F1 | Gp Italia, IL PUNTO di Gian Carlo MINARDI “Leclerc è una prima guida”

Vittoria duplice per Charles Leclerc che con grande freddezza e determinazione, per 53 giri ha respinto tutti gli attacchi di Hamilton prima, e Bottas sul finale portando i due piloti della Mercedes a commettere qualche errore.

Anche nelle sue due sbavature ha dimostrato di conoscere molto bene le regole del gioco, soprattutto in occasione dell’attacco di Lewis Hamilton, con l’inglese lungo alla staccata. E’ stato assolutamente fantastico dal 32° al 42° giro in cui ha segnato costantemente il suo miglior giro.

Siamo certamente di fronte ad un talento e ad un prossimo Campione del Mondo, il cui potenziale non lo scopriamo solamente in queste ultime due settimana in cui ha vinto due gran premi, poiché è il suo curriculum a parlare. Nelle formule minori ha finto tutto quello che c’era da vincere. Un plauso bisogna farlo alla FDA che, insieme alla Scuola Federale sta portando avanti un programma solido.

E’ innegabile che siamo di fronte ad una prima guida e in Ferrari dovranno rivedere le strategie. Con questo successo ha messo in ombra e in difficoltà Vettel, protagonista non di uno, bensì di due errori molto gravi quanto inspiegabili.

Bravo Antonio Giovinazzi. Con una gara solida conclusa al nono posto e in zona punti, ha riscattato l’errore commesso in Belgio, girando su riscontri cronometrici costanti.

Prossima tappa, Singapore, una pista che sarà più complicata per la Ferrari e che dovrebbe far tornare il sorriso alla Red Bull che può guardare con fiducia dopo la solida rimonta di Verstappen (partito ultimo è arrivano all’ottavo posto) e la bella gara di Albon.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, MINARDI “Una rondine non fa primavera, ma…”

Una rondine non fa primavera, ma la vittoria conquistata da Leclerc a Spa-Francorchamps solamente una settima fa rappresenta una bella boccata d’ossigeno sia per il mondiale che per la Ferrari che ha interrotto il digiuno.

Si arriva a Monza, tracciato da basso carico aerodinamico che sulla carta dovrebbe essere favorevole a Vettel e Leclerc anche se resta l’incognita gomma. Negli ultimi giri, in Belgio, Leclerc ha sofferto ed Hamilton stava recuperando arrivando alle sue spalle per soli 9 decimi. In quel frangente tutta la squadra ha fatto un ottimo lavoro, sui sul fronte delle strategie che dell’ordine dato a Vettel che prontamente si è messo a disposizione.

Parliamo di una pista velocissima, ma anche molto impegnativa sul fronte dei motori con 53 giri all’attivo. Ancora una volta le strategie saranno fondamentali, come già successo l’anno scorso con Hamilton che si è portato a casa la vittoria.

Potrebbe essere un weekend più impegnativo per la Red Bull, costretta a pagare la penalità partendo dal fondo dello schieramento con Verstappen, ma l’arrivo di Albon ha fortificato le forze in campo del team, come dimostra il quinto posto. Considerando che la Mercedes ed  Hamilton sono imprendibili, la Ferrari deve consolidare la seconda posizione nel mondiale costruttori, cercando di tenere a debita distanza la Red Bull.

Appuntamento importante anche per Antonio Giovinazzi. A Spa si era reso protagonista di una prestazione solida, purtroppo vanificata sul finale con un errore. Sia in Formula 2 che in Formula ACI-CSAI Abarth si è reso protagonista di importati vittorie, a dimostrazione di quanto gli dia sicurezza questa pista. Speriamo che possa mettere a frutta tutta la sua esperienza.

Vi auguro un buon gran premio e vi aspetto numerosi a Monza

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Belgio, IL PUNTO di Gian Carlo MINARDI “Lavoro straordinario Ferrari”

La Ferrari interrompe il digiuno e vince il primo gran premio della stagione dominando la scena in Belgio sull’impegnativo tracciato di Spa-Francorchamps grazie ad una super prestazione di Charles Leclerc.

Il monegasco disegna il suo weekend perfetto, con pole position e vittoria diventando il pilota più giovane ad aver trionfato al volante di una Ferrari e a vincere il Gran Premio del Belgio, togliendo il primato a Michael Schumacher.

