19 Dicembre 1979 – 2019: 40 anni di Minardi Team

1980 – GM77, Presentazione del Minardi Team

Mercoledì 19 dicembre di quarant’anni fa l’attività sportiva di Gian Carlo Minardi cambiò stile e registro. Fino a quel momento le vetture gestite dal manager faentino correvano sotto “vesti” esterne:  prima Società del Passatore, poi Scuderia Everest.

“Il 19 dicembre 1979 nacque ufficialmente il Minardi Team, grazie anche ad Angelo Gallignani Presidente della Scuderia Everest e nel 1980 debuttammo in pista con la nostra prima macchina di Formula 2, la GM75 progettata da Caliri e Marmiroli, affidata a Miguel Angel Guerra, il primo pilota a correre sotto le vesti del Minardi Team” ricorda Gian Carlo Minardi.

Nonostante le difficoltà iniziali, l’argentino conquistò un buon 9° posto alla fine del Campionato Europeo. L’anno successivo, invece il talent scout Minardi, mette sotto contratto un certo Michele Alboreto che al volante della Minardi-Fly M281 conquista il podio col terzo posto a Pergusa  e la brillante vittoria nella gara di Misano nel pieno del torrido agosto della Riviera….  ma questa è un’altra storia.

Gian Carlo Minardi e Domenico Sangiorgi

Contestualmente al Minardi Team, fa il suo esordio anche lo scudo – il trapezio blu col leone e bandiera italiana e lettere gialle –  che ha accompagnato Gian Carlo Minardi e il Minardi Team in tutto il suo cammino culminato con 21 anni di Formula 1 e 340 Gran Premi, numeri che ancora oggi consacrano la scuderia faentina nella top ten tra i team che hanno corso più gran premi nella storia della F1 che il prossimo anno spegnerà 70 candeline.

“In quel momento siamo diventati costruttori, certificati CSAI e FIA, crescendo anno dopo anno fino a diventare troppo grandi per il Campionato di F2, ma troppo piccoli per la Formula 1. Negli anni ’80 la F1 era il sogno di tutti ed all’apice della notorietà e così presi la decisione di lanciarmi in questa sfida costruendo nel 1984 il primo prototipo di monoposto di F1, debuttando poi l’anno successivo in Brasile con Pierluigi Martini. Il tutto supportato da un gruppo di imprenditore emiliani – romagnoli che mi hanno dato fiducia” prosegue il manager faentino.

Da Sinistra: Ing. Giacomo Caliri, Bruno Corradi (Pilota), Gian Carlo Minardi, Ing. Luigi Marmiroli, Tonino Bertoni (capo meccanico)

“Con grande orgoglio e soddisfazione in tutti quegli anni abbiamo costruito le nostre monoposto e per questo, ancora oggi, non vedo positivamente la possibilità di avere una griglia di F1 composta da assemblatori e/o cloni”

“Mi fa piacere che, quarant’anni dopo, il nome Minardi sia ancora vivo nella memoria degli appassionati come ci dimostrano da quattro anni a questa parte durante l’Historic Minardi Day. Augurandovi Buone Feste, vi aspetto da venerdì 24 a domenica 26 aprile sempre all’Autodromo di Imola per l’edizione numero cinque”

1979 – Preparazione GM75 per la galleria del vento

F1 | Gian Carlo MINARDI “Sainz si conferma top driver. 2020 anno cruciale”

Col decimo posto conquistato ad Abu Dhabi, Carlos Sainz ha messo a segno la sua stagione migliore in Formula 1 iniziata nel 2015 coi colori della Toro Rosso, correndo gli ultimi quattro gran premio della stagione 2017 coi colori Renault, così come l’intera stagione successiva.

Con 96 punti all’attivo, il podio conquistato in Brasile nel penultimo appuntamento del mondiale e tredici arrivi a punti, il pilota spagnolo della McLaren si è aggiudicato il sesto posto nella classifica piloti, alle spalle di Sebastian Vettel e subito davanti a Pierre Gasly che per oltre metà stagione ha avuto tra le mani una Red Bull, prima di cedere il volante ad Albon a partire da Spa-Francorchamps, “regalando” alla Toro Rosso il secondo posto ad Interlagos.

