F1 | Griglia giovane nel 2017. Sainz verso Renault?

La prossima stagione potrebbe portare numerose novità sulla griglia di partenza dei gran premi di Formula 1. In casa Mercedes, Ferrari e Red Bull gli equipaggi sono stati confermati, ma nel resto della griglia si prospettano possibili cambiamenti.

Come sappiamo, durante il fine settimana del gran premio d’Italia Felipe Massa (classe 1981) ha annunciato il suo ritiro dalle corse. In casa Williams, a fianco del finlandese Bottas potrebbe arrivare il canadese Lance Stroll, ex –FDA vincitore del Campionato Italiano di Formula 4 e attuale leader del FIA F3 European.

In casa McLaren Stoffel Vandoorne (classe 1992) è già stato ufficializzato al fianco di Fernando Alonso, con Jenson Button (classe 1980) terzo pilota e collaudare della squadra inglese

Nel mese di giugno la Red Bull ha rinnovato il contratto allo spagnolo Carlos Sainz Jr che potrebbe essere dato in prestito alla Renault. Dal prossimo anno la Toro Rosso abbandonerà i propulsori Ferrari per riabbracciare la power-unit transalpina. Pertanto lo spagnolo potrebbe rientrare nell’operazione,  considerando che la casa costruttrice sta lavorando per ricostruire la squadra 2017. Al momento Magnussen e Palmer non hanno convinto i vertici (causa anche una vettura poco performante).

Tra i piloti attualmente sotto contratto con la Renault c’è anche Esteban Ocon, classe 1996, che dall’appuntamento di Spa-Francorchamps veste i colori della Manor al fianco di Pascal Wehrlein (classe 1994 e pilota sotto contratto Mercedes). Il francese, vincitore di due titoli in altrettante stagione (2014 – FIA F3 European e 2015 GP3 Series) potrebbe essere affiancato a Sainz Jr (terza stagione in F1 nel 2017)

In Toro Rosso potrebbe venire promosso il francese Pierre Gasly, classe 1996, e attuale leader della GP2 Series, davanti ai nostri portacolori Antonio Giovinazzi e Raffaele Marciello che meriterebbero certamente un’occasione. Daniil Kvyat, dopo la sostituzione in Red Bull con Max Verstappen, è alla ricerca di conferme. A Singapore, proprio nel duello con l’olandese, ha dimostrato di essere un ottimo pilota.

In casa Force India il team Principal Vijay Mallya ha confermato entrambi I piloti, ma Sergio Perez lascia una  aperta una porta. Claire Williams ha speso parole di elogio per il messicano che si è detto lusingato in un’intervista rilasciata al sito ufficiale del mondiale, guardando però anche in casa Renault.

Dopo il successo al GP di Monza, Antonio Giovinazzi è stato chiamato dalla Ferrari per una giornata di test al simulatore.  Per lui si potrebbero aprire le porte della Sauber a fianco dello svedese Eriksson

F1 | Gp Singapore – PAGELLE

Nico Rosberg – 10 molto bravo in qualifica con la conquista della pole position ma sopratutti ha saputo costruire una vittoria molto importante nonostante una macchina con qualche problema ai freni di troppo. E’ stato freddo nel momento del recupero di Ricciardo

Daniel Ricciardo – 9 ottima la sua prima fila in qualifica. In gara è sempre stato presente, lottando fino alla fine supportato da una buona strategia. Con due giri in più avrebbe insidiato il leader

Sebastian Vettel – 8,5 così come Raikkonen, ha ottimizzato al meglio la sua Ferrari rendendosi protagonista di un’importante rimonta. A parità di mescole il divario resta importante

Kimi Raikkonen – 8,5 ho rivisto un finlandese aggressivo e vivo che non si è risparmiato. Bello il sorpasso di Hamilton. Il quarto posto era il massimo

Fernando Alonso – 8 lo spagnolo ha girato molto forte regalando alla McLaren punti importanti nella lotta con la Toro Rosso

Daniil Kvyat – 7,5 nel duello con Verstappen ha dimostrato di non essere “bollito” Due punti importanti per Toro Rosso

Kevin Magnussen – 7 di incoraggiamento. Così come il suo compagno si deve guadagnare il rinnovo per ila prossima stagione. Un punto importante anche per la Renault

Max Verstappen – 6,5 ha perso la sfida col compagno in qualifica e in gara mi è sembrato sottotono, anche se non sono mancati i suoi sorpassi. Ancora una volta, purtroppo, si è lamentato. Succede veramente troppo spesso. Non può pensare che gli altri piloti si scansino al suo arrivo

F1 | Gp Singapore – IL PUNTO

Nel fine settimana del suo 200°Gran Premio, Nico Rosberg vince il Gran Premio di Singapore, in volata, davanti a Daniel Ricciardo e a Lewis Hamilton. Con questo successo il tedesco di casa Mercedes si porta al comando della classifica.  

