F1 | Melbourne, Red Bull può giocarsela con Ferrari e Mercedes

Weekend dai due volti in casa Red Bull che archivia il Gran Premio di Melbourne col quarto e sesto posto di Daniel Ricciardo e Max Verstappen.

Se l’olandese non è stato esente da errori che ne hanno condizionato il risultato finale, l’australiano si è reso protagonista di una prova solida chiusa alle spalle di Kimi Raikkonen nonostante sia stato costretto a partire dall’ottava posizione per un’eccessiva severità dei commissari nei suoi confronti.

A dimostrazione della competitività della RB14, Daniel Ricciardo ha marchiato anche il giro più veloce della gara scendendo sotto il muro del 1’26 (1’25.945) contro 1’26.373 della Ferrari e 1’26.444 della Mercedes.

Gli uomini di Horner animeranno certamente la lotta a tre con Ferrari e Mercedes.

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, Mercedes “La W09 resta la vetture migliore”

Pole position e secondo posto per la Mercedes e Lewis Hamilton che a Melbourne hanno confermato tutta la validità tecnica della W09, sia in termini di potenza che affidabilità, mostrate già a Barcellona. Sono i Campioni del Mondo e sono la vettura di riferimento per tutto il Circus.

Il divario in qualifica tra loro e la Ferrari (6 dec) è reale anche se la domenica diminuisce lievemente, ma sarà una stagione giocata molto sulla strategia e sugli errori. In gara non sono stati perfetti poiché hanno seguito Kimi Raikkonen lasciando libero Sebastian Vettel che ha sfruttato al massimo l’occasione creata col ritiro della Haas trovandosi al colando della corsa. Lewis Hamilton le ha poi provate tutte per cercare il sorpasso ai danni del ferrarista, senza trovare il settaggio ottimale che gli ha permesso di conquistare la pole position, mettendo in mostra anche i limiti del tracciato australiano nonostante le tre zone DRS.

L’errore in qualifica di Bottas ha giocato in modo negativo poiché il britannico si è trovato solo contro i due ferraristi. A Maranello dovranno però stare attenti poiché gli uomini di Toto Wolff non sbaglieranno due volte consecutivamente. In Bahrain, tra dieci giorni, ripartirà la sfida.

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, Ferrari: vittoria capolavoro dei box

La Ferrari, con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, ha inaugurato il Mondiale nel migliore dei modi facendo (quasi) bottino pieno, grazie ad un primo e terzo posto. In Bahrain, tra dieci giorni, si presenteranno in vetta ad entrambe le classifiche. Una bella iniezione di fiducia.

Una vittoria che è stata certamente frutto di un capolavoro del muretto box, coadiuvato da un pizzico di fortuna dovuto alla débâcle Haas. Dal canto suo Vettel è stato abilissimo a sfruttare ogni centimetro delle traiettorie durante il regime di VSC dando il massimo in corsia di box dov’è permessa una velocità maggiore (su questo punto del regolamento ci sarebbe da discutere).

Weekend positivo anche per Kimi Raikkonen che si è trascinato dietro Lewis Hamilton facendogli perdere il contatto col tedesco. Il finlandese è partito col piede giusto e auspichiamoci che durante il campionato non abbia più quegli alti e bassi che hanno condizionato le ultime stagioni poiché la Ferrari, per provare a vincere il mondiale, avrà bisogno anche di lui. A Melbourne abbiamo visto quanto le strategie siano fondamentali, al di la della competitività della vettura.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Australia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Weekend all’insegna di due grandi Campioni”

Il mondiale 2018 di Formula 1 inizia sotto il segno di due grandi Campioni del Mondo, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton che si sono spartiti rispettivamente vittoria e pole position. Certamente un risultato che va stretto all’inglese che si è dovuto “arrendere” di fronte alla Ferrari, brava nella strategia e supportata da Sebastian che ha dimostrato di essere un pilota vincente nel momento del bisogno.