Un ruolino importante quello del 26enne di Madrid che insieme al 20enne e debuttante Lando Norris ha portato la McLaren-Renault al quarto posto tra i costruttori, subito alle spalle di Mercedes, Ferrari e Red Bull, conquistando i quinti posti dei Gran Premi di Germania, Ungheria e Giappone come miglior risultato prima dell’incredibile terzo posto di Interlagos, e i sesti posti a Monaco, Francia, Inghilterra e Russia.

“Il valore tecnico di Sainz Jr non lo scopriamo solamente ora. E’ un pilota che mi è sempre piaciuto e il sesto posto nella classifica piloti ne è una conferma. Parliamo di un pilota molto veloce, corretto e modesto. E’ un top driver e la prossima stagione potrà essere al centro del mercato piloti se la McLaren non si sbrigherà a rinnovarlo” commenta Gian Carlo Minardi.

Il 2020 sarà un anno cruciale per il mercato piloti, poiché tra i top driver solamente Leclerc ha un contratto già firmato oltre quella data” prosegue il manager faentino. “Abbiamo assistito ad un bel campionato che ci ha regalato diversi spunti positivi per il futuro con l’accesa sfida tra Verstappen e Leclerc. Mi è piaciuto molto Norris che nella sua stagione di esordio ha contribuito alla rinascita della McLaren con undici risultati positivi, così come Albon e Gasly che col secondo posto in Brasile ha dato un segnale molto forte.” conclude Minardi.

In nove appuntamenti corsi con la Red Bull, il rookie anglo-thailandese ha “pagato” un gap di soli undici punti dall’olandese vintore del Gran Premio del Brasile, con all’attivo un quarto posto, quattro quinti posti tre sesti posti e solamente un arrivo fuori dalla zona punti, ad Interlagos.

F1 | Gp Abu Dhabi, IL PUNTO di Gian Carlo MINARDI “Strategia inspiegabile di Ferrari. Urge un pit-stop riflessivo”

La Mercedes ha concluso l’ennesima stagione trionfale con una prestazione disarmante in cui ha dimostrato tutta la sua forza con il successo di Lewis Hamilton, ma soprattutto il recupero di Bottas che scattato dall’ultima posizione ha tagliato il traguardo ai piedi del podio alle spalle di Leclerc, in quarta posizione.

Leclerc conquista il decimo podio della stagione, ma paga un distacco di 43” dal britannico che salgono a 64” per Sebastian Vettel. Cifre pesanti avvalorate dal fatto che al 27esimo giro il muretto Ferrari ha chiesto ai suoi piloti di risparmiare benzina arrivando a girare costantemente sull’ 1’43” giocando poi su una strategia con un pit stop in più pagando comunque un gap di 1” rispetto al miglior giro di Hamilton.
Sinceramente non ho capito la strategia adottata dalla Ferrari, in particolare con Leclerc che, dopo il capolavoro in qualifica con le gomme medie, si è fermato al 12° passaggio in contemporanea a Vettel che era partito col le soft. A Maranello dovranno fare un pit-stop riflessivo per mettere a fuoco tutti i correttivi in vista del 2020 che riguardano il telaio, motore, consumi e affidabilità a cui si vanno sommare anche gli errori dei piloti e di strategia.

Come era prevedibile Verstappen si è portato a casa il terzo posto assoluto tra i piloti ai danni di Leclerc. Il risultato del Brasile ha giocato un ruolo cruciale in tal senso. La Red Bull Honda è certamente il binomio che è cresciuto maggiormente in questa stagione e il secondo posto tra i costruttori forse è sfuggito per scelte iniziali, giustificate ma che non hanno sul lato piloti con un Verstappen certamente straordinario.

Da sottolineare anche il bel risultato di Sainz che si piazza al sesto posto tra i piloti confermandosi un top driver.

Ora ci aspetta un lungo, ma breve inverno, poiché al gp di Melbourne ci separano oltre 100 giorni ma il gap dalla Mercedes è veramente enorme.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Abu Dhabi, MINARDI “Gran premio più importante sotto il lato politico. Braccio di ferro Mercedes-Liberty Media”

Siamo arrivati all’ultimo gran premio della stagione. Dopo il caos di Interlagos sarà interessante vedere la reazione in casa Ferrari, che dovrà provare a strappare a Verstappen il terzo posto tra i piloti, anche se al momento il sorpasso mi pare alquanto azzardato.

