F1 | GP SINGAPORE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “IL RISULTATO FINALE DEL WEEKEND E’ LA SOMMA TRA QUALIFICA E GARA”

Bisogna fare i complimenti a questi ragazzi. In una gara così complicata, dettata soprattutto da un alto livello di umidità, ancora una volta la safety-car è rimasta ferma ai box. Solamente Norris ci ha “regalato” qualche attimo di suspense andando a toccare le barriere nonostante un vantaggio importante su Max Verstappen.

Come ci si poteva aspettare è stata una gara molto tattica vinta da Lando Norris su un’ottima McLaren che ha lasciato il campione del mondo a quasi ventuno secondi. Un distacco certamente importante. Un secondo posto, però, positivo per Verstappen che mantiene la leadership con 52 punti di vantaggio.

Il risultato finale del fine settimana è la somma dei risultati tra qualifica e gara. Ferrari ha pagato a caro prezzo un sabato disastroso. Il quinto posto, ad una manciata di decimi da George Rusell (quarto), è certamente un risultato positivo, ma considerando il ritmo messo in pista da Leclerc, supportato da una buona strategia (cambio gomme al 37° giro), in casa Ferrari hanno certamente qualcosa da recriminare, unitamente anche alle difficoltà fisiche sul finale accusate del vincitore. Probabilmente avremo potuto assistere ad un Baku-2 coi due piloti molto vicini tra loro. Ma queste sono le corse.

L’altro  dato che  emerge dalla classifica finale sono i soli sette piloti a pieni giri. Carlos Sainz, settimo, è il primo pilota non doppiato. Un risultato frutto dell’errore in qualifica, ma anche di una partenza perfetta e di una strategia diversa rispetta a quella del compagno. Lo spagnolo è stato tra i primi a fare il pit-stop, passando alle bianche dopo appena quattordici tornate delle sessantadue totali.

Pur diventando sempre competitiva, in questo momento si sta evidenziando fortemente il divario tra i quattro top team (McLaren-RedBull-Ferrari-Mercedes) e il resto del gruppo. Il risultato è il doppiaggio di piloti che non si vedevano da diverso tempo, vedi Fernando Alonso su Aston Martin.

Gioco di squadra tra Red Bull e Racing Bulls con Ricciardo richiamato ai box sul finale per segnare il giro veloce e togliere il punto addizionale a Lando Norris. Racing Bull che però saluta Singapore con zero punti, contri i due punti guadagnati dai diretti avversari della Haas (9° Hulkenberg davanti a Perez) nella lotta per il sesto posto nel mondiale costruttori.

Ci aspettano ancora sei gran premi. Appuntamento ad Austin il 18-20 ottobre.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SINGAPORE, GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN SI PREPARA AD APRIRE UN NUOVO CICLO? QUI OCCHIO AL METEO”

Dall’Azerbaijan a Singapore. Il mondiale di Formula 1 fa tappa al Marina Bay Street Circuit, circuito cittadino, per il diciottesimo appuntamento. Per la prima volta, dopo cinquantacinque gran premi, la McLaren si presenta al via da leadership del mondiale.

Grazie al successo conquistato da Oscar Piastri e il quarto posto di Lando Norris a Baku, gli uomini di Andrea Stella hanno scavalcato la Red Bull.

Nonostante le modifiche apportate nella passata stagione, che hanno ridotto a 4,940 chilometri la lunghezza della pista e a 19 le curve (contro le 23), resta comunque una delle piste più tortuose e insidiose di tutte la stagione.

La prima novità di quest’anno è l’introduzione della quarta zona DRS (tra la curva 14 e la 16), il cui obbiettivo sarà quello di agevolare spettacolo e sorpassi. A Baku i piloti ci hanno regalato una gara avvincente giocata sul filo dei decimi. Anche su questa pista mi aspetto delle lotte sul filo dei decimi, se non addirittura centesimi di secondo. Sarà interessante se riusciranno a proseguire il trend positivo senza l’ingresso della safety-car. Una settimana fa solamente sul finale, il contatto tra Perez e Sainz ha portato l’utilizzo della VSC.

Sul fronte gomme, Pirelli ha optato per le mescole più morbide (dalla C3 alla C5) e sarà interessante vedere su quanti pit-stop si baserà la strategia, su una pista che migliora notevolmente sessione dopo sessione. Occhio anche al meteo che rappresenta un’incognita in più, sia per il layout della pista sia perché si corre in notturna. Il rischio pioggia è presente per tutti il fine settimana con probabilità molto alte nella giornata di domenica.

