F1 | Gp Italia – Presentazione

Il Gran Premio d’Italia sarà caratterizzato dalle alte temperature e la scelte delle mescole sarà importante. L’anno scorso la corsa è scivolata via con un solo pit-stop, ma la presenza delle SuperSoft potrebbe portare a maggiori soste, anche se il circuito è poco abrasivo. Molto dipenderà dalle temperature e dalle pressioni imposte dal costruttore.

Hamilton e Vettel hanno optato per 1 solo set di medium, mentre si sono tenuti più abbottonati i rispettivi compagni di box con due set ciascuno, così come Verstappen e Ricciardo. Sette le mescole di SuperSoft (a Monza per la prima volta) per Ferrari e Mercedes.

Se a Spa-Francorchamps si sono sfiorati a 350 km/h, voglio proprio vedere cosa succederà nel tempio della velocità. Bisognerà stare attenti soprattutto in ottica 2017, con dei regolamenti che porteranno ad un maggiore carico aerodinamico e a velocità ancora più elevate.

Occhio alla Mercedes. Sono quasi certo che vorranno mettere in mostra, in campo italiano e a casa della Ferrari, tutto il loro strapotere. Fino ad oggi hanno “giocato” con gli avversari, ma quanto successo in Belgio mi fa stare poco tranquillo. Grazie ad un regolamento a dir poco ridicolo, hanno omologato tre motori ad Hamilton facendogli scontare una sola penalità (è partito dal fondo dello schieramento accumulando oltre 60 posizioni di penalty) su una pista in cui i sorpassi sono possibili, chiudendo la corsa al terzo posto (grazie anche alle bandiere gialle e rosse). Cronometro alla mano, il divario tra la Mercedes e Ferrari è importante, nonostante le dichiarazioni più svariate. Al 40esimo passaggio, Hamilton marchia il miglior crono della gara in 1:51.583 con Vettel che si ferma  a 1:52.728 (35esimo giro) in un momento in cui entrambi erano in bagarre per recuperare. 1:52 per Rosberg che guidava, al comando, senza pressioni.

In casa Ferrari si dovranno guardare dai motori Renault e, soprattutto, dall’incredibile aerodinamica e telaio della Red Bull. Occhio anche alla Force India che potrebbe fare ancora bene, dopo il quarto e quinto posto belga

I primi riscontri li avremo con le prove libere del venerdì. Buon Gran Premio d’Italia a tutti.

F1 | A Monza, Mercedes pronta a sfoderare tutta la sua potenza

«Fossi un loro avversario, sarei molto preoccupato per il Gran Premio di Monza» sono le prime parole di Gian Carlo Minardi, interpellato dal sito www.Minardi.it per parlare della prestazione Mercedes in Belgio.

«Siamo all’ultimo gran premio europeo di una stagione già vinta dalla Mercedes. Fino ad oggi hanno giocato con gli avversari. A Monza, in campo italiano e a casa della Ferrari, vorranno mostrare tutto il loro potenziale. Quanto successo a Spa-Francorchamps, penso, sia solamente una prefazione» prosegue il manager faentino riferendosi alla vittoria di Rosberg, in solitaria, e alla rimonta di Hamilton che, scattato dall’ultima posizione insieme a Fernando Alonso, è risalito fino alla terza posizione supportato anche dalle situazioni favorevoli (virtual safety-car e bandiera rossa in seguito al pauroso incidente di Kevin Magnussen), sfruttate magistralmente sia da lui che dal team.

«E’ una mia personale interpretazione osservando la scelta di omologare tre motori a Lewis Hamilton, facendogli pagare un solo penalty su un circuito velocissimo, in cui si può sorpassare come Spa. Di fatto hanno reso vana la penalizzazione, grazie anche ad un regolamento che andrebbe rivisto. Il secondo indizio sono i riscontri cronometrici. A pari condizioni Lewis Hamilton ha segnato 1:51.583 (40esimo giro) contro 1:52.728 (35esimo giro) di Sebastian Vettel. 1:52 per un Nico Rosberg che controllava la corsa, al comando.»