L’errore in qualifica di Valtteri Bottas ha influito negativamente sulla strategia Mercedes che si è trovata in inferiorità numerica contro le due Ferrari, ma sarà un campionato giocato anche sugli errori dove sarà fondamentale il contributo di tutti i principali attori. Nonostante le tre zone DRS, Melbourne si conferma un tracciato ostico per i sorpassi e il finlandese non è riuscito a recuperato le posizioni nonostante il potenziale della sua W09.

Il divario tra Ferrari e Mercedes visto in qualifica (0.664 dec) si riduce in gara anche se tra il miglior giro di Hamilton e Vettel restano 4 decimi. E’ stato una corsa molto tecnica corsa su ritmi elevati (14 vetture a pieni giri con solo la Toro Rosso di Hartley doppiata) con una Red Bull che marchia il giro più veloce con Daniel Ricciardo e chiude al quarto posto alle spalle di Kimi Raikkonen nonostante la penalità (eccessiva) ricevuta dai commissari sulla griglia di partenza. Falsa partenza per Max Verstappen, che dovrà fare mea-culpa dopo gli errori commessi, essendo questa già la sua terza stagione.

McLaren promossa
Fernando Alonso piazza la sua McLaren-Renault al quinto posto, tra le Red Bull di Ricciardo e Verstappen, con Vandoorne a completare il weekend col nono piazzamento. Il team di Woking ha bisogno di questi risultati per andare a caccia di nuovi sponsor che darebbero nuovo ossigeno alla scuderia da cui arrivano segnali poco confortanti. Da quanto si apprende McLaren-Automotive sarebbe in vendita con BMW interessata all’acquisto.

Disastro Haas
Giornata decisamente negativa per il team Haas, dopo i positivi risultati ottenuti in qualifica e nella prima parte di gara. Due importanti risultati sono stati vanificati con altrettanti errori. Resta comunque una macchina da tenere d’occhio, che ha saputo compiere un importante salto in avanti rispetto all’anno passato.

Si chiude li primo gran premio. Tra quindici giorni andrà in scena il secondo atto in Bahrain.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Melbourne, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Col Gran Premio di Melbourne parte la lunga stagione 2018 di Formula 1 caratterizzata da 21 appuntamenti in cui, oltre alle strategie legate alle mescole Pirelli (da quest’anno l’arcobaleno cresce di due nuovi compound con Superhard e hypersoft) si aggiunge l’incognita del chilometraggio per le power-unit che dovranno supportare un carico di sette gp per ciascuna unità.

Sarà un weekend ricco di interrogativi che potrà regalarci un primo bilancio sulla stagione. A Barcellona la Ferrari ha marchiato, con entrambi i suoi piloti, il miglior riscontro cronometrico (ottenuto con le hypersoft) concentrando il lavoro principalmente sulle mescole Soft e Supersoft, a differenza della Mercedes che ha percorso quasi la totalità dei suoi giri con le Medium, ad esclusione di alcuni long-run con le Supersoft.

I Campioni in carica si sono mostrati estremamente competitivi su tutti i punti di vista e si preannuncia una lotta a tre con Ferrari e Red Bull, quest’ultima molto sorniona nelle prove ma forse con qualche problema di affidabilità in più.

E’ iniziata anche una lotta di nervi come trapela della dichiarazioni di Lewis Hamilton che punta sulla RB14 come principale avversario, che potranno contare sui forti stimoli dei due piloti: da una parte per Max Verstappen sarà la terza stagione, mentre Daniel Ricciardo è in scadenza di contratto.

Sarà interessante vedere il comportamento di McLaren e Toro Rosso che in questo inverno si sono “scambiate” le motorizzazioni. Durante le prove libere la TR ha certamente stupito portando a termine un elevato numero di giri, a dispetto dei diversi problemi di affidabilità accusati dal team di Woking da cui non arrivano segnali positivi come si evidenza anche da una carrozzeria spoglia dai marchi.

Occhi puntati anche sulla rivelazione delle ultime due stagioni, la Force India. Dopo essersi confermati quarta forza del mondiale, hanno patito alcuni problemi.

