F1 – Road to ….. Suzuka

Entriamo negli ultimi 6 gran premi della stagione, con ancora 150 punti a disposizione. Dopo la vittoria a Singapore targata Ferrari e Vettel, e il ritiro per problemi di Lewis Hamilton, tutti sognano l’impossibile.

Il Circus arriva in Giappone, a Suzuka. Circuito storico di vecchia concezione dove l’errore viene pagato pesantemente. I piloti dovranno dimenticarsi velocemente le lunghe, asfaltate e sicure vie di fuga alla “Tilke”.

Parliamo di una pista che ha scritto pagine importanti di questo sport, lungo, veloce e molto impegnativo, caratterizzato anche dalle avverse condizioni climatiche. Ovviamente la mente corre veloce ad un anno fa, a quel terribile incidente che ci ha poi strappato Jules Bianchi. Motori e gomme vengono notevolmente sollecitati creando maggiore incertezze, come il possibile ingresso della Safety-car

Sarà interessante vedere come sapranno reagire in casa Mercedes. La Ferrari, piano piano, sta rosicchiando punti importanti. Il passato ci insegna che la compagine tedesca, messa sotto pressione, non è poi così perfetta. La Williams credo abbia ormai la testa al 2016. Il terzo posto è per loro una certezza. Non penso che la Red Bull abbia la forza per recuperare l’attuale gap, così come la Lotus nei confronti della Force India. La Toro Rosso proverà invece ad infastidire proprio il team di Enstone coi suoi due giovani alfieri reduci da un bel week-end a Singapore, specialmente Verstappen protagonista di un buon recupero agevolato anche dalle due Safety car.

Sarà un appuntamento importante anche nel dietro le quinte con manovre pesanti per un futuro non così roseo. Abbiamo una Honda che, tra i tanti problemi, si preparare a fare gli onori di casa, una Red Bull senza motore e una Renault che deve decidere i suoi piani. In tutto questo il tempo scorre inesorabile.

Monica Zoli, made in Italy a Singapore: l’intervista

Dopo il successo della Ferrari e di Sebastian Vettel nella notte di Singapore, www.Minardi.it ha avuto il piacere di incontrare Monica Zoli, amministratore unico della DZ Engineering, la società del Gruppo Dino Zoli di Forlì responsabile dell’illuminazione, e non solo, del tracciato di Singapore. In pochi anni, grazie alla scenografia unica, il Marina Bay Street Circuit ha catturato l’attenzione dei tifosi e addetti ai lavori

Qual è il campo di azione della DZ Engineering durante il week end del Gran Premio di Singapore di F1?
Parliamo di un sistema integrato audio-video-luce dove la componente dell’illuminazione la fa da padrone del punto di vista scenografico.  Inoltre siamo di supporto alla Race Control Room attraverso i nostri sistemi di controllo-video. Monitorando con le nostre videocamere le aree di  tutto il circuito, i video sono a disposizione, ad esempio, per l’inchiesta legata all’invasione di pista

 

Quanti mesi dura il lavoro di montaggio e smontaggio?
Iniziamo il montaggio ad inizio Maggio, per concludere con il rimessaggio presso i magazzini della Singapore Gp a fine novembre. I lavori di smantellamento iniziano subito dopo la fine della corsa. Da quest’anno i nostri uffici si trovano nello stesso palazzo che ospita la Singapore Gp. Ci hanno voluto vicini (sorride Monica Zoli) per poter essere a portata di mano.

Quali sono i vostri programmi per i prossimi anni in F1
Il nostro obiettivo è di continuare a crescere. L’area asiatica è una zona molto sensibile al Motor-Sport. Il nostro principale obiettivo è il rinnovo del contratto con la Singapore Gp, la quale a sua volta ha iniziato le trattative per il prolungamento del suo contratto per il prossimo quinquennio (dal 2018 al 2022). Sul fronte della Formula 1 al momento non ci sono altre richieste a breve, anche se ci piacerebbe lavorare con Monza e Imola, il nostro circuito di casa. Sarebbe bellissimo se Imola riuscisse a riprendersi la F1

E negli altri campionati?
 Abbiamo iniziato a lavorare con la serie elettrica “Formula E” per l’EPrix malese a Putrajaya, e nel mese di agosto con Kuala Lumpur in occasione della prima edizione del KL City Grand Prix.  Trattandosi di un evento diurno il nostro impegno ha riguardato i sistemi TVCC, audio e di radiocomunicazione tra i marescialli in campo e la Centrale Operativa. Uscendo dalla quatto ruote, la DZ Engineering sta collaborando con il circuito di Sepang in vista della tappa mondiale della MotoGp, oltre che sul fronte degli Stadi.

