F1 | Sorpresa Ferrari. Minardi “I team si marcano stretti”

E’ calato il sipario anche sulla secondo ed ultima sessione di test pre-stagionali sulla pista di Barcellona. Sono stati nuovamente quattro giorni molto difficili da interpretare in cui è evidente che i team si stanno marcando, senza svelare tutte le carte. Dopo il record segnato ieri da Sebastian Vettel (1’19”0), oggi è toccato a Kimi Raikkonen abbassare ulteriormente l’asticella fermando il cronometro a 1’18”634.

I risultati ottenuti dalla Ferrari sono incoraggianti, ma la verità sulle forze in campo emergerà solamente in Australia poiché le simulazioni parlano di tempi ancora più bassi. Lauda ed Hamilton si dicono stupiti della SF70H, ma ho l’impressione che la Mercedes nasconda qualcosa all’interno del cilindro. Visti i numerosi chilometri percorsi i motorizzati Ferrari e Mercedes possono dormire sonni sereni. Quando si raggiunge l’affidabilità si lavora più serenamente, potendosi concentrare sullo sviluppo della vettura. Bisogna lavorare step by step e non avere fretta. A Maranello c’è una squadra giovane che sta dimostrando di saper lavorare bene.

Situazione diametralmente opposta in casa McLaren. Sono esterrefatto dalla clamorosa debacle Honda. Non capisco come possano uscire da una situazione così tragica. Fernando Alonso ha già dato segnali forti di nervosismo. Non potrebbe essere diversamente quando sul rettilineo ti mancano 30 km/h. Diventa impossibile confrontarsi con gli altri.

Sono rimasto sorpreso anche dalla Renault. Hanno voluto fare tutto nuovo, anziché sviluppare quanto fatto negli anni precedenti, presentandosi in pista con problemi di affidabilità che si sono ripercorsi anche sui risultati di Red Bull e Toro Rosso, che sono però riusciti a chiudere la sessione alle spalle della Ferrari.

Tra quindici giorni sarà mondiale vero.

F1 | Da domani si torna in pista. Minardi “la Ferrari non eroga il 100% della potenza”

Siamo alla vigilia dell’ultima settima di test prima di volare per l’Australia. I primi quattro giorni di test hanno evidenziato diversi problemi in casa Renault e Honda, regalandoci una Ferrari in spolvero in grado di tener testa alla Mercedes.

Leggendo i tempi però qualcosa non torna. In virtù del cambio del regolamento, la FIA aveva diramato un comunicato legato all’importanza di adeguare i circuiti sotto l’aspetto della sicurezza poiché le simulazioni parlavano di monoposto 2017 più veloci di 4-5” rispetto alla stagione precedente. Ad oggi però siamo lontani da quei limiti. Solamente Mercedes e Ferrari hanno abbattuto il muro del 1’20” fermando il cronometro in 1’19”705 (Bottas) e 1’19”952 (Vettel). Rispetto al miglior tempo del finlandese, Hamilton potrà limare alcuni decimi, ma siamo davanti ad una situazione non facile da interpretare.

Si può presumere che qualcuno abbia giocato a carte coperte, non mostrando il vero potenziale. Stando alle simulazioni, Barcellona è una pista da 1’17”.

Da quanto si apprende, per il momento Renault e Honda non possono erogare tutti i regimi della power-unit per evitare rotture. I giapponesi si sono avventurati in un progetto completamente nuovo ottenendo, almeno sulla carta, più potenza senza però riuscire a riprodurli in pista. La stessa Ferrari non avrebbe erogato il 100% della potenza. Non sappiamo se per tattica o per problemi di sviluppo. Non dimentichiamoci che non è dato sapere il quantitativo di benzina a bordo delle vetture. Mercedes avrebbe potuto scendere in pista con un grande quantitativo.

Aspettiamo di vedere i prossimi quattro giorni, ma a Melbourne potrebbero esserci sorprese.

F1 | Cala il sipario a Barcellona. Minardi “Presto per fare valutazioni. Non sappiamo il quantitativo di benzina”

E’ calato il sole anche sull’ultima giornata di test a Barcellona. La prima sessione va in archivio con la migliore prestazione firmata da Kimi Raikkonen su Ferrari SF70H. Un ultimo giorno caratterizzato dalla pista bagnata artificialmente al mattina per valutare il comportamento delle gomme da bagnato e intermedie Pirelli, tornando poi alle slick nel pomeriggio.