Il successo è anche frutto di una straordinaria strategia da parte del muretto Ferrari che ha indovinato tutte le mosse, riuscendo a contrastare la rimonta finale di Hamilton. In questo momento abbiamo visto i problemi della Ferrari che su un tracciato molto veloce sono riusciti ad arginare. Speriamo che questa vittoria possa essere di buon auspicio in vista del Gran Premio d’Italia, in programma solamente tra una settimana. Restando sui colori italiani, mi spiace per Antonio Giovinazzi che a due giri dalla bandiera a scacchi ha vanificato l’ottimo lavoro, perdendo punti preziosi sia per lui che per il team.

Si chiude un fine settimana bello, ma altrettanto tragico per la prematura scomparsa di Hubert, un ragazzo che ho avuto occasioni di conoscere e vedere direttamente in azione in pista avendo frequentato i nostri campionati. Purtroppo questi episodi ci ricordano quanto sia pericolo questo nostro sport, e anche molto imprevedibile. Bisogna continuare a lavorare sulla sicurezza, anche se sarà impossibile eliminarne i rischi.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Belgio, MINARDI “Positivo lo scambio Gasly-Albon”

Siamo entrati nella settimana del Gran Premio del Belgio. Lo scenografico stracciato di Spa-Francorchamps ospiterà il tredicesimo appuntamento e la novità più importante ce l’hanno regalata la Red Bull e la Scuderia Toro Rosso con lo scambio Gasly-Albon. Parlo di avvicendamento e non declassamento poiché mi sembra un’azione plausibile tra due team sotto la medesima proprietà, soprattutto in ottica futura.

La Red Bull conosce già il livello di Kvyat, autore del podio in Germania, mentre non conosce ancora l’intero potenziale del giovanissimo Alexander, alla sua prima stagione nel mondiale. Trovo corretto dare questa opportunità soprattutto in ottica 2020, soprattutto quando si ha la possibilità di sfruttare le risorse in “famiglia”.

La Red Bull-Honda è in forte ascesa anche se dovrà fare i conti con le penalizzazione sul fronte dei motori e con questa azione si vogliono avvantaggiare sulla prossima stagione, per essere ancora più competitivi e vincenti.

L’anno scorso a Spa-Francorchamps la Ferrari aveva conquistato una’importante vittoria con Sebastian Vettel e speriamo che possa essere di buon auspicio anche quest’anno. Alcuni settori della pista sono certamente a vantaggio della “rossa” anche se la Red Bull sarà un avversario tosto e importante. Siamo di fronte ad una stagione che ha più ben poco da raccontarci sul fronte del risultato finale con la Mercedes e Lewis Hamilton lanciati verso il sesto titolo Mondiale, ma un successo di casa Maranello potrebbe essere un bel biglietto da visita per il Gran Premio d’Italia, in programma il weekend dell’ 8 settembre.

Entusiasmante la sfida alle spalle dei tre top team, con la Mclaren a fare da capofila come quarta forza del mondiale con 82 punti, davanti alla Toro Rosso (43) che dovrà cercare di non vanificare il lavoro svolto fino ad oggi, difendendo il quinto posto dalla Renault (39 punti).

Gian Carlo Minardi

F1 | MINARDI “NO ad una F1 monomarca”

L’abbassamento costi è un tema sempre attuale e molto caldo in Formula 1, specialmente negli ultimi anni. Si è partiti col taglio drastico dei test, sostituiti però dai costosissimi simulatori e oggi la direzione scelta è la standardizzazione di alcune componenti, come la centralina unica.

La volontà è di andare con maggiore decisione verso questa strada rischia di naturalizzare il vero DNA della Formula 1 e il valore del campionato costruttori.

Da sempre sono stato riluttante ad avere vetture clone e, anche oggi, sono della medesima idea” commenta Gian Carlo Minardi .

Standardizzare alcune componentistiche di una monoposto di F1 significherebbe andare verso un monomarca, snaturando il DNA di questo campionato che rappresenta da sempre la massi espressione della tecnologia“.

