F1 | Gian Carlo Minardi “Divario aumentato in pista”

Gian Carlo Minardi è voluto tornare sul Gran Premio d’Australia che ha inaugurato la nuova stagione del Mondiale di F1. Come c’era da aspettarsi la Mercedes ha firmato la prima doppietta con Rosberg-Hamilton davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel che ha chiuso al terzo posto a poco meno di 10″

Quarto e quinto posto per Daniel Ricciardo e Felipe Massa, rispettivamente a 24″ e 58″

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F1, Gp Australia – PAGELLE

Abbiamo assistito ad un gran premio divertente che non ci ha ancora fatto capire realmente le forze in campo. Vince Rosberg davanti ad Hamilton firmando la prima doppietta Mercedes, davanti alla Ferrari di Vettel.

Nico Rosberg – 9 nonostante l’errore del sabato ed un inizio di week-end all’insegna di Hamilton, non si arreso, mettendo a punto una migliore partenza rispetto all’inglese, rendendosi autore di una gara ineccepibile, anche se “aiutato” dalla strategia e safety-car

Sebastian Vettel – 8 il gap in qualifica avrebbe potuto depolarizzarlo, ma in gara ha ottimizzato al meglio tutto il potenziale della sua Ferrari con una partenza flash. Le condizioni meteo e le temperature hanno dettato la strategia con Soft e SuperSoft

Romain Grosjean – 7,5 portare una macchina al debutto al sesto posto, equivale ad un’impresa. Complimenti a tutto il team

Daniel Ricciardo – 7 non demorde mai. La sua Red Bull ha un ottimo telaio anche se paga qualcosa sulla Power-Unit.

Carlos Sainz – 7 ho seguito con attenzione la Toro Rosso. Sta iniziando una lotta in famiglia. Spero che riescano a gestirla al meglio. Ottima gara dello spagnolo che in Q2 è stato più veloce del compagno. Non capisco perché avrebbe dovuto far passare Verstappen

Max Verstappen – 6,5 ha dimostrato certamente di essere all’altezza, ma è sembrato troppo nervoso e al limite della correttezza con le esternazioni alla radio

Felipe Massa – 6,5 sia in qualifica che in gara ha condotto il week end a suo favore, portando alla Williams molti punti, vincendo il confronto col giovane compagno che deve iniziare a dimostrare se è una prima guida.

F1 | Gp Australia: IL PUNTO sulla gara

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Una stagione iniziata col botto, nel vero senso della parola. L’incidente di Fernando Alonso con Gutierrez ha cambiato il panorama del Gran Premio, vanificando la bellissima partenza delle Ferrari, che avevano ottimizzato il nuovo sistema  ad una sola “paletta”. La bandiera rossa ha poi cambiato le strategie in campo.

La Mercedes, con le mescole Medium, hanno fatto certamente la scelta migliore, mentre la Ferrari ha optato per le Soft, poiché fin dai test di Barcellona la SF16-H si è dimostrata maggiormente a suo agio con Soft e SuperSoft. Una scelta guidata per provare a impensierire gli avversari. Bicchiere mezzo pieno per Maranello, soprattutto dopo la qualifica. C’è ancora da lavorare ma in soluzione gara sono più vicini. Rispetto ad un anno fa c’è stato un miglioramento. Non sono mancati gli errori, con una strategia aggressiva che non ha pagato al 100%, il problema al pit-stop di Vettel e il ritiro di Raikkonen.

Abbiamo vissuto una bella domenica mattina con diverse lotte in famiglia. Rosberg, dopo un fine settimana vissuto all’ombra di Hamilton, ha avuto la meglio mentre in casa Toro Rosso bella la sfida tra Verstappen e Sainz. L’olandese mi è sembrato troppo duro, anche verbalmente, sia nei confronti del team che col compagno. Da applausi l’avvio della Haas. Un debutto col sesto posto equivale ad una vittoria. Ottima strategia per Daniel Ricciardo che è riuscito a risalire fino alla quarta posizione marchiando anche il giro più veloce della gara.

