F1 | Gp Spagna, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi


Prima di tuffarci nel Gran Premio di Spagna, quinta tappa del Campionato del Mondo di Formula 1, ci tengo particolarmente a ringraziare tutti i protagonisti e gli appassionati che hanno trasformato il sogno dell’Historic Minardi Day in un successo. Grazie particolare a Toto Wolff e alla Mercedes che ancora una volta si sono dimostrati grandi appassionati e sportivi che ha regalato al suo progettista, Aldo Costa, la possibilità di debuttare al volante di una F1: la Mercedes W04.

Salutato Baku, questo fine settimana il Circo farà il suo ingresso in Europa su un tracciato – Montmelò – teatro dei test pre-campionato. I team avranno a disposizione riferimenti realistici, anche se ci saranno delle differenze notevoli rispetto a due mesi fa.

Sul fronte gomme la Pirelli porterà le Soft, Supersoft e Medium, ma sopratutto avremo 4 millimetri in meno di battistrada dei pneumatici – questo perchè l’asfalto è decisamente meno abrasivo rispetto al passato – e condizioni più calde rispetto ai mesi di febbraio e, sopratutto, marzo. La differenza nel battistrada si farà sentire sopratutto in gara coi long run.

Arriviamo a Barcellona dopo quattro appuntamenti in cui errori e strategie sono stati prioritari nei risultati finali in un gruppo di tre team – Ferrari, Mercedes, Red Bull – molto vicini tra loro. Sul fronte delle scelte team e piloti hanno studiato delle strategie diverse rispetto alle prove dove la squadra di Stoccarda aveva coperto quasi la totalità dei chilometri con le medium. Rispetto a Vettel e Ricciardo, i due piloti Mercedes hanno optato per due set in meno di Supersoft e una in più di mescola Media.

Sarà ancora una volta un weekend avvincente. Vedremo se sarà battuto il nuovo record della pista segnato dalla Ferrari durante le prove collettive (1’17.182)

Gian Carlo Minardi

9.000 presenze decretano il successo dell’Historic Minardi Day con special guest Valtteri Bottas

Gian Carlo Minardi, insieme a Formula Imola e al Trofeo Bandini, è riuscito nell’impresa di condensare in un solo weekend oltre mezzo secolo di competizioni sportive attraverso vetture storiche, scese in pista all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, e una parata eccezionale di Campioni.

Nelle due giornate 9000 appassionati sono accorsi al Santerno per vivere da protagonisti un fine settimana Internazionale di Motorsport incontrando all’interno dei box, paddock e pit-lane piloti, tecnici e vetture di Formula 1, Formula 2, Formula 3, Formula 3000, Gran Turismo e Prototipi che hanno scritto le pagine più emozionanti del panorama sportivo a quattro ruote.

Diversi i momenti emozionati che hanno segnato particolarmente la terza edizione dell’ Historic Minardi Day, a cominciare dall’arrivo in Autodromo del pilota Mercedes – AMG Petronas Motorsport Valtteri Bottas per una sessione di autografi e una camminata in corsia box in compagnia di Gian Carlo Minardi e del Presidente dell’Autodromo Uberto Selvatico Estense prima di volare a Faenza per arrivare, al volante della Mercedes W07 Campione del Mondo, al borgo Medioevale di Brisighella per ritirare il Trofeo Bandini, giunto quest’anno alla 25° edizione. Tra i premiati della giornata anche il Presidente ACI , nonché’ Vicepresidente FIA, Ing Angelo Sticchi Damiani, Aldo Costa progettista delle F1 Campione del mondo e Riccardo Mosconi Ingegnere di Pista del Pilota Lewis Hamilton e il pilota della Formula E Nick Heldfeld protagonista con la sua Mahindra Racing di un’esibizione tra le stradine del borgo.

Nella giornata di domenica l’ingegnere Aldo Costa ha infiammato il pubblico firmando il suo esordio al volante di una vettura di Formula 1, scendendo in pista a bordo della Mercedes W04, la prima monoposto della casa di Stoccarda progettata dal tecnico di Parma cresciuto nelle fila del Minardi Team. L’incredibile viaggio tra passato, presente e futuro, costruito da Gian Carlo Minardi per questo terzo anno, con anche la partecipazione di Toro Rosso è stato concluso dall’esibizione della Mahindra protagonista nel Campionato del Mondo di Formula E. La giornata si è conclusa con una straordinaria carovana composta dalle oltre cento vetture protagoniste della parata d’auto d’epoca, del 1° Trofeo Circuito del Savio e Ruote della Storia all’interno dell’Autodromo.

