F1 | GP Azerbaijan, Vince Ricciardo davanti a Bottas. Minardi “Circuito inadatto alla F1. Decisioni dei commissari non oggettive”

Su un circuito inadatto ad ospitare un gran premio di Formula 1, gli errori dei piloti e l’impreparazione dei commissari di percorso hanno reso spettacolare una corsa fino all’ultima curva dell’ultimo giro, tra safety-car e bandiere rosse, come dimostra una classifica che ha visto al primo e secondo posto due piloti che ad inizia gara si trovavano in fondo.

I commissari sportivi hanno giustamente penalizzato la reazione di Sebastian Vettel che ha colpito Lewis Hamilton, frutto però di un errore voluto da parte del britannico che a mio parere non ha rispettato il regolamento rallentando eccessivamente al momento della ripartenza della corsa dopo la safety-car. Dalle riprese in tv la distanza tra la sua Mercedes e la vettura di sicurezza mi sembrava decisamente superiore alle dieci macchine previste. Considerando anche il problema a Lewis, lo stop and go di dieci secondi è stato fatale al tedesco della Ferrari che si porta a casa un risultato comunque prezioso in ottica campionato poiché è riuscito a stare davanti al diretto avversario su una pista decisamente favorevole ai motori Mercedes come hanno dimostrato le prestazioni di Force India e Williams.

La Ferrari, e Sebastian Vettel, dovranno essere abili a battere la concorrenza anche sul lato psicologico, tallone d’Achille di Hamilton, soprattutto su quei circuiti in cui la Mercedes si dimostrerà superiore dal lato tecnico, come in questo weekend. Il risultato della qualifica parla da se.

Degno di nota il terzo posto di Lance Stroll che fino agli ultimi metri ha assaporato il profumo della seconda posizione. Un risultato comunque importantissimo per un pilota che è stato bersagliato da numerose critiche e che in una gara difficile non ha commesso errori. Si tratta di un risultato importante anche per i colori italiani poiché il canadese è partito proprio dalla Campionato Italiano di Formula 4.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP Azerbaijan, Minardi “Pista adattata al propulsore Mercedes. Ferrari dovrà limitare i danni”

Per il secondo anno la Formula 1 arriva a Baku per il Gran Premio di Azerbaijan, su una pista decisamente anomala. I suoi 6 chilometri di asfalto la rendono il secondo circuito più lungo del mondiale la cui carreggiata passa da 12 a 7 metri, con passaggi molto impegnativi come le curve 8,9 e 10 (zona del castello). E’ presente anche il rettilineo più lungo del mondiale ( oltre 2 Km) in cui si raggiungeranno velocità elevatissime, terreno fertile per il propulsore Mercedes. L’anno scorso Sebastian Vettel è riuscito a inserire al sua Ferrari alle spalle del vincitore Nico Rosberg, sfruttando il momento di nervosismo di Lewis Hamilton. Probabilmente saranno battuti i record, sia in qualifica che in gara, della passata stagione.

Proprio per le sue caratteristiche , il tracciato è favorevole alla compagine tedesca e Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen dovranno cercare di ridurre al minimo i danni. In un campionato che si sta dimostrando altamente combattuto dovranno cercare di sfruttare al meglio ogni indecisione degli avversari, sia sul lato tecnico che della strategia.

Il lungo rettilineo che immette sul rettilineo finale potrebbe diventare un nuovo teatro di qualche team-radio di Fernando Alonso, nonostante gli sforzi della Honda di rassicurare tifosi, appassionati e addetti ai lavori. La situazione purtroppo non è piacevole e voci parlano di un piano B da parte della McLaren, anche se non di facile attuazione poiché i giapponesi non sono solamente dei partner tecnici, ma anche finanziari.

Occhio agli outsider, con la Force India in prima linea. Perez ed Ocon potrebbero ripetere l’exploit di Montreal. La Red Bull invece potrebbe pagare dazio principalmente per colpa del motore transalpino.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Canada, IL PUNTO di Minardi “Mercedes imprendibile, ma risultato favorevole a Vettel”

Come avevamo anticipato, Montreal si è confermata terra fertile per la Mercedes che ha dominato la scena firmando pole position, vittoria e giro più veloce con Lewis Hamilton nonché la prima doppietta stagione. Il campione britannico ci ha messo molto del suo talento nella 65esima pole, mettendo tra la sua macchina e quella del compagno di box oltre cinque decimi di secondo.