Tra 15 giorni la Formula 1 arriverà su un circuito “vero” dove il caldo la farà da padrone e la Ferrari potrebbe impensierire le Mercedes. Passo indietro sulle qualifiche. Si tornerà al format dell’anno scorso.

Video, F1 | Gp Australia: IL PUNTO sulle qualifiche

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Non sembra esser cambiato nulla. Sembra di essere rimasti a Novembre 2015, con due Mercedes davanti a tutti. Ho l’impressione che non abbiano neanche mostrato tutte le loro carte. Ancora una volta Hamilton è stato fantastico, restando a solamente 3 decimi dal record assoluto della pista. Già questo dato dovrebbe far meditare FIA e Working Group in ottica Regolamenti 2017, dove si vorrebbero monoposto ancora più preformarti.

Come avevamo anticipato, la sorpresa è arrivata dalla Scuderia Toro Rosso. Due monoposto in Q3 con Verstappen in quinta posizione e Sainz al settimo, davanti alla Red Bull di Ricciardo. Hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione nonostante un motore 2015. Questo deve far riflettere la Ferrari, che può contare su una power-unit decisamente più evoluta. Nel post-qualifiche Vettel è sembra molto rammaricato e polemico sulle prestazioni.

In casa Mercedes, Aldo Costa ha rispolverato le sospensioni idrauliche che, insieme all’ingegnere Gabriele Tredozi, aveva già usato nel 93-94 sulla Minardi. Mi fa molto piacere che se ne ritorni a parlare. Metà classifica per la McLaren che ha saputo sfruttare al meglio le caratteristiche di questo tracciato. Se saranno supportati dall’affidabilità potranno puntare alla zona punti, il loro obiettivo primario in questo inizio di stagione.

Vergognoso lo spettacolo a cui abbiamo assistito in Q3. E’ inammissibile che non ci siano macchine in pista negli ultimi minuti a lottare per la pole position. Quando si sono accordi di non potersi avvicinare ai concorrenti, i team hanno risparmiato le gomme, come la Ferrari. Format che non condivido e che va assolutamente rivisto. In Q1 abbiamo assistito a due errori incredibili in casa Sauber e Red Bull con l’eliminazione si Kvyat. Per il resto nulla di emozionante.

Domani sarà interessante vedere la prima gara di campionato, a partire dalle ore 6.00

F1 | Monoposto ancora ai box, ma arrivano le prime minacce. Nuovi arrivi in griglia?

La stagione di Formula 1 deve ancora partire, ma arrivano già le prime minacce di abbandono. Il nodo della questione resta sempre lo stesso: Power Unit. Dopo la telenovela dell’anno scorso legata alla fornitura dei propulsori in casa Red Bull Racing, risolta col “rinnovo” Renault marchiato Tag-Heuer (dopo il no ricevuto da Mercedes e Ferrari e la prima rottura di contratto con il costruttore transalpino) Dietrich Mateschitz è tornato alla carica ”Senza una power-unit competitiva lasceremo la F1

Per il 2017 sono attesi cambiamenti radicali, che prevedono anche la fornitura, da parte di ciascun motorista, da un minimo di due ad un massimo di tre team. Ad oggi in F1 ci sono quattro fornitori, ma la situazione in casa di qualcuno è tutt’altro che serena “In casa Honda, anche se ostentano serenità, il clima è tutt’altro che tranquillo. Potrebbero aprirsi scenari drastici. Lo stesso Alonso pare non essere molto sereno” commenta Gian Carlo Minardi “anche se Ron Dennis si spertica a sottolineare che Fernando abbia un contratto anche per le prossime due stagioni. Inoltre Audi ha dichiarato che non entrerà nel Circus fintanto che non ci sarà stabilità sui regolamenti” E non sono gli unici a pensarla allo stesso modo.