Parlando di rinnovi contrattuali, avete incontrato Bernie Ecclestone?
In realtà il nostro rinnovo interessa in modo indiretto Mr. Ecclestone, poiché il nostro cliente è la Singapore Gp, il cui rapporto è veramente ottimo. C’è una stima reciproca molto forte che si è consolidata nel corso degli anni. Hanno saputo apprezzarci per la nostra versatilità e professionalità. Noi non possiamo che apprezzare loro.

Singapore, un appuntamento che è entrato nel cuore di tutti gli appassionati, proprio per la bellezza scenografica, apprezzata anche dai protagonisti: i piloti.
La città di Singapore vive intensamente il Gran Premio di Formula 1. Tutti gli anni volo a Singapore proprio in occasione di questo evento, e ogni volta tocco con mano questa sensazione. Inoltre ci sono tantissimi eventi collaterali che offrono un pacchetto di divertimento completo, dove la F1 è posta al centro. Personalmente il circuito è uno dei più belli, legato soprattutto alla spettacolarità scenografica grazie ad un’illuminazione brillante e costante su tutto il tracciato. Anche i piloti si sono detti entusiasti per il lavoro fatto.

Eppure qualche giornalista ha insinuato che qualche curva sia più buia delle altre
 Vorrei proprio sapere su quali basi sono fatte queste valutazioni. L’illuminazione è assolutamente regolare ed è dimostrato da rilevazioni tecniche sul campo e non da problemi di abbagliamento. A Brisighella, durante la consegna del Trofeo Bandini, ho avuto occasione di parlare con Davide Valsecchi, pilota e commentatore Sky, che ha corso proprio a Singapore. Ha dichiarato che è uno dei circuiti più belli in cui correre.

Se lo dice lui non posso che crederci.

Il vostro lavoro ha anche un impatto importante sul fronte sicurezza dei piloti e addetti ai lavori. Come si è evoluta la tecnologia in questi anni?
Abbiamo migliorato l’affidabilità e la capacità di illuminazione dei proiettori, la qualità dei generatori che arrivano dalla Turchia, oltre alle modalità di integrazione e la qualità delle immagini HD. E’ un lavoro continuo che segue anche l’evoluzione del tracciato. Ogni modifica è un’occasione per noi per proporre dei miglioramenti. Questa tecnologia diventa un punto di riferimento anche per gli altri tracciati.

Si è chiuso un week end sensazionale per il Made in Italy, grazie anche al successo della Ferrari
E’ stata una gioia vedere sventolare il tricolore. C’eravamo noi e la Ferrari. Una gioia immensa, come per tutti gli italiani, come hanno dimostrato gli ascolti del GP.

Sono quegli episodi che aiutano anche l’immagine della F1, come l’entusiasmo e la simpatia di Sebastian Vettel. E’ il collegamento tra i fans e la Ferrari

F1 – Gp Singapore: LE PAGELLE

Dopo la bella vittoria di Sebastian Vettel su Ferrari e la debacle della Mercedes, con Gian Carlo Minardi diamo i voti ai protagonisti

Sebastian Vettel – 10 il suo è stato un week-end assolutamente perfetto. Gli è mancato solamente il giro più veloce. Ancora più della gara, in qualifica è stato sensazionale. Il suo giro è da libidine. Enciclopedico. Da Manuale.

Daniel Ricciardo – 9 con una Red Bull non certamente perfetta, è stato in grado di compiere un bel salto in avanti, aiutato anche dalle gomme e dal layout del tracciato, non severo col suo motore.

Max Verstappne – 8,5 nonostante l’errore al via è stato in grado di recuperare, regalandoci ancora una volta dei bellissimi sorpassi.

Carlos Sainz Jr – 8 non c’è dubbio. Insieme al compagno sta dimostrando di meritarsi questa F1. Insieme a Max ha portato punti importanti alla Toro Rosso.

Daniil Kvyat – 7,5 molto bene il venerdì, buona la sua qualifica, mentre si è un po’ perso in gara anche se col sesto posto ha portato punti importanti alla Red Bull Racing. In classifica si è fatto sorpassare dal compagno.

Lewis Hamilton – 7 molto bene l’inglese soprattutto dopo il suo cambio gomme, quando ha tenuto il ritmo dei primi. Purtroppo è stato tradito dall’affidabilità della sua Mercedes.

Nico Rosberg – 7 grazie al ritiro di Hamilton ha guadagnato 11 punti in classifica. Un bel bottino in  un momento cruciale del campionato. Ha riaperto il campionato, anche se dovrà guardarsi le spalle da Vettel.

Valtteri Bottas e Sergio Perez – 7 rispettivamente al quinto e settimo posto. I portacolori di Williams e Force India hanno massimizzato il materiale a loro disposizione.

