F1 | Gian Carlo Minardi “Passo in avanti per prestazioni e affidabilità”
Come già successo nella prima-quattro giorni, la Ferrari chiude col miglior tempo l’ultima sessione di test collettivi sulla pista di Barcellona, inanellando nell’ultimo giorno 142 giri con Sebastian Vettel, portando quasi a 4000 i chilometri totali percorsi dalla SF16-H.
Dare un giudizio sulla qualità delle vetture non è cosa facile poiché non è dato sapere il quantitativo di benzina caricato a bordo o il programma giornaliero. Senza alcun dubbio la Mercedes resta la vettura da battere, soprattutto per i tantissimi chilometri coperti da Hamilton e Rosberg. Insieme hanno realizzato praticamente un’intera stagione di Formula 1 inanellando la bellezza di 6000 Km. Secondo posto per la Scuderia Toro Rosso che, nelle otto giornate, ha macinato oltre 4800 km con Verstappen e Sainz. 800 chilometri in meno per i cugini Red Bull (motorizzati Renault), Williams-Mercedes e per Ferrari. Poco più indietro Sauber, Force India e Renault. Terz’ultimo posto per McLaren-Honda (3250 km) che paga dazio nella sessione di febbraio superando di poco i 1100 Km. Nelle quattro giornate finali, Alonso e Button hanno recuperato il tempo perso mettendo insieme 448 giri (2085 km)
“Le due sessioni mettono in evidenza il bel salto in avanti compiuto dai team sul fronte dell’affidabilità. Anche le prestazioni sembrano essersi compattate, soprattutto a centro gruppo. La Mercedes resta la vettura di riferimento per tutti, con alle sue spalle una Ferrari pronta ad inserirsi sfruttando anche il nuovo sistema di qualifiche che scatterà da Melbourne (eliminazioni ogni 90 secondi durante le tre sessioni). La Power-Unit tedesca ha percorso insieme ai suoi quattro team la bellezza di oltre 15500 km” analizza Gian Carlo Minardi, che vede nella Toro Rosso la possibile sorpresa 2016 “Hanno coperto tantissimi chilometri dimostrando di aver raggiunto una buona affidabilità, che proprio l’anno scorso li aveva penalizzati sul fronte del risultato finale”
Chiudono la classifica la new-entry americana Haas e la Manor con 2295 e 1950 km complessivi “Rispetto alla passata stagione la Manor ha fatto tantissimi cambiamenti, sia sul fronte della Power Unit sia dei tecnici, che richiedono tempo. Il team Haas va certamente supportato e giustificato, poiché sarà chiamata a debuttare in un Mondiale lungo 21 GP con alle spalle solamente 8 giornate di test. I problemi emergono solamente girando in pista. Per loro è tutto completante nuovo e devono oliare i meccanismi”