Una sessione difficile da valutare poiché la pista si è asciugata velocemente, vanificando di fatto l’evoluzione e il grip della pista, oltre  ad aver abbassato la temperatura dell’asfalto e alterando i riscontri del pomeriggio coi piloti scesi in pista con mescole ultra soft, super soft e soft.

Troppo presto per valutare le forze in campo

In questo momento è troppo presto fare delle valutazioni sulle forze in campo, nonostante ci siano a disposizione solamente più quattro giorni prima di partire per Melbourne. Si tornerà in pista a partire da martedì. Grazie ai colori della Pirelli sappiamo il tipo di mescole, ma manca un dato fondamentale: il quantitativo di benzina a bordo delle vetture

L’affidabilità

Al momento, l’unico dato su cui ci si può basare è l’affidabilità. I numerosi chilometri percorsi da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sono un bel biglietto da visita per la SF70H, così come per la W08 di Hamilton e Bottas. Proprio nei minuti finali della sessione di ieri Seb ha accusato un problema sulla Ferrari, mentre questa mattina è toccato ad Hamilton restare parcheggiato ai box per un problema di natura elettrica sulla sua Mercedes. Renault, e in particolare Honda, hanno lottano con qualche problema di troppo. I transalpini, da quanto si apprende dalle parole dei piloti Red Bull, non avrebbero ancora spinto al massimo i regimi della loro power-unit.

Pirelli pronta a modificare la mescola

Nonostante i giudizi positivi dei piloti, Il direttore di Pirelli Motorsport Paul Hembery, ha annunciato che verrà modificata la mescole delle gomme da bagnato, in particolare le intermedie, poiché soggette ad un degrado notevole. La decisione è arrivata alla fine della sessione a Barcellona con pista bagnata artificialmente. Si pensa di creare una situazione per cui si potranno avere due tipi di composti per le gomme da bagnato: uno per le piste più calde e uno per quelle come Silverstone e Spa dove è sempre molto più fresco

F1 | Test, Ferrari e Mercedes sotto il muro del 1’20” Domani si chiude la prima sessione

Anche nel terzo giorno di test collettivi sulla pista di Barcellona prosegue il testa a testa tra Mercedes e Ferrari che abbattono il muro del 1’20, fermando il cronometro a 1’19”705 e 1’19”952. Poco più di 2 dec di vantaggio per Valteri Bottas (con mescola supersoft) che si piazza al comando della classifica con la sua W08, davanti alla SF70H portata in pista oggi da Sebastian Vettel (mescola soft) e alla Red bull di Daniel Ricciardo (1’21”153)

Nei minuti finale la Ferrari si ferma sulla griglia di partenza, dopo aver inanellato comunque 139 passaggi. La Mercedes si dimostra ancora una volta stacanovista con 170 tornate, suddivise ancora una volta tra Lewis Hamilton (95) e Valtteri Bottas (75) che si sono alternati al volante.

Un problema agli scarichi della RB13 ha tenuto fermo ai box per parecchio tempo Daniel Ricciardo che ha concluso la sessione con 70 giri all’attivo. Due in più (72) per Fernando Alonso che si piazza la decimo posto, alle spalle di Lance Stroll (98 giri) protagonista di un fuori pista terminato contro le protezioni. Quasi cento passaggi anche per la Renault con Palmer ed Hulkenberg

Per l’ultimo giorno la pista del Montmelò sarà bagnata artificialmente per dare la possibilità a team e piloti di provare i cinturato Pirelli verde (intermedie) e blu (wet). Rivedremo in pista coi colori della Sauber l’alfiere ACI team Italia Antonio Giovinazzi

F1 | Passo importante di Liberty Media verso i tifosi

Cambio di rotta da parte di Liberty Media, la nuova proprietà della Formula 1, che durante la prima quattro giorni di test in corso sulla pista di Barcellona  ha concesso il nulla osta a team e piloti di pubblicare brevi video all’interno dei rispettivi social. Operazione assolutamente vietata dalla FOM in precedenza.

Un piccolo passo (ma molto importante) di apertura verso non solo le nuove tecnologie di comunicazioni, ma anche verso tutti gli appassionati che potranno vivere da vicino alcuni brevi istanti delle operazioni svolte all’interno del box e pit-line.

Le scuderie non si sono fatte trovare impreparate…

F1 | Ferrari e Mercedes promosse, Honda e Renault rimandate

È calato il sipario anche sulla seconda giornata di test sulla pista di Barcellona che ha visto svettare la Ferrari di Kimi Raikkonen, davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton e alla Red Bull di Max Verstappen anche se non è ancora il momento di valutare i tempi poiché non sappiamo il quantitativo di benzina a bordo.