Un gran premio estremamente difficile da decifrare soprattutto in casa Ferrari, anche se il quarto posto di Vettel è sicuramente importante in ottica mondiale poiché nonostante la debacle ha limitato i danni nei confronti del diretto avversario che a Montecarlo (in un weekend altrettanto non facile) non era riuscito ad andare oltre ad un settimo posto. In un campionato così tirato questi risultati possono diventare fondamentali. Una gara che è partita subito in salita per il tedesco, costretto a sostituire l’ala anteriore e correre in rimonta, lottando a quanto pare con un fondo della vettura non perfetto. Problemi ancora da accertare hanno rallentato la corsa di Kimi Raikkonen anche se in certi momenti non è riuscito ad esprimere un ritmo costante.

Molto bravo Daniel Ricciardo. Da professionista si è fatto nuovamente trovare pronto portando a casa un terzo posto. Peccato per Verstappen, autore di una partenza fantastica. Purtroppo l’affidabilità gli è stata fatale. Questo risultato ci conferma quanto la Red Bull sia un team da non sottovalutare e che nella seconda parte della stagione potrà essere il termometro del campionato.

Inspiegabile la condotta in casa Force India. Sergio Perez non ha ascoltato un ordine di scuderia in favore del compagno che in quel momento era più veloce. In un momento di mercato questa azione non gioca in favore del messicano che poteva ambire al sedile in un top team.

Finalmente un gesto fuori programma anche in Formula 1, con Fernando Alonso che fa irruzione in mezzo al pubblico in tribuna. Ha sfogato l’adrenalina del ritiro a due giri dalla bandiera a scacchi salutando il pubblico canadese che lo ha osannato per tutto il weekend. Non è più un segreto che in casa McLaren si stia lavorando per una soluzione “b” sul fronte motore, anche se non di facile soluzione poiché Honda è anche uno sponsor.

Gian Carlo Minardi

F1 | Robert Kubica torna a guidare una F1. Minardi “Spero di rivederlo primo attore”

Sono le notizie che fanno bene allo sport e alla Formula 1. Robert Kubica è tornato al volante di una monoposto di Formula 1, a distanza di oltre sei anni da quel terribile 6 febbraio 2011 quando il polacco uscì di strada durante il rally di Andora andando a sbattere con la Skoda Fabia.

Sono state ben 115 le tornate messe a segno da Robert, al volante della Renault E20 del 2012 sul circuito di Valencia. A 32 anni gli auguro di poter tornare nel Circus come primo attore, per poter riprendere quel cammino che ha appassionato tantissimi fans. Con caparbietà e testardaggine è riuscito a tornare al volante di una monoposto con prestazioni importanti.

Oggi la F1 ha bisogno di personaggi mediatici e Robert è uno di loro grazie alla sua schiettezza, sincerità e velocità. Questo test è stato anche una bella mossa promozionale per l’intero ambiente. Come ho già avuto modo di sottolineare più volte la Formula 1 deve trovare un punto di contatto coi suoi tifosi. Non può continuare a restare chiusa dentro dei bunker chiamati motor-home.

Questo sport, per garantirsi un futuro, deve guadagnarsi il ricambio generazione anche degli appassionati, che lo si ottiene attraverso le nuove leve di piloti e coi personaggi. Il risultato in termini di afflusso dell’Historic Minardi Day è la conferma di quanto sia grande la voglia da parte degli appassionati di motorsport e tifosi di F1 di toccare con mano e vedere da vicino le macchine e i suoi protagonisti, entrando all’interno dei box per incontrare piloti, meccanici e ingegneri o anche solo per osservare le vetture smontate o pronte ad entrare in pista.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Canada, Minardi “Mercedes favorita, ma la Ferrari va forte”

La Formula 1 arriva nel salotto di Gilles Villeneuve. Montreal, un circuito che per le sue caratteristiche lo considero spartiacque. Se la Ferrari dovesse uscire indenne dalla trasferta di Montreal può iniziare a pensare in grande.