Alexander Rossi – 7 debuttare in un circuito impegnativo come quello di Singapore non è certamente cosa facile, ma l’americano di casa Manor ha dimostrato di poter far parte del mondiale.

Kimi Raikkonen – 6,5 ha fatto il suo compitino. Con la situazione di questo fine settimana, il terzo posto era il risultato minimo, e così è stato. Certamente il terzo posto rappresenta punti importarti e preziosi per la Ferrari in ottica del Mondiale Costruttori, ma ancora una volta il confronto col compagno è impietoso.

Fernando Alonso – 6 In qualifica è riuscito a mettere una pezza, mentre nulla ha potuto in gara contro l’inaffidabilità della sua McLaren e del motore Honda. I giapponesi meritano un’insufficienza grave.

Ferrari – 10 un risultato conquistato in pista. In queste condizioni la macchina si è dimostrata molto forte. Hanno fatto tutto bene, gestendo molto bene anche le ripartenze.

Red Bull Racing – 8 Un gran bel recupero, ma parliamo di un circuito “anomalo” in cui il motore non deve esprimersi al massimo. Come già successo in Ungheria, a bassi regimi il Renault rende meglio.

Mercedes 6- credo che questo week end possa restare solo una parentesi in una stagione interessante per loro. Certamente quando sono messi sotto pressione vanno in panico e qualche errore lo commettono.

F1 – Gp Singapore: IL PUNTO

Siamo passati dal podio di Monza alla pole position con vittoria di Singapore. Sebastian Vettel e la Ferrari mettono a segno un week end praticamente perfetto, condito anche dal terzo posto di Kimi Raikkonen. Al tedesco è mancato solamente il giro più veloce della gara, marchiato da Daniel Ricciardo, secondo al traguardo

Autore di un giro perfetto in qualifica, Sebastian ha fatto la sua gara a piacimento, spingendo al massimo e gestendo quando era necessario. Neanche le safety car (reali e virtuali) hanno rovinato la festa “rossa”. Ad ogni ripartenza è stato bravissimo e tenersi dietro l’ex-compagno di team, rispondendo agli attacchi dell’australiano mettendo tra la sua Ferrari e la Red Bull Racing un gap sicuro. Sul fronte SC ho trovato veramente assurda la decisione del Direttore di gara, in occasione dell’invasione di pista durata neanche 30”, di tenerla in pista addirittura per 5 giri. Sono quegli episodi che possono anche farti perdere la vittoria.  Terzo successo stagionale quindi per la Ferrari. Ad inizio anno l’obiettivo era di due sigilli. Week-end da dimenticare invece per la Mercedes e per i suoi alfieri Hamilton e Rosberg. Non sono mai stati della “partita”, una vera e propria novità da due anni da questa parte. Addirittura in qualifica si sono dovuti accomodare in terza fila. Ora diventa importante capire le motivazioni, poiché non è possibile un rovescio di questo tipo. Potrebbe essere un problema legato alle pressioni dei pneumatici o alle alte temperature. Dopo aver dominato in lungo e in largo fino ad oggi, Hamilton è stato costretto al ritiro per mancanza di potenza, con Nico quarto al traguardo. Grazie allo Zero del compagno, Rosberg ha ridotto leggermente il distacco in classifica (41 punti), ma dovrà guardarsi le spalle da Vettel (distaccato solo di 8 punti). Grazie al terzo posto del finlandese la Ferrari consolida il secondo posto tra i Costruttori, anche se Kimi è stato molto più lento del compagno e poco incisivo.

Come avevo pronosticato, in un circuito cittadino la Red Bull è risorta. Molto probabilmente la Power-Unit Renault a bassi regimi si difende molto bene, dando il meglio di se stessa. I problemi sorgono quando c’è bisogno della potenza massima come nei tracciati a basso carico. Un plauso anche alla Toro Rosso che è tornata in zona punti con tutti e due i piloti. Bravissimo Max Verstappen. Dopo l’errore al via ha recuperato fino all’ottava posizione facendoci divertire ancora una volta con dei bellissimi sorpassi. Sul finale non è riuscito a sopravanzare Perez. Bene anche Sainz Jr, nono davanti alla Sauber di Nasr.

