Concluso a Vallelunga il 14° Supercorso Federale ACI Sport

Campagnano di Roma (RM) 09 novembre 2017. Si è chiuso nel segno della competitività il 14° Supercorso Federale ACI Sport sul circuito intitolato a Piero Taruffi. Premiati i 5 piloti che si sono contraddistinti nel corso della stagione 2017 e che hanno mostrato grandi progressi al fianco degli istruttori della Scuola Federale ACI Sport.

Nella quattro giorni sul tracciato romano di Vallelunga tante le attività che hanno coinvolto i giovani piloti provenienti dal mondo del kart e delle “formula”. Dopo una prima giornata dedicata ai test psico-fisici, in collaborazione con Formula Medicine e alla guida al simulatore grazie al supporto di CarMan, Leonardo Lorandi, vincitore nel Trofeo Rookie dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth, Marcus Armstrong, Campione Italiano Formula 4 ed Enzo Fittipaldi, vice campione rookie e, assieme ad Armstrong pilota Ferrari Driver Academy, hanno seguito i consigli degli istruttori della Scuola Federale ACI Sport, calandosi nell’abitacolo della Tatuus F.4 Power, una Formula 4 potenziata sino a 210 Cv e con aerodinamica regolabile. Circa 400 i chilometri affrontati dai tre piloti F4 con simulazioni di qualifica con pneumatici nuovi, long run e prove di partenza. Nelle due giornate conclusive, invece, Marcus Armstrong ed Enzo Fittipaldi hanno percorso circa 250 chilometri a bordo della Ferrari 488 Challenge fornita da Ferrari Corse Clienti, mentre Lorandi ha potuto alternarsi alla guida della vettura del Cavallino e sulla Lamborghini Huracan Supertrofeo fornita da Lamborghini Squadra Corse.

Per Marzio Moretti e Gastone Sampieri, piloti selezionati a seguito dei camp organizzati da Ferrari Driver Academy, invece, la prima giornata in pista li ha messi al volante delle Abarth 695, vetture utilizzate nel Trofeo Abarth Selenia. Circa 250 chilometri effettuati dai due piloti classe 2000, affiancati nella prima parte della giornata, dagli istruttori della Scuola Federale Aci Sport. Poi è stata la volta delle Tatuus di Formula 4 che hanno accompagnato i due giovani ragazzi provenienti dal mondo del kart nella terza e nella quarta giornata sul tracciato capitolino. Circa 400 i chilometri percorsi con diversi set di pneumatici Pirelli che hanno consentito un lavoro in progressione seguito passo passo da Raffaele Giammaria, direttore della Scuola Federale ACI Sport e dagli istruttori Eddie Cheever Jr., Gabriele Lancieri, Renato Leporelli, Edoardo Liberati, Andrea Piccini ed Enrico Toccacelo, con la supervisione di Gian Carlo Minardi.

Nella giornata conclusiva, non è voluto mancare il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani che ha elogiato il lavoro della Scuola Federale ACI Sport.

“Il nostro obiettivo principale è quello di fare crescere i giovani ed avviarli alle categorie più importanti e, in questo senso, è stato e sarà fondamentale l’accordo di collaborazione raggiunto tra Acisport e Ferrari Driver Academy. Siamo infatti alla ricerca di risultati concreti ed è sotto l’occhio di tutti che questi stanno arrivando. Giovinazzi terzo pilota Ferrari è forse il più eclatante, come lo sono la partecipazione di tanti altri giovani nostri piloti alle maggiori serie internazionali, partecipazioni che nella prossima stagione avranno un ulteriore incremento. In questo ormai rodato meccanismo di crescita il Supercorso ed il lavoro degli Istruttori della Scuola Federale Acisport “Michele Alboreto”, assumono un ruolo centrale. Un ruolo che fra l’altro di anno in anno si allarga per abbracciare non solamente i giovani piloti italiani, ma anche i migliori ragazzi di altre nazionalità. Credo infatti che uno dei risultati più importanti che siamo riusciti ad ottenere in questi ultimi anni, sia proprio quello di aver riportato il nostro paese ad essere, come già in passato, tappa indispensabile di passaggio per i piloti di tutto il mondo destinati a grandi risultati”.