L’anno scorso vinse la Ferrari sfruttando ancora alcuni errori della Mercedes nelle prime gare, per poi “restituirle” il favore nel mesi più caldi. Sul fronte pneumatici la Pirelli porterà Soft, Supersoft e Ultrasoft con Hamilton e Bottas che potranno contare su 9 set per ciascuno di “porpora” contro i 7 di casa Ferrari e 8 Red Bull.

Insomma ci sono tutti gli ingredienti per vivere un intenso weekend di gara fin dal venerdì.

Gian Carlo Minardi

Trofeo Bandini e Minardi Day assieme nel weekend del 5 e 6 maggio

Trofeo Bandini e Minardi Day assieme, per un weekend motoristico internazionale che vedrà i due prestigiosi eventi sabato 5 e domenica 6 maggio integrarsi in maniera spettacolare ,grazie alle sinergie strategiche dei due principali Organizzatori, il Presidente del Comitato Trofeo Bandini Francesco Asirelli, al via dell’edizione numero 25 del Trofeo dedicato al pilota Ferrari scomparso nel 67 e Giancarlo Minardi che con Formula Imola sta preparando la terza edizione del Minardi Day.

Sarà il finlandese Valtteri Bottas, della scuderia Campione del mondo in carica “Mercedes-AMG Petronas Motorsport” il pilota premiato a Brisighella nel pomeriggio di sabato 5 maggio per l’edizione 2018. Nell’ambito della 25esima edizione del Trofeo Bandini a fianco di Valtteri Bottas l’autorevole Comitato d’onore, che comprende alcuni fra gli Esponenti più illustri della Stampa e del Motorsport italiano, ha assegnato uno speciale ed esclusivo Trofeo al Presidente ACI , nonché’ Vicepresidente FIA, Ing Angelo Sticchi Damiani, la cui prestigiosa presenza coniuga perfettamente il Motorsport italiano con l’immagine Internazionale degli Eventi del weekend, con grande risalto di MotorValley.

Fra i premiati gli ingegneri Aldo Costa progettista delle F1 Campione del mondo e Riccardo Mosconi Ingegnere di Pista del Pilota Lewis Hamilton, completano la formidabile presenza di Mercedes –AMG Petronas Motorsport che, per la gioia di tanti appassionati metterà a disposizione ben due Monoposto di F1 la W04 del 2013 e la W07 del 2016.

La W07, Campione del mondo nel 2016, sarà condotta da Valtteri Bottas Sabato pomeriggio dalla piazza di Faenza, per strada, a Brisighella, dove alle 18 riceverà il prestigioso Trofeo, fra i premi piu’ ambiti dei piloti del Circus iridato.

La Mercedes, protagonista con successo dell’edizione 2015 con lo stesso Team Principal Toto Wolff ospite applauditissimo nell’incantevole Borgo medievale romagnolo, calcherà, nell’intero weekend, le scene del Minardi Day a Imola con la W04 del 2013 alla cui guida si esibirà proprio il suo progettista, già Responsabile Tecnico del Minardi Team, Aldo Costa . Al box “Mercedes” di Imola farà tappa anche il Pilota Valtteri Bottas per firmare autografi prima di raggiungere Faenza

Un week end intenso, due eventi mozzafiato: il prestigioso Primo Bandini la cui 25° edizione, ricca di eventi che si intreccia con una manifestazione, il Minardi Day, richiamo di tanti appassionati del Motorsport, giunta alla sua terza edizione.

Lo spettacolo del Trofeo Bandini entrerà nel vivo dalle 15.00 di Sabato pomeriggio 5 maggio, con esibizioni e sfilate mozzafiato in attesa dell’arrivo della Mercedes F1 W07 a Brisighella, per terminare con la Cerimonia prevista per le 18 presso l’Anfiteatro dello spettacolare Borgo medievale .

F1 | Minardi “Ferrari e Red Bull a caccia della Mercedes”

La Ferrari ha salutato i test spagnoli in vetta alla classifica con entrambi i suoi piloti, forte del nuovo record segnato da Sebastian Vettel con le hypersoft (1:17.182) seguito a 39 millesimi da Kimi Raikkonen (1:17:221) con 929 giri all’attivo e 4324 chilometri coperti durante gli otto giorni di test.

