Williams-Sauber, da outsider a comparse
Dopo un 2012 ricco di soddisfazioni concluso con il sesto e ottavo posto, Sauber e Williams si erano presentati al via della nuova stagione come i principali outsider dei top team. Dopo il primo terzo di campionato però si sono trasformati velocemente in semplici comparse.
Con alle spalle sette Gran Premi il bottino del team svizzero conta solamente 5 punticini e l’ottavo posto nel mondiale (grazie all’ottavo e decimo posto di Hulkenberg in Malesia e Cina)alle spalle di Force India (51), McLaren (37) e Toro Rosso (20). Nono posto e nessun punto invece per la scuderia inglese e per i suoi alfieri Maldonano e Bottas
“Quando sei un team di seconda fascia che lotta sul filo dei decimi per la conquista dei punti è molto facile passare da una buona stagione, come il 2012, a prestazioni meno esaltanti” analizza Gian Carlo Minardi “A mio avviso il team di Hinwil ha pagato il passaggio in McLaren di Perez, non tanto in termini di prestazioni, ma sul piano finanziario. In aggiunta ha perso alcuni tecnici. Una serie di coincidenze che hanno portato la Sauber a lottare per le posizioni di ripiego.
La Williams invece sta attraversando una fase importante di riorganizzazione interna. Pertanto un anno sabatico è necessario prima di riconquistare un posto alla luce del sole. E’ stato scelto un pilota giovane come Bottas che in Canada ha fatto vedere una prestazione importante regalando al team la seconda posizione, ma ha ancora bisogno di tempo. Maldonando, anche se commette meno errori, non è ancora maturo al 100%. In aggiunta non so quanto possa essere di aiuto per lo sviluppo della macchina e la crescita del team. Le novità previste per la nuova stagione non aiutano certamente in questo senso, in quanto sarà difficile portare avanti contemporaneamente il progetto 2013 e 2014. Il nuovo anno è dietro l’angolo”
A complicare la situazione anche la crescita importante di due scuderie come Force India e Toro Rosso “Il team indiano sta conservando con tutte le forze la quinta posizione nel mondiale mettendo in difficoltà la McLaren e la Toro Rosso ha dimostrato grande competitività sia in gara che qualifica andando con costanza a punti” analizza il manager faentino