Sul fronte dell’affidabilità Ferrari e Mercedes sono partite col piede giusto, diversamente da Honda e Renault. Da quanto si può intuire e interpretare dalle parole di Ricciardo e Verstappen il motore Renault non sta girando al massimo dei regimi, proprio per evitare spiacevoli inconvenienti che rallenterebbero anche lo sviluppo della vettura. Stando così le cose la vettura di Maranello potrebbe essere l’antagonista dei campioni del mondo.

Debutto non facile per Antonio Giovinazzi al volante della Sauber. L’alfiere dell’ACI Team Italia e terzo pilota Ferrari ha  dovuto farei conti con un problema sulla power-unit dopo appena due giri. Nel pomeriggio i meccanici lo hanno riportato in pista dandogli la possibilità di completare 66 tornate e vincere la svida col compagno di box.

In casa Williams Lance Stroll è stato protagonista di un innocuo fuori pista  che gli è costato però la rottura dell’alta anteriore e l’interruzione del lavoro. Un campanello d’allarme per queste ali che potrebbero creare problemi durante la stagione vista la fragilità

Credo che giovedì, in occasione dell’ultimo giorno di questa prima tornata di test, potremo avere un assaggio del livello delle vetture. Già ora i tempi si stanno abbassando velocemente con riscontri cronometrici più veloci di oltre 1” rispetto al 2016.

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F1 | Mercedes e Ferrari dettano il passo nel primo giorno a Barcellona

A Barcellona si è alzato il sipario sulla stagione 2017 di Formula  1 con la prima giornata di test pre-stagionale.

Un primo giorni di scuola da analizzare sotto l’aspetto dell’affidabilità con Mercedes e Ferrari per il momento promosse. Bottas ed Hamilton si sono alternati al volante della W08 coprendo 152 tornate contro le 125 di Sebastian Vettel con la Ferrari SF70H. Nonostante sia stata battuta la pole position 2016 per il momento i tempi restano lontano dalle aspettative e dalle simulazioni, ma siamo solamente all’inizio di una nuova era che ci ha regalato vetture più accattivanti con soluzioni tecniche interessanti. In casa Toro Rosso hanno interpretato molto bene la sospensione della Mercedes.

Positivo anche l’avvio della Williams, in pista con Felipe Massa, mentre è più difficile interpretare il potenziale della Red Bull. Qualche problema di affidabilità in casa McLaren-Honda che nella mattinata ha sostituito una power-unit, ma nel pomeriggio Alonso è riuscito a recuperare in parte il tempo perso.

Per i nostri colori c’è sicuramente grande attesa per il debutto dell’alfiere dell’ACI Team Italia, Antonio Giovinazzi, che sarà al volante della Sauber.

F1 | Antonio Giovinazzi a Barcellona con Sauber. Minardi «Occasione importante»

Sulla pista di Barcellona, teatro della prima quattro giorni di test pre-stagionali che scatterà lunedì 27, al fianco di Marcus Ericsson ci sarà Antonio Giovinazzi. Il terzo pilota della Ferrari e portacolori dell’ACI team Italia, dopo le uscite a Fiorano al volante della SF15-T, avrà l’occasione di saggiare le caratteristiche della Sauber C36-Ferrari prendendo il posto dell’infortunato Pascal Wehrlein.

Un occasione molto importante in cui dovrà confermare le sue ottime capacità di guida e quanto ha saputo già farci vedere in tutti questi anni al volante delle monoposto nelle categorie propedeutiche. Speriamo possa essere supportato dal team e dall’affidabilità della vettura.

F1 | Mercedes, Hamilton contrario a condividere la telemetria. Minardi «Decisione assurda»

In attesa della presentazione di giovedì 23 febbraio, in casa Mercedes sono le dichiarazioni di Lewis Hamilton a tenere banco. Il tre volte campione del mondo britannico si è detto contrario a condividere i dati della propria telemetria con Valtteri Bottas, il new team-mate chiamato a sostituire Nico Rosberg.