Le esternazioni del numero 1 del gruppo austriaco potrebbero aprire a nuovi scenari “Possono sembrare spocchiosi, ma è il termometro di quello che sono le sponsorizzazioni in Formula 1. Oggi abbiamo macchine molto colorate, ma con pochissimi adesivi. La Red Bull vive del ritorno di immagine. Senza le vittorie questo viene a mancare poiché l’investimento iniziale è troppo elevato” Già Paolo Barilla, nell’intervista che aveva rilasciato in esclusiva a Minardi.it dichiarava “In questo momento la F1 non rappresenta un buon investimento per un azienda. E’ Formula 1 è un modello obsoleto poiché non è stata in grado di rinnovarsi stando al passo con i tempi

Da quelle che sono le mie conoscenze, la Red Bull dovrebbe aver rinnovato per un anno con la Renault” Un anno passa velocemente soprattutto quando ci sono in atto importanti modifiche ai regolamenti che richiedono un grande sviluppo. “Stiamo vivendo un dominio importante targato Mercedes, ma in Germania ci sono altri costruttori. Mateschitz, forse, con le sue minacce vuole attirare l’attenzione di qualcuno come la BMW che non può restare a guardare” conclude il manager faentino… Forse le trattative sono già iniziate ….

Video, F1 | Gian Carlo Minardi presenta la nuova stagione

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Dopo un silenzio quasi abissale lungo tre mesi, la Formula 1 è pronta a far parlare di sé in quel di Melbourne, teatro del primo dei ventuno appuntamenti mondiale. Siamo col fiato sospeso per vedere quanto di vero ci fosse nei risultati delle prove di Barcellona, che ci hanno consegnato una Ferrari competitiva. Da studiare il vero potenziale della Mercedes. Alle loro spalle ma auguro di poter assistere ad una bella bagarre.

Una stagione inizia già in salita per alcune realtà come Sauber e Force India, fortemente penalizzate da una difficile situazione economica. La compagine svizzera, anche se in ritardo, è riuscita a pagare gli stipendi ai suoi dipendenti, mentre il magnate Vijay Mallya è alle prese con la giustizia indiana. Restano diversi punti interrogativi sul fronte dei regolamenti, dove non si è arrivati ancora ad un punto di incontro. Questi ritardi non sono favorevoli all’avvicinarsi di altre case automobilistiche.

Mercedes e Ferrari
Tra pochi giorni scopriremo se le dichiarazioni di Niki Lauda sono solamente pre-tattica o meno. Il presidente non esecutivo della Mercedes parla di una Ferrari molto forte, a soli 2-3 decimi dalla corazzata tedesca. La SF16-H si è dimostrata particolarmente performante sul passo gara, ma creo che la Mercedes si sia nascosta

La possibile sorpresa
Alle spalle di Mercedes e Ferrari, mi aspetto una lotta tra Williams e Red Bull per il trono di terza forza del mondiale. Alle loro spalle ci sono diverse scuderie che giocheranno il tutto e per tutto nelle prime gare con l’obiettivo di raccogliere più punti possibili e costruirsi la classifica finale. La sorpresa potrebbe essere la Scuderia Toro Rosso. Mi è piaciuta molto durante le otto giornate di test e ho fiducia sia nel team che nei due giovani piloti, Max Verstappen e Carlos Sainz Jr. Già l’anno scorso avevano dimostrato di avere una buona vettura, rallentata però dai problemi alla power-unit transalpina. Con l’unità Ferrari (versione 2015) hanno compiuto tantissimi chilometri

Le nuove qualifiche
L’unica novità (insieme alle gomme Ultra Soft viola della Pirelli) dopo tante chiacchiere e riunioni. Da innamorato di questo sport, non lo vedo come un cambiamento positivo anche se potrà essere un modo diverso per approcciarsi alla pole position e per attirare i giovani. La capacità del pilota e le qualità della macchina non saranno gli unici ingredienti per primeggiare. Entrano in gioco anche fortuna, condizioni meteorologiche, possibili errori di strategie e il traffico. Una novità sicuramente da guardare a partire dalle ore 6.00 di sabato.