Una Mercedes che ha dimostrato di saper vincere e dominare anche in un week-end non perfetto, macchiato da alcuni problemi legati ai freni. Per Rosberg una vittoria più sofferta del solito.

Rispetto alla passata stagione la Red Bull ha fatto passi da gigante migliorandosi, in qualifica, di 1”8. Ricciardo fino alla fine ha provato il colpaccio. Con due giri in più avremo potuto assistere ad un’altra interessante lotta. Di contro, la Ferrari è passata dal successo 2015 a doversi accontentare del quarto e quinto posto. I due piloti hanno raccolto il massimo. Dopo i problemi di affidabilità in qualifica, Vettel si è reso protagonista di una bella rimonta, con Raikkonen autore di una delle sue migliori gare con il Cavallino Rampante. Il finlandese nulla ha potuto contro Hamilton, anche se è stato molto bravo a metà gara quando è riuscito a sopravanzarlo, prima della sua sosta. Una Ferrari che ha dovuto usare le mescole più morbide (SuperSoft e UltraSoft) per provare a dimezzare il distacco dai concorrenti.

Singapore ci ha regalato una gara strategica con diversi duelli. Il pilota Toro Rosso Kvyat ha provato a prendersi la rivincita su Verstappen, tenendo dietro l’olandese di casa Red Bull. Solo sul finale si è arreso, ma a parità di gomme ha dimostrato di non essere un pilota “cotto”. Con l’ottavo posto di Perez, la Force India si riporta al quarto posto nel mondiale, davanti alla Williams. E’ un campionato ancora molto aperto e tra quindici giorni ci trasferiremo su un’altra pista calda come Sepang.

Bellissima e perfetta, ancora una volta, la coreografia e l’illuminazione del tracciato, tutta made in Italy grazie alla ditta DZ, di questo gran premio che è entrato nel cuore di tutti gli appassionati. 

F1 | Mercato piloti. Minardi “Stroll verso la Williams ma ci sono anche i nostri”

Se uno dei nostri alfieri tra Giovinazzi, Fuoco, Ghiotto o Marciello non dovesse debuttare in Formula 1, allora è inutile lavorare” sono le parole forti di Gian Carlo Minardi, interpellato da www.Minardi.it per discutere sul mercato piloti 2017

Il manager faentino non usa giri di parole per sottolineare la validità dei nostri piloti, primi attori nei rispettivi campionati di GP3 e GP2 Series “In GP2 Antonio Giovinazzi e Raffaele Marciello sono in seconda e terza posizione, in piena lotta per il titolo. Più distante Luca Ghiotto, autore di una positiva stagione di esordio. Con ancora due appuntamenti Antonio Fuoco è al secondo posto nella GP3

Durante il fine settimana del Gran Premio d’Italia Felipe Massa ha annunciato il suo addio alle corse, mentre la McLaren ha dato il benvenuto a Stoffel Vandoorne al fianco di Fernando Alonso, con Jenson Button relegato a terzo pilota/collaudatore. “Potrebbe essere Lance Stroll il sostituto di Felipe Massa, al fianco di Bottas. Il canadese in questo momento è impegnato a vincere il FIA F3 European Championship per garantirsi la Superlicenza e, per la prima volta nella sua giovane carriere, non fa proclami anticipati” prosegue l’ex Team Principal