«La Mercedes ha gestito molto bene le gomme, nonostante la polemica con la Pirelli sulle pressioni, come sottolineato da Hamilton.  A Monza gli pneumatici avranno un ruolo importante, complice l’utilizzo delle SuperSoft che potrebbero contribuire a far raggiungere velocità massime interessanti» A Spa si sono sfiorati a 350 km/h»

Arrivederci a Monza. Sarà veramente interessante vivere questo GP all’insegna di una Mercedes contro tutti e vedere che distacchi saprà infliggere agli altri Team.

F1 | Gp Belgio – PAGELLE

Nico Rosberg – 9 ha gestito molto bene il week-end e la diatriba tra Mercedes e Pirelli. In casa Mercedes hanno un vantaggio importante come dimostrano i tempi segnati dai due piloti, confrontandoli con gli avversari principali. Sono stati bravi anche a gestire le gomme visto che le scelte delle mescole erano state fatte oltre quaranta giorni prima.

Lewis Hamilton – 8,5 per la gara e il recupero. Sono in queste gare che si vede il valore sia del team, ma soprattutto del pilota. Con grande freddezza ha gestito tutte le opportunità che si sono presentate

Fernando Alonso – 8,5  quanto detto per Lewis, vale anche per lo spagnolo. Ha girato su tempi estremamente interessanti, considerando l’attuale potenziale della sua McLaren.

Daniel Ricciardo – 8 autore di una bella gara portando la Red Bull al secondo posto.

Nico Hulkenberg e Sergio Perez – 7.5 hanno raggiunto un risulto importante e impensabile che vale l’attuale quarto posto nel mondiale costruttori davanti alla Williams. Anche per Monza li vedo molto bene

Kimi Raikkonen – 6 al di la della bella qualifica, lamentarsi non serve e,soprattutto, continua a minimizzare le problematiche della vettura

Daniil Kvyat – 6 ha portato il suo week end meno peggiore delle stagione. Non è entrato in zona punti più per una questione tecnica. La Toro Rosso, in questo momento, paga la scelta del motore 2015.

Sebastian Vettel -5 non è esente da responsabilità alla prima curva, dove ha chiuso Raikkonen. Ottima partenza ma vanificata immediatamente con un errore non da quattro volte campione del mondo

Max Verstappen – 4 non puoi rovinare quanto di bello fatto il giorno prima con una gara Garibaldina e spregiudicata. Ha la compiacenza dei commissari sportivi, poiché a lui sono tollerati comportamenti che altri si sognano. A Maldonado gli avrebbero già tolto la licenza. Questi comportamenti dovranno essere oggetto di riunioni tra i piloti e i commissari. Talento indiscusso, ma va calmierato. Inoltro non trovo corretto lamentarsi in quel modo via radio poiché si rischia di influenzare le decisioni dei commissari.

F1 | Gp Belgio – Il PUNTO

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Nico Rosberg vince il Gran Premio del Belgio sull’impegnativo tracciato di Spa-Francorchamps, davanti a Daniel Ricciardo e Lewis Hamilton, scattato dall’ultima fila insieme a Fernando Alonso

Un fine settimana in recupero per la Ferrari che aveva iniziato sottotono con le prove libere. In vista delle qualifiche erano riusciti ad invertire la rotta conquistando l’intera seconda fila. Purtroppo tutto il lavoro è stato vanificato alla prima curva. I due piloti erano partiti molto bene, diversamente da Verstappen. L’irruenza dell’olandese di casa Red Bull, con un’azione al limite del regolamento, ha portato al contatto i due ferraristi, complice anche un Sebastian Vettel che ha chiuso la curva anticipatamente, vanificando il risultato finale.

Inspiegabilmente, Max Verstappen non viene mai punito dai commissari, così come succede invece ai suoi avversari. Rosberg ha subito penalty per molto meno. Non mi riferisco tanto quanto successo alla prima curva, ma soprattutto per i numerosi cambi di direzioni durante la lotta con Kimi Raikkonen e la ruotata con altri piloti. Al di la delle sue doti che sono eccezionali, mi sembra che si lamenti anche eccessivamente.