Importante anche la collaborazione di Ferrari Driver Academy che, con il responsabile Massimo Rivola, ha seguito il Supercorso sin dal primo giorno: “La collaborazione con Acisport sta dando dei frutti molto interessanti. Quest’anno grazie a questo accordo abbiamo tenuto due camp di tre giorni a Fiorano, dove i ragazzi sono stati valutati dal punto di vista medico, sportivo, mentale, seguite da prove al simulatore e naturalmente da quelle in pista. Qui a Vallelunga abbiamo tenuto un corso molto più articolato e lungo con gli istruttori della Scuola Federale Acisport che hanno seguito i giovani selezionati per quattro intere giornate. E stato davvero spettacolare e interessante vedere questi piloti giovanissimi, come quelli che vengono dal kart, salire per la prima volta sulle Abarth 695 e successivamente le Tatuus Formula 4, o come quelli provenienti delle F4, impegnarsi in pista con la versione evoluta della monoposto, la F4 Power, e poi con le Ferrari 488 Challenge.”

Il 14° Supercorso Federale ACI Sport si inserisce nel programma messo a punto dalla Commissione Giovani di ACI Sport composta dal presidente Daniele Settimo, Marco Ferrari, Marco Rogano e Piero Longhi.

Nel magazine ACI Sport in programma nella settimana dal 12 al 19 novembre, un ampio servizio dedicato al Supercorso Federale racconterà la quattro giorni di Valelunga.

Ultimo giorno a Vallelunga del 14° Supercorso Federale ACI Sport – Velocità

Si avvia alla conclusione il 14° Supercorso Federale ACI Sport – Velocità. Giovedì 9 novembre, sul circuito di Vallelunga verranno premiati i migliori piloti che, nel corso della settimana, sono stati seguiti dallo staff della Scuola Federale ACI Sport “Michele Alboreto”. Diretti da Raffaele Giammaria e supervisionati da Gian Carlo Minardi, gli istruttori Andrea Piccini, Enrico Toccacelo, Renato Leporelli, Gabriele Lancieri, Eddie Cheever ed Edoardo Liberati hanno seguito passo passo i progressi di Marcus Armstrong, Leonardo Lorandi, Enzo Fittipaldi, Marzio Moretti e Gastone Sampieri.

Nella terza giornata di Supercorso Federale ACI Sport i piloti provenienti dalla F.4, Marcus Armstrong, Leonardo Lorandi ed Enzo Fittipaldi hanno continuato il lavoro iniziato ieri sulle Tatuus F.4 Power, con un primo run con gomma usata, seguito da una simulazione di qualifica con gomma nuova e un long run preceduto da una simulazione di partenza. Nel pomeriggio, nonostante qualche goccia di pioggia, le protagoniste sono state le vetture GT. Affiancati da Eddie Cheever, Fittipaldi ed Armstong sono scesi in pista con la Ferrari 488 Challenge, mentre Leonardo Lorandi assieme ad Edoardo Liberati, ha saggiato la Lamborghini Huracan SuperTrofeo.

Gastone Sampieri e Marzio Moretti, invece, dopo aver percorso chilometri con le Abarth 695 nella prima giornata in pista, sono passati alle “ruote scoperte”, calandosi nell’abitacolo della Tatuus F.4. Dopo due sessioni di prove con gomme usate, anche i piloti provenienti dal mondo del kart hanno montato pneumatici nuovi simulando una sessione di qualifica. Per loro anche un long run, mentre nel pomeriggio sono scesi in pista con pneumatici da bagnato su un tracciato ancora umido dopo uno scroscio di pioggia.

Nella giornata conclusiva del Supercorso Federale ACI Sport alla presenza del Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani, del Responsabile Attività Sportiva ACI Sport Marco Ferrari, del Direttore Generale ACI Sport Marco Rogano e del Responsabile Ferrari Driver Academy Massimo Rivola, i giovani piloti selezionati dalla Scuola Federale ACI Sport chiuderanno la 4 giorni sul circuito intitolato a Piero Taruffi.

F1 | Gp Brasile, Minardi “La Mercedes cercherà il triplete”

Dopo aver conquistato il quarto titolo mondiale costruttori di fila in occasione del gran premio di Austin e aver festeggiato il titolo piloti con Lewis Hamilton il weekend successivo, la Mercedes negli ultimi due appuntamenti tenterà il colpaccio. Gli manca solamente la doppietta nella classifica pilota. Ad oggi tra Hamilton e Bottas c’è Sebastian Vettel che può contare su quindici punti di vantaggio sul finlandese.