Al terzo posto chiude la McLaren-Renault di Fernando Alonso che proprio nell’ultima giornata ha piazzato la zampata scendendo sotto il muro dell’ 1:18 con le mescole Pirelli più morbide (1:17:784) davanti a Daniel Ricciardo (1:18.047) che con la Red Bull ha coperto 1694 km, che salgono complessivamente a 3644 col lavoro di Max Verstappen.

Bisogna scendere solamente all’ottavo posto per trovare la prima Mercedes W09. Lewis Hamilton non è andato oltre 1:18.400 con le ultrasoft coprendo un complessivo di 456 tornate e 2123 chilometri (4842 km in totale insieme a Bottas)

E’ una classifica che non rispecchia le forze in campo, anche se emerge la buona affidabilità raggiunta da parte di quasi tutti i team e un compattamento dei riscontri cronometrici. Nonostante i tempi segnati dalla Ferrari, le dichiarazioni rilasciate da Mario Isola relativamente al gap tra le varie mescole unitamente al programma di lavoro portato avanti da Hamilton e Bottas (che hanno girato prevalentemente con le gomme Medium), evidenziano che la Mercedes abbia nuovamente una marcia in più rispetto al gruppo. Bisognerà tenere d’occhio anche la Red Bull, che a mio avviso non ha svelato completamente il potenziale. Ci sarà un testa a testa con la Ferrari” commenta Gian Carlo Minardi

TORO ROSSO la sorpresa. MCLAREN e SAUBER le delusioni
Tra meno di due settimane a Melbourne le scuderie saranno chiamate a scoprire le carte e avremo un primo quadro della situazione più delineato” prosegue il manager faentino che si dice sorpreso dalla Toro Rosso per i numerosi chilometri portati a termine coi suoi due piloti, ma deluso dalla McLaren e Sauber “Nonostante le temperature non certo elevate in casa McLaren hanno avuto diversi problemi di surriscaldamento arrivando a cambiare anche due unità motrici. Dopo gli avvicendamenti in casa Sauber con l’innesto di nuovi tecnici e l’arrivo della PU Ferrari 2018 mi aspettavo un distacco minore

LE POWER UNIT: STRATEGIA NELLA STRATEGIA
Prima di concludere il suo intervento, il manager faentino pone l’attenzione anche su un altro aspetto che avrà un ruolo importante nella stagione “Oltre alle strategie legate alle mescole e ai consumi, sarà interessante seguire i movimenti dei motori. Diversi team potranno arrivare ad usare uno o più unità rispetto alle tre consentite dai regolamenti per ciascun pilota – incappando certamente in penalità – ma poter sfruttare al meglio un motore vuol dire avere più potenza a disposizione” conclude Minardi.

F1 | Gian Carlo Minardi “Mercedes senza rivali. A Barcellona può girare in 1.16”

A Barcellona sono andati in archivio anche gli ultimi quattro giorni di test. Per fortuna, a differenza della settimana precedente, il clima è stato decisamente più clemente permettendo ai piloti di coprire un gran numero di chilometri. Il dato più importante che salta all’occhio è proprio l’affidabilità raggiunta dai team – ad eccezione della McLaren – e dal compattamento del gruppo. Si prospetta un inizio di stagione con qualche cambiamento sulla griglia.

La sorpresa più importane arriva dalla Toro Rosso che, lasciando da parte i riscontri cronometrici, ha coperto molti giri a dimostrazione che il connubio telaio-motore Honda funziona. Riscontri positivi sono arrivati anche dal fronte della Renault. Hulkenberg e Sainz hanno messo a segno prestazioni interessanti preparandosi a compiere un bel balzo in avanti in classifica.

Impressionante il passo di Hamilton e Bottas al volante della Mercedes che hanno lavorato principalmente con le mescole Medium. Nella sola giornata conclusiva hanno superato le 200 tornate arrivando a coprire la distanza di quasi un’intera stagione nelle due sessioni ( 4.841km).