Tanti i personaggi che hanno fatto tappa a Faenza, in occasione della gara di golf tra Vip e piloti che ha inaugurato la kermesse, e Imola in questi tre giorni, a partire da Prisca Taruffi, Gabriele Tarquini, Gianni Morbidelli, Pierluigi Martini, Alessandro Nannini, Luca Badoer, Riccardo Patrese, Miguel Angel Guerra, Gabriele Lancieri, Sergio Campana, Emanuele Pirro, Paolo Barilla, Matteo Bobbi, Alex Caffi, Carlo Facetti, Roberto Ravaglia, i giovani Kartisti Andrea Kimi Antonelli e Nicholas Pujatti e gli ingegneri Gabriele Tredozi, Aldo Costa e Mauro Forghieri protagonista anche della presentazione del suo libro “Capire la Formula 1. I segreti della sua evoluzione dagli anni ’60 a oggi” presso la sala conferenze “Ayrton Senna” insieme ai giornalisti Pino Allievi con “VITE DI CORSA Incontri in pista con piloti, manager, astronauti, cantanti, gente strana” Mario Donnini “Formula 1 dal 1950 ad oggi” – “Senna & Imola una storia nella storia” – “Mario Andretti Immagini di una vita” alla Scuderia Tazio Nuvolari con “Giorgio Lucchini – una vita per le corse” e al pilota Siegfried Stohr che ha portato in scena il suo spettacolo “Piloti d’altri tempi”

Presi d’assalto anche i box Alfa Romeo, Lamborghini e Dallara Stradala che hanno regalato agli appassionati un giro di pista a Imola, insieme alla biposto della Coloni Motorsport. In questa cornice di Supercar impagabile la carovana delle Pagani con il suo fondatore Horacio Pagani a fare da apripista.

Gian Carlo MinardiE’ stato un fine settimana incredibile ed emozionante. Devo ringraziare tutti i partecipanti per la passione che ogni anno mettono portando all’Historic Minardi Day pezzi unici ed incredibili regalando emozioni indescrivibili e gli appassionati per il calore dimostrato. Non capita tutti gli anni di avere ospite contemporaneamente Valtteri Bottas, Aldo Costa al volante della Mercedes F1 e la Formula E. Concludo con un grande grazie a tutto lo staff e ai volontari ex-Minardi. Non resta che metterci al lavoro sulla quarta edizione”.

Pier Giovanni Ricci (Direttore Autodromo):Il successo di questa terza edizione dell’Historic Minardi Day conferma quanto l’Autodromo di Imola sia il palcoscenico perfetto quando si parla di storia del motorsport, di grandi emozioni e dell’inconfondibile sound delle vetture di Formula 1. Voglio ringraziare Gian Carlo Minardi e Francesco Assirelli, patron del Trofeo Bandini, per averci portato un campione del calibro di Valtteri Bottas, un passaggio tra passato e presente che noi viviamo sempre con grande passione. Con uno sguardo al futuro prossimo, come testimonia anche la presenza della Mahindra, vettura della Formula E, settore, quello della mobilità sostenibile, su cui stiamo puntando con grande impegno e convinzione. Concludo con un grande grazie allo staff di Formula Imola, al servizio medico, ai commissari di percorso, al servizio di sicurezza e antincendio: tutti stanno contribuendo in maniera sostanziale al successo degli eventi in un momento particolarmente impegnativo. Ed ora pronti per la Superbike”.

[VIDEO] la Minardi PS04 scalda i motori e vi aspetta all’ Historic Minardi Day

Tutto pronto all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari per ospitare l’Historic Minardi Day, giunto quest’anno alla sua terza edizione

La Minardi PS04 sta già scaldando i motori e vi aspetta sabato 5 e domenica 6 maggio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per vivere, insieme a Gian Carlo Minardi e a tanti Campioni del Motorsport, un weekend all’insegna della Passione e della Storia del Motorsport con accesso al paddock, box e terrazza.

F1 | Gp Azerbaijan, IL PUNTO di Minardi “Seb, i Mondiali si vincono anche coi piazzamenti”

Abbiamo assistito ad un gran premio ricco di colpi di scena grazie ad errori da parte dei piloti, ma anche per comportamenti inaspettati da parte delle gomme Pirelli che hanno portato a strategie diverse.

Un risultato finale falsato dall’incidente tra le due Red Bull frutto di un’ennesima manovra sconsiderata da parte di Verstappen nei confronti del suo compagno di squadra. In casa RB dovrebbero iniziare a prendere dei seri provvedimenti nei confronti dell’olandese.

Errore altrettanto grave quello commesso da Sebastian Vettel con cui ha vanificato un weekend praticamente perfetto della Ferrari. Pur di cercare a tutti i costi la vittoria e’ arrivato lungo in frenata perdendo diverse posizioni e punti preziosi in ottica mondiale, in favore di Lewis Hamilton che con la prima vittoria stagionale si e’ portato anche al comando del Mondiale. A volte bisogna essere freddi accontentandosi anche di un piazzamento a podio. Bravo Kimi Raikkonen, incolpevole nel contatto con Ocon a inizio gara.

