F1 – Il Gran Premio di Silverstone secondo Gian Carlo Minardi
Commentare un gran premio come quello che abbiamo vissuto sul tracciato di Silverstone senza essere in pista non è certamente facile perché abbiamo visto tutto e di più. Forse bisogna fare un passo indietro per quanto riguarda le informazioni meteorologiche: tanti anni fa un grande amico come Ayrton Senna,
mentre mangiava nel mio Motor Home, mi diede alcune dritte sul circuito, ovvero che se le nuvole nere arrivavano da una certa direzione e il vento dall’altra bisognava partire certamente con le gomme da bagnato. Visto quello a cui abbiamo assistito domenica forse sarebbe meglio tornare a basarsi sulle esperienze personali piuttosto che ascoltare quello che indicano i satelliti, soprattutto per quanto riguarda la Ferrari che ha “buttato” all’aria entrambe le gare corse con pista bagnata. Fatta questa promessa è stato un gran premio a chi commetteva meno errori e, in questo caso Hamilton, è stato il numero 1, sia per la grandissima partenza che gli ha permesso di passare praticamente subito al comando correndo qualche rischia e sia perché è quello che ha sbagliato di meno sfruttando la meglio la sua strategia. Sono invece un po’ sorpreso per quanto è stato fatto in casa Ferrari, anche se torno a ripete che una cosa è essere presente sul tracciato e quindi rendersi conto immediatamente dei cambiamenti atmosferici e un altro è stare a casa ascoltando quello che dicono i telecronisti.
Certamente i primi giri sono quelli che hanno dato una certa svolta alla corsa, perché Mark Webber scattando male dalla prima fila ha penalizzato Kimi Raikkonen favorendo così Lewis Hamilton e Felipe Massa è andato subito in testa coda, così come altre volte durante tutta la gara. Inoltre la chiave di volta della corsa è avvenuta al 20° passaggio quando il finlandese della Ferrari, come aveva già fatto anche Fernando Alonso, decide di mantenere le stesse gomme, forse in seguito a delle informazioni errate sulle previsioni. Sta di fatto che fino a quel momento Kimi era in rimonta su Lewis e se avesse cambiato anche lui i suoi pneumatici si sarebbe potuto giocato fino alla fine la possibilità di portarsi a casa questa vittoria. A quel punto hanno cercato di arrivare al limite con l’altro pit stop facendogli scaricare benzina per poi farlo fermare nuovamente e dargli quindi la possibilità di concludere la gara. Per loro è una gara da dimenticare il più in fretta possibile, anche se per fortuna sono riusciti a difendersi portandosi a casa un preziosissimo quarto posto che gli permette di stare al comando sia nella classifica piloti, insieme ad Hamilton, sia in quella dei costruttori. Tra le altre cose abbiamo assistito anche al primo errore stagione per il polacca targato BMW Sauber, Robert Kubica.
Proprio Webber secondo me ha pagato l’emozione della prima fila con queste condizioni. Quando parti nelle posizioni di vertice hai certamente delle maggiori pressioni e lui è partito sicuramente molto mala, vanificando poi tutto quello che aveva fatto di buono nel week end con un testacoda. Da una gara che poteva essere alla sua portata potendo anche salire per la prima volta sul gradino più alto del podio visto a che giro si era anche fermato per rifornire ha vanificato tutto terminando mestamente in decima posizione. Ancora una volta gara negativa per il suo compagno di scuderia David Coulthard che con un suo errore ha coinvolto anche Sebastian Vettel.
Facendo un’analisi più attenta della corsa abbiamo si visto una McLaren che per tutto il fine settimana aveva mostrato netti miglioramenti, ma anche una Ferrari che non è stra-battuta come i fatti potrebbero far pensare: si esce con due piloti doppiati, ma con tutta la possibilità di recuperare il terreno perso. Ha portato a casa comunque 5 punti che a fine anno potrebbero fare la differenza, vedendo come sta andando fino a questo momento.
Nel festival degli errori va sottolineate invece la strategia Honda preparata sia da Ross Brown che da Ruben Barrichello che molto probabilmente ha saputo delle indicazioni corrette riuscendo così a conquistare un terzo posto che da morale ad un team che in questo momento è a corto di punti. Detto questo torno a ripete che come risultato farà morale sicuramente al pilota che potrà dare ancora qualcosa in più nel proseguo del campionato , però non credo che siano riusciti a risolvere tutti i loro problemi, considerando da dove partivano e che si trattava di un tracciato molto famigliare. Loro stanno già pensando alla prossima stagione progettando la macchina 2009, che sarà anche la monoposto dell’era Ross Brown.
Tra i promossi di questo gran premio ovviamente ritorna anche il secondo driver BMW Nick Heidfeld che ha portato al secondo posto la sua monoposto permettendo alla sua scuderia di rimanere al secondo posto, uno dei loro obiettivi stagionali, mentre la Renault è riuscita a vanificare tutto il bel lavoro fatto fino a qual momento con una strategia azzardata. Ancora una volta il complesso BMW piloti-macchina è molto buono anche se non ancora vincente, come lo dimostra il decimo posto in qualifica di Kubica per alcuni problemi. Sono sempre pronti a sfruttare al massimo qualsiasi errore altri, monetizzando al 100% qualsiasi occasione.
Ancora una volta Jarno Trulli è riuscito a portare a casa punti preziosi per il suo team che gli permettono di mantenere il quarto posto davanti alla Red Bull: Quarto posto che rimane ormai l’unico obiettivo per quelle scuderie di seconda fascia
Chi invece ha molto deluso in questa corsa è la Williams: ci si aspettava sicuramente qualcosa in più sia dal team che da Nico Rosberg. Nakajma ha portato a casa un punticino, ma in termini prestazionali hanno un po’deluso. Forse non hanno sfruttato al meglio l’opportunità di partire dalla corsia box e di poter fare la strategia che volevano.
Detto questo si archivia questo gran premio molto bagnato per avviarci verso la seconda parte di campionato in cui avremo nove gare, di cui molte in Europa, con la speranza di continuare a vedere delle corse sempre molto incerte e combattute. Ora si va ad Hockenheim dove sarà interessante vedere chi in questi 15 giorni riuscirà a portare il maggior numero di miglioramenti alla propria vettura. Dopo nove gran premi non credo che ci siano aree ancora inesplorate nella vettura, per cui credo che ci saranno solamente circuiti più favorevoli ad un team piuttosto che ad un altro. Sarà comunque una lotta tra McLaren e Ferrari con al BMW sempre pronto a sfruttare al meglio ogni occasione. Al comando abbiamo ancora due piloti Ferrari contro solo uno McLaren, con Kovalainen pronto a fare da scudiero ad Hamilton, anche se in questa gara non è riuscito a tenere dietro Kimi.
Un saluto a tutti gli appassionati e al prossimo Gran Premio: Hockenheim
Come sempre rimango a vostra disposizioni. Potete inviarmi le vostre curiosità anche a: media@minardi.it