Stando alle indicazioni fornite dalla Pirelli possiamo avere un indicazione del potenziale delle vetture, anche se resta l’incognita del quantitativo di benzina a bordo. Il fornitore ha dichiarato un gap tra le Hypersoft e le Medium di 2”5 (Medium-Soft 0,8 dec –> Soft-Supersoft 0,4 dec –> Superfoft-Ultrasoft 0,6dec –> Ultrasoft-Hypersoft 0,7). Sulla base dell’ 1’18”8 segnato da Bottas con le Medium, la W09 potrebbe fermare il cronometro ad 1.16 basso, contro l’ 1’17”1 segnato da Vettel e 1’17”2 da Raikkonen con le mescole rosa. In questo gioco dei numeri bisogna tenere in forte considerazione anche alla Red Bull.

Tra quindici giorni a Melbourne i team saranno costretti a scoprire le carte e il mosaico coi distacchi reali verrà fuori. Sarà una stagione intensa e molto tattica non solamente sulle gomme, ma anche sulla gestione delle power unit. Qualcuno potrebbe sacrificare dei posti sulla griglia, pagando penalizzazione per l’utilizzo di un numero maggiore di power-unit rispetto alle tre unità previste da regolamento.

Discorso a parte lo merita la McLaren che nonostante le temperature miti, ha accusato diversi problemi di surriscaldamento arrivando a sostituire due power unit. Il crono di 1’17”7 segnato da Fernando Alonso è un buon tempo, ma arrivato quasi certamente con poco carico di benzina a bordo e un motore fresco. Segnali poco felici anche in casa Williams dove per il momento i due giovani non stanno dando le risposte che il team si aspetta con Sirotkin che sta mettendo pressione a Stroll, anche se Robert Kubica si sta dimostrando il più performante dei tre. Rispetto alle ultime due stagioni la Force India sembra in ritardo, mentre dalla Sauber non sono arrivati quei segnali di ripresa che ci poteva aspettare dopo un 2017 disastroso.

Gian Carlo Minardi

Barcellona, Test Session 1 | Il PUNTO di Gian Carlo Minardi “Mercedes fa già paura?”

Se il bel tempo si vede dal mattino la Mercedes può iniziare a dormire sonni tranquilli. Durante questi primi quattro giorni – che si sono ridotti solamente a tre causa neve caduta nella giornata di mercoledì – Bottas ed Hamilton hanno girato costantemente con le mescole Pirelli Medie (a differenza di Vettel e Raikkonen che hanno lavorato con le Soft), chiudendo il lavoro col miglior tempo segnato dal Campione del Mondo che ha fermato il cronometro con un importante 1.19.333, nonostante la molta benzina a bordo.

E’ stata una prima sessione certamente condizionata dal maltempo e dalle temperature molto basse, in cui si denota una diminuzione della forbice tra i primi e gli ultimi della classe e il raggiungimento di una buona affidabilità da parte di tutti. Sotto questo aspetto certamente la Toro Rosso era l’osservata speciale e ne esce promossa a pieni voti. Solamente nella giornata di oggi sono riusciti a coprire 147 tornate.

Molti chilometri sono stati coperti anche dalla coppia Alonso-Vandoorne anche se il miglior tempo (1.19.854) è stato realizzato montando le HyperSoft. Preoccupa il fatto che, nonostante il freddo, in casa McLaren abbiano dovuto aprire delle feritoie sulla carrozzeria per far respirare il propulsore Renault.

Molti chilometri sono stati macinati anche dalla Ferrari che ha concluso il programma con 120 giri all’attivo per Sebastian Vettel, a cui si devono aggiungere le 98 tornate di martedì (miglior crono di 1.19.673 con le Soft) e le ulteriori 80 macinate da Kimi Raikkonen nel primo giorno.

Dopo il positivo inizio della Red Bull (Ricciardo aveva segnato il miglior crono del primo giorno e 105 giri all’attivo), si sono un po’ persi chiudendo la sessione con solamente 35 tornate portate a termine da Max Verstappen autore anche di un fuori pista che ha causato l’interruzione della sessione.