Fantastico Charles Leclerc, sesto al traguardo. Arrivando su piste già conosciute e’ emerso il talento riuscendo a fare la differenza è dimostrandosi all altezza del ruolo ricoperto.

Il prossimo weekend, a partire da sabato 5, vi aspetto a Imola in occasione della Terza Edizione dell’Historic Minardi Day

 

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Baku, PRESENTAZIONE di Minardi

Questo fine settimana torna l’appuntamento con la Formula 1 col quarto Gran Premio sul circuito cittadino di Baku che l’anno scorso, diversamente da ogni previsione, ci aveva regalato una gara ricca di colpi di scena accendendo di fatto la rivalità tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel protagonisti di un contatto in regime di safety-car col ferrarista che aveva reagito alla frenata eccessiva del britannico (innescando un tamponamento tra i due) con una “sportellata”.

La gara fu vinta da Daniel Ricciardo su Red Bull davanti a Valtteri Bottas e Lance Stroll.

Proprio per la conformazione del circuito sarà un fine settimana condizionato dalla presenza della vettura di sicurezza, anche se non presenta particolari caratteristiche dal punto di vista tecnico, sia sul fronte aerodinamico che di gomme dove la Pirelli porterà le Soft-SuperSoft e UltraSoft.

Diversamente dalle aspettative di inizio stagioni arriviamo a questo appuntamento con una Mercedes che corre in difesa e ancora senza vittoria, diversamente da una Ferrari che è riuscita a sfruttare al meglio le occasioni conquistando due vittorie con Vettel e il terzo posto con Raikkonen in Cina, dove sono stati molto bravi in casa Red Bull a sfruttare gli errori altrui.

In questi giorni si è discusso molto sulla strategia adottata dalla Ferrari nei confronti di Kimi Raikkonen, ma non bisogna dimenticare che il rinnovo del finlandese è dettato da condizioni interne e pertanto non capisco questo malumore. Gli obiettivi del team sono prioritari e chi lavora per il team si deve adeguare alle scelte della squadra. Giusto o no, Sebastian Vettel è la prima guida, così come in Mercedes Lewis Hamilton è il pilota di punta. Nonostante l’inizio non esaltante della Mercedes e del suo campione, sarà una lotta serratissima tra i due piloti e sono convinto che il britannico riuscirà a ribaltare questa situazione.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Cina, IL PUNTO di Minardi “Verstappen arbitro sconsiderato del mondiale”

Un gran premio il cui disegno è cambiato con l’ingresso della safety-car in seguito all’incidente tra le due Toro Rosso, innescato da un grande errore da parte di Gasly. Daniel Ricciardo e la Red Bull hanno conquistato con autorevolezza la vittoria, segnando anche il giro più veloce della gara, grazie ad un’ottima intuizione e un’esecuzione perfetta dei due pit-stop consecutivi da parte dei meccanici.

Sono stati anche aiutati dalla dea bendata perché sia Ricciardo che Verstappen erano al posto giusto nel momento giusto. Mercedes e Ferrari, al momento dell’ingresso della vettura di sicurezza, avevano già superato la linea non avendo più la possibilità di entrare in pit lane.

Questo risultato dovrà comunque far pensare molto gli uomini di Horner, poiché si stanno facendo scappare un pilota (con un piede già in Italia) che è stato autore di una grande gara, priva di errori a differenza del suo compagno.

Con un’azione irruenta Verstappen è riuscito a rovinare non solamente quanto di buono costruito fino a quel momento nel suo weekend a Shanghai, ma è stato un arbitro sconsiderato del mondiale condizionando pesantemente le prestazioni e il risultato di Sebastian Vettel. Il ferrarista è riuscito solo in parte a limitare i danni. Trovo poco severa la penalità di 10” inflitta dai commissari all’olandese che hanno paragonato il contatto con l’episodio Gasly- Hartley (anche al francese è stata comminata la medesima penalità). Peccato che Verstappen abbia rovinato la corsa al leader del mondiale. I commissari dovrebbero usare il pugno duro con chi è recidivo e valutare sia la gravità dell’azione che le conseguenze dell’incidente.

Dopo i primi tre gran premi un campionato che diventa sempre più affascinante con cinque piloti racchiusi in una manciata di punti e un’avvincente lotta tra tre scuderie con una Red Bul in crescita, una Ferrari che per il secondo GP consecutivo ha conquistato l’intera prima fila e una Mercedes che è ancora a secco di vittorie. La W09 sembra soffrire gli sbalzi di temperatura con un Hamilton non al massimo della sua competitività, ma da campione qual è riuscirà a ribaltare la situazione.