Secondo posto conquistato senza problemi da Daniel Ricciardo e dalla Red Bull che allunga in classifica sulla Ferrari. Un risultato non inaspettato, soprattutto vedendo la competitività nel T2 dove l’aerodinamica la fa da padrona. La vera sorpresa di Spa è la Force India che col quarto e quinto posto di Nico Hulkenberg e Sergio Perez scavalca la Williams in classifica (per due punti) agguantando un quarto posto.

La fortuna aiuta gli audaci. Fernando Alonso e Lewis Hamilton, scattati dall’ultima fila, hanno sfruttato tutte le occasioni che si sono presentati, dalla virtual safety-car alla bandiera rossa, ma già alla fine del primo giro erano in quattordicesima e quindicesima posizione.  I tempi segnati sul finale, soprattutto dallo spagnolo che non può contare su una macchina al pari della Mercedes, dimostrano quanta “fame” abbia ancora. Ha sfruttato tutta la sua esperienza in F1 portando la McLaren davanti alla Toro Rosso in classifica.

Tra sette giorni tutti a Monza per il Gran Premio d’Italia. Sarà anche l’ultimo appuntamento nel Vecchio Continente della stagione. Se in Belgio si sono toccate punte di 340-345 km/h non oso pensare cosa possa succedere al fondo del rettilineo.

F1 | Gp Belgio – Presentazione

A tre settimane dall’ultimo gran premio, e dopo un mese di Luglio ricco di appuntamenti, la Formula 1 è pronta a riaccendere i propulsori arrivando su un tracciato che ha scritto pagine importanti dell’automobilismo come Spa-Francorchamps

Un circuito in cui i piloti sono ancora una componente importante, rispetto a tante altre realtà, più o meno moderne. Una pista sempre affascinante e molto impegnativa per le gomme. Dopo i problemi della passata stagione la Pirelli ha portato dei correttivi e si presenterà in pista con mescole Medium, Soft e SuperSoft. In casa Ferrari si è puntato con decisione sui compound più morbidi, portando solamente un set di Medie per ciascun pilota.

Un tracciato in cui il motore, insieme al meteo, ha un ruolo importante e la McLaren dovrebbe disporre di una power-unit aggiornata, che potrebbe aiutare Alonso e Button a conquistare ancora la zona punti, proseguendo la crescita vista negli ultimi gran premi

Arrivati a questo punto della stagione, in casa di alcuni team l’interrogativo principale è se proseguire lo sviluppo delle vetture 2016 oppure indirizzare le forza alla stagione che verrà, oggetto di importanti cambiamenti tecnici che potrebbero portare, indovinando il disegno della vettura, anche un cambio delle forze in campo. E’ l’interrogativo numero uno di Mattia Binotto. La Ferrari è in lotta per il secondo posto nel Mondiale con la Red Bull, ma se si vuole puntare a programmi ben più ambiziosi, è plausibile sacrificare la stagione in corso, soprattutto in prossimità di cambiamenti così importanti. Si potranno continuare a sviluppare quei componenti utili anche per il 2017.

In casa Manor ci sarà la novità di Esteban Ocon, vincitore dei titoli di Formula 3 e GP3 negli ultimi due anni. Hanno due giovani interessanti e stanno concentrando gli sforzi per difendere il decimo posto in classifica ai danni della Sauber, grazie anche al supporto della Mercedes.

F1 | Profondo rosso

Complice il quinto e sesto posto conquistati da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen nel Gran Premio di Germania, a conferma dei risultato della qualifica, anche la classifica condanna la Ferrari come terza forza del Mondiale, in favore della Red Bull.

