I rumors delle settimane scorse hanno trovato conferma con un mercato-piloti 2018 che continua a stupirci. Questa mattina la Ferrari ha ufficializzato l’addio di Kimi Raikkonen a fine stagione, annunciando successivamente l’arrivo di Charles Leclerc. La vera sorpresa è la conferma del ritorno del finlandese alla Sauber, che nel 2001 lo lanciò nel mondiale di Formula 1, prendendo il posto proprio del monegasco.
Raikkonen ha firmato un contratto biennale col team svizzero che avrà quindi la possibilità di concludere la sua carriera nel mondiale proprio da dove la iniziò, oltre che ritrovare Simone Resta che qualche mese fa è passato sotto le vesti del team di Hinwil assumendone il ruolo di Direttore Tecnico. Resta l’incognita su chi sarà il suo compagno di box. Un ulteriore tassello trova il suo posto.
Nei giorni scorsi Toto Wolff aveva usato parole dure minacciando di voler chiudere il programma giovani piloti Mercedes qualora Esteban Ocon non riuscisse a trovare un volante, aprendo però ad una possibilità che già qualche anno fa Gian Carlo Minardi aveva lanciato, ossia la terza vettura per un pilota debuttante
“Da tempo sono favorevole a questa opzione, così come da anni chiedo il ritorno dei venerdì mattina aperti ai rookie” commenta il manager faentino “Bisogna dare una possibilità a chi investe nei giovani fin dalle formule propedeutiche, partendo già dal karting. Ad oggi invece la strada è sempre più difficile e l’imbuto sempre più stretto. Se non si mette in moto qualche nuova iniziativa ci troveremo di fronte ad una crisi estremamente grave” prosegue lanciando un campanello d’allarme.
“Bisogna considerare che non tutti i team hanno la forza economica per costruire e gestire in pista contemperamento tre vetture. Pertanto bisognerebbe rivedere l’intero sistema di punteggio creando una classe dedicata ai giovani esordienti – come succede nelle categorie GT – per dare la possibilità anche ai team miniri di lottare per la zona punti che, diversamente, sarebbe off-limits avendo in pista tre Ferrari e altrettante Mercedes, Red Bull e Renault” propone Minardi
“Così facendo si escluderebbe la possibilità di avere quatro top team e altrettanti cloni, una strada che non mi affascina e che potrebbe snaturare il DNA del Campionato. Siamo davanti ad un cambiamento importante di una F1 che è in mano a quattro grandi costruttori come Ferrari, Mercedes, Renault e Honda. Speriamo che abbiano l’intelligenza, la capacità e, soprattutto, la volontà di gestire la situazione al meglio” conclude Minardi