Abbiamo assistito ad un gran premio intenso anche nelle retrovie con un sorpasso al limite di Alonso ai danni di un Vettel in difficoltà con la vettura. Una gara nella gara conclusa con tre piloti diversi di altrettante scuderie sul podio (Ricciardo-Bottas-Raikkonen). Il finlandese si è sacrificato in favore della squadra ritardando la sosta, difendendo poi il risultato con una gara costante concludendo alle spalle di Bottas.

Tra quindici giorni si arriverà in Azerbaijan, circuito ricco di insidie e teatro l’anno scorso del contatto Vettel-Hamilton in regime di safety-car che ha acceso la rivalità tra i due. Tra i due litiganti uscì vincitore Daniel Ricciardo davanti a Valtteri Bottas e a Lance Stroll.

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Inizio al cardiopalma ma i team stanno cercando la loro dimensione”

Ci stiamo avvicinando solamente al terzo gran premio, in programma in Cina questo fine settimana, ma tra Australia e Bahrain i colpi di scena e i momenti di alta tensioni non sono mancati, vedi i problemi di affidabilità al cambio accusati dai due piloti Mercedes, gli errori in casa Red Bull, l’arrivo di Sakir con solamente 6 decimi di distacco tra Vettel e Bottas passando per la bellissima sorpresa Toro Rosso.

Siamo in un momento in cui i team stanno cercando la loro dimensioni poiché il mondiale è iniziato solamente dopo otto giornate di test, di cui condizioni dal maltempo e dalla pioggia. Certamente insufficienti. Le reali forze in campo non sono ancora emerse. Abbiamo avuto prestazioni altalenanti tra qualifica e gara, anche se la Ferrari ha conquistato due vittorie meritare con Sebastian Vette. Una Ferrari che ha sfruttato il 101% del potenziale della sua vetture e del suo pilota coprendo un numero impressionante di giri mai provato con le Soft.

Analizzando i tempi abbiamo però ancora una Mercedes molto veloce, soprattutto con le mescole Medium e in Cina la Pirelli le riproporrà insieme alle Soft e Ultra Soft. Pertanto sarà interessante vedere il comportamento e le strategie che verranno adottata su una pista che tradizionalmente gioca in favore degli uomini di Toto Wolff. Il gap tra le mescole scelte per Shanghai è piuttosto ampio e questo dovrebbe favorire un maggior numero di strategie.

In casa Toro Rosso sono stati abilissimi a sfruttare con Gasly, protagonista di un fine settimana eccezionale, la debacle Red Bull. La sua sequenza di giri è stata impressionante e gli ha permesso di mettere in sicurezza il risultato da un eventuale attacco di Magnussen agguantando un quarto posto incredibile. Mi auguro che possano continuare su questa strada e che l’aria della Motor Valley faccia bene anche alla Power Unit Honda.

Le novità più interessanti rispetto alla stagione passata stanno arrivando proprio dalla seconda parte della griglia con la sorpresa TR accompagnata dalle ottime prestazioni di Haas e da una buona difesa di Renault con la McLaren che si è portata attualmente al terzo posto nel mondiale. Decisamente sotto le aspettative i risultati di Force India, che arriva da due stagione concluse al quarto posto, e dalla Williams.

Auspici di poter assistere ancora a gran premi così interessanti e carichi di adrenalina con un notevole compattamento della griglia. La qualifica di Sakir ci ha consegnato venti macchine racchiuse in una forbice di 3”.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrain, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Vittoria fantastica di Vettel e della Ferrari”

Weekend all’insegna della perfezione, maturità e sicurezza che ci ha consegnato una Ferrari vincente fin dalle qualifiche e concluso con la vittoria di Vettel davanti a Bottas ed Hamilton. E’ stato un gran premio entusiasmante con gli ultimi otto giri corsi al cardiopalma con Sebastian Vettel che ha dimostrato di essere un quattro volte Campione del mondo, come lo aveva dimostrato in Australia Lewis Hamilton mettendo a segna un’incredibile giro in qualifica.

Il tedesco della Ferrari ha coronato al meglio i suoi 200 GP firmando il suo 47esimo successo. Gli uomini di Maranello non hanno commesso alcun errore nella strategia costruendo la corsa sul diretto avversario, Lewis Hamilton poiché il mondiale sarà una lotta tra loro due. Peccato per l’incidente ai box con Kimi Raikkonen che rovina in parte la festa, ma sono episodi che fatto parte di questo sport. Faccio i migliori auguri di pronta guarigione al meccanico.

Questa corsa deve far riflettere chi denigra la Formula 1, poiché su un tracciato vero abbiamo visto bei sorpassi consegnandoci una classifica con venti macchine racchiuse in 3” e un distacco di appena 6dec tra il primo e secondo. Nonostante sia mancata la Red Bull, Ferrari e Mercedes hanno saputo far divertirci tenendoci in tensione fino all’ultimo giro.