Abbiamo avuto un primo assaggio, ma è ancora presto per fare valutazioni. In questi giorni di pausa i team avranno modo di analizzare i dati raccolti prima di tornare in pista per la seconda sessione che potrà regalarci qualche indicazioni maggiore in vista di Melbourne (sperando in temperatura più calde). In casa Williams sarà interessante seguire il lavoro di Robert Kubica. Il polacco si è confermato costantemente più veloce dei due piloti ufficiali, mentre in casa Sauber Leclerc è partito col piede giusto.

Gian Carlo Minardi

Test Barcellona, domani si accendono i riflettori sulla stagione 2018

Tradizione confermata. Anche quest’anno sarà il tracciato di Montmelò a battezzare le nuove monoposto che hanno visto la luce nei giorni scorsi (ad eccezione della Force India). Si partirà lunedì 26 con il primo dei due turni di test collettivi, composto ciascuno da quattro giorni (dal 26 al 1 marzo e 6-9 marzo), prima della partenza verso il primo gran premio della stagione in Australia sul circuito cittadino di Melbourne.

Team e piloti saranno chiamati ad una grande mole di lavoro il cui obiettivo principale sarà la raccolta del maggior numero di dati sia sul fronte aerodinamico (raffrontandoli con quanto rilasciato dalla galleria del vento e dal simulatore), ma anche sul comportamento delle nuove mescole Pirelli, testando l’affidabilità legata alle power-unit chiamate a sopportare un lungo chilometraggio pari a sette gran premi per unità (per non incappare in penalizzazioni). Il circuito è stato recentemente riasfaltato e la posa del nuovo manto renderà più difficile il raffronto coi tempi della passata stagione.

Stando a quanto indicato dalle previsioni meteo, saranno quattro giorni condizionati dalla pioggia e dal freddo (temperature comprese tra i 2 e i 6°C). Se per il momento il pericolo neve sembra scongiurato, il lavoro delle squadre di Formula 1 al Montmelò sarà accompagnato da pista bagnata nelle giornate di martedì e mercoledì mentre per l’ultima sessione si prospetta una giornata soleggiata con temperature intorno ai 10°C

In casa Ferrari sarà Kimi Raikkonen a portare al debutto la SF71-H lasciando il volante a Sebastain Vettel nelle giornate di martedì e giovedì (il finlandese tornerà al lavoro mercoledì), mentre in casa Red Bull toccherà nuovamente a Daniel Ricciardo calarsi nell’abitacolo della RB14 dopo lo sfortunato filming day a Silverstone concluso con un’ uscita di pista. L’australiano sarà in pista anche nella giornata di mercoledì 28, mentre Max Verstappen proseguirà il lavoro tra martedì e giovedì.

Fernando Alonso inizierà il programma di test della McLaren calandosi nell’abitacolo della MCL33 motorizzata Renault nella prima giornata dei test di Barcellona, mentre Stoffel Vandoorne dovrà attendere il giorno successivo per iniziare a prendere le misure alla sua nuova vettura arancio-blu.

In attesa che la Mercedes ufficializzi il programma di lavoro coi suoi piloti, la Williams ha optato per una vera e propria staffetta. Lance Stroll e Sergey Sirotkin (al suo debutto in F1) si alterneranno al volante della FW41 scendendo in pista mezza giornata a testa. In questa rotazione ci sarà spazio anche per Robert Kubica, che quest’anno ricoprirà il ruolo di collaudatore. Il driver polacco, oltre ad aver effettuato il primo shakedown della vettura ad Aragon, scenderà in pista a Barcellona nel pomeriggio di martedì 26 e mercoledì 27.

Occhi puntati anche verso la Force India, vera rivelazione delle ultime due stagioni concluse col quarto posto. Nonostante non abbia ancora fissato la data per la sua presentazione, ha ufficializzato il programma legati ai suoi piloti a Barcellona. Nella prima quattro giorni di test saranno impegnati tutti i piloti sotto contratto e il debutto sarà affidato a Nikita Mazepin, mentre i titolari Esteban Ocon ed Sergio Perez entreranno in azione il secondo e terzo giorno. Nicholas Latifi chiuderà il programma.