Si chiude una stagione esaltante, che ha ridato smalto al mondiale. Nonostante ci sia ancora il ballo la sfida tra Renault e Toro Rosso per il quinto posto con la squadra di Tost galvanizzata dal secondo posto conquistato quindici giorni fa con un ottimo Gasly, che ha consegnato al team il secondo posto stagionale, mi aspetto un weekend prettamente politico.

C’è in ballo la firma del nuovo Patto della Concordia e, fonti straniere, parlano di un forte malessere in casa Mercedes. Dopo aver vinto i sei titoli mondiali consecutivi è iniziato il braccio di ferro per la divisione dei proventi tra Liberty Media e Ola Kallenius, presidente di Daimler, che potrebbe arrivare a prendere decisioni importanti come il ritiro della squadra guidata da Toto Wolff.

Ad oggi manca l’unanimità di vedute tra i team sia sugli aspetti sportivi che finanziari, necessaria per l’approvazione del Concorde Agreement. Ad oggi abbiamo forti disuguaglianze tra i vari team che, con l’inserimento del Budget Cap a partire dal 2021, aumenteranno inesorabilmente poiché chi avrà la forza utilizzerà la prossima stagione per fare importantissimi investimenti che gli garantiranno un vantaggio enorme negli anni successi. E’ stato fatto un errore di valutazione poiché si doveva procedere per gradi, inserendo il limite di spesa già nel 2020 e, solo successivamente, il nuovo regolamento tecnico.

Resta il fatto che siamo davanti ad un momento delicato per il futuro della serie che non può permettersi di perdere dei costruttori preziosi poiché non c’è solo la Mercedes a minacciare il ritiro. Mercedes che attualmente è anche fornitore di Power Unit a Racing Point e Williams con un contratto già firmato con la McLaren in ottica 2021.

F1 | Gp Brasile, IL PUNTO di Gian Carlo MINARDI “Sbagliato non sanzione Vettel. Azione scellerata”

Abbiamo assistito ad un gran premio bello, caratterizzato da strategie diversificate tra piloti dello stesso team, in un fine settimana dominato da Verstappen, così come avevo avuto modo di preannunciare.

E’ stata una gara caratterizzata anche da due incredibili errori di due campioni del mondo che insieme hanno vinto dieci titoli mondiali. Due episodi molto differenti tra loro: ancora una volta Leclerc è riuscito ad innervosire Vettel che con un’azione tanto incredibile quanto folle ha rovinato sia la sua gara che quella del compagno, regalando alla Ferrari un’incredibile zero in casella. A Maranello dovranno risolvere un ble problema. Hamilton invece ha rovinato il secondo posto di un bravissimo Albon, negando alla Honda una storica tripletta. I 5” di penalità sono addirittura pochi. Dal canto suo il campione britannico ha chiesto perdono, ma è stato un fine settimana non facile anche per la casa di Stoccarda, orfana in Brasile di Toto Wolff. Hanno accusato sia problema di affidabilità che dal punto di vista sportivo.

Il tutto però è scaturito dall’ingresso della safety car, che non aveva molto senso chiamare poiché la vettura di Bottas era fuori traiettoria e in una posizione non pericolosa. Mi è sembrata una gestione troppo “American Style”.

Complimenti a Gasly, sia per aver portato la Toro Rosso al secondo posto in gara sia per l’ottimo fine settimana. E’ rinato e ha risposto coi fatti alla “bocciatura”. Altrettanto bravo Carlos Sainz, protagonista di una bella rimonta. Risultato storico anche da parte dei due piloti Alfa Romeo Racing che conquistano la quarta e quinta posizione. Sono particolarmente felice per Giovinazzi, che ha gestito molto bene la gara proteggendo le spalle al compagno come hanno evidenziati i tempi.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Brasile, MINARDI “Il Budget Cap andava anticipato”

Nonostante siamo arrivati al penultimo gran premio della stagione, ci sono diversi spunti per vivere un bel weekend a partire dalle qualifiche alle 19:00 con la gara programmata alle 18:10.