Una Ferrari che in questi primi appuntamenti ha dimostrato di sapersi adattare alle varie condizioni, anche se la Mercedes parte avvantaggiata. Parliamo di una pista con rettilinei veloci e importanti frenate dove il motore e i consumi hanno un ruolo prioritario. Hamilton e Bottas potranno contare sui due bottoni magici. Diversamente da quanto successo a Montecarlo, il passo lungo non sarà un problema.

Si va a correre in una pista che risente di repentini cambi climatici in cui la safety-car ha un’alta percentuale di intervento. I muretti sono vicini e un errore può essere pagato pesantemente. Facilmente il record della passata stagione sarà battuto. In qualifica i piloti potrebbero scendere sotto il muro del 1’10”

Sul fronte dei pneumatici i due top team hanno fatto scelte lievemente diverse con 9 set ultrasoft per Vettel e Raikkonen, contro gli otto di Hamilton e Bottas.

Dopo il positivo weekend nel principato concluso col podio di Ricciardo, la Red Bull potrebbe tornare alle spalle di Ferrari e Mercedes. La crescita telaistica non è supportata dalla motorizzazione Renault (a volte ho l’impressione che il costruttore transalpino non fornisca lo stesso motore a Renault e Red Bull), anche se su alcuni circuiti saranno il termometro di questo campionato.

Ci aspetta un weekend e un gran premio con caratteristiche molto differenti da quanto abbiamo assistito fino a questo momento.

Buon gran premio a tutti

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Nervosismo in casa Mercedes, ma occhio al Canada”

Il Gran Premio di Montecarlo, sesta tappa del mondiale di Formula 1, nonostante la sua particolarità – chiamarlo circuito è quasi un’eresia – ci ha dato indicazioni interessanti sul potenziale tecnico delle monoposto.

Parliamo di un tracciato in cui la power-unit ha un ruolo minore rispetto alla maggior parte delle realtà in calendario, rispetto a telaio e, soprattutto, all’abilità del pilota. Proprio sotto questo aspetto è sempre spettacolare vedere questi ragazzi sfrecciare a 300 km/h, sfiorando. Tutti si meritano un grande applauso

Ferrari SF70H – Doppietta importante
La doppietta messa a segno da Vettel e Raikkonen è stato un esame importante poiché da diversi anni la Ferrari non riusciva ad imporsi a Montecarlo. Un risultato di buon auspicio per il proseguo della stagione, anche se ci saranno molti gran premi dove la Mercedes tornerà in auge (vedi Montreal). La Ferrari deve proseguire su questa strada cercando di evitare diatribe interne per puntare al titolo costruttori (alla loro portata) e al piloti. Sarà importante gestire il vantaggio in classifica in virtù di possibili penalty dovute alla sostituzione dei componenti della PU.

Mercedes W08 – Nervosismo all’interno del team
Tra le stradine del principato Hamilton e Bottas hanno pagato il dazio più pesante. Fuori dal podio con entrambi i suoi piloti. La W08 ha pagato il passo lungo. Si respira un certo nervosismo all’interno dei box che li porta a commettere errori di strategia. Lo stesso Hamilton, in queste situazioni, va nel pallone come già successo nella passata stagione. Tra poco più di una settimana, a Montreal, potremo vedere una Mercedes completamente diversa e in piena lotta, sia per il doppio overboost sia per le caratteristiche del tracciato canadese: circuito di motore e freni. Il queste situazioni il passo lungo potrebbe essere un vantaggio. Inoltre non avremo temperature così alte come nel principato.

McLaren MCL-32 – C’è del buono nel progetto
Si è rivista anche la McLaren a dimostrazione che il problema il telaio non è un disastro completo. Jenson Button e Stoffel Vandoorne erano riusciti a conquistare la Q3, ma in gara entrambi sono caduti in errori fatali. Il belga era anche in zona punti, prima del ritiro. Fernando Alonso, che ha compiuto una 500 Miglia di Indianapolis eccezionale nonostante il ritiro per rottura del propulsore Honda, ancora una volta ha sbagliato le tempistiche delle sue scelte. A Montecarlo avrebbe certamente fatto la differenza conquistando punti importanti per il suo team.