Sono convinto che per diminuirei i costo si debba intervenire sull’aerodinamica e, forse, anche su motori estremamente meno tecnologici che nel budget di un team rappresenta una voce importante. Non mi sembra corretto limitare la capacità costruttiva di una scuderia creando dei cloni, limitando il lavoro degli ingegneri

Il tempo stringe e la fine di settembre di sta avvicinando e i team dovranno trovare una soluzione in ottica 2021

In una recente intervista rilasciato a Motorsport.com, Mattia Binotto ha ribadito il suo no alla standardizzazione dei componenti tecnici nelle monoposto di F1 “Fin dall’inizio abbiamo sempre sottolineato di essere contrari alla standardizzazione (delle componenti tecniche) e sento che si stia andando troppo in quella direzione. Perché siamo contrari? Perché crediamo che il DNA di questo sport sia la competizione, e la standardizzazione è concettualmente contro questo spirito.”

Non ci resta che aspettare, sperando che il buon senso prevalga.

Foto: Aldo Iacucci (pu24.it)

F1 | Gp Ungheria, IL PUNTO di Gian Carlo MINARDI “Budapest ci ha raccontato la sfida del futuro”

Questo weekend ungherese può rappresentare l’antipasto di cosa ci aspetterà nel prossimo futuro con la lotta tra Verstappen, strepitoso nella pole del sabato e in gara, ed Hamilton che ha fatto la differenza in questa vittoria coadiuvato da una strategia da veri numeri 1 da parte del muretto Mercedes.

Il campione britannico ha inanellato una serie di giri stratosferici, costantemente più veloce di 7-8 dec rispetto al diretto avversario della Red Bull riuscendo a sopravanzarlo nell’ultima parte di gara.

Una Mercedes che ha risposto sul campo alla debacle di una settimana fa, forse anche spronata da un’ottima Red Bull.

Decisamente deludente il fine settimana della Ferrari che chiude col terzo posto di Sebastian Vettel, davanti al compagno Leclerc. In questa pausa estiva a Maranello dovranno lavorare duramente per provare a recuperare il divario nella seconda parte di campionato. Non si può concludere un gran premio a quasi un giro dal vincitore. Spa-Francorchamps, sulla carta, dovrebbe adattarsi maggiormente rispetto al lento tracciato di Budapest, ma a preoccupare è l’ennesimo messaggio del muretto in cui hanno chiesto ai due piloti di risparmiare benzina.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Ungheria, MINARDI “La vera sfida è dietro a Mercedes, Ferrari e Red Bull”

Siamo alla vigilia del Gran Premio di Ungheria, a una settimana dall’incredibile gara all’ Hockenheimring.

Le previsioni meteo annunciano nubi sparse e temporali pomeridiani per la giornata di sabato, mentre la gara sarà asciutta. Il caldo potrebbe rappresentare un problema, soprattutto in casa Mercedes che nonostante il weekend poco felice appena trascorso resta la macchina da battere ed Hamilton e Bottas andranno alla caccia del pronto riscatto.

Le caratteristiche del tracciato, lento, tortuoso e corto, potrebbero avvantaggiare la Red Bull che proverà ad avvicinarsi ulteriormente al secondo posto della Ferrari. La SF90 ha dato segnali importanti di crescita e avrebbe bisogno di un fine settimana non condizionato da problemi ed errori. In Germania la macchina ha dimostrato di essere competitiva sia con le alte temperature che in condizioni di pista bagnata, anche se è stata tradita dall’affidabilità.

La sfida si accende soprattutto dietro i tre top team, con una McLaren in grande spolvero che sta prendendo un’importane vantaggio sui diretti avversari e la Toro Rosso che si è portata al quinto posto, forse del podio conquistato da Kvyat e dal sesto posto di Albon, davanti ad una Renault in difficoltà sul fronte affidabilità. Per la TR il quinto posto rappresenterebbe la consacrazione, soprattutto dopo l’importante lavoro svolto la scorsa stagione col motore Honda in favore della Red Bull che oggi raccoglie i frutti.

Tradizionalmente, l’arrivo della pausa estiva accende il mercato piloti, anche se quest’anno lo vedo particolarmente “dormiente” poiché i grandi spostamenti potrebbero avvenire nel 2021, in occasione dei nuovi regolamenti. A tenere alto l’interesse è il futuro di Bottas in casa Mercedes, il cui sedile potrebbe esser preso da Esteban Ocon, in prospettiva di farlo crescere a fianco di un campione del calibro di Hamilton che, a scadenza di contratto, potrebbe pensare a nuove sfide lontano da Brackley. Tra le retrovie, nodi da sciogliere in casa Haas e Racing Point.