Nell’arco delle quattro giornate Brendon Hartley e Pierre Gasly si alterneranno al volante della STR13 motorizzata Honda e ad aprire le danze sarà il neozelandese. La presentazione ufficiale della nuova vettura è fissata per domani (lunedì 26) direttamente in pit-lane pochi minuti prima dell’inizio della sessione, anche se un’anteprima ci è stata regalata proprio dal team durante il shakedown a Misano.

Dopo aver sfruttato nella giornata di giovedì i 100 km concessi dal regolamento per il filming day, Marcus Ericsson porterà al debutto ufficiale l’Alfa Romeo Sauber C37 nella giornata di lunedì. Lo svedese sarà al volante anche mercoledì 28, mentre martedì e giovedì il lavoro sarà svolto dal Campione della Formula 2 e debuttante Charles Leclerc. Il team di Hinwil lavorerà per provare a cancellare velocemente la deludente stagione passata chiusa all’ultimo posto. Romain Grosjean e Kevin Magnussen si alterneranno al volante della Haas col transalpino chiamato ad aprire le danze.

Occhi puntati anche verso la Renault R.S.18. Dopo la pubblicazione delle immagini da parte del team, il managing director Cyril Abiteboul ha già dichiarato che quanto visto non rispecchia le reali forme della nuova monoposto, bensì solamente la nuova livrea. Non ci resta che attendere i primi giri di pista.

CASA MINARDI | Il bel tempo si vede dal mattino

 

Lunedì si accenderanno ufficialmente i riflettori sul mondiale 2018 di Formula 1 con primi quattro (di otto) giorni di test sulla pista di Barcellona che anticiperanno il Gran Premio di Melbourne. In questi giorni abbiamo avuto un primo assaggio (virtuale) con la presentazione delle prime vetture. Haas, Williams, Red Bull, Sauber e Renault hanno fatto cadere i veli mostrando le nuove linee e soprattutto, le nuove livree che andranno a colorare la griglia di partenza dei 21 gran premi, in attesa di Mercedes e Ferrari che si mostreranno domani (giovedì 22 febbraio).

Ci aspetta una stagione impegnativa caratterizzata dalla novità Halo (oltre ai soli tre motori per pilota) che ha impegnato non poco i team nella progettazione e nel collaudo delle scocche. Halo ha cambiato la filosofia e la fisionomia delle monoposto poiché trovandosi davanti alla testa del pilota, e in una posizione alta della vettura, ha modificato il baricentro delle vetture costringendo gli ingegneri a rivedere la distribuzione dei pesi.

Dalle foto che ho potuto vedere le vetture sono molto belle con soluzioni tecnologiche interessanti e livree accattivanti. Aspetto con grande curiosità questi primi test al Montmelò per carpire quali potrebbero essere i valori in campo. Il bel tempo di vede dal mattino

Gian Carlo Minardi

*Il video è stato registrato nella giornata di martedì 20 febbraio

CASA MINARDI | Quel matrimonio con Alfa Romeo che non s’ha da fare


Dopo Haas, Williams e Red Bull oggi è stata la giornata del team svizzero (insieme alla nuova Renault R.S. 18). Con la presentazione della C37 è iniziata ufficialmente la nuova avventura dell’Alfa Romeo nel mondiale di Formula 1 a fianco della Sauber ,dopo oltre 30 anni dalla sua ultima apparizione nel Circus, forte del ruolo di title sponsor della scuderia elvetiva. La livrea era già stata presentata nel mese di dicembre, ma l’attesa verso questa nuova partnership fortemente voluta dal presidente della Ferrari Sergio Marchionne, è ricca di aspettative.

La storia del Biscione nel mondiale di F1 è ricco di successi, con quindici monoposto in 112 GP conquistando dieci vittorie e due mondiali, ma anche molte ombre oltre ad un capitolo non scritto, legato a Faenza. Negli anni ’80, da una parte l’Alfa Romeo stava attraversando un periodo di risultati negativi, mentre dall’altra Gian Carlo Minardi si preparava al debutto nel mondiale.

