F1 – Gian Carlo Minardi “Con queste regole potrei anche tornare”
Dopo le proposte annunciate dalla FOTA (l’associazione dei costruttori della massima formula) lo scorso 5 marzo a Ginevra per cercare di ridurre i costi della Formula 1, nella giornata di mercoledì 18 la FIA, il consiglio mondiale del motorsport con a capo Max Mosley, ha diramato le sue proposte per l’ormai prossimo Mondiale di Formula 1 che partirà ufficialmente il 29 marzo con il primo appuntamento in Australia.
Punti salienti del comunicato sono l’attribuzione del titolo mondiale piloti al driver che conquisterà il maggior numero di vittorie, 8 test per prove aerodinamiche e 3 test per quei piloti che negli ultimi 24 mesi non hanno corso 2 gran premi. Dal 2010 invece i team potranno decidere se limitare il loro budgets a 30 milioni di sterline, ma con libertà di progetto e sviluppo, oppure avere una libertà di spesa nel rispetto però delle restrizioni del regolamento tecnico. Queste in poche parole le idee della FIA per cercare di contrastare la crisi e per aumentare lo spettacolo dei gran premi.
“A meno di dieci giorni dall’inizio della stagione siamo in una situazione molto caotica, in quanto non sono ancora stati diramati i regolamenti tecnici e sportivi. Non ci sono certezze” Commenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di Minardi.it “Proprio per questo diventa molto difficile commentare le scelte fatte, visto che il comunicato diramato dalla federazione è molto scarno. In un punto infatti si parla di 8 test per prove aerodinamiche e tre test per i rooky. Ma cosa si intende per test? Come si devono svolgere?
Quello che salta subito all’occhio è che siamo di fronte ad un probabile scontro FOTA – FIA e ad una federazione che improvvisamente decide di difendere i piccoli team, cosa che invece non aveva mai fatto nel passato. Forse lo stesso Minardi Team, protetto come sono protette oggi le piccole scuderie avrebbe potuto far parte ancora della Formula 1. Minardi che, se mettono per iscritto quelle che ad oggi sono solo proposte, potrebbe anche pensare a tornare: 33 milioni di budgets il team Minardi non è mai riuscito a metterlo insieme, portando comunque in pista importati novità tecnologiche, riprese poi dai top team. Voglio anche sottolineare che quando noi eravamo in Formula 1 non siamo mai stati protetti, infatti dovevamo pagarci i pneumatici (senza sapere da dove arrivassero) ed i propulsori (senza sapere la loro evoluzione).
Per tornare ad un argomento a me caro, ovvero quello dei giovani piloti, in questo momento si parla solo di tre test (da novembre a dicembre) per quei piloti che non abbiano corso 2 gran premi negli ultimi 24 mesi: è importante però capire come si potranno svolgere queste sessioni. Proprio quest’anno la Brawn GP ha preferito un pilota esperto come Rubens Barrichello a un giovane come Bruno Senna, nonostante potesse portare con se una buona dose di sponsor. Questo sarà solo l’inizio… E’ inutile che gli organizzatori della GP2 continuino a dire di essere il trampolino di lancio verso la Formula 1… Sono stati il trampolino, infatti i giovani che hanno ben figurato nelle stagioni passate sono riusciti a macinare molti chilometri come collaudatori diventando degli ottimi piloti. Ora invece i rooky avranno sempre più difficoltà a mettersi in mostra. ”
Oltre alla confusione legato ai regolamenti, ad oggi, è ancora molto difficile stabilire le reali forza in campo di ogni team “Proprio oggi nell’ultima giornata di test a Jerez la McLaren Mercedes, che fino ad ieri sembrava in grande difficoltà, ha dato un segno di miglioramento, riuscendo a girare su un buon tempo. Quello che si è potuto vedere è che tutti i team sono riusciti a raggiungere una buona affidabilità e che la griglia potrà essere molto compatta, in quanto apparentemente in 1 secondo sono racchiusi tutti, ma non possiamo stilare una classifica completa visto che non abbiamo i dati per valutare il programma svolto da ogni singola scuderia (KERS, affidabilità, aerodinamica, setup, gomme…). Dalle ultime sessioni in Spagna abbiamo avuto la piacevole sorpresa della Brawn GP che in poco più di due settimane è riuscita a coprire lo stesso chilometraggio dei suoi avversari senza accusare problemi tecnici. Solo il cronometro di Melbourne ci dirà se saranno anche competitivi. Le stessa Ferrari sta facendo un buon lavoro, anche se forse devono fare qualche piccolo passo in avanti sull’affidabilità: bene la Red Bull Racing, e quindi di conseguenza credo anche la Scuderia Toro Rosso, che è la monoposto con il il maggior numero di innovazioni (visivamente parlando), così come la Sauber BMW, mentre faccio fatica a valutare la Renault che ha alternato prestazioni deludenti a dei buoni riscontri con un Fernando Alonso all’attacco. Un aspetto da non sottovalutare (come ho già evidenziato altre volte) è che i team si sono trovati a dover sviluppare la nuova monoposto in un tempo ristretto.
Ora però voglio aspettare maggiori dettagli e invito gli appassionati a pensare ai possibili scenari che si potranno creare avendo team con budgets limitati, ma liberi di sviluppare la vettura e altre scuderia con budgets illimitati, ma con restrizioni tecniche. Saranno scenari non facili da gestire in quanto mi immagino un parco chiuso con vetture che a sviluppo illimitato e vetture con limitazioni tecniche” conclude Gian Carlo Minardi, dando appuntamento ai suoi lettori ai prossimo giorni