Gp Spagna – Up & Down
Insieme a Gian Carlo Minardi diamo un po’ di “Numeri” e voti sul gran premio di Spagna
Fernando Alonso: 10 – è sicuramente il primo della classe. Ha preparato la gara nei minimi dettagli analizzando le partenze della GP2 e facendo il giro della pista a piedi. Ha costruito un sorpasso da campione che farà storia restando un punto di riferimento per molto tempo. Ha una marcia in più e ha vinto il gran premio con una macchina con un buon potenziale in gara, ma che non è ancora la migliore
Kimi Raikkonen: 9 – guida alla grande una macchina che dialoga molto bene le gomme Pirelli. La sua freddezza lo faranno diventare a breve il vero uomo da battere. E’ incredibile la determinazione e freddezza che sta dimostrando in questo inizio di stagione
Felipe Massa: 8 – in qualifica è stato penalizzato pesantemente. Ha conquistato il podio partendo dalla nona posizione facendo una bella e determinata corsa. Sarà di grosso aiuto per la Ferrari. Si sta lasciando alle spalle un periodo nero, cosa non facile.
Nico Rosberg: 7.5-8 – per la seconda volta in qualifica si è lasciato dietro Hamilton. Ha chiuso con un sesto posto una gara difficile condizionata dall’eccessivo consumo delle gomme da parte della sua Mercedes. Speriamo che il team possa risolvere velocemente i problemi
Paul Di Resta: 7.5 – sia lui che il team stanno facendo una stagione eccezionale e il quinto posto in classifica costruttori ne è una dimostrazione. Avanti così
Daniel Ricciardo: 6.5 – Bella gara con una Toro Rosso in crescita che sta difendendo con unghie e denti un settimo posto nel campionato costruttori, anche se non sarà facile.
Sebastian Vettel e Mark Webber: 6 – quando non tutti i tasselli sono al loro posto sono disorientati nelle strategie e ai piloti gli manca quel carisma per indirizzare il team. Meritano comunque la sufficienza perché sono veloci in prova
Jenson Button: 6 – si dimostra a suo agio con le gomme dure, così come la McLaren
Sergio Perez: 6 – nelle ultime due gare il messicano è cresciuto. La sufficienza è doverosa e di incoraggiamento. Sta recuperando
Esteban Gutierrez: 6 – merita la sufficienza già solo per il giro più veloce in gara. Anche in GP2 aveva alterato belle gare ad errori gravi in pista. Bisogna lasciarlo lavorare. Proprio per questo continuo a sostenere l’importanza dei test per i giovani. Non ha avuto l’occasione di prepararsi al meglio. Sarebbe ingiusto bocciarlo senza dargli la possibilità di vedere il suo potenziale
Pirelli: NC – è arrivato il momento di rivedere il progetto. Quasi 80 pit stop in un GP. Ne va anche della sicurezza. 6-7-8 pit stop sono veramente troppi da gestire per un team. E’ stato estremizzato il tempo al cambio gomma ed aumentano i rischi di errori.