La Mercedes non ha più nulla da perdere e sia ad Interlagos che ad Abu Dhabi potrà spremere al massimo vettura e power unit per aiutare il suo pilota e prepararsi alla prossima stagione in cui i team avranno a disposizione solamente tre unità motrici per ciascun driver. Diminuiscono i motori, ma aumentano i circuiti in calendario e i chilometri da percorrere. Certamente una bella sfida per tutti motoristi, dove i tedeschi la fanno da padrone. Come ho già avuto modo di esprimere, non sono favorevole a questa scelta tecnica poiché comporterà un elevato aumento dei costi (anziché abbassarsi). Tutti staranno lavorando per raggiungere la massima affidabilità e i problemi accusati da Renault negli ultimi appuntamenti ne sono un esempio.

Il casa Ferrari il momento è delicato poiché sono chiamati a fare dei cambiamenti e l’eventuale perdita del secondo posto creerebbe non pochi problemi di stabilità e serenità all’interno del team.

Si arriva in Brasile, Interlagos per il penultimo appuntamento del mondiale, su un tracciato storico, corto e veloce che anche quest’anno potrebbe premiare il telaio della Red Bull. Certamente la pole dell’anno scorso verrà battuta, ma in qualifica bisognerà fare attenzione al traffico. Anche il meteo potrebbe coprire nuovamente un ruolo importante. Resta aperta anche la sfida tra Toro Rosso-Haas-Renault. La TR parte svantaggiata anche se forse è già orientate al 2018 dove monterà la nuova power-unit giapponese.

Ci aspetta un weekend ricco di sfaccettature.

Gian Carlo Minardi

A Vallelunga è entrato nel vivo il 14° Supercorso Federale Velocità

Dopo una prima giornata dedicata ai test psico-fisici, con il supporto di Formula Medicine, e alla guida sul simulatore, sul circuito di Vallelunga è entrato nel vivo il 14° Supercorso Federale Velocità. Leonardo Lorandi, Marcus Armstrong ed Enzo Fittipaldi, dopo aver animato la stagione dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth, si sono calati nell’abitacolo della Tatuus F4 Power, vettura da 210 cavalli che, rispetto a quella utilizzata dai tre ragazzi nel corso della stagione, monta un kit aerodinamico composto da ali regolabili sia all’anteriore che al posteriore. Esperienza, invece, sulla Abarth 695 per Marzio Moretti e Gastone Sampieri, già protagonisti degli FDA Camp sul circuito di Fiorano nei mesi scorsi.

Un lavoro di crescita costante sotto l’attento occhio degli istruttori della Scuola Federale ACI Sport “Michele Alboreto” diretti da Raffaele Giammaria e con la supervisione di Gian Carlo Minardi. A seguire i progressi dei 5 giovani piloti anche Massimo Rivola, responsabile Ferrari Driver Academy.

Il programma del 14° Supercorso Federale ACI Sport proseguirà domani con Sampieri e Moretti che scenderanno in pista con la Tatuus F.4 e con il Campione Italiano F.4 Marcus Armstrong, il Campione Italiano Rookie F.4 Leonardo Lorandi e il vice campione Rookie Enzo Fittipaldi che continueranno il lavoro iniziato oggi sulle F4 Power. Giovedì, nella giornata conclusiva del Supercorso, invece, entreranno in scena le vetture GT: La Lamborghini Huracan SuperTrofeo, concessa da Lamborghini Squadra Corse e la Ferrari 488 Challenge fornita da Ferrari Corse Clienti, vedranno alternarsi al volante i piloti provenienti dalla F.4, mentre i due giovani kartisti proseguiranno nel lavoro sulla Tatuus F.4.

La Formula 1 del futuro, Minardi “Un plauso a Liberty Media ma non è facile trovare il mix giusto”

Dall’ingresso in Formula 1, Liberty Media ha voluto attribuire al mondiale un’impronta volta a riavvicinare il pubblico e gli appassionati introducendo novità che hanno creato una prima spaccatura con la gestione precedente. Apprezzabile l’iniziativa di portare vetture e piloti al di fuori del paddock durante il weekend di gara, conquistando i centri storici delle capitali o la nuova presentazione di ciascun pilota che ha preceduto la partenza del gran premio di Austin.