La creatura di Adrian Newey, durante la prima parte della stagione, è stata in grado di recuperare il gap rendendosi protagonista di un’importante crescita, fino a conquistare lo scettro di seconda forza “Aggiungerei anche grazie alla sana rivalità tra Ricciardo e Verstappen. L’arrivo nel team dell’olandese ha risvegliato Daniel, portando punti importantissimi in ottica Mondiale” commenta Gian Carlo Minardi contatto da www.Minardi.it

In Red Bull avevano iniziato la stagione con un gap di oltre 30”, diminuito a 7” appena dodici appuntamenti dopo. Obiettivo mancato, fino a questo momento, invece dalla Scuderia Ferrari. Analizzando i distacchi in gara, nonostante gli sviluppi fatti, il distacco è rimasto costante intorno ai trenta secondi dalla Mercedes, disattendendo le aspettative di inizio stagione. Nonostante le frasi di circostanza, anche la pazienza di Vettel sta per finire

Nei giorni che hanno preceduto il fine settimana di Hockenaim è arrivato l’annuncio che ha sancito la conclusione della collaborazione tra Maranello e James Allison, a cui è subentrato Mattia Binotto “Professionalmente cresciuto in Ferrari, al seguito di tecnici importanti come Ross Brawn e Pino D’Agostino, abili coordinatori e organizzatori. Dovrà riorganizzare la gestione sportiva e riportare quella serenità che manca al suo interno.  Credo che abbia le capacità per scovare all’interno dell’azienda le persone giuste per invertire la rotta. Da tifoso gli faccio un grande “in bocca al lupo”.  Chiudere la stagione al terzo posto sarebbe una sconfitta pesante, soprattutto dopo gli annunci di inizio anno,” conclude il manager faentino “La Ferrari ha tutte le risorse (economiche, tecniche e umane) per tornare al vertice. Serve però un restyling interno. Per fare questo lavoro  ci vuole un Team Pricipal presente 14/15 ore al giorno che dia fiducia al  Direttore Tecnico, appoggiandolo nelle scelte, proteggendolo e restando aggiornato in tempo reale su tutti gli steps dei vari reparti.”

F1 | Gp Germania – Pagelle

Lewis Hamilton 9 per la tranquillità e la serenità con la quale ha gestito la corsa. L’unico neo: aver perso la sfida della pole in favore di Rosberg

Nico Rosberg 8 proprio per quanto fatto in qualifica con una bellissima pole. Complimenti anche per la signorilità con la quale ha affrontato il post-gara.

Daniel Ricciardo e Max Verstappen 8 per il doppio podio. La lotta in famiglia ha dato la spinta giusta per portare punti importanti al team. Ricciardo ha riconquistato la leadership in squadra

Nico Hulkenberg 7 insieme a Perez stanno portando la Force India in posizioni importanti e insperate. Si preparano ad insidiare la Williams

Jenson Button 7 ha messo in difficoltà Alonso portando punti ad una McLaren in crescita

Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen 6 di incoraggiamento, sperando che la pausa estiva possa riportare serenità e chiarire le idee all’interno della Ferrari. La macchina non riesce a migliorare e i distacchi dagli avversari continuano a restare i medesimi. Sono la terza forza del mondiale

F1 | Gp Germania – IL PUNTO

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Ancora una volta la Ferrari ha chiuso un Gran Premio ad oltre 30” dalla vetta, alle spalle di una Red Bull che ha piazzato entrambi i piloti sul podio dietro solamente al dominatore Hamilton. Una Red Bull che è stata in grado di compiere un recupero importante nella prima della stagione, cosa che non riescono a fare gli uomini di Maranello. I problemi in casa Ferrari, purtroppo, restano i medesimi dall’inizio del campionato.

In Germania la Ferrari si è confermata essere la terza forza del Mondiale. Auspichiamo che la riorganizzazione di Binotto si tramuti in risultati positivi. Dopo la stupenda pole position conquistata sabato, gara sottotono per Nico Rosberg, bersagliato anche dai commissari. Non condivido la penalizzazione. Anzi, avrei visto bene un penalty nei confronti di Verstappen, autore di una partenza troppo aggressiva, che ha sopravanzato Ricciardo mettendo la sua macchina oltre la riga bianca. Gli uomini Mercedes non hanno aiutato il tedesco, tenendolo fermo 3” in più. In queste tre settimane di pausa, Nico dovrà ritrovare lo spirito dei primi quattro appuntamenti.