C’è in  ballo il terzo posto tra i piloti, con la sfida interna in Ferrari tra Leclerc e Vettel, e il sesto e settimo posto tra Racing Point e Toro Rosso.

Le ultime edizioni sono state caratterizzate dal maltempo e da forti temporali e bisognerà fare attenzione alla prima curva a sinistra in discesa, spesso teatro di sportellate. Leclerc dovrà pagare una penalità di 10 posizioni per sostituzione di alcuni componenti sulla sua power unit, ma viste le caratteristiche del tracciato del San Paolo potrebbe non essere così penalizzante poiché è una pista favorevole ai sorpassi come abbiamo visto l’anno scorso con Ricciardo che, scattato dall’undicesima posizione, in pochi giri aveva già agguantato la top six. Occhio alla Red Bull perché senza lo scontro Verstappen-Ocon, l’anno scorso l’olandese si sarebbe portato a casa la vittoria.

Per la Mercedes sarà il primo gran premio senza Toto Wolff e sarà interessante vedere come sarà gestito il team, anche se restano il punto di riferimento.

Le ultime settimane sono state molto intense per il futuro della Formula 1, orientata verso l’emissione zero tra il 2025 e 2030, ma restando più vicino a noi il 2021 sarà teatro di importanti cambiamenti tecnici e sportivi tra cui l’inserimento del budget cup.

A tal proposito ritengo che sia stato commesso un grave errore non anticiparlo già alla prossima stagione. Con  le regole attuali il 2020 sarà teatro di spese folli da parte dei tre top team, che avranno la possibilità di portarsi molto avanti rispetto ai restanti 7 team. Chi potrà spendere nella prossima stagione potrà godere di un vantaggio notevole che si ripercuoterà positivamente anche negli anni successivi. Per questo non mi aspetto uno stravolgimento importante delle forze in campo, che invece era l’obiettivo principale del contenimento dei costi.

Gian Carlo Minardi

Historic Minardi Day 2020 all’insegna di Formula 1, ACI Storico Festival e Concorso eleganza

La macchina organizzativa dell’Historic Minardi Day è già al lavoro a pieni regimi per preparare l’edizione numero 5 che, come da tradizione, avrà nell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola la sua casa i cui cancelli si apriranno già nella giornata di Venerdì 24 Aprile 2020.

Tante le conferme, ma numerose saranno le novità, come Gian Carlo Minardi ha svelato in occasione della Fiera a Padova presso lo stand ACI.

Già il fatto di allungare la manifestazione di un giorno è una novità importante. Il prossimo anno i motori delle Formula 1 e di tutte le straordinarie vetture che arriveranno a Imola si accenderanno già nella giornata di venerdì, spegnendosi solamente domenica 26 Aprile,” racconta Gian Carlo Minardi

L’altra grande novità è rappresentata dalla partecipazione di ACI Storico, che sarà il nostro principale partner, attraverso l’ACI Storico Festival, un momento di ritrovo per tutti i Club ACI all’Autodromo di Imola. Non mancheranno le occasioni di incontri e convention in un contesto di macchine fantastiche e di grandi appassionati. Non dobbiamo dimenticare che ad ACI appartengono le gare storiche e, da qualche anno, ha rimesso in moto numerose attività tra le quali Ruote nella Storia nei Borghi più belli d’Italia” prosegue il manager faentino.

La quinta edizione dell’Historic Minardi Day sarà anche teatro del primo concorso di eleganza dedicato alle auto storiche. Restando nel campo storico, è confermato il “Trofeo del Savio” oltre ad una scampagnata non competitiva tra le colline romagnole

Tra le novità, anche numerose le conferme “Il DNA della manifestazione resta saldo. Il biglietto unico (già acquistabile presso il circuito Ticktone) darà accesso al paddock, ai box e alla terrazza dell’Autodromo per essere a diretto contatto con le monoposto e le vetture da corsa e i loro protagonisti. L’anno scorso abbiamo ospitato 32 monoposto di F1 per un viaggio nella storia lungo oltre mezzo secolo a cui si sono aggiunte tantissime vetture di F2, F3, F Junior, Prototipi, Gran Turismo, Lancia Martini Racing … dando vita ad uno spettacolo straordinario rievocando un sound emozionante. In aggiunta molti appassionati hanno avuto la possibilità di provare l’emozione di un giro di pista del Santerno a bordo di Supercar del calibro di Alfa Romeo Quadrifoglio, Alpine Renault, Dallara Stradale, Lamborghini e Pagani.”

