F1 | Gian Carlo Minardi “2018 anno cruciale” – Parte seconda
Il 2018 sarà un anno cruciale non solamente sul fronte dei piloti (come abbiamo già affrontato nei giorni scorsi), ma anche sul fronte delle motorizzazioni. Da un lato la Mercedes si presenterà ai nastri di partenza con una power-unit completamente riprogettata, dall’altro Ferrari, Renault e, soprattutto, Honda, avranno il compito di compiere un importante salto in avanti per controbattere la corazzata tedesca.
Coi nuovi regolamenti il compito sarà ancora più arduo poiché le unità motrici a disposizione per ciascun pilota saranno solamente tre, che in una stagione composta da ventuno appuntamenti equivale ad una copertura di sette GP per ciascuna PU, prima di incappare nel conteggio delle penalizzazioni (anch’esso rivisto).
La passata stagione a Maranello hanno posto le basi per provare a riaprire un ciclo, anche se hanno pagato un dazio pesante sul fronte dell’affidabilità nella seconda parte della stagione (unitamente ad alcuni errori da parte dei suoi piloti), dovendo fare successivamente un passo indietro sacrificando le prestazioni.
Le novità principali le troviamo in casa McLaren e Toro Rosso, protagoniste di uno scambio: dopo tre stagioni decisamente deludenti la Honda si trasferisce a Faenza il cui posto lasciato libero a Woking sarà preso dalla Renault.
“Con gli attuali regolamenti la power unit è una componente determinante nel risultato finale e sette gran premi per ogni PU rappresentano una spada di Damocle incredibile. La Mercedes sta lavorando su un motore completamente nuovo e auspico che a Maranello siano in grado di tenere il passo. Da quanto si apprende, il telaio della nuova Ferrari sta nascendo sotto la migliore stella e spero che anche l’unità motrice sia all’altezza. Con le cinque vittorie della passata stagione hanno posto le basi per continuare a crescere e provare a riaprire un ciclo, anche se non è facile contro questa Mercedes” commenta Gian Carlo Minardi
“Oltre alla sfida Ferrari-Mercedes sarà altamente interessante seguire lo scambio Renault-Honda. Per la prima volta a Faenza arriva un motore ufficiale e un programma così a lungo termine può solamente giovare alla squadra che si trova nella condizione ottimale per progettare e programmare al meglio la nuova (e future) vettura. Negli ultimi anno sono stati costretti a lavorare con motori non di ultima generazione e senza una continuità nella fornitura da parte del medesimo costruttore. E’ una situazione che conoscono fin troppo bene poichè in diverse occasioni ci siamo trovati a novembre senza una certezza sul propulsore per l’anno successivo.” prosegue il manager faentino
“Sotto la lente ci saranno, per motivi differenti, anche Renault, chiamata a migliorare il sesto posto della passata stagione ma anche le prestazioni del suo motore (che continuerà a fornire anche la Red Bull) e Force India – motorizzata Mercedes – protagonista di una stagione esemplare conclusa per il secondo anno consecutivo al quarto posto.” conclude Gian Carlo Minardi