Nel 1984 il manager faentino presentò un’offerta di 1.800.000.000 di lire al Presidente Massacesi per acquistare la squadra di F1, il quale, dopo un incontro, promise a Minardi una fornitura di motori per la stagione seguente. La prima Minardi F1 – M184 – nasce velocemente intorno all’otto cilindri Alfa e a metà luglio viene presentata, prima di scendere in pista per numerosi sessioni di test con Alessandro Nannini.

Tutto sembrava pronto quando inaspettatamente arriva la doccia fredda. Massacesi comunicò di punto in bianco che l’accordo era saltato. In Brasile ‘85, la Minardi non avrebbe avuto i motori Alfa Romeo. Nonostante la notizia shock, era troppo tardi per tornare indietro. La Minardi F1 doveva partire e la monoposto venne modifica per ospitare il propulsore (vetusto) aspirato Ford-Cosworth

“La presentazione di oggi segna il ritorno di uno dei brand più conosciuti insieme a Ferrari. Sono felice per questo nuovo inizio, con la speranza che la partnership si possa evolvere. Questa collaborazione tra il Biscione e la Sauber mi riporta indietro al 1984 quando il Presidente dell’Alfa Romeo, Massacesi, mi promise la fornitura del motori Alfa per la mia prima monoposto con cui avrei debuttato nel Mondiale di F1 l’anno successivo.

La prima Minardi era nata attorno al propulsore milanese, coprendo anche numerosi test insieme ad Alessandro Nannini, quando improvvisamente il Presidente si tirò indietro. Così è iniziata la mia avventura.

Nonostante questa falsa partenza, sono grato al marchio Alfa poiché senza quell’accordo di fornitura molto probabilmente non ci sarebbe stata la storia Minardi in F1. Mi aveva dato la spinta giusta e la motivazione per perseguire il mio sogno. Faccio un grande il bocca al lupo a tutto il team” ricorda Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Force India possibile sorpresa” Ecco perchè…

Se da una parte Liberty Media è alle prese con diversi dissensi – ultimo in ordine cronologico la decisione di salutare le grid-girl generando un grande malumore tra gli appassionati – anche all’interno dei team si respira un certo nervosismo dovuto alla consapevolezza che a Brackley i Campioni del Mondo non sono ancora sazi e che stanno affilando le armi in vista della nuova stagione.

Punto di forza dovrebbe essere, ancora una volta, la nuova Power-Unit tedesca che si prepara a sfondare il muro dei 1000 cv, così come dichiarato dal suo capo motorista Andy Cowell. Coi nuovi regolamenti (tre unità motrici a disposizione di ciascun pilota in una stagione lunga ventuno GP) le PU saranno una componente importantissima nel conquistare i risultati finali.

Certamente tutti i team stanno lavorando alacremente attorno alla nuova vettura, ma le notizie che arrivano dall’Inghilterra, sponda Brackley, fanno pensare ad una nuova stagione marchiata Mercedes. In questa nuova era della F1 le power-unit sono una componente molto importante, ancora di più quest’anno coi nuovi regolamenti” analizza Gian Carlo Minardi

Se le indiscrezioni troveranno un riscontro in pista, anche i team clienti Mercedes godranno di un beneficio importante, con la Force India in vantaggio sui diretti avversari. Arrivano da due stagioni notevoli concluse al quarto posto, possono contare su una bella coppia giovane (Perez-Ocon ndr)e su una struttura solida. Mi aspetto una Williams più distaccata avendo deciso di puntare su una coppia di piloti molto giovane (Stroll- Sirotkin ndr). La Force India potrebbe rilevarsi la sorpresa 2018. Di contro i rumors parlano di una Renault in lieve ritardo” conclude il manager faentino.

A Maranello sono avvisati. Occhio alle “pantere rosa” degli agguerriti Sergio Pérez ed Estebano Ocon