Una decisione e un atteggiamento che trovo assurdo e non posso condividere, poiché va contro al proprio team. Come già successo l’anno scorso, uno dei piloti più pagati in F1, denigra il lavoro e le decisioni del suo datore di lavoro che lo sta portando nell’olimpo di questo sport. Parliamo di un team che ha saputo mettere a segno 51 vittorie su 59 gran premi. Per Niki Lauda e Toto Wolff l’obbiettivo del titolo costruttori è prioritario, come trovo improbabile che gli ingegneri delle due macchine non confrontino i dati raccolti in pista. Siamo davanti ad una stagione complicata oggetto di un cambio regolamentare importante. Proprio per questo la politica del team è prioritaria sul singolo.

Dopo il forfait di Nico Rosberg, la Mercedes si è trovata obbligata a sposare la causa Hamilton, a cui è stato affiancato il finlandese con un contratto a “termine” (un anno con possibilità di rinnovo). Diversamente la storia sarebbe stata diversa.

Non ho mai avuto la possibilità di collaborare con delle star, ma all’interno del Minardi Team si lavorava insieme al fine di ottimizzare e migliorare il materiale a disposizione. Tutto era finalizzato al risultato.

Pirelli110 | Minardi “Raggiunti traguardi importanti insieme”

Il Museo dell’Automobile di Torino ha fatto da cornice ai festeggiamenti per i 110 anni nelle competizioni sportive marchiate Pirelli. Un debutto con vittoria nella Pechino-Parigi targato 1907. Voglio fare i miei più sinceri auguri di buon compleanno a tutto il marchio Pirelli augurandogli altri 110 anni ricchi di successi. Parliamo di un fornitore storico. Le corse sono nate con loro e lo sviluppo dei pneumatici è cresciuto con le corse. E’ stato un reciproco scambio di informazioni e tecnologia.

La mia prima collaborazione al fianco di Pirelli risale alla stagione di Formula 3 (1974) quando il Minardi Team portò al debutto le gomme slick progettate dall’ingegnere Mario Mezzanotte insieme al suo vice Turchetti, proseguendo poi l’avventura anche in Formula 2 dove ci togliemmo diverse soddisfazioni come la vittoria a Misano e la pole position di Michele Alboreto a Pau.

Dopo le due stagioni di esordio nel mondiale di F1 (1985 e 1986) targate Pirelli, le strade si sono riunite nuovamente nel 1989 e 1990. Grazie ad un nulla osta concesso dalla Good Year, iniziammo lo sviluppo delle gomme a fine ’88. Fu un’esperienza importante. Partecipare al battesimo di una nuova gomma è estremamente importante e team e piloti hanno dei grossi benefici. All’Estoril, durante una sola giornata di prova, Martini testò la bellezza di 30 set da qualifica segnando anche il record della pista (1:13.100). Proprio grazie a questi tour-de-force, Pirelli raggiunse ottimi risultati in qualifica. Nel 1989 conquistammo il terzo posto ad Adelaide alle spalle di Senna e Mansel e nel ’90 la prima fila del g.p di Phoenix con Martini.

Oggi siamo di fronte ad una stagione difficile in cui le gomme saranno un termometro (nel bene e nel male) importante. Parliamo della modifica più importante nel regolamento 2017

F1 | Chiacchiere da bar

Nonostante i teli sulle nuove monoposto non siano ancora caduti (si inizierà il 20 febbraio) e non siano ancora scese in pista per i primi test pre-stagionali (la prima sessione è in calendario dal 27 febbraio al 2 marzo sul tracciato di Montmelò) dalle factory trapela un certo nervosismo, ad eccezione della sola Mercedes.

Se a Brackley si dorme sonni tranquilli essendo già pronti per la presentazione del prossimo 23 Febbraio e per la prima sessione di test forti degli ottimi riscontri ricevuti dal simulatore e dal rispetto del programma per l’assemblaggio delle vetture affidate da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas,  in tutte le altre factory si contano importanti ritardi oltre alla difficoltà di analizzare e confrontare i dati con gli anni passati. La scuderia di Maranello svelerà la nuova arma di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen venerdì 24 febbraio a Fiorano, ma a quanto emerge gli ingegneri sarebbero già al lavoro su una versione B da far esordire con l’arrivo del mondiale in Europa,  non essendo soddisfatti dei risultati ottenuti in galleria del vento e al simulatore. Tutto questo crea del nervosismo.

Andrei cauto prima di suonare il de profundis e fasciarsi la testa. All’interno dei pub si rumoreggia e i telefonini sono molto caldi. Aspettiamo i riscontri del primo turno a Barcellona.