Minardi.it incontra Giovanni Lavaggi

Ha esordito nel Motor-sport a 26 anni e a 35 anni ha corso il suo primo Gran Premio di Formula 1, approdando successivamente nel 1996 alla corte di Gian Carlo Minardi. Nel suo palmares anche la vittoria della 24 Ore di Daytona oltre ad aver costruito e progettato una LMP1 da privato.

Ad una settimana dall’inizio del nuovo Mondiale di F1, Minardi.it ha incontrato Giovanni Lavaggi “Sinceramente non seguo molto il Mondiale. Trovo le gare poco interessanti e attraenti. Purtroppo i sorpassi si contano col contagocce. I duelli che hanno fatto grande questo sport sono estinti e le macchine le trovo troppo complicate

Facciamo un passo indietro  e torniamo al Gran Premio di Germania 1996, anno del tuo debutto al volante della M196 spinta dal Ford
E’ stata un’esperienza molto bella. Nonostante le difficoltà economiche attraversate dal team in quel periodo, nella squadra ho trovato grandissimi professionisti. Il telaio della macchina era veramente eccezionale, e non scherzo. Il tallone d’Achille era il motore. Oltre a pagare dazio sul fronte della potenza, l’affidabilità era veramente scarsa.  In sei week-end ho rotto sette motori. A dimostrazione di quanto fosse valido il telaio, sulla pista del Motor-show a Bologna abbiamo rischiato di vincere, contro Benetton  e Ligier.

Cosa ti è mancato per restare più a lungo nel Mondiale?
Sicuramente il supporto economico. Fin dall’inizio ho dovuto cavarmela con le mie forze. In quegli anni la Regione Sicilia avrebbe avuto i mezzi per supportarmi, poiché ero l’unico pilota siciliano in Formula 1, ma purtroppo tale collaborazione non si concretizzò.

Ieri come oggi, c’era un team che dominava la scena: la Williams, mentre oggi abbiamo la Mercedes. Dei cicli che si ripetono sempre.
Con la differenza che oggi, anche i team più piccoli, possono contare su una motorizzazione praticamente pari a quella ufficiale. A quell’epoca noi pagavamo anche 180 CV in meno, quasi il 25%. Pertanto diventava impossibile lottare alla pari con gli altri, nonostante un telaio molto buono, come dimostra il risultato di Budapest. In un tracciato il cui il motore cantava  meno, sono riuscito a chiudere nella top-ten

Nel  1995 ha vinto anche la 24 ore di Daytona. Che differenza hai visto tra Europa e USA?
Non posso dire di aver vissuto a pieno l’esperienza americana poiché correvo con un team semi-ufficiale Porsche, la cui collaborazione con la casa di Stoccarda proseguiva  dal 1989. Ho corso anche tre edizioni della 24 Ore di Le Mans. Devo dire che la più grande differenza è il livello dei piloti. In Europa il livello è decisamente più elevato

Dopo la F1 sei passato alle ruote coperte, progettando e costruendo anche una LMP1
Dopo l’esperienza in F1 era difficile trovare nuovi stimoli per continuare, pertanto ho deciso di dare vita ad un mio team correndo con una Ferrari 333 e ottenendo importanti risultati con podi e vittorie, come nella 1000 Km di Monza e Magny-Course. Al mio fianco ho avuto anche Gaston Mazzacane, arrivato poi in Minardi nel 2000. Quando la Ferrari decise di non farmi più avere i pezzi di ricambio in tempopensai di arrangiarmi da solo. Quello fu il primo passo, che mi portò a progettare e realizzare privatamente una LMP1. Sapevo che sarebbe stata una sfida non facile. Lo stesso Gian Carlo, col quale ho mantenuto un ottimo rapporto, me lo disse ma mi sono sempre piaciute le sfide impossibile. Anche perché avrei dovuto lottare con Audi, Peugeot ecc

Nonostante le risorse economiche ristrette, la macchina era buona, facile da guidare  e con un grande potenziale. Alla fine del 2006 eravamo solamente a 2” dalla pole. Contemporaneamente alla crisi economica, c’erano da affrontare i cambi di regolamenti che richiedevano importanti investimenti. Condizione impossibile per un privato. Siamo andati avanti fino al 2009. Occasionalmente partecipo alle gare storico e mi è capitato di dividere l’abitacolo con Emanuele Pirro

 

F1 | Da Melbourne gare più “silenziose”

A partire dal Gran Premio d’Australia sul cittadino di Melbourne, che inaugurerà la nuova stagione della Formula 1 il prossimo 18-20 marzo, le comunicazioni tra pilota-muretto saranno fortemente limitate.