Il nostro obiettivo è di riportare in Autodromo l’atmosfera del paddock dei miei primi anni di Formula 1, eliminando quelle barriere che oggi rischiano di allontanare i tifosi. Con l’occasione di darvi appuntamento ad Aprile, voglio ringraziare gli oltre 15.000 appassionati che quest’anno hanno letteralmente invaso paddock e box” conclude Gian Carlo Minardi.

F1 |Gp USA, IL PUNTO di Gian Carlo MINARDI ”Supremazia indiscussa Mercedes. Ferrari indecifrabile”

Il terz’ultimo appuntamento del mondiale di Formula 1 va in archivio all’insegna della Mercedes, protagonista di una supremazia mai messa in discussione con Bottas che conquista prima la pole position e poi la vittoria e con Hamilton che mette le mani sul sesto titolo mondiale.

Un gran premio che deve far riflettere in casa Ferrari, soprattutto in ottica della prossima stagione dove avremo solamente lievi cambiamenti e queste ultimi gare potrebbero rappresentare un primo disegno delle forze in campo della prossima stagione. La Ferrari saluta Austin col quarto posto di Leclerc, che però paga un distacco di oltre 52” dal leader e col ritiro di Vettel per un cedimento. Sicuramente un passo indietro rispetto a quanto visto in questa seconda parte di stagione. Uno zero pesante per Vettel che ora si trova al quarto posto in classifica e alle spalle del compagno. La classifica di quest’anno potrebbe influire le gerarchie all’interno del team.

A Maranello dovranno capire, tra le altre cose, cosa non abbia funzionato in particolare nel primo stint dove entrambi i piloti hanno pagato un forte gap rispetto ai diretti avversari della Mercedes e Red Bull. Ancora una volta si fatica ad interpretare queste gomme, che presentano differenza minime tra una mescola e l’altra.

Ancora un weekend positivo per Albon che porta punti importanti col quinto posto dopo una gara volta al recupero, alla Renault di Ricciardo e ai due piloti McLaren. In qualifica abbiamo visto un bel compattamento nei tempi, cosa che poi non viene rispettata in gara, con solamente sette piloti a pieni giri.

Quindi giorni e poi la Formula arriverà in Brasile, per il penultimo round.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp USA, MINARDI “Sfida aperta tra Mercedes-Ferrari-Red Bull. C’è attesa per la conferenza di giovedì”

21.10.2018- Race,

Da Città del Messico la Formula 1 arriva ad Austin, terz’ultimo appuntamento del mondiale. Arriviamo da un gran premio interessante che ha visto quattro piloti tagliare il traguardo il traguardo nell’arco di poco più di 6” con Lewis Hamilton davanti a Sebastian Vettel, al team mate Valtteri Bottas e a Charles Leclerc, sfortunato protagonista di un pit-stop particolarmente lento che gli è costato il podio.

Nella lotta è mancata Max Verstappen, che ha pagato a caro prezzo l’errore in qualifica. Lungo i 5,5 km mi aspetto una sfida altrettanto tirata tra i tre top team, con la Mercedes a guidare il gruppo insieme al campione britannico che si appresta a festeggiare il sesto titolo mondiale personale.

Per vincere non basta la macchina migliore, ma serve la massima perfezione sotto ogni aspetto. La minima sbavatura viene pagata a caro prezzo. Siamo di fronte ad un finale di stagione entusiasmante che può solo essere di buon auspicio per il 2020.

Dopo una prima parte di stagione non facile, la Ferrari si è difesa soprattutto con le pole position e ci ha fatto vedere di essere della partita, anche se non sono mancati problemi di affidabilità e alcuni errori di strategia. L’anno scorso, dopo la pole position di Hamilton, fu l’ex ferrarista Raikkonen a portarsi a casa la vittoria. Il finlandese sta passando un momento non facile all’Alfa Romeo, anche se non è aiutato dal team protagonista di troppi errori, specialmente nei confronti di Giovinazzi. Attualmente l’ottava posizione che occupano in classifica, rispecchia il loro potenziale, ma qui ad Austin potrebbero tornare in zona punti.