Straordinario il quarto posto del binomio Toro Rosso-Honda frutto di una qualifica fantastica da parte di Gasly, protagonista anche di una partenza da campione, che ha sfruttato al massimo macchina e strategia mettendo, con una serie di giri veloci tra il 37esimo e 47esimo passaggio, in sicurezza il risultato da un eventuale attacco di Magnussen.

Con queste premesse sono ansioso di assistere ai prossimi 19 gran premi, e tra solamente sette giorni i motori si riaccenderanno in Cina

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrain, PRESENTAZIONE di Gian Carlo Minardi

Nonostante i pochi sorpassi, il gran premio inaugurale di Melbourne è stato interessante dal punto di vista tecnico soprattutto per i tempi sul giro. Con l’appuntamento del Bahrain si arriva su un tracciato vero con temperature più elevate e potrà essere una tappa significativa per distinguere le forze in campo.

In questi quindici giorni tutti i team hanno lavorato alacremente per portare numerosi step evolutivi e da quanto si percepisce è iniziato anche con largo anticipo il mercato piloti. I nomi più gettonati sono Daniel Ricciardo, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas.

Sarà un weekend da seguire con attenzione poiché da una parte abbiamo una Mercedes che dovrà trovare il pronto riscatto dopo l’errore commesso domenica in favore di una Ferrari che a sua volta deve riconfermare quanto di buono fatto in gara e provare a diminuire l’ingente gap accusato nella qualifica australiana. Terzo incomodo la Red Bull che dovrà mettersi in discussione dimostrando di avere le carte in regola per infastidire la scuderia di Maranello.

Dopo il positivo esordio con le due vetture in zona punti (Alonso ha chiuso davanti alla Red Bull di Max Verstappen), anche la McLaren è chiamata ad un’importante conferma anche se dovrà guardarsi le spalle da una crisi economica a cui non è certamente abituati, che potrebbe condizionare l’andamento della stagione. Momento non facile anche in casa Williams, nonostante il motore Mercedes, che ha fatto una scelta azzardata – dettata anche da esigenze economiche – puntando su due piloti giovanissimi il cui più esperto (Stroll) ha appena 19 anni e 20 gp alle spalle.

Secondo appello per Toro Rosso, Sauber e Force India che all’Albert Park non hanno brillato. E’ ancora presto per emettere sentenze poiché sia in casa TR che Sauber ci sono piloti giovani ed inesperti (eccezion fatto per lo svedese Ericsson)

Sarà un weekend ricco di spunti da seguire fin dalle prove libere.

Gian Carlo Minardi

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di Gianluca Medeot

Melbourne, 25 Marzo 2018. Esattamente un anno dopo la Ferrari ci sorprende di nuovo con un’inaspettata vittoria nell’atipico circuito cittadino dell’Albert Park. Un successo forse non meritato come lo scorso anno, viste le diverse variabili che lo hanno determinato. Comunque un successo importante, sintomo di una squadra forte e unita che ci ha creduto fino alla fine…

Per prima cosa, al fine di una analisi più chiara ed efficace, risulta importante delineare le caratteristiche del circuito dell’Albert Park

Con i suoi 5.3 km è uno dei circuiti più lunghi del mondiale e per le sue numerose curve e sezioni tecniche richiede un livello medio alto di carico aerodinamico.

Si presenta come un circuito impegnativo per il consumo dei carburante e molto stressante per i freni.

Il primo settore è quello più veloce, che predilige una buona efficienza in rettilineo (intesa come connubio tra potenza della PU e cx ), ma richiede anche dei buoni sforzi di trazione per la sequenza di curva 3/4/5.

Nel secondo settore servono invece un ottimo bilancio aerodinamico e tanto carico per poter affrontare al meglio i curvoni e i veloci cambi di direzione.

Nel terzo settore, infine, servono carico e tanta trazione per le curve tecniche come la 13, la 14 e il tornantino della 15.

Premesse le caratteristiche del tracciato andiamo dunque a vedere cos’è emerso dalle qualifiche, in particolare prenderemo in analisi le 10 vetture entrate nel Q3 (i valori di Bottas non sono da considerarsi veritieri in quanto inerenti al suo giro in Q2).


% di distacco dalla pole dei tre top team ( Mercedes, Red Bull e Ferrari).


% di distacco dalla pole (Mclaren, Haas, Renault, Williams e Force India).

I grafici con i distacchi percentuali rispetto alla pole position, al momento non sono significativi, ma a campionato inoltrato risulterà interessante tenerli d’occhio così da poter capire i trend di evoluzione (o di involuzione) dei diversi team.