“Liberty Media sta dando un’impronta molto americana a questa nuova era della Formula 1, puntando con decisione sull’aspetto coreografico come abbiamo visto proprio ad Austin. Anche se si tratta di cambiamenti non determinanti per migliorarne lo spettacolo in pista, hanno portato una ventata di freschezza sul fronte della cronaca nel pre-griglia” racconta Gian Carlo Minardi

L’ultima proposta in ordine cronologico riguarda una griglia di partenza composta da una prima fila con tre vetture, in modo da aumentare le possibilità di bagarre nella prima fase di corsa. Sul fronte dei regolamenti tecnici invece, dal prossimo anno, ciascun pilota avrà a disposizione per l’intera stagione un numero massimo di tre power-unit (contro le quattro unità di quest’anno). L’obiettivo dichiarato è quello di contenere i costi

“Se da una parte si tratta di uno step importante per trasportare questa tecnologia sulla vetture di serie, dall’altro certamente non porterà ad una diminuzione dei costi, anzi comporterà una ricerca esasperata nello sviluppo delle varie componenti che dovranno durare sette gran premi col risultato di un innalzamento vertiginoso dei costi. Se già oggi abbiamo dei costruttori in difficoltà a concludere il chilometraggio richiesto non oso pensare cosa potrà succedere il prossimo anno” prosegue il manager faentino che punta il dito contro l’attuale sistema di penalità per lo sostituzione dell’unità motrice o delle sue componenti principali

“Trovo assurdo che sia il pilota a pagare per un problema tecnico con delle penalità incredibili che destabilizzano lo spettatore stesso. Quando leggo penalità del calibro di 20-25-30 o addirittura 35 posizione in una griglia composta da venti piloti mi viene quasi da sorridere. Le prime volte non volevo crederci. Dovrebbe essere il team a prendersi le responsabilità provvedendo a pagare una sanzione pecuniaria o vedendosi decurtare dalla classifica costruttori dei punti”

Se da un lato vi vuole allungare la vita dei motori, dall’altra Liberty Media vorrebbe eliminare le prove libere del venerdì in favore di un calendario composto da 25 gran premi

“Sono un numero di gran premi esorbitante nonché un impegno notevole sia per gli addetti ai lavori (per i team più piccoli è difficile organizzare un turnover coi meccanici e tecnici) che per lo spettatore. Si sarebbe costretti a correre in periodi particolari dell’anno come durante le festività o l’estete. Un calendario così intenso andrà veramente in favore dell’audience?” sottolinea Minardi

“Non è facile cambiare il format e trovare il giusto equilibrio. Sono però del’avviso che si debba intervenire velocemente su un’area specifica, ossia il gruppo di lavoro intorno a Charles Whiting per evitare quegli episodi spiacevoli che possono anche sfalsare il risultato di una gara. Come c’è un unico direttore di gara sarebbe corretto avere anche un unico gruppo di commissari, dall’inizio alla fine del mondiale. Solo così si limitata la possibilità di errori o valutazioni soggettive”

“Inoltre si potrebbero posizionare dei dissuasori per evitare che il pilota superi il track-limit. Si è lavorato molto sulla sicurezza dei circuiti scegliendo di avere tracciati con vie di fuga asfaltate. Questo ha dato ai piloti una maggiore sicurezza. Le penality post-gara danneggiano l’immagine dello sport e disorientano lo spettatore” conclude Gian Carlo Minardi, di ritorno dal Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova insieme ad ACI e ACI Storico

Le dichiarazioni del Presidente Sergio Marchionne, rilasciate dal circuito del Mugello in occasione delle Finale Mondiali Ferrari riguardanti la permanenza della scuderia nel mondiale di F1, faranno certamente discutere ma dovranno far meditare la nuova proprietà.

La Formula 1 non può fare a meno della Ferrari, ma è altrettanto vero che la Ferrari non può fare a meno della Formula 1.

Il Mondiale non può essere solo uno show poiché la Ferrari è un Costruttore importante, così come Mercedes Renault e McLaren, e come tali hanno degli interessi legati allo sviluppo della tecnologia da trasportare sullo  vetture stradali.

F1 | Gp Messico, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Chapeau Verstappen” Hamilton campione


Con la vittoria in Messico, per Max Verstappen si chiude un weekend favoloso in cui gli è mancata solamente la pole position, sfuggita per merito di un altrettanto strepitoso Sebastian Vettel. L’olandese della Red Bull si è reso protagonista di una grande partenza aiutato anche dalla sua incoscienza e da essere libero da qualsiasi pressione. Rispetto ad Hamilton e Vettel infatti non aveva nulla da perdere e si è conquistato la prima posizione di prepotenza dettando successivamente il ritmo.

Un mondiale che rispecchia le forze in campo con una Red Bull in grande crescita e una Renault che sta lavorando molto bene in ottica 2018. Il contatto iniziale fa parte di un episodio di gara, anche se ci ha privato di due grandi primi attori. Bravo Vettel che è riuscito a rimontare fino ai piedi del podio, anche se purtroppo per lui non è bastata per tenere aperto il mondiale che per la quarta volta è finito tra le mani di Lewis Hamilton. I due zeri hanno pesato nella ricorsa al titolo.

