suzuka, circuito di vecchia concezione con le vie di fuga che non perdonano. Occhio anche al meteo.

Nella sua rubrica “A Ruota Libera” Gian Carlo Minardi, in collaborazione con SkySportHD ci presenta il Gran Premio del Giappone

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F1 – Road to ….. Suzuka

Entriamo negli ultimi 6 gran premi della stagione, con ancora 150 punti a disposizione. Dopo la vittoria a Singapore targata Ferrari e Vettel, e il ritiro per problemi di Lewis Hamilton, tutti sognano l’impossibile.

Il Circus arriva in Giappone, a Suzuka. Circuito storico di vecchia concezione dove l’errore viene pagato pesantemente. I piloti dovranno dimenticarsi velocemente le lunghe, asfaltate e sicure vie di fuga alla “Tilke”.

Parliamo di una pista che ha scritto pagine importanti di questo sport, lungo, veloce e molto impegnativo, caratterizzato anche dalle avverse condizioni climatiche. Ovviamente la mente corre veloce ad un anno fa, a quel terribile incidente che ci ha poi strappato Jules Bianchi. Motori e gomme vengono notevolmente sollecitati creando maggiore incertezze, come il possibile ingresso della Safety-car

Sarà interessante vedere come sapranno reagire in casa Mercedes. La Ferrari, piano piano, sta rosicchiando punti importanti. Il passato ci insegna che la compagine tedesca, messa sotto pressione, non è poi così perfetta. La Williams credo abbia ormai la testa al 2016. Il terzo posto è per loro una certezza. Non penso che la Red Bull abbia la forza per recuperare l’attuale gap, così come la Lotus nei confronti della Force India. La Toro Rosso proverà invece ad infastidire proprio il team di Enstone coi suoi due giovani alfieri reduci da un bel week-end a Singapore, specialmente Verstappen protagonista di un buon recupero agevolato anche dalle due Safety car.

Sarà un appuntamento importante anche nel dietro le quinte con manovre pesanti per un futuro non così roseo. Abbiamo una Honda che, tra i tanti problemi, si preparare a fare gli onori di casa, una Red Bull senza motore e una Renault che deve decidere i suoi piani. In tutto questo il tempo scorre inesorabile.

Monica Zoli, made in Italy a Singapore: l’intervista

Dopo il successo della Ferrari e di Sebastian Vettel nella notte di Singapore, www.Minardi.it ha avuto il piacere di incontrare Monica Zoli, amministratore unico della DZ Engineering, la società del Gruppo Dino Zoli di Forlì responsabile dell’illuminazione, e non solo, del tracciato di Singapore. In pochi anni, grazie alla scenografia unica, il Marina Bay Street Circuit ha catturato l’attenzione dei tifosi e addetti ai lavori

Qual è il campo di azione della DZ Engineering durante il week end del Gran Premio di Singapore di F1?
Parliamo di un sistema integrato audio-video-luce dove la componente dell’illuminazione la fa da padrone del punto di vista scenografico.  Inoltre siamo di supporto alla Race Control Room attraverso i nostri sistemi di controllo-video. Monitorando con le nostre videocamere le aree di  tutto il circuito, i video sono a disposizione, ad esempio, per l’inchiesta legata all’invasione di pista

 

Quanti mesi dura il lavoro di montaggio e smontaggio?
Iniziamo il montaggio ad inizio Maggio, per concludere con il rimessaggio presso i magazzini della Singapore Gp a fine novembre. I lavori di smantellamento iniziano subito dopo la fine della corsa. Da quest’anno i nostri uffici si trovano nello stesso palazzo che ospita la Singapore Gp. Ci hanno voluto vicini (sorride Monica Zoli) per poter essere a portata di mano.

Quali sono i vostri programmi per i prossimi anni in F1
Il nostro obiettivo è di continuare a crescere. L’area asiatica è una zona molto sensibile al Motor-Sport. Il nostro principale obiettivo è il rinnovo del contratto con la Singapore Gp, la quale a sua volta ha iniziato le trattative per il prolungamento del suo contratto per il prossimo quinquennio (dal 2018 al 2022). Sul fronte della Formula 1 al momento non ci sono altre richieste a breve, anche se ci piacerebbe lavorare con Monza e Imola, il nostro circuito di casa. Sarebbe bellissimo se Imola riuscisse a riprendersi la F1

E negli altri campionati?
 Abbiamo iniziato a lavorare con la serie elettrica “Formula E” per l’EPrix malese a Putrajaya, e nel mese di agosto con Kuala Lumpur in occasione della prima edizione del KL City Grand Prix.  Trattandosi di un evento diurno il nostro impegno ha riguardato i sistemi TVCC, audio e di radiocomunicazione tra i marescialli in campo e la Centrale Operativa. Uscendo dalla quatto ruote, la DZ Engineering sta collaborando con il circuito di Sepang in vista della tappa mondiale della MotoGp, oltre che sul fronte degli Stadi.

Parlando di rinnovi contrattuali, avete incontrato Bernie Ecclestone?
In realtà il nostro rinnovo interessa in modo indiretto Mr. Ecclestone, poiché il nostro cliente è la Singapore Gp, il cui rapporto è veramente ottimo. C’è una stima reciproca molto forte che si è consolidata nel corso degli anni. Hanno saputo apprezzarci per la nostra versatilità e professionalità. Noi non possiamo che apprezzare loro.