Confronto tra i tempi segnati nel Q3 e i tempi ideali dati dalla somma dei migliori crono nei tre settori del circuito.

Analizzando il grafico con il confronto tra i tempi segnati nel Q3 e i tempi “ideali” notiamo in primis che quasi tutti i piloti sono riusciti a segnare il loro miglior crono nel momento fondamentale, cosa non banale in un circuito cittadino e con gomme con finestre di utilizzo così ristrette.

Importante sottolineare che Verstappen si sarebbe potuto qualificare in prima fila assieme ad Hamilton, scavalcando così le due Ferrari. Stessa cosa per Sainz che aveva la possibilità di piazzarsi addirittura in sesta posizione.

Abissale il distacco inflitto da Hamilton agli avversari. Credenza comune vuole che tutti i meriti di queste performance aliene vengano date al famoso “bottoncino Mercedes”, non tenendo assolutamente conto del fattore umano. Dopo un primo stint su gomme usate, Lewis nel secondo stint è riuscito davvero a fare la differenza rispetto ai suoi avversari, sfoderando una guida estremamente pulita e al contempo molto aggressiva.

In particolare Hamilton ha guadagnato tantissimo tempo nelle staccate (fattore ben visibile negli on-board), e nel primo settore.

Confronto fra le velocità massime registrate alla speed trap e la posizione in cui il pilota si è qualificato.

Il grafico con il confronto tra le velocità massime e il risultato in qualifica ci fornisce i primi fondamentali elementi di analisi. In primis si può notare che le Ferrari sono risultate le più veloci, a conferma del tanto discusso alleggerimento aerodinamico attuato dalla casa di Maranello.

A suffragare le capacità della PU Ferrari, la Haas si piazza terza nella classifica delle velocità massime, poco distante dalla Mercedes.

Estremamente bassi i valori segnati dai quattro motorizzati Renault, con la PU Francese che soffre in maniera evidente il confronto con gli avversari in quanto a potenza massima.

Passiamo ora all’analisi vera e propria dei distacchi percentuali e delle velocità massime nei tre settori del circuito. Questa volta la FOM oltre ai tempi nei settori, ha fornito una mappa con la divisione della pista in mini settori, nella quale viene riportato chi sia stato il più veloce nel confronto tra Hamilton (azzurro) e Raikkonen (rosso).

Guardando la mappa dei micro settori si può subito notare che nei rettilinei e in generale nelle zone di minimo allungo, è stata la Ferrari a farla da padrone.

La squadra di Maranello ha lavorato molto sull’efficienza in rettilineo, ottenendo ottimi risultati.

Questa scelta sembra che sia stata dettata dai problemi relativi all’elevato consumo di carburante della PU.

Un evidente (numericamente parlando) alleggerimento aerodinamico, che si è rivelato fondamentale per affrontare una gara dove i team devono usare (secondo le simulazioni) 104 dei 105kg di carburante a bordo.

Chiaramente tutto ciò ha anche delle conseguenze negative che si riflettono nelle velocità di percorrenza in curva e in frenata, portando i piloti a dover frenare leggermente in anticipo.

Dall’analisi dei settori risulta infatti che proprio nella sezione più tecnica del circuito (ovvero il terzo intermedio) la Ferrari ha racimolato il distacco più alto. In particolare dall’analisi degli on-board risulta che tra curva 11 e 12 Raikkonen si sia preso quasi due decimi. Un’eternità, proprio nel veloce cambio di direzione dove lo scorso anno le rosse uscivano 10 km/h più veloci delle Mercedes.

Una spiegazione potrebbe essere il passo più lungo della vettura (anche se non ancora lungo come quello della Mercedes), scelta tecnica con la quale i piloti ma anche i tecnici stessi (nel momento della scelta dell’assetto) possono trovare delle iniziali difficoltà.

In generale la vettura sembra composta e non tendente al sovrasterzo, a differenza della Mercedes, la quale invece fa di uno dei suoi punti di forza l’inserimento in curva. I piloti possono tenere traiettorie molto interne e tagliare i cordoli senza che la macchina salti e si scomponga. Questo è storicamente uno dei vantaggi delle frecce d’argento, sulle quali quest’anno è stata introdotta un’ulteriore evoluzione del terzo elemento idraulico, a differenza della Ferrari che si mantiene su una soluzione più classica a molla.

Analizzando i grafici si nota subito che nel primo settore Hamilton ha fatto davvero la differenza rispetto ad ogni altro pilota, un gap che credo trovi spiegazione solo nelle qualità del pilota.

Passando alla Red Bull invece, saltano subito all’occhio le velocità molto basse in ogni settore, causate dai noti problemi di PU, ma anche dalla volontà del team di mantenere un assetto carico (o almeno così sembra guardando la sezione frontale della vettura).