Red Bull RB13 – Aspettando Ungheria e Singapore
Weekend positivo anche per la Red Bull che deve fare i conti con una power unit non all’altezza di Ferrari e Mercedes. A Montecarlo il telaio, e i piloti, hanno fatto la differenza. Se con Verstappen la strategia non è stata perfetta, il muretto si è riscattata con Ricciardo (dopo l’errore 2016). Restando più a lungo in pista, l’australiano è riuscito a sopravanzare il finlandese di casa Mercedes e il compagno di box. Ci potrebbero essere altri circuiti a loro favorevoli come Ungheria e Singapore. In Canada dovranno fare attenzione all’impianto frenante che si è dimostrato uno dei loro talloni d’Achille.

Toro Rosso STR12 – Bravo Carlos!
In particolare è lo spagnolo Carlos Sainz ad essersi messo in evidenza fin dalle qualifiche, portando la sua STR12 in terza fila alle spalle della vettura maggiore RB. Da alcuni gran premio lo spagnolo riesce a stare a ridossi dei big e sta portando avanti un bel campionato. Col sesto posto ha portato al team punti importanti in ottica campionato, confermandosi al quinto posto davanti alla Williams. Peccato per l’ingenuità di Kvyat. Potevano essere altri due punti pesanti per la scuderia.

Gian Carlo Minardi

Indy500 | Minardi “Chapeau Nando! Ma anche questa volta la scelta non è stata azzeccata”

Nonostante il ritiro, Fernando Alonso esce a testa alta dalla 500 Miglia di Indianapolis. E’ stato il vero protagonista dell’intera edizione dando l’impressione di essere un veterano di questa fantastica gara. Fino a venti giri dalla fine era in lotta con Sato, che si è aggiudicato la 101esima edizione. Chapeau!

Ha dimostrato, anche se non ne aveva bisogno, di essere un vero fenomeno e un pilota sempre vincente soprattutto se gli si da la possibilità di lottare per le posizioni di vertice. E’ un peccato mortale non vederlo in lotta insieme ai piloti Ferrari e Mercedes.

Le scelte sbagliate però lo stanno perseguitando poiché anche in questa occasione il tempismo non è stato dei migliori. E’ mancato in un gran premio in cui avrebbe potuto fare veramente la differenza, vedendo le performance di Button e Vandoorne tra le stradine del principato a dimostrazione che la McLaren non è un disastro sotto l’aspetto telaistico. Sono certo che Nando non avrebbe commesso gli errori dei suoi colleghi di Woking.

Ora ti aspettiamo a Montrel

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Montecarlo, Minardi “Ottimo Vettel. Strategie determinanti”

Un Gran premio di Montecarlo all’insegna della Ferrari. Dopo aver conquistato la prima fila in qualifica si sono portati a casa anche una fantastica, quanto importante, doppietta in ottica mondiale. Un risultato che farà sicuramente morale, portandoli in vetta in entrambe le classifiche. Un weekend in cui tutti i record sono stati battuti. E’ incredibile vedere questi ragazzi sfrecciare tra le stradine del principato sfiorando i guard-rail.

Sebastian Vettel è stato bravissimo in tutte le fasi della corsa. Si merita un 10 pieno. Nel primo stint è stato in scia al compagno conservando al meglio le gomme, facendo poi la differenza nei momenti cruciali con giri-capolavori prima del suo pit stop e alla ripartenza dopo la safety-car in seguito all’incidente tra Button e Wherlein.

E’ stato un gran premio con pochi sorpassi, come da tradizione, in cui le strategie hanno avuto un ruolo importante. Col pit-stop di Max Verstappen la Red Bull ha commesso l’ennesimo errore di strategia, facendo cadere anche in tentazione la Mercedes con Bottas che ha concluso la corsa fuori dal podio e alle spalle di Daniel Ricciardo. Restando in pista più a lungo, Vettel e Ricciardo hanno avuto la meglio sui rispettivi compagni di box.