#ARuotaLibera – Gp Singapore

La Formula 1 arriva a Singapore,  su uno dei tracciati più coreografici del mondiale e sugli schermi di Minardi.it e SkySportHD arriva la rubrica a firma di Gian Carlo Minardi e in collaborazione con #SkyMotoriA Ruota Libera

Una delle piste più lunghe e ancora più impegnativa, secondo i piloti, di Montecarlo. Tante insidie nascoste lungo i 5065 mt: “righe bianche della segnaletica stradale, i tombini, la safety-car, l’umidità (intorno all’80%), le temperature esterne intorno ai 35°C e foschia e inquinamento, che potrebbero “soffocare” i motori” Dietro le quinte continueranno i discorsi legati ai toto-motori. Dal Salone di Francoforte Carlos Ghosn ha annunciato la fine della collaborazione tra Renault e Red Bull, senza aggiungere ulteriori dettagli sul futuro in F1 del Costruttore francese. Domenica tutti davanti al televisore a partire dalle 14.00

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F1 – PuzzeMotori – Gli scenari

Dal Salone di Francorforte Carlos Ghosn ha sancito la fine della collaborazione tra Renault e Red Bull. Dal 2016 il Costruttore francese non fornirà più le sue (discusse) Power-Unit. Il Presidente però non ha aggiunto altro sul futuro in Formula 1 della Renault “L’annuncio sul futuro della Renault è stato posticipato a dopo il Salone di Francoforte” dichiarava qualche giorno fa, alle colonne di ww.minardi.it, il manager Gian Carlo Minardi. Lotus che dovrebbe essere acquistata dalla Renault, pronta a rientrare con un suo team

Con la fine della partnership si aprono diversi scenari che caratterizzeranno certamente questo finale di stagione. Già durante il Gran Premio d’Italia a Monza il Presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, si era detto disponibile a fornire le Power-Unit di Maranello a Red Bull Racing e Toro Rosso, incontrandosi proprio con Helmut Marko e Christian Horner . La Scuderia del Cavallino Rampante ha di fatto superato la concorrenza della Mercedes, i cui colloqui con i vertici dei bibitari si sono interrotti sancendo di fatto una vittoria per Toto Wolff, che non aveva mai visto di buon occhio la fornitura ad un diretto concorrente al titolo.

Scenari che sembravano ormai definiti sono pronti a rimescolarsi. Ricordiamoci infatti, che secondo le attuali regole, ogni costruttore può fornire le sue Power-Unit solamente a quattro team. Non dimentichiamoci che il 2017 sarà oggetto di numerosi cambiamenti regolamentari. Andiamo con ordine.

POWER-UNIT FERRARI
Come sappiamo dal 2016 farà il suo ingresso il team Haas che avrà il supporto della Ferrari, attraverso i suoi propulsori. Il portfoglio di Maranello ad oggi include anche Sauber e Manor. Dovessero arrivare Red Bull Racing e Toro Rosso, il numero di forniture salirebbe addirittura a 6 (vietato dall’attuale regolamento)

POWER-UNIT MERCEDES
Da quello che si apprende la Manor sarebbe pronta a passare alla motorizzazione Mercedes, trasformandosi di fatto nel Junior Team tedesco. Si unirebbe quindi a Williams e Force India.

RENAULT
La Renault si è detta interessata a tornare in Formula 1 in prima persona, come Costruttore e non semplice fornitore di motore, attraverso l’acquisto della Lotus, in forte difficoltà economica. Ogni annuncio è stato posticipato a dopo il Salone di Francoforte.

 SAUBER
Stando così le cose, la Sauber sarebbe costretta a passare alla motorizzazione transalpina. Stando a quanto dichiarato da Ghosn, la Renault resterebbe in Formula 1 solamente come Costruttore senza fornire la PU ad ulteriori team. Questa decisione creerebbe un problema di non poco conto alla compagine svizzera.

Mercedes: Mercedes, Williams, Force India, Manor
Ferrari: Ferrari, Red Bull Racing, Toro Rosso, Haas
Renault: Renault, Sauber (?)
Honda: McLaren

F1 – Road to …. Singapore

Dal Salone di Francorforte Carlos Ghosn ha annunciato la fine della collaborazione tra Renault e Red Bull, senza aggiungere ulteriori dettagli sul futuro in F1 del Costruttore francese. E’ una situazione certamente pesante per la Red Bull che a metà settembre si trova senza una Power Unit. Non credo che sia una notizia inaspettata per gli uomini di Horner, che già diverso tempo fa si erano mossi verso la Mercedes prima, e ora Ferrari. Toto Wolff ha vinto la sua battaglia coi vertici Mercedes, poiché non ha mai nascosto di essere contrario a fornire un avversario affamato di vittoria. Sarò a Singapore, dove proverò a raccogliere maggiori informazioni per essere più chiaro.