A stabilirlo è la Federazione Internazionale dell’Automobile con la norma 20.1 del regolamento sportivo, con l’obiettivo di rendere le corse meno prevedibili, aumentando la sensibilità del pilota. Saranno consentite comunicazioni riguardanti la sicurezza, mentre diventano off-limits i contatti sui consumi di carburante, pneumatici e motore “Stiamo vivendo un momento particolare. Si ha l’impressione che non si abbiano le idee chiare e non ci sia la volontà di affrontare i problemi in modo unanime. Pertanto vengono proposti palliativi che vanno provati in pista” analizza il manager Gian Carlo Minardi ai microfoni di Minardi.it

A Melbourne dovrebbe esordire il nuovo format delle qualifiche con la “sedia rovente” ed eliminazioni, durante le tre sessioni, ogni novanta secondi “La Ferrari ha fatto notare che non era stato seguito un iter burocratico corretto per arrivare a modificare il format delle qualifiche. Pertanto la FIA si è attivata per ottenere il benestare del Working Group e F1 Commission e l’approvazione del Consiglio mondiale

Mancano dieci giorni al via di un mondiale che si presenta con diverse incognite “Se da un lato abbiamo una Mercedes da battere e una Ferrari alle sue spalle, per alcuni team la situazione non è così facile. Sauber non ha ancora chiuso alcuni contratti di sponsorizzazione ed è in debito d’ossigeno. Nelle prime uscite la Force India ha dimostrato di potersi confermare come quarta-quinta forza del mondiale, ma anche qui i problemi di liquidità non mancano, purtroppo” conclude il manager faentino

F1 | Gian Carlo Minardi “Passo in avanti per prestazioni e affidabilità”

Come già successo nella prima-quattro giorni, la Ferrari chiude col miglior tempo l’ultima sessione di test collettivi sulla pista di Barcellona, inanellando nell’ultimo giorno 142 giri con Sebastian Vettel, portando quasi a 4000 i chilometri totali percorsi dalla SF16-H.

Dare un giudizio sulla qualità delle vetture non è cosa facile poiché non è dato sapere il quantitativo di benzina caricato a bordo o il programma giornaliero. Senza alcun dubbio la Mercedes resta la vettura da battere, soprattutto per i tantissimi chilometri coperti da Hamilton e Rosberg. Insieme hanno realizzato praticamente un’intera stagione di Formula 1 inanellando la bellezza di 6000 Km. Secondo posto per la Scuderia Toro Rosso che, nelle otto giornate, ha macinato oltre 4800 km con Verstappen e Sainz. 800 chilometri in meno per i cugini Red Bull (motorizzati Renault), Williams-Mercedes e per Ferrari. Poco più indietro Sauber, Force India e Renault. Terz’ultimo posto per McLaren-Honda (3250 km) che paga dazio nella sessione di febbraio superando di poco i 1100 Km. Nelle quattro giornate finali, Alonso e Button hanno recuperato il tempo perso mettendo insieme 448 giri (2085 km)

“Le due sessioni mettono in evidenza il bel salto in avanti compiuto dai team sul fronte dell’affidabilità. Anche le prestazioni sembrano essersi compattate, soprattutto a centro gruppo. La Mercedes resta la vettura di riferimento per tutti, con alle sue spalle una Ferrari pronta ad inserirsi sfruttando anche il nuovo sistema di qualifiche che scatterà da Melbourne (eliminazioni ogni 90 secondi durante le tre sessioni). La Power-Unit tedesca ha percorso insieme ai suoi quattro team la bellezza di oltre 15500 km” analizza Gian Carlo Minardi, che vede nella Toro Rosso la possibile sorpresa 2016 “Hanno coperto tantissimi chilometri dimostrando di aver raggiunto una buona affidabilità, che proprio l’anno scorso li aveva penalizzati sul fronte del risultato finale