In ottica mondiale è importante che abbia vinto Sebastian, sia considerando il settimo posto di Lewis Hamilton sia per le possibili penalità che potrebbero arrivare in seguito alla sostituzione dei componenti della power-unit da qui alla fine della stagione.

Molto bravo anche Carlos Sainz, sesto con la Toro Rosso. Lo spagnolo si conferma a ridosso dei big, girando su tempo costanti per tutta la corsa. Peccato per l’irruenza di Perez che ha rovinato la corsa di Kvyat. Come successo in Spagna, è stato interessante seguire l’evoluzione della corsa dal monitor dei tempi, segnata da numerosi giri veloci.

Tra quindici giorni si arriverà in Canada, pista che mette a dura prova l’impianto frenante.

Gian Carlo Minardi

F1 | Liberty Media rottama il Patto della Concordia. Minardi “Importante la meritocrazia”

Fin dal suo ingresso in Formula 1 il neo presidente Chase Carey ha dichiarato apertamente di voler portare diverse novità nel Circus per avvicinare il pubblico, intervenendo anche sui regolamenti. Durante il weekend spagnolo abbiamo avuto un primo assaggio.

Durante la trasmissione radiofonica Pit Talk il manager Giovanni Minardi ha speso parole di elogio verso la nuova proprietà “La strada è sicuramente lunga, ma sono partiti bene. Stanno facendo avvicinare il pubblico ai piloti e alle macchine. Vogliono far diventare uno sport che era solo business un qualcosa di più attraente per i tifosi, ispirandosi alla Indycar, dove il contatto con i piloti è molto più elevato, con più libertà per entrare anche nel paddock comprando il biglietto.  Portare un clima “americano” può giovare solamente alla formula 1. Per un appassionato oggi diventa difficile seguire la formula 1: Di sorpassi ne vedi pochi, le gare si vincono con la strategia, bisogna dare qualcosa ai tifosi per tenere viva la passione, per evitare un declino di questo sport. Noi addetti ai lavori speriamo che riescano ad ottenere questo risultato nel minor tempo possibile. Con l’Historic Minardi Day a Imola abbiamo voluto dare un segnale su quanto ci piacerebbe vedere anche in F1, ovvero far toccare con mano le macchine” conclude Giovanni Minardi

Tra gli obiettivi in agenda c’è anche la volontà di rottamare il Patto della Concordia (in vigore fino al 2020), ovvero l’accordo che regolare la spartizione degli introiti. “Hanno ancora tre anni di tempo. Da sempre il Patto della Concordia è un argomento spinoso. Ciascun team cerca di ottenere la fetta più grande della torta” analizza Gian Carlo Minardi “In questo momento c’è troppa differenza tra i big e tutti gli altri, ma bisogna considerare la meritocrazia. Bisognerebbe partire da una fetta uguale che dia la possibilità a tutti di sopravvivere agli enormi costi, a cui aggiungere una percentuale derivante dalla classifica e dalla storicità. La Formula 1 non sarebbe la stessa senza Ferrari, McLaren o Williams. Coi loro successi danno un forte appeal alla categoria” concludere l’ex costruttore faentino, reduce dal successo della seconda edizione dell’Historic Minardi Day

F1 | Gp Monaco, Minardi “Ferrari favorita con passo corto ma Mercedes ha due assi nella manica”

Questo fine settimana la Formula 1 indosserà l’abito di gala per prendere parte all’appuntamento più glamour della stagione. Nonostante la sua particolarità, Monaco è un appuntamento importante in ottica mondiale soprattutto col grande equilibrio tra Ferrari e Mercedes emerso in questa prima parte di stagione.

I muretti e i guard-rail sono in agguato e basterà una minima sbavatura per mandare all’aria un intero weekend. Le qualifiche hanno da sempre un ruolo predominante al fine del risultato dal gran premio e quest’anno non potrà essere diversamente. Sebastian Vettel e Lewis Hamilton si presentano in griglia con due vittorie a testa, col ferrarista a guidare la classifica con 104 punti (6 in più del britannico), ma la Mercedes in vantaggio sul campionato costruttori.