Il toto-motore sarà l’apice del Gran Premio di Singapore, uno dei più belli, coreografici e spettacolari. Il primo gran premio in notturna che ha aperto una nuova era legata alla visibilità. Mi fa piacere ricordare che tutto questo è possibile grazie ad un’azione italiana, romagnola, come la DZ Engineering. Un circuito che racchiude numerose incognite. Coi suoi 5065 mt e le sue 23 curve (13 a sinistra e 10 a destra) il Marina Bay è il circuito più impegnativo del Mondiale, come dichiarano gli stessi piloti. Ancora più di Montecarlo. Ha tutte le difficoltà di un cittadino: righe bianche della segnaletica stradale, i tombini e la safety-car  a cui dobbiamo però aggiungere l’umidità (intorno all’80%) e le temperature esterne intorno ai 35°C. L’affidabilità sarà un punto focale, anche a causa di foschia e inquinamento, che potrebbero “soffocare” i motori

Tantissime incognite che renderanno il week end aperto a qualsiasi scenario, anche se la Mercedes resta favorita con la solita lotta interna tra Hamilton e Rosberg. Nico deve giocarsi al meglio le ultime carte per tenere vivo il Mondiale. Alle loro spalle auspico di vedere una Ferrari, in crescita, che deve dimezzare il gap dalla Mercedes. Occhio alla Red Bull, anche se certamente non avrà più nessun aggiornamento da qui alla fine del mondiale. La Toro Rosso proverà ad agguantare quei punti che gli sono scappati fino ad oggi causa poca affidabilità, mentre la Force India sta viaggiando sopra le sue aspettative.

Sul fronte pneumatici la Pirelli proporrà, come nel 2014, le SuperSoft e Soft. L’anno scorso Hamilton vince con SS-SS montando le Soft solamente negli ultimi 10 giri.

F1 – Gian Carlo Minardi “Bilancio Positivo per Aci Team Italia. Ora serve un team satellite”

Il duemilaquindici ha visto prendere la luce all’Aci Team Italia Velocità con Luca Ghiotto e Raffaele Marciello quali alfieri in senno al team Trident, rispettivamente nei campionati GP3 e GP2. E’ solamente l’ultimo step di un programma a lungo termine studiato dalla Federazione, volto ad aiutare i ragazzi nel tortuoso percorso del motorsport, partendo proprio dal karting. Nelle settimane scorse, in un’intervista esclusiva concessa ai microfoni di www.minardi.it il Presidente Aci Angelo Sticchi Damiani, con soddisfazione, faceva il punto “I risultati ottenuti ci indicano chiaramente che questa è la strada giusta e che già da ora possiamo dire di aver ottenuto due importanti vittorie. La prima è quella sullo scetticismo che fin dall’inizio ha circondato questo progetto. La seconda vittoria l’abbiamo ottenuta sul campo facendo in modo che i due ragazzi della Trident potessero avere un supporto finanziario e di comunicazione importante; fatti questi che hanno consentito loro di affrontare al meglio la stagione ed ottenere risultati buoni, spesso ottimi” Dopo l’appuntamento di Monza, e con ancora tre week end in calendario, Luca Ghiotto guida la classifica GP3, con Marciello all’ottavo posto in GP2.

Quando si parla di giovani, non si può non coinvolgere un talent-scout come il manager faentino Gian Carlo Minardi, presente anche a Monza durante il Gran Premio d’Italia di F1 “Il Team Italia sta coronando il lavoro iniziato dalla Scuola Federale tramite le selezioni di Aci Sport, volte a seguire e valorizzare i ragazzi nella loro carriera. Parliamo di uno sport condizionato fortemente dalla ricerca dei finanziamenti e dall’economia. Nonostante il difficile momento abbiamo diversi giovani, nati nelle nostre formule miniori, che si stanno mettendo in mostra a livello internazionale avviandosi al professionismo, italiani e non” Il lavoro prosegue partendo proprio dal karting, il primo passo “Seguiamo i ragazzi impegnati nel Kart portandoli poi nel Campionato di Formula 4, per scovare i nuovi Fuoco, Ghiotto, Marciello, Giovinazzi. Come Federazione siamo stati i primi in assoluto a credere in questa nuova formula, che col tempo saprà regalarci importanti soddisfazioni” Un esempio è il canadese della FDA Lance Stroll, campione in carica della F4 Italia e attualmente al settimo posto, al debutto, nell’impegnativa FIA Formula 3 European. Al secondo posto troviamo, ad una manciata di punti, il nostro portacolori Antonio Giovinazzi “Non dobbiamo dimenticarci che l’Italia ha contribuito a scrivere pagine importantissime della storia del Motorsport insieme a Ferrari, Maserati e Alfa Romeo. Ancora oggi sappiamo difenderci e ho l’impressione che le vittorie dei nostri ragazzi inizino a pesare. L’esempio l’ho toccato con mano a Monza, quando la vettura di Luca Ghiotto è stata oggetto di verifiche e controlli al limite della sopportazione. Operazioni che invece non sono avvenuta sulle vetture dei suoi avversari che, guarda caso, corrono col team Art Gran Prix