Anche il mondiale piloti è stato assegnato, ma i prossimi due gran premi saranno molto interessanti soprattutto in prospettiva 2018 poiché sono convinto che finalmente la Mercedes spremerà la sua vettura e le sue power-unit, considerando che oramai non hanno più nulla da perdere. I due piloti saranno liberi di lottare e potremo vederne il reale potenziale.

Si chiude una gara incolore per le seconde guida di casa Mercedes e Ferrari. Un podio è sempre un risultato positivo, ma il distacco accusato da Bottas e Raikkonen nei confronti di Verstappen è troppo ampio. Solo i problemi accusati dai rispettivi compagni di box gli hanno dato la possibilità di trovarsi in quelle posizioni. Certamente sono stati autori di un risultato poco positivo.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Messico, Gian Carlo Minardi “Speriamo sia un weekend senza penality”

E’ già ora del gran premio del Messico. Si arriva su un circuito particolare, posizionato ad oltre 2000 mt s.l.m. che richiede un’adeguata configurazione delle power unit con un rettilineo tanto lungo da far firmare nel 2016 a Bottas il nuovo record di 372,5 km/h con la sua Williams. L’anno scorso avevamo vissuto un weekend decisamente caotico con diverse penalizzazione che avevamo mutato la classifica finale. Un po’ come successo ad Austin la scorsa settimana.

Mi auguro pertanto che possa essere un fine settimana sereno e aperto alle varie valutazioni. Nei confronti di questa F1 moderna è prioritario intervenire sul gruppo di lavoro intorno al direttore di gara, che dovrebbe essere il medesimo per l’intera stagione. Solo in questo modo si possono limitare al minimo i possibile errori di valutazione dei singoli episodi di gara. Con un medesimo gruppo si avrebbe un unico metro di giudizio evitando gli spiacevoli episodi che certamente non fanno bene all’immagine di questo sport.

Sono convinto che Liberty Media dovrebbe intervenire proprio su quest’area, contestualmente alle varie novità che sta introducendo e che pensa di introdurre, per aumentare l’appeal del Circus. Proprio in questi giorni si è parlato della possibilità di portare a 25 i gran premi, eliminando le prove libere del venerdì. 25 gare sarebbe un impegno notevole sia per i protagonisti stessi – team e piloti – ma anche per lo spettatore.

Tornando al gran premio la Pirelli lascia a casa le mescole Media usate nella passata stagione dando spazio alle Soft-SuperSoft-UltraSoft. Sarà un gran premio in cui la Ferrari dovrà pensare a difendere il titolo di vice-campione piloti e costruttori soprattutto da una Red Bull che già l’anno scorso andò molto bene. Anche quest’anno sarà un cliente scomodo e molto forte.

Dopo aver festeggiato la conquista del titolo costruttori ad Austin, la Mercedes cercherà di raddoppiare la festa col titolo piloti. Dopo il successo in Texas Lewis Hamilton è veramente ad un passo. Resta invece molto aperta la lotta per il quinto posto con quattro team racchiusi in un manciata di punti. La Toro Rosso si presenterà, ancora una volta, con una line-up nuova. A Kvyat non è bastato il punto conquistato ad Austin per guadagnarsi la conferma e la fiducia della Red Bull che dovrà far posto al rientrante Gasly al fianco del 28enne Brendon Hartley

Gian Carlo Minardi

F1 | GP USA, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi. Vince Hamilton davanti alle due Ferrari. “Regolamenti discutibili”

Se l’assegnazione del titolo piloti è solamente posticipato, in casa Mercedes si sono aperti i festeggiamenti per la conquista del titolo Costruttori, a cui vanno i miei più calorosi complimenti. Anche ad Austin Lewis Hamilton ha dominato in lungo e in largo. La differenza prestazionale tra le due macchine è importante e lo si è visto sia in qualifica che nel sorpasso ai danni di Vettel – autore di una bella partenza – dopo pochi giri dal via.

Dopo la debacle delle ultime gare, la Ferrari ha trovato il compromesso tra prestazione e affidabilità. Molto probabilmente sacrificando parte degli ultimi sviluppi, legati soprattutto alla power-unit, contendendo agli avversari un ulteriore vantaggio. Anche se la matematica tiene in gioco ancora Sebastian Vettel, il mondiale pilota si può dire concluso. La Ferrari dovrà pensare al 2018, mentre il tedesco dovrà cercare di portare a casa almeno il titolo di vice-campione ai danni di un Bottas che in quest’ultima parte sembra in difficoltà, come dimostra il cronometro.