Gian Carlo Minardi

L’aria fresca di Faenza

L’incredibile gran premio di Germania, undicesimo appuntamento del Campionato del Mondo di Formula 1, ci ha regalato certamente la corsa più entusiasmante della stagione con continui ribaltamenti della classifica, grazie alla pioggia unitamente ai numerosi errori dei piloti (tra i quali Hamilton, Leclerc, Bottas e Hulkenberg) e le rotture come per Daniel Ricciardo tradito dalla sua Power Unit Renault che hanno fato entrare in pista la safety-car per la bellezza di quattro, volte oltre a due virtual SC.

Sotto la bandiera a scacchi sono transitate solamente tredici vetture con Max Verstappen che regala alla Red Bull e alla Honda il secondo successo stagionale, davanti a Sebastian Vettel e a Daniil Kvjat con la Toro Rosso.

Cosa hanno in comune tutti questi tre piloti?

Esser passati per Faenza. Se Kvyat e Verstappen hanno firmato il loro esordio in F1 proprio con la Toro Rosso, Sebastian Vettel è arrivato a Faenza con un gran premio alle spalle coi colori BMW-Sauber, chiamato a sostituire in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti Robert Kubica, sfortunato protagonista a Montreal di un terribile incidente. Il quattro volte campione del mondo tedesco, però, ha regalato alla Toro Rosso il primo successo, nel 2008 durante il gran premio di Monza fortemente condizionato dalla pioggia.

Il podio di domenica scorsa deve essere motivo di grande orgoglio per la Toro Rosso e la Red Bull, che li ripaga di tutto il lavoro svolto col suo programma giovani. Ho mandato subito i complimenti a Franz Tost” commenta Gian Carlo Minardi

Un podio che mi fa particolarmente piacere poiché il lavoro iniziato col marchio Minardi sta proseguendo a pieno ritmo. Mi ricordo quando la griglia di partenza del Gran Premio d’Italia 2003 era composta da quadi il 50% dei partecipanti (9 piloti su venti) erano targati Minardi (Jos Verstappen e Nicolas Kiesa su Minardi, Fernando Alonso e Jarno Trulli con Renault, Giancarlo Fisichella e Zsolt Baumgartner su Jordan, Mark Webber e Justin Wilson con Jaguar e Marc Genè con Williams ndr). Un record oggigiorno difficile da eguagliare e da battere

F1 | Gp Germania, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Abbiamo assistito ad un gran premio di Germania ricco di colpi di scena e molto interessante che ha premiato chi non ha commesso il minimo errore, come la Toro Rosso che festeggia un incredibile terzo posto con Kvyat, a cui vanno tutti i miei più sinceri complimenti, e la Ferrari con un perfetto Vettel. Il tedesco è riuscito a raddrizzare un weekend nero per Maranello dopo la doppia debacle del sabato durante le qualifiche.

Sebastian ha sfruttato ogni occasione che gli si è presentata senza commettere errori riuscendo a non cadere nella trappola dell’ultima curva che ha fatto vittime illustri, tra i quali i due piloti Mercedes e il suo compagno di box, oltre a Raikkonen (abilissimo nella tenuta) e a Nico Hulkenberg.

La Ferrari ha dimostrato certamente di essere in crescita e molto vicina al primo successo. In Germania ha dimostrato un’importante competitività sia col caldo che sotto la pioggia. Purtroppo Leclerc ha commesso un errore di gioventù, che ci può stare in queste condizioni difficili.

Verstappen si è meritato la vittoria, la seconda stagione, e a lui va il riconoscimento di miglior pilota del GP, insieme a Vettel. L’olandese ha gestito la corsa occupando costantemente le posizioni di vertice. Complimenti alla Honda che conquista il primo e terzo posto con le due scuderie. Con questo risultato la Toro Rosso scalza la Renault dal quinto posto e si piazza alle spalle di una McLaren in forte ascesa.

Risultato positivo anche per il nostro portacolori Antonio Giovinazzi che mette in bacheca ulteriori quattro punti sopravanzando in classifica Grosjean. Ancora una volta ha rispettato gli ordini di scuderia e sono molto fiducioso sul suo finale di stagione. Deve continuare su questa strada, senza commettere errori e saranno i risultati a parlare per lui.

Complimenti anche a Lance Stroll, un quarto posto che lo ripaga di tutte le critiche ricevute fino ad oggi e che lo stanno accompagnando nella sua carriera. Anche con una strategia rischiosa ha dimostrato di avere le carte in regola per restare in F1.