Momento poco felice anche per la Williams, il cui quarto posto è messo in dubbio dalla risalita della Force India. Medesima situazione per la Toro Rosso che dovrà guardarsi le spalle dalla McLaren. Ci aspetta una seconda parte di stagione interessante che sarà inaugurata da sue appuntamenti importati: Spa-Francorchamps e Monza

A far suonare l’inno di Mameli in Germania, ci ha pensato Antonio Fuoco vincendo gara-1 in GP3. Un fine settimana positivo anche sul fronte della GP2 col secondo posto di Ghiotto e il quarto di Marciello. La pattuglia azzurra dell’ACI Team Italia continua a regalarci importanti risultati, non tradendo le attese

F1 | Via libera ai team-radio. Braccio di ferro per il track-limit. Minardi “Regole troppo complicate”

Mentre ad Hockenheim il fine settimana è entrato nel pieno delle attività e si prepara a vivere le ultime qualifiche prima della pausa estiva, i Team Principal si sono trovati intorno ad un tavolo per provare a risolvere le problematiche emerse durante il week-end ungherese.

Sul tavolo sono state portate diverse proposte, volte a fare un passo indietro rispetto agli attuali regolamenti. Un po’ come era successo all’inizio della stagione con le nuove qualifiche, cassate praticamente subito in favore dell’attuale format

Lo Strategy Group F1 ha deciso di liberalizzare nuovamente le comunicazioni tra pilota e muretto, ad eccezionale del giro di ricognizione. Si vuole evitare di fornire ai piloti aiuti durante la fase della partenza, mentre durante la gara piloti e ingegneri potranno chiacchierare liberamente. Era stato trovato anche un equilibrio, soprattutto tra i Team-Principal di Mercedes-Ferrari-Red Bull, sul fronte del track-limit, poiché è difficile quantificare se il superamento della linea bianca porta ad un vantaggio al pilota.

Charlie Whiting ho iniziato un braccio di ferro mettendo sul piatto della bilancia la “responsabilità” e il “regolamento” Abbiamo quindi interpellato Gian Carlo Minardi “Le proposte dello Strategy Group F1, per diventare effettive ed operative, devono essere approvate e portare ad una modifica ufficiale dell’attuale regolamento. Diversamente è impossibile applicarle e Whiting ha puntato proprio su questo punto. Pertanto, da quello che si legge ad oggi, anche ad Hockenheim i piloti saranno soggetti a penalizzazioni in caso di superamento della linea bianca” analizza il manager faentino “Siamo in un momento molto complicato e di confusione. Ci sono troppe regole che rendono difficile la lettura di questa Formula 1. Inoltre assistiamo ad interpretazioni diverse dei regolamenti da parte della Commissione, che continua a cambiare ad ogni GP. Questo a parere mio, e lo sostengo da tempo, non va bene. Anche se sono sempre stato contro la limitazione dei team-radio, trovo assurdo cambiare le regole in corso. All’esterno non si da un segnale di serietà” prosegue Gian Carlo Minardi

A partire dal 2017, le partenze in regime di safety-car saranno modificate. Se il via della corsa, causa condizioni della pista impervie, sarà dato in regime di safety-car, al rientro della vettura di sicurezza tutte le vetture si dovranno allineare in griglia per una partenza “tradizionale” come alla fine del classico giro di ricognizione “Non posso che essere favorevole. Vedere partire un gran premio dietro la safety-car non è certo il massimo per lo spettacolo. In Inghilterra, ad esempio, si è avuto un eccesso di sicurezza. Siamo sempre in Formula 1, la massima espressione del motor sport, dove corrono i migliori piloti

In Germania parte il nuovo corso della Ferrari, dopo il saluto di James Allison e il benvenuto a Mario Binotto in qualità di Direttore Tecnico “Sono convinto che Binotto sia un’ottima scelta per la Ferrari. Ha vissuto l’epoca d’oro di Maranello al fianco di Ross Brawn, Jean Todt &C. Saprà dare il suo contributo per la rinascita di questa scuderia” conclude Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Germania – Presentazione

Dopo la cancellazione del 2015, la Formula 1 torna in Germania, sul circuito di Hockenheim. Con l’ennesimo successo della Mercedes e la conquista della vetta da parte di Hamilton, ai danni di Rosberg, il team diretto da Toto Wolff ha tutte le carte in regola per chiudere nel migliore dei modi la prima parte della stagione con un nuovo sigillo, trovando (perché no) il suo leader.