Così come sostenuto da Lauda, sono convinto che le scuderie giocheranno a carte scoperte fin dalle prime giornate di test avendo un riscontro delle forze in campo, con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di informazioni, per poter sviluppare e modificare le vetture in vista dei primi gran premi

Non dimentichiamoci che siamo in attesa di una risposta da parte della FIA sull’interpretazione regolamentari e sui progetti della nuova proprietà.

F1 | La McLaren fa luce sulla ristrutturazione. Minardi «Programma che condivido»

Nei giorni passati vi ho raccontato le mie deduzioni sulla situazione all’interno del team McLaren, a seguito dell’uscita del CEO Jost Capito e del team manager David Redding (con destinazione di quest’ultimo verso la Williams) unito alla possibile collaborazione col costruttore bavarese BMW anche sul fronte Formula 1 per la fornitura delle prossime Power-Unit.

A seguito di queste mie considerazioni ho avuto un contatto con la Factory di Woking che, mi ha fatto conoscere, attraverso le parole del team Principal Éric Boullier come si sta evolvendo la ristrutturazione del Team, lasciandomi favorevolmente impressionato.

Di seguito vi riporto le parole di Boullier.
A Dave Redding è stata offerta l’occasione con un’altra squadra, e non abbiamo volute metterci in mezzo. Non dimentichiamo che Dave è stato alla McLaren per 17 anni. Il suo posto sarà preso da Paul James (già capo meccanico McLaren)

Il ruolo lasciato libero da Paul James sarà affidato a Kari [Lammenranta] – ex numero uno meccanico sulla vettura di Fernando – che sara’ il nostro nuovo capo meccanico

Andrea Stella continuerà il suo ruolo di supervisore degli ingegneri di pista, e la sua funzione si espanderà ad occuparsi del rapporto sportivo della squadra con la FIA”

Éric Boullier prosegue sottolineando “Quando abbiamo capito che Dave sarebbe partito, siamo stati in grado di reclutare interamente dall’interno della squadra. Per molto tempo abbiamo lavorato duramente per incoraggiare lo studio della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica all’interno di scuole locali, e per sostenere l’apprendistato e tesi di laurea al fine di introdurre i migliori giovani talenti in McLaren.”

Un programma che condivido, perché coincide col pensiero targato Minardi ovvero far crescere gli uomini già all’interno del team e, al tempo stesso, collaborare con le Università per portare i migliori giovani all’interno della struttura nel contempo generare fidelizzazione verso l’Azienda. Così facendo si può costruire lo zoccolo duro della scuderia, creando le condizioni migliori per riaprire un nuovo ciclo vincente.

Con l’uscita di Ron Dennis, il nuovo direttore generale Zak Brown – abile uomo di marketing – avrà il compito di ridisegnare la McLaren e in un’intervista rilasciata al portale statunitense Roundandtrack, ha messo le mani avanti sulle prospettive di successo nel 2017 “Non credo che vinceremo un gran premio quest’anno” Ogni ristrutturazione richiede tempo.

Ringrazio l’intera struttura della Factory, a cui faccio un grande in bocca al lupo per la prossima presentazione (24 febbraio) e l’imminente stagione 2017.

F1 | Jost Capito e David Redding lasciano Woking. Minardi «La F1 non può perdere anche McLaren”

E’ una McLaren che continua a perdere pedine importanti, mentre si avvicinano inesorabilmente i giorni della presentazione e dei primi test ufficiali sulla pista di Barcellona. Dopo l’allontanamento di Ron Dennis sul finire dell’anno scorso, il CEO Jost Capito  e il team manager David Redding si sono lasciati alle spalle la factory di Woking.

Segnali sinonimo di sfacelo all’interno di un team glorioso, simbolo della Formula 1, che sta vivendo un importante passaggio di competenze e proprietà. Jos Capito poteva essere una figura importante visto il suo passato. L’abbandono, unito a quello del team manager, ci raccontano momenti di tensione all’interno della scuderia. Nei giorni scorsi avevamo ventilato la possibilità di un accordo tra McLaren e BMW anche sul fronte del Circus, smentito dalla stessa casa bavarese. Si era aperto certamente uno spiraglio, chiuso proprio per il caos che sta regnando all’interno del team.

In questo momento la Formula 1 non può permettersi di perdere una scuderia come McLaren. Un tempo c’era un abile burattinaio che sapeva muovere molto bene i fili. Ora Liberty Media è chiamata ad un compito delicato.

Il 2017 sarà un anno delicato per la McLaren, ma soprattutto per la Honda. I test invernali ci potranno dare le prime risposte, poiché non ho molta fiducia nella continuità del costruttore nipponico.