Il canadese, classe 1998, ha firmato il suo debutto tra le monoposto nella prima edizione dell’Italian Formula 4 Championship powered by Abarth, inaugurandone l’albo d’oro, passando poi l’anno successivo al FIA F3 European Championship. Con ancora due gare in programma (Imola e Hockenaim) Stroll guida la classifica del Formula 3 europeo “Bisognerà vedere anche come si muoveranno Sauber, Manor e Renault. Il team francese è al lavoro dietro le quinte per costruire la squadra 2017. Movimenti importanti sono attesi anche in casa Sauber, dopo il passaggio di proprietà. Ipoteticamente ci sono ancora sei/sette piloti appetibili e Antonio Giovinazzi potrebbe essere un uomo mercato. Non solo in GP2, ma in tutti questi anni ha dimostrato il suo valore

La famiglia Minardi, grazie all’intuito di Gian Carlo e Giovanni, ha confermato il suo feeling coi giovani seguendone le prime fasi della carriera “Nel 2010, insieme a mio figlio Giovanni, abbiamo dato a Giovinazzi la possibilità di mettersi in mostra durante una giornata di test sulla pista di Varano con una Formula Abarth, aprendogli la strada. Successivamente, ha trovato l’importante supporto indonesiano. In GP2, così come fatto in Formula 3, sta dimostrando prepotentemente il suo valore

I giochi sono aperti e auspichiamo di vedere velocemente il tricolore nella massima serie.

F1 | Gian Carlo Minardi “Singapore, ultima chiamata per Ferrari”

Questo fine settimana la Formula 1 sbarcherà a Singapore, uno degli ultimi Gran Premi per sognare la vittoria in casa Ferrari, che dovrà guardarsi decisamente le spalle da una Red Bull aggressiva. L’anno scorso Vettel riuscì a conquistare la vittoria sfruttando i problemi in casa Mercedes che domenica,a sua volta proverà a sfatare il mito del circuito che nelle otto edizioni non ha mai assegnato una doppietta. Nico Rosberg e Lewis Hamilton proveranno a conquistare anche questo record, giocandosi una carta importante in ottica mondiale

E’ un circuito impegnativo con 61 giri che stressa sia le vetture che le gomme. Ancora una volta la Ferrari punterà con decisione sulle mescole morbide avendo portato 9 set di extra-soft contro i sette di casa Mercedes e Red Bull. Già a Monza le frecce d’argento hanno dimostrato di essere a loro agio in qualsiasi condizione e imprendibili con qualsiasi mescola.

La Ferrari dovrà guardarsi le spalle dalla Red Bull, a suo agio su questo tipo di tracciati grazie ad un’ottima aerodinamica e telaio. Rispetto al 2015 possono contare anche su una Power-Unit Renault decisamente migliorata.

Con Singapore, mancano sei appuntamenti alla bandiera a scacchi del mondiale, con caratteristiche diverse tra loro e determinante per la conquista del titolo in casa Mercedes

Ancora una volta ci sarà tanto made in Italy, grazie alla tecnologia DZ, premiata dalla camera di commercio italiana all’estero di Singapore, pronta ad illuminare la notte del Marina Bay Street Circuit. Dal punto di vista scenografico la componente dell’illuminazione la fa da padrone, ma il campo di azione della DZ  interessa anche il sistema audio-video del tracciato e da supporto alla race Control Room attraverso i sistemi controllo-video

F1 | Monza, Il tempio della velocità… o forse no. L’analisi di Gianluca

Il tempio della velocità… o forse no… perché Monza non è solo un circuito di rettilinei e alte velocità. E’ anche un circuito di trazione in uscita dalla varianti e di carico per le frenate e le curve ad ampio raggio. La Mercedes non se l’è di sicuro dimenticato ed è proprio per questo che ha infranto brutalmente ogni romantico sogno di una vittoria della rossa ai tifosi di Monza.

Sulla Mercedes ci torneremo però dopo, ora concentriamoci sul layout del circuito.

Monza lo conoscete ovviamente tutti, ma un veloce ripasso può aiutare a comprendere meglio i motivi di questo dominio.

Il primo settore è quello più veloce e in cui serve una grande efficienza in rettilineo, abbinata ad una buona trazione in uscita dalla prima variante.

Il secondo settore è invece più tecnico, con la necessità di carico e trazione per affrontare la variante della roggia e le due di lesmo, ma anche di un corretto set up meccanico.

Infine il terzo settore è quello forse più complesso, in quanto c’è bisogno di efficienza in rettilineo, carico per avere una vettura composta nelle due severe frenate prima dell’ascari e della parabolica. Ma anche un ottimo bilancio aerodinamico per avere una vettura veloce ed efficace sempre nella variante Ascari e nella parabolica.