La Ferrari potrebbe avere un leggero vantaggio grazie al passo più corto rispetto alla diretta avversaria Mercedes anche se indiscrezioni post- GP Spagna provenienti dall’estero (sponda Germania) parlano di una W08 dotata di due overboost: oltre al bottone che garantisce una potenza extra dalla durata di 1 giro, Hamilton e Bottas avrebbero anche un extra di 15” da utilizzare in occasioni particolari, come alla partenza o durante un sorpasso (vedi il sorpasso ai danni di Vettel al Montmelò)

Non bisognerà dimenticare la Red Bull. Se nei primi gran premi Verstappen e Ricciardo hanno accusato ritardi importanti (a Barcellona l’australiano ha chiuso terzo ad oltre 75” dal vincitore) in qualifica si riescono a difendere. Inoltre l’anno scorso Ricciardo riuscì a piazzare la sua RB in prima fila davanti a Rosberg. Quindi occhio!

Le strategie avranno un ruolo chiave e la Pirelli porterà le mescole UltraSoft, SuperSoft e Soft. In casa Ferrari, Vettel e Raikkonen hanno optato per 10 set “viola” (una in più dei piloti Mercedes) 2 “rosse” (1 in meno rispetto alla Mercedes) e 1 “gialla”. In vista di Montecarlo il fornitore unico del Circus ha deciso di rivedere le pressioni dei pneumatici al ribasso. Le gomme anteriori passeranno da 19 PSI a 17 PSI, mentre al posteriore si scende da 18 PSI a 16,5 PSI. Un altro aspetto importante in casa Ferrari che fin qui ha dimostrato di sapere gestire molto bene le gomme con la SF70H

Gian Carlo Minardi

Indy500 | Fernando Alonso fenomenale. E’ già leggenda

Un quinto posto nelle qualifiche per Fernando Alonso di norma non è un risultato degno di nota, ma se viene conquistato al debutto assoluto nella 500 miglia di Indianapolis il sapore è certamente quello dell’impresa. Nei cinque turni di prove libere Nando è stato in grado di migliorarsi costantemente, imparando a girare in mezzo al traffico, riuscendo successivamente ad eguagliare il risultato di un’altra leggenda.

“In 106 anni della storia della Indy 500 nessun pilota di F1 è riuscito a far meglio di Fernando Alonso nelle qualifiche. E’ riuscito ad eguagliare il risultato conquistato da Jim Clark nel 1963. I paragoni non mi sono mai piaciuti ma in questo caso posso fare un’eccezione. E’ la conferma di quanto sostengo da anni, indipendentemente dai risultati delle ultime stagioni. Fernando resta uno dei piloti migliori in griglia” commenta Gian Carlo Minardi che nel 2001 ha portato lo spagnolo al debutto nel Mondiale di F1. “Il suo arrivo sta giovando enormemente all’immagine della categoria. Un risultato positivo anche in gara lo consacrerebbe ulteriormente  tra le leggenda dell’automobilismo, se ce ne fosse ancora bisogno, anche se c’è già entrato di diritto con questo risultato. Gli faccio un grandissimo in bocca al lupo e domenica tiferò per lui” conclude il manager faentino.

Il cammino al volante della Dallara-Honda griffata McLaren dell’Andretti Motorsport numero 29 è iniziato superando brillantemente la Rookie Orientation, presentandosi successivamente nel catino dell’Indiana insieme a tutti gli altri piloti per preparare al meglio i quattro giri a disposizione per la qualifica, risultando tra i più attivi in pista.

In 19 giorni ha scritto una pagina indelebile della storia del motorsport. Domenica 28 proverà a completare l’opera, ma qualunque sarà il risultato Nando ha già vinto la sua sfida con la Indy 500.

Ci aspetta un fine settimana sensazionale. Gran Premio di Montecarlo di F1 e 500 Miglia di Indianapolis

F1 | Grazie a Tomàs, la Formula 1 mostra un cuore

L’immagine simbolo del gran premio di Spagna resteranno le lacrime e il sorriso del piccolo tifoso spagnolo Tomàs (insieme al bellissimo sorpasso di Vettel su Bottas) passato velocemente dalla disperazione per l’uscita di Kimi Raikkonen alla gioia di aver incontrato e conosciuto il suo idolo finlandese all’interno dell’hospitality Ferrari.

