Alessandro Zanardi
Castel Maggiore (BO), 23 ottobre 1966
Stagioni: 1992
GP disputati con Minardi: 1 (3)
Miglior risultato in gara: ritirato
Punti conquistati: 0
Nonostante l’opposizione della famiglia, Alessandro inizia a gareggiare sui kart a 13 anni, divenendo in breve un ottimo pilota. Nel 1989 debutta nel campionato di F3 italiano, dove ottiene risultati notevoli entrando subito in lizza per il titolo. Nel 1991 passa in F3000, vincendo 3 gare (tra cui quella d’esordio) e concludendo il campionato al 2° posto. Lo stesso anno Eddie Jordan lo ingaggia per sostituire Michael Schumacher negli ultimi due appuntamenti stagionali ed Alex conquista un incoraggiante 9° posto nel suo primo GP a Barcellona. Nel 1992 e partecipa a tre gare alla guida della Minardi, in sostituzione di Christian Fittipaldi, senza però brillare. L’anno seguente viene ingaggiato dalla Lotus ottenendo il 6° posto in Brasile, ma a Spa subisce un grave incidente che lo costringe a concludere anticipatamente la stagione. Senza un sedile per il 1994, viene richiamato alla Lotus a partire dal GP di Spagna, per prendere il posto dell’infortunato Lamy. La svolta professionale di Alex avviene nel 1996 con l’esordio nella serie statunitense CART (oggi nota come Champ Car) con il Ganassi Racing. Zanardi si ambienta velocemente alla categoria ottenendo la pole position alla seconda gara e 3 vittorie finali che gli assicurano il 3° posto in classifica e il titolo di Rookie of the year. Nel biennio 1997-’98 si laurea campione dominando le stagioni e divenendo un idolo delle folle d’Oltreoceano. Nel 1999, ottenuta un’allettante offerta da Frank Williams, “Zanna” decide di tornare in F1 ma il campionato si rivela essere un vero e proprio fallimento, soprattutto a causa dell’inaffidabilità del motore della sua vettura e della predilezione della squadra per il compagno Ralf Schumacher. Purtroppo la sua carriera sembra concludersi con il terribile incidente del 15 settembre 2001, sulla pista Eurospeedway del Lausitzring (tristemente famosa per lo schianto costato la vita pochissimo tempo prima ad Alboreto). Pur venendo estratto dai rottami esanime e con entrambe le gambe amputate, il coraggioso pilota riesce, dopo una lunga riabilitazione, a tornare al volante di vetture da corsa dimostrandosi ancora veloce e competitivo nel campionato Superturismo.