Prima di darvi appuntamento al prossimo gran premio in Ungheria, è giusto sottolineare l’ottimo lavoro di Kimi Raikkonen. Ancora una volta, il finlandese, al volante di una macchina in cui non deve dimostrare di essere un Campione del Mondo, riesce a dare il meglio di se conquistando risultato importanti, così come aveva già fatto in passato con la Lotus al rientro dopo la parentesi nei rally. Da manuale il suo controllo in occasione dell’uscita di pista all’ultima curva. In Ungheria, lui e Antonio, potranno conquistare un altro bel risultato.

* Alle 21,00 arriva la comunicazione con cui i commissari penalizzano i due piloti dell’Alfa Romeo Racing Kimi Raikkonene e Antonio Giovinazzi con una penalità di 30″ facendoli uscire dalla zona punti

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Germania, MINARDI “I team hanno già la testa al 2021”

Siamo alla vigilia del Gran Premio di Germania, undicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 che si prepara ad incoronare una stratosferica Mercedes, per la sesta volta consecutiva.

Il Circus arriva in Germania, teatro un anno fa dell’inizio del periodo “nero” di Sebastian Vettel che, purtroppo, non sembra ancora finito. Una Ferrari che dovrà concentrarsi sulla Red Bull, piuttosto che guardare avanti per provare ad aggiuntare la Mercedes. A Maranello è arrivato il momento di decidere su quale “cavallo” puntare per strappare il terzo posto a Max Verstappen e salvaguardare il secondo posto nel mondiale costruttori.

Sul fronte pneumatici, Vettel e Leclerc avranno a disposizione un set in più di Soft rispetto ai diretti avversari (9 contro le 8 di Mercedes e Red Bull) con Leclerc e Bottas che hanno optato per due mescole di Hard contro un solo set per Hamilton, Vettel e Verstappen. Le due prime guide di casa Mercedes e Red Bull avranno 4 set di Medie, una in più di Vettel e Bottas e due rispetto a Leclerc.

Le alte temperature potrebbero essere un’incognita importante, soprattutto per Hamilton e Bottas, come già successo in Austria. La notizia importante è che la Mercedes ha omologato un nuovo telaio e, proprio in questi giorni, anche la Red Bull ha superato tutte le prove di crash per una scocca con cui proverà ad allungare la vita delle gomme per ripetere il successo conquistato al “Ring”. Di contro Ferrari, che non porterà importanti novità ad Hockenheim, ha richiamato Simone Resta a Maranello oltre a lavorare sull’intero organigramma.

Tutte operazioni volte, non solamente al miglioramento delle prestazioni delle attuali monoposto, ma a velocizzare lo sviluppo della vettura 2020 per avere maggiore tempo di azione sulla “creatura” del 2021, oggetto di drastici cambi nei regolamenti tecnici. Nelle migliore delle previsioni le nuove linee guida saranno approvate ad ottobre (se i team raggiungeranno l’unanimità) e i top team stanno giocando in anticipo per avere maggiori margini di manovra.

Gian Carlo Minardi

F1 | Il futuro di Vettel secondo Gian Carlo Minardi

Dopo i primi dieci gran premi della stagione, Sebastian Vettel occupa la quarta posizione in classifica con 123 punti, 3 in più del giovane Leclerc e 13 in meno dell’altrettanto giovane Verstappen, contro i 223 del diretto avversario Lewis Hamilton.

Il tedesco di casa Ferrari è reduce anche dall’ennesimo errore in Inghilterra, ai danni del pupillo di casa Red Bull a cui si aggiunge anche la penalità subita in Canada. Intervenuto alla trasmissione radiofonica Pit Talk by F1 Sport.it, interpellato dal conduttore Antonio Granato, Gian Carlo Minardi ha parlato del possibile futuro di Vettel con la Ferrari.

Non credo che ci possano essere i presupposti che Vettel lasci la Ferrari a fine di questa stagione. In questo momento non vedo alternative tecniche valide. A fine 2020 invece gli scenari potrebbero essere moto diversi poiché saremo prossimi ad un cambio regolamentare importante e diversi contratti saranno in scadenza. Saremo di fonte ad un libro nuovo” commenta il manager faentino.