Fatte queste premesse, spostiamoci sul grafico con il confronto tra il reale tempo in Q3 e il tempo ideale dato dalla somma dei migliori settori, per vedere se i piloti sono riusciti davvero a dare il massimo nella parte finale di qualifica.

Si nota subito che anche se generalmente di pochissimo (a parte Gutierrez), nessun pilota è riuscito a dare il massimo, lasciando per strada qualche centesimo. Ma essendo appunto centesimi, il risultato della qualifica non sarebbe comunque andato a variare.

Molto più interessante invece il grafico con il confronto tra il risultato del Q3 e le velocità massime in qualifica.

Guardando Force India e Haas (la performance Red Bull è intaccata dalla PU), risulta chiaro che sia un assetto troppo scarico e sia un assetto troppo carico non risultino efficaci e che anche a Monza ormai il lavoro degli ingegneri si sia spostato sulla ricerca della migliore efficienza globale e non solo di quella in rettilineo.

Sempre interessante e allo stesso tempo preoccupante il grafico con il distacco percentuale della Ferrari dalla Mercedes in qualifica. Dopo la debacle Mercedes a Spa che aveva fatto sognare molti, il distacco è tornato ad attestarsi sui valori pre pausa estiva, con l’unica differenza che in questo caso non c’era una Red Bull in mezzo a rendere il tutto più doloroso.

Il vero aspetto preoccupante è però quella linea di tendenza che invece di scendere è incominciata a salire, a causa di performance troppo altalenanti da parte della Rossa.

Dunque, dov’è che la Mercedes ha fatto davvero la differenza rispetto agli avversari?

Andando ad analizzare i grafici con il distacco percentuale in ogni settore, risulta evidente che la batosta è arrivata nel secondo, ma soprattutto nel terzo settore (e soprattutto Hamilton..)

Infatti se nel primo settore, quello più veloce, i distacchi risultano abbastanza contenuti (con l’eccezione del duo Red Bull), dal secondo intermedio in poi il più veloce degli avversari è stato relegato a ben l’1% di distacco, con incredibili punte del 3%.

Tutto ciò si spiega, come avevo accennato all’inizio dell’articolo, con l’incredibile efficienza aerodinamica della Mercedes, abbinata alla superiorità di PU, che gli permette di poter mantenere una vettura carica anche in relazione alle altissime top speed di Monza.

Tutto ciò si è fatto molto sentire nel terzo settore in primis perché un maggior carico garantisce una vettura più stabile in frenata, con conseguenti effetti positivi in tutta la percorrenza di curva, ma anche perché con assetti così scarichi trovare un corretto bilancio aerodinamico è molto difficile, e senza quello nell’affrontare la parabolica la vettura si comporta come se avesse delle bucce di banane sotto le ruote.

E parlando di altri aspetti che hanno fatto la differenza in questo weekend non bisogna dimenticarsi del grande set up meccanico, che garantisce trazione e un ottimo comportamento sui cordoli, con una conseguente ottima gestione delle mescole (in particolare della soft e della medium).

Passando alla rossa si può dire che durante questo weekend abbia fatto il minimo sindacale, con una seconda fila abbastanza scontata viste le difficoltà Red Bull. La power unti evo portata in pista ha sicuramente fatto il suo lavoro e continua ad essere vicina a quella della Mercedes in mappature standard.

Il vero problema sta nella troppa discontinuità di performance da una pista all’altra, ovvero la difficoltà nel trovare ogni volta il giusto assetto meccanico e aerodinamico, con un efficienza aerodinamica che non si avvicina mai al livelli Mercedes, problemi causati da una vettura generalmente complicata e che spesso culminano con le difficoltà nel portare le mescole all’interno del working range (problemi per fortuna non evidenziati negli ultimi due GP). Sarà sicuramente molto interessante come la SF16-H sin comporterà a Singapore, dove potremo analizzare meglio il telaio e gli sforzi di trazione.

