“Minardi Contro tutti” – GP Australia
Con il primo gran premio parte la mia rubrica all’interno di F1GrandPrix.it, una colonna dove cercherò di commentare e dare il mio giudizio su ogni gara cercando di analizzare i vari elementi che caratterizzano i week-end di F1 E ora, iniziamo…
16 marzo 2008, GP di Melbourne: la Formula 1 riaccende i suoi motori dopo un inverno di duro lavoro dove tutte le scuderie hanno lavorato per arrivare pronte a questo primo appuntamento stagionale, dove tutti hanno dovuto scoprire le proprie carte e si sono visti i veri valori in campo.
Secondo me eravamo tutti un po’ stufi delle critiche sulla “Formula noia”, in cui non si vedevano sorpassi e tutte le macchine arrivano al traguardo senza accusare il minimo problema tecnico. E così, la prima sorpresa 2008 di questa nuova F1 arriva già al sabato, con una griglia di partenza imprevedibile, in cui si è vista una BMW in prima fila, una Ferrari in difficoltà a causa di alcuni problemi di affidabilità, Toyota e Honda in grande recupero rispetto alle ultime stagioni e una Renault indietro, con Nelson Piquet addirittura in ventunesima posizione. Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più da alcune scuderie: prima tra tutte la Ferrari, che ha patito guai di affidabilità legati proprio ad un “organo” che era stato il loro cavallo di battaglia nelle ultime stagioni: il motore. Guai che, tra l’altro, hanno riguardato ben tre monoposto: ricordiamo, infatti, che la Ferrari fornisce i propri propulsori alla Scuderia Toro Rosso e proprio Sebastien Bourdais ha visto svanire a tre giri dalla fine tutto il suo grande lavoro, perdendo così la possibilità di tagliare il traguardo in quarta posizione. C’e stata invece la conferma della crescita del team Williams-Toyota con il terzo posto di Nico Rosberg, un risultato molto sentito anche dal pilota stesso che, dopo aver tagliato il traguardo, ha iniziato ad esultare dentro l’abitacolo. A mio parere potrà essere questa la squadra rivelazione di quest’anno.
Anche la BMW conferma fin dalla prima gara i buoni risultati messi in luce già nella scorsa stagione, conquistando il secondo posto e anche la McLaren Mercedes si dimostra già a punto sia dal punto di vista dell’affidabilità che del bilanciamento, con un Lewis Hamilton in grado di dominare la corsa. Credo che il Gran Premio di Malesia sia troppo vicino per porre rimedio e consentire ad alcune scuderie di recuperare il gap nei confronti delle altre.
Era da tanto tempo, comunque, che non vedevamo solo otto monoposto al traguardo. Questo significa che i nuovi regolamenti mettono a dura prova non solo i piloti, ma anche la meccanica delle vetture: abbiamo visto infatti molti sorpassi, incidenti ed errori dei piloti, che hanno fatto si che la gara fosse molto movimentata e spettacolare. Alonso ha dimostrato cosa significa essere un ex campione del mondo portando a casa, con una monoposto decisamente inferiore, un quarto posto insperato alla vigilia, strappandolo al suo ex-compagno di squadra Kovalainen. Il momento chiave è stato il controsorpasso dello spagnolo ai danni del finlandese, che probabilmente ha sbagliato ad inserire la marcia in uscita dall’ultima curva che immette sul rettilineo finale. Nonostante questo Fernando ha ottimizzato la sua vettura, certamente non all’altezza dei primi, senza commettere errori. La dimostrazione è che il suo compagno di scuderia è partito in ultima fila e in gara praticamente non si è visto, uscendo molto presto dai giochi. Dai tempi si vedeva che Alonso era costretto a portare sempre al limite la macchina per stare attaccato ai suoi avversari.
Tra i promossi di questo primo week-end metto sicuramente anche la Toro Rosso, che è andata molto forte fin dalle qualifiche. Solo un problema ha impedito a Sebastian Vettel di portare la sua vettura fino alla settima posizione, come aveva fatto nella Q2. Sebastien Bourdais ha fatto un ottimo debutto, riuscendo a tenersi a lungo alle spalle Fernando Alonso e Kovalainen, ed è riuscito comunque a portare a casa due punti. Infatti, proprio mentre sto scrivendo questa colonna, è giunta la notizia della squalifica di Rubens Barrichello: una squalifica giusta perché il solo stop and go era una punizione estremamente blanda per l’irregolarità dell’uscita dai box con il semaforo rosso. Già nelle scorse stagioni avevamo vissuto una situazione simile, quando a Montoya e Massa, per lo stesso errore, furono esposte le bandiere nere.