A questo punto la domanda sorge spontanea. Cosa manca all’Italia e ai nostri piloti per raggiungere l’apice e la Formula 1? “Serve assolutamente un team di serie B, o come lo chiamo io, un Team Materasso per far crescere e mettere alla prova i ragazzi. Soluzione che manca alla Ferrari per completare il progetto FDA, molto criticato negli ultimi giorni” prosegue Gian Carlo Minardi “Altre realtà possono contare su un team giovane per valorizzare i vivai, ottenendo qualche volta importanti risultati. Lo stesso Sebastian Vettel, accantonato dalla Red Bull, era passato alla corte della BMW esplodendo grazie alle prove libere del venerdì mattina aperte ai giovani. Ripreso dai “bibitari” e “parcheggiato in Toro Rosso, ha avuto la possibilità di crescere vincendo la sua prima gara a Monza, prima di passare in Red Bull Racing e diventare per quattro volte Campione del Mondo. Questo deve essere motivo di meditazione. In Italia abbiamo solamente la Ferrari. Serve con urgenza un team secondario

F1 – PuzzleMotori: Tutto rimandato a dopo il Salone di Francoforte

Sembrava mancassero solamente le ultime tessere per completare il puzzle dell’intricato tema dei Motori, legati in particolar modo al team Red Bull Racing. Il week-end del Gran Premio d’Italia a Monza è stato teatro di incontri, non solo legati al rinnovo del contratto tra l’autodromo e Mr. E, ma anche sul fronte della forniture delle Power-Unit ai team di Dietrich Mateschitz. Il tempo a disposizione per decidere corre inesorabilmente e Adrian Newey inizia a pressare.

Helmut Marko e Christian Horner  hanno incontrato i vertici della Ferrari alla ricerca di una soluzione tecnica per il 2016, ma molto dipenderà dalla Renault, impegnata nell’acquisto della Lotus per tornare in prima linea in Formula 1 e non solamente come fornitore di motori. Stando alle ultime indiscrezioni, che danno per molto probabile l’acquisizione della Lotus, il Costruttore francese renderà pubbliche le sue intenzioni solamente dopo il Salone di Francoforte, in programma dal 19 al 27 settembre. L’ipotesi d’accordo tra Red Bull e Mercedes è dunque messo in discussione. “La Ferrari si è detta disposta a fornire le proprie PU a Toro Rosso e Red Bull, anche se tutto dipenderà da cosa farà Renault. Posizioni che erano delineate si stanno complicando. Mercedes Motorsport non è mai stata convinta della fornitura ad un cliente così scomodo come Red Bull Racing, diversamente dal Management Mercedes che vedrebbe di buon occhio la partnership con un brand così giovanileanalizza Gian Carlo MinardiStando agli ultimi rumors tutto è rimandato alla fine del Salone di Francoforte”

La Red Bull Racing si trova in una posizione scomoda poiché, se da un lato può garantire un brand giovane e appetibile, è anche un avversario temibile, presente in Formula 1 per vincere.

F1, Gp d’Italia – PAGELLE: da 0 a 10

FIA – ZERO quanto successo a Monza nel post-bandiera a scacchi è veramente ridicolo. Non puoi tenere in suspense, per due ore e mezzo, tutto il paddock su un’ipotetica infrazione da parte della Mercedes, per poi chiudere il caso con un nulla di fatto, dichiarando che in futuro decideranno come comportarsi. Sono cose che in F1 non dovrebbero succedere, poiché sono un ulteriore segnale di disorientamento per i tifosi. Mancano regole fisse. Tutto è dettato dall’improvvisazione e dal caso. Non si può mettere in discussione in questo modo un risultato sportivo come quello messo a segno da Hamilton e dalla Mercedes. E’ arrivato  il momento che si organizzi uno staff tecnico e sportivo fisso, permanente, competente e a tempo pieno.  Mi ha lasciato perplesso che la comunicazione relativa l’investigazione sia stata data, durante la gara, solamente agli uomini di Toto Wolff, e non ai giornalisti. Non so se tale trattamento sia stato usato anche nei confronti di tutti gli altri team.

Una FIA scandalosa che si comporta non in modo equo anche nelle formula minori. L’esempio lampante l’ho vissuto proprio a Monza, in GP3 Series, quando la macchina del leader di classifica, Luca Ghiotto, è stata oggetto di numerosi controlli al limite della sopportabilità mettendo sotto pressione anche il pilota stesso. Controlli che non sono così assidui nei confronti dei suoi avversari che si giocano con lui il titoli. Guarda caso corrono con Art Gran Prix.