Poco da dire sulla Red Bull che sapeva già cosa aspettarsi da questo Gp. Nonostante la sezione frontale ridotta all’osso e i “trucchetti” con gli assetti per diminuire la resistenza all’avanzamento, non c’è stato nulla da fare contro le power unit evo degli avversari. Il gap era davvero tanto, basti pensare che come mi aveva detto un famoso ingegnere, fino a qualche anno fa (e probabilmente anche adesso), 1km/h di distacco sul rettilineo a Monza coincideva a 7cv, dunque fate voi i conti…. ( anche se molto alla buona)

Nel secondo e nel terzo settore non era molto lontana dalla Ferrari, recuperando terreno grazie al carico del corpo vettura e al bilancio aerodinamico, ma nel primo non c’era niente da fare. Aspettiamo invece Singapore, che di fatto è il circuito perfetto per la RB12, e dove verrà anche portato in pista uno step evolutivo per la PU.

Parlando di Williams invece, nel primo settore si è data molto da fare, ma come al solito senza carico le performance nel secondo e nel terzo sono andate in picchiata, piazzandola comunque grazie a quel primo settore fenomenale, davanti alle Red Bull.

Rimane l’amaro di uno degli ultimi weekend per poter puntare in alto, abbastanza sprecato, con l’arrivo dei circuiti da alto carico che sancirà un altro crollo delle performance.

Non molto bene neanche la Force India che si è ritrovata con il problema della “coperta troppo corta”, e ha preferito tirarla verso una maggior velocità in rettilineo, avendo evidentemente visto che alla fine era la soluzione migliore. La differenza rispetto alla Williams è però che il carico per i prossimi Gp lo può anche trovare.

Per il momento è tutto, ci vediamo nelle strette vie di Singapore dove carico e trazione saranno fondamentali, ciao!!!

                   GRAFICI SULLA GARA


Nell’analizzare questo grafico ricordatevi del pit stop in più della Ferrari e anche del fatto che entrambi i Mercedes hanno incominciato a “veleggiare” e a gestire i distacchi ad un certo punto.

Bernie Ecclestone vende la Formula 1

Con l’immagine di Paperon de’ Paperoni  che nuota felice nel suo deposito, abbiamo voluto scherzare, ma a quanto si apprende Berni Ecclestone ha venduto (o si appresta a farlo) la Formula 1 al gruppo americano Liberty Media

Il fine settima del Gran Premio d’Italia nel tempio della velocità di Monza è stato ricco di annunci. Da Felice Massa che saluterà il Circus a fine stagione, chiudendo la sua avventura col la Williams, a Stoffel Vandoorne  che debutterà nel mondiale a fianco di Fernando Alonso nel 2017 sulla McLaren, con Jenson Button in veste di terzo pilota/collaudatore, passando per il prolungamento del contratto tra la F1 e l’Autodromo di Monza per i prossimi tre anni, la cui firma però deve ancora essere messa nero su bianco.

“Da quello che si apprende Bernie Ecclestone avrebbe trovato un acquirente per la F1, anche se resterà a fianco della nuova proprietà. Una Formula 1 che in questo momento deve assolutamente rinnovarsi e tornare spettacolare perché il pubblico che ha invaso Monza merita decisamente di più. Bisogna rivedere le regole e il format” analizza Gian  Carlo Minardi, interpellato da www.Minardi.it “La decisione di Massa va rispettata. Ha dato tanto a questo sport ricevendo altrettanto e oggi non si vuole rimettere in discussione peggiorando il livello tecnico. Decisione che va rispettata. In casa McLaren nel 2017 avremo un Campione del Mondo in qualità di collaudatore/terzo pilota e un giovane come pilota titolare. Stoffel Vandoorne ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per fare bene, ma la sua avventura inizia con una grandissima pressione sulle spalle. Questa scelta da parte del team fa pensare che se il ragazzino non dovesse rispettare le aspettative, potrebbe subentrare Button”

La Giovane Italia che vince

A Monza, non solo Formula 1, ma tanta Italia. Per una Ferrari che conquista il terzo posto dietro alle due Mercedes, nella GP2 Series Antonio Giovinazzi ci ha regalato un altro entusiasmante successo, condito dal terzo posto nella seconda gara.