E’ stato un gran premio che ci ha regalato diverse lotte e sorpassi, altre alle novità iniziali con una scenografia molto americana. Bellissima la rimonta di Max Verstappen che dimostra quanto stia crescendo la Red Bull. Peccato per un regolamento al quanto discutibile che lo ha privato di un podio meritato. Questi episodi ledono l’immagine dello sport. Sarà importante vedere come si comporterà la FIA davanti alle esternazioni pesanti che il giovane Verstappen ha rivolto ai commissari. Purtroppo esiste un regolamento e come tale va rispettato. Quotidianamente assisto a questo tipo di irregolarità nelle gara di Formula 4 e credo che in un mondiale si debba dare il buon esempio.

Verstappen è stato “vittima” dei circuiti moderni, con ampie carreggiate e vie di fuga asfaltate. Guarda caso nei tracciati storici questo non succede poiché si rischia di restare insabbiati. Da troppo tempo sostengo che sia sbagliato avere ad ogni gran premio un gruppo di lavoro diverso poiché difficilmente si riesce ad avere lo stesso metro di giudizio nel valutare gli episodi. Si rischia di avere un giudizio soggettivo, anziché oggettivo. Come c’è un unico direttore di gara, nella figura di Charlie Whiting, sarebbe corretto che il suo gruppo di lavoro fosse sempre il medesimo dall’inizio alla fine del mondiale. Non mi sembra una cosa così impossibile e difficile da applicare.

Da sottolineare anche la mossa vincente della Renault con “l’acquisto” di Sainz che ha già portato punti importanti dimezzando il divario dalla sua ex-squadra, la Toro Rosso, che si è dovuta accontentare di un solo punto, chiudendo il weekend anche alle spalle della Williams di Felipe Massa che rafforza il quinto posto tra i costruttori.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Stati Uniti, Hamilton batte 4 a 1 Vettel

Parte questo fine settimana da Austin l’ultimo poker di gran premi che ci porterà fino ad Abu Dhabi per il gran finale, passando per il Messico e Brasile, consegnandoci il nuovo campione del mondo. Il Circus della Formula 1 arriva in Texas, circuito impegnativo con venti curve e diversi sali-scendi nonché terreno fertile per Lewis Hamilton e la Mercedes che hanno trionfato la bellezza di quattro volte nelle cinque edizioni della corsa, lasciando solamente un sigillo al suo diretto avversario Sebastian Vettel, ancora a digiuno però coi colori della Ferrari.

Dopo le ultime debacle la Ferrari è chiamata a dare un segno di riscossa, dimostrando di essersi lasciata alle spalle le difficoltà e di aver risolto i problemi di affidabilità. Probabilmente saranno stati costretti a fare un passo indietro nello step evolutivo che aveva evidenziato un aumento nelle prestazioni, sacrificando contestualmente l’affidabilità. Non sarà un weekend per provare ad attaccare il britannico, ma per difendere il secondo posto, tra i piloti e costruttori, da Valtteri Bottas e dalla Red Bull.

Williams nel mirino
Si accende la sfida nelle retrovie con quattro team racchiusi in una forbice di appena ventiquattro punti. Ad aprire le fila la Williams, quinta, che si sta difendendo prepotentemente dagli assalti di Toro Rosso, Haas e Renault. Al momento il team diretto da Franz Tost è quello più in difficoltà, dovendo fare i conti coi nuovi rapporti politici con Honda che ha voluto Gasly per provare a vincere la Super Formula in Giappone, costringendo la scuderia ad affiancare al rientrante Kvyat il debuttante Hartley mentre la Renault potrà far affidamento sulle qualità dell’ex “torero” Carlos Sainz per conquistare quei punti che gli mancano per lasciare l’ottavo posto. Tra i team “minori” solamente la Force India potrà dormire sonni tranquilli da qui fino al 26 novembre grazie ad un campionato eccezionale in cui è riuscita ad imporsi per il secondo anno consecutivo come quarta forza del mondiale.

Vettel incontra i giovani piloti
Durante lo stage formativo a Fiorano tra i piloti selezionati da FDA e dalla Scuola Federale, in preparazione del Supercorso ACI Sport di inizio novembre, è arrivato a sorpresa anche Sebastian Vettel che si è intrattenuto coi ragazzi. Prosegue il lavoro e il connubio tra le Federazione e la Ferrari volto alla crescita dei giovani piloti partendo proprio dal kart. Questo fine settimana, a Monza, calerà il sipario sul campionato italiano di Formula 4 con l’italiano Lorenzo Colombo  impegnato a difendere il terzo posto.