Momento non facile anche in casa Toro Rosso che hanno subito il sorpasso dei diretti avversari della Racing Point. In Messico Gasly ha salvato il weekend con una bella prestazione portando al team due punti, con Kvyat retrocesso all’undicesimo posto dopo la penalizzato per il contatto con Hulkenberg all’ultimo giro.

Lo scorso weekend le gomme hard sono state protagoniste con Verstappen che ha portato a termine praticamente l’intero gran premio avendo effettuato il cambio gomme al primo giro dopo il contato con Bottas. Anche per Austin la Pirelli porterà la hard (c2), medium (c3) e soft (c4) con solamente Leclerc (tra i top driver) con 9 set rosse, uno in più rispetto a Hamilton, Bottas, Vettel e Verstappen. Quattro i set di gialle per Bottas e Verstappan e due bianche per Hamilton e Vettel.

In attesa delle prove libere, l’attesa è per la conferenza stampa di giovedì in cui scopriremo le linee guida per il 2021.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Messico, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ha vinto il migliore. Errore incredibile di Verstappen in qualifica””

Ordine di arrivo del gran premio corretto che premia un ottimo Lewis Hamilton e una Mercedes perfetta che conquista la 100 vittoria, confermandosi la macchina da battere. Riescono a fruttare perfettamente tutte le condizioni della pista guidati da un grande pilota.

Questo risultato non era così scontato vedendo i long run del venerdì. Dopo la prima fila tutta rossa di sabato, oggi ha vinto Lewis Hamilton anche se la festa per il suo sesto titolo è rinviata. Buona prestazione de parte della Ferrari, aiutata dalla stupidaggine e dall’incredibile errore commesso da Max Verstappen durante le qualifiche.

Nonostante il pit stop al primo giro e aver corso l’intera gara con le gomme hard segnando anche degli ottimi riscontri cronometrici fino alla fine, ha concluso al sesto posto alle spalle del suo compagno di box. L’errore al via è figlio di quanto successo in qualifica. Oggi sarebbe stato certamente nella lotta per la vittoria insieme ad Hamilton, Vettel, Bottas e Leclerc. Il monegasco purtroppo ha pagato l’errore al pit stop. Quei 3”7 gli sono stati fatali per la lotta al podio. Quando fai un pit stop i più, i rischi di problemi e/o errori aumentano, così come è successo durante la sua seconda sosta.

Va in archivio un bel gran premio, molto combattuto dai numerosi risvolti tattici. Quattro macchine racchiuse in appena 6” dopo 71 giri rappresenta un bel biglietto da visita per questa Formula 1 anche se queste gomme durano veramente troppo e, soprattutto, non c’è tutta questa differenza tra una mescola e l’altra.

Ora si va ad Austin, dove potremo assistere ad un’altra bella lotta, con la Mercedes che resta la vettura di riferimento.

Gian Carlo Minardi

Alla Fiera di Padova, l’ Historic Minardi Day presenta l’ACI Storico Festival, il nuovo appuntamento 2020

La macchina organizzativa dell’edizione numero 5 dell’Historic Minardi Day, in programma da venerdì 24 a domenica 26 aprile all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, è già al lavoro e in occasione della Fiera di Padova “Auto e Moto d’Epoca” presso lo stand ACI (Padiglione 3) a partire dalle ore 12,30 di venerdì 25 ottobre Gian Carlo Minardi svelerà i programma e le novità 2020.

La prima novità l’abbiamo già annunciata nelle settima scorse. Il programma della 5° edizione si svolgerà su tre giorni. I motori si accenderanno già nella giornata di venerdì per smettere di “cantare” domenica sera” commenta Gian Carlo Minardi

“L‘altra grande novità sarà l’inserimento all’interno della nostra kermesse l’ACI Storico Festival, un momento di ritrovo di tutti i club a Imola. Ci saranno numerose occasioni di incontro e convention, in un contesto di macchine fantastiche e di grandi appassionati. Da qualche anno ACI ha rimesso in moto queste attività, tra le quali Ruote nella Storia nei Borghi più belli d’Italia. Non bisogna dimenticare che le gare storiche appartengono proprio ad ACI e l’ultima in programma l’abbiamo vissuta in Sicilia con la Targa Florio.”