Scattato dall’ultima posizione, il portacolori di casa Prema Powerteam al debutto nella categoria che ha lanciato proprio i due campioni di casa Mercedes che si stanno giocando il Titolo di Campione del Mondo 2016, ha saputo conquistare il terzo successo stagionale dopo la doppietta firmata a Baku. Coi trentacinque punti conquistati a Monza, Giovinazzi ha scalato la classifica portandosi al secondo posto a soli dieci lunghezze dal leader. Sul podio di gara-1 sono stati ben due i tricolori a sventolare, grazie al secondo posto conquistato da Raffaele Marciello che consolida la terza posizione nel campionato. L’incredibile fine settimana dei portacolori italiani è dell’ACI Team Italia è completato dal sesto posto di Luca Ghiotto, anche lui alla prima esperienza in GP2 Series

Podio per Antonio Fuoco nell’appuntamento della GP3 Series. Col terzo posto il portacolori del team Trident conferma il secondo posto in classifica, a ventiquattro punti dal leader e due week-end in calendario.

Il tempio della velocità ha ospitato anche la tappa della Porsche Supercup col successo casalingo di Matteo Cairoli, dopo aver conquistato anche la pole position, e l’incredibile terzo posto di Mattia Drudi.

Devo fare i complimenti a tutti i nostri ragazzi. Monza è stato un fine settimana sensazionale, tra vittorie, podi e piazzamenti. Come ACI Team Italia abbiamo ben tre piloti in lotta per il titolo nei campionati di GP2 e GP3. Un bellissimo risultato per i colori italiani che meritano palcoscenici sempre più importanti” commenta Gian Carlo Minardi

F1 – GP Italia: IL PUNTO

A Monza abbiamo vissuto l’ennesimo fine settimana in cui la Mercedes ha gestito in modo magistrale ogni sessione. Nonostante le gomme Medium hanno dimostrato di avere una marcia in più. In Ferrari, per provare a tenere il passo, hanno dovuto usare le SuperSoft e Soft. Gli uomini delle frecce d’argento si possono permettere qualsiasi strategia riuscendo a dominare, con Lewis Hamilton prove libere e qualifiche, e Nico Rosberg la gara. Complice l’ennesimo errore dell’inglese in partenza, Nico è riuscito a riaprire il mondiale, vincendo il Gran Premio d’Italia. Sarà una bella lotta, anche psicologica tra i due driver. Rispetto al compagno, Hamilton soffre maggiormente quando perde il confronto.  I Commissari avranno un ruolo importantissimo, poiché senza le penalità ricevute, ora i due piloti sarebbero appaiati in classifica. Scelte non coerenti, come già successo in questa stagione, potrebbero compromettere la stagione.

Il vero vincitore di questo gran premio è, senza alcun dubbio, il pubblico di Monza che ha risposto magistralmente. Pochi altri circuiti possono regalare una scenografia come abbiamo assistito sotto il podio per salutare e festeggiare il terzo posto di Sebastian Vettel.

Una Ferrari che torna sul podio, dando il massimo e ottimizzando il potenziale. In circuiti come questi può ricostruire  il secondo posto nel mondiale, ai danni di una Red Bull che paga sul fronte della power-unit. Molto bella la partenza dei due ferraristi, complice anche l’errore di Lewis. Bisogna restare realisti poiché il divario con le Mercedes è importante contando la diversità di mescole usate.

Ora si andrà a Singapore e Maranello dovrà guardarsi dagli uomini di Horner. Molto bello il sorpasso di Ricciardo che si dimostra un animale da corsa, pulito e sempre molto professionale e incisivo. In un tracciato veloce dove la power unit fa la differenza si è rivista la Williams, anche se la Force India non vuole mollare.

F1 | Gp Italia – Presentazione

Il Gran Premio d’Italia sarà caratterizzato dalle alte temperature e la scelte delle mescole sarà importante. L’anno scorso la corsa è scivolata via con un solo pit-stop, ma la presenza delle SuperSoft potrebbe portare a maggiori soste, anche se il circuito è poco abrasivo. Molto dipenderà dalle temperature e dalle pressioni imposte dal costruttore.

Hamilton e Vettel hanno optato per 1 solo set di medium, mentre si sono tenuti più abbottonati i rispettivi compagni di box con due set ciascuno, così come Verstappen e Ricciardo. Sette le mescole di SuperSoft (a Monza per la prima volta) per Ferrari e Mercedes.

Se a Spa-Francorchamps si sono sfiorati a 350 km/h, voglio proprio vedere cosa succederà nel tempio della velocità. Bisognerà stare attenti soprattutto in ottica 2017, con dei regolamenti che porteranno ad un maggiore carico aerodinamico e a velocità ancora più elevate.

