Lavaggi

Giovanni Lavaggi

Augusta (Siracusa), 18 Febbraio 1958
Stagioni: 1996
GP disputati: 3 (6)
Miglior risultato in gara: 10° (GP Ungheria 1996)
Punti conquistati: 0

Il conte Lavaggi è senza dubbio un vero gentleman ed anche un grande driver, ma non chiamatelo gentleman-driver perché il suo approccio al motorsport è stato da vero professionista. Ha iniziato a correre molto tardi, a 26 anni, spinto da Henry Morrogh, che nel 1983 lo premiò come miglior allievo dell’anno e lo definì “il miglior allievo che avesse mai avuto” nella sua scuola piloti. La prima vera stagione di corse è stata il 1984 in cui ha disputato il campionato italiano di Formula Panda come pilota ufficiale del costruttore Ermolli. Si classificò secondo nel campionato vincendo più gare di tutti gli altri piloti. Negli anni successivi, non avendo a disposizione il budget per una completa stagione in F3 disputò solo alcune gare con la formula cadetta, decidendo poi di fare esperienza a livello internazionale con gli sport-prototipi. Divenne in breve pilota del “Porsche Kremer Team” contribuendo in modo sensibile agli ultimi grandi successi di questa prestigiosa squadra. Nel 1993, il nobile siciliano si laurea campione europeo della categoria Interserie, vincendo 6 gare su 12 e andando a podio in altre 4 delle rimanenti 6. Sul suolo americano, nel 1995 vince la prestigiosa 24 Ore di Daytona, (primo italiano dopo Lorenzo Bandini, vittorioso nel lontano 1967); a Lavaggi si deve gran parte del merito di questo successo, avendo guidato per ben 9 ore anziché 6, visto che l’equipaggio era formato da 4 piloti (Lavaggi-Bouchut-Werner-Lässig). Nello stesso anno il debutto in gara nel campionato di F1, ambiente con il quale, essendo un ingegnere meccanico, aveva avuto un primo contatto nel ’92, in qualità di test driver per il team March F1. Al volante della modesta Lotus-Pacific, nel 1995 disputa 4 gare, non riuscendo mai a tagliare il traguardo per i ripetuti problemi al cambio che affliggevano quella monoposto. Nel 1996, disputa con la Minardi 6 gare (Germania, Ungheria, Belgio, Italia, Portogallo e Giappone) giungendo due volte al traguardo e dando un prezioso contributo al team, con il 10° posto a Budapest, secondo miglior risultato della stagione per la squadra e con precise indicazioni per la messa a punto delle strategie di gestione del cambio automatizzato. A fine stagione regala un’altra soddisfazione al team in occasione del motorshow di Bologna. In un tracciato in cui i 200CV in meno dei motori utilizzati sulle nostre vetture avevano un peso minore, Giovanni si è classificato secondo perdendo di un soffio la finale contro Fisichella su Benetton e battendo avversari del calibro di Trulli su Benetton, Panis e Nakano su Ligier ed il nostro Marques sulla Minardi gemella.

Abbandonata la massima formula, dal 1998 al 2009 Lavaggi corre, con un proprio team, nel campionato FIA sport prototipi e nella Le Mans Series. La Scuderia Lavaggi dapprima gestisce una Ferrari 333 sp con la quale conquista 2 vittorie, 5 podi e 2 pole position. Lavaggi sulla vettura monta un motore Judd e vince la prestigiosa 1000 Km di Monza, in un’epica gara nella quale rimane alla guida per ben cinque ore su sei, così da rimontare i 5 giri persi all’inizio per un problema all’acceleratore.

Dal 2006 è diventato, di fatto, l’unico pilota-costruttore dei tempi moderni, avendo progettato, costruito e portato in gara uno sport-prototipo della categoria LMP1. Con la LAVAGGI LS1, ha partecipato ad alcune gare della Le Mans Series, fino al 2009 ed ha anche colto la pole position alla 6h di Vallelunga del 2008.