F1 – Il Gran Premio di Francia secondo Gian Carlo Minardi
Si è concluso un altro gran premio, una corsa che ci ha consegnato una Ferrari in splendida forma che ha dettato le regole per tutto il fine settimana lasciando solo il primato per l’ultima sessione di prove libere nella giornata di venerdì, quando Fernando Alonso ha portato la sua Renault davanti a tutti.
Abbiamo assistito ad un gran premio molto incerto e tecnico con il problema pioggia che incombeva, anche se poi alla fine non è arrivata, se non per poche gocce verso l’ultima parte. Proprio per questo motivo i due portacolori del cavallino rampante hanno cercato di imprimere fin dalle prime tornate il loro ritmo. E’ venuto sicuramente a mancare la McLaren Mercedes che tra le altre cose anche oggi ha commesso un altro grave errore con il suo pilota di punta Lewis Hamilton nei primi giri mentre sorpassava Sebastina Vettel tagliando la chicane: di questo passo sicuramente non si può andare molto avanti, anche se hanno una macchina molto competitiva come hanno dimostrato fino a questo punto del mondiale. Anche il suo compagno di scuderia non è stato esente da errori, infatti proprio in qualifica è stato retrocesso di 5 posizioni per aver ostacolato Webber: un errore molto grave che comunque è riuscito a rimediare recuperando tagliando il traguardo alle spalle nel “nostro” Trulli. Proprio questo ha creato un vuoto tra quello che sono le seconde forze del mondiale che in questo caso è stata la BMW Sauber, anche se su questo tracciato è stata per tutto il fine settimana in grande difficoltà, come ha dimostrato non tanto Robert Kubica che ancora una volta è stato autore di una buona corsa difendendo il secondo posto in classifica, ma il suo compagno di scuderia Nick Heidfeld, sempre nelle retrovie fin dalle qualifiche. Speriamo per loro che sia stato solo una parentesi negativa o che la loro monoposto non si sia adattato alle caratteristiche di questo tracciato, essendo proprio una pista molto piatta e diverso da tutti quelli in calendario.
Superlativa e ottima la prestazione in gara della Toyota con Jarno Trulli che ci ha messo del suo per difendere il terzo posto rispondendo a tutti gli attacchi e rischiando molto negli ultimi giri con l’attacco per finlandese della McLaren Kovalainen, conquistando un importane risultato che gli mancava da 3 anni: fin dai primi giri è stato molto veloce e questo terzo posto è molto importante per lui e per la sua scuderia. Inoltre se andiamo a vedere la classifica dei giri più veloci troviamo l’italiano al settimo posto dietro a Massa, Hamilton Kovalainen, Raikkonen Kubica e Alonso. E’ riuscito ad ottimizzare il potenziale della sua macchina per tutta la durata della gara, sfruttando al meglio le penalizzazione delle frecce d’argento. Con l’ottavo miglior tempo troviamo poi il tedesco della Scuderia Toro Rosso, Sebastian Vettel, anche se poi non è riuscito ad andare oltre il dodicesimo posto in classifica. Credo che a questo punto la strategia non sia stata delle migliori rischiando oltre il dovuto. Viste le prestazioni in qualifiche e il tempo sul giro la zona punti era sicuramente alla loro portata. Ancora una volta una bella prestazione dell’australiano della Red Bull che ha portato la sua monoposto ancora una volta in zona punti.
Tra i delusi del gran premio c’è lo spagnolo Fernando Alonso che sicuramente ha commesso un errore al via e successivamente non è stato all’altezza delle prestazioni fatte vedere nelle prove libere e in qualifica. Tolto questo sia la posizione dello spagnolo che quella del suo compagno di scuderia Nelson Piquet rispecchiano il reale potenziale della loro monoposto. Qualsiasi posizione in più sarebbe stato frutto di fortuna o di errori altrui. Bisogna comunque elogiare Piquet che ha fatto una gran gara conquistando anche i suoi primi punti mondiale. Anche lui si è difeso dagli attacchi dei due piloti McLaren e ha approfittato di una sbavatura di Alonso per passarlo, anche se poi all’uscita box ha tolto con un gran ritardo il limitatore andando così a perdere una posizione in favore di Kovalainen. In questa gara sicuramente dei due piloti Renault va elogiato maggiormente proprio il brasiliano.
Ancora una volta cambia la classifica pilota che ora vede al comando il brasiliano Felipe Massa, seguito dal polacco Robert Kubica, dal finlandese Raikkonen e da Hamilton. E’ un Mondiale aperto con una seconda parte ceh si presenta infuocata e con gran premi molto combattuti e tutti da seguire fino all’ultimo giro. Ora andremo a Silverstone, un circuito che non è mai stato particolarmente amico alle “rosse” anche se il pacchetto vettura/pilot/gomme è molto migliorato rispetto gli altri anni. Andranno nella “tana del lupo” dove ci sono i team inglese che conoscono ogni cm della pista, le caratteristiche dell’asfalto e le condizioni atmosferiche. Certamente andranno anche in Inghilterra molto carichi con la solita voglia di vincere che li contraddistingue. Oggi hanno guadagnato 18 punti nella classifica costruttori che li mette al riparo da eventuali sorprese, anche se sono convinto che potrà difendere anche in gara la sua leaderchip. Se proprio vogliamo trovare un “cavillo” o un handicap in casa Ferrari a questo punto del Mondiale nel team non esiste una prima giuda, diversamente da quanto succede in casa McLaren con Hamilton e in BMW Sauber con Kubica. Proprio le disavventure di uno e dell’altro fanno in modo che siano entrambi nelle posizioni di vertice e molto vicini tra loro. E’ chiaro che ad oggi non si può prendere una decisione e questo potrà essere un vantaggio per le altre squadre, in quanto i due piloti potranno anche togliersi dei punti tra di loro. Certamente è uno stimolo aggiuntivo per tutto la squadra a far bene mettendo a disposizioni di Felipe e Kimi lo stesso materiale e lo stesso pacchetto tecnico. La somma dei punti che possono portare a casa i due è certamente superiore a quella di Hamilton/Kovalainen e Kubica/ Heidfeld.
Per concludere ho letto che Bernie Ecclestone ha dichiarato che attualmente ci sono due piloti più forti dell’inglese della McLaren. A mio parere, come stanno dimostrando i fatti, i piloti sono addirittura ben 4: abbiamo in Kubica che non commette errori dall’inizio dell’anno e solo al primo gran premio è stato buttato fuori da Nakajma e quindi senza quel “0” oggi sarebbe ancora nettamente in testa al mondiale. Sta dimostrando di essere maturato e di valere più di Hamilton. Un altro è certamente il due volte campione del mondo Fernando Alonso e, ovviamente, i due piloti della Ferrari che lo stanno mettendo in difficoltà. Detto questo è un pilota che avrà una strada davanti a se molto importante e che in futuro farà parlare ancora molto di sé. In questo momento però sta commettendo errori di inesperienza e anche di un eccessivo nervosismo.
Un saluto a tutti gli appassionati e al prossimo Gran Premio: Silverstone
Come sempre rimango a vostra disposizioni. Potete inviarmi le vostre curiosità anche a: media@minardi.it