Occhio alla Mercedes. Sono quasi certo che vorranno mettere in mostra, in campo italiano e a casa della Ferrari, tutto il loro strapotere. Fino ad oggi hanno “giocato” con gli avversari, ma quanto successo in Belgio mi fa stare poco tranquillo. Grazie ad un regolamento a dir poco ridicolo, hanno omologato tre motori ad Hamilton facendogli scontare una sola penalità (è partito dal fondo dello schieramento accumulando oltre 60 posizioni di penalty) su una pista in cui i sorpassi sono possibili, chiudendo la corsa al terzo posto (grazie anche alle bandiere gialle e rosse). Cronometro alla mano, il divario tra la Mercedes e Ferrari è importante, nonostante le dichiarazioni più svariate. Al 40esimo passaggio, Hamilton marchia il miglior crono della gara in 1:51.583 con Vettel che si ferma  a 1:52.728 (35esimo giro) in un momento in cui entrambi erano in bagarre per recuperare. 1:52 per Rosberg che guidava, al comando, senza pressioni.

In casa Ferrari si dovranno guardare dai motori Renault e, soprattutto, dall’incredibile aerodinamica e telaio della Red Bull. Occhio anche alla Force India che potrebbe fare ancora bene, dopo il quarto e quinto posto belga

I primi riscontri li avremo con le prove libere del venerdì. Buon Gran Premio d’Italia a tutti.

F1 | A Monza, Mercedes pronta a sfoderare tutta la sua potenza

«Fossi un loro avversario, sarei molto preoccupato per il Gran Premio di Monza» sono le prime parole di Gian Carlo Minardi, interpellato dal sito www.Minardi.it per parlare della prestazione Mercedes in Belgio.

«Siamo all’ultimo gran premio europeo di una stagione già vinta dalla Mercedes. Fino ad oggi hanno giocato con gli avversari. A Monza, in campo italiano e a casa della Ferrari, vorranno mostrare tutto il loro potenziale. Quanto successo a Spa-Francorchamps, penso, sia solamente una prefazione» prosegue il manager faentino riferendosi alla vittoria di Rosberg, in solitaria, e alla rimonta di Hamilton che, scattato dall’ultima posizione insieme a Fernando Alonso, è risalito fino alla terza posizione supportato anche dalle situazioni favorevoli (virtual safety-car e bandiera rossa in seguito al pauroso incidente di Kevin Magnussen), sfruttate magistralmente sia da lui che dal team.

«E’ una mia personale interpretazione osservando la scelta di omologare tre motori a Lewis Hamilton, facendogli pagare un solo penalty su un circuito velocissimo, in cui si può sorpassare come Spa. Di fatto hanno reso vana la penalizzazione, grazie anche ad un regolamento che andrebbe rivisto. Il secondo indizio sono i riscontri cronometrici. A pari condizioni Lewis Hamilton ha segnato 1:51.583 (40esimo giro) contro 1:52.728 (35esimo giro) di Sebastian Vettel. 1:52 per un Nico Rosberg che controllava la corsa, al comando.»

«La Mercedes ha gestito molto bene le gomme, nonostante la polemica con la Pirelli sulle pressioni, come sottolineato da Hamilton.  A Monza gli pneumatici avranno un ruolo importante, complice l’utilizzo delle SuperSoft che potrebbero contribuire a far raggiungere velocità massime interessanti» A Spa si sono sfiorati a 350 km/h»

Arrivederci a Monza. Sarà veramente interessante vivere questo GP all’insegna di una Mercedes contro tutti e vedere che distacchi saprà infliggere agli altri Team.

F1 | Gp Belgio – PAGELLE

Nico Rosberg – 9 ha gestito molto bene il week-end e la diatriba tra Mercedes e Pirelli. In casa Mercedes hanno un vantaggio importante come dimostrano i tempi segnati dai due piloti, confrontandoli con gli avversari principali. Sono stati bravi anche a gestire le gomme visto che le scelte delle mescole erano state fatte oltre quaranta giorni prima.