Singapore, un appuntamento che è entrato nel cuore di tutti gli appassionati, proprio per la bellezza scenografica, apprezzata anche dai protagonisti: i piloti.
La città di Singapore vive intensamente il Gran Premio di Formula 1. Tutti gli anni volo a Singapore proprio in occasione di questo evento, e ogni volta tocco con mano questa sensazione. Inoltre ci sono tantissimi eventi collaterali che offrono un pacchetto di divertimento completo, dove la F1 è posta al centro. Personalmente il circuito è uno dei più belli, legato soprattutto alla spettacolarità scenografica grazie ad un’illuminazione brillante e costante su tutto il tracciato. Anche i piloti si sono detti entusiasti per il lavoro fatto.

Eppure qualche giornalista ha insinuato che qualche curva sia più buia delle altre
 Vorrei proprio sapere su quali basi sono fatte queste valutazioni. L’illuminazione è assolutamente regolare ed è dimostrato da rilevazioni tecniche sul campo e non da problemi di abbagliamento. A Brisighella, durante la consegna del Trofeo Bandini, ho avuto occasione di parlare con Davide Valsecchi, pilota e commentatore Sky, che ha corso proprio a Singapore. Ha dichiarato che è uno dei circuiti più belli in cui correre.

Se lo dice lui non posso che crederci.

Il vostro lavoro ha anche un impatto importante sul fronte sicurezza dei piloti e addetti ai lavori. Come si è evoluta la tecnologia in questi anni?
Abbiamo migliorato l’affidabilità e la capacità di illuminazione dei proiettori, la qualità dei generatori che arrivano dalla Turchia, oltre alle modalità di integrazione e la qualità delle immagini HD. E’ un lavoro continuo che segue anche l’evoluzione del tracciato. Ogni modifica è un’occasione per noi per proporre dei miglioramenti. Questa tecnologia diventa un punto di riferimento anche per gli altri tracciati.

Si è chiuso un week end sensazionale per il Made in Italy, grazie anche al successo della Ferrari
E’ stata una gioia vedere sventolare il tricolore. C’eravamo noi e la Ferrari. Una gioia immensa, come per tutti gli italiani, come hanno dimostrato gli ascolti del GP.

Sono quegli episodi che aiutano anche l’immagine della F1, come l’entusiasmo e la simpatia di Sebastian Vettel. E’ il collegamento tra i fans e la Ferrari

F1 – Gp Singapore: LE PAGELLE

Dopo la bella vittoria di Sebastian Vettel su Ferrari e la debacle della Mercedes, con Gian Carlo Minardi diamo i voti ai protagonisti

Sebastian Vettel – 10 il suo è stato un week-end assolutamente perfetto. Gli è mancato solamente il giro più veloce. Ancora più della gara, in qualifica è stato sensazionale. Il suo giro è da libidine. Enciclopedico. Da Manuale.

Daniel Ricciardo – 9 con una Red Bull non certamente perfetta, è stato in grado di compiere un bel salto in avanti, aiutato anche dalle gomme e dal layout del tracciato, non severo col suo motore.

Max Verstappne – 8,5 nonostante l’errore al via è stato in grado di recuperare, regalandoci ancora una volta dei bellissimi sorpassi.

Carlos Sainz Jr – 8 non c’è dubbio. Insieme al compagno sta dimostrando di meritarsi questa F1. Insieme a Max ha portato punti importanti alla Toro Rosso.

Daniil Kvyat – 7,5 molto bene il venerdì, buona la sua qualifica, mentre si è un po’ perso in gara anche se col sesto posto ha portato punti importanti alla Red Bull Racing. In classifica si è fatto sorpassare dal compagno.

Lewis Hamilton – 7 molto bene l’inglese soprattutto dopo il suo cambio gomme, quando ha tenuto il ritmo dei primi. Purtroppo è stato tradito dall’affidabilità della sua Mercedes.

Nico Rosberg – 7 grazie al ritiro di Hamilton ha guadagnato 11 punti in classifica. Un bel bottino in  un momento cruciale del campionato. Ha riaperto il campionato, anche se dovrà guardarsi le spalle da Vettel.

Valtteri Bottas e Sergio Perez – 7 rispettivamente al quinto e settimo posto. I portacolori di Williams e Force India hanno massimizzato il materiale a loro disposizione.

Alexander Rossi – 7 debuttare in un circuito impegnativo come quello di Singapore non è certamente cosa facile, ma l’americano di casa Manor ha dimostrato di poter far parte del mondiale.

Kimi Raikkonen – 6,5 ha fatto il suo compitino. Con la situazione di questo fine settimana, il terzo posto era il risultato minimo, e così è stato. Certamente il terzo posto rappresenta punti importarti e preziosi per la Ferrari in ottica del Mondiale Costruttori, ma ancora una volta il confronto col compagno è impietoso.

Fernando Alonso – 6 In qualifica è riuscito a mettere una pezza, mentre nulla ha potuto in gara contro l’inaffidabilità della sua McLaren e del motore Honda. I giapponesi meritano un’insufficienza grave.

Ferrari – 10 un risultato conquistato in pista. In queste condizioni la macchina si è dimostrata molto forte. Hanno fatto tutto bene, gestendo molto bene anche le ripartenze.

Red Bull Racing – 8 Un gran bel recupero, ma parliamo di un circuito “anomalo” in cui il motore non deve esprimersi al massimo. Come già successo in Ungheria, a bassi regimi il Renault rende meglio.

Mercedes 6- credo che questo week end possa restare solo una parentesi in una stagione interessante per loro. Certamente quando sono messi sotto pressione vanno in panico e qualche errore lo commettono.