Moderatore della presentazione sarà il giornalista Enzo Branda e, insieme a Gian Carlo Minardi, interverrà anche Enzo Leanza, Direttore Centrale Automobile Club d’Italia.

F1 | Gp Messico, Lewis Hamilton teme la Ferrari. MINARDI “Tutta pretattica”

Siamo entrati nella settimana che ci porta al gran premio del Messico, quart’ultimo appuntamento del mondiale. Nonostante le dichiarazioni di Lewis Hamilton, che vede una Ferrari nettamente favorita soprattutto sui due lunghi rettilinei, credo che sia lui che la Mercedes restino i favoriti e che il britannico potrà festeggiare con tranquillità il suo sesto titolo mondiale.

Da guardare con attenzione ci sarà la lotta per il titolo di vice-campione, con Bottas (274 punti) davanti ai due ferraristi con Leclerc a quota 221 punti davanti a Vettel (212), pari merito con Verstappen. Come già successo in Giappone, la Mercedes potrebbe anche avvantaggiare il finlandese per aiutarlo a consolidare la sua posizione.

Anche se arrivano da alcuni gran premi sottotono, bisognerà guardarsi le spalle dalla Red Bull, vincitrice delle ultime due edizioni. I due rettilinei non sono di aiuto in questo momento al motore Honda, ma il telaio saprà ridurre il gap nella parte guidata.

Sul fronte gomme, i tre top team hanno optato per scelte differenti con 7 set di soft in casa Mercedes e Ferrari, contro le 9 di Verstappen-Albon. Bottas avrà a disposizione 4 medium C3, mentre Hamilton, Vettel e Leclerc cinque set ciascuno con 3 in casa Red Bull. Due set di C2 hard per il finlandese contro uno solo per i suoi diretti avversari.

Sarà un gran premio interessante, sia per la lotta al vertice, ma anche per le varie diatribe che sono esplose nelle ultime settimane. Continua a far discutere la potenza del motore Ferrari. Sinceramente non capisco perché queste polemiche siano esplose così forti in questo periodo della stagione. Fino ad oggi non è emerso nulla e ogni chiarimento è importante per il futuro, ma da quanto si apprende l’idea progettuale di Maranello non sarebbe vietata. A tenere banco c’è anche il reclamo della Racing Point verso la Renault che, se confermata, metterebbe in serio dubbio la permanenza del team nel mondiale.

In attesa di vedere cosa saprà regalarci il GP a Città del Messico, vi aspetto venerdì mattina all’ Auto e moto d’epoca Fiera Padova presso lo stand ACI, dove presenteremo il programma e le novità della 5° Edizione dell’ Historic Minardi Day,in programma da venerdì 24 a domenica 26 Aprile a Imola, che quest’anno ospiterà anche l’ACI Storico Festival,

Gian Carlo Minardi

“Italia, hai talento” l’occhio di Gian Carlo Minardi sui giovani piloti

Giancarlo Minardi, uomo di sport e grande scopritore di talenti. Da Fernando Alonso a Mark Webber passando per Pierluigi Martini, Alessandro Nannini, Giancarlo Fischella, Gianni Morbidelli, oltre ai tecnici Aldo Costa, Simone Resta, Gabriele Tedozzi. Oggi ha un ruolo chiave per la Federazione, alla guida dei piloti di domani

Una vita ed una carriera dedicata allo sport automobilistico. Eccellenza italiana oggi messa al servizio delle nuove generazioni di sportivi. Nel ruolo di Supervisore della Scuola Federale ACI Sport “Michele Alboreto”, nonché Presidente della Commissione Velocità in Circuito, Giancarlo Minardi rappresenta l’occhio della Federazione sui giovani in pista. Un riferimento che continua a stimolare ed indirizzare la formazione dei ragazzi, italiani e non solo, all’interno del circus dei motori. Anche in questa stagione, dopo un’estate di scouting che ha visto andare in scena anche due ACI Sport FDA Camp, la Scuola sta portando avanti il capillare lavoro con i piloti emergenti e nel prossimo mese di novembre, a Vallelunga, metterà in opera una nuova edizione del Supercorso Federale. Un ciclo che riparte, stagione dopo stagione, anche grazie a Giancarlo Minardi.