Lewis Hamilton – 8,5 per la gara e il recupero. Sono in queste gare che si vede il valore sia del team, ma soprattutto del pilota. Con grande freddezza ha gestito tutte le opportunità che si sono presentate

Fernando Alonso – 8,5  quanto detto per Lewis, vale anche per lo spagnolo. Ha girato su tempi estremamente interessanti, considerando l’attuale potenziale della sua McLaren.

Daniel Ricciardo – 8 autore di una bella gara portando la Red Bull al secondo posto.

Nico Hulkenberg e Sergio Perez – 7.5 hanno raggiunto un risulto importante e impensabile che vale l’attuale quarto posto nel mondiale costruttori davanti alla Williams. Anche per Monza li vedo molto bene

Kimi Raikkonen – 6 al di la della bella qualifica, lamentarsi non serve e,soprattutto, continua a minimizzare le problematiche della vettura

Daniil Kvyat – 6 ha portato il suo week end meno peggiore delle stagione. Non è entrato in zona punti più per una questione tecnica. La Toro Rosso, in questo momento, paga la scelta del motore 2015.

Sebastian Vettel -5 non è esente da responsabilità alla prima curva, dove ha chiuso Raikkonen. Ottima partenza ma vanificata immediatamente con un errore non da quattro volte campione del mondo

Max Verstappen – 4 non puoi rovinare quanto di bello fatto il giorno prima con una gara Garibaldina e spregiudicata. Ha la compiacenza dei commissari sportivi, poiché a lui sono tollerati comportamenti che altri si sognano. A Maldonado gli avrebbero già tolto la licenza. Questi comportamenti dovranno essere oggetto di riunioni tra i piloti e i commissari. Talento indiscusso, ma va calmierato. Inoltro non trovo corretto lamentarsi in quel modo via radio poiché si rischia di influenzare le decisioni dei commissari.

F1 | Gp Belgio – Il PUNTO

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Nico Rosberg vince il Gran Premio del Belgio sull’impegnativo tracciato di Spa-Francorchamps, davanti a Daniel Ricciardo e Lewis Hamilton, scattato dall’ultima fila insieme a Fernando Alonso

Un fine settimana in recupero per la Ferrari che aveva iniziato sottotono con le prove libere. In vista delle qualifiche erano riusciti ad invertire la rotta conquistando l’intera seconda fila. Purtroppo tutto il lavoro è stato vanificato alla prima curva. I due piloti erano partiti molto bene, diversamente da Verstappen. L’irruenza dell’olandese di casa Red Bull, con un’azione al limite del regolamento, ha portato al contatto i due ferraristi, complice anche un Sebastian Vettel che ha chiuso la curva anticipatamente, vanificando il risultato finale.

Inspiegabilmente, Max Verstappen non viene mai punito dai commissari, così come succede invece ai suoi avversari. Rosberg ha subito penalty per molto meno. Non mi riferisco tanto quanto successo alla prima curva, ma soprattutto per i numerosi cambi di direzioni durante la lotta con Kimi Raikkonen e la ruotata con altri piloti. Al di la delle sue doti che sono eccezionali, mi sembra che si lamenti anche eccessivamente.

Secondo posto conquistato senza problemi da Daniel Ricciardo e dalla Red Bull che allunga in classifica sulla Ferrari. Un risultato non inaspettato, soprattutto vedendo la competitività nel T2 dove l’aerodinamica la fa da padrona. La vera sorpresa di Spa è la Force India che col quarto e quinto posto di Nico Hulkenberg e Sergio Perez scavalca la Williams in classifica (per due punti) agguantando un quarto posto.

La fortuna aiuta gli audaci. Fernando Alonso e Lewis Hamilton, scattati dall’ultima fila, hanno sfruttato tutte le occasioni che si sono presentati, dalla virtual safety-car alla bandiera rossa, ma già alla fine del primo giro erano in quattordicesima e quindicesima posizione.  I tempi segnati sul finale, soprattutto dallo spagnolo che non può contare su una macchina al pari della Mercedes, dimostrano quanta “fame” abbia ancora. Ha sfruttato tutta la sua esperienza in F1 portando la McLaren davanti alla Toro Rosso in classifica.

Tra sette giorni tutti a Monza per il Gran Premio d’Italia. Sarà anche l’ultimo appuntamento nel Vecchio Continente della stagione. Se in Belgio si sono toccate punte di 340-345 km/h non oso pensare cosa possa succedere al fondo del rettilineo.