Sarà interessante seguire il weekend di Red Bull e Mercedes, in questo momento più in difficoltà, rispetto alla McLaren (attualmente la vettura da battere) e ad una buona competitività da parte di Ferrari. In questo momento per McLaren, la priorità, è il titolo costruttori. Storicamente, quando un team si appresta ad aprire un nuovo ciclo vincente, parte dalla conquista del costruttori per concentrarsi solamente successivamente sul titolo piloti. Tra l’altro devono anche perfezionare alcuni meccanismo che vanno dalla gestione piloti e strategie, non sempre perfette.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AZERBAIJAN, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “51 GIRI AL CARDIOPALMA. PIASTRI FENOMENALE. PEREZ-SAINZ? IL MESSICANO CON PIU’ COLPA

Questi straordinari ragazzi sanno come farci divertire. CI hanno regalato  51 giri corsi al cardiopalma con addirittura quattro piloti racchiusi in poco più di due secondi.  Piastri, Leclerc e Perez  racchiusi in meno di un secondo mezzo.

E’ stato un gran premio combattuto, vinto da un bravissimo Oscar Piastri, autore di un bellissimo sorpasso ai danni Leclerc, ma soprattutto abile nel gestire una situazione non facile in una pista complicata come Baku. Non rappresenta certamente una sorpresa perché Piastri è un ragazzo con tutte le carte in regola per far parlare di se. In più ha una macchina una spanna sopra gli altri, che gli permette di frenare più tardi rispetto agli altri con un DRS più performante. Si è visto soprattutto nel sorpasso ai danni del ferrarista. E’ riuscito a recuperargli 5 decimi, contrii  soli 2 decini di Leclerc, autore di una bellissima pole position. Questo, però, dovrà far riflettere gli uomini a Maranello.

Peccato solamente per il finale. Avevamo avuto una corsa senza interruzioni, nonostante un ritmo molto elevato.

Fino a quel momento strepitosa rimonta di Carlos Sainz, dopo una prima parte di gara fiacca. Gara altrettanto notevole anche da parte di Sergio Perez, che in questi tracciati ha sempre dato il meglio di se. In questo momento, le difficoltà della Red Bull sembrano penalizzare maggiormente Max Verstappen. Non è facile analizzare il contatto Sainz-Perez. Televisivamente parlando, mi sembra che il messicano abbia una percentuale di colpa maggiore in quanto lo spagnolo gli era davanti. In più Perez aveva una visuale a lui più favorevole. Aveva tutto lo spazio per spostarsi, quel che bastava a sinistra, per evitare il contatto fatale.

Il ritiro di Sainz costa caro in termini di punteggio per la Ferrari, il cui distacco dal vertice sale a 54 punti con ancora sette gara da disputare.

Festa doppia in casa McLaren. Oltre alla vittoria si porta a casa anche la leadership nel costruttori, scavalcando la Red Bull dopo 55 gare. Da applausi anche la gara di Lando Norris. Partito dalla quindicesima casella, ha chiuso in quarta posizione davanti a Verstappen, aggiudicandosi anche il punto addizionale per il giro veloce.

Il doppio ritiro ha favorito George Russell, che conquistato un insperato podio, ma anche i due piloti della Williams e Oliver Bearman, protagonisti di un ottimo fine settimane e premiati con punti importanti. Risultati positivi soprattutto per i due giovani ragazzi (Colapinto e Bearman). L’Argentino ottimo scudiero nei confronti di Albon. Al suo secondo GP, Bearman conquista nuovamente la zona punti con due scuderie diverse. Risultato non certamente scontato, guidando una Haas.

Ci avviamo verso gli ultimi appuntamenti che si prospettano incandescenti. Sono già in trepidazione di vedere cosa succederà nel cittadino di Singapore.

Dai nostri portacolori, in questo fine settimana sono arrivati importanti risultati, a partire dal podio di Gabriele Minì in F2 (al debutto) seguito dal terzo posto di Andrea Kimi Antonelli nonostante una vettura danneggiata in un contatto. In Giappone, al Fuji, Davide Rigon ha portato al successo la Ferrari 296 LMGT3 nel Campionato del Mondo FIA WEC e Raffaele Marciello ha conquistato il secondo posto al volante dell’Hypercar BMW. Sono tutti risultati motivo di grande orgoglio nonché frutto del lavoro svolto in tutti questi anni  dalla Federazione e da ACI Sport.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AZERBAIGIAN | GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN FAVORITA, MA ATTENZIONE A MERCEDES”

Siamo ormai alle porte del Gp dell’Azerbaigian, diciassettesimo appuntamento del Mondiale. Con Baku ha inizio l’ultimo terzo di stagione. Pista decisamente impegnativa, lunga 6,003 chilometri da percorrere 51 volte caratterizzata da 20 curve, alcune ad angolo retto e molto lente, altre molto veloci seguite dal rettilineo più lungo del mondiale.

La prima novità riguarda la sua collocazione. Tradizionalmente era collocato nei mesi di aprile o giugno mentre quest’anno si corre in settembre, così come il prossimo anno. Rispetto al passato team e piloti troveranno un clima più caldo e le parti ombreggiate del centro storico potrebbero incidere sulle prestazioni.

Essendo un tracciato cittadino, le prestazioni miglioreranno sessione dopo sessione e Pirelli ha portato le mescole più morbide (C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft).

Sulla carta l’unica sosta è la migliore strategia, ma bisognerà stare attenti ad eventuale safety-car o bandiere gialle.