Gian Carlo Minardi

Carlos Sainz pronto a fare lo sgambetto alla Toro Rosso

Il Gran Premio del Giappone è stata l’ultima corsa dello spagnolo coi colori della Scuderia Toro Rosso. A partire dalla trasferta negli Stati Uniti Sainz dividerà il box Renault col tedesco Nico Hulkenbeg, prendendo il posto dell’appiedato Palmer.

Si preannuncia un finale incandescente nelle posizioni di rincalzo poiché tra la Toro Rosso (sesta nel mondiale costruttori) e la Renault (all’ottavo posto) ci sono solamente dieci lunghezze. In mezzo l’americana Haas con all’attivo un punto in più del costruttore transalpino.

Franz Tost sarà chiamato ad affrontare una vera e propria allerta pilota. Rimasto orfano del figlio d’arte in grado di conquistare 48 dei 52 punti (i restanti quattro sono a firma di Kvyat) trascinando la scuderia in scia al quinto posto della Williams, tra una settimana dovrà fare a meno anche del giovane Gasly, chiamato a sua volta a sostituire l’appiedato Kvyat dal Gran Premio della Malesia. Il transalpino sarà infatti impegnato in Giappone a conquistare il titolo nell’ultimo round del Campionato Super Formula. La Honda avrebbe deciso di non svincolare il pilota.

Se da una parte Carlos Sainz proverà ad aiutare la Renault a scalare la classifica proprio ai danni del suo ex-team, la Toro Rosso tenterà di controbattere la rimonta col ritorno di Kvyat al volante della STR12, mentre è ancora incerto a chi andrà il secondo sedile.

Il passaggio dello spagnolo al fianco di Nico Hulkenberg rientra nella trattativa che porterà nel 2018 i motori Honda a Faenza, lascando anzitempo le power-unit francesi che continueranno ad alimentare la Red Bull di Verstappen e Ricciardo.

“Mi auguro che l’eventuale perdita in denaro derivante dai mancati diritti televisivi sia compensata da accordi economici di cui non siamo a conoscenza poiché in tutti questi movimenti la Scuderia Toro Rosso ne esce, per il momento, indebolita. Si vedono privati del loro pilota di punta, che passa ad un diretto avversario, in un momento cruciale della stagione. Potrebbero attaccare il quinto posto della Williams, ma anche scivolare indietro fino all’ottavo posto con un grave danno in termini di budgets per il 2018” commenta Gian Carlo Minardi

L’ex FIA Budkowski approda in Renault. Minardi “Azione scorretta”

A pochi giorni dall’annuncio di Marcin Budkowski di lasciare il ruolo ricoperto in FIA, la casa francese ha annunciato il suo ingaggio in qualità di direttore esecutivo. Per la Renault si tratta di un acquisto molto importante poiché l’ingegnere polacco, ex responsabile tecnico della Federazione in Formula 1, nonostante non sia un nome conosciuto agli appassionati, è a conoscenza dei segreti tecnologici di tutti i team visto il suo ruolo di spicco all’interno della FIA.

Fin dal momento della sua decisione si sono scatenate reazioni da parte dei team principal, preoccupati proprio per la concretizzazione di questo scenario. Il costruttore transalpino, con questo annuncio repentino, avrebbe voluto giocare di anticipo proprio per evitare dei provvedimenti in aggiunta ai tre mesi di gardening che il polacco dovrà scontare prima di iniziare a coprire il suo nuovo ruolo all’interno del team proprio legato allo sviluppo e alla produzione del telaio R.S. 32.

“Trovo veramente sconcertante questa situazione considerando il ruolo cruciare coperto da Budkowski all’interno della FIA in tutti questi anni. Essendo a conoscenza della maggior parte dei segreti tecnologici dei team, sia attuali che in ottica 2018, trovo assurdo che possa trasferirsi all’interno di un team con un periodo di gardening così ristretto” commenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di Minardi.it

“Chi copre dei ruoli così importanti all’interno della Federazione non dovrebbe avere la possibilità di lavorare successivamente in un team. Almeno questa è la mia idea. Mi sembra una scorrettezza. La Renault avrà certamente un vantaggio” conclude il manager faentino

F1 | Gp Giappone, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari paga lo step evolutivo”

Per gli amici ferraristi non è stata una sveglia felice. Ci si aspettava il pronto riscatto e invece è arrivato il secondo ritiro in tre gare per Sebastian Vettel. Questo di Suzuka forse è più pesante poiché era un po’ l’ultima spiaggia per provare a tenere aperto il mondiale e contrastare Lewis Hamilton che sta giocando, conservando la sua Mercedes in virtù delle ultime gare.