Lewis Hamilton – 10 non possiamo che riconfermarlo primo della classe. Ha saputo gestire la macchina a suo piacimento, girando castamente 5 dec più veloce di Vettel, aumentando il gap ad 1” (ovvero i distacchi registrati al venerdì) quando è arrivata l’enigmatica comunicazione del team. In aggiunta, da quanto mi hanno riferito, la Mercedes avrebbe terminato la corsa con ben 9 kg di benzina a bordo. Veramente notevole

Nico Rosberg – 8 veramente sfortunato. Capitano tutte a lui. Fine settimana condizionato dalla rottura della PU di nuova generazione, che lo ha costretto a correre con un’unità datata, con alle spalle oltre 4000 km. Nonostante questo era all’attacco del ferrarista, guadagnandogli 3-4 dec al giro

Sebastian Vettel  – 8 ha sfruttato al meglio il potenziale della sua Ferrari portandola al terzo posto in qualifica e chiudendo la corsa al secondo posto. Ha tirato al massimo resistendo agli attacchi di Rosberg

Felipe Massa – 8 ancora una volta ha chiuso davanti al suo compagno portando alla sua Williams punti importanti e sul podio. Un risultato prezioso anche per la sua classifica personale e per la propria immagine

Valtteri  Bottas – 7 con il suo quarto posto ha completato il bel week-end della Williams nonostante gli errori dei box, con soste più lente respetto gli altri.

Sergio Perez 7 – insieme a Nico Hulkenberg hanno portato la loro Force India nella top 10 consolidando il quinto posto tra i Costruttori. Punti che faranno la differenza a fine stagione

Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat, Carlos Sainz Jr, Max Verstappen – 7 nonostante siano stati penalizzati dalla PU Renault partendo dal fondo, hanno saputo recuperare. Positivo l’ottavo posto di Ricciardo. Peccato per gli alfieri della Toro Rosso che non stanno raccogliendo quanto meritato. Certamente non sarà l’ultima volta che saranno penalizzati per il cambio dell’unità motrice. Mezzo punto in più lo meriterebbe Verstappen, l’unico a far vivere sorpassi di altri tempi. Il ragazzo cresce ed è maturo.

Marcus Ericsson  – 7 sta facendo vedere cose importanti. Spesso e volentieri si lascia alla spalle il compagno, Luiz Felipe Nasr, indubbiamente uno dei giovani più interessanti in proiezione futura. E’ la dimostrazione che non è un “fermo” e piano piano porta punti importanti alla Sauber.

Kimi Raikkonen – 6 gran tempo in qualifica. E’ la dimostrazione che quanto è “connesso” è un pilota che si fa dare del Lei. L’errore in partenza però è imperdonabile anche se poi si è reso protagonista di un bel recupero, figlio di sorpassi nei confronti di macchine decisamente meno performanti rispetto alla sua Ferrari. Potrebbe aver fatto cambiare le strategie del team. Potevano provare a “spremere” la Mercedes di Hamilton

F1, Gp d’Italia – IL PUNTO

Il velocissimo e impegnativo layout del tracciato di Monza ha messo in evidenza l’unico vero Tallone d’Achille di quel gioiello tecnologico qual è la Mercedes: l’affidabilità. Si è notato soprattutto osservando le diversità nelle tabelle dei tempi. Durante i long run del venerdì, la Ferrari pagava un dazio di 1-1,2” nei confronti dei tedeschi, sceso poi incredibilmente a 3 dec durante le qualifiche del sabato.

Nel frattempo abbiamo saputo che Nico Rosberg era stato costretto a qualificarsi con una Power-Unit datata, con alle spalle già 5 gran premi ed oltre 4000 km, causa un cedimento al super motor portato proprio per Monza. Questo ha obbligato anche Hamilton a girare in modalità più “soft”. Nonostante questa spada di Damocle, in gara Vettel pagava costantemente in ritardo di 5” al giro nei confronti del leader. Divario che poi è tornato ad oltre 1” proprio sul finale, quando gli ingegneri Mercedes hanno chiesto a Lewis di spingere.

L’errore allo start di Kimi Raikkonen, autore poi di una bellissima rimonta, mi fa pensare ad una modifica della strategia della “Rossa” che contava di poter mettere una maggiore pressione alle frecce d’argento. Un secondo posto certamente importante sia per la Ferrari che per i tifosi, che hanno festeggiato Hamilton-Vettel-Massa sotto il podio infiammando l’autodromo. Un podio che conferma Maranello come seconda forza del Mondiale, proprio davanti alla Williams che ha completato il podio con Felipe Massa, terzo davanti al compagno Bottas. Il brasiliano ha mostrato di che pasta è fatto.

Ritornano nella top 10 le Force India di Sergio Perez, in cerca della conferma, e del neo-confermato Nico Hulkenberg. Molto bravi anche i piloti della Toro Rosso, con Verstappen autore di bellissimi sorpassi. Purtroppo ancora una volta sono stati penalizzati dalla PU francese. Week-end da dimenticare invece per la Lotus, che continua a lottare in acque poco serene, anche se per i prossimi giorni sono attese comunicazioni importanti riguardanti il loro futuro.