Chiudono la classifica la new-entry americana Haas e la Manor con 2295 e 1950 km complessivi “Rispetto alla passata stagione la Manor ha fatto tantissimi cambiamenti, sia sul fronte della Power Unit sia dei tecnici, che richiedono tempo. Il team Haas va certamente supportato e giustificato, poiché sarà chiamata a debuttare in un Mondiale lungo 21 GP con alle spalle solamente 8 giornate di test. I problemi emergono solamente girando in pista. Per loro è tutto completante nuovo e devono oliare i meccanismi

F1 | Fornitura motori, Gian Carlo Minardi avverte “Pericolo Honda”

Mentre i team sono impegnati nell’ultima sessione di test collettivi sulla pista di Barcellona, in preparazione del primo Gran Premio stagionale in Australia, nel dietro le quinte si continua a lavorare per cambiare la Formula 1.

Oltre alle modifiche alle qualifiche proposte dalla F1 Commission e Strategy Group che dovrebbero entrare in gioco già da quest’anno, a partire dal Gran Premio di Spagna come annunciato direttamente da Bernie Ecclestone “Il nuovo software per le eliminazioni non sarà pronto prima di maggio” si parla anche dei nuovi regolamenti legati alle forniture delle Power-Unit da parte dei motori. La proposta si indirizzerebbe verso una fornitura minima di due team per ciascun motorista, con un massimo di tre clienti. Ad oggi il Circus conta quattro fornitori (Mercedes, Ferrari, Renault e Honda) e undici scuderie (Mercedes, Ferrari, Williams, Red Bull Racing, Force India, Renault, Scuderia Toro Rosso, Manor e la new-entry americana Haas)

Stando ai risultati emersi dalle prime quattro giornate di test, la Mercedes resta ancora la motorizzazione di punta, non solamente sotto il profilo dell’affidabilità (coi suoi 3800 km percorsi) ma anche per la potenza con 950 CV accrediti, contro i 930 CV di casa Ferrari, i 900 CV di Renault e gli 850 CV di casa Honda. Ad oggi i Campioni del Mondi foniscono quattro team (Mercedes, Williams, Force India e Manor), così come la Ferrari. Due scuderie per i transalpini, con Renault e Red Bull, e McLaren con Honda. Proprio gli occhi sono puntati verso i giapponesi, chiamati ad un duro compito dopo un 2015 disastroso e il cambio al vertice

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GIAN CARLO MINARDIQualora le difficoltà dovessero proseguire anche quest’anno, Honda potrebbe decidere di ritirasi. A nessuno piace perdere per un periodo troppo lungo. Da quello che ho sentito, i giapponesi avrebbero problemi anche sulla lubrificazione del basamento. In aggiunta il cambio al vertice a stagione iniziata non è un buon segnale. Le nuove regole obbligherebbero ciascun motorista a fornire da due a tre team. In caso di un clamoroso dietro-front ecco che verrebbero a mancare le forniture. Sarebbe il caso di guardarsi attorno per far entrare un nuovo costruttore affidabile” prosegue il manager faentino interpellato da www.minardi.it “Dalla Spagna arrivano voci di un Fernando Alonso nervoso e preoccupato

 

F1 | Sedia rovente. Nuovo format delle qualifiche

F1 Commission e Strategy Group hanno disegnato il nuovo format delle qualifiche che determinerà la griglia di partenza dei Gran Premi del mondiale di Formula 1. Resta confermato la sessione da un’ora, suddivisa in tre parti (Q1-Q2-Q3) rispettivamente da 16’, 15’ e 14’ ma a cambiare radicalmente sarà la metodologia di eliminazione e l’assegnazione della pole-position. Nel Circus potrebbe fare il suo ingresso la “sedia rovente”