Giancarlo, come giudica il momento dei piloti italiani nel settore pista e karting? Quali le realtà, quali i nomi che, a suo avviso, potrebbero emergere anche a livello internazionale nelle prossime stagioni?

“Trovo che quest’ultimo periodo sia molto positivo, anche perché quest’anno grazie a Ghiotto e Pulcini abbiamo, sia in Gp3 che in Formula 2, fatto suonare l’inno di Mameli in varie occasioni. Per ACI Team Italia e per ACI Sport è sicuramente un motivo di soddisfazione ed orgoglio. Inoltre abbiamo una nidiata di giovanissimi che provengono dal kart e che sono stati seguiti dalla Scuola Federale con una presenza costante sui campi di gara che nel prossimo futuro ci farà sicuramente gioire. Per di più l’Italia dopo tanti anni ha un valido rappresentante in Giovinazzi in Formula 1 che, forse anche per a qualche strategia non molto azzeccata del team, non ha ancora ottenuto i risultati sperati pur cogliendo qualche piazzamento interessante.”

ACI TEAM ITALIA, una famiglia ampia che comprende vari settori (dalla pista, al rally, al karting, alle salite). Cosa dà in più l’appartenenza a questa “nazionale” ad un pilota che ne fa parte.

“Per i piloti che sono già arrivati alle soglie del professionismo, sicuramente il fatto di avere alle spalle una Federazione che ti supporta, ti promuove, che è presente anche in caso di difficoltà o trattative è sicuramente una carta in più. Per quanto riguarda la parte formativa, noi prendiamo per mano i ragazzi a partire dall’età di 12, 13 anni e cerchiamo di portarli fino al salto sulle monoposto a ruote scoperte. Quindi avere alle spalle una preparazione attraverso stage, prove di preparazione psico-fisica e test in pista, tutte sotto l’attento sguardo della Federazione e della Scuola Federale, diventa un elemento fondamentale nella preparazione dei giovani.”

Cosa si può fare di più e cosa occorre (soldi, organizzazione, strategie) perché vengano raggiunti obiettivi sempre maggiori?

“Stiamo organizzando ed evolvendo la nostra scuola, cercando di aumentare gli stage per promuovere quelli che riteniamo essere gli elementi più interessanti. È chiaro che il budget è fondamentale in particolare in un mondo come quello del motorsport, ma è certo che con una buona organizzazione e preparazione si riescono ad ottenere buoni risultati, anche con meno soldi rispetto agli altri.”

Formula 4, un successo ed un vanto per ACI Sport che per prima ha creduto in questa categoria. Grandi piloti, molti stranieri, come si può fare a favorire

“Siamo i numeri uno al Mondo per quanto riguarda la Formula 4, come riconosciuto anche dalla FIA. Una formula che abbiamo curato nei minimi particolari, inoltre ci possiamo vantare di avere la migliore monoposto per questa categoria. Naturalmente per quanto riguarda i partecipanti non possiamo che guardare in ambito internazionale, con i migliori giovani di tutto il mondo che sono al via delle nostre gare. Quindi quello che si può fare di più per i nostri giovani talenti è tentare di essere sempre più attenti nello scoprirli e seguirli, aiutandoli e supportandoli ufficialmente. Sicuramente un pilota che ha la possibilità di spendere il nome della Federazione ha più possibilità di trovare chi lo può aiutare.”

La novità di quest’anno è la Formula Regional?

“Anche in questo caso siamo stati i primi, seguendo le direttive della FIA, a far debuttare questa nuova categoria. Già lo scorso anno in Cina sono andate oltre venti monoposto con telaio Tatuus e motore Autotecnica Alfa Romeo. Purtroppo l’inizio della stagione è stato difficoltoso, anche a causa del proliferare di campionati simili in altre parti d’Europa. Attualmente abbiamo 15 monoposto al via, un numero comunque soddisfacente per il primo anno. Per il futuro sono molto fiducioso, perché c’è la migliore macchina nel rapporto telaio, gomme e motori.”

Nella foto: Giancarlo Minardi, al fianco del giovane kartista Andrea Filaferro, durante l’ultimo Kart Summer Camp