Sul fronte della gara, in questo momento la McLaren ha scalzato Red Bull come vetture di riferimento. Il team di Horner sta provando a difendere la leadership nelle due classifiche. Sul fronte costruttori la lotta è aperta, in particolar modo tra McLaren e Red Bull con Ferrari che ha accorciato il distacco forte del successo conquistato a Monza.

Occhio alla Mercedes. Le caratteristiche della W15 e del suo motore, dovrebbero ben adattarsi alla configurazione del tracciato. Ci aspetta un finale di stagione molto combattuto. Sul fronte piloti, il vantaggio di Verstappen su Norris è ancora cospicuo. Il campione del mondo in carica può permettersi delle gare in difesa. All’interno del team è lui a fare la differenza. Perez non ha perso la “bussola”, semplicemente non è assecondato dalla vettura e a fare la differenza deve essere il pilota.

Oltre alla Formula 1, torna anche la F2 che vedrà il debutto di Gabriele Minì nel team Prema, in coppia con Andrea Kimi Antonelli. Minì prenderà il posto di Oliver Bearman, impegnato con Haas al posto dello squalificato Magnussen. Avremo così un primo assaggio del 2025.

Con l’annuncio di Aston Martin, si è finalmente conclusa la telenovela Newey. Il talentuoso ingegnere ha dato continuità alla sua storicità, puntando su una realtà non ancora iridata. Proprio questo aspetto, tempo addietro mi aveva fatto pensare a questa destinazione finale (link all’articolo)

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ITALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FINE SETTIMANA SENSAZIONALE TRA “KIMI” ANTONELLI, LECLERC E FORNAROLI”

E’ stato un fine settimana ricco di emozioni, iniziato col debutto di Andrea Kimi Antonelli in Formula 1, al volante della Mercedes in occasione della prime prove libere, proseguito con la sua ufficializzazione come pilota ufficiale per il mondiale 2025 a fianco di George Russell concludendosi con l’incredibile successo di Charles Leclerc e della Ferrari nel GP. In mezzo, la vittoria del titolo mondiale di F3 per Leonardo Fornaroli conquistata con un’incredibile manovra su Mansell all’ultima curva dell’ultimo giro.

Per quanto riguarda “Kimi” un onore per l’Italia ritrovare un suo portacolori nel Campionato del Mondo di F1. L’orgoglio, in questo caso, è doppio perché il debutto è arrivavo con un top team che ha nel suo palmares otto titoli mondiali costruttori e si presenta ai GP per vincere. Certamente, come ACI e ACI Team Italia, siamo orgogliosi di questo traguardo e continueremo a supportarlo e aiutarlo anche negli eventuali momenti difficili, se dovessero arrivare, perchè non dimentichiamoci che parliamo di un team che parte per vincere il titolo costruttori.

Come Scuola Federale, il successo di Leonardi, ci rende altrettanto orgogliosi poiché gli apre le porte della Formula 2. Mi auguro che Gabriele Minì possa dimenticare velocemente questa delusione e che chi lo segue da vicino lo aiuti nel proseguire questa sua avventura in monoposto. Ha dimostrato, in più occasione, di avere i requisiti giusti per far bene in questo mondo.

Arrivando al Gran Premio d’Italia, la Ferrari ha messo a segno un’incredibile strategia concretizzata da un ottimo lavoro di Charles Leclerc coadiuvato da un ottimo Carlos Sainz. Diversamente dai diretti avversari, hanno optato per una sola sosta riuscendo a sopravanzare le ottime McLaren, riuscendo a salvaguardare le gomme. Incredibile la costanza del monegasco: dal 37° al 52° passaggio ha girato costantemente tra 1’23.5-1’23.7.

In questo fine settimana per Ferrari ha girato tutto bene concretizzando al meglio il lavoro. Una boccata d’ossigeno che speriamo possa portare all’interno del team un po’ di serenità.

Da applausi il sorpasso di Oscar Piastri su Lando Norris. Da vero campione. Come ho sempre sostenuto, parliamo di uno dei piloti più promettenti che, man mano che passano i gran premi, acquisisce quella tranquillità per imporre al team le sue scelte. Stiamo parlando, comunque, di due giovani molto promettenti. Da tempo sostengo che la McLaren abbia la migliore coppia-piloti.

Gara in difese per Mercedes. Un risultato non all’altezza delle loro aspettative, considerando anche il motore fantastico che dispongono, come dimostra la stessa McLaren. L’errore iniziale di Russell ha inciso parecchio sul risultato finale.

Una gara ancora in difesa per la Red Bull che saluta Monza al comando della classifica costruttori, ma col vantaggio ridotto solamente a otto lunghezze.

Ora aspettiamo Baku, che non vedrà tra i protagonisti Kevin Magnussen, squalificato per aver accumulato 12 punti di penalità in questa stagione. Determinante è stato il contatto con Gasly (10” di penalità e due sulla patente). Vedremo a chi sarà affidata la sua Haas.

Gian Carlo Minardi