La prima eliminazione avverrà dopo i primi 7’ della Q1, a cui faranno seguito le ulteriori eliminazioni ogni 90 secondi. Dopo questa prima fase solamente 15 piloti passeranno al turno successivo. In Q2 il pilota più lento sarà richiamato ai box dopo i primi 6 minuti e solamente gli 8 driver più veloci accederanno alla fase finale Q3, con le eliminazioni che avranno inizio dopo 5’ per susseguirsi ogni 90 secondi. I due migliori piloti si giocheranno la pole-position nell’ultimo minuto e mezzo.

L’obiettivo è quello di creare scompiglio in griglia, provando a rendere le gare meno prevedibili. La decisione dovrà essere approvata in modo definitiva del Consiglio Mondiale del Motorsport il 4 marzo.

GIAN CARLO MINARDI: E’ qualcosa di nuovo che va certamente provato, ma l’idea non mi convince poiché non credo possa cambiare in modo drastico le carte in gioco. In Q3, visto il poco tempo, potrebbero esserci errori da parte degli strateghi, ma non mi aspetto stravolgimenti nello spettacolo. Per di più potrebbe essere di difficile lettura per il pubblico presente sugli spalti

BERNIE ECCLESTONE ha già annunciato che il nuovo sistema potrà essere operativo non prima del Gran Premio di Spagna “Non siamo ancora pronti con il software. Pertanto il Mondiale inizierà con le qualifiche che già conosciamo. Non è proprio il format che mi sarebbe piaciuto vedere, ma almeno rimescola le carte rendendo più imprevedibile la griglia. Avrei preferito pensare a delle penalizzazioni

Non sarebbe stato meglio annunciare il nuovo format, una volta pronto il software?

F1 | Test Barcellona: Bell’inizio per Ferrari, primi malumori in McLaren

E’ tramontato il sole anche sulla quarta giornata di test a Barcellona, mandando in archivio la prima delle due sessioni di test collettivi in preparazione della gara di debutto a Melbourne. Difficile fare delle previsioni. Quello che salta subito all’occhio, leggendo i dati, è l’affidabilità Mercedes, ma anche il bel passo in avanti della Ferrari con la SF16-H.

Interpellato da www.Minardi.it , Gian Carlo Minardi ha commentato la prima uscita del Circus potendo l’attenzione sia sulla W07 ma anche sulla Ferrari e Force India, nonostante le difficoltà economica di quest’ultima. Primi malumori in casa McLaren-Honda

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F1 | Gian Carlo Minardi “Bene Ferrari, Mercedes sempre al top”

I primi due giorni di test a Barcellona ci hanno già dato già un bel segnale sul potenziale dei campioni del mondo. Hamilton e Rosberg sono riusciti ad inanellare oltre 320 passaggi senza accusare problemi. Alle loro spalle un’interessante Ferrari, con Sebastian Vettel che ha guidato la classifica con la sua SF16-H.

Abbiamo voluto sentire il parere autorevole di Gian Carlo Minardi “Le prime due giornate hanno dimostrato ancora una volta tutta la supremazia Mercedes, soprattutto in termini di Affidabilità. Hamilton e Rosberg hanno completato rispettivamente 156 e 172 tornate senza accusare problemi. Stando a quanto si sente dal circuito, chi ha fatto le prove coi fonometri, parla di un ampio divario in termini di potenza tra divario la Power-Unit tedesca e quella transalpina” analizza il manager faentino “Stando così le cose, ancora una volta, la Red Bull è stata in grado di realizzare un ottimo telaio

La SF16-H sembra essere nata bene e rappresentare un nuovo corso rispetto alla monoposto 2015 “Nell’inverno la Ferrari ha compiuto un bel passo in avanti, ma è presto per stabilire il divario, poiché ho l’impressione che in Mercedes stiano girando prettamente in configurazione da gara. Mercedes e Ferrari sono un passo avanti gli altri” conclude Minardi

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