Tutte le attenzioni saranno rivolte verso la Ferrari e Red Bull. Gli uomini di Horner sono in forte crescita e proveranno a confermarsi come seconda forza del mondiale, proprio ai danni del Cavallino Rampante destabilizzato anche dall’uscita di Allison. Le dichiarazioni del Team Pricinpal Maurizio Arrivabene rilasciate durante il fine settimana ungherese non hanno trovato conferma, destabilizzando un ambiante già poco sereno. I cambiamenti potrebbe non essere ancora ultimati. Dobbiamo vedere cosa deciderà di fare il Presidente Marchionne.

Come avevamo scritto nei giorni seguenti, è stato trovato un accordo amichevole tra la Ferrari ed Allison che potrebbe prendere la direzione di Enstone. Da chiarire anche la posizione di Arrivabene. Purtroppo, questa situazione di stallo, potrebbe avere ripercussioni pesanti sul 2017

F1 | Gp Ungheria – Pagelle

Lewis Hamilton – 9 ha reagito alal grande allo “sgarbo” ricevuto dai commissari in qualifica gestendo molto bene la gara e risultando superiore a Nico Rosberg

Nico Rosberg – 8 straordinaria la sua pole, anche se aiutato dai commissari. Purtroppo le regole sono sempre interpretate da uomini diverse

Sebastian Vettel – 8 ha cercato di controdatare e attaccare il più possibile Daniel Ricciardo

Daniel Ricciardo – 8 decisamente rigenerato. Conquista il secondo podio stagionale difendendosi molto bene dagli attacchi del tedesco

Kimi Raikkonen – 8 anche se ha perso nuovamente il confronto con Verstappen, si è reso autore di una bella rimonta recuperando l’errore che lo aveva relagaot in quattordicesima posizione. E’ risalito fino alla sesta posizione in una gara dove nessuno ha regalato niente

Fernando Alonso – 7,5 in tutto il fine settimana ha portato la sua McLaren nella top ten. Importante la sequenza dei tempi sul giro

Max Verstappen – 7 avrebbe meritato anche di più, senza la “scorrettezza” nei confronti di Kimi. Ha dimostrato ancora una volta tutta la sua grinta e determinazione

Carlos Sainz – 7 continua a non commettere errori, diversamente dall’insufficiente Kvyat

 

F1 | Gp Ungheria – IL PUNTO

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Abbiamo assistito ad un Gran Premio d’Ungheria movimentato dalle strategie. Una gara costruita alla partenza con Hamilton che ha sopravanzato subito il poleman Nico Rosberg che, seppur aggressivo, non è riuscito ad impensierire poi il compagno.

La nota negativa arriva dai Commissari Sportivi che hanno “rovinato” il fine settimane con decisioni non chiare. In Q1 non è stata rispettata la regola del 107% e successivamente è stata convalidata la pole di Rosberg, autore di un giro favoloso ma in regime di bandiere gialle. Sono un tifoso di Nico, ma a mio avviso è venuto meno il regolamento. Alcuni piloti sono stati eccessivamente penalizzati per aver superato la riga bianca, mentre non è stato neanche richiamato Verstappen. Con le maniere troppo forti ha tenuto dietro, nuovamente, Kimi Raikkonen. Se il regolamento venisse applicato alla lettere, l’olandese sarebbe da sanzionare.