Una Ferrari che sta pagando, con l’affidabilità, il grande step evolutivo della power-unit e aerodinamico. Una Ferrari che ha dimostrato di essere competitiva – anche se concede qualche decimo in qualifica ai diretti avversari – ma che sul ritmo gara potrebbe dire la sua. A beneficiarne invece è la Red Bull che mette in bacheca altri due podi chiudendo il gran premio del Giappone in seconda e terza posizione, davanti Valtteri Bottas, e si prepara ad attaccare il secondo posto tra i costruttori proprio ai danni del team di Maranello che saluta il week end con solamente dieci punti all’attivo (quinto posto di Kimi Raikkonen protagonista di alcuni errori). Il finlandese ha pagato la strategia del team e la penalità di cinque posizioni per la sostituzione del cambio. Ha ritardato il pit-stop per rallentare il lavoro di Verstappen togliendolo di fatto dalla lotta per il podio. E’ chiaro il suo ruolo di seconda guida.

Ci sono ancora quattro gare e la matematica non condanna ancora gli uomini di Arrivabene, ma ci vorrebbe una vera e propria catastrofe per fermare la cavalcata del campione britannico e della corrazzata tedesca. La Ferrari deve continuare a lavorare soprattutto in virtù del 2018 per risolvere velocemente i problemi di affidabilità che stanno attagliando la SF70H sfruttando le ultime corse, vista la mancanza di test.

Un plauso alla Force India che continua a stupire portando nuovamente due macchine in zona punti e davanti ai diretti avversari confermando il quarto posto tra i costruttori. Ad Austin (tra quindi giorni) invece Carlos Sainz sostituirà Palmer in Renault al fianco di Hulkenberg col ritorno in Toro Rosso di Kvyat. Probabilmente sarà una mossa dettata dagli accordi commerciali tra le due parti, ma non condivido questa mossa in questo momento della stagione con la Toro Rosso impegnata a difendere la sesta posizione, provando ad attaccare la Williams.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Giappone, Minardi “Vettel deve ritrovare la serenità”

E’ già tempo del Gran Premio del Giappone, appuntamento cruciale per Sebastian Vettel dopo gli ultimi due weekend segnati da episodi negativi. Non ci sarà possibilità per un’ulteriore prova d’appello anche se è inutile continuare a piangersi addosso.

Indipendentemente da quanti successo a Sepang (a a Singapore) e nonostante le forti esternazioni del Presidente Marchionne – che non condivido poiché siamo davanti ad un team giovane che deve lavorare passo dopo passo per ricostruire un ciclo vincente – bisogna guardare avanti e a Suzuka il tedesco dovrà portare via forzatamente dei punti a Lewis Hamilton. L’impresa è sicuramente ardua. La Ferrari è chiamata ad affrontare cinque finali.

Certamente resta il rammarico per l’occasione persa poiché vedendo la gara e i tempi segnati lo scorso fine settimana, Vettel avrebbe potuto conquistare 25 punti guadagnandone 10 sul britannico.

Si arriva su una pista storica, veloce e impegnativa dove ogni errore può costare caro viste le vie di fuga ridotte. Non vedo ancora una Red Bull al pari di Ferrari e, soprattutto, Mercedes nonostante le dichiarazioni di Hamilton, ma l’aerodinamica potrebbe sopperire alle mancanze della power unit Renault, intromettendosi nuovamente nella lotta tra i due pretendenti. Gli otto punti portati via al campione britannico da Verstappen sono linfa vitale per Seb. Inoltre le difficoltà accusare dalla Mercedes potrebbero essere un’arma in più per gli uomini di Arrivabene anche se le temperature che avremo in Giappone saranno molto diverse dalla Malesia e Singapore.

Dal canto suo Vettel deve dimostrare di essere un campione del mondo capace di non farsi condizionare dagli episodi negativi, ritrovando velocemente la serenità. Ultimamente ho visto un pilota poco tranquillo, anche nelle dichiarazioni, e il contatto nel giro d’onore con Stroll è un esempio lampante.

Ci aspetta un fine settimana interessante auspicando di assistere nuovamente ad una gara ricca di emozioni.

Gian Carlo Minardi