Non credo che la causa del basso rendimento di Vettel sia da attribuire a Leclerc poiché il periodo nero, con 10 errori in 20 gare, è iniziato l’anno scorso con Raikkonen come compagno di box. Non dimentichiamoci che dall’altra parte c’è un campione del calibro di Lewis Hamilton, che sta dominando con una freddezza disarmante. Non è facile convivere con questa realtà” conclude.

Siamo alle porte del Gran Premio di Germania, un anno dopo il patatrack che è costata a Vettel  la vittoria al 52esimo giro per un uscita di pista mentre si trovava al comando della corsa.

HISTORIC MINARDI DAY 2020: GIAN CARLO MINARDI SVELA LE DATE DELL’EDIZIONE NUMERO 5

Dopo il successo della quarta edizione con oltre 15.000 presenze nelle giornate di sabato e domenica, la macchina organizzativa dell’edizione numero 5 dell’ Historic Minardi Day è già messa in moto.

La prima grande novità è che nel 2020 il “viaggio” nella storia del Motorsport sarà raccontate in tre giornate. I cancelli dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari e i propulsori delle monoposto si accenderanno a partire dalle 9.00 di venerdì 24 aprile, per spegnersi solamente nella giornata di domenica 26 aprile. Tre giorni per stare a contatto con i bolidi che hanno reso glorioso il mondo sportivo dei motori arrivando alle Formula 1 passando per le vetture propodeutiche di F2, F3, F3000 e Gran Turismo.

Gian Carlo MinardiPer l’edizione del 2020, che sarà la numero 5, abbiamo deciso di venire in contro alle richieste dei nostri amici appassionati, sia italiani che esteri, che ogni anno raggiungono Imola con le loro fantastiche vetture. Hanno il piacere di poter girare maggiormente in pista e così, abbiamo pensato di accontentarli aggiungendo anche la giornata di venerdì. Pertanto aspettiamo tutti gli appassionati e tifosi da venerdì 24 a domenica 26 aprile

F1 | Gp Inghilterra, IL PUNTO di Gian Carlo MINARDI “Leclerc straordinario su Gasly, ma queste gomme sono un’incognita”

Silverstone entra di diritto tra i gran premi più combattuti della stagione, anche se purtroppo restano delle incognite legate a queste gomme.

Cambiano le mescole, ma non cambiano i tempi sul giro, così come dimostra il miglior crono segnato da Hamilton, al 52esimo passaggio, con le hard, battendo il compagno che aveva appena montato le Soft. Mercedes si conferma regina incontrastata della stagione, ma resto esterrefatto da questa situazione. Tutti i team (ad eccezione di Ricciardo, Racing Point e Kubica) avevano portato solamente un set di Hard, sintomo che non rientravano nella strategia e invece si sono dimostrate determinanti al fine del risultato. Hamilton si è preso addirittura il lusso di firmare il miglior giro della gara.

Va in archivio una gara ricca di duelli a partire dalla sfida in casa tra Hamilton e Bottas nei primi giri, ma da cineteca è il sorpasso di Leclerc su Gasly, sia nella sua preparazione che nell’esecuzione. Mi fa piacere il recupero del transalpino che, mi auguro, possa trovare costanza nei risultati.

Dopo l’Austria, Verstappen e Leclerc ci hanno regalato un altro incredibile capitolo della loro personale sfida. Fortunatamente li hanno lasciati gareggiare. Il monegasco di casa Ferrari sta conquistando la supremazia all’interno del team, nonostante continuino a sbagliare le strategie nei suoi confronti, anche se il risultati finale non sarebbe cambiato. Questa Mercedes è decisamente superiore.

Silverstone sarà ricordata anche per l’ennesimo errore di Vettel, assolutamente indecifrabile.

Nonostante il risultato finale, weekend positivo per Antonio Giovinazzi. La dinamica della sua uscita di pista mi porta a pensare che possa essere stato tradito da un problema tecnico. Dopo il punto conquistato in Austria, in qualifica era riuscito a stare davanti al suo compagno. Credo abbia trovato la via giusta.

Silverstone archivia il suo fine settimana con 351.000 spettatori. Numeri importanti che rappresentano un bello spot per tutto il Motorsport. Stupenda la cornice di pubblico in un bel pomeriggio soleggiato. Mi auguro che i conti siano in positivo, poiché l’anno scorso, così come Monza avevano chiuso in rosso.

Gian Carlo Minardi