Positiva la gara della Toyota e dei suoi due piloti. Negli ultimi venti giorni la scuderia è riuscita a migliorare molto la propria vettura portando numerose novità tecniche. Sfortunato Trulli, che prima del problema alla batteria era tra i primi e stava tenendo il loro passo, mentre Timo Glock, con l’uscita di pista, ha compromesso il fine settimana. Mi sento comunque di dargli un voto positivo perché si trattava della sua prima volta su questo tracciato, anche se in F1 aveva già corso quattro Gran Premi.
Nakajima è un pilota che secondo me farà parlare molto di sè in questa stagione. Ha fatto molto bene in GP2, non ha avuto nessuna paura e ha portato punti importanti al suo debutto per il suo team, tagliando il traguardo in sesta posizione davanti a Bourdais e Raikkonen. Questo mi fa pensare che, dopo McLaren e Ferrari (che, sono sicuro, riuscirà a recuperare i punti persi), la lotta per il terzo posto sarà proprio tra Williams e BMW.
Per quanto riguarda Nelson Piquet Jr., come ho accennato qualche riga sopra, il suo non è stato certamente un week-end positivo. In questo momento la Renault ha dei limiti e lui li ha sottolineati con la sua mancanza di esperienza. Purtroppo l’anno scorso ha svolto solamente qualche test senza nemmeno percorrere troppi chilometri e questa, secondo me, potrebbe essere la spiegazione. Ritengo comunque che sia un pilota molto valido e veloce, anche se per questa gara il voto è negativo.
Sono rimasto sorpreso dalla bella competitività dei team. Abbiamo avuto una griglia di partenza molto corta e questo porterà a Gran Premi molto combattuti. Tra i team che mi hanno colpito in modo positivo devo mettere sicuramente la Honda che, al di là dell’errore di strategia con Rubens, sta crescendo e come ho detto panche prima la Toyota che forse ha trovato la via giusta da seguire per arrivare a quel risultati importati che l’hanno spinta ad entrare nel grande circus della F1. Tra le note negative ovviamente devo mettere questa non affidabilità delle vetture di Maranello che, già all’inizio dello scorso anno l’aveva messa in difficoltà e quindi credevo e speravo che nell’inverso fossero riuscito a risolverli, anche se qualche campanello d’allarme c’era stato. L’aspetto positivo è che gli ingegneri dovrebbero sapere devo intervenire, visto che il problema è stato accusato sui tre motori allo stesso numero di chilometri. Risolto questo aspetto comunque la Ferrari tornerà a lottare con la McLaren per la vittoria, perché come abbiamo visto Raikkonen riusciva tranquillamente a tenere il ritmo dei primi e questo fa capire che il telaio delle “rosse” è ottimo.
Bella la gara e la prestazione della Toro Rosso sia in qualifiche che in gara, anche se credo che durante la stagione sarà molto difficile per loro poter ripetere un simile explua. Questi sono due punti importanti per il morale della squadra per dargli la forza di continuare a lavorare duramente.
La Super Aguri è riuscito a risolvere i suoi problemi finanziari grazie a questi nuovi soci. la macchina comunque ha girato e non è poi così lontana dal resto del gruppo. Molto bene questa Force India F1 che mi pare abbiano tutti gli strumenti per poter dire la loro. Sono riusciti a togliersi dall’ultima fila e ora sarà importante continuare a fare progressi. Bella qualifica di Gianfranco Fisichella anche se è stato sfortunato al via, come il suo compagno di scuderia Sutil che è dovuto partire dai box.
Per concludere un mio ricordo particolarmente felice con il Minardi Team legato a questo gran premio sono stati i due punti conquistati da Mark Webber, proprio al debutto con noi nel 2001. Un risultato fantastico ottenuto lottando in pista contro la Toyota di Salo e quindi rimane uno dei migliori gran premi che abbiamo corso.
Saluti e ringrazio tutti i lettori di F1GrandPrix.it, per risentirci tra una settimana in occasione del Gran Premio della Malesia.