Abbiamo assistito nuovamente allo strapotere Mercedes che ha chiuso la corsa con un vantaggio di 27” su Ricciardo e Vettel. Con grande tranquillità hanno gestito la corsa. Vettel e Raikkonen hanno chiuso il GP rispettivamente alle spalle di Ricciardo e Verstappne anche se il finlandese è stato autore di una grande rimonta, dopo l’errore di strategia in qualifica che lo aveva portato al 14esismo posto. Ha gestito molto bele le SuperSoft portando a termine la sua migliore gara della stagione. Dopo Silverstone, la Ferrari è tornata sui suoi standard anche se non sono ancora sufficienti a contrastare le frecce d’argento e, al momento, anche una Red Bull in forte crescita che si è portata solamente ad un punto da Maranello nella classifica costruttori.

In Germania speriamo di vedere una Ferrari ancora più aggressiva e in grado di allungare sulla Red Bull

Caos Ferrari. James Allison verso la Renault

Mentre la Ferrari in Ungheria è chiamata a dare risposte concrete alle ultime prestazioni opache, continuano a tenere banco le voci di un ambiente poco sereno e avvolto da diversi dubbi. Nei giorni scorsi c’è stato un incontro per provare a riportare Ross Brawn a Maranello, ma il tecnico Inglese ha declinato l’invito “La reazione del tecnico di Manchester, che in stile Ferrari dice di non essere stato contatto, a mio avviso lascia una “finestra” aperta” commenta Gian Carlo Minardi, interpellato da www.Minardi.it per parlare dell’attuale situazione della Gestione Sportiva di Maranello. Un’esperienza nel motor-sport lunga oltre 35 anni, fa dell’imprenditore faentino una voce attendibile “In questo momento all’interno della Ferrari manca uno spirito di gruppo” Per le prossime settimane sono attesi importanti cambiamenti all’interno della Gestione Sportiva, che riguarderanno non solamente i tecnici, ma anche il Team Principal “Il contratto con James Allison è in fase di conclusione amichevole tramite un accordo aziendale che eviterà al tecnico il gardening. Inoltre si sta trattando la fuoriuscita anche di Maurizio Arrivabene. In questo momento non si capisce chi sia la guida” prosegue l’ex-Team Principal e fondatore dell’omonima scuderia faentina

Marchionne al comando
Non vedo come Marchionne possa addossarsi l’intero reparto corse, nonostante sia un manager di grandissima esperienza. Gestire un team di F1 è un lavoro impegnativo che richiede 15-16 ore di lavoro giornaliere. E’ fondamentale vivere a contatto col il reparto corse in prima persona e non per sentito dire. Solo in questo modo ci si accorge della reale situazione. Sono convinto che la Ferrari abbia tutti i mezzi (tecnologici, finanziari e le risorse umane) per rinascere. Bisogna però sistemare le figure nei posti giusti” In questo momento però vengono meno le alternative valide

La Ferrari terza forza del Mondiale
A inizio stagione gli uomini di Maranello avevano dichiarato con fermezza di aver raggiunto la Mercedes, mentre la realtà parla di una Ferrari alle spalle anche della Red Bull “Bisogna restituire credibilità al progetto Ferrari. Un tempo Maranello era il punto di arrivo per meccanici, ingegneri e piloti. Oggi invece il vento è cambiato. Lo stesso Vettel ha avuto contatti con i vertici della Mercedes. Sono il primo a voler sentire suonare forte l’Inno di Mameli, ma al momento lo vedo difficile. Oggi si stanno evidenziando le difficoltà emerse fin dalle prime gare, nascoste dai piazzamenti e dalle dichiarazioni. In realtà, in quel momento, i risultati erano frutto di una mancanza degli avversari che in questi ultimi mesi hanno saputo crescere, come la Red Bull che si è interposta tra Maranello e la Mercedes.

2017 già compromesso?
La situazione di stallo potrebbe compromettere la stagione 2017, ancora prima del suo inizio. Il progetto della nuova vettura è già avviato “Il 2017 sarà caratterizzato da importanti cambiamenti tecnici. Sarà quindi importante indovinare il progetto, ma con questa situazione di incertezza è difficile capire a chi sarà affidato e chi lo seguirà