Arriviamo però al “giallo” che sta avvolgendo la corsa. Sventolata la bandiera a scacchi, sono iniziate a circolare le voci di una possibile penalizzazione nei confronti della Mercedes, che non avrebbero rispettato la pressione delle gomme consigliata dalla Pirelli. Da qui si capisce il perchè dell’enigmatica comunicazione rivolta a Hamilton nelle fasi finali. Siamo davanti nuovamente ad un caso di F1-caos. Tanto per cambiare non si capisce nulla. Si parla di possibile penalizzazioni, ma su quali basi? La FIA dovrebbe dimostrare che l’uso di una pressione più bassa, rispetto a quanto indicato ai team da parte della Pirelli, avrebbe creato una situazione di Pericolo * ….

E’ stato un fine settimana anche ricco di riunioni, legate al futuro del Gran Premio d’Italia a Monza post-2016. Riunioni che fanno ben sperare sul rinnovo anche se parlare di percentuali di successo è un po’ prematuro. Per l’occasione oggi era presente in autodromo anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sono dell’idea che si debba difendere la tappa italiana, poiché non è solo un evento legato alla Regione Lombardia, ma un know-how di tutta l’Italia.

* Il caso “pressione-pneumatici” si è chiuso con un nulla di fatto. I commissari sportivi hanno confermato la vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes poiché ha rispettato le procedure

#ARuotaLibera – Monza

Dopo le polemiche di Spa-Francorchamps, la Formula 1 arriva in Italia, nel Tempio della Velocità di Monza. “Un Gran Premio ricco di insidie dentro e fuori dalla pista” Nella sua rubrica “A Ruota Libera” in collaborazione con SkySportHD Gian Carlo Minardi ci presenta il Gran Premio d’Italia

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F1 – Road to …. Monza

Dopo le emozioni che hanno saputo regalarci Spa-Francorchamps e il Trofeo Lorenzo Bandini, che ha incoronato la Mercedes nella cornice del Comune di Brisighella, ci avviamo a vivere il Gran Premio di Monza, giunto alla sua 66esima edizione.

Sarà senza alcun dubbio un fine settimana ricco di problematiche, come abbiamo potuto assistere durante la presentazioni con le esternazioni del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e la difesa del Presidente AC Milano Ivan Capelli e del Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, e di incontri dietro le quinte per provare a sbloccare la situazione post-2016. A fare gli onori di casa, nella giornata di Domenica, arriverà in circuito anche Matteo Renzi.

Week end caratterizzato anche dalle problematiche finanziarie della Lotus e sul futuro motoristico della Red Bull il cui pre-accordo con la Mercedes potrebbe essere messo in discussione, viste le difficoltà incontrate da Renault nell’acquisizione della Lotus. Nei giorni scorsi c’è stato un incontro dei vertici Red Bull col costruttore francese che potrebbe riaprire porte ad oggi chiuse. Da quello che ho appreso a Brisighella, la Mercedes Motorsport non vede di buon occhio l’accordo coi “bibitari”, diversamente invece dal Management della casa tedesca. A dirigere l’orchestra, ancora una volta, c’è di mezzo Mr E. che nei giorni scorsi ha pagato gli stipendi ai dipendenti Lotus, oltre ad essere impegnato a mettere insieme un parterre di partecipanti per mantenere competitivo e interessante il mondiale. Dall’altro poi abbiamo una Ferrari interessata all’acquisto di una parte della Toro Rosso.

Arrivando invece alla pista, nei prossimi giorni è attesa una conferenza stampa della Pirelli che spiegherà nel dettaglio quanto successo a Spa. Diversamente da quanto fatto l’anno scorso, il costruttore porterà in pista le mescole Soft e Medium. Sul fronte meteo potrebbe essere un fine settimana disturbato da temperature più miti. Ci avviamo dunque verso la fine del campionato e tutti daranno il massimo. Mercedes resta la favorita, ma bisognerà fare molta attenzione all’affidabilità. A Monza per il 67% del tracciato le PU gireranno al massimo e anche le frenate hanno un ruolo importante, come i cambi di direzione. Occhio naturalmente alla prima variante teatro di momenti difficili. Ferrari, Williams, Red Bull, Force India e, speriamo, anche la Lotus proveranno ad inserirsi nella lotta per le posizioni di vertice. Per Rosberg sarà anche una delle ultime occasioni per tenere aperto il mondiale. Il neo-papà, speriamo che si presenti a Monza con la testa libera e pronto a dare battaglia vera al compagno

Ci sono tutti gli ingredienti per vivere un bellissimo week end e gran premio. Tutti davanti al televisore e sulle tribune. Sarò presente in circuito e auspico di vedere le gradinate e i prati pieni di tifosi. Sarebbe una bella spinta anche per firmare il nuovo contratto