Rumors parlano di una Red Bull con velocità pari a quelle Mercedes in curva, ma non ci sono ancora i dati per confermare queste voci.

Ad ogni modo, guardando il gap nel terzo settore si può notare che la Red Bull è stata la scuderia che più si è avvicinata alla Mercedes grazie alle sue doti telaistiche e ai suoi eccellenti sforzi di trazione.

Anche la RB14 è una vettura che si può permettere di affrontare i cordoli con aggressività, caratteristica che si sposa perfettamente con lo stile di guida dei suoi due giovani piloti.

Infine una menzione per Haas e Renault che grazie ad un buon pacchetto complessivo sono risultate molto competitive sia in gara che in qualifica.

Spingersi oltre nell’analisi porterebbe a cadere in errori anche banali. Mi riservo dunque di aspettare i prossimi due Gp per trarre qualche conclusione più approfondita.

Passiamo ora alla gara!

Tabella con i componenti della PU usati da ogni pilota.

Punti nel mondiale costruttori.

GRAFICI SULLA GARA (a cura di Niccolò Arnerich)

Fin dalle simulazioni di gara del venerdì, la strategia piú veloce sembrava essere quella ad un solo pit-stop in cui si partiva con la US, gomma usata nella Q2, e si cambiava mescola al 21° passaggio passando alla gomma Soft. Altre strategie, come quella provata dalla RedBull, SS-S, erano di alcuni secondi più lente, ma nel caso del team inglese non sono risultate efficaci per via del traffico.

Simulazioni strategie di gara con i dati del venerdì.

LA STRATEGIA DI GARA
IL PRIMO STINT
Lo start è stato lineare con i piloti nelle prime file che hanno mantenuto le loro posizioni. La Ferrari si è trovata con una chance molto importante fra le mani: giocare con le strategie di Raikkonen e Vettel provando a sopravanzare Hamilton. Gli strateghi della Ferrari, con a capo Inaki Rueda, hanno provato quindi un undercut con Raikkonen e un overcut con Vettel.

L’undercut di Raikkonen non è riuscito poiché il pilota non è stato in grado di “copiare” i tempi della Mercedes di Hamilton, come si nota dal grafico sotto, e quindi al momento del pit-stop, al giro 18, si è trovato ad avere un gap di 3,8 secondi, non sufficiente per stare davanti.

La squadra ha quindi deciso di tenere fuori Vettel e sfruttare magari qualche variabile. Se non fosse accaduto niente, il team gli avrebbe montato la SuperSoft e non la Soft come a Raikkonen per provare qualcosa di differente.

La VSC provocata dallo stop di Grosjean, al giro 26, ha determinato l’entrata di Vettel ai box. Il tedesco è stato perfetto nel limare, durante la VSC, quei decimi utili a uscire davanti a Hamilton perchè la strategia era al limite e l’overcut, molto probabilmente, non avrebbe avuto successo (Vettel era davanti di soli 13 secondi e Hamilton ne aveva già 1,7 s). Durante i giri successivi di SC, Vettel è riuscito a scaldare bene la Soft che ha un range di temperature piu’ alto.

Passo gara nel primo stint ( Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo) con la correzione dell’effetto peso dovuto al consumo di carburante. Correzione effettuata con dati magneti marelli 2017 (praticamente corrispondente ai dati 2018).

Qui sopra il grafico del vero passo gara tenendo conto del Fuel Weight Effect ossia della perdita di peso della vettura a causa del consumo di carburante in gara. In questo modo, togliendo la variabile del consumo di carburante, si evidenzia meglio il reale degrado della gomma durante la gara.

Evoluzione del degrado nel primo stint (Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo). Le linee curve sono le linee di tendenza polinomiali, utili a comprendere meglio l’evoluzione del degrado.

Qui è invece analizzata l’evoluzione del degrado durante la gara. I valori nel grafico sono il gap in secondi tra un giro e il suo precedente.

IL SECONDO STINT
Nel secondo stint Vettel ha dovuto tenere dietro Hamilton e non farsi passare. Seppure il pilota inglese sia stato molte volte in zona DRS e abbia avuto l’autorizzazione dal Team a utilizzare mappature più estreme, non è riuscito a sorpassare la SF71H che si è dimostrata molto competitiva dal punto di vista della velocità massima; oltre che una perfetta gestione della fase di difesa da parte di Vettel.

Hamilton ha poi commesso un errore in curva dovuto probabilmente a un settaggio sbagliato del Brake Balance. Infine la W09 di Hamilton ha avuto problemi di surriscaldamento alla Power Unit, non essendo stata la macchina sviluppata per stare in scia ad un’altra vettura.

