Il GP di Monaco secondo Gian Carlo Minardi
25.05.08 GP Monaco. Era da un po’ di tempo che non vivevamo un gran premio di Monaco così avvincente con numerosi colpi di scena e sorpassi resi possibile dal tempo incerto. Lews Hamilton si è portato a casa una vittoria molto importane per il campionato grazie ad una partenza molto intelligente e aiutato anche dalla buona sorte.
In casa Ferrari nessuno è esente da colpe, mentre ancora una volta abbiamo visto una gara perfetta da parte della BMW Sauber di Robert Kubica. Da incorniciare la prestazione di Adrian Sutil con la sua Force India.
E’ stata una gara certamente movimentata dall’acqua e Montecarlo non è la pista ideale per correre in queste condizioni con la prima parte di gara caratterizzata dalla Ferrari di Massa e da un Hamilton fortunato, perché è riuscito a vincere una corsa nonostante aver toccato un muretto: la sospensione e il braccetto hanno resistito e così ha potuto continuare senza accusare alcun problema. Inoltre con la sosta ha cambiato la strategia che a fine corsa si è dimostrata vincente. È stato però anche molto intelligente perché al via è stato bravissimo a sfruttare l’interno della curva Saint Devota passando sotto gli alberi dove la pista era praticamente asciutta, riuscendo così a sopravanzare il finlandese Kimi Raikkonen. C’è da dire che in Ferrari tutti hanno commessi un po’ di errori, dal muretto ai due piloti che non sono stati esenti da sbavature in pista con Kimi che è andato a rovinare il suo musetto ben due volte causando anche il ritiro dell’incolpevole quanto bravo Adrian Sutil a 10 min dalla fine, e al ritardo nel montare le gomme entro i 3 minuti dal via. Proprio Sutil, insieme a Kubica, è stato autore di una gara regolare senza commettere alcun errore e, che fino a qual momento, stava gestendo in tutta tranquillità un quarto posto meritato.
Il problema principale della Ferrari potrebbe essere stato la strategia, infatti loro avevano puntato solo su un pit stop pensando che tornasse la pioggia. Più di una volta si è visto in sovrimpressione che gli organizzatori annunciavano la pioggia che poi non è mai arrivata: questo probabilmente avrebbe favorito il brasiliano. Inoltre ai box dopo aver montato le gomme da asciutto hanno agito sul carico aerodinamico e anche questo potrebbe aver inciso negativamente sulle prestazioni della vettura. Ci sono state una serie di fattori che non hanno portato a vincere questo gran premio. Il pacchetto vettura-piloti non ha funzionato al 100%. Diciamo anche che non è stata aiutata dalla safety car, anche se in un circuito come questo bisogna metterlo in conto. Se usciva in un altro momento forse eravamo qui a fare un discorso diverso e lo stesso Kubica avrebbe potuto gioire ancora di più. A differenza del polacco, Nick Heidfeld non si è trovato bene fin dall’inizio e forse quella di oggi è stata la sua peggior prestazione. In questo momento gli da fastidio o comunque sente la pressione dovuto ai buoni risultati ottenuti fin qui dal suo compagno di scuderia. Inoltre sta facendo molti sacrifici per diminuire il suo peso per guadagnarlo nella zavorra. Ora in Canada avrà la possibilità di rifarsi dimostrando che è stato solo un episodio negativo.
Un altro pilota che ha fatto una buona prestazione è stato Sebastian Vettel con la sua ST03: questo era un appuntamento importante per la Scuderia Toro Rosso in quanto portava al debutto una vettura completamente nuova che ha dimostrato un buon potenziale. E’ chiaro che debuttare a Montecarlo non è la cosa migliore, ma è riuscito ad ottimizzare il suo mezzo riuscendo a conquistare una quinta posizione molto importante per il proseguo del loro campionato alle spalle della Red Bull di Mark Webber. Mark è un altro di quei piloti che non ha commesso errori e non è certamente un pilota che scopriamo oggi, in quanto è molto veloce e preparato e sta guidando una vettura che sta crescendo, nonostante un Coulthard che continua a commettere errori su errori.
Nico Rosberg per tutto il fine settimana è andato molto forte e non è chiara la dinamica del suo incidente… si vede che allarga in sottosterzo. Forse è stato aiutato da un guasta tecnico dovuto ai due contatti, perché è uscito in una maniera estremamente strana. I punti portati a casa da Nakashyma dimostrano che la macchina era competitiva e Nico non è riuscito a concretizzare tutto il bel lavoro fatto vedere in prova e qualifica. Proprio aver avuto tra le mani una macchina che gli dava sicurezza lo può aver portato a spingere troppo e arrivare quindi a commettere degli errori.
In difficoltà tra le stradine del principato anche il secondo driver della Renault Nelson Piquet, sia con le gomme da bagnato che con le slick commettendo poi il brutto errore che lo ha portato al ritiro. La macchina in questo momento non è facile da guidare, come dimostrano anche gli errori commessi da Fernando: Nelson soffre anche di più a causa della mancanza dell’esperienza e della pressione che si sente addosso a causa dei risultati che non sono all’altezza delle aspettative. Dovrà cercare di reagire e venir fuori da questo momento negativo. Ricordiamoci che anche il finlandese Kovalainen l’anno scorso stava vivendo la sua stessa situazione e poi è stato la rivelazione della seconda parte del Mondiale. Non deve essere Montecarlo, e in queste condizioni, che devono fare la rinascita di un pilota.
E’ stata una gara all’insegna degli errori, con un Fernando Alonso che ha sbagliato addirittura per due volte ed è praticamente una cosa incredibile. Stiamo comunque vivendo un buon campionato dove in pochi punti abbiamo ancora quattro piloti di tre diverse scuderie. Tutto sommato la Ferrari esce a testa alta da questo week end in quanto rimane in testa al mondiale costruttori e il ritardi di Raikkone nei confronti di Hamilton è di soli 3 lunghezze. Ora c’è una trasferta storicamente difficile per le rosse, il Canada, anche se vedendo quanto hanno recuperato qui a Monca dallo scorso anno, non credo che farà tanta paura. Se c’è da dare un dieci se lo merita tutto il pilota della Force India, insieme anche al polacco della BMW Sauber che ha ottimizzato quello che è la sua macchina senza commettere sbavature. Una BMW che sta continuando la sua crescita e che si è conquistato questo secondo posto che a parer mio vale quanto la vittoria dell’inglese.
A Monaco per assurdo abbiamo fatto alcuni punti con Fittipaldi e Alboreto. Il ricordo però va al 1996 quando con Giancarlo Fisichella nel warm- up avevamo fatto molto bene andando ad occupare le prime posizioni, nonostante in qualifiche fossimo indietro. Proprio in virtù di questo mi ero raccomandato con Fisico e Alani di non ostacolarsi alla prima curva perché c’erano tutte le premesse per poter fare una bellissima gara: purtroppo al primo giro nella salita del Casinò si sono toccati e ritirati
Un saluto a tutti gli appassionati e al prossimo Gran Premio: Canada
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Gian Carlo Minardi