F1 | Minardi “Singapore, possibile spartiacque per i sedili 2018”
Siamo entrati nel girone di ritorno e tra quindici giorni si riaccenderanno i motori dopo una pausa estiva solo apparentemente silenziosa. La Ferrari si presenterà a Spa-Francorchamps forte della vittoria e della doppietta conquistata a Budapest. Per Maranello si è trattato di un banco di prova importante, superato brillantemente e a pieni voti poiché conquistato su una pista a lei congeniale.
Ora ci aspettano nove gran premi di cui, sempre sulla carta, quattro a vantaggio della Mercedes e quattro pro-Ferrari con l’incognita della Malesia. Sarà certamente importante per gli uomini in rosso arrivare all’ultimo appuntamento di Abu Dhabi con un buon vantaggio sugli avversari. Si inizierà con due weekend pro-Mercedes marchiati Belgio e Monza. Vettel proverà a difendere la leadership (14 punti di vantaggio su Hamilton) con la Mercedes che guida la classifica costruttori con 39 punti di vantaggio sulla coppia del Cavallino Rampante.
Tradizionalmente questi due appuntamenti sono tappe importante anche per il mercato piloti e quest’anno non sarà da meno col sedile di Sebastian Vettel vero punto focale. Sulla scrivania del tedesco la Ferrari avrebbe fatto arrivare un contratto pluriennale da 120 milioni di dollari pur di blindare il suo pupillo il quale però, dal canto suo, sarebbe allettato da un prolungamento di un solo anno..
Possibile la coppia Vettel-Hamilton
I prossimi risultati saranno determinanti per il futuro di Vettel in Ferrari e Singapore potrebbe rappresentare lo spartiacque per il mercato piloti. Difficilmente rinnoverà il contratto qualora il mondiale non dovesse andare per il verso giusto. Il casa Mercedes il rinnovo di Valtteri Bottas sarebbe slittato a metà settembre, nonostante il finlandese sia in lotta per il titolo. L’arrivo di Vettel a Brackley insieme ad Hamilton non sarebbe così improbabile, considerando che gli uomini di Toto Wolff hanno già dato prova di saper gestire due campioni del mondo, vincendo insieme tre titoli mondiali. Nonostante i quattro titoli con la Red Bull il tedesco è ancora “affamato” e se il 2017 dovesse prendere una piega sbagliata, il rinnovo sarebbe in salita. Il solo cachet non basta.
Robert Kubica scalpita
I test in Ungheria ci hanno regalato diversi spunti e segnali positivo. Uno di questi è certamente il ritorno in un appuntamento ufficiale di Robert Kubica, a distanza di sei anni dal terribile schianto nel rally. Il driver polacco ha messo a segno 142 tornate al volante della Renault firmando il quarto tempo di giornata e creando non poco scompiglio all’interno del team transalpino.
Luca Ghiotto e Antonio Giovinazzi. Lavoro encomiabile
I giorni successivi al gran premio di Ungheria hanno sorriso anche al tricolore. Luca Ghiotto, al volante della Williams a Budapest, e Antonio Giovinazzi a Barcellona con la Ferrari nei test Pirelli, hanno ben figurato compiendo a pieni voti il loro compito e completando l’intero programma di giornata. Per Ghiotto si è trattato dell’esordio assoluto al volante di una F1 riuscendo a mettere insieme la distanza di quasi tre gran premi. Meritano un momento di serenità.
Stroll pronto ad acquisire la Force India
Alcune voci parlano di un interessamento di Lawrence Stroll (padre di Lance) verso la Force India che da due anni si sta confermando quarta forza del mondiale, nonostante i problemi economici. Questo potrebbe scompigliare ulteriormente il mercato, legato anche all’eventuale ritiro di Felipe Massa. Se così fosse il giovane Stroll lascerebbe la Williams, prendendo il posto di Sergio Perez o Esteban Ocon (pilota Mercedes insieme a Pascal Wehrlein attualmente in forza alla Sauber).
Da tenere sott’occhio anche il giovane francese Charles Leclerc che a Budapest ha firmato il miglior crono alla fine della prima giornata di test al volante della SF70H attirando l’interesse su di se di diversi team principal. La stessa Sauber, pronta a diventare Junior Team Ferrari, ha espresso parole favorevoli.
Insomma, c’è tanta carne al fuoco.