A Raikkonen è stato chiesto dal suo nuovo ingegnere Carlo Santi se volesse fare un Free-stop, ossia pittare senza perdere la sua posizione e montare la gomma SS per fare un ultimo stint di gara piú aggressivo, ma l’opzione è stata poi scartata perché reputata incerta.

Passo gara nel secondo stint ( Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo) con la correzione dell’effetto peso dovuto al consumo di carburante. Correzione effettuata con dati magneti marelli 2017(praticamente corrispondente ai dati 2018).


Evoluzione del degrado nel primo stint (Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo). Le linee curve sono le linee di tendenza polinomiali, utili a comprendere meglio l’evoluzione del degrado.

Questo è il grafico del passo gara con la correzione del Fuel Weight Effect. Le linee di tendenza evidenziano il degrado gomma effettivo durante lo stint. Dal grafico si evince come il degrado tra la SF71H e la W09 sia molto simile. Ciò significa che la performance in gara delle due vetture è piuttosto simile.

Grafici sulla gara completa:

Evoluzione del degrado durante la gara (Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo). Le linee curve sono le linee di tendenza polinomiali, utili a comprendere meglio l’evoluzione del degrado.


asso gara ( Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo) con la correzione dell’effetto peso dovuto al consumo di carburante. Correzione effettuata con dati magneti marelli 2017 (praticamente corrispondente ai dati 2018).


Passo gara ( Vettel, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo) .


Passo gara (Alonso, Perez, Grosjean e Hulkenberg) con la correzione dell’effetto peso dovuto al consumo di carburante. Correzione effettuata con dati magneti marelli 2017 (praticamente corrispondente ai dati 2018).


Evoluzione del degrado durante la gara (Alonso, Perez, Grosjean e Hulkenberg). Le linee curve sono le linee di tendenza polinomiali, utili a comprendere meglio l’evoluzione del degrado.

Per il momento è tutto. Ci vediamo in Bharain!! 😉

F1 | Melbourne, Leclerc “Esordio positivo”

Esordio positivo per Charles Leclerc al volante della Sauber motorizzata Ferrari. Il monegasco ha chiuso la gara al tredicesimo posto senza commettere errori nonostante un weekend non facile iniziato con pista bagnata e su un tracciato studiato solamente al simulatore.

Ha vinto la sua personale sfida, lasciandosi alle spalle sia la Williams di Lance Stroll (staccato di quasi 2,5 secondi) che la Toro Rosso di Brendon Hartley.

Siamo solamente al primo gran premio, ma il campione in carica della Formula 2 non ha tradito le attese concludendo la prima qualifica a soli 80 centesimi dal ben più esperto compagno di squadra Ericsson, sfiorando la Q2 sfuggita per una sbavatura alla curva 4

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, Haas “Risultati favoriti dalla collaborazione con Ferrari”

Insieme alla McLaren sono stati la rivelazione dell’Albert Park. Purtroppo l’ottimo lavoro in qualifica e in gara è stato vanificato da due errori racchiusi in due minuti al pit-stop, anche se questo importante salto in avanti rispetto alla passata stagione è stato possibile grazie ad un’intensificazione della partnership con il reparto corse Ferrari.

Da quest’anno la scuderia americana può contare sulla versione 2018 della power-unit realizzata a Maranello oltre ad un maggior coinvolgimento nella progettazione del telaio, molto simile alla SF71H. Proprio per questo non mi stupiscono questi risultati.

Il sabato Romain Grosjean e Kevin Magnussen avevano piazzato le due Haas in terza fila forti del quinto e sesto miglior tempo, dietro alla Red Bull di Max Verstappen, ma davanti alla Renault di Nico Hulkenberg. Domenica erano in riusciti a fare un ulteriore balzo in avanti sfruttando anche l’errore dell’olandese della Red Bull.

Col doppio ritiro hanno lasciato per strada punti pesanti, ma già in Bahrain avranno occasione del pronto riscatto.

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, McLaren “Sorpresa del weekend”

Sono stati la sorpresa in positivo del weekend australiano portando entrambe le vetture in zona punti. Straordinario Fernando Alonso che ha piazzato la sua McLaren in mezzo alle due Red Bull nonostante una vettura inferiore dal punto di vista del telaio.

Erano reduci dai test invernali di Barcellona poco confortanti, ma sono riusciti a fare dei passi in avanti importanti nonostante i grossi problemi di budget. Alonso ha dimostrato di essere ancora un campione con una grande abilità di guida come ha dimostrato durante il regime di VSC in cui è riuscito a fare il grande miracolo “giocando” sulle traiettorie nonostante il limite di velocità da rispettare.

Un risultato e punti che danno ossigeno ad una scuderia in cerca di sponsor il cui settore Automotive, da quanto si apprende, sarebbe in vendita con un gruppo tedesco (BMW) interessato al suo acquisto.

Gian Carlo Minardi