Una simpatica storia che rende questa Formula 1 umana, rivitalizzata dalla nuova ventata d’aria introdotta da Libery Media.

Nel poco tempo avuto a disposizione la nuova proprietà è riuscita a portare delle novità che avvicinano i tifosi. In quarant’anno non mi era mai capitato di assistere ad una scena come quella col piccolo Tomàs. Un’azione apparentemente semplice che fino a pochi mesi fa era impossibile da immaginare” commenta Gian Carlo Minardi che con l’Historic Minardi Day ha riportato il pubblico tra le macchine di Formula 1, scatenando l’entusiasmo degli appassionati e di tutti gli addetti ai lavori.

Ho sempre sostenuto di aver studiato il Minardi Day sull’immagine della F1 che mi piacerebbe vedere. Una F1 più a contatto coi suoi tifosi. A Barcellona abbiamo visto qualcosa di nuovo, finalmente” prosegue il manager faentino “E’ stato molto belle vedere i piloti rispondere alle domande post-qualifiche davanti al proprio pubblico, o le hostess sparare le magliette tra le tribune.

Bella anche la risposta del pubblico spagnolo, corso numeroso per sostenere i suoi idoli Fernando Alonso e Carlos Sainz” conclude Minardi

F1 | Gp Spagna, Minardi “Ferrari e Mercedes devastanti. Finalmente sorpassi veri e duelli ravvicinati”

Un gran premio di Spagna, quinto appuntamento del mondiale di Formula 1, che ci ha consegnato un’altra esaltante lotta sul filo dei centesimi tra Ferrari e Mercedes. Le strategie e i giochi di squadra hanno avuto un ruolo importante sul risultato finale, così come i sorpassi e i duelli ravvicinati, per fortuna impuniti dai commissari. Molto bella la lotta alla partenza e i duelli di Sebastian Vettel con Bottas, prima, ed Hamilton dopo. Il campione inglese si è preso poi la leadership con una bella prova di forza, segnando anche il giro più veloce della corsa a due giri dalla fine, mettendo a segno pole-vittoria e giro veloce.

Barcellona ci ha consegnato una Ferrari molto reattiva che ha saputo rispondere molto bene alle numerose novità introdotte dalla Mercedes, riuscendo a ridurre ulteriormente il gap. La vettura di Maranello è una macchina sana e nata bene, che reagisce agli sviluppi.

E’ devastante la forza di questi due team nei confronti degli avversari. Daniel Ricciardo, terzo, ha chiuso con un distacco superiore ai 70” e tutti gli altri ad almeno un giro di distanza.

Peccato per l’incidente che ha messo fuori gioco immediatamente Kimi Raikkonen, costringendo il compagno di box a lottare da solo contro le due Mercedes che hanno potuto sfruttare il gioco di squadra. Ci aspetta un bel campionato con una lotta alla pari fino alla fine. Ferrari e Mercedes arrivano a Montecarlo molto vicine nelle due classifiche, dove però mancherà Fernando Alonso che proprio davanti ai suoi tifosi ha dato dimostrazione del suo enorme talento portando la McLaren-Honda al settimo posto in qualifica (un mezzo miracolo) e migliorando la sua prestazione in gara fino all’ultimo giro. Gli faccio un grande in bocca al lupo per l’avventura nella 500 miglia di indianapolis, anche se non mi trova d’accordo poiché è una gara che richiede una preparazione appurata. Certamente gli americani sapranno sfruttare al meglio la situazione dal punto di vista mediatico.

In questo weekend abbiamo visto segnali importanti di rinnovamento da parte di Liberty Media. Molto belle le interviste coi piloti a diretto contatto col pubblico o la pronta reazione alle lacrime del piccolo tifoso di Kimi Raikkonen  che, dopo la sua uscita, è stato portato ai box per conoscere il suo bignamino . In quarant’anni di attività non mi era mai capitato di assistere ad un episodio del genere.

E’ stato un gran premio che ha regalato sorprese importanti nelle retrovie come i punti preziosi in casa Force India, Sauber e Toro Rosso.

Aspettiamo con ansia il prossimo capitolo

Gian Carlo Minardi